Copertura realizzata con Elysol[/caption]
Tettoia realizzata con lastre Elysol[/caption]
La trasparenza permette una piacevole illuminazione naturale all’intero degli ambienti, garantendo un elevato livello di comfort. Elysol presenta, inoltre, un’elevata resistenza agli urti accidentali.
[caption id="attachment_681751" align="aligncenter" width="680"]
Parcheggio coperto con lastre Elysol[/caption]
Scarica il catalogo di ELYSOL+ELYPLAST
Scarica le istruzioni di posa
Scorpi di più sulle lastre Elysol
https://www.youtube.com/watch?v=H71OtIOai5k&ab_channel=BrianzaPlastica
[post_title] => Elysol: lastre in policarbonato compatto
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => elysol-lastra-coperture-facciate
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-07-15 10:44:45
[post_modified_gmt] => 2022-07-15 08:44:45
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=681764
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[1] => WP_Post Object
(
[ID] => 604898
[post_author] => 23
[post_date] => 2018-02-10 18:25:31
[post_date_gmt] => 2018-02-10 17:25:31
[post_content] => ISOTEC + ELYCEM è la soluzione di facciata che unisce il sistema termoisolante alla lastra in fibrocemento.
Brianza Plastica presenta Elycem: la lastra porta-intonaco per facciate ventilate dall’estetica tradizionale.
Il sistema Isotec si arricchisce di un nuovo rivestimento per facciate ventilate con tradizionale finitura ad intonaco.
Elycem è la lastra porta-intonaco proposta da Brianza Plastica per la realizzazione di facciate ventilate in abbinamento al pannello Isotec Parete (o non ventilate in accoppiamento con Isotec Linea) dalle elevate prestazioni termo-igrometriche e dalla finitura tradizionale ad intonaco.
[caption id="attachment_604900" align="aligncenter" width="600"]
Lastra Isotec termoisolante[/caption]
Questa lastra si configura come rivestimento ideale per facciate, in grado di resistere in qualsiasi situazione climatica e meteorologica, nel tempo.
Le applicazioni più indicate per questa lastra sono: pergole, verande, coperture, avanserre, piccoli fabbricati domestici dedicati al giardinaggio ed hobbistica.
Lastre in vetroresina opache protette con uno speciale film (Elyonda LT) o con uno strato di resina gelcoat (Elyonda XLT) in grado di assicurare un’elevata resistenza all’abrasione atmosferica e di limitare il fenomeno di affioramento della fibra di vetro.
Applicazioni:
Elyonda LT nelle coperture[/caption]
Vantaggi:
Dimensioni, peso e colori[/caption]
*altri colori disponibili su richiesta
[post_title] => Elyonda LT/Elyonda XLT: lastre in vetroresina opache
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => elyonda-lt
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2024-04-22 14:40:18
[post_modified_gmt] => 2024-04-22 12:40:18
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=487732
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[4] => WP_Post Object
(
[ID] => 468561
[post_author] => 4
[post_date] => 2013-02-07 15:40:26
[post_date_gmt] => 2013-02-07 14:40:26
[post_content] => Isotec Linea è un sistema di isolamento termico per coperture e facciate non ventilate.
Indice:
Questo sistema, grazie alle sue caratteristiche, può essere utilizzato come isolamento per facciate non ventilate, rivestite con lamiere metalliche o altro genere di lastre a secco (ad esempio, in cemento rinforzato).
Il pannello è composto da un'anima isolante in schiuma di poliuretano rigido autoestinguente rivestita da un involucro di alluminio groffato, reso portante da un profilo in acciaio rivestito in lega di alluminio, zinco e silicio.
Questo sistema richiede il rispetto di semplici regole di installazione ed è disponibile negli spessori di 60, 80, 100, 120 e 160 mm.
[caption id="attachment_558343" align="aligncenter" width="500"]
Applicazione Isotec Linea[/caption]
Applicazione Isotec linea[/caption]
Scarica il catalogo ISOTEC LINEA
Scarica il catalogo di ISOTEC+ELYCEM
[post_title] => Isotec Linea: il sistema di isolamento termico per coperture e facciate non ventilate
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-linea
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-04-07 10:26:16
[post_modified_gmt] => 2022-04-07 08:26:16
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=468561
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[5] => WP_Post Object
(
[ID] => 370405
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:22:34
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:22:34
[post_content] => Isotec propone il sistema di isolamento termico per coperture a falda, studiato per interventi di recupero e per nuove coperture. La gamma
Isotec è composto da un corpo centrale in schiuma poliuretanica espansa rigida con densità 38 kg/m3.
Il rivestimento esterno del pannello è costituito da lamina in alluminio goffrato sia all'intradosso sia all'estradosso, reso portante da un correntino in acciaio rivestito a caldo in lega alluminio-zinco e silicio, nervato e traforato che, oltre a fornire la resistenza statica del pannello, funziona come supporto del manto di copertura, favorendo la microventilazione del sottomanto di copertura ed il convogliamento in gronda delle infiltrazioni meteoriche accidentali provenienti dal tetto.
Il correntino è inoltre dotato di asolature, nella zona piana di appoggio della tegola, per l'utilizzo di accessori quali: il listello aerato, la linguetta metallica per il fissaggio meccanico delle tegole.
Il pannello è conformato con battentatura longitudinale di sovrapposizione sul lato lungo e ad incastro a coda di rondine sul lato corto.
I prodotti della gamma ISOTEC:
Pannelli strutturali componibili ISOTEC[/caption]
Scarica le istruzioni di posa ISOTEC
https://www.youtube.com/watch?v=1J68qs3XZeo
[post_title] => Isotec: isolamento e ventilazione per coperture sia nuove che esistenti
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => pannelli-termoisolanti-isotec
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2024-10-03 17:02:54
[post_modified_gmt] => 2024-10-03 15:02:54
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/pannelli-termoisolanti-isotec/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[6] => WP_Post Object
(
[ID] => 370197
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:22:30
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:22:30
[post_content] => Elytex-N è una membrana flessibile sottotegola, impermeabile e traspirante, costituita da tre strati di non-tessuto in polipropilene 100% riciclabile.
Elytex-N funge da barriera protettiva contro il passaggio dell’acqua in caso di rottura o spostamento delle tegole e grazie alla sua permeabilità genera una naturale circolazione dell’aria mantenendo asciutta la struttura.
Questo sistema garantisce la protezione del tetto dagli agenti atmosferici, come la pioggia, e allo stesso tempo permette la traspirabilità della struttura.
Durante i mesi invernali Elytex-N si serve dell'ottima micro-aerazione per prevenire la formazione di condensa, infatti l’aria umida permea attraverso la membrana evaporando o, nel caso condensi, scorre verso la gronda.
Questo metodo permette di mantenere le funzionalità e la durata nel tempo di ciascun elemento che compone la stratigrafia della falda.
Vantaggi:
Le lastre isolanti formate da un polimero termoplastico espanso a celle chiuse molto leggero sono costituite da polistirene espanso estruso (XPS) di colore azzurro monostrato sono realizzate per l’isolamento termico e utilizzate per numerosi impieghi in ambito edilizio, tra i quali: solai, tetti, camere frigorifere, pareti e hanno dimensione e finitura variabile in funzione degli utilizzi.
[caption id="attachment_640316" align="aligncenter" width="600"]
Tipologie: liscio, ruvido, ruvido scanalato[/caption]
La gamma Elyfoam, come tutta la produzione Brianza Plastica è prodotta applicando severe normative nazionali e comunitarie in tema di PROTEZIONE DELL’AMBIENTE.
Infatti per la produzione si utilizzano solo gas a ODP = 0, evitando quindi l’uso di CFC (o HCFC e HFC) nocivi per lo strato d’ozono.
Elyfoam è marcato CE in accordo al regolamento 305/2011 CE, norme UNI-EN 13164 : 2015 e UNI-EN 13172 : 2012, Sistema 3 - Organismo notificato CSI S.p.A. (0497).
[caption id="attachment_677416" align="aligncenter" width="600"]
Campi di applicazione[/caption]
[ez-toc]
Xroof è rivestito nella sua parte superiore con una lamina di alluminio goffrato.
Nel pannello è inserito un correntino in acciaio rivestito in lega di alluminio, zinco e silicio, nervato e traforato che, oltre a garantire un supporto per la posa del manto di copertura, favorisce la microventilazione/ventilazione del sottomanto ed il convogliamento in gronda delle infiltrazioni meteoriche accidentali provenienti dal tetto.
Utilizzo di XROOF
Indice:
Isotec Parete è un sistema termoisolante che consente di comporre a secco un cappotto isolante e strutturale funzionale alla realizzazione di facciate ventilate.
Isotec Parete propone un nuovo sistema di facciata ventilata che, in un’unica soluzione tecnica, crea un cappotto esterno termoisolante continuo e omogeneo e una struttura di supporto per la finitura esterna di rivestimento.
Inoltre il correntino portante forato forma una camera d’aria ventilata tra pannello isolante e finitura di facciata.
II correntino integrato in acciaio, rivestito in lega di alluminio, zinco e silicio, ha un profilo progettato per assicurare una ventilazione del tetto pari ad oltre 200 cm2/m di gronda.
[caption id="attachment_628848" align="aligncenter" width="600"]
Pannello ISOTEC in opera[/caption]
II flusso omogeneo d'aria, dalla gronda al colmo, migliora durante la stagione estiva le condizioni di benessere termoigrometrico favorendo lo smaltimento del calore trasmesso dal manto di copertura e la durata degli elementi che la compongono, permettendo durante la stagione invernale, lo smaltimento dell'umidità ed evitando la formazione di muffe e fenomeni di condensa.
[caption id="attachment_658005" align="aligncenter" width="600"]
Pannelli Isotec XL nei vari spessori[/caption]
Pannello termoisolante con guarnizione in PVC ISOTEC XL+[/caption]
ISOTEC XL plus, pannello in schiuma poliuretanica espansa rigida con guarnizione in PVC preapplicata sotto al correntino metallico. Prodotto negli spessori 80,100,120,160 mm.
[caption id="attachment_628868" align="aligncenter" width="600"]
Vantaggi nell'utilizzo di XL+[/caption]
Isotec XL + è il pannello termoisolante che fa parte della gamma Isotec, realizzato in schiuma poliuretanica espansa rigida, con correntino in acciaio integrato rivestito in lega di alluminio zinco e silicio
[caption id="attachment_694277" align="aligncenter" width="556"]
Dettaglio del pannello Isotec XL +[/caption]
ISOTEC XL+ è disponibile negli spessori 80, 100, 120 e 160 mm, è leggero, facile e rapido da posare.
Sfoglia il catalogo del sistema ISOTEC
Il successo di questi materiali è dato dalla possibilità di poter utilizzare nuovi elementi costruttivi in edilizia, per coperture e chiusure verticali.
La versatilità dei laminati in vetroresina ELYPLAST consente la messa in opera con interventi semplici, razionali ed economici, su una vasta tipologia di edifici: da quelli industriali ai residenziali, sia nelle costruzioni nuove che nelle migliorie delle costruzioni esistenti e per risolvere il problema dell’illuminazione diurna degli interni.
Si apprezza subito il valore importante della traslucidità di questi prodotti, unitamente alle loro caratteristiche tecniche e meccaniche proprie dell’unione, nel processo produttivo, fra resina poliestere (termoindurente) e fibra di vetro.
I risultati ottenuti da applicazioni quali: coperture lucernari, rivestimenti di pareti, avancorpi di edifici e coperture pensili, decretano il successo di un materiale che, oltre ad avere un aspetto accattivante, consente di trasmettere una luminosità piacevole, uniformemente distribuita negli interni degli edifici.
Inoltre caratteristiche di infrangibilità, leggerezza, facilità di trasporto e facile lavorabilità in fase di posa in opera, le rendono idonee ad essere applicate su qualsiasi tipo di struttura legno, ferro e cemento armato.
Lastre ondulate e grecate Elyplast[/caption]
Ampia gamma di profili che rispecchia le forme delle lastre in lamiera più frequentemente utilizzate per coperture, chiusure di pareti traslucide e per la realizzazione di lucernari continui o discontinui su coperture a falda.
Autocentinate: le lastre ondulate Elyplast possono essere centinate entro certi limiti in fase di posa in opera, per coperture con forme differenti dalla tradizionale falda piana (circolare, semitonda, ecc.), specialmente su impianti di serre a tunnel.
Le lastre possono essere protette superficialmente con gelcoat o film di protezione.
Lastre vetroresina opache ELYONDA[/caption]
Elyonda sono lastre opache ondulate e grecate realizzate in resina poliestere rinforzata con fibra di vetro e caricate con allumina. La produzione Elyonda viene effettuata utilizzando esclusivamente gel-coat isoftalico anti-UV applicato sulla superficie esposta agli agenti atmosferici (che conferisce ai laminati un'elevata resistenza all'abrasione).
Le lastre Elyonda sono in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di coperture, tamponamenti verticali e controsoffittature, permettono la più ampia libertà di progettazione, sia che si operi su strutture nuove, sia che si prendano in esame ristrutturazioni parziali o totali.
Le lastre Elyonda son leggere, resistenti e durature.
[ez-toc]
Ogni edificio “comunica” e si relaziona con l’esterno attraverso le facciate. L’isolamento termico e acustico, la quantità di luce e aria, dipendono dalla conformazione delle facciate, che hanno proprio lo scopo di proteggere e regolare i rapporti tra “dentro” e “fuori”. Esistono diverse tecnologie per realizzare l’involucro esterno, ciascuna con i propri pregi e difetti.
Le facciate ventilate sono una soluzione tecnologica efficiente per gli involucri edilizi, in quanto assicurano elevate prestazioni e durabilità nel tempo. Proprio per questo motivo sono spesso scelte per le riqualificazioni e le ristrutturazioni degli edifici esistenti, oltre che per la realizzazione di nuove e performanti costruzioni. Efficienza energetica, comfort abitativo, durabilità e qualità estetica sono combinati in modo vincente in questa soluzione ormai nota e sempre più diffusa.
Opzione moderna e performante, offre diversi vantaggi, tra cui anche una grande libertà di espressione progettuale, grazie alla varietà di sistemi e di finiture oggi disponibili sul mercato.
Per realizzare una facciata ventilata è necessario, pertanto, costruire un’apposita struttura e un sistema di fissaggio per il rivestimento esterno, da distanziare rispetto alla parete principale. Un ulteriore strato per l’isolamento termo-acustico, protetto da materiale impermeabile traspirante, è posizionato in aderenza alla costruzione. Proprio questo, infatti, è lo strato visibile dall’esterno e in grado di definire anche esteticamente e formalmente l’identità dell’edificio. Allo stesso tempo, però, è essenziale per creare lo strato d’aria responsabile della ventilazione dell’intero sistema. La camera d’aria dovrebbe avere uno spessore di pochi centimetri, senza eccedere, per evitare di annullare i moti d’aria. Abitualmente si parla di 3-5 centimetri. Il sistema di fissaggio viene realizzato con staffe, strutture e ancoraggi che permettono il montaggio a secco del rivestimento.
Le facciate ventilate sono definite come sistemi a sbalzo in quanto lo strato di finitura è indipendente dalla parete, alla quale è vincolato tramite appositi sistemi di ancoraggio e sospensione, che possono essere a vista o a scomparsa. Questi dispositivi hanno lo scopo di distanziare lo strato di finitura della facciata, per creare la camera d’aria delle giuste dimensioni, e allo stesso tempo sorreggerlo.
A seconda della facciata, si utilizzano montanti e traverse piuttosto che staffe, generalmente in acciaio o leghe leggere. In alcuni casi, soprattutto per edifici di dimensioni contenute e nel campo della bioedilizia, è possibile che il sistema di ancoraggio sia realizzato in legno. L’intercapedine ha abitualmente una larghezza compresa tra i 3 e i 5 cm, senza ostacoli interni che impediscano il flusso d’aria, permesso da apposite griglie di aerazione poste ai piedi della facciata e alla sua sommità.
In sintesi i vantaggi di una facciata sono:
Anche per quanto riguarda i materiali isolanti, non vi sono vincoli particolari, per quanto generalmente si ricorra a materiali sottoforma di pannelli, ad esempio in lana di roccia o in fibra di vetro. Infine, il rivestimento può essere scelto sulla base del gusto estetico personale e dello stile che si vuole ricercare per l’edificio. Si possono valutare rivestimenti ceramici, in pietra, ma anche in legno o in materiali metallici.
Per schematizzare, generalmente vengono scelti:
La norma UNI 11108 definisce la facciata ventilata come un:
“tipo di facciata a schermo avanzato, in cui l’intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l’aria in essa presente possa fluire per effetto camino in modo naturale e/o in modo artificialmente controllato, a seconda delle necessità stagionali e/o giornaliere, al fine di migliorarne le prestazioni termo-energetiche complessive”.Le altre normative di riferimento, come per tutti i sistemi edilizi, riguardano l’efficienza energetica, la prevenzione incendi, la sicurezza strutturale e la marcatura CE per tutti i materiali in uso. Da luglio 2022 è invece in vigore un nuovo decreto ministeriale sulle norme tecniche di prevenzione incendi. La RTV (regola tecnica verticale) si pone l’obbiettivo di limitare la propagazione di incendio, sia internamente sia esternamente agli edifici, attraverso “le chiusure d’ambito” (l’involucro esterno di una architettura, ovvero fronti e coperture), e la caduta a causa del fuoco di elementi di tali chiusure. Vengono classificati gli edifici a seconda del rischio e indicati, per le costruzioni più pericolose, precisi requisiti di reazione al fuoco di tutti i componenti delle facciate, incluse quelle ventilate. Per le quali sono previste prescrizioni ad hoc, come ad esempio l’interruzione a ogni piano dell’intercapedine con elementi a tenuta fumi o la protezione da irraggiamento da fiamma della pelle interna.
Anche durante l’inverno, non mancano i punti di forza di questa soluzione, in quanto migliora l’isolamento termico complessivo della parete. È possibile valutare anche di chiudere le griglie di ventilazione nella parte alta della parete, lasciando aperte quelle della parte inferiore.
Questa circolazione naturale dell’aria aiuta a regolare la temperatura interna dell’edificio, fungendo, inoltre, da barriera a umidità e possibili infiltrazioni d’acqua.
Inoltre, il rivestimento permette di proteggere la struttura portante dell’edificio, con un importante aumento anche della durata dei materiali da costruzione.
Come abbiamo visto, in corrispondenza dell’intercapedine viene aggiunto uno strato isolante. Le prestazioni garantite dalle facciate ventilate sono ottime, proprio per queste caratteristiche, cui si aggiunge la flessibilità architettonica che offrono, proprio per questo questa tecnologia è sempre più diffusa nell’architettura contemporanea.
Una casa monofamiliare abbandonata in fase costruttiva e situata nella campagna fuori dal centro abitato di Benevento, con un ampio giardino mediterraneo, è stata completamente ridisegnata e riqualificata dagli architetti Laura Lampugnale e Rosanna Giallonardo per renderla funzionale e contemporanea.
La ricchezza materica delle nuove facciate di pietra naturale, di intonaco bianco e a doghe WPC – Wood Plastic Composite esalta i volumi architettonici, organizzati su due piani abitativi. L’involucro è stato reso energeticamente prestazionale grazie al sistema termoisolante composito Isotec Parete di Brianza Plastica: un pannello di poliuretano espanso rigido, rivestito con lamina di alluminio su entrambi i lati, dotato di correntino metallico asolato preassemblato industrialmente che funziona sia da supporto al rivestimento finale sia da elemento per creare una camera di ventilazione.
Posato a secco, in orizzontale (qui con passo di 65,2 e di 40 cm), asseconda le scelte estetico-progettuali garantendo elevati vantaggi in termini di contenimento energetico.
Il progetto di riqualificazione di questo edificio a destinazione mista, sia commerciale sia residenziale, si è focalizzato sulla sostituzione di una facciata ventilata preesistente – installata una quindicina di anni fa – con una pelle, sempre ventilata, più leggera e performante.
La soluzione datata mostrava infatti problemi statici, dovuti anche al peso delle lastre di rivestimento di pietra naturale Calacatta. Per ovviare a tutto ciò, garantendo un risultato sicuro ma soprattutto efficiente, si è optato per una finitura in lastre ultra-compatte Dekton® di Cosentino, frutto di una miscela affinata di materie prime in grado di resistere ai raggi UV, alle macchie, alle temperature estreme e di garantire la stabilità sia dimensionale sia cromatica nel tempo.
Ogni unità, spessa 12 mm e pesante 50 kg, nella tonalità Entzo della serie Natural Collection, ispirata proprio al marmo Calacatta Gold, riprende l’effetto del materiale in natura, come richiesto per un intervento di sostituzione in centro storico. E posa di sottostruttura della parete ventilata, strato isolante e rivestimento ha richiesto solo due settimane di lavoro di tre operai.
Rispettoso dell’orografia collinare del sito in cui è ubicato, questo edificio monofamiliare costruito oltre vent’anni fa a Castelnuovo di Porto è stato totalmente trasformato nell’aspetto e nelle prestazioni energetiche dall’architetto Sergio Iaquinta grazie a una nuova facciata ventilata ROCKWOOL REDAir® per la superficie convessa del volume.
In tinta antracite a contrasto con le altre finiture, è realizzata con pannelli di lana di roccia Fixrock 33 VF abbinati esteriormente a pannelli precompressi Rockpanel Colours Special, sempre di lana di roccia.
Materiale scelto anche per isolare a cappotto le restanti facciate e la copertura, date le proprietà eco-compatibili e reversibili a fine vita, oltre che incombustibili (dato che ci si trova in un bosco), degli elementi. I lavori, che includono nuovi impianti di climatizzazione a pompa di calore, pannelli fotovoltaici e serramenti performanti, hanno portato l’edificio dalla classe energetica D alla classe A4, riducendo i consumi energetici annui da 146,33 kWh/mq a 14,48 kWh/mq.
I fronti dell’edificio destinato ai corsi di laurea in geologia del complesso universitario padovano sono ventilati e isolati con il sistema STIFERITE Fire B, dall’elevato livello di sicurezza nei confronti degli incendi. I pannelli isolanti in schiuma poliuretanica polyiso sono rivestiti con un velo di vetro mineralizzato sulla superficie maggiormente esposta al rischio di incendio e con un velo di vetro addizionato con fibre minerali denominato STIFERITE Fire B facer® sull’altra.
[caption id="attachment_733968" align="aligncenter" width="1200"]
Stratigrafia del sistema STIFERITE Fire B[/caption]
In tal modo si raggiunge l’euro-classe di reazione al fuoco B s1 d0, che rappresenta il grado di sicurezza più elevato ottenibile con un materiale organico. Il colore nero dello strato isolante lo rende “invisibile” in presenza di giunti ampi tra gli elementi di facciata.
Fascino di un borgo, vantaggi di una città: da queste prerogative è nato il complesso residenziale Triborgo in zona Bicocca, nel capoluogo milanese, progettato dallo studio UNO-A e votato alla sostenibilità e al benessere abitativo. I tre corpi indipendenti che compongono il sito – Tree, case con giardino, appartamenti e “ville urbane sui tetti”, Tower, quattrodici piani con unità di diverso taglio, Town, per l’abitare temporaneo –, e che includono anche destinazioni commerciali al piano terra, si distinguono per le facciate ottimizzate.
Sia lapidei sia trasparenti, con volumi rientranti o in aggetto, i fronti ventilati sono stati studiati in collaborazione con Sto Italia, che ha ridotto i carichi termici estivi del sistema parete, favorendo anche una illuminazione diurna indiretta e aumentando il comfort interno agli edifici, migliorando le prestazioni termiche generali dell’involucro.
L'immobile prima dell'intervento di riqualificazione[/caption]
Vincitore del riconoscimento South West Building of the Year 2022 per il Royal Institure of British Architects (RIBA), il progetto a firma dello studio di architettura inglese CaSA – Contemporary and Sustainable Architecture ha riportato a nuova vita una abitazione monofamiliare originale degli anni ’60.
[caption id="attachment_733939" align="aligncenter" width="1200"]
L'edificio dopo l'intervento di riqualificazione[/caption]
Completamente rivisitato, sia internamente dal punto della qualità degli spazi e delle prestazioni degli impianti, sia esternamente con un nuovo involucro ventilato, al fine di massimizzare gli obbiettivi sostenibili pur con un budget contenuto, l’edificio stilisticamente si ispira alle abitazioni locali di mattoni scuri.
Facciata e copertura ventilate, che isolano l’intero volume, sono infatti finite con lastre ceramiche nere e blu, mentre tutti i serramenti sono stati sostituiti con modelli a triplo vetro in alluminio composito e la struttura portante originaria resa ulteriormente ermetica da una membrana isolante ma traspirante.
Per l’estensione della scuola elementare EB Joaquim de Almeida nella cittadina portoghese di Montijo, lo studio di architettura lisbonese Falanstério ha progettato un nuovo volume cubico, destinato a mensa e aree di lavoro, di vetro e alluminio, protetto da una facciata ventilata con finitura in solid surface HIMACS.
Il disegno del rivestimento esterno, forato da incisioni triangolari che ne dinamizzano la superficie e lasciano passare sufficiente luce naturale, si ispira allo stile decorativo tradizionale del Portogallo.
I pannelli in tonalità Alpine White (nella versione S728 certificata ETA – European Technical Approval) e Black, scelti per la resistenza agli agenti atmosferici, sono fissati a secco con tasselli sulla struttura portante.
Rivestimento di facciata con gres porcellanato in lastra di Ceramiche Refin[/caption]
Materiale inerte completamente riciclabile, ottenuto da componenti naturali, ignifugo, il gres porcellanato in lastra di Ceramiche Refin – qui Orobica, che reinterpreta l’omonima pietra estratta alle pendici del monte Clemo, sulla sponda nord-occidentale del lago d’Iseo, dai caratteristici clasti (sassi) di diversa grandezza – è perfetto per i sistemi di facciate ventilate.
La resistenza agli sbalzi termici e agli agenti atmosferici, così come al passare del tempo, assicura infatti elevate prestazioni tecniche, con l’aggiunta di una grande libertà di formati, colori, texture. L’aggancio a secco con elementi di acciaio alla struttura portante di lega di alluminio può essere di diversi tipi: a profilo visibile e a scomparsa, con fori o intagli Keil.
credit img Gunnar Sverrisson[/caption]
Nel cuore della capitale islandese, l’Iceland Parliament Hotel progettato da THG Arkitektar - di cui è socio l’architetto italiano Paolo Gianfrancesco – si compone di sette edifici, sia nuovi sia storici, tra cui la vecchia sede delle telecomunicazioni, la prima scuola femminile islandese e la Independence Hall. I fronti dei nuovi corpi accostano la pietra diorite dei volumi più vecchi a materiali contemporanei, come la pelle di zinco in diverse gradazioni cromatiche della facciata ventilata – soluzione performante in termini di resistenza, durata, pregio estetico – dell’espansione dedicata alle camere dell’albergo, il rivestimento ceramico di gres effetto pietra Quarzite tinta ghiaccio di FMG Fabbrica Marmi e Graniti (Iris Ceramica Group), il cemento armato.
Il pannello isolante è fornito in dimensioni standard di 600 x 1200 mm ed è disponibile negli spessori da 30 a 160 mm. La reazione al fuoco è la migliore per un isolante organico ovvero B s1 d0.
Nel rispetto della norma europea EN 13165 dichiara i seguenti valori:
Brianza Plastica - Isotec+Elycem[/caption]
La lastra porta-intonaco Elycem, in abbinamento al pannello Isotec Parete, ha una funzione schermante dai raggi solari, protegge inoltre l’involucro edilizio dalle intempere e garantisce un’elevata resistenza agli urti.
[caption id="attachment_670630" align="aligncenter" width="680"]
Facciata Ventilata Brianza Plastica in un edificio a Riese[/caption]
Ma non solo: questo pannello, leggero e facilmente lavorabile, dalle ottime prestazioni termo-igrometriche, permette una posa in opera economica e veloce, garantendo che la parete sia perfettamente isolata, duratura e resistente, con l’estetica tipica delle tradizionali murature intonacate.
EQUITONE per il Centro per la scienza e l'innovazione di Boston[/caption]
EQUITONE si contraddistingue per il suo aspetto naturale ed elegante, la sua durabilità e la grande flessibilità progettuale: i pannelli possono essere tagliati in qualunque forma e misura, incisi e forati, per dare vita a facciate dallo stile moderno e di grande impatto architettonico.
[caption id="attachment_670585" align="aligncenter" width="680"]
Etex - Equitone, nella nuova tonalità grigio scuro[/caption]
Qualità che vengono particolarmente valorizzate nella nuova tonalità grigio scuro della gamma EQUITONE, il TE85 Grafite: questa finitura, colorata in massa e con sottili linee di levigatura, ha un aspetto naturale ed è particolarmente apprezzata da architetti e progettisti. Le facciate ventilate realizzate con EQUITONE sono sottili e leggere, prodotte con un utilizzo minimo di materie prime.
ROCKPANEL METALLICS[/caption]
Il sistema è particolarmente adatto nei casi in cui sia necessaria una grande attenzione alla finitura estetica: per esempio hotel, edifici commerciali, edifici plurifamiliari, strutture sanitarie, scuole ecc.
[caption id="attachment_670632" align="aligncenter" width="680"]
REDAir è stato utilizzato nella riqualificazione di un condominio di dieci piani a Cologno Monzese[/caption]
Grazie ai parametri tecnici e alla natura fibrosa a celle aperte dei pannelli isolanti ROCKWOOL, REDAir assicura ottime prestazioni a livello di isolamento termico e acustico, garantendo ottimo comfort abitativo. Tra i molti plus il sistema di facciata ventilata mantiene le proprie caratteristiche nel tempo: i rivestimenti ROCKPANEL non perdono il colore delle finiture e il rischio di degrado dei pannelli isolanti ROCKWOOL è ridotto grazie alla loro consistenza e alla stabilità al variare delle condizioni igrometriche.
Rapido e facile da installare, REDAir protegge dal fuoco, è sostenibile ed ecocompatibile.
REDAir è disponibile in 7 gamme di finitura lavorabili in diversi formati, decorati o ad effetto bugnato, con possibilità di montaggi planari o curvi.
Saint Gobain - Sistema Glasroc® X e pannello Isover X60 VN[/caption]
I pannelli sono compatibili sia con i rivestimenti di facciata più comuni (marmo, ceramica, vetro, legno, alluminio) che con gli innovativi sistemi a secco in lastre per esterno.
Il pannello è rivestito su una faccia con un velo di vetro nero e vanta ottime prestazioni di incombustibilità e idrorepellenza che lo rendono particolarmente adatto per installazioni su pareti perimetrali, dall’esterno, in intercapedine ventilata. Il pannello è conforme ai CAM (Criteri Ambientali Minimi).
[caption id="attachment_670598" align="aligncenter" width="174"]
Pannello Isover X60 VN[/caption]
La lastra in gesso fibrorinforzata Glasroc® X adatta per applicazioni in esterno assicura i vantaggi costruttivi e prestazionali della facciata ventilata abbinando una finitura con intonachino di tipo tradizionale.
Sogimi - Alucobond[/caption]
I suoi plus? È robusto, resiste agli urti e grazie alla verniciatura PVDF resiste molto bene all’attacco degli agenti atmosferici. Ricordiamo che la doppia lamina di alluminio rende la superficie estremamente piana.
STIFERITE FIRE B[/caption]
Realizzato in schiuma polyiso STIFERITE FIRE B, è costituito da un lato da un rivestimento in velo vetro mineralizzato, dall'altro, quello maggiormente esposto al rischio incendi, dal velo vetro addizionato da fibre minerali STIFERITE FIRE B facer®.
[caption id="attachment_670589" align="aligncenter" width="680"]
Hotel Beach International – Lignano Sabbiadoro (UD)[/caption]
La scelta del colore nero per il rivestimento rende “invisibile” lo strato isolante, anche nel caso di giunti relativamente ampi tra gli elementi che formano la facciata continua, non rendendo necessaria la posa di teli scuri, con risparmio di tempi e costi.
Tra le altre caratteristiche assicura ottime prestazioni isolanti durature nel tempo.
I pannelli STIFERITE FIRE B sono conformi ai CAM - Criteri Ambi8entali Minimi - e accedono alle agevolazioni fiscali dell'Ecobonus 110% previste per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Nell'intervento di riqualificazione energetica NZeb di Palazzo Mandela, Piazza Catena - Asti, la terracotta Terreal, Piterak Slim, è usata in lastre, con tecnologia in facciata ventilata, a secco, pensata per la rapidità e l’elevata possibilità di razionalizzazione[/caption]
Il sistema di facciata ventilata Terreal viene montato completamente a secco, è infatti formato da elementi in cotto estrusi messi in opera con l'aiuto di dispositivi di sospensione e fissaggio meccanico.
Il sistema è disponibile in una vasta gamma di prodotti in terracotta a doppia pelle: le 3 finiture di superficie (liscio, sabbiato e rigato) sono disponibili in diversi colori e tonalità.
[caption id="attachment_670603" align="aligncenter" width="600"]
Facciate ventilate in cotto Terreal - Piterak Slim[/caption]
Piterak® Slim, di design elegante e contemporaneo, è un nuovo prodotto doppia pelle di grandi dimensioni a giunto orizzontale chiuso che garantisce un’ottima schermatura alla pioggia, e presenta eccellenti caratteristiche tecniche, pur avendo peso e spessore ridotti (30 mm per 48 kg/mq).
VM Zinc - Sistema di facciata ventilata a doghe[/caption]
Il sistema permette l’isolamento termico a cappotto e la ventilazione della facciata.
Le doghe sono disponibili in diverse finiture: QUARTZ-ZINC®, ANTHRA-ZINC®, PIGMENTO® (rosso terra, blu cenere, verde lichene o marrone corteccia) e zinco grezzo AZENGAR®
[ez-toc]
Il polistirene è una particolare materia plastica ottenuta attraverso la polimerizzazione dello stirene, proposta sul mercato nella versione comune o sotto forma di prodotto espanso, in relazione delle funzioni cui è destinato.
