BIM

Parlare di Bim e di digitalizzazione del mondo dell’edilizia, significa allinearsi ad una realtà, e ad un Europa, che hanno già volto lo sguardo in quella direzione.
Il settore delle costruzioni, in Italia, è ancora molto individualista.
Riuscire ad intraprendere un nuovo rapporto tra gli attori della filiera significa passare ad una integrazione collaborativa.
I nuovi strumenti e tecnologie in nostro possesso, il Building Information Modelling, ci consentirebbero di informatizzare tutte le fasi produttive fino alla rappresentazione digitale del progetto.
Adottare il BIM, già presente sul tavolo di lavoro dell’UNI, permetterebbe di ottenere importanti benefici con conseguenti ottimizzazioni dei tempi, diminuzione dei costi di realizzazione, e maggiore rispondenza dell’opera alle esigenze del committente.
BIM – Building Information Modeling è la rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto. Attraverso il BIM si gestisce l’intera filiera delle costruzioni: dalla gara d’appalto alla progettazione architettonica, strutturale ed impiantistica; dalla programmazione e gestione del cantiere al facility management, sulla base degli elaborati prodotti durante tutto il processo. La possibilità di disporre di una piattaforma digitale trasparente, accessibile e monitorabile, di implementazione, informazione e valutazione dell’opera nel tempo, sia in campo privato, ma soprattutto in ambito pubblico, non solo permette di ridurre i costi ma mette sullo stesso piano tutti i diversi attori che concorrono alla realizzazione dell’opera stessa, con relativi oneri ed onori. I vantaggi di un approccio di questo tipo sono dunque economici, comporta meno errori in fase di progetto e tempi più certi di realizzazione, ma anche la filiera produttiva ne è beneficiata, grazie alla maggiore “protezione” che un tale sistema offre nel rispetto delle scelte progettuali originarie, tutelando la qualità dalle varianti di comodo.
L’ANCE, come molte associazioni di categoria, promuove lo sviluppo e l’attuazione del BIM come motore e stimolo per la crescita di un settore da troppi anni in crisi.
Secondo l’Associazione Costruttori edili il Bim deve divenire una strategia nazionale che deve essere adottare a livello governativo, senza essere un mero obbligo ma un investimento, da parte dello Stato, che accompagni e sostenga la transizione del mondo produttivo.
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