Digitalizzazione per la sostenibilità degli edifici: il ruolo della tecnologia per decarbonizzare l’edilizia 02/12/2024
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Img by Governo.it Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il disegno di legge di bilancio per il 2025 e il triennio 2025-2027, con interventi per circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027. Il Ministro Giorgetti ha presentato il Documento programmatico di bilancio (DPB) che verrà trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea. Le misure mirano a ridurre la pressione fiscale e sostenere i redditi medio-bassi, con risorse destinate anche al rinnovo dei contratti pubblici, al fondo sanitario e a sostegni per famiglie numerose. Il provvedimento, si legge nella nota del CdM, tiene conto delle nuove regole europee e delle difficoltà economiche globali legate alle crisi internazionali e a tutti i ministeri, fatta eccezione alla sanità, si richiedono tagli del 5% della spesa. La Legge di Bilancio 2025 comprende un pacchetto di misure economiche eterogenee, volte a sostenere famiglie, lavoratori con redditi medio bassi e imprese. Tra i principali interventi, spiccano la proroga del taglio del cuneo fiscale sulle retribuzioni fino a 35 mila euro lordi (che significa 100 euro in più in busta paga), l’accorpamento delle aliquote Irpef su 3 scaglioni (già in vigore lo scorso anno) e un pacchetto di incentivi per la natalità. Per la sanità sono previsti 3,5 miliardi destinati al SSN e all’assunzione di medici e infermieri. L’obiettivo è mantenere la pressione fiscale stabile, destinare risorse ai settori strategici e, al contempo, ridurre la spesa pubblica con una spending review mirata. Il Bonus Ristrutturazioni al 50%: dettagli e opportunità In ambito edilizio, è stata confermato per tutto il 2025 il Bonus Casa al 50% per gli interventi di ristrutturazione. La detrazione è limitata alle prime case, con un tetto di spesa massimo di 96.000 euro spalmati in 10 anni. Per le seconde case, dal 2025, il bonus ristrutturazione tornerà alla sua versione standard con aliquota ridotta al 36% e un tetto di spesa di 48.000 euro. Il Bonus ristrutturazione, prorogato alle condizioni più favorevoli per le abitazioni principali, permette di ottenere una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Per i lavori su parti comuni di edifici residenziali, è possibile detrarre anche le spese di manutenzione ordinaria, come il rinnovo di pavimenti, la tinteggiatura e il rifacimento degli impianti tecnologici. Con questa proroga, il Governo intende sostenere il settore edile, stimolando i lavori di ristrutturazione e riqualificazione degli immobili, con benefici sia per il miglioramento della qualità abitativa che per la crescita economica. L’accesso al bonus ristrutturazione al 50% è strettamente riservato alle prime case, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse pubbliche e contenimento dei costi, stimati in 600 milioni di euro. Per le seconde case, e per le prime a partire dal 2026 (salvo ulteriori proroghe), si prevede un decalage progressivo con aliquote in diminuzione dal 36% al 30% fino al 2033. OK anche al bonus mobili per il 2025 La Legge di Bilancio ha confermato anche il bonus mobili per tutto il 2025 che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici elettrodomestici. Nel 2024 il tetto massimo di spesa era fissato a 5.000 euro, vedremo se questa cifra sarà confermata. Soddisfatta FederlegnoArredo che, attraverso il Presidente Claudio Feltrin, ha commentato: “La proroga per il 2025 del bonus mobili, unitamente all’innalzamento al 50% del bonus ristrutturazioni per le prime case, previste con la prossima Legge di Bilancio e annunciate in conferenza stampa dal viceministro Leo, sono un’ottima notizia per la filiera del legno-arredo. Consapevoli delle difficoltà che il Governo deve affrontare per mantenere in ordine i conti dello Stato, apprezziamo ancor di più la scelta di aver rinnovato misure che negli anni hanno dimostrato la loro efficacia a vantaggio dei consumatori e delle imprese del settore”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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