La denominazione commerciale del polistirene è “polistirolo”, materiale termoplastico amorfo molto leggero, caratterizzato da una densità pari a 1.05 g/cm³.
Grazie alle ottime capacità isolanti e all’estrema leggerezza il polistirene ha trovato ampio uso nel settore edilizio.
Le lastre termoisolanti di Poliespanso sono costituite da polistirene espanso sinterizzato, o EPS, ricavate mediante taglio da blocco e conformi alla normativa EN 13163 che conferisce un valore di qualità certificata e inequivocabile.[/caption]
Argisol è un sistema di costruzione modulare proposto da Bioisotherm formato da due lastre di spessore variabile in polistirene espanso Neopor®, caratterizzato da una serie completa di blocchi cassero pre-assemblati che permettono di realizzare pareti portanti in calcestruzzo armato gettato in opera.[/caption]
Prodotto in lastre viene impiegato nei seguenti casi:
Ferri THERM è il sistema a cappotto costituito da tutte le soluzioni necessarie per la realizzazione di un cappotto termico completo e semplice da applicare.[/caption]
Il polistirene è impiegato anche nella realizzazione del pacchetto isolante dei sistemi a cappotto, costituito da elementi diversi, ma tra loro compatibili e sinergici:
Le lastre isolanti Elyfoam di Brianza Plastica sono formate da un polimero termoplastico espanso a celle chiuse molto leggero, costituite da polistirene espanso estruso (XPS) di colore azzurro monostrato e utilizzate per l’isolamento termico e numerosi impieghi in ambito edilizio[/caption]
La produzione del polistirene espanso estruso, invece, si ottiene immettendo granuli additivati in un estrusore. Qui i granuli vengono fusi a formare una massa fluida alla quale verrà aggiunto, in seguito, un agente schiumogeno.
All'uscita dall’estrusore si avrà la sezione della striscia continua di polistirene estruso.
Di fatto l’EPS si presenta morbido al tatto, mentre l’XPS ha una struttura più compatta, robusta e rifinita che permette di sostenere pesi maggiori.
[ez-toc]
La coibentazione della casa serve per migliorare le prestazioni della stessa assicurando una maggior efficienza energetica grazie alla riduzione dei consumi necessari a riscaldarla e rinfrescarla.
L’isolamento, infatti, permette di ridurre le dispersioni di calore, limitando il passaggio di quest’ultimo tra interno ed esterno dell’edificio.
Il tetto coibentato, e il sottotetto coibentato, sono necessari per generare risparmio energetico e garantire comfort all'interno della casa e possono essere realizzati con diverse soluzioni e materiali, da valutare caso per caso. E' importante studiare sempre una soluzione ottimale per la coibentazione della copertura, attraverso la quale avviene gran parte delle dispersioni di calore.
Un tetto coibentato, quindi, riduce le dispersioni termiche, migliorando il comfort abitativo e prevenendo danni all'edificio, prolungandone la vita utile e aumentandone il valore; aiuta, inoltre, a mantenere una temperatura costante all'interno degli ambienti, limitando l'uso di impianti di riscaldamento e raffrescamento e, di conseguenza, abbattendo i costi energetici.
Anche se spesso si pensa subito alle pareti verticali, la coibentazione del tetto e del sottotetto sono altrettanto fondamentali ed esistono sul mercato diverse soluzioni e materiali isolanti da applicare sia in caso di interventi di riqualificazione che per le nuove costruzioni, all’esterno o all’interno della struttura.
L’isolamento di questi elementi permette di proteggere gli ambienti interni sia dal freddo, che dal surriscaldamento estivo, tant’è che senza la coibentazione locali come mansarde e sottotetti sono spesso poco confortevoli.
[caption id="attachment_688296" align="aligncenter" width="800"]
Isolamento termico con pannelli Isotec di Brianza Plastica[/caption]
Il Regolamento Prodotti da Costruzione (UE) n. 305/2011, che ha sostituito la Direttiva 89/106/CEE, fissa precise condizioni in merito la commercializzazione dei prodotti da costruzione. In Italia il Regolamento è stato recepito dal D.Lgs 106/2017. I materiali per l’edilizia inclusi gli isolanti, devono essere marcati CE e quindi garantire una serie di requisiti minimi. Questo significa documentare le prestazioni anche in termini di sicurezza, intesa come resistenza al fuoco, salute e igiene per gli abitanti che vi entrano in contatto per l’intero ciclo di vita del prodotto.
Per quanto riguarda la sostenibilità dei materiali, invece, si fa riferimento al DM 11 ottobre 2017, il cosiddetto decreto CAM (Criteri Ambientali Minimi), che definisce le prescrizioni ambientali in caso di appalti pubblici.
Il costo per il materiale isolante non dipende dalla soluzione tecnologica scelta, ma dalla sua composizione e dalla dimensione delle superfici da isolare.
In generale quello più economico è il poliuretano, mentre hanno un costo maggiore quelli di origine naturale, come la fibra di legno. In merito alla tipologia di intervento, invece, quello più costoso è l’isolamento a estradosso sottotegola, per le strutture di cantiere e la manodopera necessarie, soprattutto se operato su un edificio esistente, mentre è più economico l’isolamento del tetto dall’interno, specialmente se effettuato tramite insufflaggio di isolante. A questi costi si aggiungono quelli per le pratiche burocratiche.
In ogni caso, prima di scegliere la soluzione per la coibentazione del tetto, che può arrivare a costare anche 130 euro/mq, è sempre opportuno richiedere un sopralluogo e un preventivo dettagliato.
Chi è intenzionato a procedere con la coibentazione del tetto e del sottotetto, però, può contare sulle detrazioni fiscali. A seconda della tipologia di intervento è possibile accedere a misure come l’Ecobonus, che permette di detrarre il 65% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico dell’edificio.
Brianza Plastica propone, per l’isolamento ventilato di tutte le tipologie di coperture a falda, il sistema termoisolante ISOTEC in poliuretano espanso, ad elevate prestazioni. Il pannello è dotato di un correntino asolato funzionale alla creazione della camera di ventilazione e al supporto degli elementi di copertura. Il sistema Isotec è compatibile con tutti i tipi di manto e installabile su qualsiasi struttura portante. Adatto sia negli interventi di riqualificazione che nelle nuove costruzioni, Isotec contribuisce a creare ambienti abitativi perfettamente isolati, confortevoli e salubri. La ventilazione naturale sottocopertura consente di smaltire velocemente l'umidità in inverno e di far defluire rapidamente l'aria calda in estate, attenuando il calore dovuto all'irraggiamento diretto.
Il pannello isolante POLIISO® SB di Ediltec in poliuretano espanso, formato da una schiuma polyiso (poliuretano espanso) rigida a celle chiuse, di colore giallo, espansa fra due supporti, è indicato per l'isolamento del tetto caldo sotto guaina bituminosa, tetto caldo giardino, tetto a falde sotto guaina ventilato.
Durock Energy Plus di Rockwool è un pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità per l’isolamento termico, acustico e la sicurezza di coperture inclinate e piane (tetto caldo). Si caratterizza per alta resistenza a compressione, stabilità dimensionale, ottime proprietà termiche e acustiche, è calpestabile e incombustibile.
Prodotti dal marchio Isover, i pannelli in lana di vetro G3 ad altissima densità, idrorepellente, trattata con resina termoindurente a base di componenti organici e vegetali, sono indicati per l'isolamento termico e acustico di coperture piane e a falda. Le fibre Roofine® assicurano alta resistenza meccanica e protezione dal fuoco.
Il pannello è rivestito con uno strato di bitume, armato con un velo di vetro e con un film di polipropilene bianco che permette di diminuire la temperatura superficiale del pannello di circa 30° C.
STIFERITE Class B è un pannello sandwich per l'isolamento di coperture sotto manti impermeabili bituminosi. E' formato da isolante in schiuma polyiso, espansa senza utilizzo di CFC o HCFC, e rivestito sulla faccia superiore con velo di vetro bitumato accoppiato a PP, per l’applicazione tramite sfiammatura, e su quella inferiore con fibra minerale saturata.

[ez-toc]
La copertura è uno dei principali componenti che compone l’edificio ed assolve il fondamentale compito di proteggere l’interno dalle intemperie, garantendo per gli occupanti dell’edificio sicurezza e comfort. Le coperture degli edifici devono essere progettate e realizzate in modo da resistere alle sollecitazioni esterne, come quella del vento o del carico della neve. La copertura deve quindi svolgere diverse funzionalità ed avere adeguate caratteristiche in relazione al potere isolante, all’impermeabilità, alla resistenza meccanica e all’aspetto estetico che si vuole ottenere.
In fase di costruzione dell’edificio i progettisti dovrebbero prestare particolare attenzione alla copertura, valutando materiali, tecnologie e soluzioni migliori per lo specifico contesto. Tra gli obiettivi ci sono, senza alcun dubbio, anche la resistenza e la durevolezza nel tempo della struttura e del manto di finitura. Per quanto si scelgano in modo opportuno i materiali e si faccia manutenzione ordinaria periodica, però, è molto probabile che nel corso degli anni sia comunque necessario un intervento di manutenzione straordinaria. Quando si riqualifica un edificio esistente, infatti, il tetto è generalmente una delle parti oggetto di intervento e, anche quando non si interviene sull’intero fabbricato, potrebbe essere necessario aggiornare la struttura o ammodernare almeno parte di essa.
In ogni caso, che si tratti di una nuova costruzione o di una ristrutturazione, la costrizione (o ricostruzione) di un tetto passa per alcuni passaggi fondamentali, da valutare in fase progettuale.
Infine, tutte le coperture hanno un elemento di finitura, che sormonta l’intero pacchetto e riveste il tetto. Tra le soluzioni più diffuse ci sono ancora le tegole e i coppi per le coperture a falda. Non sono da sottovalutare nemmeno tutti i componenti accessori, come il sistema per lo smaltimento delle acque meteoriche, generalmente costituito da grondaie e pluviali.
In ogni caso, la costruzione di un nuovo tetto è un intervento che richiede specifiche autorizzazioni e deve essere redatto un progetto da un tecnico abilitato. La costruzione vera e propria viene fatta da aziende specializzate, secondo le fasi richieste dalla tecnologia utilizzata.
Il tetto a falde si compone di piani inclinati, con una pendenza variabile, che rende adeguato a diversi climi: quando pioggia e neve sono abbondanti, l’inclinazione delle falde aumenta, per far defluire facilmente l’acqua. Un particolare tipo di tetto a falda è il tetto a padiglione, costituito da più falde inclinate che ricoprono l’intero edificio, in cui l’acqua defluisce su tutti i lati del tetto. Se le falde sono solo due, invece, si parla di tetto a capanna.
L’alternativa è realizzare il tetto piano, che anche se ha una storia antica, viene spesso collegato al Movimento Moderno che ha caratterizzato l’architettura del secolo scorso. In molti casi si sceglie di realizzare un tetto piano per “regalare” all’edificio un piano in più, una vera e propria terrazza. Ovviamente, per quanto detto prima sulla pendenza delle falde, si tratta di una soluzione sconsigliata nelle località con clima rigido in inverno. Infatti, anche se tutti i tetti piani sono realizzati con una pendenza minima per lo smaltimento dell’acqua piovana, diventa complicato far defluire quantità importanti. Inoltre, il peso della neve graverebbe notevolmente sulla struttura.
I tetti piani possono essere anche non praticabili, per quanto siano sempre accessibili agli addetti ai lavori in caso di manutenzione. La scelta della forma del tetto, se sono rispettati i principali requisiti funzionali e se si è considerato il vincolo del clima locale, può dipendere anche dal gusto della committenza.
Isotec di Brianza Plastica è un sistema di isolamento termico in poliuretano espanso rigido autoestinguente ad elevate prestazioni, per l'isolamento ventilato delle coperture a falda. E' compatibile con tutti i tipi di manto e si può installare su qualsiasi struttura portante, anche con pendenze della falda molto basse. Grazie alla ventilazione naturale sottocopertura si smaltisce velocemente l'umidità in inverno e l'aria calda in estate, attenuando il calore dovuto all'irraggiamento diretto.[/caption]
Il tetto ventilato è una tipologia di copertura che si è diffusa negli ultimi decenni, andando man mano a sostituire i tetti non ventilati nei nuovi edifici o nelle ristrutturazioni. La circolazione dell’aria è dovuta alle differenze di temperatura tra interno (camera d’aria) ed esterno. D’estate, i moti convettivi si innescano in modo naturale nell’intercapedine e “allontano” l’aria calda, che altrimenti attraverserebbe gli strati sottostanti del tetto, fino all’interno dell’edificio. È una soluzione più costosa rispetto a un tetto tradizionale non ventilato, ma i vantaggi sono davvero interessanti, tanto che si sono prodotti alcuni modelli di tegole, le cosiddette tegole traspiranti, che favoriscono la ventilazione e un conseguente abbassamento della temperatura del manto di copertura, riducendo il fenomeno dell’isola di calore e favorendo l’abbassamento delle temperature sottotetto.
La struttura del tetto viene generalmente costruita in cemento armato o in legno. Il legno è un materiale naturale, che sta riscoprendo una nuova diffusione grazie alla bioedilizia. Realizzare il tetto in legno significa godere di buone prestazioni di isolamento termico e antisismiche. Realizzare il tetto in cemento armato, invece, garantisce ottima resistenza ed è generalmente meno costoso rispetto alla realizzazione con legno. Il cemento armato, inoltre, si presta per realizzare tetti di forme e dimensioni differenti, anche se implica tempi di costruzione più lunghi.
Il manto di copertura, la parte del tetto effettivamente visibile, può essere realizzato in laterizi, pietra, con materiali metallici o plastici. La scelta dipende dalle caratteristiche tecniche di ciascun prodotto, ma in grande parte anche dal gusto dei proprietari di casa.
Il sistema di copertura ADEKA di VMZINC unisce le caratteristiche dello zinco VMZINC a un design moderno e facilità di installazione. L'impermeabilità completa è garantita da una sovrapposizione di 5 cm tra gli elementi con una scanalatura nella parte superiore e un bordo nella scanalatura inferiore.[/caption]
Tra le coperture per tetti più tradizionali, usate ancora in molti contesti produttivi, ci sono le lamiere grecate e i pannelli coibentati, realizzati direttamente in fabbrica.
Coppo Piemonte di Terreal Italia è l’evoluzione naturale del coppo: la sua struttura ne migliora la funzionalità e garantisce una posa più sicura e agevole, il colore Ticino lo rende particolarmente adatto all’inserimento in contesti naturalistici di pregio.[/caption]
Esistono in commercio tegole in PVC che permettono di realizzare il tetto e conferirgli allo stesso tempo leggerezza e resistenza. Generalmente la base di superficie dove si posano le tegole è costituita da uno strato di isolamento impermeabile bituminoso il cui costo (compresa la posa), è di circa 25 euro/mq. L’aspetto di queste tegole può richiamare quello dei prodotti più tradizionali in laterizio, permettendo di realizzare coperture per tetti con migliori prestazioni in termini di isolamento termico.
Vi sono, infine, alcune soluzioni tecnologiche ed innovative che richiamano l’immagine di questi elementi tradizionali per le coperture per tetti. Ne sono un esempio le tegole fotovoltaiche che integrano uno strato fotovoltaico e permettono la massima integrazione architettonica di questa tecnologia.
[caption id="attachment_745832" align="aligncenter" width="1200"]
Wevolt di Wienerberger è il pannello fotovoltaico color terracotta integrato al tetto che si può installare al posto delle normali tegole. Si caratterizza per tenuta d’acqua, resistenza al fuoco e al vento e ottimo rendimento.[/caption]
Proprio l’assenza di isolamento termico è spesso motivo di intervento sui tetti esistenti: anche se la struttura è in buone condizioni e non richiede particolari interventi, se è assente lo strato di coibentazione potrebbe essere opportuno intervenire. Realizzare un tetto ex novo permette di posare la coibentazione all’estradosso della copertura, invece, se si decide di ristrutturare un tetto esistente, ma senza toccare la struttura, è possibile intervenire e posizionare l’isolamento anche sul lato interno della copertura o al di sopra dell’ultimo solaio sotto la copertura, quando il sottotetto non è abitato. La scelta dipende dalle caratteristiche dell’edificio, dal budget, dal materiale scelto e dalla progettazione dell’intero isolamento. Anche nel caso di un tetto piano l’isolamento non può mancare.
In sostanza, quindi, la selezione dell’isolante è influenzata dalla sua posizione (e quindi la resistenza che di conseguenza deve avere) e dalla capacità isolante ricercata. I materiali isolanti possono poi essere caratterizzati sulla base della loro composizione, in isolanti di origine sintetica oppure naturali, ovvero di origine minerale, vegetale o animale. Tra i più utilizzati ci sono la fibra di legno, il sughero, la lana di roccia, la lana di vetro o anche prodotti non naturali come il polistirene espanso estruso.
POLIISO® VV è un pannello isolante per coperture in poliuretano espanso di Ediltec, formato da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, di colore giallo, espansa fra due supporti di velovetro.[/caption]
Per garantire che il tetto svolga al meglio la propria funzione di protezione della casa non bisogna prestare attenzione solo alle coperture per tetti, ma è molto importante che ci sia anche un’ottima coibentazione.
Scegliere un isolante naturale comporta vantaggi in termini di sostenibilità e di benessere, i prodotti privi di sostanze chimiche infatti hanno un impatto ambientale ridotto e sono sicuri per la salute, in quanto privi di inquinanti.
[caption id="attachment_745833" align="aligncenter" width="587"]
Il pannello in lana di roccia per coperture inclinate Hardrock Energy Plus di Rockwool è caratterizzato da alta resistenza a compressione, calpestabile, ed è impiegato per l’isolamento termico, acustico e la sicurezza in caso di incendio[/caption]
La lana di roccia è un prodotto molto utilizzato per la realizzazione degli isolamenti delle coperture. Questo materiale ha elevate prestazioni isolanti e grande resistenza al fuoco, è adatto ai contesti di edilizia sostenibile, in quanto si caratterizza per il ridotto livello delle emissioni di VOC ed è privo di formaldeide, grazie ad un legante derivato da materie prime di origine vegetale
Ogni tetto verde è costituito da una stratigrafia che prevede una struttura portante e strati funzionali come l’isolante termico, uno strato di tenuta all’acqua, una barriera al vapore e una barriera “antiradice”. Chiaramente la struttura dovrà essere adeguatamente dimensionata e i costi di realizzazione non sono trascurabili. Anche la manutenzione richiesta da un tetto verde è superiore rispetto a quanto avviene in un tetto tradizionale.
La presenza di un green roof, però, permette di migliorare la qualità dell’aria nell’area circostante, in quanto sono assorbite sostanze come la CO2; migliora le prestazioni termiche dell’edificio; riduce l’effetto isola di calore; favorisce lo sviluppo della biodiversità urbana e rimedia all’elevato consumo di suolo.
In generale, comunque, è possibile dire che un costo medio per il rifacimento del tetto si aggira intorno a 150/200 euro/mq, mentre è maggiore per la realizzazione di un tetto ventilato, che può costare circa 220 euro/mq.
Il costo di questi interventi, quindi, può essere anche molto importante ed è per questo che per agevolare la manutenzione e l’efficientamento energetico lo Stato ha predisposto appositi incentivi e detrazioni fiscali. Fino a dicembre 2024, il Bonus ristrutturazioni e l’Ecobonus permettono un notevole vantaggio economico per chi decide di ristrutturare casa. Nel primo caso si tratta di una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per il rifacimento del tetto, con una spesa massima ammissibile di 96.000 euro. L’Ecobonus, invece, ha un’aliquota variabile a seconda della tipologia di intervento che si esegue. La spesa per la coibentazione dell’involucro può essere detratta fino al 65%, anche se generalmente questo intervento si combina con altre opere finalizzate all’effettivo miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio. In entrambi i casi, si tratta di detrazioni Irpef, suddivise in 10 quote annuali di uguale importo. Con la nuova Legge di Bilancio, i bonus verranno rivisti: resta il bonus ristrutturazioni al 50%, ma solo per le prime case e l'ecobonus, anch'esso solo per le prime case, scende al 50%. Visto che nel momento in cui scriviamo la LdB non è ancora stata pubblicata in Gazzetta, potrebbe ancora cambiare completamente il ventaglio di possibilità per chi decide di intervenire sul proprio tetto.
[ez-toc]
Rifare la facciata è una scelta, talvolta obbligata, che permette di rinfrescare in modo significativo l’aspetto di un edificio, risolvendo anche eventuali criticità tecniche e funzionali. Si tratta di un’opera che può essere effettuata in combinazione con altri interventi e permette di trasformare in modo radicale l’aspetto dell’immobile.
Il grado di intervento dipende proprio dalle esigenze specifiche dell’edificio e si va dalla semplice tinteggiatura, al totale rifacimento della facciata, optando per nuove soluzioni tecnologiche come una facciata ventilata o un cappotto termico.
Non importa quale sia l’obiettivo primario per cui si decide di intervenire, il rifacimento di una facciata rimane un intervento che offre vantaggi quali il miglioramento estetico dell’edificio e un innalzamento del suo valore immobiliare. Inoltre, se eseguito con i materiali e le tecnologie dovute, può anche essere una soluzione per favorire il risparmio energetico.
Grazie a questo rifacimento si possono risolvere tutte le principali criticità connesse al degrado dei materiali e, anche, ottenere un edificio dall’aspetto completamente nuovo, più in linea con il proprio gusto, ma anche con le tendenze architettoniche del momento. Tutto ciò, chiaramente incide positivamente sul suo valore immobiliare.
Il Sitema Isotec Parete di Brianza Plastica è un sistema termoisolante che consente di intervenire sull’esistente senza necessità di rimozione dell'intonaco (previa verifica substrato): questo rende la soluzione di isolamento estremamente veloce e conveniente. Il sistema permette di comporre a secco un cappotto isolante e strutturale funzionale alla realizzazione di facciate ventilate. Inoltre la posa, semplice e veloce, riduce il rischio di errore e ottimizza i tempi di cantiere. Il correntino portante forato forma una camera d’aria ventilata tra pannello isolante e finitura di facciata. Isotec Parete è compatibile con tutti i materiali di rivestimento.[/caption]
Di conseguenza, devono essere adeguatamente interpretati e valutati. Quando si decide di rifare la facciata per sanare alcune situazioni di degrado o criticità funzionali che, nel tempo, possono causare a loro volta deterioramenti pericolosi per il benessere dell’edificio, le tempistiche sono fondamentali.
Se, invece, ciò che spinge al rifacimento della facciata è solo una questione estetica, è chiaro che si è liberi di valutare il momento ritenuto più opportuno.
Altri tipici segnali di degrado sono la presenza di umidità e muffa, molto pericolose per il benessere delle strutture edilizie o anche il distacco dei materiali più superficiali, nella maggior parte dei casi parziali e in corrispondenza di determinate aree. Molto diffusi e sintomo del tempo che passa sono anche i fenomeni di scolorimento delle superfici.
In ogni caso, controllare regolarmente la facciata e intervenire tempestivamente può prevenire danni maggiori e costi elevati di riparazione. Quando si registrano fenomeni di degrado è opportuno chiamare un tecnico di fiducia per una valutazione professionale.
Il rinnovo estetico si pone l’obiettivo di migliorare l’aspetto della facciata, senza modificare alcun tipo di struttura e senza porsi la finalità di risolvere eventuali criticità di natura non estetica. Ne sono degli esempi le opere di tinteggiatura della facciata o l’aggiunta (piuttosto che la rimozione) di elementi decorativi esterni, come piastrelle o stucchi. Gli interventi strutturali, invece, nascono proprio con l’obiettivo di risolvere problematiche quali la stabilità e la sicurezza della facciata. Significa riparare dei danni e intervenire laddove la durabilità dell’edificio è compromessa. Ovviamente questi differenti interventi si distinguono anche per costi, progettualità, durata, complessità.
A seconda dello stile architettonico, del budget a disposizione, delle prestazioni ricercate, del contesto e del proprio gusto, quindi, si può optare per soluzioni quali intonaci, laterizi, pietra naturale. O ancora, il legno, a scandole o in pannelli, è molto utilizzato nell’architettura sostenibile contemporanea, con un gusto spiccatamente contemporaneo e naturale. I rivestimenti metallici, infine, con colori, texture e caratteristiche anche molto differenti sono utilizzati per ottenere risultati particolari, soprattutto in termini estetici. I costi, chiaramente, variano molto a seconda del materiale utilizzato e dalla lavorazione richiesta.
[ez-toc]
Il policarbonato in edilizia è molto utilizzato, in quanto le sue caratteristiche di trasparenza, resistenza e rigidezza lo rendono adatto a diversi scopi. E' un materiale plastico, che presenta costi inferiori rispetto a quelli del vetro, che spesso sostituisce.
Si tratta di un polimero, scoperto nel 1928 da E.I Carothers, ottenuto dall’acido carbonico e caratterizzato da una notevole resistenza termica e meccanica.
Questo materiale è veramente interessante dal punto di vista meccanico poiché è in grado di resistere a pesanti carichi e agli urti. L’industria edile ne ha fatto uno dei materiali più utilizzati in virtù della sua grande lavorabilità, leggerezza e trasportabilità. Grazie a questo materiale è possibile realizzare coperture, pannelli, ma anche allestimenti interni ed esterni.
I pannelli e le lastre in policarbonato sono composti di polimeri termoplastici e, a seconda della lavorazione, si possono distinguere diverse tipologie, da valutare a seconda degli usi. Di seguito un approfondimento relativo alle diverse applicazioni del policarbonato in edilizia.
Le principali proprietà sono:
LexanTM, lastre in policarbonato compatte di Sogimi, solide, estruse dalla resina in policarbonato sono infrangibili, trasparenti, resistenti alle alte temperature, protette dai raggi UV e garantite contro l’ingiallimento.[/caption]
Nel secondo caso, invece, i pannelli in policarbonato sono costituiti da due lastre esterne, al cui interno si presentano i cosiddetti alveoli, ossia celle d’aria. Hanno uno spessore maggiore rispetto al policarbonato compatto, ma allo stesso tempo sono anche più leggeri.
[caption id="attachment_732993" align="aligncenter" width="1200"]
Policarbonato alveolare[/caption]
In particolare questo tipo di soluzione è pensata per la curvatura a freddo: grazie a questo tipo di lavorazione gli alveoli aumentano la rigidità del materiale rendendolo perfetto per realizzare coperture ad uso domestico oppure industriale.
In entrambi i casi mantiene inalterate le sue caratteristiche di resistenza antiurto e anti agenti atmosferici, oltre ad essere di facile manutenzione e facile pulitura.
Inoltre, il policarbonato può distinguersi anche in base al colore, che se lasciato neutro lo rende trasparente. Sul mercato esistono lastre di differenti colorazioni, in grado anche di creare giochi di luce e colore interessanti nel caso delle applicazioni in edilizia.
Elysol è la lastra in policarbonato compatto di Brianza Plastica utilizzata per la realizzazione di coperture e pareti trasparenti, leggere ed eleganti. Le lastre Elysol sono disponibili con profilo ondulato o grecato e protette su uno o entrambi i lati dai raggi UV per mantenere la trasparenza nel tempo.[/caption]
Prima di scegliere la tipologia di lastra o di pannello occorre riflettere sulla sua destinazione d’uso: nel caso in cui il materiale venisse utilizzato per le coperture dovrà necessariamente avere una capacità di carico e di resistenza maggiore di un pannello utilizzato per il design interno della casa.
Per quanto riguarda il prezzo dei pannelli esso dipende da alcuni fattori come lo spessore delle lastre e la tipologia delle medesime: in generale è possibile notare che le lastre di policarbonato compatto in quanto più spesso presentino un prezzo più elevato rispetto quelle alveolari.
Il policarbonato è un materiale adeguato a diversi ambiti d’applicazione in campo edile, tra cui ad esempio:
Spesso si usano lastre che vengono montate tramite aggancio maschio femmina, con pannelli sagomati e appositamente prodotti per la realizzazione di facciate continue in policarbonato. In ogni caso, prima di realizzare un rivestimento in policarbonato è essenziale assicurarsi che il prodotto scelto rispetti la normativa in materia di antincendio.
Strutture resistenti e robuste: BT Group realizza pensiline e tunnel con materiali di qualità e progettati per inserirsi perfettamente nell’arredo urbano. La copertura può essere realizzata in policarbonato di spessore mm 4 oppure di tipo alveolare spessore mm. 6[/caption]
A seconda della tipologia di struttura che si vuole realizzare è possibile scegliere tra pennelli alveolari o compatti, di cui è bene valutare tutti vantaggi offerti. La leggerezza, in questo caso, è sicuramente un’altra caratteristica che rende tanto vantaggiose queste coperture.
È importante sottolineare che le lastre scelte per realizzare la copertura devono essere state appositamente trattate in modo da evitare che i raggi UV la deteriorino.
[caption id="attachment_669241" align="aligncenter" width="600"]
Baraclit Aliant è il tegolo alare specifico per la copertura di grandi ambienti composto da elementi alari in calcestruzzo armato precompresso, alternati da lucernari zenitali continui in policarbonato. [/caption]
Indice degli argomenti:
Questa tipologia di copertura viene chiamata anche “tetto freddo”, proprio per la presenza della ventilazione al di sopra dell’isolante, che la distingue dal “tetto caldo”, dove l’isolante è direttamente sormontato dal manto impermeabile.
Lo strato isolante può essere realizzato in differenti materiali e di solito viene posato tra i travetti in legno. Al di sopra dello strato isolante si predispone una guaina, ossia uno strato impermeabile che protegge l’isolante dall’acqua.
Dopo di che, si procede realizzando la camera di ventilazione, tramite la posa di un’ulteriore listellatura, in questo caso perpendicolare alla gronda. Lo spessore è determinato a seconda della pendenza e della lunghezza della falda. Questa seconda serie di listelli costituisce la base di appoggio per i pannelli che completano la camera di ventilazione.
Le entrate delle camere d’aria sono realizzate lungo la linea di gronda, mentre le uscite sono poste sulla linea di colmo che può essere a una o due falde. Nella maggior parte dei casi, il tetto ventilato non richiede la predisposizione di una barriera al vapore. Infatti la circolazione naturale dell’aria assicura l’eliminazione dei vapori provenienti dai locali sottostanti e permette al materiale isolante di smaltire con facilità la condensa eventualmente formatasi. Se così non fosse, andrebbe inserita una barriera al vapore al di sotto dell’isolante, come avviene nei tetti caldi.
Dal punto di vista estetico l’aspetto di un tetto traspirante è del tutto simile a quello di un tetto realizzato in modo convenzionale.
ISOTEC è indicato sia negli interventi di riqualificazione che nella realizzazione di nuovi edifici ad alte prestazioni di isolamento, concorrendo, grazie alle elevate prestazioni isolanti del poliuretano e alla perfetta continuità dell’isolamento, al raggiungimento delle più alte classi energetiche e assicurando ottimo comfort abitativo. Grazie alla conformità ai C.A.M. (Criteri Ambientali Minimi) tutti i prodotti della gamma Isotec sono utilizzabili in progetti che accedono al Superbonus 110%, e sono corredati della mappatura LEED® V4.
Per ottimizzare la posa è possibile scegliere il passo del pannello a seconda della dimensione del rivestimento, che viene fissato direttamente sul correntino, senza che siano necessarie altre sottostrutture di supporto, velocizzando in questo modo i tempi di realizzazione.
ISOTEC è formato da un pannello in poliuretano espanso ad alte prestazioni isolanti, che vanta una conduttività termica dichiarata λD 0,022 W/mK, rivestito con una lamina di alluminio goffrato su entrambe le facce. Il correntino metallico integrato nel pannello garantisce ottimo supporto per tutti i tipi di rivestimento. E' particolarmente indicato per le coperture tradizionali in tegole o coppi, ma si utilizza con successo anche con i rivestimenti metallici più moderni, continui e discontinui, o per originali coperture in ardesia o altra pietra naturale.
La ventilazione che si attiva fra il manto di copertura e l'isolante agevola lo smaltimento dell’umidità in inverno e del calore in eccesso in estate.
POLIISO® TEGOLA “DOPPIO PASSO” nasce, tra le varie versioni del sistema POLIISO® TEGOLA, per agevolare la posa. È un pannello leggero e compatto, quindi più facilmente maneggiabile.[/caption]
POLIISO assicura ottimo isolamento termico grazie al bassissimo valore di λD pari a 0,022 W/mK. I pannelli, facili e veloce da posare, sono classificati al fuoco EUROCLASSE E e sono portanti grazie all'inserimento, in lunghezza, di un profilo metallico portategole forato che favorisce la microventilazione sotto il manto di copertura. Il sistema vanta valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa.
Il pacchetto prevede l'utilizzo di diversi prodotti: URSA SECO PRO 5, schermo sintetico barriera al vapore + URSA TERRA 66, pannello in lana minerale + URSA WOODLITH S, pannello in lana di legno mineralizzata + URSA SECO ALU, membrana altamente traspirante riflettente + URSA WOODLITH S + URSA SECO BIT, schermo barriera al vapore.
Grazie al basso valore di conducibilità termica (λD= 0,028 W/mK per spessori da 50 a 70 mm; λD= 0,026 W/mK per spessori da 80 a 120 mm; λD= 0,025 W/mK per spessori ≥ 120 mm), il pannello STIFERITE Isoventilato assicura ottime prestazioni isolanti in volumi e pesi contenuti. Un altro plus è lo speciale rivestimento superiore dotato di superficie antiscivolo che garantisce permeabilità al vapore e impermeabilità all’acqua.
Il sistema comprende diversi accessori tra cui Isotelo VB, telo impermeabilizzante con freno al vapore e Isoventilato Tape, nastro sigillante adesivo ad alte prestazione.
Indice degli argomenti:
Allo stesso tempo, l’elevato impiego di questo materiale, soprattutto monouso, ha causato il cosiddetto “inquinamento da plastica”, dovuto a rifiuti abbandonati, ma anche a microparticelle sciolte nell’acqua e che arrivano a mari e oceani.
Questo non significa che la plastica debba essere bandita in ogni sua forma, ma solo che è necessario affrontare adeguatamente il problema del suo smaltimento e scegliere quando è davvero vantaggioso utilizzarla.
Ad esempio, proprio l’edilizia offre spesso un’occasione per una seconda vita alla plastica, con l’utilizzo sempre più frequente di plastica riciclata.
Esistono due grandi classi di plastiche: le termoplastiche e le termoindurenti. Al primo gruppo appartengono il polietilene (PE), il polietilene tereftalato (PET), il polipropilene (PP), il polistirene (PS) e il polivinilcloruro (PVC), al secondo appartengono le resine (epossidiche e fenoliche) e i poliuretani (PU).
Le principali tecniche di lavorazione di questi prodotti sono principalmente 4.
L’estrusione è il processo più diffuso, risulta essere particolarmente adatto per la realizzazione di tubi, pellicole e lastre. La seconda metodologia di lavorazione è lo stampaggio (per compressione, stratificazione, iniezione o rotazionale) con cui si ottengono, tra gli altri, arredi per esterno, prese e spine elettriche. Al terzo tipo appartiene il soffiaggio, usato, prevalentemente, per la fabbricazione di elementi a corpo cavo come le bottiglie. Infine l’ultima tecnica di lavorazione, la calandratura consente di realizzare pannelli da rivestimento, piastrelle e materiali di plastica in fogli.
Tra i vantaggi, poi, c’è anche il fatto che è richiesta una bassa manutenzione. Infine, per quanto possa sembrare un paradosso, in molti casi l’uso della plastica in edilizia è considerato come una soluzione per ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni.
Perché? Fondamentalmente la valutazione sull’impatto ambientale di un manufatto e dei suoi componenti può portare a differenti considerazioni sulla base della metodologia utilizzata. La plastica in edilizia risulta spesso vantaggiosa (in termini ambientali) quando si prende in considerazione l’intero ciclo di vita di prodotti, materiali e costruzioni.
La durata, la resistenza, i tempi di costruzione ridotti, infatti, incidono positivamente sul bilancio finale. Inoltre, sempre più spesso si ricorre a principi progettuali che includono fin dall’inizio logiche e soluzioni per il corretto smaltimento di ogni elemento che compone un edificio giunto al termine del proprio ciclo di vita.
Questo permette di gestire in modo efficace e sicuro anche i rifiuti edili. Sono proprio questi vantaggi ad aver portato alla realizzazione di numerosissimi prodotti – sigillanti, isolanti, elementi di copertura e di facciata, serramenti, solo per citarne alcuni – per l’edilizia, con un mercato che offre un’ampia gamma di materiali plastici.
Il policarbonato ha diversi pregi che lo rendono spesso preferibile anche al vetro: è molto resistente agli urti, ha ottime proprietà meccaniche, è molto leggere e trasparente. Questo lo rende ideale per tutte le applicazioni in cui è importante il passaggio della luce, come nel caso di verande, serre, infissi o divisori interni trasparenti.
I pannelli fibrosi ECOFIBRAdi Eterno Ivica, altamente fonoassorbenti e termicamente isolanti, sono costituiti di fibra di poliestere termolegata (polietilentereftalato), ottenuta da PET riciclato e da CoPET vergine, completamente riciclabile[/caption]
Non mancano anche alcune applicazioni sperimentali, come ad esempio il calcestruzzo alleggerito con il PET, la costruzione di edifici con bottiglie riciclate o la realizzazione di isolanti.
Brianza Plastica propone la membrana impermeabilizzante traspirante Elytex-N. La barriera protettiva sotto tegola contro il passaggio dell’acqua è formata da a tre strati di non-tessuto in polipropilene 100% riciclabile.[/caption]
L’estrema varietà di applicazioni ha fatto del PP la poliolefina più diffusa al mondo dopo il polietilene.
X-FOAM® WAFER di Ediltec è una lastra per l’isolamento termico costituita da polistirene estruso di colore indaco[/caption]
Grazie alle sue elevate capacità isolanti e all’estrema leggerezza, ha trovato ampio impiego nel settore edilizio, per la realizzazione di pannelli volti al contenimento dei consumi energetici o alla riduzione del rumore (EPS, polistirene espanso sinterizzato, e XPS, polistirene espanso estruso).
Termo Sicuro è il copritermosifone ignifugo in PVC per scuole e asili di Giwa, che assicura protezione di sicurezza per radiatori e termoconvettori.[/caption]
La particolare resistenza e versatilità di questo materiale lo ha reso diffusissimo nelle costruzioni sotto forma di infissi, piastrelle e tubazioni e, addizionato con appositi plastificanti, per la realizzazione di tubi flessibili e rivestimenti murali.
In realtà, l’edilizia non produce rifiuti plastici in breve tempo, proprio per la durata prolungata degli edifici, ma può diventare un interessante mercato per i prodotti in plastica riciclata, accelerando la transazione ad un modello economico circolare. La plastica riciclata, infatti, può essere utilizzata per realizzare arredi, piastrelle, tubazioni, raccordi, isolanti, griglie, mattoni, ma anche aggiunta ad altri componenti, come il calcestruzzo o il bitume, per ottenere nuovi materiali con ottime prestazioni.
I processi di lavorazione possono essere meccanici o chimici, a seconda delle proprietà che si vogliono ottenere dalla “nuova” plastica. Inoltre, tramite la termovalorizzazione è possibile anche recuperare energia dalla plastica che non può essere riciclata.
Indice:
Gli isolanti possono essere infatti di origine minerale, vegetale, animale, sintetica e mista. I materiali con struttura cellulare composta da piccole celle, che racchiudono aria immobile al loro interno, sono caratterizzati da bassa conducibilità termica, una proprietà del mezzo il cui valore è indice della capacità di ostacolare i flussi di calore. A loro volta le strutture possono essere fibrose, cellulari minerali, cellulari alveolari, fibrose-alveolari.
Il coefficiente di conducibilità termica rappresenta l’energia che per conduzione attraversa nell’unità di tempo lo spessore unitario del materiale per una differenza unitaria di temperatura.
Quando un materiale ha bassa conducibilità è considerato un buon isolante. Solitamente si considerano isolanti i materiali che hanno una conducibilità termica <0,14 W/mK”. Questa condizione è rilevata in quei materiali, naturali o artificiali, la cui struttura è fibrosa o alveolare.
Timberock, pannello isolante di Rockwool[/caption]
Il materiale isolante deve presentare determinate caratteristiche e prestazioni al fine della loro applicabilità nel campo dell'edilizia, e più precisamente deve essere:
Utilizzata come inerte nei calcestruzzi, la pomice è spesso impiegata come isolante termico all'interno delle malte, per aumentare le caratteristiche termo- fonoisolanti delle stesse[/caption]
Per ogni singolo requisito è controllabile, sia prima dell’applicazione, attraverso la lettura della scheda di produzione, sia in opera con l’ausilio di specifiche apparecchiature di misura. L’isolamento termico costituisce l’elemento chiave per il miglioramento del comportamento energetico degli edifici.
Pannelli in polistirolo ad alta coibentazione per l’isolamento termico acustico e isolamento a cappotto termico di URSA.[/caption]
L’adozione di materiali isolanti, dal punto di vista termico e termoigrometrico, comporta numerosi benefici, come la riduzione dei flussi termici attraverso l’involucro edilizio (dispersi nel periodo invernale ed entranti nel periodo estivo),il controllo delle temperature superficiali interne (finalizzato al soddisfacimento delle esigenze di comfort termico), il controllo dei fenomeni di condensa superficiale e la riduzione delle fluttuazioni di temperatura in ambienti non climatizzati.
Pannello realizzato con Neopor® di BASF (polistirene espanso sinterizzato (EPS) additivato di grafite)[/caption]
Fino a qualche tempo fa, i materiali isolanti venivano valutati in base ai benefici apportati soprattutto nel periodo di riscaldamento, mentre ad oggi l’attenzione si è focalizzata anche sulla loro prestazione nel periodo di raffrescamento; questo ha reso importanti altre proprietà termofisiche che caratterizzano la prestazione degli isolanti nelle diverse condizioni, in particolare la massa volumica, la conducibilità termica ed il calore specifico.
Grande attenzione viene, inoltre, oggi posta in relazione alla sostenibilità dei materiali, attraverso valutazioni e confronti svolti secondo la metodologia LCA (Life Cycle Assessment).
Il pannello Isotec Parete composto da un corpo centrale isolante in poliuretano espanso rigido autoestinguente, ricoperto da un involucro impermeabile, realizzato in lamina di alluminio goffrato e reso portante da un profilo nervato in acciaio protetto.[/caption]
[post_title] => Isolanti, materiali che non fanno passare calore e rumore
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => gli-isolanti
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2020-02-19 15:54:20
[post_modified_gmt] => 2020-02-19 14:54:20
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=458854
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[9] => WP_Post Object
(
[ID] => 579990
[post_author] => 4
[post_date] => 2016-11-02 02:33:24
[post_date_gmt] => 2016-11-02 01:33:24
[post_content] => Un rivestimento composto da pannelli applicabili su pareti esterne o interne: il cappotto termico garantisce il più efficiente isolamento termico e, in alcuni casi, anche acustico.
Indice:
Un sistema particolarmente efficiente viene proposto da Rockwool. Il sistema RedArt ha alla base la lana di roccia ROCKWOOL, che garantisce resistenza al fuoco, comfort acustico e durabilità nel tempo, diventando la scelta ideale per i progetti di riqualificazione così come per le nuove costruzioni.[/caption]
Realizzato con materiali di origine minerale, come calce, sabbia e acqua, l pannello Multipor, di Xella garantisce un contenimento nei consumi energetici e il massimo comfort abitativo. Fa parte del sistema di isolamento a cappotto Etics.[/caption]
X-FOAM® WAFER di Ediltec è una lastra isolante in polistirene estruso altamente resistente e adatta per la realizzazione di sistemi di isolamento a cappotto[/caption]
Dal punto di vista pratico, il cappotto termico esterno è composto da una serie di pannelli, disponibili in diversi materiali isolanti, applicati alle pareti con colle o specifici sistemi di fissaggio e ancoraggio. Una volta applicati i pannelli, verranno coperti da una rasatura armata e dalla finitura scelta.
[caption id="attachment_580642" align="aligncenter" width="600"]
Isotec Linea di Brianza Plastica, realizzato in schiuma di poliuretano rigido autoestinguente, è la soluzione per l’isolamento termico delle facciate, che abbina in un unico prodotto un efficace sistema termoisolante e la struttura di supporto per il rivestimento di facciata in lastre metalliche o fibrocementizie. Ideale sia per edifici di nuova costruzione, che per interventi di ristrutturazione.[/caption]
Stiferite- Class SK Class SK è un pannello sandwich composto da una componente isolante in schiuma polyiso e rivestito, su entrambe le facce, con un velo di vetro saturato. È particolarmente adatto per i sistemi di isolamento a cappotto per esterni.[/caption]
Fassatherm di Fassa Bortolo, è un sistema a cappotto completo, composto da tre modalità di isolamento con lastre di diversa tipologia, da applicare in funzione dell’isolamento richiesto. Il sistema è composto da pannelli isolanti, collanti e rasanti e rivestimenti.[/caption]
[caption id="attachment_457437" align="aligncenter" width="600"]
Foto di Vito Mastrolonardo - Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli[/caption]
Indice degli argomenti:
Foto di Vito Mastrolonardo - Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli[/caption]
Foto di Vito Mastrolonardo - Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli[/caption]
Il Teatro può accogliere 1482 spettatori, 450 in platea e 1032 in sei ordini di palchi e gradinate. Sono stati ampliati sia il sistema palcoscenico sia la fossa orchestrale. È stata inoltre realizzata un'intercapedine, che corre lungo il perimetro del teatro, dove sono state alloggiate le reti impiantistiche.
[caption id="attachment_642003" align="aligncenter" width="600"]
Foto di Vito Mastrolonardo - Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli[/caption]
Particolare attenzione è stata inoltre dedicata al problema del superamento delle barriere architettoniche, con l'inserimento di rampe e la meccanizzazione dei collegamenti verticali nei punti nodali del percorso.
I lavori hanno coinvolto circa 120 operai e 30 modellatori e restauratori, coordinati da tre architetti: Giorgio Funaro, Maurizio Lorenzoni e Nunzio Tomaiuoli che hanno lavorato in un laboratorio attrezzato di 2000 mq.
Grazie ad alcune attenzioni costruttive nel teatro è garantita un’acustica ideale: la cupola interna è stata realizzata con una struttura in legno lamellare, “appesa” alla cupola esterna in ferro, e trattata con intonaco acustico su pannelli isolanti. La platea poggia su un sistema di travi in legno lamellare ed è interamente realizzata in legno.
Il palco, di 620 mq, è di tipo completamente sbotolabile, la fossa orchestrale è stata ampliata e dotata di pedane mobili, modulari e motorizzate, che consentono, a seconda delle esigenze, anche di ampliare la scena o aumentare il numero dei posti in platea.
Il teatro Petruzzelli vanta oggi un sistema di proiezione ad alta definizione: è stata infatti affidata all’artista multimediale Gianfranco Iannuzzi, che opera tra Venezia, Parigi e Tokio, la creazione di un “affresco dinamico” sulla cupola. Si tratta di un’opera di grande effetto emotivo che utilizza, rielaborandole, le immagini del dipinto originario di Giuseppe Armenise, purtroppo completamente distrutto nell’incendio del ’91.
Il sistema di termoisolamento, realizzato grazie all’impiego di Isotec di Brianza Plastica, si presentava come un’opera particolarmente delicata e complessa per l’elevata pendenza delle falde che compongono la copertura e che ricalcano fedelmente quelle esistenti prima dell’incendio. Isotec è un prodotto che si distingue per le elevate qualità termoisolanti e le sue caratteristiche di leggerezza e manovrabilità in quota, semplicità di posa e pedonabilità.
È dotato di una listellatura che facilita gli spostamenti sul tetto, perché funziona come sicura base d’appoggio per gli operatori e di conseguenza è indicato anche in caso di pendenze di falda molto accentuate e condizioni di lavoro estreme. Isotec è un sistema integrato composto da un’anima interna in poliuretano espanso rigido ad alta densità rivestita da una lamina in alluminio goffrato.
Il pannello è reso portante mediante un correntino in acciaio, nervato e traforato, che ne assicura la resistenza statica, funziona da supporto per la posa del manto di copertura, favorisce il convogliamento in gronda delle infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto e ottimizza la microventilazione nel sottomanto, eliminando i rischi di condensa di vapore acqueo in inverno e i fenomeni di surriscaldamento in estate
[post_title] => Rinasce il Teatro Petruzzelli
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => rinasce-il-teatro-petruzzelli
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2019-09-27 13:12:24
[post_modified_gmt] => 2019-09-27 11:12:24
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/approfondimenti/rinasce-il-teatro-petruzzelli/
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[12] => WP_Post Object
(
[ID] => 378783
[post_author] => 1
[post_date] => 2007-05-26 00:00:00
[post_date_gmt] => 2007-05-25 22:00:00
[post_content] => Ma non solo, il Gruppo ha ampliato negli ultimi anni la propria offerta con una gamma di prodotti dal contenuto fortemente innovativo, attenti alle nuove esigenze di sostenibilità e risparmio energetico.
In una situazione congiunturale difficile e con una concorrenza spesso agguerrita, e non sempre correttissima, come riuscite a essere sempre leader nel vostro settore?
"Il mercato oggi è sicuramente molto competitivo. Brianza Plastica è stata la prima, ormai 25 anni fa, a introdurre per il sistema tetto un certo tipo di impostazione basata su minore dispersione termica e risparmio energetico.
Nel corso degli anni ci siamo battuti e abbiamo investito tanto in comunicazione, per divulgare il messaggio che il tetto da ‘onere’ deve diventare risorsa: la copertura è l’aspetto principale della casa, ha un’importanza strategica in un’abitazione.
La concorrenza è nata recentemente sfruttando la nostra onda. Finito il brevetto abbiamo aperto un mercato, e in un libero mercato è giusto che sia così. Si sono presentati nuovi competitor, ad oggi notiamo però che sono tutti poco propositivi. Il ruolo della proposizione spetta ancora a noi, sia come idee di comunicazione che come sviluppo di prodotto".
Come è cambiato il vostro mercato storico, quello dell’isolamento termico?
"Per quanto riguarda la crescita del prodotto storico, stiamo sviluppando l’Isotec per cercare di dargli prestazioni nuove, seguendo quelle che sono le tematiche di maggior risparmio energetico, bioarchitettura e isolamento acustico.
Inoltre Brianza Plastica ha differenziato puntando sull’isolante in polistirene estruso.
Abbiamo voluto ampliare la produzione dall’isolamento termico in copertura, come è l’Isotec, anche all’isolamento termico per pareti e pavimenti.
Abbiamo infatti realizzato un nuovo sito produttivo per la produzione di Elyfoam, il nostro polistirene estruso.
Per continuare ad essere davvero propositivi in questo settore, ci sono anche allo studio dei prodotti nuovi che usciranno l’anno prossimo".
In che modo vi state ponendo nei confronti della necessità di prodotti al passo con le nuove esigenze di sostenibilità e risparmio energetico?
"Brianza Plastica, per quanto riguarda i prodotti nuovi, ha investito nel settore delle energie rinnovabili.
Al Saie 2006 abbiamo presentato Elettrotegola che è un sistema fotovoltaico specifico per edilizia residenziale.
É l’unico prodotto architettonicamente integrato per coperture a falde, con le classiche tegole in laterizio, il che ci differenzia dagli altri prodotti.
L’innovazione che abbiamo portato, brevetto Brianza Plastica, è la possibilità di usare questo sistema universale con qualsiasi tipologia di tegola, integrandolo nella falda del tetto. Si può quindi adattare non solo alle nuove costruzioni, ma anche alle costruzioni esistenti, senza dover modificare tutta la copertura.
Si tratta di sostituire semplicemente la porzione di tetto che si intende adibire a produzione di energia etica mantenendo le stesse tegole.
È un sistema che permette, a fronte delle nuove normative, di prendere incentivi maggiorati rispetto alle altre tipologie e diventa più appetibile come prodotto. Inoltre gran parte dell’Italia vive in contesti con centri storici importanti e da salvaguardare e poter inserire un prodotto nuovo che non penalizza l’estetica è sicuramente un fattore positivo.
É sul mercato da pochi mesi e ci sta già dando parecchie soddisfazioni.
Moltissime in termini di visibilità e di riconoscimento tecnologico: molti progettisti, Istituti ed Enti vogliono collaborare con noi perché il settore del fotovoltaico interessa molto.
Dal punto di vista commerciale è un prodotto che sta nascendo per cui ci aspettiamo risultati nel corso del 2007.
Non va dimenticato inoltre che si veicola attraverso un canale di vendita diverso rispetto a quello tradizionale di Brianza Plastica.
Oggi non è un prodotto che si diffonde attraverso le rivendite, gli installatori appartengono più al mondo elettrico. Noi invece vorremmo far nascere un canale dal mondo edile".
Ha concorrenti per il momento?
"No, questo è un prodotto unico. Sono stato recentemente a Solarexpo, alla Fiera di Verona, e devo dire che nonostante i molti partecipanti, un numero che non mi aspettavo, nessuno ha presentato una soluzione come la nostra.
Sono tutti interessati ai grandi impianti, il nostro è invece un mercato di piccole installazioni. Noi pensiamo di andare sulla villetta dove si può montare da 1 chilowatt e mezzo a 6 chilowatt necessari all’abitazione.
Questo invece è un mondo di grandi impianti, i grossi costruttori parlano di 30, 50 chilowatt, fino ai megawatt, oltretutto si tratta di impianti a terra o comunque su coperture piane dove montano le loro strutture, i loro pannelli.
Noi invece forniamo il kit completo: chi acquista da noi ha sia la parte elettrica, che la parte di pannello fotovoltaico, che tutte le scorsaline necessarie per il perfetto inserimento nella copertura.
La stessa impresa edile che monta le tegole, si può occupare anche dell’impianto.
Poi naturalmente c’è bisogno anche di un elettricista per i collegamenti, però noi forniamo tutti i quadri certificati e cablati".
Perché siete gli unici che si sono rivolti al mercato delle villette?
"É un mercato molto difficile. É difficile andare a fare 100, 200, 1000 villette da 1 chilowatt e mezzo; è molto più facile prendere 3 capannoni industriali da 5000 metri e mettergli sopra 200 megawatt. Noi siamo avvantaggiati perché già introdotti in quel mondo e molto presenti coi nostri prodotti.
Parecchi nostri clienti rivenditori, che tradizionalmente vendono l’Isotec, ci hanno chiesto, per imprese loro clienti, di poter fare l’abbinata Isotec - fotovoltaico.
Riteniamo che ci siano buone possibilità di sviluppo, voglio poi sottolineare che per l’azienda entrare nel mondo delle energie rinnovabili è assolutamente gratificante, è un tema che ci qualifica e nel quale crediamo molto".
Cosa ne pensa della nuova normativa?
"Noi, come tutte le aziende di settore, siamo stati premiati dalla nuova normativa, attesa per anni. La vecchia Legge 10 era un’ottima Legge ma purtroppo disattesa come applicazione.
La nuova normativa porta tanta acqua al mulino del poliuretano, si tratta di una normativa che incentiva e premia la prestazione.
Finalmente poi ci sono delle tabelle che danno dei valori di prestazione precisi, chiari e definiti. In quest’ottica il poliuretano, che in assoluto è il miglior isolante come prestazioni, è sicuramente avvantaggiato.
Tant’è che nel corso dell’ultimo anno e dei primi mesi del 2007 si è visto uno sviluppo di consumo di questo tipo di materiale, non solo in copertura, ma è tornato in auge anche il pannello per pareti, cosa che negli anni precedenti aveva subito un po’ di calo a favore del polistirene estruso e di altri materiali più economici ma meno performanti".
Vorrei approfondire il tema della formazione: quanto è necessaria e importante per Brianza Plastica?
"Da quando nei primi anni 80 l’azienda è entrata nel mondo dell’isolamento termico si è fatta carico di formare la propria rete commerciale e i clienti, quindi i distributori di materiali edili e secondariamente di illustrare e di essere di aiuto al mondo dei progettisti e delle imprese, che sono i prescrittori e gli installatori.
Noi abbiamo sempre fatto con l’architetto Francieri meeting in tutta Italia con il patrocinio degli Ordini.
Li facciamo ormai da 20 anni, siamo stati fra i primi a organizzare meeting con gli Ordini professionali.
Con i progettisti abbiamo avviato una collaborazione, una sorta di aggiornamento tecnico lavorando con il mondo accademico. Con altre 4 aziende (Velux, Vanoncini, Mondo e Kanuf) siamo sponsor di un corso dell’ultimo anno di ingegneria e architettura del Politecnico di Milano, in particolare campus di Lecco. É un corso che ormai ha festeggiato il 4° anno, con grande soddisfazione perché vediamo che riusciamo a essere di aiuto ai futuri progettisti. La parte pratica è quella che a loro manca e dopo tanta teoria vengono a fare 2 lezioni in azienda; si rendono conto come è fatto un tetto, montano i nostri prodotti.
La formazione con i punti vendita l’abbiamo sempre fatta. In particolare nel 2006 abbiamo incominciato dei corsi presso i rivenditori, rivolti ai loro clienti e voluti con l’obiettivo di fare formazione sulla produzione Brianza Plastica introducendo anche delle tematiche inerenti alle nuove normative.
Sempre nel 2006 abbiamo introdotto dei corsi “Isotec Specialist” per qualificare le imprese posatrici di Isotec. Teniamo dei corsi, con una nostra struttura, aperti massimo a una 20a di partecipanti alla volta, di teoria e pratica, in particolare sui nostri materiali.
Da qui abbiamo creato un database con un albo di imprese qualificate che poi suggeriamo, quando un cliente ci chiede anche la posa in opera.
Devo dire che grazie all’ufficio marketing gestito dalla dott.sa Carriera, quest’anno abbiamo quasi un corso alla settimana tra quelli con le imprese, quelli con i rivenditori e quelli con i progettisti.
I corsi si svolgono in tutta Italia, in maniera molto capillare, in ogni regione a seconda delle necessità della zona".
Credo che il primato di Brianza Plastica esca anche da questa capacità di assistere e informare il rivenditore.
"Noi abbiamo sempre creduto nella formazione, continuiamo a credere che la qualità e i servizi che si danno ai rivenditori abbiano un valore importantissimo, e speriamo che i rivenditori ci seguano e apprezzino questo tipo di servizio.
Però i competitor sono diventati più aggressivi e, come dicevo, ce ne sono pochi che si propongono in maniera propositiva. La maggior parte va dai nostri clienti, dove noi abbiamo investito in formazione e promozione, che a volte, di fronte a certe quotazioni, tentennano: questa è la nostra maggiore difficoltà".
Quindi voi credete molto nella fidelizzazione
Risponde la dott.sa Daniela Carriera, responsabile dell’ufficio marketing
"Assolutamente, in questo senso stiamo lanciando un club nuovo rivolto ai progettisti. Partirà tra circa un mese, a seguito di questa attività di formazione da una parte e del lavoro fatto dai promotori tecnici dall’altra.
Vogliamo che il progettista da noi direttamente contattato e con il quale vogliamo avere un rapporto diretto e quotidiano, entri a far parte di un club al quale apparterranno solo i progettisti che hanno scelto i nostri prodotti.
A fronte di questa scelta Brianza Plastica li gratifica dando loro periodicamente degli strumenti o informazioni utili al loro lavoro di progettazione.
Sono previsti anche dei vantaggi a livello ludico culturale, qualche cosa che faccia ricordare loro di essere parte di una “community” per la quale condividano valori e interessi comuni".
Idea molti interessante, mi sembra ci sia pochissimo nel nostro mondo
Dott.sa Carriera: "Sì, diciamo che stiamo iniziando a fare marketing in un settore che è un po’ carente sotto questo aspetto: attualmente il marketing viene fatto solo da grandi aziende che hanno budget di un certo tipo e che hanno bisogno di fare una comunicazione più allargata.
Aziende medio piccole possono comunque farsi conoscere, e Brianza Plastica ha il vantaggio di essere già conosciuta. C’è solo da lavorare su questo per poter sempre dare un valore aggiunto al nostro target e differenziarci dagli altri per innovazione.
Siamo partiti profilando il nostro target: abbiamo le imprese, i progettisti e i rivenditori. Ogni target ha delle proprie caratteristiche e deve essere gestito in maniera diversa".
Quali sono i prossimi traguardi di Brianza Plastica?
"Brianza Plastica è in una fase di forte sviluppo. Negli ultimi 3 anni abbiamo avviato 2 siti produttivi nuovi, uno a sud Italia e uno nel nord est. Siamo entrati in settori anche diversi o comunque dove prima eravamo marginali. Il sito di Rovigo produce laminati per il settore del trasporto isotermico, furgoni adibiti a trasporti a temperatura controllata. Abbiamo piani di sviluppo non solo sul nostro tradizionale business, ma stiamo cercando di entrare in business collegati. Nell’ultimo anno e mezzo di fatto abbiamo avviato la produzione dell’isolante termico in polistirene estruso a Matera, l’impianto di produzione di pannelli fotovoltaici a Carate, l’impianto per la produzione di laminati per il settore a trasporto freddo a Rovigo. Abbiamo in progetto altre 2 cose importanti da realizzare entro il 2008. Vorremmo a questo punto concentrarci sulle nuove linee di business che abbiamo sviluppato, il 2008 sarà per noi l’anno di consolidamento dei progetti avviati nel 2007.
Va detto che crediamo molto nel settore delle energie rinnovabili e della bioarchitettura, abbiamo in questi ambiti idee che stiamo portando avanti che probabilmente potrebbero portare a sviluppi nuovi entro il 2010".
Ci racconti qualcosa della storia di Brianza Plastica per quei pochi che ancora non conoscono l’azienda
"L’azienda è nata nel 62 a opera dei fratelli Crippa, mio padre che è ancora presente in qualità di presidente e mio zio, specializzandosi nella produzione di laminati in vetroresina, una tecnologia nata per usi diversi.
L’Italia era in fase di sviluppo, erano anni in cui l’edilizia aveva grosso bisogno di materiali leggeri, veloci da posare e con costi contenuti per strutture provvisorie. Questa è stata la fortuna di Brianza Plastica che è divenuta, e lo è ancora oggi, tra i più grossi produttori europei di laminati in vetroresina: a Carate abbiamo ancora 6 linee per la produzione di laminati in vetroresina. Fino agli anni 80 abbiamo avuto una evoluzione sempre nel settore dei laminati in vetroresina. Abbiamo anche provato a fare un’integrazione della filiera, a Carate c’erano i forni per la produzione del filato di vetro. Poi, per scelte strategiche, dopo qualche anno si è deciso di cessare questa attività.
Negli anni 80 ci si è presentata l’opportunità di questo nuovo materiale, il sistema Isotec, che era un brevetto svizzero tedesco. Il settore dell’isolamento termico era per noi nuovo, la proprietà ci ha creduto, ha investito fortemente. L’Isotec ci ha dato la visibilità che abbiamo oggi; l’azienda ha fortemente iniziato a investire in comunicazione proprio con il sistema Isotec: 20 anni fa eravamo gli unici a parlare di isolanti sotto tegola".
Quanti siete in azienda?
"Qui a Carate sono circa 190 persone, il Gruppo nel complesso conta circa 260 persone. In più abbiamo qualche società all’estero per la distribuzione".
L’estero cosa rappresenta, che tipo di sviluppo può prevedere?
"L’estero per noi è un mercato importantissimo in particolare l’Europa dove siamo fortemente presenti, però solo con i laminati in vetroresina.
Gli altri materiali infatti sono difficilmente trasportabili, perché particolarmente voluminosi.
Il costo di trasporto porterebbe fuori dal mercato qualsiasi produttore, per cui al momento il mercato è esclusivamente quello domestico.
Il che è negativo perché non ci consente di esportare, però è anche positivo perché in questo settore non temiamo i competitor dal far east come avviene in altri settori.
All’estero siamo fortemente presenti con 2 società di distribuzione nostre, una in Francia e una in Polonia dove esportiamo e distribuiamo i laminati in vetroresina nei settori più disparati, dal fai da te, al settore della distribuzione di materiali edili, al settore degli allevamenti".
Avete siti produttivi all’estero?
"Ad oggi non ce ne sono, non è detto che non possano rientrare. Ogni mercato ha delle proprie caratteristiche che vanno analizzate e approfondite se si vuole “aggredire” quel mercato con un prodotto che possa avere successo.
Per esempio l’Isotec è un prodotto che per le tipologie costruttive degli altri paesi andrebbe adattato alle loro tecnologie: le tegole in cotto e in laterlite sono una prerogativa italiana, nel resto del mondo esistono tegole e costruzioni diverse".
Come è cambiato il vostro modo di comunicare?
"Strategicamente a livello di comunicazione siamo passati da un investimento importante sul marketing indiretto, al marketing diretto.
Abbiamo cercato di essere molto più vicini ai nostri diversi interlocutori, investendo tantissimo in formazione, corsi, approfondimenti, attività presso i punti vendita, scegliendo di essere molto meno presenti su carta stampata e sui vari strumenti di comunicazione tradizionali. L’impegno prima era decisamente ridotto, abbiamo dovuto per forza strutturarci con questa nuova struttura di marketing per poter gestire tutta questa serie di eventi".
Dott.sa Carriera: "Io vengo da un mondo consumer e ho portato un’esperienza innovativa rispetto al settore. Al fine di coordinare le numerose attività ho impostato una comunicazione e una metodologia di lavoro, sistematica. Per quanto riguarda la comunicazione, tenendo conto dei vari aspetti che concorrono a creare un’immagine e una comunicazione aziendale in linea a quello che è il messaggio che l’azienda stessa vuole trasmettere, sto uniformando tutta la grafica in modo coordinato per i diversi prodotti e i diversi settori che l’azienda andrà a colpire, anche a seconda del target di riferimento. Inoltre vogliamo rafforzare i brand dell’azienda riconducendo i marchi di prodotto al marchio Brianza Plastica.
Abbiamo iniziato col rendere uniforme la comunicazione su cataloghi e brochure, poi abbiamo fatto una campagna pubblicitaria di settore dedicata a un target preciso, quello dei progettisti, comunicando l’integrazione dei due prodotti di punta: Isotec ed Elettrotegola.
Poi in modo massiccio, ci siamo concentrati proprio sul direct marketing e le attività promozionali".
Cosa ci dice del sito aziendale?
Dott.sa Carriera: "Per ora abbiamo dovuto tralasciare un po’ da parte tutta la parte web. Abbiamo fatto delle scelte di priorità. Ritengo che internet sia un mezzo anche in questo settore molto importante e utilizzato, dai progettisti prima di tutto.
Il nostro sito web è ormai obsoleto e deve essere aggiornato. Vorrei fare qualcosa di consistente l’anno prossimo: rifaremo tutto il sito con una nuova immagine e veste grafica che riprenderà quello che stiamo facendo oggi, offrendo dei servizi a valore aggiunto".
Per ulteriori informazioni
www.brianzaplastica.it
[post_title] => I protagonisti del nostro settore: Alberto Crippa di Brianza Plastica
[post_excerpt] => Abbiamo incontrato il sig. Alberto Crippa, Consigliere Delegato di Brianza Plastica Spa, per fare un punto su strategie aziendali, piani di sviluppo e progetti futuri di un’azienda che da oltre quaranta anni progetta e realizza prodotti in grado di soddisfare problematiche di copertura e termoisolamento di edifici civili, industriali, e costruzioni storiche
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => i-protagonisti-del-nostro-settore-alberto-crippa-di-brianza-plastica
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2012-10-15 10:50:18
[post_modified_gmt] => 2012-10-15 08:50:18
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2007/05/i-protagonisti-del-nostro-settore-alberto-crippa-di-brianza-plastica/
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
)
[related_prodotti_focus] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 645282
[post_author] => 9
[post_date] => 2019-11-20 09:00:43
[post_date_gmt] => 2019-11-20 08:00:43
[post_content] => Committente: Comune di Chiavenna
Progettista e Direttore Lavori: Ing. Filippo Mastai – Studio Bianco & Mastai
Impresa realizzatrice: DAL.MA. S.R.L.
Direttore tecnico dell’impresa: CGeom. Tommaso D’Alessandro
L’intervento di ripristino della copertura appartenente alla scuola Primaria J. H. Pestalozzi di Chiavenna, colpita e danneggiata da una forte nevicata nel Dicembre 2017 che ne causò un parziale crollo, ha interessato la copertura di entrambe le ali della scuola totalizzando una superficie d’intervento di oltre 1000 mq. I lavori, che si sono protratti per circa un anno, hanno permesso di riaprire la scuola al pubblico il 14 Dicembre 2018.
Per la ristrutturazione del tetto è stato necessario attuare una demolizione della sottostruttura, realizzata negli anni ‘60 in muricci e tavelle in laterocemento, alleggerendo le strutture portanti.
Questa demolizione ha permesso di realizzare una nuova sottostruttura più leggera, caratterizzata da un’orditura primaria e secondaria in legno, sormontata da un tavolato in legno abete/larice e dotata di isolamento termico ad elevate prestazioni e rivestimento metallico.
La geometria della falda ha subito un abbassamento che ha permesso di raggiungere una pendenza del 10% circa, con un’altezza al colmo di appena 1 metro, conformandosi al costruito circostante.
La nuova copertura è caratterizzata da una stratigrafia composta da tavolato in legno abete/larice posato su orditura lignea; a seguire è presente un telo con funzione di barriera al vapore e pannelli ISOTEC PARETE di Brianza Plastica dello spessore di 120 mm con correntini metallici integrati che svolgono la doppia funzione di intercapedine ventilata di 40 mm e di supporto per il rivestimento metallico.
Grazie all’impiego del sistema ISOTEC PARETE, composto da poliuretano espanso rigido ad alte prestazioni, è stato possibile potenziare in maniera sostanziale l’isolamento termico del tetto, raggiungendo ottimi risultati di efficientamento energetico.
Il sistema isolante ISOTEC PARETE scelto per questo intervento è caratterizzato da un correntino asolato con piatto di 8 cm per garantire un supporto ottimale delle staffe di fissaggio del rivestimento metallico e attivare la ventilazione naturale tra lo strato isolante e il rivestimento.
Un aspetto fondamentale che ha permesso di ottimizzare il benessere abitativo nelle aule del piano superiore, agevolando la rapida asciugatura dell’umidità in inverno e il deflusso dell’aria calda dovuta all’irraggiamento solare in estate.
La combinazione dei pannelli isolanti offerti da Brianza Plastica, abbinati al rivestimento metallico, genera un sistema di copertura leggero che non grava sulle strutture esistenti.
La scelta di utilizzare un sistema avanzato come quello proposto da Brianza Plastica ha avuto larga approvazione dall’impresa di costruzione DAL.MA. S.R.L. di Bagheria, a cui sono stati affidati i lavori, che ne ha apprezzato i vantaggi offerti in fase di lavorazione tra cui versatilità, maneggevolezza, pedonabilità, facilità di taglio e sagomatura direttamente in cantiere.
Un altro importante aspetto che contraddistingue il sistema ISOTEC PARETE è la semplicità e velocità di posa, che ha permesso di realizzare l’intervento su grandi superfici nel giro di pochi giorni; per la posa del sistema di isolamento ventilato e del rivestimento sono state necessarie solo due settimane di lavoro da parte di 3 operatori.
Compila la form per richiedere maggiori info
[post_title] => ISOTEC per il rifacimento della copertura della scuola J. H. Pestalozzi
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-per-il-rifacimento-della-copertura-della-scuola-j-h-pestalozzi
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-01-12 18:13:13
[post_modified_gmt] => 2023-01-12 17:13:13
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=focus&p=645282
[menu_order] => 0
[post_type] => focus_prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[1] => WP_Post Object
(
[ID] => 620568
[post_author] => 9
[post_date] => 2018-10-23 08:45:57
[post_date_gmt] => 2018-10-23 06:45:57
[post_content] => Isotec Parete con Elycem: soluzione completa per facciate ventilate con finitura ad intonaco
Brianza Plastica propone un esclusivo sistema studiato per realizzare facciate ventilate con finitura rasata ad intonaco tradizionale, ideale per interventi di ristrutturazione.
Il sistema completo è formato dai pannelli termoisolanti Isotec Parete in poliuretano espanso rigido con correntino metallico integrato, a cui si ancorano tramite apposite viti le lastre portaintonaco in fibrocemento Elycem. Questa soluzione è in grado di legare una precisa scelta estetica tradizionale di finitura rasata ad intonaco, ad elevate performance di efficienza energetica e comfort abitativo.
Grazie al pacchetto completo Isotec Parete e Elycem si realizzano in pochi passaggi, involucri perfettamente isolati, ventilati, resistenti agli urti, con l’estetica tradizionale del rivestimento rasato ad intonaco.
Facilità di posa, estetica tradizionale ed elevato comfort

La lastra Elycem è leggera, maneggevole e facilmente lavorabile in cantiere.
Elycem è realizzata in cemento Portland alleggerito con inerti minerali, rinforzata e armata sulle due facce con doppia rete in fibra di vetro che conferisce una elevata resistenza meccanica. Questa lastra, grazie alle sue proprietà di flessibilità, robustezza e modularità, è ideale per realizzare un rivestimento esterno in grado di resistere in qualsiasi situazione climatica e metereologica, nel tempo.
Rispetto alle classiche facciate in muratura intonacate di cui ne preserva l’effetto estetico, il sistema per facciate ventilate Isotec Parete con Elycem rappresenta una soluzione tecnologicamente evoluta, un retrofit high-tech in grado di offrire un’elevata protezione termica, abbinata ad un'efficace ventilazione delle facciate; tali caratteristiche si traducono in elevato comfort abitativo, costanza termica, smaltimento dell’umidità e del calore in eccesso.
Compila il form per richiedere il Catalogo, la Case History e/o maggiori info
[post_title] => Isotec Parete con Elycem: soluzione completa per facciate ventilate con finitura ad intonaco
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-parete-elycem-soluzione-completa-facciate-ventilate-finitura-ad-intonaco
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2018-10-22 17:21:48
[post_modified_gmt] => 2018-10-22 15:21:48
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=focus&p=620568
[menu_order] => 0
[post_type] => focus_prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[2] => WP_Post Object
(
[ID] => 594366
[post_author] => 9
[post_date] => 2017-06-27 13:30:20
[post_date_gmt] => 2017-06-27 11:30:20
[post_content] => Case History
ISOTEC PARETE per l’involucro di una villetta nell’udinese: riqualificare energeticamente cambiando pelle
Tipologia: Ristrutturazione di edificio residenziale Ubicazione: Provincia di Udine Intervento: Realizzazione di isolamento termico con facciata ventilata Isolamento: Sistema ISOTEC PARETE di Brianza Plastica – spessore 100 mm Superficie isolata: 250 mq Rivestimento: pannelli in laminato HPL da esterno MEG WOOD di Abet Laminati
Quando il gusto estetico abbraccia il comfort abitativo
I proprietari della villetta immersa nel verde della provincia udinese, partendo dalla volontà di riqualificare le facciate, hanno scelto di dare una svolta incisiva all’estetica dell’edificio - originariamente rivestita con semplice intonaco - puntando su un rivestimento molto particolare, in laminato HPL di colore rosso.
Effettuata la scelta del rivestimento, si è reso necessario trovare la soluzione tecnica per realizzare in modo efficace, pratico e veloce una sottostruttura che si adattasse alle peculiarità del laminato, realizzato con tagli su misura per l’involucro della villetta, come un abito di sartoria. Per rispondere a tali esigenze di personalizzazione dei passi - e considerando l’opportunità di migliorare contestualmente le prestazioni isolanti delle pareti - si è optato per la realizzazione di una facciata ventilata con il sistema isolante portante ISOTEC PARETE di Brianza Plastica. Questa scelta ha consentito di realizzare con un unico prodotto e un solo passaggio di posa, una coibentazione continua altamente prestazionale e una sottostruttura portante adeguata al rivestimento in HPL.
L’involucro è stato dunque rivestito con i pannelli ISOTEC PARETE in spessore 100 mm, utilizzati nel passo adeguato alle dimensioni delle lastre del rivestimento.
ISOTEC PARETE è un sistema completo studiato per la realizzazione di facciate ventilate ad elevata efficienza energetica, costituito da un’anima isolante in poliuretano rivestito in lamina di alluminio e un correntino metallico integrato, preaccoppiati in stabilimento. Questa soluzione permette di realizzare rapidamente e con semplicità un impalcato portante, termoisolante e ventilato, la cui continuità, assicurata dalla battentatura perimetrale, lo rende privo di ponti termici.
Il correntino asolato in acciaio protetto svolge la funzione di ottimale supporto per il rivestimento e crea un’efficace camera di areazione. La ventilazione che si attiva naturalmente dietro il rivestimento migliora le condizioni di benessere termoigrometrico all’interno degli ambienti, favorendo nella stagione estiva lo smaltimento del calore trasmesso alle superfici esterne irradiate e permettendo, durante la stagione invernale, il rapido smaltimento dell’umidità, evitando così la formazione di muffe e fenomeni di condensa e fornendo un impatto estremamente positivo sul comfort abitativo.
Il sistema di Brianza Plastica si caratterizza, rispetto ad altre soluzioni disponibili sul mercato, per il doppio grado di compatibilità: i pannelli ISOTEC PARETE si applicano infatti ad ogni genere di struttura, sia continua che discontinua e sono compatibili con tutti i materiali di rivestimento.
Le fasi di posa del sistema Isotec Parete
La realizzazione della facciata ventilata con ISOTEC PARETE si è rivelata funzionale, veloce ed estremamente semplice per i posatori dell’Impresa Rossi F.lli srl di Basiliano (UD). Il correntino in acciaio protetto, grazie alla sua universalità, è risultato il supporto perfetto per il fissaggio dei pannelli MEG WOOD di Abet Laminati scelti dai proprietari per la loro elevata resistenza ai graffi, agli urti, all’acqua e ai raggi UV, senza necessità di manutenzione nel tempo.
L’effetto finale - caratterizzato da una originale alternanza fra il rivestimento nell’intenso colore rosso legno del laminato HPL, alcuni dettagli rivestiti in klinker e il raccordo delle movimentate forme delle pareti alle variegate geometrie delle falde rivestite in tecnologico metallo – è di estrema freschezza e vivacità. Le prestazioni isolanti del sistema ISOTEC PARETE completano i benefit sostanziali, garantendo un notevole risparmio energetico e un elevato comfort abitativo in tutte le stagioni dell’anno.
Compila la form per avere maggiori informazioni
[post_title] => ISOTEC PARETE per l’involucro di una villetta nell’udinese: riqualificare energeticamente cambiando pelle
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-parete-per-linvolucro-di-una-villetta-nelludinese-riqualificare-energeticamente-cambiando-pelle
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2017-06-27 10:21:04
[post_modified_gmt] => 2017-06-27 08:21:04
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=focus&p=594366
[menu_order] => 0
[post_type] => focus_prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[3] => WP_Post Object
(
[ID] => 475711
[post_author] => 9
[post_date] => 2013-04-03 09:30:02
[post_date_gmt] => 2013-04-03 07:30:02
[post_content] => ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Indice degli argomenti:
La Centrale dell’Acqua di Milano di via Cenisio ha ospitato la presentazione del nuovo volume “Facciate Ventilate” di Pasquale Cascella edito da Brianza Plastica. Interessante occasione di incontro e confronto con i professionisti del settore e del mondo accademico.
A introdurre i lavori Vera Vaselli, responsabile marketing dell’Azienda, che ha ricordato l’importanza della cultura nel mondo delle costruzioni e l’attenzione di Brianza Plastica verso la formazione, sia nei confronti degli operatori specializzati che verso il mondo della progettazione, con diverse pubblicazioni a testimoniare questo impegno.
L’azienda propone innovativi sistemi di coibentazione e ventilazione per i tetti e per l’involucro, adatti sia nelle nuove costruzioni che negli interventi di riqualificazione. La Dott.ssa Vaselli a questo proposito ha ricordato che il Sistema Isotec è stato utilizzato in vari interventi di riqualificazione di importanti edifici milanesi che svolgono un ruolo culturale nel nostro Paese, tra cui Palazzo Reale, Palazzo Marino, la Scala e la Fabbrica del Vapore.
[caption id="attachment_636408" align="aligncenter" width="600"]
Vera Vaselli responsabile marketing di Brianza Plastica[/caption]
La Centrale dell’Acqua di via Cenisio[/caption]
L’edifico che ci ha ospitati, progettato nel 1906 dall’ingegner Franco Minorini, era una centrale dell’acqua che serviva la zona intorno a via Cenisio e nasceva come spazio tecnico. Si tratta di un immobile a pianta rettangolare, realizzato in stile neoromanico e soggetto a vincolo monumentale, con le facciate in cui ai mattoni in laterizio a vista si alternano porzioni di intonaco cementizio. Dopo un primo restauro negli anni '70, ha funzionato fino al 1988, poi dopo qualche anno di chiusura è stato realizzato un intervento di riqualificazione e il nuovo edificio è stato inaugurato nel luglio del 2018, come spazio culturale, aperto alla cittadinanza.
[caption id="attachment_636421" align="aligncenter" width="600"]
Gli interni della Centrale dell’Acqua di via Cenisio[/caption]
Brianza Plastica ha partecipato alla rimessa in efficienza con il sistema termoisolante Isotec - composto da pannelli portanti in poliuretano espanso rigido con correntino metallico integrato -per la coibentazione ventilata della copertura. Il sistema Isotec assicura ottime prestazioni in termini di isolamento, impermeabilità, durabilità e leggerezza.
Per tutti gli interessati è possibile visitare la Centrale dell'Acqua di via Cenisio che, dopo l'intervento di ristrutturazione, ha conservato gli impianti per l’estrazione e la distribuzione dell’acqua, oltre ai quadri elettrici e alle apparecchiature dell’epoca. Nella struttura oltre alle visite vengono proposti incontri sul tema dell’acqua e dei valori che ruotano intorno alla tutela e all’uso consapevole di questa importantissima risorsa
Pasquale Cascella, architetto esperto del mondo dell’architettura sostenibile e degli involucri edilizi, presentando il nuovo Volume edito da Brianza Plastica, nel suo intervento è partito dalla situazione climatica-ambientale e ha ricordato che oggi il 40% del consumo energetico è dovuto alla climatizzazione, il 30% ai trasporti, il 30% a industrie e agricoltura: è ovvio quindi che l’architetto si debba interessare dell’edilizia e dell’urbanistica considerando la sostenibilità e la climatizzazione.
Ma non solo. In Europa ci sono zone particolarmente inquinate tra cui alcuni bacini dell’est in cui si usa ancora il carbone, ma anche la pianura padana e alcune zone del sud Italia (quali Napoli e Taranto). In queste zone si aggiunge un problema locale a uno mondiale di emissioni. L'efficienza non è più dunque solo una questione riferita al risparmio, si deve considerare anche l'elemento salute.
[caption id="attachment_636409" align="aligncenter" width="600"]
Pasquale Cascella, autore del libro Facciate Ventilate[/caption]
Nel libro c’è una trattazione storica utile all’architetto: partire dal passato, come lettura in chiave anche bioclimatica, per progettare il presente e il futuro.
Cascella ha fatto un breve excursus della storia della progettazione degli edifici per approfondire il tema dell’isolamento di facciata: fino ai primi del 900 praticamente l’impiantistica non esisteva, i sistemi per rendere confortevoli gli edifici erano la massa del muro e l’esposizione. Con l’introduzione del cemento armato c’è stato uno spartiacque, l’interesse si è spostato sulla struttura, con l’introduzione di aperture e nuove possibilità compositive. Spesso a discapito della corretta attenzione al rispetto dei tre aspetti fondamentali del progetto, ovvero forma, funzione e comfort.
E’ possibile datare la metamorfosi della facciata al 1871, con l’incendio di Chicago. Louis Henry Sullivan e i suoi allievi della scuola di Chicago, hanno proprio allora iniziato a progettare verso l’alto e sono nati i primi grattacieli. La necessità di illuminare prima e la climatizzazione poi, hanno portato all’evoluzione della facciata e al nuovo concetto di architettura bioclimatica, con l’equilibrio delle tre varianti funzione/forma/comfort.
L’evoluzione ha portato a sviluppare sistemi di facciata in grado di risolvere il problema funzionale e di comfort, con attenzione anche al design. Ed ecco che vengono progettati edifici con involucri particolarmente efficienti, con sistemi di illuminazione in grado per esempio di ottimizzare il lavoro negli uffici.
Oggi c’è un ritorno alle origini e l’architettura è pensata coerentemente con l’ambiente in cui si sviluppa, considerando le specificità del contesto, con una ritrovata attenzione all’esposizione degli edifici, alle condizioni di irraggiamento, alla direzione prevalente dei venti.
E’ sempre più importante, ci ricorda Cascella nel concludere il suo intervento, che l’impiantistica sia legata al comfort e all’efficienza: involucro e impianti andrebbero concepiti come un unico sistema purtroppo troppo spesso ancora non viene fatto.
Il Volume “Facciate Ventilate” approfondisce il ruolo della facciata ventilata come componente fondamentale del sistema involucro-impianti, capace di contribuire all’efficienza energetica, al comfort e al processo di rinnovamento architettonico di tutte le tipologie di edifici.
Sia nelle nuove costruzioni che, soprattutto, negli interventi di riqualificazione, il risultato complessivo del progetto dipende in maniera rilevante dalla progettazione della facciata, parte principale dell’involucro.
Nel libro sono presentati diversi progetti che raccontano l’importanza della facciata ventilata e del costruire secondo principi bioclimatici.
Il Prof. Alfonso Acocella, che ha firmato il libro “Il Tetto” edito sempre da Brianza Plastica nel 2013, ha spiegato al pubblico l’importanza della progettazione della 5a facciata quale elemento di architettura.
Per scrivere questo volume Acocella ha fatto un vero e proprio viaggio in Italia alla scoperta dei differenti sistemi di copertura nelle varie regioni italiane, quale elemento paesaggistico oltre che architettonico, considerando i diversi modi e specificità costruttive. Nel libro sono proposte architetture contemporanee rispettose dei luoghi e delle permanenze storiche, in cui il ruolo del tetto è protagonista.
[caption id="attachment_636424" align="aligncenter" width="600"]
Il Prof. Alfonso Acocella autore del libro Il Tetto, Elemento di architettura[/caption]
Il sistema tetto nasce in tempi antichissimi come elemento di tenuta all’acqua e anche decorativo nella cultura arcaica e classica trasmessa alla Magna Grecia, poi agli etruschi e ai romani che hanno sviluppato una concezione diversa della copertura: copertura voltata.
Dalla metà del 900 fino all’inizio del 2000 è diminuita l’importanza della progettazione del tetto come elemento architettonico e paesaggistico; negli ultimi anni è tornato ad essere un elemento fondamentale e caratterizzante degli edifici: “Il tetto può essere valorizzato non deve essere dimenticato ma legato all’uso, pensiamo ai tetti piani con sistemi per ridurre il problema del calore urbano, grazie alle rinnovabili”.
Il libro approfondisce in particolare le caratteristiche prestazionali e architettoniche del tetto a falde, è strutturato in quattro sezioni tematiche che ne raccontano la storia e le qualità, illustrate attraverso un corpus di disegni architettonici, tecnici e immagini fotografiche a colori.
L’ultima parte del Volume è dedicata al “Sistema Isotec” di Brianza Plastica, che assicura ottimo isolamento termico e garantisce la conservazione dell’assetto materico e morfologico dei tetti a falda degli edifici storici.
[post_title] => Tetto e facciata, preziosi elementi di architettura
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => facciata-ventilata-tetto-sistema-involucro-impianti-brianza-plastica-isotec
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2019-06-17 11:06:17
[post_modified_gmt] => 2019-06-17 09:06:17
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=636402
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[1] => WP_Post Object
(
[ID] => 633916
[post_author] => 4
[post_date] => 2019-05-17 01:15:31
[post_date_gmt] => 2019-05-16 23:15:31
[post_content] => L’intervento di riqualificazione della copertura dell’ex ospedale di Thiene ha previsto l’installazione del Sistema ISOTEC di Brianza Plastica a garanzia di efficienza energetica e protezione dalle infiltrazioni
L’ala est dell’ex ospedale di Thiene è stata oggetto di un intervento di riqualificazione, volto a migliorare l’efficienza energetica e il comfort interno, e a ottimizzare il contenimento dei consumi, resosi necessario dopo la riconversione funzionale della struttura rimasta inutilizzata per un certo periodo di tempo e ora destinata a ospitare il nuovo centro sanitario polifunzionale e gli uffici dell’ULSS 7 Pedemontana.
In particolare la vecchia copertura presentava seri problemi di infiltrazione d’acqua e pessimo isolamento termico.
La struttura originaria del tetto realizzata in laterocemento rivestita con tegole, fissate direttamente tramite malta, presentava problemi legati all’usura del tempo ma anche alla mancanza di ventilazione, che ha causato la rottura di molte tegole e le dannose infiltrazioni.
I pannelli Isotec si caratterizzano per facilità e velocità di posa grazie all’ottima lavorabilità, alla conformazione dei bordi e alla leggerezza: in questo caso sono bastate due settimane per il ripristino dei circa 500 mq di copertura che ha previsto prima la rimozione delle tegole, seguita dalla realizzazione di un’intelaiatura di listelli in legno voluta dal progettista per semplificare il fissaggio meccanico in corrispondenza delle fughe tra i tavelloni in cotto.
Sull’intelaiatura sono stati fissati i pannelli Isotec nello spessore di 100 mm, infine sulla sottostruttura aerata formata dal sistema ISOTEC sono state poste le nuove tegole che, grazie alla ventilazione naturale, rimangono asciutte, e non sono soggette ai cicli di gelo-disgelo e agli effetti dovuti agli sbalzi termici.
Grazie all’utilizzo del sistema di isolamento Isotec di Brianza Plastica è stato raggiunto il valore di trasmittanza di 0,16 W/m2K, ben al di sotto del parametro di 0,25 W/m2K indicato dai requisiti energetici vigenti.
[post_title] => Riqualificazione efficiente di una copertura ammalorata
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => riqualificazione-efficiente-brianza-plastica-copertura-isotec
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2019-05-14 16:27:17
[post_modified_gmt] => 2019-05-14 14:27:17
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=633916
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[2] => WP_Post Object
(
[ID] => 589259
[post_author] => 4
[post_date] => 2017-04-10 03:51:22
[post_date_gmt] => 2017-04-10 01:51:22
[post_content] => Equilatera consiste in un’originale struttura lignea concepita con una forma triangolare, realizzata con scarti di legno lamellare Crosslam in forma di aste intervallate e avvitate fra loro.
Equilatera prende forma dal progetto di tesi di laurea di tre studenti del Politecnico di Milano, Vito Iovino, Luca Scandella e Cristina Savoldelli che hanno sviluppato il progetto esecutivo e sperimentale, coordinati dal prof. Ing. Marco Imperadori, relatore della tesi, e dai tutor Prof. Ing. Graziano Salvalai e Prof.ssa Arch. Valentina Gallotti.
Il gioco di alternanza fra vuoto e pieno, sostanza e trasparenze, dà vita ad un piccolo padiglione montato per la prima volta a Lecco, presso la scuola Edile ESPE, ed in seguito ulteriormente sviluppato in collaborazione con FARM Cultural Park di Favara (AG), per essere installato nel cuore del centro storico del piccolo borgo siciliano, oggi diventato un polo di sperimentazione culturale la cui fama ha oltrepassato i confini nazionali. FARM è un ambizioso progetto di riqualificazione urbanistica, orientato allo sviluppo di un cambiamento socio-culturale nato cinque anni fa dalla visione di due professionisti - Andrea Bartoli e Florinda Saieva - per far rivivere il borgo siciliano di Favara.
La filosofia che sottende il progetto di Equilatera, ovvero l’impiego del materiale ligneo di scarto in grado di offrire ancora un grande potenziale tecnico ed estetico, si sposa perfettamente con gli obiettivi di FARM, mirati a generare un cambiamento che sviluppa valore e migliora lo stile di vita della comunità.
Il modulo Equilatera è costituito dunque da una struttura principale portante in legno lamellare, su cui è collocata una struttura lignea secondaria e su di essa fissate le lastre in vetroresina Elyplast di Brianza Plastica (co-sponsor del progetto), che offrono protezione dalle intemperie, lasciando filtrare una piacevole luce naturale. Il colmo metallico applicato sul vertice superiore, contribuisce ad attivare la ventilazione naturale zenitale.
La struttura è sollevata da terra e rivestita sulla bassa sporgenza lungo uno dei due lati chiusi con ceramiche di Caltagirone, una raffinatezza estetica e funzionale che invita a sedersi e godere della convivialità e degli spunti creati all’interno di FARM. Equilatera vuole essere infatti luogo di incontro, dove lo spazio interno ed esterno si fondono, in un contesto ricco di innovazione, ma al tempo stesso in grado di recuperare i ritmi e i materiali del passato.
[post_title] => Equilatera: un progetto di sperimentazione architettonica per vivere gli spazi esterni nel borgo di Favara, all’interno del progetto FARM
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => equilatera-un-progetto-sperimentazione-architettonica-vivere-gli-spazi-esterni-nel-borgo-favara-allinterno-del-progetto-farm
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2017-04-07 12:31:41
[post_modified_gmt] => 2017-04-07 10:31:41
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=589259
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[3] => WP_Post Object
(
[ID] => 579445
[post_author] => 4
[post_date] => 2016-10-26 04:28:42
[post_date_gmt] => 2016-10-26 02:28:42
[post_content] => Penultima tappa del tour di workshop sull’involucro efficiente, promosso da Brianza Plastica, CemTech, EmilCeramica, Mimik e VMZINC.
Grande interesse da parte dei progettisti che hanno partecipato alle prime tappe di Modena, Firenze e Milano. E' infatti un importante ciclo di formazione che rientra in un più ampio progetto di “promozione della cultura dell’involucro efficiente”
In particolare, i temi trattati riguardano le Facciate ventilate: caratteristiche dei sistemi, requisiti e prestazioni, tipologie di utilizzo, flessibilità compositiva e collegamento tra involucro opaco e trasparente, modalità di posa, collegamento tra foro finestra e isolanti con approfondimenti tecnico-applicativi.
Anche nella tappa di Cuneo è prevista una sezione più “interattiva” attorno al prototipo di casetta realizzato con i vari materiali presentati dalle cinque aziende partner. VMZINC presenta il sistema a doghe di zinco titanio in facciata e le lastre posate in doppia aggraffatura in copertura. I partecipanti potranno così avere percezione diretta e immediata dei materiali, dei particolari costruttivi, degli accorgimenti di posa nei nodi critici e della relazione funzionale fra le componenti in gioco, privilegiando un approccio che leghi strettamente i temi teorici alla “materialità” e un approccio “cantieristico” dei temi trattati.
VMZINC presenterà nella sede di Cuneo, il 27 ottobre, le caratteristiche dello zinco titanio e tutte le possibilità applicative di questo metallo, per la massima libertà progettuale.
Tutti i dettagli e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito www.sistemidifacciata.it dedicato all’iniziativa dove è possibile trovare approfondimenti e casi studio, oltre a una guida alle soluzioni per l'involucro efficiente e di design.
“SISTEMIDIFACCIATA 2016”
27 ottobre
Hotel Langhe Cherasco
Via Savigliano 116 – Cherasco (CN)
Orario: 14:30/18:30
La prossima ed ultima tappa si svolgerà a Padova, il prossimo 17 novembre.
[post_title] => Sistemidifacciata 2016 a Cuneo
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => sistemidifacciata-cuneo
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2016-10-25 09:39:50
[post_modified_gmt] => 2016-10-25 07:39:50
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=579445
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[4] => WP_Post Object
(
[ID] => 523541
[post_author] => 4
[post_date] => 2014-10-15 05:25:32
[post_date_gmt] => 2014-10-15 03:25:32
[post_content] => Ha avuto luogo il 4 ottobre scorso la cerimonia conclusiva del Premio Compasso Volante, edizione 2014, il concorso di progettazione nato nel 1998, grazie alla stretta collaborazione tra la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano, con i professori Ettore Zambelli (scomparso tre anni fa, al quale è stato dedicato il premio) e Marco Imperadori, e altre prestigiose università europee e asiatiche. Il Premio Compasso Volante, più che una competizione in senso stretto, è un articolato laboratorio di progettazione in cui professori e studenti sono coinvolti nell’elaborazione di un tema complesso, che viene individuato annualmente.
Brianza Plastica sponsorizza questa iniziativa ormai da quindici anni. L’azienda, infatti, è da sempre vicina al mondo dell’università, sostenendo esperienze significative come questa e offrendo attività di supporto alla didattica.
“Re-design” o recuperare uno spazio urbano, attraverso la creazione di una “urban farm” è stato il tema progettuale del Premio 2014.
Nella giornata del 3 ottobre gli studenti sono stati coinvolti in un workshop dal titolo “Cardboard House”, durante il quale hanno realizzato una struttura temporanea assemblando diversi tipi di materiali: legno, acciaio, cartone e le lastre in vetroresina Elyplast fornite da Brianza Plastica. Gli studenti, i progettisti di domani, hanno così avuto modo di conoscerne le caratteristiche d’infrangibilità, leggerezza, facile lavorabilità, posa in opera e trasporto, che rendono Elyplast adatto ad un vasto campo di utilizzi: per interventi in edifici industriali, residenziali, agricoli.
http://it-it.facebook.com/brianzaplastica
http://www.youtube.com/user/BrianzaPlastica
https://twitter.com/brianzaplastica
http://www.linkedin.com/company/brianza-plastica[caption id="attachment_523548" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_518338" align="aligncenter" width="600"]
Indice degli argomenti:
Il nuovo complesso residenziale 9+9 Housing Units nasce da un progetto condiviso tra architetti e partner con l’intento di sviluppare una architettura contemporanea, e quindi attenta ai rigori estetici e artistici, ma che allo stesso tempo confermasse la sua attenzione più rigorosa verso l’ambiente e la sostenibilità. Per questo motivo i progettisti dello studio blaarchitettura+Lessan-Cout hanno realizzato un edificio con aspetti tecnici ed energetici elevati, caratterizzato oltremodo da una gestione economicamente controllata e da elevato comfort abitativo dal punto di vista termico, energetico e ambientale.
Il progetto - nato nell’ambito di un Piano Esecutivo Convenzionato del Comune di Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo - è composto da un volume abitativo di 4.200 m3, distribuiti su due nuovi edifici. Ciascun immobile si eleva per 4 piani fuori terra e accoglie 9 appartamenti di varie metrature. Entrambi i palazzi ospitano al terzo piano un grande attico con terrazzo.
La facciata esterna dell’edificio è caratterizzata da una successione ordinata di volumi geometrici che alternano spazi pieni e vuoti, donando nell’insieme un piacevole movimento tra le due architetture. Altra peculiarità del progetto sono i pannelli frangisole in legno che inseriti in spazi ben definiti creano una interessante dicotomia con la matericità dei pannelli in fibrocemento delle facciate.
Per finire, anche i balconi, anch’essi sistemati in alternanza con parapetti in cemento e ringhiere in metallo, sono stati concepiti per creare un effetto finale piacevole e variegato.
L’utilizzo del sistema Isotec Parete ha permesso di velocizzare in maniera importante la realizzazione, poiché con un unico passaggio di posa è stato possibile creare un efficace isolamento termico a elevate prestazioni, privo di ponti termici, la camera di ventilazione per attivare movimenti d’aria ascensionali in maniera naturale contribuendo a ottimizzare il comfort abitativo e l’adeguata trama sottostrutturale per accogliere, sostenere e consentire il fissaggio di tutti i tipi di rivestimento.
In questo caso, i pannelli di grandi dimensioni in fibrocemento, scelti per il loro aspetto materico e intenso, sono stati fissati al correntino metallico di Isotec Parete mediante rivetti.
Il sistema Isotec Parete è versatile e adatto a soddisfare differenti casistiche applicative. La griglia aerata posizionata in partenza, sia a terra che interpiano, assicura l’adeguato passaggio dell’aria, proteggendo l’intercapedine da intrusioni indesiderate da parte di volatili e altri animali. I punti di giunzione laterale dei pannelli, con incastro a coda di rondine, sono protetti frontalmente con il nastro sigillante in alluminio butilico previsto dal sistema. Il passaggio di tubature, prese d’aria e impianti attraverso l’isolante è facilitato dalla buona lavorabilità del materiale, sagomabile in cantiere secondo necessità con utensili comunemente reperibili.
Come tutti i pannelli della gamma Isotec, anche la versione Linea presenta un’anima in poliuretano espanso rigido autoestinguente, dotato di correntino in acciaio rivestito in lega di alluminio, zinco e silicio. Sul correntino sono state comodamente fissate, mediante appositi ancoraggi, le lastre metalliche scelte per il rivestimento di copertura, che completano esteticamente l’aspetto moderno e ricercato dell’involucro.
[post_title] => Edifici contemporanei che dialogano con l’ambiente
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => edifici-contemporanei-ambiente-housing-units
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2019-09-27 10:00:41
[post_modified_gmt] => 2019-09-27 08:00:41
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=progetti&p=641889
[menu_order] => 0
[post_type] => progetti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[1] => WP_Post Object
(
[ID] => 572129
[post_author] => 4
[post_date] => 2016-07-25 03:08:40
[post_date_gmt] => 2016-07-25 01:08:40
[post_content] => Isolamento termico ed eleganza nella riqualificazione di Mirano
Adiacente al centro storico di Mirano, a pochi chilometri da Venezia, il progetto del complesso residenziale "Le Corti Miranesi" si inserisce in un contesto di riqualificazione di un'area che ormai versava in stato di degrado socio-urbanistico. La parziale demolizione di un vecchio mobilificio, abbandonato da tempo, ha dato inizio ad un intervento di recupero dell'area, con la costruzione di un complesso caratterizzato da standard elevati di architettura e tecnologia.
Il progetto residenziale è costituito da 3 blocchi che ospiteranno 54 unità immobiliari di diverso taglio. In un contesto di verde comune e giardini di pertinenza degli appartamenti al piano terra, gli edifici saranno di 4 piani con ampi balconi, mentre gli ultimi piani saranno adibiti a mansarde vetrate con solarium e coperture curve. Il complesso disporrà di un'area fitness all'interno del cortile interno ad uso esclusivamente dei residenti. E' previsto un piano interrato per l'ampio parcheggio e i garage.
[caption id="attachment_572257" align="aligncenter" width="600"]
I tre blocchi residenziali[/caption]
Tutti gli appartamenti predisporranno del riscaldamento a pavimento, di un impianto di climatizzazione canalizzato, coadiuvati da un impianto di VMC, ventilazione meccanica controllata. Il complesso residenziale è stato dotato anche di un impianto di teleriscaldamento e di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica delle parti comuni.
Sistema di facciata Isotec Parete di Brianza Plastica[/caption]
Uno degli obiettivi della progettazione e della realizzazione del complesso residenziale "Le Corti Miranesi" è quello dell'ottenimento della classe energetica A. Oltre al tma impiantistico, per perseguire tale fine è stato deciso di provvedere all'isolamento dell'involucro con il sistema di facciata ventilata ISOTEC PARETE di Brianza Plastica.
Questo sistema di isolamento termico strutturale, ad elevate prestazioni, è stato scelto in seguito ad un'attenta analisi atta a valutare il migliore prodotto per creare un termo-isolamento continuo, un'efficace ventilazione e un'adeguata struttura di supporto per rivestire le facciate con il grès porcellanato in una volta solamente.
[caption id="attachment_572259" align="aligncenter" width="600"]
Uno degli edifici del complesso residenziale[/caption]
Il pannello, realizzato in poliuretano espanso rigido autoestinguente e rivestito da un involucro impermeabile in lamina di alluminio goffrato, assicura una coibentazione continuativa dell'involucro edilizio, eliminando ponti termici e riducendo le oscillazioni termiche. Inoltre il correntino metallico asolato solidale al pannello da un lato offre un'ottima soluzione di fissaggio per rivestimenti esterni, universale con tutte le tipologie di finitura; dall'altro crea una camera di ventilazione tra isolante e rivestimento, apportando comfort climatico in tutte le stagioni dell'anno.
Mentre nella stagione estiva, il rivestimento esterno diminuisce l'irraggiamento solare diretto sul materiale isolante e la ventilazione favorisce l'asportazione del caldo verso l'esterno, durante la stagione più fredda, si ha uno smaltimento maggiore dell'umidità dentro la camera d'aria.
Dettaglio dell'ancoraggio tra pannelli Isotec Parete di Brianza Plastica[/caption]
Per realizzare l'intero complesso residenziale in oggetto sono stati utilizzati i pannelli Isotec Parete di 100 mm di spessore. In seguito al fissaggio meccanico del prodotto di Brianza Plastica al supporto murario, si è avanzato con la posa del rivestimento in lastre di gres porcellanato da 120x60 cm, opportunamente fresate, ancorandole direttamente al correntino mediante dei ganci a scomparsa.
Questo tipo di rivestimento ha donato eleganza e finezza al complesso, beneficiando di un'estetica continua, senza ancoraggi a vista sulle facciate, caratterizzata da tonalità chiare e naturali che si contrappongono al colore scuro della finitura scelta per gli ultimi piani a mansarda.
Per merito della sua leggerezza e della semplicità di taglio, il sistema Isotec Parete si è dimostrato funzionale e versatile durante le fasi di cantiere: per la realizzazione degli 850 metri quadri di facciata ventilata su ognuno dei tre edifici del complesso residenziale, sono stati impiegati solamente 25 giorni lavorativi.
[post_title] => Complesso residenziale Le Corti Miranesi
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => complesso-residenziale-le-corti-miranesi-brianza-plastica-facciate-ventilate
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2016-07-20 12:10:23
[post_modified_gmt] => 2016-07-20 10:10:23
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=progetti&p=572129
[menu_order] => 0
[post_type] => progetti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[2] => WP_Post Object
(
[ID] => 503187
[post_author] => 4
[post_date] => 2014-02-24 04:22:05
[post_date_gmt] => 2014-02-24 03:22:05
[post_content] => La costruzione della cascina Malaspina, meglio conosciuta come “La Fabbrica”, a cura del Marchese Francesco Malaspina, fu iniziata nel 1764 e ultimata nel 1768, come si legge sull’antica iscrizione latina posta sulla piccionaia d’ingresso: “Trad: In questo luogo i raccolti di ottimi contadini, in questo luogo ci saranno coloni, in questo luogo pascoleranno le vacche, in questo luogo ci saranno buoi nelle stalle, Francesco Malaspina mi ha fondato quale tributo per tenere lontano negli anni la grandine le epidemie, la guerra e il fuoco * 1768” * Per molti anni dalla sua costruzione ”La Fabbrica” funzionò a pieno ritmo come azienda agricola, dando lavoro a molte persone (da qui il nome attribuito alla costruzione).
Dal novembre 1983, la cascina Malaspina, situata a Sannazzaro de' Burgondi, nella Lomellina, fu lentamente abbandonata, in seguito alla cessazione dell’attività agricola, ad uno stato di degrado crescente, finché non venne rilevata, nel 1998, da un committente illuminato, profondamente legato al territorio e alla storia di questo antico edificio. Il sogno di riportarlo in vita, alimentato dai ricordi dell’infanzia del committente, quando la Cascina era piena di vita, di persone che vi lavoravano e abitavano, sta diventando realtà. È, infatti, in fase esecutiva il progetto per il recupero edilizio della “stala di vacc” (700+700 mq) della Cascina Malaspina, per allestire uno spazio per eventi temporanei commerciali, culturali, ricreativi, dedicati al ”KM 0”, circa 6 eventi tematici per anno (l’acqua, il riso e il lavoro primi protagonisti).
Il progetto prevede che una zona del piano terreno sia destinata a Ristorante e Bar permanente (la fabbrica del gusto) a “Kilometro 0”, per servire le specialità locali stagionali e ospitare una prima rassegna su “Storie di lavoro” (la fabbrica delle idee).
Quattro campate (su 15) rimarranno intatte come era la "Stala di Vacc" nel 1767 e adibite a Museo virtuale con la storia della Cascina, di Luigi Malaspina, sepolto nell'adiacente Santuario della Madonna della Fontana, che faceva parte storicamente del comprensorio della Cascina Malaspina.
Al primo piano ci saranno gli uffici della Fondazione Carla Lova (3 campate) e due zone uffici per due cooperative di tipo B (4+4 campate), Cooperativa “Gli Aironi” e "Archimede", che impiegano ragazzi con disabilità. Le 4 campate sopra il museo verranno destinate ad uso abitativo (due monolocali + appartamento da 90mq).
L’ ing. Gianni Lova, il committente, coadiuvato da ex manager della Giugiaro Design, ha cercato di portare avanti un progetto ricco di funzioni e suggestioni, con l’obiettivo di realizzare un parco tematico che, sfruttando i moderni mezzi informatici, riecheggiasse la memoria della vita e delle tradizioni di una antica cascina di Lomellina.
“La Fabbrica”, ristrutturata e trasformata in complesso per l’accoglienza, dotato di cucina, sale di ristorazione, zone adibite a biblioteche tematiche, sale convegno, spazi interni ed esterni adibiti a “mercati Km 0” e servizi vari per il pubblico, arricchirà ulteriormente Sannazzaro di infrastrutture culturali e di ricreazione nel contesto della storia contadina.
Obiettivo: creare una struttura che guarda non solo al presente, ma anche al futuro, allo scopo di creare interessi culturali e catalizzare i presupposti per lo sviluppo della Lomellina.
L’INTERVENTO DI RECUPERO: LE COPERTURE
Dopo anni di abbandono e di incuria, l’edificio versava in condizioni di degrado. In particolare la copertura lignea, necessitava di un intervento importante.
La riqualificazione della copertura aveva come obiettivo primario la coibentazione a norma di legge, in virtù di cambio di destinazione d’uso dei locali sottostanti, destinati ad uso ufficio. La struttura lignea esistente si prestava già alla collocazione di uno strato di isolamento, in quanto la presenza dell’assito su tutta la parte del fabbricato ne
favoriva l’intervento.
Per riqualificare dunque la copertura, non solo dal punto di vista strutturale e della resistenza nel tempo, ma anche e soprattutto dal punto di vista dell’efficienza energetica, il progettista ha deciso di adottare un adeguato sistema di isolamento termico. La scelta è ricaduta sul pannello ISOTEC di Brianza Plastica, nello spessore di 100 mm, che è stato posato per 900 mq di superficie sulla copertura a falde dell’edificio settecentesco.
L'intervento si può riassumere brevemente attraverso questo iter di operazioni:
rimozione tegole a canale con accatastamento per successivo riutilizzo;
[caption id="attachment_503192" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_503193" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_503194" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_503195" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_503196" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_503197" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_478662" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_478663" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_478664" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_478665" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_478666" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_475100" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_475101" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_475102" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_475103" align="aligncenter" width="600"]
Villa Violini , appartenuta ai conti Nogarola, è una tenuta che sorge a Castel D’Azzano in provincia di Verona e vanta una storia secolare, testimoniata fin dalla fine del 1200.
Costruita probabilmente sul sedime di un antico castello, nel tempo è stata convertita in dimora signorile e trasformata, nell’Ottocento, in un edificio dalla decisa impronta neoclassica e rinascimentale.
La sua planimetria a ferro di cavallo si compone di un corpo principale, costituito dalle parte centrale rivolta ad est, e da due ali protese verso il parco, sulla cui copertura svettano dei merli.
Abbandonata nei primi del ‘900 e trasformata in carcere militare durante il primo conflitto mondiale, la villa ha conosciuto un importante degrado fino a quando, nel 1997, è entrata nelle disponibilità del Comune di Castel D’Azzano che ha restaurato parte dell’edificio rendendolo sede degli spazi di rappresentanza, di uffici, della polizia municipale e di una biblioteca, tutti posti nell’ala sud.
L'ala nord, ancora inutilizzata, è stata invece recentemente sottoposta a un intervento di recupero della copertura, reso urgente a seguito di piccoli cedimenti localizzati e diffusi avvallamenti che avevano causato infiltrazioni e crolli di parti del tetto.
Su commissione del Comune di Castel D’Azzano, la ditta Lavelli Costruzioni s.n.c. di Peschiera del Garda ha eseguito il restauro sotto la Direzione dell’architetto Adolfo Butturini.
I lavori sono stati anticipati da un’attenta valutazione dello stato conservativo della struttura di copertura, composta da un’orditura in legno e tavelline in laterizio risalenti a epoche diverse.
Si è poi proceduto al consolidamento delle capriate e delle strutture principali e secondarie recuperabili, e alla sostituzione degli elementi lignei compromessi, operando un risanamento conservativo rispettoso della storicità dell’insieme.
A posto delle tavelline forate presenti sulla copertura dell'ala nord sono state inserite tavelline in cotto tipo “fatte a mano”, che hanno migliorato l'aspetto del sottotetto offrendo la possibilità di lasciarlo a vista per utilizzi futuri. Le tavelle storiche ancora in buono stato presenti nel corpo centrale sono state invece recuperate e riutilizzate.
[ez-toc]
Quando nei primi anni ’80 il concetto di isolamento termico iniziava ad affacciarsi tra le buone pratiche del costruire ma non vi era l'attuale attenzione verso il risparmio energetico, Brianza Plastica ha saputo cogliere le potenzialità di un sistema per il tetto che, unendo le ottime prestazioni di isolamento ai vantaggi della ventilazione sottotegola, è in grado di svolgere molteplici funzioni.
Una ricerca costante, portata avanti anche in collaborazione con il Politecnico di Milano ha permesso poi di migliorare negli anni il prodotto.
Oggi Isotec è una soluzione completa per l’isolamento ventilato di tutto l’involucro, perfetta sia per le nuovi costruzioni che per gli interventi di riqualificazione.
Grazie alla sua compatibilità universale può essere applicato su tutte le strutture portanti ed accoglie qualsiasi tipo di rivestimento, sia in copertura, che a parete.
[ez-toc]
[ez-toc]
Il progetto nasce dalla volontà di ottimizzare le prestazioni energetiche del condominio, che si compone di due edifici di 12 piani ciascuno. La scelta di intervento è ricaduta sull'utilizzo della facciata ventilata, soluzione che lasciava ampio margine di scelta sulla finitura di rivestimento, permettendo al tempo stesso di migliorare di 3 classi energetiche il comportamento dell'edificio attraverso la risoluzione dei ponti termici.
La forma a T caratterizza la planimetria dei due edifici protagonisti dell'intervento, con struttura di travi e pilastri in elementi prefabbricati di tipo astiforme a sistema misto, composti da calcestruzzo e profilati in acciaio e pareti di tamponatura in pannelli in c.a.v.; la superficie esterna invece si mostra rigata verticalmente. La destinazione d'uso è di tipo misto: i due palazzi presentano locali commerciali nei due piani inferiori e 69 appartamenti ciascuno nei piani superiori.
L'aspetto originario delle facciate è stato mantenuto attraverso l'adozione di un rivestimento in doghe di grès, capace di interpretare in modo contemporaneo il motivo rigato della superficie preesistente.
Per accedere agli incentivi del Superbonus e del Bonus facciate, l’involucro è stato trattato nella sua interezza:
La posa dei pannelli avviene completamente a secco mediante fissaggio meccanico al supporto portante.
Nel caso del complesso abitativo di via Guerra si è fatto ricorso ad appositi tasselli in acciaio zincato mediante i quali i pannelli sono stati fissati al supporto esistente rivestito in intonaco e clinker. Infine, doghe in grès ceramico sono state ancorate con ganci a vista ai correntini metallici del sistema Isotec Parete.
La facilità di posa della soluzione Isotec Parete Black ha permesso di assicurare tempi di esecuzione rapidi; mentre la leggerezza e maneggevolezza dei pannelli ha consentito di operare senza l'impiego di ponteggio ma solo attraverso l'utilizzo di ponteggio mobile.
Grazie a Isotec Parete Black la facciata ventilata realizzata garantisce un'eccellente protezione termica, potenziata dalla ventilazione naturale che, attivandosi fra isolante e schermo avanzato, in inverno favorisce l'eliminazione dell’umidità e in estate fa confluire verso l’alto il calore in eccesso. La realizzazione delle facciata ventilate è avvenuta ad opera dell’impresa Impercar Ecology System di Perugia.
Molteplici i vantaggi dell'intervento di riefficientamento energetico: a un miglioramento dell'edificio di 3 classi energetiche è conseguito infatti un notevole risparmio sui costi di riscaldamento e raffrescamento, e una miglioria nell'esperienza di comfort abitativo.
Il riconoscimento è attribuito ogni anno dalla società Cribis sulla base del CRIBIS D&B Rating, un indicatore dinamico che si serve di un complesso algoritmo il cui compito è quello di misurare numerose variabili anagrafiche e finanziarie.
A seguito di tali misurazioni viene rilasciato il riconoscimento alle aziende che si distinguono sul mercato per:
“Da molti anni Brianza Plastica utilizza Cribis come partner privilegiato per la raccolta di informazioni commerciali sul mercato italiano e internazionale” spiega Massimo Colombo, Direttore Amministrazione Finanza e Controllo di Brianza Plastica, commentando il conferimento del prestigioso certificato. “La collaborazione nel tempo è stata sempre più proficua, consentendo a Brianza Plastica di sfruttare al meglio i servizi offerti da Cribis sia per le proprie decisioni strategiche che per nuove opportunità di sviluppo commerciale. Siamo orgogliosi di questo riconoscimento che attesta l’elevato standing della nostra solidità finanziaria e affidabilità commerciale.”
[post_title] => Brianza Plastica ha ottenuto il riconoscimento “Cribis Prime Company 2023”
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => brianza-plastica-cribis-prime-company-2023
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-12-15 11:19:00
[post_modified_gmt] => 2023-12-15 10:19:00
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=735562
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[6] => WP_Post Object
(
[ID] => 733346
[post_author] => 26
[post_date] => 2023-10-03 03:00:11
[post_date_gmt] => 2023-10-03 01:00:11
[post_content] =>
[ez-toc]
L'edificio sottoposto a riqualificazione è un grande complesso residenziale e commerciale ubicato alle porte di Enna, caratterizzato da un fronte strada che mostra una elaborata architettura moderna in cui forme semicircolari comunicano con una struttura a veletta anteposta alla facciata.
Ne risulta un complesso reticolo di pieni e vuoti che danno vita a porticati su cui affacciano le terrazze coperte.
Osservando la planimetria saltano all'occhio volumi che si intersecano ad angolo retto, ognuno dei quali è caratterizzato dall’originale forma tondeggiante del tetto, ulteriormente arricchita da numerosi abbaini che diffondono luce naturale negli appartamenti del piano mansardato.
Per l’elaborato profilo delle coperture sono stati scelti due diversi formati di rivestimento in alluminio di alta qualità, perfettamente complementari e sinergici tra loro: le scaglie e il nastro a doppia aggraffatura che donano estrema eleganza all’insieme con il loro coordinato color antracite.
Il correntino metallico integrato, poi, offre una superficie di fissaggio ottimale per il rivestimento metallico mediante apposite staffe e viti, applicate a scomparsa.
La posa del sistema è stata eseguita completamente a secco con fissaggio meccanico e direttamente sull’esistente, senza necessità di rimozione e smaltimento.
Il risultato? Un lavoro rapido, grazie alla possibilità di lavorare nei mesi invernali anche con temperature molto basse e in qualsiasi condizione atmosferica, e notevoli vantaggi economici: sono stati necessari solo 45 giorni e il lavoro di 5 persone per posare il pacchetto isolante completo del rivestimento in alluminio e delle opere di lattoneria su una superficie di copertura complessiva di 1.600 mq.
L'intervento ha previsto l'aggiunta di un volume di stile contemporaneo rivestito con lamiera metallica aggraffata sopra al corpo di fabbrica esistente di stampo tradizionale, caratterizzato da pareti perimetrali in mattoni faccia a vista e manto di copertura in coppi.
L'ampliamento è stato realizzato con lo scopo di aumentare i volumi abitativi per poter accogliere un secondo nucleo familiare e riorganizzare gli spazi dell’edificio preesistente per rispondere alle modificate esigenze dei proprietari.
Il sistema Isotec Parete ha permesso di raggiungere gli obiettivi del progetto garantendo leggerezza, prestazioni termiche importanti e ventilazione naturale generata nell’intercapedine tra l’isolante e il rivestimento avanzato.
I pannelli sono stati utilizzati sull’intero nuovo involucro creando un impalcato isolante continuo privo di ponti termici e adatto per la posa di tutti i tipi di rivestimento per copertura e facciata. Per questo progetto è stato posato un tavolato in legno di abete fissato ai correntini nella variante nera tramite viti auto perforanti, creando un piano per il successivo fissaggio del rivestimento metallico in alluminio aggraffato.
La posa del sistema Isotec Parete, eseguita dall’impresa 3I Building srl, è stata semplice e molto veloce grazie all’esecuzione completamente a secco e agli incastri laterali che agevolano le operazioni creando una perfetta continuità dell’isolamento.
Il sistema è stato applicato sia in copertura che in facciata, dimostrando la sua grande versatilità e capacità di creare un isolamento continuo, omogeneo e duraturo su tutte le superfici disperdenti dell’involucro. Sul lato interno, il pacchetto è stato completato con l’installazione di 16 cm di lana di roccia e da una doppia lastra in cartongesso come finitura interna.
Il risultato è un edificio in cui l’impianto di riscaldamento viene acceso per pochissimo tempo, caratterizzato da un bassissimo fabbisogno energetico.
[post_title] => Efficienza e risparmio energetico con i pannelli Isotec Parete
[post_excerpt] => Brianza Plastica ha contribuito al progetto di ampliamento di una villa privata ubicata sulle pendici delle colline del Monferrato fornendo i pannelli Isotec Parete utilizzati per l'isolamento dell'edificio.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-parete-isolamento-villa
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-01-01 22:52:39
[post_modified_gmt] => 2023-01-01 21:52:39
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=720542
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[8] => WP_Post Object
(
[ID] => 718306
[post_author] => 26
[post_date] => 2022-11-11 03:00:19
[post_date_gmt] => 2022-11-11 02:00:19
[post_content] =>
Non c’è niente di più piacevole che vivere in uno spazio accogliente e inondato di luce naturale. La ristrutturazione della mansarda è una delle tendenze del vivere contemporaneo: l’ambiente sottotetto può essere facilmente recuperato per creare un appartamento ricco di fascino.
Ma per rendere l’ambiente vivibile e salubre è necessario studiare nel dettaglio il corretto isolamento termico: una mansarda ben coibentata garantisce un ambiente confortevole sia in estate che in inverno, rendendo l’esperienza abitativa piacevole in ogni periodo dell’anno.
Il risultato è la creazione di un ambiente salubre, in cui il comfort è una caratteristica costante. L’impiego del sistema termoisolante di Brianza Plastica consente non solo di ottenere un ottimo isolamento termico, ma allo stesso tempo garantisce risparmio energetico ed economico.
Isotec è un sistema isolante costituito da poliuretano ad elevate prestazioni che permette di realizzare edifici ad alta efficienza energetica, garantendo un’eccellente coibentazione e ventilazione di tutto l'involucro. Si tratta di un sistema pratico, versatile ed efficiente, in grado di risponde a diverse esigenze di applicazione.
Il prodotto studiato da Brianza Plastica può essere posato su tutti i tipi di struttura portante, anche in caso di pendenza della falda molto bassa.
Questo semplice sistema prevede la posa di pannelli strutturali componibili, leggeri con bordi longitudinali e di testata, conformati a battenti ed incastri contrapposti.
La versatilità di Isotec consente l’utilizzo del pannello sia nelle nuove costruzioni, che negli interventi di ristrutturazione ed efficientamento di edifici già esistenti.
Tra le caratteristiche di questa soluzione spiccano senza dubbio leggerezza, facile manovrabilità e lavorabilità in quota, aspetti che rendono più agevole e veloce l’installazione dei pannelli e la realizzazione di un impalcato portante isolato, ventilato e impermeabile.
Isotec è dotato di mappatura LEED V4 ed è conforme ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), elemento essenziale per poter usufruire delle agevolazioni economiche relative al Superbonus 110%.
[post_title] => Isolare la mansarda: Isotec per ambienti salubri e confortevoli tutto l'anno
[post_excerpt] => Con il Sistema Isotec Parete è possibile proteggere la mansarda dalle dispersioni di calore in inverno e dall’azione dei raggi solari in estate.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-isolare-mansarda
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-11-10 10:51:50
[post_modified_gmt] => 2022-11-10 09:51:50
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=718306
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[9] => WP_Post Object
(
[ID] => 716126
[post_author] => 26
[post_date] => 2022-10-31 03:00:42
[post_date_gmt] => 2022-10-31 02:00:42
[post_content] =>
Il progetto ha previsto la realizzazione di 6 unità famigliari che definiscono un modello caratterizzato da una geometria piacevolmente mossa nei fronti, ma al tempo stesso lineare nelle superfici, donando eleganza formale all’insieme.
Ogni appartamento è dotato di ampi balconi con lesene che assicurano la massima privacy e spazi di disimpegno indipendenti a livello del seminterrato, adibiti a box auto. L'edificio si sviluppa su due livelli dedicati alle residenze, mentre il terzo livello in copertura è stato allestito a terrazza.
Il sistema è stato scelto per realizzare la facciata ventilata del complesso Pacevecchia isolando oltre 800 mq di superfici verticali opache. Questo ha permesso di massimizzare le prestazioni di efficienza energetica e garantire salubrità degli spazi abitativi.
La scelta del Sistema Isotec Parete di Brianza Plastica è stata dettata dal contenimento dei costi generati in virtù dell’ottimizzazione delle lavorazioni in cantiere, dalla velocità di installazione del pacchetto di facciata e dai risparmi energetici registrati dall'edificio in esercizio in termini di riscaldamento e raffrescamento degli ambienti.
Tra i molteplici vantaggi offerti spicca la realizzazione della posa completamente a secco, mediante fissaggio meccanico, a qualsiasi supporto portante e la capacità di accogliere e supportare qualsiasi tipologia di rivestimento da esterno. Nello specifico, per il progetto di Benevento sono state posate lastre di travertino naturale.
“Il Sistema Isotec Parete, di cui conoscevo già la versione per la copertura” spiega l’ing. Fabrizio Toscano che ha curato il progetto, “si è rivelato ideale per la realizzazione delle facciate ventilate ad elevate prestazioni, permettendo, inoltre, di realizzare con facilità l’abbinamento con un rivestimento pesante come è il travertino. Infine, per valorizzare ulteriormente l’eleganza dell’involucro, abbiamo giocato con la contrapposizione cromatica e materica tra la tonalità chiara della pietra naturale, che riveste le facciate ventilate, e il colore scuro delle lastre in grès porcellanato dalla superficie più ruvida, utilizzate per il rivestimento delle lesene e delle pareti in corrispondenza dei vani scala”.
La posa è avvenuta in maniera rapida, impegnando nella realizzazione dell’isolamento e del rivestimento il lavoro di 3 addetti per circa 20 giornate lavorative utili; inoltre, gli incastri perimetrali battentati garantiscono la perfetta continuità dell'isolamento termico, eliminando ogni ponte termico e garantendo elevate prestazioni isolanti.
Tutto ciò ha permesso al complesso residenziale di raggiungere la classe energetica A+.
[post_title] => Sistema Isotec Parete per un complesso edilizio a Benevento
[post_excerpt] => Il Sistema Isotec Parete di Brianza Plastica è stato scelto per la realizzazione del complesso residenziale Pacevecchia ubicato a Benevento e composto da un piccolo numero di unità abitative.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => sistema-isotec-parete-complesso-edilizio-benevento
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-10-28 13:13:57
[post_modified_gmt] => 2022-10-28 11:13:57
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=716126
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[10] => WP_Post Object
(
[ID] => 712173
[post_author] => 26
[post_date] => 2022-10-20 01:00:45
[post_date_gmt] => 2022-10-19 23:00:45
[post_content] =>
L'oggetto della ristrutturazione è un antico casale sviluppato su tre piani risalente alla metà dell’Ottocento, del quale sono stati necessariamente conservati i caratteri di pregio storico, culturale e testimoniale dopo attenta valutazione da parte della commissione Qualità e Paesaggio del comune di Bologna.
Isotec è un pannello isolante composito caratterizzato da un'anima isolante in poliuretano espanso rigido ad elevate prestazioni e rivestito su entrambi i lati da una lamina di alluminio goffrato che conferisce proprietà impermeabilizzanti e agevola il deflusso dell’acqua meteorica convogliandola agilmente verso la gronda.
“La scelta di Isotec ha portato numerosi vantaggi sia in termini di qualità dell’opera che di prestazioni” spiega il geometra Savastano, responsabile di cantiere e tecnico della Home servizi. “Oltre alle elevate proprietà di coibentazione e all’apporto della ventilazione sottotegola, Isotec è stato scelto anche per proteggere il pacchetto da future infestazioni di parassiti, che avevano nidificato e eroso il precedente strato isolante. Infatti, oltre ai danni provocati dal grande stormo di passeri neri che si rifugiava sotto i colmi della copertura, al momento di smantellare la stratigrafia esistente abbiamo ravvisato i pesanti danni provocati da una impressionante colonia di cimici, che mangiavano e impiantavano le uova nell’isolante di polistirolo bianco. La lamina di alluminio che riveste Isotec protegge in maniera efficace lo strato coibente dalla penetrazione dei parassiti, preservandolo nel tempo.”
Il pannello Isotec è dotato di correntino metallico asolato integrato che, in questo caso, ha permesso di fissare le lastre da sotto copertura su cui adagiare i coppi recuperati, impedendo l’eventuale spostamento degli elementi di copertura.
L’utilizzo dei coppi di recupero sia per le file inferiori che superiori, ha permesso di mantenere inalterata l'estetica rispetto alla precedente copertura, rispondendo a pieno alle esigenze di tutela paesaggistica.
La conformazione battentata sui lati lunghi e l’incastro a coda di rondine sui lati corti permette il perfetto accostamento dei pannelli generando uno strato continuo privo di ponti termici. I punti di giunzione vengono sigillati, invece, con l’apposita schiuma poliuretanica e nastro butilico forniti con il sistema.
Sul listone di partenza in legno sono stati posati i listelli areati di gronda, dotati di pettini, per evitare l’intrusione degli uccelli sottotegola e preservare la qualità e le performance dell'isolante.
Un altro importante vantaggio è generato dalla ventilazione naturale che si attiva sotto il manto di copertura, agevolando il deflusso dell’umidità e l’asciugatura dei coppi dopo le piogge nelle stagioni fredde e disperdendo il calore dovuto all’irraggiamento solare diretto sulla copertura in estate.
L’intervento complessivo di coibentazione ha permesso di passare dalla classe energetica G alla classe A2, superando largamente il doppio salto di classe richiesto per l’accesso al Superbonus 110%.
[post_title] => Superbonus 110%: sistema Isotec per la ristrutturazione di un casale
[post_excerpt] => Per la ristrutturazione di un antico casale situato nella campagna bolognese sono stati scelti i sistemi per l'isolamento Isotec, garantendo numerosi vantaggi in termini di qualità dell’opera e di prestazioni, nonché una migliore esperienza di comfort.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => superbonus-isotec-ristrutturazione-casale
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-10-27 11:50:21
[post_modified_gmt] => 2022-10-27 09:50:21
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/superbonus-isotec-ristrutturazione-casale/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[11] => WP_Post Object
(
[ID] => 697814
[post_author] => 4
[post_date] => 2022-07-08 03:57:44
[post_date_gmt] => 2022-07-08 01:57:44
[post_content] => Isotec Parete realizza in pochi e semplici passaggi una facciata ventilata ad alta efficienza
a cura di Fabiana Valentini
Una soluzione versatile, capace di rispondere con semplicità a numerose esigenze applicative: il Sistema termoisolante Isotec Parete è prodotto e progettato da Brianza Plastica per la realizzazione di facciate ventilate ad alte prestazioni.
Il poliuretano rigido a celle chiuse con densità 38 kg/m3 di cui è costituito il pannello è attualmente uno tra i migliori isolanti termici esistenti.
I pannelli Isotec Parete sono battentati sui lati in modo da realizzare ad incastro la continuità dell’isolamento, eliminando la formazione dei ponti termici.
I campi d’impiego sono numerosi: i pannelli progettati da Brianza Plastica sono ideali per realizzare interventi di riefficientamento energetico. Il poliuretano espanso offre durabilità e costanza prestazionale nel tempo: queste caratteristiche lo rendono un investimento ottimale e di alta qualità.
Con Isotec Parete si hanno elevate prestazioni di isolamento termico, a cui si aggiungono i benefici della ventilazione. I pannelli Isotec Parete consentono di rinnovare l’estetica delle facciate senza dover precludere alcuna scelta di stile.
[caption id="attachment_697818" align="aligncenter" width="680"]
Facciata ventilata con Isotec Parete a Garovaglio (CO)[/caption]
[post_title] => I Sistemi Isotec Parete per l’isolamento termico ventilato delle facciate
[post_excerpt] => Isotec Parete è un sistema caratterizzato da efficienza e compatibilità universale che ne permette il fissaggio su tutti i tipi di supporto.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => sistemi-isotec-parete-per-isolamento-termico-ventilato-facciate
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-10-27 11:32:10
[post_modified_gmt] => 2022-10-27 09:32:10
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=697814
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[12] => WP_Post Object
(
[ID] => 693984
[post_author] => 4
[post_date] => 2022-04-26 03:16:06
[post_date_gmt] => 2022-04-26 01:16:06
[post_content] =>
[ez-toc]
Innovazione tecnologica ed alta qualità sono i valori che guidano Brianza Plastica, azienda italiana punto di riferimento nel settore dell’edilizia di copertura dal 1962. La filosofia di Brianza Plastica si contraddistingue per la costante ricerca e lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia: l’azienda di Carate Brianza pone particolare attenzione agli investimenti dedicati alla creazione di prodotti innovativi.
Dal know-how professionale di Brianza Plastica nascono le lastre in policarbonato compatto per coperture e tamponature Elysol: leggere e resistenti, sono la scelta ideale in caso di coperture e sono totalmente trasparenti.
Brianza Plastica realizza i suoi prodotti pensando alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Nell’offerta del gruppo sono presenti da 60 anni anche i laminati in vetroresina Elyplast, la scelta adatta per i progetti che richiedano un’elevata resistenza meccanica.
Perché scegliere le soluzioni della gamma Brianza Plastica? Nel corso di questo approfondimento analizzeremo le caratteristiche dei prodotti, focalizzandoci sui rispettivi punti di forza e campi di impiego.
Lastra retta grecata in policarbonato Elysol[/caption]
Come sottolinea Gianluca Della Pedrina, Export Sales Manager di Brianza Plastica: “Elysol è la nuova lastra in policarbonato compatto caratterizzata dalla massima trasparenza. È stata studiata per permettere un piacevole passaggio della luce naturale negli ambienti interni. L’alta qualità dei materiali, unitamente alle caratteristiche di leggerezza e resistenza, rendono Elysol la soluzione ideale per contesti residenziali, agricoli, industriali e per il fai da te”.
Tra i punti di forza di Elysol citiamo nuovamente la sua leggerezza: il materiale termoplastico con cui le lastre sono realizzate consente la posa anche su strutture leggere, senza perdere la peculiare resistenza che contraddistingue il prodotto.
Una soluzione leggera e trasparente, molto simile al vetro. Le vantaggiose caratteristiche tecniche si sposano con le esigenze di resa estetica: la copertura trasparente permette alla luce di diffondersi in modo omogeneo creando un piacevole effetto finale.
Tra gli altri plus del prodotto non possono mancare all’appello la facile applicazione e manovrabilità, due requisiti che rendono le operazioni di posa semplici e rapide, anche per chi desidera cimentarsi con il fai da te.
Elysol è ideale per coperture in edifici industriali ed agricoli[/caption]
Le caratteristiche tecniche delle lastre firmate Brianza Plastica ampliano l’uso del prodotto anche in contesti come la realizzazione di costruzioni agricole, serre e allevamenti. L’elegante effetto trasparente rende Elysol un’interessante opzione anche nelle costruzioni residenziali: le lastre in policarbonato donano comfort e una diffusione omogenea della luce negli ambienti domestici.
Infine, non dimentichiamoci del fai da te. Elysol può essere utilizzato anche nel bricolage per la realizzazione di piccole serre, giardini d’inverno e capanni per gli attrezzi.
Lastre ondulate e grecate in vetroresina Elyplast[/caption]
Questa specifica soluzione è prodotta per laminazione in continuo con stratificazione di resina poliestere e rinforzo in fibra di vetro (PRFV). Nella versione standard, i rotoli e le lastre Elyplast sono prodotti con l’uso di resine ortoftaliche selezionate, stabilizzate ai raggi UV e a basso ritiro.
Elyplast racchiude numerosi vantaggi: oltre all’estrema resistenza meccanica, le lastre e i rotoli sono caratterizzati da un’ottima resistenza alla corrosione e all’azione degli agenti atmosferici. Completano il profilo anche la facile lavorabilità e la leggerezza del prodotto.
Grazie all'elevata resistenza alla corrosione, Elyplast viene impiegato anche negli impianti di depurazione delle acque e impiegato per la realizzazione di torri di raffreddamento e nelle coperture di compostaggi, zincherie e concerie.
[post_title] => Elysol ed Elyplast: soluzioni versatili per coperture trasparenti firmate Brianza Plastica
[post_excerpt] => Caratteristiche e vantaggi delle lastre per coperture Elysol, in policarbonato compatto e dei laminati in vetroresina Elyplast di Brianza Plastica.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => elysol-elyplast-soluzioni-versatili-coperture-trasparenti-brianza-plastica
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-12-13 14:12:32
[post_modified_gmt] => 2023-12-13 13:12:32
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=693984
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[13] => WP_Post Object
(
[ID] => 690645
[post_author] => 26
[post_date] => 2022-03-01 03:00:00
[post_date_gmt] => 2022-03-01 02:00:00
[post_content] => L'isolamento termico Isotec XL è stato scelto per l'intervento di ristrutturazione della copertura dell’Istituto Suore Figlie di Sant’Eusebio a Vercelli, la cui edificazione risale alla metà del secolo scorso.
Gli anni incombenti sulla struttura hanno, inevitabilmente, lasciato dei segni, quali l'usura dei materiali e la rottura del manto di copertura con infiltrazioni ai piani sottostanti. A queste problematiche bisogna, inoltre, aggiungere la totale assenza di isolamento termico, dovuta al periodo di costruzione, che ha contribuito ulteriormente all'invecchiamento delle diverse parti.
Copertura dell’Istituto Suore Figlie di Sant’Eusebio prima e dopo l'intervento[/caption]
La ristrutturazione della copertura è stata necessaria per poter ripristinare la funzionalità protettiva e per poter massimizzare il comfort all'interno dei locali abitabili del sottotetto; comfort ottenuto aggiungendo alla stratigrafia preesistente, completamente priva di isolamento termico, adeguata impermeabilizzazione e ventilazione sottotegola, l'isolante Isotec XL, capace di porre rimedio a tutte queste carenze.
Stratigrafia del progetto della copertura dell’Istituto Suore Figlie di Sant’Eusebio[/caption]
Il risultato? L'agevolazione del deflusso dell’umidità, che mantiene gli elementi di copertura il più possibile asciutti nelle stagioni fredde e contribuisce allo smaltimento del calore da irraggiamento diretto sulle tegole in estate, e la massimizzazione del comfort abitativo grazie all’apporto nella regolazione dell’umidità degli ambienti interni.
In questo intervento di rifacimento, è stato possibile raggiungere un valore di trasmittanza U di 0,164 W/mqK e uno sfasamento di 11 h 45’.
Infatti, il sistema di staffaggio dell’impianto fotovoltaico è stato fissato alla struttura oltrepassando il sistema isolante fornito da Brianza Plastica, in corrispondenza dei correntini metallici, rendendo non solo pratica la posa, ma anche solidale tutto il sistema tetto, che si trova saldamente ancorato direttamente al tavolato mediante i tirafondi.
[post_title] => Massimo comfort e ventilazione con l'isolamento termico Isotec XL
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => massimo-comfort-e-ventilazione-con-lisolamento-termico-isotec-xl
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-02-28 12:22:02
[post_modified_gmt] => 2022-02-28 11:22:02
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=690645
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[14] => WP_Post Object
(
[ID] => 681743
[post_author] => 26
[post_date] => 2021-09-17 03:00:13
[post_date_gmt] => 2021-09-17 01:00:13
[post_content] => Brianza Plastica presenta una novità: la linea di lastre per coperture e facciate Elysol che esalta il fascino della trasparenza grazie alla composizione in policarbonato compatto.
Le lastre Elysol permettono di creare coperture trasparenti, leggere ed eleganti grazie all'impiego del policarbonato compatto, rispondendo con versatilità a tutte le esigenze di applicazioni in copertura o tamponamento verticale, in ambito di edilizia industriale, commerciale e agricola.
“Elysol è la nuova lastra in policarbonato compatto caratterizzata dalla massima trasparenza” spiega
Gianluca Della Pedrina - Sales manager GRP and polycarbonate Brianza Plastica. “È stata studiata per
permettere un piacevole passaggio della luce naturale negli ambienti interni. L’alta qualità dei materiali,
unitamente alle caratteristiche di leggerezza e resistenza, rendono Elysol la soluzione ideale per contesti
residenziali, agricoli e industriali”.
La produzione delle lastre in policarbonato compatto Elysol avviene nello stabilimento di Brianza Plastica ubicato a Ferrandina, avvalendosi di processi di elevata qualità che danno forma a soluzioni dall’elevata leggerezza e totalmente trasparenti.
Il risultato? Un'eccezionale capacità di trasmissione della luce, un effetto estetico di grande eleganza e non solo; le lastre garantiscono elevata sicurezza, conseguenza di un’ottima resistenza agli urti e alle intemperie e di buoni requisiti di reazione al fuoco (Classe B-s1, d0).
[post_title] => Brianza Plastica presenta Elysol, le lastre per coperture e facciate
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => elysol-lastre-coperture-facciate
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-09-15 11:28:53
[post_modified_gmt] => 2021-09-15 09:28:53
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=681743
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[15] => WP_Post Object
(
[ID] => 680074
[post_author] => 26
[post_date] => 2021-07-28 03:00:05
[post_date_gmt] => 2021-07-28 01:00:05
[post_content] => Brianza Plastica ha contribuito all'intervento di riqualificazione energetica ed estetica delle villette di Ghisalba fornendo il sistema di isolamento Isotec Parete. L'intervento ha permesso raggiungere il salto di due classi energetiche confermando l'accesso alle agevolazioni del Superbonus 110%.
L'intervento di riqualificazione ha interessato due villette gemelle edificate negli anni Novanta e situate nel comune di Ghisalba e si è reso necessario per attuare un restyling estetico finalizzato alla modernizzazione delle facciate di vecchio stampo architettonico.
Per rispondere ai moderni requisiti di riqualificazione edilizia il progetto di ristrutturazione ha incluso, ovviamente, un piano di implementazione delle performance isolanti dell’involucro, costituito da una tipica muratura a cassa vuota priva di isolamento, rivestita con una finitura in piastrelle già oggetto di un primo rifacimento.
L'obiettivo primario è coinciso con l'ottimizzazione delle performance energetiche delle abitazioni, realizzate secondo i vecchi criteri dell'edilizia, nonché delle lavorazioni di cantiere e dei costi.
Al fine di riuscire a rispondere pienamente a queste necessità l’isolamento delle pareti esterne è stato realizzato impiegando il sistema per facciate ventilate Isotec Parete, la cui progettazione esecutiva è stata curata dall’ing. Enzo Montini.
Indice:
L'evento ultimo che ha reso indispensabile l'intervento di ristrutturazione risale al 2017, anno in cui una tromba d’aria ha colpito la provincia di Lecco causando ingenti danni alla copertura e rendendo necessaria la messa in sicurezza dello stabile.
Ad occuparsi del progetto strutturale dello stabile lo studio SNAP Ingegneria che ha puntato su un ripristino conservativo, organico e coordinato.
A tale proposito si è scelto il sistema termoisolante ventilato con anima in poliuretano ISOTEC di Brianza Plastica, impiegato qui nello spessore 60 mm e dotato di correntino metallico per accogliere gli elementi di copertura recuperati e integrati con nuovi elementi dello stesso tipo.
Grazie al sistema isolante ISOTEC è stato possibile realizzare con un unico prodotto un efficace strato coibente continuo e un’efficace seconda impermeabilizzazione.
Grazie alla compatibilità universale di questo sistema è stato possibile accogliere qualsiasi tipologia di rivestimento di copertura, in quanto le varie falde si caratterizzavano per elementi differenti recuperati e riutilizzati.
A giocare un ruolo di particolare importanza è la leggerezza del sistema, che ha permesso di rimediare alla pesantezza dei carichi che gravavano sulle strutture originali.
Con ISOTEC la ventilazione sottotegola è garantita al 100%, offrendo grandi benefici in termini di comfort abitativo e di durabilità per gli elementi di copertura, i quali si mantengono sempre asciutti grazie al movimento dell’aria che si attiva dalla gronda al colmo.
[post_title] => ISOTEC per la ristrutturazione della copertura del Collegio Manzoni
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-ristrutturazione-copertura-collegio-manzoni
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2020-11-04 08:43:58
[post_modified_gmt] => 2020-11-04 07:43:58
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=663764
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[17] => WP_Post Object
(
[ID] => 662987
[post_author] => 26
[post_date] => 2020-10-16 03:00:08
[post_date_gmt] => 2020-10-16 01:00:08
[post_content] => Brianza Plastica ha contribuito alla riqualificazione estetica ed energetica di un prestigioso complesso residenziale sito sulla riva dell'Adige a Verona, zona sottoposta a tutela paesaggistica.
Indice:
Il complesso, organizzato in due blocchi strutturalmente collegati da un basamento comune al piano terra e da una serie di passerelle sospese ad ogni piano, espone le residenze a nord e a sud mostrando due prospetti con ampi balconi, mentre i lati, più compatti e chiusi, lasciano il posto ai vani scala visibili attraverso le vetrate.
Le coperture piane vengono sfruttate per la collocazione degli spazi tecnici e per ospitare i comignoli dei vani impianti, le uscite dei vani scala e i pannelli dell’impianto solare.
L'originario rivestimento in cemento, presente sia in configurazione classica a vista che in forma di pannellature regolari, necessitava di una ristrutturazione a causa dell'evidente degrado superficiale con variazioni cromatiche e disomogeneità, oltre a cavillature e fessurazioni innescate da infiltrazioni di umidità.
Il progetto di ristrutturazione delle facciate, affidato allo studio M. P. & T. Engineering Srl di Verona, ha previsto la realizzazione di un sistema di facciata ventilata con rivestimento in ceramica per i prospetti secondari
L'intervento ha portato all'ottenimento di un sostanziale rinnovamento estetico ed energetico, permettendo di ridefinire e regolarizzare il linguaggio architettonico dell’edificio, conferendogli un aspetto più moderno e ricercato.
A curare il progetto esecutivo della facciata ventilata lo studio MudiLab di Monza che ha installato il sistema messo a punto da Brianza Plastica mediante posa a secco, disponendo i pannelli in verticale con passo di 60 cm.
Grazie all'installazione di Isotec Parete Black è stato possibile incrementare considerevolmente le prestazione di reazione al fuoco. Il sistema è, infatti, realizzato in poliuretano espanso rigido PIR autoestinguente e dotato di un rivestimento minerale ignifugo esterno atto a garantire elevate prestazioni antincendio.
Il rivestimento ceramico della facciata è agganciato alla sottostruttura portante del sistema, caratterizzato da correntino metallico in acciaio, mediante ganci a scomparsa e colla poliuretanica antivibrazione ed è caratterizzato dalle tonalità grigio scuro e beige chiaro, colori ispirati alle tonalità delle terre naturali.
Nella camera d’aria che si crea fra il rivestimento e lo stato isolante, si attivano moti d’aria ascensionali che contribuiscono a massimizzare il comfort abitativo sia d’inverno, asciugando rapidamente condense e umidità, che d’estate, facendo disperdere rapidamente il calore trasmesso per irraggiamento dal sole al rivestimento esterno.
Oltre a facilitare la posa delle grandi lastre in grés, il correntino nero del Sistema Isotec Parete Black rende invisibile la sottostruttura tra le fughe delle lastre.
Sulla superficie delle facciate, in prossimità della colonna vetrata del vano scale, sono state inserite, inoltre, delle fasce metalliche di colore scuro che movimentano il prospetto e si armonizzano con le grandi lettere dell’insegna, fissate con staffe, attraverso il sistema isolante, direttamente al supporto portante.
Isotec Parete Black permette di ottenere con un unico passaggio di posa un efficace isolamento termico, migliorando il comfort abitativo e riducendo i consumi energetici dell’edificio, una sottostruttura adatta al fissaggio di rivestimenti anche molto pesanti e un'intercapedine ventilata fra isolante e cortina esterna.
L'intervento di posa Isotec Parete Black è stato realizzato in maniera rapida e poco invasiva, garantendo l'operatività della struttura per tutta la durata dei lavori; inoltre, le proprietà impermeabili assicurate dal rivestimento minerale hanno mantenuto il pannello intatto anche nei periodi di tempo in cui è rimasto esposto alle intemperie in corso d'opera, in attesa della posa del rivestimento.
[post_title] => Brianza Plastica per la riqualificazione di un complesso residenziale sull’Adige
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => brianza-plastica-riqualificazione-complesso-residenziale
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2020-10-15 10:38:40
[post_modified_gmt] => 2020-10-15 08:38:40
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=662987
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[18] => WP_Post Object
(
[ID] => 656231
[post_author] => 26
[post_date] => 2020-05-20 03:00:50
[post_date_gmt] => 2020-05-20 01:00:50
[post_content] => La qualità del sistema di facciate ventilate ISOTEC PARETE di Brianza Plastica è stata scelta per isolare il complesso residenziale recentemente realizzato nel comune di Riva San Vitale, ubicato nel Canton Ticino.
Il nuovo complesso, caratterizzato da una struttura in cemento armato, appare costituito da due palazzine di dimensioni differenti, atte ad ospitare un totale di 22 appartamenti ricavati all’interno dei due piani fuori terra. Ogni palazzina include, inoltre, un piano interrato con posti auto, cantine e locali tecnici.
Gli edifici sono inseriti in un ampio spazio verde privato, che ospita un parco giochi condominiale per i bambini, e presentano spazi interni illuminati da ampie vetrate, portici e terrazze che affacciano sui monti e sul lago.
Si tratta di un sistema costituito da pannelli termoisolanti in poliuretano espanso rigido ad elevate prestazioni termoisolanti, caratterizzati da un rivestimento in lamina di alluminio goffrato corredato da un correntino strutturale in acciaio protetto preforato integrato, atto a garantire il flusso di ventilazione naturale tra isolante e finitura esterna.
Il profilo metallico di ISOTEC PARETE risulta essere estremamente funzionale dal punto di vista della resistenza meccanica e capace di consentire un fissaggio di elevata qualità degli elementi di finitura della facciata.
Il pannello è conformato con battentatura longitudinale di sovrapposizione sul lato lungo e incastro a coda di rondine sul lato corto.
Il sistema ISOTEC PARETE utilizzato per il complesso residenziale svizzero è stato rivestito con lastre di grès dall’originale formato allungato 186x26 cm, fissate al correntino metallico con un’apposita colla strutturale che ha permesso di velocizzare i tempi di posa rendendo superfluo l’utilizzo di ulteriori agganci.
La posa è stata realizzata dall’azienda FAVENT SA, distributore ufficiale dei sistemi ISOTEC per tutta la Svizzera, che si è occupata di tutti i dettagli realizzativi operando con una particolare attenzione la posa di griglie di aerazione antintrusione, il montaggio ad incasso a filo del rivestimento dei dettagli, i punti luce esterni e le rifiniture di lattoneria.
A completamento della facciata è visibile un correntino nero, fornito su richiesta, che nasconde le fughe della ceramica donando un aspetto elegante all'insieme.
[post_title] => Facciate ventilate ISOTEC PARETE per le residenze di Riva San Vitale
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => facciate-ventilate-brianza-plastica-nuove-residenze-riva-san-vitale
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2020-05-22 18:43:23
[post_modified_gmt] => 2020-05-22 16:43:23
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=656231
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[19] => WP_Post Object
(
[ID] => 639561
[post_author] => 4
[post_date] => 2019-07-29 01:41:14
[post_date_gmt] => 2019-07-28 23:41:14
[post_content] => A Cisterna di Latina è stata realizzata una moderna e originale abitazione dalle forme rigorose e geometriche. Scelto il sistema ISOTEC PARETE per l’isolamento termico dell’involucro con facciata ventilata
Gli Arch. Enrico Giammatteo e Arch. Massimo Bellardini hanno firmato il progetto di una casa unifamiliare indipendente realizzata a Cisterna di Latina al posto di un precedente edificio che è stato demolito.
Si tratta di un progetto originale che si caratterizza per la struttura rigorosa, geometrica ed elegante, dalla forma irregolare, a “L”. In facciata alle grandi vetrate si alternano chiusure opache in travertino che ben si armonizzano con il contesto circostante, nel pieno rispetto dell’indipendenza dalle altre abitazioni.
Le strutture portanti sono realizzate in cemento armato e acciaio, per le tamponature esterne sono stati utilizzati blocchi in laterizio rivestiti all’intradosso da pannelli di cartongesso.
“Lo sviluppo altimetrico e planimetrico – sottolineano gli architetti - interpreta geometrie articolate che ne definiscono pieni, vuoti, traslazioni e rotazioni, oltre a configurarsi funzionalmente per sfruttare l’ottimizzazione dell’irraggiamento solare e della ventilazione naturale nelle stagioni più calde”.
L’ambio giardino che circonda l’abitazione ospita una bella piscina, una serie di aree attrezzate e una vegetazione varia e originale nella scelta delle essenze, con cipressi, un boschetto di sughere, una collezione di essenze mediterranee e un labirinto di rose.
Gli spazi interni sono stati studiati per garantire la privacy creando contemporaneamente un rapporto intimo e funzionale fra interno ed esterno. Al piano terra e al primo piano si trova la zona giorno, al secondo piano c’è la zona notte, il piano interrato accoglie i locali di servizio e l’autorimessa e il solaio di copertura i locali tecnici.
Grazie alle caratteristiche di leggerezza e manovrabilità del sistema per facciate ventilate ISOTEC PARETE l’applicazione è semplice, senza che ci sia il rischio di formazione di ponti termici in virtù della conformazione perimetrali a battenti contrapposti, assicurando un isolamento continuo e performante, con una conduttività termica dichiarata lD che raggiunge il valore di 0,022 W/mK.
Per massimizzare l’isolamento termico e l’efficienza energetica sono stati installati infissi a taglio termico in legno-alluminio, corredati di vetri-camera realizzati con cristalli a controllo solare e bassa emissività.
In copertura sono stati installati pannelli fotovoltaici e pannelli solari ed è stata realizzata una vasca per la raccolta e il riutilizzo delle acque meteoriche
Si crea dunque in maniera naturale una ventilazione dietro il rivestimento che assicura in ogni stagione il miglior comfort abitativo, in estate infatti aiuta a eliminare il calore trasmesso alle superfici esterne e in inverno smaltisce l’umidità velocemente evitando la formazione di muffe o fenomeni di condensa.
Domenico Antonini, titolare dell’impresa EDIL ARTEDIL sas di Priverno (LT) che ha seguito i lavori, spiega i vantaggi legati all'uso del sistema di Brianza Plastica: “La posa del sistema Isotec Parete, che abbiamo installato in questo cantiere per la prima volta, si è rivelata molto semplice e veloce, anche grazie alla preziosa assistenza svolta in cantiere dall’Arch. Luca Furia, Funzionario Tecnico Commerciale di Brianza Plastica. Per la posa dei 500 mq di sistema isolante è stato necessario il lavoro di 3 persone per sole due settimane”.
[post_title] => Isolamento termico e benessere abitativo
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => brianza-plastica-isotec-parete-isolamento-termico-benessere-abitativo-cisterna-latina
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2019-07-26 11:02:36
[post_modified_gmt] => 2019-07-26 09:02:36
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=639561
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[20] => WP_Post Object
(
[ID] => 625994
[post_author] => 4
[post_date] => 2019-02-21 03:07:13
[post_date_gmt] => 2019-02-21 02:07:13
[post_content] => Il sistema ISOTEC XL Plus di Brianza Plastica scelto in un intervento di restauro del centro parrocchiale di Mandria
Il complesso della Parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria alla Mandria in provincia di Padova, comprende, oltre alla Chiesa, anche diversi spazi, ad essa limitrofi, a disposizione della comunità, che recentemente sono stati protagonisti di un intervento di riqualificazione.
Fanno parte del complesso, che risale a fine Ottocento e originariamente era utilizzato per uso agricolo, due corpi di fabbrica adiacenti, il più grande dei quali ha anche un bel loggiato, che delimita il cortile alberato.
In particolare si è reso necessario un intervento sul tetto dell’edificio più vicino alla Chiesa che versava in stato di grave ammaloramento ed era del tutto privo di isolamento.
A una prima analisi strutturale degli antichi solai lignei dalla conformazione a capriate, è seguita la sostituzione di alcune travi e la rimozione e bonifica dello strato di copertura esistente.
I progettisti nella scelta della nuova stratigrafia hanno posto molta attenzione alla realizzazione di un efficace pacchetto coibente, portante e impermeabilizzante di limitato spessore, in modo da assicurare il minor impatto visivo possibile, nel rispetto della struttura architettonica originaria.
Proprio per questo si sono affidati alla qualità della soluzione Isotec di Brianza Plastica.
I coppi esistenti sono stati rimossi e sono stati recuperati quelli in buono stato nello strato superiore mentre per i coppi di canale sono stati usati elementi nuovi.
L’installazione del Sistema ISOTEC XL Plus ha permesso di realizzare un isolamento efficiente, in uno spessore molto contenuto e rispondente alle prescrizioni normative.
La scelta del pannello ISOTEC XL Plus inoltre ha garantito un’ulteriore sicurezza sulle performance di seconda impermeabilizzazione, assicurate dal rivestimento in alluminio goffrato del sistema. Infatti la guarnizione in PVC, preapplicata sotto al correntino metallico migliora la resistenza alle eventuali infiltrazioni accidentali causate da rotture del manto di copertura. Il profilo XL del correntino in acciaio, integrato nel pannello, presenta un’esclusiva asolatura in grado di assicurare una ventilazione di 200 cm2/m di gronda, oltre a costituire un pratico e funzionale elemento di appoggio per i coppi.
Il colmo ventilato realizzato sulla sommità delle falde ottimizza gli effetti della ventilazione sottotegola. Fra l’isolante e il rivestimento della copertura si attiva un flusso d’aria che d’estate migliore le prestazioni termiche della copertura e in inverno facilita lo smaltimento dell’umidità e la più rapida asciugatura dei coppi, prolungandone la durata nel tempo.
[post_title] => Ristrutturazione efficiente della copertura di un edificio storico
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => ristrutturazione-efficiente-copertura-edificio-storico-brianza-plastica-isotec
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2019-02-19 13:16:09
[post_modified_gmt] => 2019-02-19 12:16:09
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=625994
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[21] => WP_Post Object
(
[ID] => 620787
[post_author] => 4
[post_date] => 2018-10-24 01:36:31
[post_date_gmt] => 2018-10-23 23:36:31
[post_content] => Le Residenze Il Chiostro a Milano coniugano modernità ed eleganza, con un sapiente intreccio fra suggestivi spazi verdi condivisi e spaziosi ambienti abitativi. Il recupero e il consolidamento delle facciate esprimono un dialogo continuo tra antica architettura e nuove geometrie. L'intervento di Brianza Plastica.
a cura di Silvia Giacometti
Realizzato dove un tempo sorgeva il Pio Istituto pei Figli della Provvidenza, fra via Vico, via degli Olivetani, via Bosso e piazza Venino a Milano, “Il Chiostro” firmato dallo studio Daniele Fiori and Partners è un suggestivo complesso residenziale che accoglie 5 ville a schiera con spazi verdi a patio privato e solai di legno e un corpo a C, in cui trovano spazio 27 unità immobiliari che completano la chiusura della corte salendo gradatamente, fino alla quota massima di quattro piani dal lato di piazza Venino.
Il progetto svela al proprio interno ampi giardini e spazi verdi a patio, nel rispetto dell’esistente, mantenendo le facciate esterne vincolate dalla Soprintendenza e osservando le distanze dal carcere di S. Vittore che da regolamento permettono la realizzazione di altezze edilizie crescenti man mano che ci si allontana dalle mura del carcere.
Realizzato in classe di efficienza energetica A, il complesso si caratterizza per l’attenzione a finiture e materiali e all’utilizzo di energie rinnovabili, quali il geotermico per la produzione di acqua calda e raffrescamento e l’impianto fotovoltaico integrato nelle vetrate dei vani scala e nelle pensiline di patii e terrazzi.
Per le facciate sono stati scelti materiali naturali ed eleganti quali cornici in acciaio, rivestimenti in doghe effetto legno, lastre in ceppo di Gré, pannelli in vetro stratificato e intonaci bugnati con zoccolo in pietra beola.
I “tetti verdi” fanno parte delle zone comuni, non sono calpestabili e richiedono una ridotta manutenzione. Le ampie vetrate che caratterizzano le facciate interne della corte permettono di beneficiare di una illuminazione naturale con una piacevole vista circostante. Le terrazze che si affacciano sulla corte interna verranno piantumate in modo da creare un effetto omogeneo con il verde delle aree comuni.
Gli impianti di ciascun appartamento sono predisposti per accogliere le personalizzazioni della domotica scelta dal cliente.
Il correntino in acciaio integrato nel pannello Isotec Parete direttamente in produzione costituisce un sistema sottostrutturale ideale per il fissaggio di qualsiasi rivestimento, sia leggero che pesante. In questo caso, le lastre di grès di grande formato sono efficacemente ancorate al corrente metallico mediante ganci in acciaio inox inseriti nel taglio kerf a scomparsa.
Anche per la copertura a falda del corpo più elevato, è stato scelta una stratigrafia similare, che vede l’impiego sempre del sistema Isotec Parete con rivestimento in grès, in un’applicazione inusuale.
In questo caso, i pannelli Isotec sono collegati ai travetti lignei della struttura della copertura da apposite viti per legno passanti attraverso il correntino. Sul lato superiore del pannello, il correntino metallico di Isotec Parete sostiene delle staffe in acciaio alte circa 40 cm, su cui poggia una lamiera grecata, a cui vengono infine fissate le lastre in grès mediante ganci in acciaio. Questa particolare conformazione sottostrutturale è stata studiata per ospitare gli impianti, alloggiati in modo discreto fra lo strato coibente e il manto di rivestimento.
La versatilità del Sistema termoisolante di Brianza Plastica ha reso semplici e veloci le operazioni di posa, permettendo di realizzare con un unico passaggio lo strato coibente e la funzionale sottostruttura di supporto per l’ancoraggio dei rivestimenti ceramici, sagomati in cantiere ove necessario, assicurando una tecnologia costruttiva omogenea su tutto l’involucro trattato.
Scheda Progetto Residenze Il Chiostro
Ubicazione: Milano
Progettista: DFA Partners
Impresa costruttrice, capo commessa e direttore del cantiere: Italiana Costruzioni spa
Direzione lavori, progetto architettonico, progetto e direzione lavori strutture: DFA Partners
Progettazione esecutiva facciata ventilata: MudiLab – Ing. Paolo Angiolini
Intervento: Isolamento ventilato delle coperture e delle pareti esterne con ISOTEC PARETE di Brianza Plastica
Superficie isolata: 600 mq coperture - 1500 mq facciate
[post_title] => Natura e tecnologia nelle residenze Il Chiostro a Milano
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => natura-tecnologia-residenze-chiostro-milano-isotec-parete-brianza-plastica
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2019-02-07 12:58:00
[post_modified_gmt] => 2019-02-07 11:58:00
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=620787
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[22] => WP_Post Object
(
[ID] => 614988
[post_author] => 4
[post_date] => 2018-06-28 05:02:43
[post_date_gmt] => 2018-06-28 03:02:43
[post_content] => Il nuovo complesso scolastico di Siracusa utilizza materiali di eccellenza come i pannelli in poliuretano espanso di Isotec Parete di Brianza Plastica
a cura di Fabiana Valentini
Un nuovo edificio scolastico per la città di Siracusa: lo scorso gennaio 2018 è stato inaugurato il plesso scolastico “Archia” di via Calatabiano che ospita le classi della scuola primaria e secondaria.
Il progetto ha visto come direttore dei lavori l’ Arch. Aldo Celani e il Geom. Andrea Aliffi - UTC del Comune di Siracusa, mentre come direttore operativo dell’Impiantistica l’Ing, Luciano Bordieri.
[caption id="attachment_614990" align="aligncenter" width="600"]
Isolamento della facciata dell’edificio realizzato con Isotec Parete di Brianza Plastica.[/caption]
La nuova scuola di via Calatabiano ha un design moderno e risponde alle esigenze di funzionalità e praticità che questa tipologia di struttura richiede. 1.400 mq che sono stati realizzati in seguito alla demolizione e bonifica dall’amianto di una struttura esistente.
Al suo posto ora troviamo un nuovo edificio scolastico composto da tre strutture: nel seminterrato si trova l’aula magna, al piano terra le aule e gli spazi per le attività collettive della scuola primaria e al primo piano troviamo gli ambienti della scuola media.
Quali sono le caratteristiche di Isotec Parete? È costituito da un pannello di poliuretano espanso rigido autoestinguente, reso portante da un correntino asolato in acciaio protetto, che crea la camera di ventilazione e costituisce la struttura di supporto per il rivestimento delle facciate. Grazie a Isotec Parete la scuola ha raggiunto l’importante certificazione energetica A+. Il pannello vanta un valore di conduttività termica dichiarata lD di 0,022 W/mK che garantisce il raggiungimento di un alto livello di comfort e risparmio energetico sui consumi sia invernali che estivi.
[caption id="attachment_614992" align="aligncenter" width="600"]
Isotec Parete isola e protegge le pareti efficacemente garantendo un significativo risparmio energetico[/caption]
Fra il rivestimento e il pannello isolante s’innesca l’effetto di ventilazione naturale e il cosiddetto effetto “camino”: in questo modo è possibile rimuovere l’umidità e in inverno lasciare l’edificio ben protetto al caldo, mentre in estate smaltire il calore accumulato in eccesso.
Il sistema Isotec Parete è stato posato dall'impresa S.C.A.E.S. S.R.L. di Catania in sole 4 settimane sui 1400 mq di facciata, per il rivestimento i progettisti hanno scelto i pannelli in fibrocemento colorati in pasta, nelle tonalità chiare del beige, ocra e cotto, anche in questo caso facili da posare e che assicurano ottima stabilità cromatica.
[post_title] => Un nuovo plesso scolastico ad alta efficienza energetica e funzionalità
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => brianza-plastica-plesso-scolastico-efficienza-energetica-isotec-parete
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2019-02-07 12:58:55
[post_modified_gmt] => 2019-02-07 11:58:55
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=614988
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[23] => WP_Post Object
(
[ID] => 611032
[post_author] => 4
[post_date] => 2018-05-04 04:11:17
[post_date_gmt] => 2018-05-04 02:11:17
[post_content] => Un progetto che racconta i valori e l’identità del club sportivo di Ascoli. I progettisti hanno scelto la facciata ventilata Isotec Parete
Il nuovo centro sportivo di Ascoli nasce dalla ristrutturazione di uno spazio sportivo esistente della superficie di 100.000 mq la cui struttura principale è caratterizzata da un edificio polivalente dedicato alla palestra e allo spogliatoio.
[caption id="attachment_611037" align="aligncenter" width="600"]
Centro sportivo Picchio Village di Ascoli prima dei lavori[/caption]
A curare il progetto di recupero dell’edificio è l’ing. Michele Laorte che ha focalizzato il suo intervento sul ripristino funzionale ed estetico della struttura centrale del Picchio Village, cui seguiranno successivamente anche interventi di ristrutturazione per gli impianti sportivi con l’obiettivo di rendere il Club un punto di riferimento per le attività sportive e congressuali della zona.
[caption id="attachment_611038" align="aligncenter" width="600"]
Isolamento delle pareti esterne della struttura con facciate ventilate[/caption]
Le caratteristiche chiave dell’intervento sono la riqualificazione architettonica e funzionale al fine di creare un’identità riconoscibile sul territorio. I progettisti si sono occupati di ottimizzare la funzionalità del club sportivo, arrestando lo stato di degrado in cui si trovavano le strutture, migliorandone il comfort interno e al tempo stesso riducendo i consumi energetici.
La facciata ventilata è una scelta efficiente che garantisce ottime prestazioni estive e grande resistenza meccanica.
[caption id="attachment_611042" align="aligncenter" width="600"]
Dettagli della realizzazione della facciata ventilata[/caption]
Per questo intervento è stato dunque selezionato il sistema termoisolante con anima in poliuretano espanso rigido Isotec Parete di Brianza Plastica, in grado di creare uno strato isolante ad alte prestazioni e al tempo stesso permettere qualsiasi scelta estetica per il complesso.
Il pannello termoisolante ha un'anima in poliuretano espanso rigido e correntino metallico asolato integrato, che assicura che venga creato in un solo passaggio uno strato isolante ad alte prestazioni, la camera di ventilazione della parete e la sottostruttura portante per il rivestimento in HPL.
I pannelli termoisolanti di Isotec Parete sono contraddistinti da un’estrema facilità di posa e ottima continuità dell’isolamento; inoltre il poliuretano espanso di cui sono composti permette un interessante risparmio energetico e ottimo isolamento termico, grazie al valore di conduttività termica dichiarata lD di 0,022 W/mK. Il sistema è compatibile con tutti i supporti e con tutti i tipi di rivestimento, permettendo piena libertà estetica.
Al correntino sono stati poi fissati i pannelli in HPL MEG di Abet Laminati, dall'estetica accattivante, con i colori che richiamano quelli ufficiali dell’Ascoli Picchio 1898 F.C e caratterizzati dall'elevata resistenza agli urti.
Scheda progetto Centro sportivo “Picchio Village”
Ubicazione: Ascoli Piceno
Progettista: Ing. Michele Laorte
Proprietà: ASCOLI PICCHIO 1898 FC.
Intervento: Isolamento dell’involucro con ISOTEC PARETE di Brianza Plastica - Spessore 80 mm
Superficie isolata: 1.000 mq facciate ventilate
Impresa esecutrice: Turla Costruzioni srl – Ascoli Piceno
Rivestimento pareti: Pannelli HPL MEG di Abet Laminati
[post_title] => Isotec Parete per la ristrutturazione del centro sportivo Picchio Village
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-parete-per-la-ristrutturazione-del-centro-sportivo-picchio-village
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2018-05-04 09:05:09
[post_modified_gmt] => 2018-05-04 07:05:09
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=611032
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[24] => WP_Post Object
(
[ID] => 597711
[post_author] => 4
[post_date] => 2017-09-15 03:24:45
[post_date_gmt] => 2017-09-15 01:24:45
[post_content] => Ristrutturazione del tetto di edificio storico a Fontaniva, futura sede del Museo Agricolo.
ISOTEC per il restauro di coperture storiche[/caption]
Leggerezza e praticità: le proprietà di ISOTEC per il restauro di coperture storiche
Per realizzare il nuovo manto di copertura del corpo principale della villa, è stato scelto il sistema di isolamento termico ventilato ISOTEC di Brianza Plastica, nello spessore 100 mm, un pacchetto integrato - le cui componenti sono assemblate in stabilimento - costituito da un pannello isolante in poliuretano espanso rigido estinguente ad elevate prestazioni termiche, rivestito su entrambi i lati da una lamina di alluminio goffrato; il sistema, se posato correttamente, consente una seconda impermeabilizzazione in caso di rottura accidentale degli elementi di copertura in laterizio ed è completato da un correntino metallico integrato nel pannello, studiato per l’ottimale appoggio dei coppi.
L’intervento, eseguito dall’impresa De Lisio Costruzioni srl, ha dunque preso le mosse dalla rimozione delle grondaie e dei coppi antichi in laterizio, di cui sono stati recuperati e messi da parte gli elementi non danneggiati. Successivamente sono state rimosse le lastre catramate sottocoppo e posati i pannelli isolanti ventilati ISOTEC, completati con gli accessori del sistema quali parapasseri, morale di testata, ecc.
[caption id="attachment_597742" align="aligncenter" width="601"]
Sistema di isolamento termico ventilato ISOTEC di Brianza Plastica[/caption]
Il corso inferiore del rivestimento di copertura è stato realizzato disponendo i nuovi coppi di canale con il dentello direttamente in appoggio sul correntino del sistema ISOTEC, mentre i coppi di recupero - oltre la metà dell’antico manto - sono stati riutilizzati per lo strato superiore di copertura, preservando così un’estetica della copertura fedele all’originale. Sono stati poi utilizzati ganci a S per il consolidamento dei coppi di coperta a quelli di canale. L’intervento è avanzato scoprendo la copertura per settori per minimizzare le aree di esposizione alle intemperie.
Sui lati nord e sud dell’edificio, dove il bordo del tetto è composto da un piccolo sporto delle pianelle in laterizio, la soluzione di progetto ha riproposto fedelmente il dettaglio esistente, così come è stata mantenuta la configurazione estetica precedente della cornice/gronda dei lati est ed ovest.
La scelta del sistema isolante è ricaduta su ISOTEC di Brianza Plastica per la sua velocità di posa e per la sua ottima capacità isolante anche con bassi spessori, oltre a risultare privilegiato per la sua estrema leggerezza che non grava ulteriormente l’antica struttura in legno del tetto con sottofondo in tavelle di cotto.
[caption id="attachment_597743" align="aligncenter" width="628"]
La microventilazione sottotegola favorisce il rapido smaltimento dell’umidità.[/caption]
La conduttività termica dichiarata lD del pannello ISOTEC pari 0,022 W/mK fornisce elevate perfomance di isolamento termico, perfettamente continuo e privo di ponti termici, grazie alla finitura battentata a coda di rondine sui lati corti. Il correntino asolato in acciaio, oltre a costituire il supporto ottimale per i coppi, li distanzia dallo strato isolante creando una funzionale camera d’aria che attiva la ventilazione della copertura.
La microventilazione sottotegola favorisce il rapido smaltimento dell’umidità, per una copertura sempre asciutta e duratura nel tempo. La ventilazione consente inoltre di massimizzare le prestazioni di isolamento termico del pannello in tutte le stagioni dell’anno, contribuendo in maniera importante alla creazione di un clima indoor sempre piacevole e confortevole, e riducendo i fabbisogni energetici dell’edificio per il riscaldamento invernale e il condizionamento estivo.
Con questo intervento, il sistema isolante ventilato ISOTEC, si conferma quale soluzione privilegiata in interventi di recupero di edifici di alto valore storico e architettonico, per la sua capacità di inserirsi in modo armonico in qualsiasi progetto, grazie alla perfetta compatibilità con tutti i tipi di supporto, alla sua manovrabilità in cantiere e alla facilità di posa e di fissaggio dei elementi di copertura ad esso. ISOTEC, disponibile in numerosi passi, lascia la massima libertà progettuale e l’opportunità di dimensionare lo spessore in base alle esigenze prestazionali richieste.
[post_title] => Ristrutturazione della copertura e recupero funzionale di Villa Borromeo
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => ristrutturazione-della-copertura-e-recupero-funzionale-di-villa-borromeo
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2017-09-04 10:59:02
[post_modified_gmt] => 2017-09-04 08:59:02
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=597711
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[25] => WP_Post Object
(
[ID] => 594834
[post_author] => 4
[post_date] => 2017-07-06 06:53:25
[post_date_gmt] => 2017-07-06 04:53:25
[post_content] => Isotec Parete per la Casa del Rugby: efficienza energetica e solidarietà.
Progettato dall’Arch. Francesco Di Clemente, e nato dalla necessità della società sportiva Rugby Sondrio Scarl di ampliare le proprie strutture e spazi, l'edificio è composto da un unico corpo fabbrica di forma allungata per una superficie totale di 1.200 mq lordi, sorge a fianco dell'impianto sportivo in località Castellina, e ospiterà nuovi spogliatoi per gli atleti e una Club House, vero fiore all'occhiello dell'intervento, concepita come luogo di aggregazione e svago con funzione didattica e ricreativa.
Il progetto, di riconosciuto valore per la comunità valtellinese, è stato realizzato con la collaborazione del Comune di Sondrio e la partecipazione dell’Amministrazione Provinciale di Sondrio, del Bacino Imbrifero Montano dell’Adda, oltre al contributo di privati e aziende, fra cui Brianza Plastica, che hanno supportato l’opera mediante l’iniziativa di crowdfounding ancora aperta.
L’edificio, composto da un unico corpo di fabbrica di forma allungata e sviluppato su due piani fuori terra per un totale di quasi 1.200 mq lordi, è stato progettato con un’attenzione particolare ai principi di efficienza energetica, facile fruibilità, compatibilità ambientale e ottimale inserimento paesaggistico, seguendo il protocollo “Valtellina Eco-energy”. I locali al piano terra ospiteranno 4 spogliatoi per gli atleti, 2 spogliatoi per gli arbitri e i giudici di gara con spazi conformi alle norme federali e del Coni, l’infermeria, i servizi igienici, la centrale termica e i locali di servizio, gli uffici e il magazzino della società sportiva. Al primo piano invece nascerà la Club House costituita da cucina, bar, sala ristorante, sala living multiuso per conferenze, riunioni, cene, oltre ai bagni e gli spogliatoi del personale di servizio.
La struttura costruita agli inizi del Novecento a Padova come struttura funzionale adibita a mattatoio, fu progettato dall’Ing. Alessandro Peretti per sostituire l'ormai insufficiente macello realizzato da Giuseppe Jappelli. Il progetto era caratterizzato da una particolare e articolata planimetria con i vari edifici disposti ai lati di un’asse centrale, ispirandosi al modello di mattatoio realizzato negli stessi anni ad Offenbach in Germania.
L’ingresso principale dell’edificio, originariamente adibito alla prima visita del bestiame, è costituito da un portico colonnato che unisce due corpi di fabbrica: sulla sinistra si trova l’edificio che ospitava l’abitazione del custode e i locali per le guardie daziarie e di città, mentre a destra la costruzione destinata agli uffici, la pesa e l’abitazione del direttore, edificio che dal 2009, dopo il restauro, accoglie il Planetario.
Sistema termoisolante portante ISOTEC di Brianza Plastica[/caption]
Intorno agli anni Settanta l'edificio perse la sua originaria funzione di macello e nel decennio successivo vennero iniziati i lavori di restauro della sala principale - preservandone la struttura originaria – per essere trasformata in un suggestivo spazio espositivo ed ospitare le attività del laboratorio culturale.
Dopo decenni di alterne vicissitudini per l’intera area, il complesso architettonico che si sviluppa su una superficie di 17.000 mq, è oggi esempio di pregevole archeologia industriale sottoposta a vincolo della Soprintendenza, inserita nel piacevole contesto verde del parco urbano che lo circonda.
Il restauro e la manutenzione straordinaria della copertura della “cattedrale” si è resa necessaria a causa delle gravi e numerose infiltrazioni d’acqua che hanno danneggiato in modo irreparabile il tetto, compromettendone la stabilità e la tenuta.
Nello specifico, l’acqua infiltrata dalle tegole rotte nel tempo ha impregnato la fibra di legno che era stata utilizzata come isolante, vanificando la funzionalità della coibentazione. La struttura lignea del tetto, con sottofondo in tavelloni, è stata dunque completamente ripristinata, mentre le tegole in cotto esistenti sono state rimosse per essere poi in gran parte riutilizzate sulla copertura restaurata.
[caption id="attachment_592678" align="aligncenter" width="400"]
1.400 mq di copertura delle tre navate dell’edificio[/caption]
Un ruolo da protagonista nell’intervento di rifacimento della copertura è stato svolto dal sistema termoisolante portante ISOTEC di Brianza Plastica, scelto dai progettisti per le elevate prestazioni che il pannello offre in termini di stabilità strutturale nel tempo, oltre che per le proprietà funzionali di seconda impermeabilizzazione che tale soluzione offre in caso di problemi al manto di copertura. Infatti grazie alle eccellenti proprietà del poliuretano espanso a celle chiuse, un materiale esente da assorbimenti d’acqua, insensibile all’umidità e agli sbalzi termici, il pannello ISOTEC si presenta come una soluzione estremamente stabile e duratura nel tempo, in grado di offrire una efficace protezione al supporto. Inoltre il rivestimento in alluminio del pannello offre un’ulteriore protezione all’anima isolante su entrambe le superfici.
Per l’isolamento dei 1.400 mq di copertura delle tre navate dell’edificio, sono stati impiegati i pannelli ISOTEC spessore 60 mm, i quali, grazie alla loro maneggevolezza, lavorabilità ed elevata capacità isolante, hanno assicurato una posa rapida e molto semplice a fronte di un peso minimo, caratteristica importante su una struttura antica in legno.
Microventilazione sottotegola che favorisce il rapido smaltimento dell’umidità[/caption]
Il correntino asolato in acciaio integrato nel pannello costituisce il supporto ottimale per le tegole che vengono appoggiate ad esso e nello stesso tempo, grazie alla sua conformazione forata, esso crea una camera d’aria che attiva la ventilazione della copertura. La microventilazione sottotegola favorisce il rapido smaltimento dell’umidità, contribuendo in maniera determinante alla durata e al mantenimento nel tempo del manto di copertura.
Il sistema ISOTEC crea così, con la posa di un unico prodotto, un impalcato pedonabile e portante, termoisolante, ventilato ed impermeabile, che assicura elevate prestazioni in termini di risparmio energetico, preservando la salubrità e la durabilità delle strutture nel tempo.
[post_title] => Ristrutturazione della copertura di edificio storico-industriale
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => ristrutturazione-copertura-edificio-storico-industriale
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2017-05-31 11:00:54
[post_modified_gmt] => 2017-05-31 09:00:54
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=592675
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[27] => WP_Post Object
(
[ID] => 588461
[post_author] => 4
[post_date] => 2017-04-04 04:09:42
[post_date_gmt] => 2017-04-04 02:09:42
[post_content] => ISOTEC PARETE è un sistema completo studiato per la realizzazione di facciate ventilate ad elevata efficienza energetica, costituito da un’anima isolante in poliuretano rivestito in lamina di alluminio e un correntino metallico integrato, preaccoppiati in stabilimento.
Questa soluzione permette di realizzare rapidamente e con semplicità un impalcato portante, termoisolante e ventilato, la cui continuità, assicurata dalla battentatura perimetrale, lo rende privo di ponti termici.
Il correntino asolato in acciaio protetto svolge la funzione di ottimale supporto per il rivestimento e crea un’efficace camera di areazione. La ventilazione che si attiva naturalmente dietro il rivestimento migliora le condizioni di benessere termoigrometrico all’interno degli ambienti, favorendo nella stagione estiva lo smaltimento del calore trasmesso alle superfici esterne irradiate e permettendo, durante la stagione invernale, il rapido smaltimento dell’umidità, evitando così la formazione di muffe e fenomeni di condensa.
Interessante e unico nel suo genere è il doppio grado di compatibilità del sistema: i pannelli ISOTEC PARETE si applicano infatti ad ogni genere di struttura, sia continua che discontinua e sono compatibili con la maggior parte dei materiali di rivestimento.
Questo straordinario risultato affonda solide radici nello studio preliminare e nei test in contesti di cantiere di un vastissimo numero di possibilità esecutive, che sono state analizzate, studiate e testate portando i tecnici di Brianza Plastica alla messa a punto di un sistema versatile che lasciasse spazio alla libertà creativa dei progettisti. La compatibilità universale del sistema costituisce un valore aggiunto assoluto per i progettisti che vedono affrontate e risolte già sul nascere tutta una serie di problematiche legate alla variabili che intervengono sia nella progettazione che nella realizzazione della facciata, trovando in ISOTEC PARETE una soluzione sempre semplice, rapida ed in grado di soddisfare i parametri più performanti e le scelte architettoniche più moderne.
[caption id="attachment_588469" align="aligncenter" width="630"]
Isotec parete[/caption]
La famiglia ISOTEC PARETE è stata recentemente ampliata con l’introduzione in gamma della versione BLACK, con migliorata reazione al fuoco (classe B-s2, d0). ISOTEC® PARETE BLACK è nato per le applicazioni ove è richiesta una elevata prestazione di resistenza al fuoco ed è realizzato in poliuretano espanso rigido PIR autoestinguente con un rivestimento minerale ignifugo che conferisce al lato esterno la caratteristica colorazione antracite.
[caption id="attachment_588470" align="aligncenter" width="600"]
Pannello Isotec[/caption]
ISOTEC PARETE BLACK da oggi è dotato di un nuovo correntino di colore nero, sviluppato per assicurare l’invisibilità della sottostruttura nei punti di giunzione degli elementi di rivestimento, nell’ottica di un risultato estetico sempre più elegante e ricercato, in linea con le tendenze architettoniche più innovative. Il nuovo correntino nero è disponibile a richiesta anche per la versione ISOTEC PARETE standard.
[post_title] => Il successo di ISOTEC PARETE? Isolante, versatile, compatibile e con una forte vocazione estetica
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-parete
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2017-03-23 15:12:29
[post_modified_gmt] => 2017-03-23 14:12:29
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=588461
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[28] => WP_Post Object
(
[ID] => 579451
[post_author] => 4
[post_date] => 2016-12-12 06:14:09
[post_date_gmt] => 2016-12-12 05:14:09
[post_content] => Rifacimento di facciate con Brianza Plastica, per far risplendere il particolare fascino di Piazzale Loreto a Milano.
L’edificio di otto piani oggetto di questo intervento caratterizza dalla sua costruzione - risalente agli anni 30’ del novecento - lo skyline di piazzale Loreto a Milano. L’intervento di recupero delle facciate prospicienti la piazza, all’angolo con Via Costa e Via Padova è stato reso necessario dall’avanzato stato di degrado del rivestimento che presentava crepe, fessurazioni e distacchi locali delle piastrelline piramidali ceramiche 5x10 cm. La progettazione esecutiva dell’intervento curata dallo studio Team Progetto di Milano, ha previsto la totale rimozione della finitura esistente e la realizzazione di un nuovo rivestimento in lastre di grés, a cui sono stati abbinati i benefici di un cappotto termoisolante e ventilato.
Per la realizzazione delle facciate ventilate sulle pareti prospicienti Piazzale Loreto, Via A. Costa e Via Padova, per una superficie totale di 1.700 mq, il progettista ha proposto l’impiego dei pannelli ISOTEC PARETE, un sistema ad elevate prestazioni in grado di apportare numerosi vantaggi alla realizzazione in un’unica soluzione tecnica. Il sistema per facciate ventilate Isotec Parete di Brianza Plastica permette di realizzare con un solo prodotto, un cappotto esterno continuo e la struttura di supporto per il rivestimento esterno, senza porre limiti alla progettazione estetica delle facciate.
Il poliuretano espanso rigido autoestinguente che costituisce l’anima isolante del pannello Isotec Parete, assicura elevati valori di coibentazione; la battentatura a coda di rondine sui lati contrapposti del pannello garantisce una coibentazione continua dell’involucro edilizio abbattendo i ponti termici e riducendo le oscillazioni termiche, mentre il correntino metallico solidale al pannello, costituisce un funzionale e ottimale supporto per gli elementi di rivestimento, che si possono fissare a secco ad esso con ancoraggi meccanici (in questo caso morsetti in acciaio). Dal punto di vista pratico, ISOTEC PARETE permette di ottimizzare le fasi di posa, creando con la semplice posa del pannello la sottostruttura portante per il rivestimento esterno. La camera di ventilazione che si viene a creare fra il pannello isolante e il rivestimento di finitura aggiunge ulteriori benefici all’involucro, migliorando notevolmente la termoregolazione naturale dell'edificio.
Il flusso continuo d'aria ascendente all'interno della camera di ventilazione comporta un miglioramento delle prestazioni termiche della parete asportando il calore in eccesso dovuto all’irraggiamento del rivestimento esterno nella stagione estiva e, nella stagione invernale, agevola lo smaltimento dell’umidità all'interno della camera d'aria, riducendo i rischi di condensa.
[caption id="attachment_579482" align="aligncenter" width="602"]
Facciata del palazzo in piazzale Loreto[/caption]
L’intervento ha preso le mosse dunque dalla necessità di una riqualificazione estetica e funzionale delle facciate a cui è stato possibile aggiungere il valore di un ottimo isolamento a cappotto, effettuato considerando e rispettando pienamente le trasmittanze progettuali richieste dalla normativa. Grazie all’installazione dei pannelli ISOTEC PARETE da 60 mm, l’involucro è cosi passato da una trasmittanza di 0,90 W/m2K a 0,26 W/m2K.
I pannelli ISOTEC PARETE sono stati fissati mediante tasselli direttamente sui tamponamenti esterni, precedentemente liberati dal vecchio rivestimento deteriorato in piastrelline, regolarizzati con rasatura e resi planari. Successivamente sono state posate a secco le lastre in grès 60 x 60 cm e fissate al correntino con morsetti idonei per essere inseriti nei tagli kerf delle lastre di rivestimento, in modo da creare un pregiato effetto a scomparsa a vantaggio di un’estetica elegante e moderna, che valorizza l’architettura esistente.
La realizzazione della facciata ventilata con ISOTEC PARETE ha consentito ai progettisti di assolvere in modo conveniente e funzionale alla necessità di rifacimento del rivestimento dell’edificio, con una soluzione che si caratterizza per la facilità di posa, la semplificazione delle fasi di cantiere, oltre all’efficientamento energetico dell’involucro e la massima libertà creativa nella scelta dei rivestimenti di facciata.
Scheda tecnica
Tipologia: Edificio residenziale
Ubicazione: Milano
Intervento: Rifacimento facciate con realizzazione facciata ventilata
Tempi di realizzazione: Novembre 2015-Luglio 2016
Superficie involucro isolato: 1.700 mq
Rivestimento: Lastre di grès ceramico
Progetto e direzione lavori: Ing Luca Rainoldi - Team Progetto S.r.l., Milano
Committente: Privato
[post_title] => Sistema di facciata ventilata ISOTEC PARETE
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => rifacimento-di-facciate-con-realizzazione-facciata-ventilata
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2016-12-08 13:17:50
[post_modified_gmt] => 2016-12-08 12:17:50
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=579451
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[29] => WP_Post Object
(
[ID] => 576795
[post_author] => 4
[post_date] => 2016-10-06 06:54:42
[post_date_gmt] => 2016-10-06 04:54:42
[post_content] => Gli Isolanti Brianza Plastica sono diventati BIM Ready.
Come rendere più dinamico, pratico, veloce, il mondo della progettazione? Utilizzando il BIM.
Le librerie digitali del Building Information Modeling rappresentano il futuro e il nuovo standard della progettazione di edifici, costruzioni, infrastrutture.
I modelli BIM sono ideati e realizzati sulla base di un sistema di elaborazione integrato di informazioni riguardanti le specifiche componenti di una costruzione ed offrono ai professionisti risorse e strumenti rapidi, immediati e completi che snelliscono le procedure di realizzazione degli elementi strutturali e i relativi calcoli.
Gli oggetti BIM contengono un valore aggiunto che supera largamente le semplici rappresentazioni dei prodotti in 2D o 3D, riuscendo ad integrare in un unico modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione, da quella architettonica, a quella gestionale ed esecutiva.
Gli oggetti BIM, creati basandosi sui prodotti reali, permettono di progettare senza ridisegnare gli elementi; in più i modelli digitali contengono informazioni sulle proprietà del prodotto che possono essere utilizzate per i calcoli progettuali, per anticipare, valutare e analizzare il comportamento del prodotto all’interno del progetto, permettendo di ottimizzare i dimensionamenti, prevedere le modalità di funzionamento e le proprietà prestazionali.
Inoltre il BIM è parametrico, ovvero variando le dimensioni dell’oggetto all’interno del progetto aggiorna di conseguenza le caratteristiche prestazionali dell’insieme.
Brianza Plastica, sempre all’avanguardia nell’adozione delle nuove tecnologie e pronta nel cogliere le sfide del settore, ha sviluppato 12 modelli BIM per i suoi isolanti. Disponibili gratuitamente online, Brianza plastica mette a disposizione dei progettisti i modelli BIM dei prodotti della gamma ISOTEC (Isotec, Isotec XL, Isotec XL Plus, Isotec Parete, Isotec Parete Black e Isotec Linea), XROOF e XROOF XL, Elyfoam e Bripan X-Tile.
Diventa così semplicissimo valutare e selezionare il pannello isolante più adeguato al progetto, scegliendo all’interno dell’ampia gamma di Brianza Plastica la soluzione più idonea per la realizzazione di edifici energeticamente prestazionali ed efficienti, per il migliore isolamento in tutte le applicazioni.
Le librerie BIM dei prodotti isolanti Brianza Plastica sono disponibili sul sito isotec.brianzaplastica.it
[post_title] => Librerie BIM da Brianza Plastica
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => librerie-bim-da-brianza-plastica
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2016-09-29 15:55:02
[post_modified_gmt] => 2016-09-29 13:55:02
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=576795
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[30] => WP_Post Object
(
[ID] => 520156
[post_author] => 4
[post_date] => 2014-09-05 03:53:19
[post_date_gmt] => 2014-09-05 01:53:19
[post_content] => Brianza Plastica sarà presente dall’11 al 13 settembre a Condominio Expo, il Salone Nazionale dell’innovazione per la gestione del Condominio, all’interno dell’area tematica “Risparmiare in bolletta” (Pad. A stand 35, corsia A1) dove esporrà i prodotti ISOTEC, ISOTEC LINEA ed ISOTEC PARETE, in abbinamento con diverse tipologie di rivestimenti. La scelta dei prodotti esposti è strategica: la famiglia ISOTEC, infatti, specifica per l’isolamento dell’involucro edilizio (coperture e facciate), rappresenta oggi una soluzione tra le più avanzate in tema di efficienza e risparmio energetico, grazie alle elevate prestazioni tecniche, sia per gli edifici di nuova costruzione sia per quelli da riqualificare e recuperare.
Obiettivo, dunque, portare a conoscenza degli amministratori di condominio e degli addetti del settore le caratteristiche peculiari di ISOTEC, con un messaggio ben preciso: l’utilizzo di questi sistemi si traduce in un concreto risparmio economico sulle bollette.
Per rafforzare la comunicazione e il contatto con gli operatori, l’azienda ha previsto inoltre una serie di workshop: uno per ciascuno dei tre giorni di Fiera, alle ore 14.30/15.30, a cura dell’arch. Maurizio Brenna, di Brianza Plastica.
“È importante” commenta l’arch. Brenna “far capire il valore della riqualificazione energetica dell’involucro edilizio per la riduzione delle spese di riscaldamento in inverno e per migliorare il raffrescamento in estate. I nostri prodotti, non solo sono tutti altamente performanti, ma permettono anche di accedere alle detrazioni
fiscali del 50% e 65%. Le prestazioni delle nostre soluzioni sono costanti nel tempo. Inoltre, forniamo una garanzia di dieci anni a conferma dell’elevata durabilità”.
Brianza Plastica offre anche un servizio di assistenza gratuita di pre e post vendita a progettisti ed amministratori di condominio, sia nella fase di progetto e analisi computo metrica, che in quella di posa in opera.
Il workshop sarà un’occasione per mettere in luce anche gli aspetti pratici dell’utilizzo dei pannelli ISOTEC, rapidità e facilità di posa in primis.
Per aggiornamenti sui prodotti e servizi di Brianza Plastica:
Facebook: http://it-it.facebook.com/brianzaplastica
YouTube: http://www.youtube.com/user/BrianzaPlastica
Twitter: https://twitter.com/brianzaplastica
Linkedin: http://www.linkedin.com/company/brianza-plastica[caption id="attachment_520159" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_507434" align="aligncenter" width="600"]
Da singolo prodotto a famiglia
ISOTEC è un pannello in poliuretano espanso rigido, conformato a battenti e incastri contrapposti che lo rendono facilmente manovrabile, facilitandone e velocizzandone la posa in quota. I pannelli ISOTEC, in sequenza di posa, realizzano infatti rapidamente un
impalcato portante, termoisolante, impermeabile alle infiltrazioni accidentali del manto di copertura e, grazie al correntino in aluzinc di cui sono dotati, ventilato.
In trent’anni di presenza sul mercato il pannello ISOTEC non è rimasto sempre uguale a se stesso, ma ha subito continue evoluzioni che ne hanno migliorato le prestazioni tecniche e applicative. Ecco perché ISOTEC è oggi disponibile in più versioni, capaci di rispondere a diverse esigenze progettuali: per una richiesta di maggiore ventilazione sottotegola, per esempio, è stata studiata la versione ISOTEC XL; per una elevata impermeabilità c’è la versione ISOTEC XL PLUS, con guarnizione in PVC. Non solo; se inizialmente il pannello era dedicato all’efficienza energetica delle coperture, ne è stata poi realizzata una versione specifica per l’involucro: ISOTEC PARETE, un vero sistema a cappotto per facciate ventilate. Esiste, infine, anche ISOTEC LINEA, una versione studiata appositamente per isolare coperture e facciate non ventilate, rivestite con materiali metallici o altro genere di lastre a secco (ad esempio, in cemento rinforzato), adatto sia per il recupero di costruzioni già esistenti che per nuove costruzioni.
ISOTEC è diventata quindi una intera famiglia di prodotti dedicati alla coibentazione e all’efficientamento energetico di tutto l’ edificio.
Traguardi importanti
Un passo importante, nel 2012, è stata la mappatura della famiglia di prodotti ISOTEC secondo i criteri LEED® (Leadership in Energy and Environmental Design). Per ognuno di questi prodotti sono stati individuati i crediti ai quali essi possono contribuire se utilizzati all’interno di edifici nuovi o in fase di ristrutturazione con riferimento agli standard “LEED Italia per le nuove costruzioni e ristrutturazioni”, “LEED for New Construction & Major Renovation 2009” e ”GBC HOME”, standard di riferimento italiano per l’edilizia residenziale istituito dal GBC Italia nel 2012.
Brianza Plastica, impegnata da anni nella divulgazione della cultura del costruire in qualità, con questo posizionamento dei propri prodotti di punta ha voluto offrire ai progettisti un ulteriore strumento che li possa guidare nelle loro scelte, permettendo loro di valutare con più consapevolezza le caratteristiche tecniche dei prodotti, inserite nella valutazione globale complessiva delle performance di un edificio, mirando all’ottenimento della certificazione LEED.
Nel 2013, l’azienda ha comunicato con orgoglio che, grazie ad un costante lavoro di ricerca e sviluppo, ha reso il pannello ISOTEC ancora più performante: ad oggi, infatti, è possibile dichiarare per questo prodotto, una conduttività termica λD di 0,023 W/(mK), secondo la normativa UNI EN 13165:2013.
Comunicazione strategica: divulgare e diffondere la qualità del costruito
Marketing e comunicazione ad hoc hanno contribuito all’affermazione del marchio: da anni l’azienda investe in campagne di comunicazione efficaci e dirette ai progettisti, che contemplano non solo i classici canali dell’advertising, ma anche nuove modalità al passo con i tempi, come i social network: attraverso Facebook, Twitter, Linkedin e il canale dedicato su YouTube, l’azienda oggi raggiunge capillarmente i progettisti dando loro informazioni utili sul prodotto, dai video con le istruzioni di posa alle più significative realizzazioni effettuate sul territorio nazionale e internazionale. A questo, si aggiunge anche l’utilizzo del QR-CODE, a cui l’azienda ha abbinato le istruzioni di posa del pannello ISOTEC, rendendole così immediatamente disponibili per il progettista o gli addetti ai lavori, ovunque essi si trovino, anche in cantiere. Infine, l’azienda è costantemente attiva su tutto il territorio nazionale con dei tour formativi studiati ad hoc per i progettisti, nei quali vengono presentate le valenze del prodotto attraverso dei casi studio significativi.
Un contest per celebrare l’anniversario
Per celebrare questo importante anniversario è in arrivo un contest per tutti gli appassionati di ISOTEC, che potranno in prima persona raccontare la propria esperienza progettuale con il prodotto, tramite l’invio di foto, progetti, video di cantiere. Il concorso partirà il prossimo aprile e prevederà una premiazione finale, oltre all’inserimento dei contributi scelti nel video girato per celebrare i 30 anni del prodotto.
Per aggiornamenti
Facebook: http://it-it.facebook.com/brianzaplastica
YouTube: http://www.youtube.com/user/BrianzaPlastica
Twitter: https://twitter.com/brianzaplastica
Linkedin: http://www.linkedin.com/company/brianza-plastica
[post_title] => 30 anni di successi per Brianza Plastica, con ISOTEC
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => 30-anni-successi-brianza-plastica-isotec
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2014-03-07 14:34:39
[post_modified_gmt] => 2014-03-07 13:34:39
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=506227
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[33] => WP_Post Object
(
[ID] => 499384
[post_author] => 4
[post_date] => 2013-12-13 04:27:17
[post_date_gmt] => 2013-12-13 03:27:17
[post_content] => A fine ottobre venti studenti di architettura, provenienti dall’Università di Tokio, dal Politecnico di Milano e dall’ateneo palermitano, sono stati impegnati in un workshop nella Valle dei Templi di Agrigento, dedicato alla sperimentazione di nuove tipologie di coperture per la protezione degli scavi, tra i siti archeologici del Santuario Lupestre, gli Scavi del Decumano e le aree del Tempio di Esculapio. Advisor scientifico del workshop l’architetto di fama mondiale Kengo Kuma.
Ognuno dei gruppi partecipanti ha progettato e realizzato in situ una struttura temporanea in grado di proteggere parti del sito e delle sue rovine. Le strutture progettate dovevano essere modulari e flessibili, così da potersi adattare a differenti tipi di condizioni.
Brianza Plastica ha donato agli studenti il vetroresina “Elyplast”, per sviluppare il prototipo delle nuove strutture protettive, insieme all’utilizzo di altri materiali, come legno e pietra.
La traslucidità dei materiali Elyplast consente di trasmettere una piacevole luminosità diurna, uniformemente distribuita all’interno degli edifici.
Grazie a questa importante caratteristica, unita all’infrangibilità, alla leggerezza e alla facilità della posa in opera e trasporto, le lastre Elyplast trovano un vasto campo di utilizzo per interventi in edifici industriali, residenziali e agricoli, ma anche appunto nella protezione dei siti archeologici.
“È sempre un piacere” commenta Alberto Crippa, Consigliere Delegato di Brianza Plastica “poter contribuire alle iniziative volte alla tutela del nostro patrimonio architettonico, in particolar modo in questo caso che interessa la splendida Sicilia, terra dove nel corso degli anni abbiamo partecipato a importanti progetti e dove sono nate strette amicizie e collaborazioni. I nostri laminati in vetroresina, tipicamente destinati ad applicazioni industriali e serricole, svolgono egregiamente anche funzioni protettive durature con minimo impatto estetico, prerogative necessarie quando si tratta di tutela del patrimonio artistico e culturale.”
Il team di studenti del del Politecnico di Milano guidati dal prof. Marco Imperadori ha progettato il padiglione “AkragaShelter” di circa 20 mq coperti che serve a proteggere alcune porzioni del tempio rupestre della fonte sacra dedicata a Demetra, moglie di Zeus. Il padiglione è realizzato in legno, pietra e la copertura delle falde è terminata dalla lastra ondulata in vetroresina Elyplast biancolatte, che di notte viene illuminata.[caption id="attachment_499389" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_499390" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_499391" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_492145" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_485802" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_462713" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_452198" align="aligncenter" width="600"]
L'area dove viene realizzato il nido diventerà un polo di servizi e strutture per l'infanzia in una zona di grande interesse naturalistico.
Ape Tau è un'iniziativa dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) di Mantova e della Fondazione Comunità Mantovana Onlus. Vi hanno aderito numerosi soggetti in tutta la Lombardia, pubblici e privati.
Il progetto è stato realizzato gratuitamente dal Professor Marco Imperadori del Politecnico di Milano (Polo di Lecco) e dal suo studio Atelier 2. A porlo in opera saranno aziende costruttrici abruzzesi con materiali e prodotti forniti da diverse aziende lombarde. Tra queste Brianza Plastica, che fornirà il sistema costruttivo Armadillo.
La collaborazione tra tutti questi soggetti porterà alla realizzazione di una struttura a secco isolata che garantisce alta resistenza ai sismi, al fuoco, al vento e un perfetto isolamento termico e acustico. Ape Tau si sviluppa su una superficie di circa 250 mq ed è composta da tre ali che poggeranno su una piastra in cemento armato termoisolata e ventilata.
Armadillo di Brianza Plastica è un sistema modulare a guscio che consente un'ampia gamma di combinazioni e soluzioni. L’unità base può essere arricchita da una vasta gamma di elementi di completamento, previsti nel progetto, che permettono di ottenere variabili prestazionali in relazione alle differenti esigenze abitative.
Si trasporta in container, ha tempi di assemblaggio molto rapidi e per questo si presta a interventi che richiedono velocità costruttiva. S
ullo scheletro metallico si fissano i pannelli Elycop e la sua conformazione a carena ottimizza energeticamente il rapporto tra volume interno e superfici disperdenti. L’integrazione con pannelli fotovoltaici e solari può rendere l’unità energeticamente autonoma.
“L’Armadillo” è un’unità abitativa estremamente resistente; è calcolata anche per le azioni sismiche e per quelle eoliche di massima intensità, secondo le normative italiane e può quindi affrontare collocazioni territoriali anche con climi estremi.
Già nel nome Ape Tau si ritrova tutto il forte valore simbolico del progetto, che si riflette anche nelle sue caratteristiche plastiche e formali. L'ape è stata scelta come simbolo di operosità, organizzazione, capacità di vivere in comunità secondo regole condivise, mentre il Tau di San Francesco, a cui si ispira la forma dell'edificio, è simbolo di pace, speranza e unione.
I colori riprenderanno quelli dell'ape: il corpo centrale, di colore giallo e marrone, ospiterà una zona servizi, mentre le due ali laterali, di color argento, ospiteranno rispettivamente due aule adatte ad accogliere 15 bambini ognuna.
Brianza Plastica ha in questa occasione immediatamente aderito, con grande senso civico, al progetto di ricostruzione delle zone terremotate, secondo il vivace spirito di collaborazione con il Politecnico di Milano e con il Prof. Marco Imperadori, perpetuando, al di là della promozione della sua produzione, la volontà aziendale di essere presente nel mondo dell’edilizia e architettura oltre che con le numerose iniziative di aggiornamento tecnologico rivolte ai progettisti e con l’attività editoriale prodotta negli anni scorsi grazie all’attiva collaborazione con il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e le Facoltà di Architettura di Ferrara e di Ancona.
In questi mesi sono state posate le fondamenta, è stata realizzata tutta la struttura, ricoperta con Elycop, isolata termicamente, sono state montate le finestre e si sta procedendo alla finalizzazione degli ambienti con il montaggio dei serramenti.
L’iniziativa continua a rivestire molto interesse ed adesioni da parte di più soggetti. Grazie all’inesausto lavoro del prof. Imperadori, continuano le donazioni da parte di parecchi enti al progetto.
Il famoso autore di fumetti Silver (Lupo Alberto), ad esempio - una volta terminata l’opera - si recherà all’Aquila per fare alcuni disegni originali sulle pareti interne dell’asilo e la Piaggio regalerà alla Pro Loco di Coppito un’Ape Car (gialla e marron come ApeTau) .
Malgrado il percorso di questi lavori - dalla progettazione alla realizzazione - sia stato pieno di contrattempi e difficoltà, questi sono stati superati con grande impegno da parte degli operatori che hanno dedicato gratuitamente la loro attività per uno scopo ritenuto da tutti di alto senso civico.
Le operazioni di costruzione saranno terminate secondo previsione nel mese di giugno, in modo da rendere l’asilo operante prima della pausa estiva.
Per ulteriori informazioni e per seguire gli sviluppi del progetto www.brianzaplastica.it
[post_title] => Ape Tau: un asilo nido per L'Aquila
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => ape-tau-un-asilo-nido-per-laquila
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-12-21 17:27:07
[post_modified_gmt] => 2022-12-21 16:27:07
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2010/06/ape-tau-un-asilo-nido-per-laquila/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[49] => WP_Post Object
(
[ID] => 383089
[post_author] => 1
[post_date] => 2010-02-25 00:00:00
[post_date_gmt] => 2010-02-24 23:00:00
[post_content] => L’Italia è un Paese meraviglioso disseminato di castelli, fortezze, ville e dimore di raro valore storico e architettonico. La maggior parte di questi edifici continuano a vivere e oggi ospitano musei, mostre, associazioni, uffici amministrativi, aziende agricole, agriturismi e moltissime altre attività. Trattandosi in buona misura di complessi architettonici di dimensioni apprezzabili, possono richiedere ristrutturazioni su larga scala, sia dal punto di vista strutturale, sia dal punto di vista energetico. Molto spesso però le strutture sono in buone condizioni o sono già state restaurate e sono sufficienti interventi mirati per ottenere gli alti standard energetici imposti dalle nuove normative in materia.
Brianza Plastica ha partecipato al recupero del tetto del Castello di Stenico mediante l’impiego del sistema di termoisolamento Isotec , un prodotto studiato appositamente per tetti a falde, ideale sia per interventi di riqualificazione energetica di coperture esistenti, sia per l’isolamento di coperture di nuova costruzione. Stenico è uno dei castelli più antichi del Trentino Alto Adige; è situato in posizione strategica su uno sperone di roccia dal quale domina le vie di comunicazione e accesso alle Valli Giudicare ed è costituito da un complesso di edifici databili tra il XII e il XVI secolo. Nella fattispecie si rendeva necessaria la bonifica di alcune parti strutturali del tetto e l’integrazione nel pacchetto di copertura di materiali termoisolanti per la riqualificazione energetica del complesso.
L’esecuzione dell’intervento era sottoposto a specifiche indicazioni del Dipartimento di Belle Arti del Comune di Trento che implicavano l’utilizzo di un sistema che garantisse il massimo delle prestazioni termoisolanti con il minimo ingombro in termini di spessore, affinché fossero rispettate le linee architettoniche della copertura esistente e le quote relative alle linee di colmo e di gronda del tetto. Isotec nello spessore da 60 mm è risultato il prodotto che offriva il miglior rapporto tra spessore e conduttività termica (0,024 Wm/K) e garantiva il rispetto delle disposizioni del Dipartimento di Belle Arti.
Il Castello di Stenico presentava una copertura di forma planimetrica irregolare trapezoidale sviluppata su due falde inclinate.
L’intervento nel suo complesso prevedeva cinque fasi di lavorazione principali:
• La rimozione temporanea del manto di copertura esistente in coppi di laterizio
• La rimozione dell’orditura secondaria
• La sistemazione degli arcarecci esistenti e del relativo impalcato
• La stesura di una guaina impermeabile
• La posa del pannello Isotec
Isotec è un prodotto che per leggerezza, manovrabilità e lavorabilità, ha potuto rendere le operazioni di posa estremamente rapide e precise. La sua particolare listellatura ha inoltre facilitato gli spostamenti sul tetto, fungendo da solido punto di appoggio per gli addetti ai lavori anche in presenza di pendenze di falda molto accentuate. In questo caso la posa è stata paradigmatica in quanto si è reso necessario l’impiego di molti degli accessori che vanno a corredo del Sistema Isotec. I pannelli termoisolanti sono stati fissati alla struttura in legno con viti autofilettanti, mentre la sigillatura dei giunti di testata a coda di rondine è stata realizzata con silicone monocomponente e completata con nastro di alluminio butilico. Lungo la linea di gronda è stato applicato un listello in PVC con pettine parapasseri.
L’ultima fase dell’intervento riguardava la posa del manto di copertura e, per la parte relativa ai coppi di canale, è stata ultimata mediante l’utilizzo di coppi nuovi provvisti di dentello antiscorrimento, mentre a completamento di copertura, come coppi di colmo, sono stati ripristinati i coppi originali rimossi in precedenza. L’impiego del sistema Isotec da 60 mm di spessore ha permesso di realizzare un pacchetto di copertura con un valore di trasmittanza termica U pari 0,35 W/m²K e, in linea generale, le qualità termoisolanti del pannello consentono di risparmiare sino al 50% annuo sulle spese di riscaldamento.
Il castello di Stenico, restaurato in anni recenti, rappresentò il simbolo del potere temporale dei vescovi di Trento su quelle vallate fino all’occupazione napoleonica del 1700.
Nel secolo successivo fu sede amministrativa austriaca per poi passare definitivamente al Demanio italiano. Oggi è proprietà della Provincia Autonoma di Trento e sede di mostre e concorsi d’arte.
Scheda tecnica
Progettazione: Uffici delle Belle Arti del Comune di Trento – Ing. DALL’ARA
Direzione lavori: Arch. Beatrice Angelini
CSC ENGINERING – Riva di Trento
mpresa Esecutrice: Effe Restauri – Cimento (TN)
Fornitura sistema Isotec Mq. 450,00: BRIANZA PLASTICA S.p.A. – Carate Brianza (MB)
Esecuzione delle opere: agosto 2008
Per ulteriori informazioni
www.brinzaplastica.it
[post_title] => Recupero della copertura del Castello di Stenico con il Sistema Isotec
[post_excerpt] => Il sistema di termoisolamento Isotec di Brianza Plastica è stato utilizzato per la riqualificazione energetica del tetto del Castello di Stenico, uno dei più antichi del Trentino Alto Adige
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => recupero-della-copertura-del-castello-di-stenico-con-il-sistema-isotec
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:01:43
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:01:43
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2010/02/recupero-della-copertura-del-castello-di-stenico-con-il-sistema-isotec/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[50] => WP_Post Object
(
[ID] => 377335
[post_author] => 1
[post_date] => 2009-05-23 00:00:00
[post_date_gmt] => 2009-05-22 22:00:00
[post_content] => L'esperienza e i test di laboratorio svolti all'interno del dipartimento Ricerca e Sviluppo di Brianza Plastica, hanno evidenziato come sia possibile incrementare i moti convettivi nel sottotegola aumentando le prestazioni e la durata dell'intero sistema. Più nello specifico, con una sezione di ventilazione superiore a 200 cm² per metro lineare di gronda, il flusso ventilante dalla gronda al colmo garantisce un perfetto smaltimento dell'eventuale vapore acqueo depositatosi nella copertura. Quest'ultimo aspetto, oltre a garantire una maggior resistenza e durata nel tempo del manto di copertura, è in linea con le istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di coperture discontinue realizzate con tegole di laterizio o calcestruzzo, introdotte dalla norma UNI 9460:2008. Una maggior ventilazione permette di migliorare in modo sensibile le prestazioni della copertura nel periodo invernale e contribuisce a ridurre i fenomeni di surriscaldamento nel periodo estivo.
ISOTEC XL, realizzato in schiuma poliuretanica espansa rigida ad alta resistenza termica, è dotato di un correntino integrato in acciaio, h 4 cm, con rivestimento in lega di alluminio e zinco. Il nuovo profilo, per dimensioni e caratteristiche, permettere una maggior capacità di ventilazione, assicura una resistenza ottimale alla torsione e allo strappo, trattiene saldamente le tegole e offre massima sicurezza di pedonabilità anche nei casi di pendenze di falda estremamente elevate.
Per ulteriori informazioni
www.brianzaplastica.it
[post_title] => ISOTEC diventa XL
[post_excerpt] => ISOTEC XL rappresenta un'evoluzione di ISOTEC, il sistema di Brianza Plastica che ha portato a una svolta nella metodologia costruttiva delle coperture, e nasce dall'esigenza precisa di migliorare le prestazioni di ISOTEC in termini di ventilazione nel sottotegola e resistenza alla torsione e allo strappo
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-diventa-xl
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:00:21
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:00:21
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2009/05/isotec-diventa-xl/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[51] => WP_Post Object
(
[ID] => 377890
[post_author] => 1
[post_date] => 2009-01-29 00:00:00
[post_date_gmt] => 2009-01-28 23:00:00
[post_content] => Isotec Parete è la soluzione di Brianza Plastica per l’isolamento termico delle pareti caratterizzata dalla coesistenza, in un unico pannello, di un sistema termoisolante e di una struttura di supporto per la finitura esterna.
Questa nuova soluzione permette di comporre a secco un cappotto strutturale funzionale alla realizzazione di pareti ventilate.
Isotec Parete risulta particolarmente indicato sia per edifici di nuova costruzione, sia per opere di ristrutturazione di edifici già esistenti. I diversi strati funzionali che lo compongono svolgono funzione di termoisolamento, barriera al vapore, impermeabilizzazione, ventilazione e portanza. La creazione di una camera d’aria ventilata tra isolante e rivestimento consente di ridurre al minimo il surriscaldamento estivo della parete, mentre nel periodo invernale riduce i rischi di condensazione e la protegge da infiltrazioni accidentali d’acqua piovana. Le elevate qualità termoisolanti del prodotto, in estate e in inverno, si traducono in un’ulteriore fonte di risparmio sui costi di condizionamento e riscaldamento degli ambienti.
Il pannello ha una lunghezza standard di 2400 mm, la larghezza varia in funzione della tipologia del rivestimento e lo spessore è di 60 o 80 mm. È composto da un corpo centrale isolante in poliuretano espanso rigido, autoestinguente e ricoperto da un involucro impermeabilizzante realizzato in lamina di alluminio goffrato e reso portante da un profilo nervato in lega di alluminio e zinco (Aluzinc). Sul profilo metallico sono presenti dei fori che rendono possibile la ventilazione della facciata e lo scorrimento delle infiltrazioni accidentali d'acqua, mentre sui lati è dotato di battenti che consentono la continuità delle pareti a incastro, limitando la formazione di eventuali ponti termici.
Il sistema è progettato per l'applicazione a diverse tipologie di rivestimenti esterni, come cotto, panelli o lastre di fibrocemento, granito, marmo, gres e rivestimenti metallici.
[post_title] => Isotec parete: isolamento termico delle facciate
[post_excerpt] => Brianza Plastica ha presentato in anteprima al Klimahouse di Bolzano (22-25 gennaio) Isotec Parete, l’evoluzione del sistema di isolamento termico Isotec nato per il tetto
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-parete-isolamento-termico-delle-facciate
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:00:22
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:00:22
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2009/01/isotec-parete-isolamento-termico-delle-facciate/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[52] => WP_Post Object
(
[ID] => 379372
[post_author] => 1
[post_date] => 2008-12-13 00:00:00
[post_date_gmt] => 2008-12-12 23:00:00
[post_content] => Brianza Plastica Spa, azienda leader in Italia per la produzione di sistemi termoisolanti per l'edilizia e di laminati in vetroresina in lastre e rotoli ha recentemente concluso l'incorporazione della Italfibre srl di Ostellato (FE), azienda fondata nel 1997.
Con quest'operazione Brianza Plastica prosegue il cammino di sviluppo nel settore dei laminati in vetroresina speciali, iniziato nel 2005 con l'apertura di un sito produttivo a San Martino di Venezze (RO).
Italfibre ha chiuso il 2007 con un fatturato di circa 2,8 milioni di euro mentre con questa acquisizione il giro d'affari complessivo di Brianza Plastica per il 2008 si attesta sui 75 milioni di euro e nel settore specifico dei laminati in vetroresina diventa la prima azienda per diversificazione di gamma produttiva in Europa.
"L'acquisizione di Italfibre - dichiara Alberto Crippa, consigliere delegato di Brianza Plastica - ci permette di aumentare la nostra capacità produttiva e di diversificare ulteriormente la gamma e la qualità della nostra offerta.
Oggi siamo infatti in grado di produrre laminati sia con tecnologia in continuo che in discontinuo e quindi in grado di soddisfare al meglio le esigenze di diversi livelli qualitativi dei nostri clienti".
"Con il nostro intervento - prosegue Crippa - intendiamo sviluppare la nostra divisione che segue il mercato del trasporto isotermico e camperistico per valorizzare la nostra ormai quarantennale esperienza nella lavorazione del vetroresina. Questa operazione rappresenta una scelta precisa del nostro Gruppo di conservare le attività produttive in Italia, salvaguardando un alto livello qualitativo della produzione e l'occupazione nel nostro Paese."
Brianza Plastica è presente da oltre 45 anni nel settore della produzione di laminati in vetroresina in lastre e rotoli, utilizzati nei più svariati campi, dal mondo delle costruzioni all'agricoltura, dall'isolamento isotermico alle applicazioni speciali.
[post_title] => Brianza Plastica acquisisce Italfibre
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => brianza-plastica-acquisisce-italfibre
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2012-10-10 16:37:10
[post_modified_gmt] => 2012-10-10 14:37:10
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2008/12/brianza-plastica-acquisisce-italfibre/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[53] => WP_Post Object
(
[ID] => 378130
[post_author] => 1
[post_date] => 2008-09-23 00:00:00
[post_date_gmt] => 2008-09-22 22:00:00
[post_content] => La protezione del "sistema tetto" contro gli agenti atmosferici rappresenta una delle maggiori sfide della progettazione edilizia dell'acqua piovana e allo stesso tempo la necessaria traspirabilità.
In particolare, durante l’inverno ELYTEX-N di Brianza Plastica, grazie alla sua ottima microaerazione, previene la formazione di condensa; l’aria umida permea attraverso la membrana evaporando o, nel caso condensi, scorre verso la gronda.
Questo metodo permette di mantenere le funzionalità e la durata nel tempo di ciascun elemento che compone la stratigrafia della falda.
Applicazione
Stendere ELYTEX-N parallelamente alla linea di gronda. Fissare il telo alla soletta o ai travetti in legno utilizzando chiodi o viti, avendo l’accortezza di proteggere la testa con un nastro adesivo resistente all’acqua o con del silicone.
Mantenere la membrana in tensione (nei casi di strutture discontinue) per garantire la stabilità del sistema e far sormontare il tessuto almeno 10 cm.
[post_title] => Elytex-N
[post_excerpt] => Elytex-N barriera protettiva, principalmente contro il passaggio dell’acqua in caso di rottura o spostamento delle tegole.
Grazie alla sua permeabilità, permette la naturale circolazione dell’aria e allo stesso tempo viene mantenuta asciutta la struttura
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => elytex-n
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 17:58:21
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 15:58:21
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2008/09/elytex-n/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[54] => WP_Post Object
(
[ID] => 376801
[post_author] => 1
[post_date] => 2004-04-02 00:00:00
[post_date_gmt] => 2004-04-01 22:00:00
[post_content] => Un’altra prestigiosa realizzazione per Brianza Plastica, l’azienda di Carate Brianza che da oltre trent'anni, progetta e realizza esclusivamente prodotti in grado di soddisfare problematiche di copertura e di termoisolamento di edifici residenziali, industriali o di particolare interesse storico-artistico.
Ultima significativa referenza la Scala di Milano, dove per la copertura di oltre 750 m² si è utilizzato ISOTEC, il pannello strutturale isolante, ideale elemento sottotegola per tetti nuovi e per la ricostruzione di vecchie coperture.
ISOTEC è composto da un anima isolante in schiuma di poliuretano rigido autoestinguente, ricoperta da un involucro impermeabilizzante di alluminio goffrato, ed è reso portante da un profilo metallico.
I fori predisposti sul profilo hanno la funzione di lasciare scorrere in gronda le eventuali infiltrazioni accidentali d'acqua per rottura del manto di copertura.
I fori inoltre alimentano una efficace microventilazione del sottotegola.
ISOTEC è battentato sui lati realizzando un incastro ottimale che elimina i ponti termici.
Il sistema ISOTEC garantisce:
- l'isolamento termico di tutto il sottostantecorpo di fabbricato.
- una protezione dalle infiltrazioni accidentali del manto di copertura.
- una razionale soluzione per la barriera al vapore.
- una efficace microventilazione del sottomanto di copertura.
Per informazioni sui prodotti Brianza Plastica:
www.brianzaplastica.it
[post_title] => Brianza Plastica e la Scala di Milano
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => brianza-plastica-e-la-scala-di-milano
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2012-10-10 16:43:46
[post_modified_gmt] => 2012-10-10 14:43:46
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2004/04/brianza-plastica-e-la-scala-di-milano/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[55] => WP_Post Object
(
[ID] => 371079
[post_author] => 1
[post_date] => 2002-09-09 00:00:00
[post_date_gmt] => 2002-09-08 22:00:00
[post_content] => La Villa Reale di Monza nacque come simbolo del prestigio e della magnificenza della corte asburgica. L’imperatrice Maria Teresa il 17 aprile del 1777 autorizzò l’avvio della costruzione della villa sotto le direttive dell’architetto Giuseppe Piermarini che, nel giro di soli tre anni, portò a compimento la costruzione del grandioso ed imponente complesso.
La soluzione planimetrica ad "U" è riconducibile all’impianto tipico delle ville lombarde settecentesche. Dal corpo centrale, sviluppato su due soli piani, si allungano anteriormente due ali della stessa altezza terminanti con due avancorpi cubici più bassi - la Cappella di Corte a sinistra e la Cavallerizza a destra che danno origine al cortile d’onore. Un’ampia "anticorte" semicircolare ed altri due edifici tangenti il corpo a "U" e destinati ai servizi, conferiscono al complesso una solenne monumentalità.
Il corpo principale si sviluppa su due piani, e la facciata dall’andamento orizzontale scandito da due ordini di finestre, è movimentata al centro dal volume della
scalinata che enfatizza il nucleo principale dell’edificio, concluso in alto dal belvedere.
Al solo corpo nobile, fondale prospettico e simbolo del potere politico, è riservata l’applicazione degli ordini classici; al suo interno, infatti, erano situati gli appartamenti arciducali e quelli per ricevere e intrattenere gli ospiti. Le due ali nobili erano invece adibite ad alloggio dei visitatori e dei domestici: i primi sistemati nei piani principali, gli altri nei sovrapposti mezzanini.
Le parti rustiche, furono organizzate per accogliere le scuderie, con le rimesse delle carrozze, le cucine - dove successivamente trovò posto il Teatrino di Corte costruito da Luigi Canonica - il Serrone e la Rotonda delle Serre affrescata da Andrea Appiani.
Dopo svariate vicissitudini, dagli Asburgo ai Francesi, di nuovo agli austriaci, poi ai Savoia, nel 1921 la villa fu data in concessione ai Comuni di Monza e Milano e, fino al 1929, visse un nuovo momento di fervore con l’allestimento della "Biennale delle arti decorative ed
industriali moderne".
Nel corso della 2ª Guerra Mondiale fu occupata da truppe e senzatetto che perpetrarono spoliazioni d'ogni
sorta, mentre a partire dall’immediato dopoguerra fino al 1990, divenne sede dell’annuale "Mostra Internazionale dell’arredamento". Nel 1996 la villa e i giardini sono passati in concessione gratuita ai Comuni di Monza e Milano che, con la realizzazione del Museo della Villa, intendono ridare luce agli antichi fasti. Da sempre bisognosa di interventi di manutenzione e restauro sono stati appaltati da alcuni mesi e sono tuttora in fase di esecuzione i lavori di restauro delle coperture dell’ala Nord e del corpo Centrale e il Restauro Conservativo del Belvedere.
Per l’isolamento delle coperture è stato scelto il sistema Isotec della Brianza Plastica a testimonianza dell’efficacia e affidabilità del sistema.
L’intervento è previsto su una superficie complessiva di 3.500 mq. Un riconoscimento significativo per l’azienda di Carate Brianza che anche quest’anno vede crescere sia i mq. posati sia il proprio fatturato.
[post_title] => Isotec per la Villa Reale di Monza
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isotec-per-la-villa-reale-di-monza
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2012-10-10 16:45:29
[post_modified_gmt] => 2012-10-10 14:45:29
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2002/09/isotec-per-la-villa-reale-di-monza/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[56] => WP_Post Object
(
[ID] => 373733
[post_author] => 1
[post_date] => 2002-07-30 00:00:00
[post_date_gmt] => 2002-07-29 22:00:00
[post_content] => Il sistema Isotec è un pannello strutturale sottotegola per tetti nuovi e per la ricostruzione di vecchie coperture; componibile, portante e isolante è composto da un anima isolante in schiuma di poliuretano rigido autoestinguente, ricoperta da un involucro impermeabilizzante di alluminio goffrato, ed è reso portante da un profilo metallico.
I fori predisposti sul profilo hanno la funzione di lasciare scorrere in gronda le eventuali infiltrazioni accidentali d'acqua per rottura del manto di copertura e di alimentare una efficace microventilazione del sottotegola; é battentato sui lati realizzando un incastro ottimale che elimina i ponti termici.
In seguito sopra questi pannelli potranno essere posizionate: tegole marsigliesi, coppi, tegole in cemento, portoghesi, romane, lastre in ardesia, lastre (ondulate o nervate) in: vetroresina, fibrocemento, metallo. Il fissaggio di queste avviene agganciando al correntino brevettato, una staffa in acciaio che, attraversando il foro della tegola sulla quale viene ripiegata, blocca in modo funzionale e definitivo il manto di copertura, impedendone lo scivolamento.
Isotec é in grado di garantire:
- l'isolamento termico di tutto il sottostantecorpo di fabbricato;
- una protezione dalle infiltrazioni accidentali del manto di copertura;
- una razionale soluzione per la barriera al vapore;
- un' efficace microventilazione del sottomanto di copertura.
- l'appoggio ideale ed il fissaggio corretto della copertura definitiva.
- un piano sicuro di pedonamento su cui può avanzare l'operatore per una facile e rapida posa. I pannelli correttamente posati, creano un impalcato portante pedonabile; in caso di strutture discontinue bisogna avere l'accortezza di camminare appoggiando i piedi sul correntino metallico e soprattutto non calpestare mai le aree di unione verticali dei pannelli che, ovviamente, non possono garantire il sostentamento di un carico concentrato.
Caratteristiche tecniche
I moduli hanno lo seguenti dimensioni: cm 390x34,2; spessori disponibili: mm. 60-80-100-120. A richiesta si possono ottenere moduli con larghezze variabili da cm. 23 a cm. 69. In fase di ordinazione del materiale è necessario precisare il passo della tegola utilizzata.
Isoec è un pannello strutturale in poliuretano rigido, schiume a cellule chiuse, prodotto in continuo sotto il costante controllo della Qualità. (azienda certificata secondo la norma UNI EN 29002 (ISO 90002) Certificato n° 106 CISQ)
- Densità 35Kg/m³
- Conduttività termica: lambda 0, 026 W/mk
- Trasmittanza termica U = 0.43 W/m²K isotec 60 mm; 0.31 W/m²K isotec 85 mm
- Resistenza termica R = 2,31 m² K/W Isotec 60 mm; 3,23 m² K/W Isotec 85 mm
- Resistenza a compressione 1Kg/cm²
- Resistenza a flessione 2,5 Kg/cm²
- Costanza termica da – 50 °C a + 100°C
- Reazione al fuoco metodo CSE RFB/77
- Classificazione classe Iª
- Resistenza alla diffusione del vapore µ infinito
Modalità di posa
SEQUENZA DI POSA - si procede dalla gronda verso il colmo; lo sfrido del pannello terminale di ogni fila deve essere usato per iniziare la fila successiva. Questa corretta procedura consente di ottenere giunti sfalsati e di ridurre al minimo la percentuale di sfrido. Per l'applicazione sono sufficienti comuni utensili da lavoro quali: un martello, un trapano, un avvitatore, un segaccio, un flessibile ed un estrusore per il silicone e, per completamento, gli accessori di sigillatura e fissaggio, infine si aggiunge l’utilizzo di schiuma di poliuretano, silicone e rotoli di alluminio bitumato, tutti prodotti Isotec.
Il taglio del pannello può essere fatto in un'unica soluzione con un flessibile a disco oppure in due riprese utilizzando per la parte schiumata un segaccio a lama rigida; una volta tagliato a misura il pannello verrà posato e fissato.
PARTENZA IN GRONDA - si posa per primo il listone di legno (sez. cm. 6x6 o cm. 8,5x8,5) di contenimento del primo pannello sul filo di gronda; questo serve anche come primo punto di bloccaggio del canale. Il pannello di gronda deve essere dimensionato in relazione al tipo di tegola adottata per consentire alla prima fila di tegole di sporgere nel canale di 5-6 cm. Realizzata questa procedura si passa alla posa dei pannelli per file successive fino al completamento del faldale sfalsando i giunti di unione dei pannelli.
Una novità sono i listelli di gronda aereati con parapasseri che sono indispensabili per la continuità del piano di pendenza della copertura e per migliorare la microventilazione del sottotegola:
- listello tipo A con pettine parapasseri h. cm 12,5x38,5 con coppi e tegole portoghesi.
- listello tipo B con pettine parapasseri h. cm 9,5x38,5 per tegole marsigliesi e in cemento.
fissaggio - per fissare il pannello alla struttura portante, sono necessari circa 4 fissaggi per mq. e deve essere effettuato nella parte piana posteriore del correntino metallico con :
- tirafondi per il legno o chiodi da carpentiere su struttura in legno;
- tasselli ad espansione su struttura in laterocemento;
- viti autofilettanti o autoperforanti su struttura in ferro
Trattamento dei giunti- i giunti laterali dei pannelli ISOTEC sagomati a coda di rondine, devono essere sigillati con silicone monocomponente, prima del loro accostamento ed appena posati e fissati, il giunto deve essere impermeabilizzato superficialmente con l'apposito nastro di alluminio bitumato. Questa esecuzione assicura la tenuta all’intero sistema anche in presenza di infiltrazioni accidentali di acqua dovuta alla rottura o allo spostamento di tegole.
ARRIVO IN COLMO - in prossimità della linea di colmo il faldale può essere completato con una porzione di pannello munito di correntino oppure con un pannello intero da sagomare secondo necessità; nel caso in cui manchi il correntino finale in prossimità del colmo potrà essere sostituito posando un correntino metallico speciale.
COMPLUVIO E DISPLUVIO - in questi bisogna ripristinare l'irregolarità dei tagli saturando i vuoti con schiuma poliuretanica da proteggere successivamente con una guaina in alluminio bitumato; è necessario applicare poi lattonerie conformi alla copertura finale e separare con guaina i metalli non compatibili fra loro.
LINEA LATERALE DI FALDA - in prossimità di questa è necessario tagliare una porzione della parte superiore del profilo metallico per consentire la messa in opera di scossaline metalliche. Il modulo andrà messo in opera in battuta contro un listone di legno che servirà da arresto e protezione del pannello e anche per il fissaggio della scossalina metallica. Prima di posizionare le scossaline è opportuno posizionare il nastro di alluminio bitumato fra i pannelli ed il listone di legno, per evitare eventuali infiltrazioni fra gli elementi accostati.
CORPI EMERGENTI - tutti i corpi emergenti dalla copertura, quali: camini, canne di esalazione, abbaini, finestre da tetto, etc., dovranno essere raccordati con il pannello mediante l'utilizzo della schiuma di poliuretano rivestita con nastro di alluminio e bitume, completando le protezioni con una "V" rovesciata a monte del corpo emergente.
Per ulteriori informazioni
www.brianzaplastica.it
[post_title] => Brianza Plastica e il sistema Isotec
[post_excerpt] => Brianza Plastica SpA, da oltre vent’anni, progetta e realizza prodotti in grado di soddisfare le problematiche inerenti le coperture e il termoisolamento di edifici residenziali e industriali. La produzione basata su specializzazione, ricerca, e innovazione dei prodotti e delle tecnologie, gli ha permesso di ottenere nel 1995 la certificazione Iso 9002.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => brianza-plastica-e-il-sistema-isotec
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 17:52:36
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 15:52:36
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2002/07/brianza-plastica-e-il-sistema-isotec/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
)
[related_aziende_info_aziende] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 360943
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 16:59:15
[post_date_gmt] => 2012-10-09 14:59:15
[post_content] => Brianza Plastica nata nel 1962, è un’azienda produttrice di lastre e rotoli in vetroresina e policarbonato compatto, pannelli termoisolanti per l’involucro edilizio e lastre in policarbonato compatto.
Indice: