Salva Casa: criticità e prospettive. Il punto di vista dei tecnici comunali (UNITEL) in 7 punti 14/10/2024
Il tetto ventilato è una soluzione tecnologica da adottare prima della posa dei coppi, che assicura ottime performance in termini di risparmio energetico, permette di combattere la formazione di umidità nel sottotetto e migliorare il clima della propria casa. Nell’articolo, vediamo come è costituito, che vantaggi comporta e quanto costa. Indice degli argomenti: Che cos’è un tetto ventilato? Tetto ventilato: come viene realizzato Come funzionano i tetti ventilati I vantaggi del tetto ventilato Costi tetto ventilato Prodotti e tecnologi per realizzare tetti ventilati Brianza Plastica – ISOTEC Ediltec – POLIISO® TEGOLA Pacchetto di copertura URSA Stiferite – Pannello Isoventilato Il tetto è un elemento fondamentale dell’edificio, che protegge la struttura sottostante, riparando gli ambienti interni dagli agenti atmosferici, dal freddo e dal caldo. La copertura può essere realizzata in differenti modi e, a seconda della soluzione tecnologica scelta, si avrà un certo tipo di tetto, con i relativi vantaggi e svantaggi. Infatti, mentre la funzione di riparo è a priori data per scontata, ci sono alcune altre caratteristiche che possono variare, come ad esempio le prestazioni in termini di isolamento termico. In generale, la principale distinzione riguarda la presenza o meno di isolamento e la possibilità di realizzare uno strato dedicato alla ventilazione. Inoltre il problema della condensa nei tetti è un aspetto molto importante da considerare sia a livello progettuale che nella scelta e nella posa dei materiali. Oggi, per ottenere le migliori performance, i nuovi edifici sono spesso realizzati con coperture isolate e ventilate. Ma cosa significa tetto ventilato? Che vantaggi offre? Ecco cosa c’è da sapere. Che cos’è un tetto ventilato? Un tetto si definisce ventilato quando il manto di copertura si distacca dallo strato isolante, creando un’intercapedine che assicuri ad un flusso omogeneo d’aria di circolare dalla gronda fino al colmo, evitando correnti trasversali. La camera d’aria, accuratamente studiata, garantisce la ventilazione del tetto e la microventilazione del sottomanto. Il conseguente effetto camino aiuta, attraverso il colmo, lo smaltimento dell’umidità e quindi la salubrità del manto, diminuendo i costi di manutenzione e ottimizzando le prestazioni dell’isolamento. Questa tipologia di copertura viene chiamata anche “tetto freddo”, proprio per la presenza della ventilazione al di sopra dell’isolante, che la distingue dal “tetto caldo”, dove l’isolante è direttamente sormontato dal manto impermeabile. Tetto ventilato: come viene realizzato Come ogni altra copertura, il tetto ventilato prevede la realizzazione di una determinata stratigrafia, che – anche se cambiano i prodotti – presenta elementi costitutivi fondamentali per la sua costituzione. Partendo dall’interno, il primo strato è costituito dalla struttura portante, che può essere realizzata in travi di legno, in laterocemento, cemento armato o metallo. A questa orditura principale se ne sovrappone una seconda, in senso parallelo alla gronda e generalmente costituita da listelli di legno, con un interasse variabile da 60 cm a 100 cm. Lo strato isolante può essere realizzato in differenti materiali e di solito viene posato tra i travetti in legno. Al di sopra dello strato isolante si predispone una guaina, ossia uno strato impermeabile che protegge l’isolante dall’acqua. Dopo di che, si procede realizzando la camera di ventilazione, tramite la posa di un’ulteriore listellatura, in questo caso perpendicolare alla gronda. Lo spessore è determinato a seconda della pendenza e della lunghezza della falda. Questa seconda serie di listelli costituisce la base di appoggio per i pannelli che completano la camera di ventilazione. Le entrate delle camere d’aria sono realizzate lungo la linea di gronda, mentre le uscite sono poste sulla linea di colmo che può essere a una o due falde. Nella maggior parte dei casi, il tetto ventilato non richiede la predisposizione di una barriera al vapore. Infatti la circolazione naturale dell’aria assicura l’eliminazione dei vapori provenienti dai locali sottostanti e permette al materiale isolante di smaltire con facilità la condensa eventualmente formatasi. Se così non fosse, andrebbe inserita una barriera al vapore al di sotto dell’isolante, come avviene nei tetti caldi. Dal punto di vista estetico l’aspetto di un tetto traspirante è del tutto simile a quello di un tetto realizzato in modo convenzionale. Come funzionano i tetti ventilati Come assicurare una efficace circolazione dell’aria all’interno con le coperture ventilate: il tetto deve avere una certa pendenza; al suo interno deve esserci una massa d’aria che possa fuoriuscire dall’apertura sulla linea di colmo ed essere sostituita da altra aria proveniente dall’esterno; deve esserci una differenza di temperatura fra l’aria esterna e quella nella struttura del tetto. Una falda lunga o una pendenza limitata richiedono una lama d’aria (camera di ventilazione) maggiore ed il suo spessore va calcolato in base a coefficienti di proporzionalità precisi. Bisogna ricordare che la soglia di 5/6 cm determina la differenza tra microventilazione e ventilazione. Quindi con un’intercapedine sopra i 5/6 cm e fino a 10, abbiamo un tetto ventilato. Con una falda, per esempio, lunga 10 metri, pendenza del 26%, lo spessore della lama d’aria deve essere di 10 cm. I vantaggi del tetto ventilato Il tetto ventilato ha un comportamento migliore rispetto a quello tradizionale, sia durante i mesi estivi, che durante quelli invernali. Infatti, durante l’inverno la ventilazione assicura un corretto smaltimento del vapore acqueo e della condensa prodotta all’interno della casa. In questo modo l’isolante viene naturalmente protetto da eventuali ristagni e dall’umidità. Nelle regioni più fredde con un alto numero di cicli gelo-disgelo, la ventilazione garantisce una temperatura uniforme della copertura, evitando la formazione di ghiaccio in gronda. Durante i mesi estivi, invece, la ventilazione permette di disperdere il calore che, altrimenti, si accumulerebbe nella copertura per poi essere trasmesso all’interno dell’abitazione. L’aria calda, infatti, grazie ai moti convettivi che si creano nell’intercapedine, viene espulsa all’esterno dal colmo del tetto. Specifici monitoraggi hanno dimostrato che la sola ventilazione aumenta l’effetto dello strato isolante con una diminuzione della temperatura negli ambienti sottostanti fra gli 8 e i 10°C. Questi meccanismi, nel loro complesso, assicurano un miglior comportamento termoigrometrico della copertura, con un conseguente risparmio energetico. Il tetto ventilato, quindi, assicura anche un miglior comfort interno, soprattutto se il sottotetto è abitato o adibito a mansarda. Un altro vantaggio del tetto ventilato consiste nella maggior durate dei componenti che lo costituiscono, in quanto richiede una manutenzione minore rispetto alle coperture tradizionali. Il fatto che i materiali si possano asciugare in modo rapido e naturale, infatti, previene danni dovuti a forti precipitazioni, al gelo o a gli sbalzi di temperatura. Costi tetto ventilato In un certo senso, il costo del tetto ventilato potrebbe sembrare il suo principale svantaggio, in quanto richiede un investimento maggiore rispetto a quanto previsto per i tetti tradizionali. La cifra si può discostare di circa 15.000 euro, sulla base della dimensione della copertura e dei materiali scelti. In realtà, il costo dell’intervento deve essere valutato alla luce di due importanti fattori: da un lato i vantaggi e i benefici che assicura un tetto di questa tipologia e il conseguente ritorno dell’investimento, dall’altro la possibilità di beneficiare di bonus e detrazioni fiscali per la sua realizzazione. Quindi, anche se in principio è richiesto un investimento maggiore, nel corso del tempo il bilancio economico si ribalta a favore del tetto ventilato, che richiede meno manutenzione e permette di risparmiare molta più energia per la climatizzazione dei locali interni. Per quanto riguarda i bonus, invece, la realizzazione di un tetto ventilato su un edificio esistente permette di accedere a ben tre differenti misure. La prima è relativa ai lavori di ristrutturazione, che prevedono una detrazione del 50% rispetto alla spesa sostenuta. La seconda è l’Ecobonus 65%, che ammette tra gli interventi la coibentazione del tetto, purché il sottotetto sia un locale riscaldato. Infine, il Superbonus 110% estende quanto previsto dall’Ecobonus, includendo anche i sottotetti non riscaldati, a condizione che il lavoro sia abbinato ad uno degli interventi definiti “trainanti” e si raggiunga un salto migliorativo di due classi energetiche. Prodotti e tecnologi per realizzare tetti ventilati In commercio esistono prodotti sempre più innovativi, che vengono in aiuto alla realizzazione dei tetti ventilati. Brianza Plastica – ISOTEC Il sistema termoisolante ISOTEC in poliuretano espanso, è la soluzione di Brianza Plastica per l’isolamento termico ventilato di tutte le tipologie di coperture. E’ infatti compatibile con tutti i tipi di manto e si può installare su qualsiasi struttura portante, anche con pendenze della falda molto basse. ISOTEC è indicato sia negli interventi di riqualificazione che nella realizzazione di nuovi edifici ad alte prestazioni di isolamento, concorrendo, grazie alle elevate prestazioni isolanti del poliuretano e alla perfetta continuità dell’isolamento, al raggiungimento delle più alte classi energetiche e assicurando ottimo comfort abitativo. Grazie alla conformità ai C.A.M. (Criteri Ambientali Minimi) tutti i prodotti della gamma Isotec sono utilizzabili in progetti che accedono al Superbonus 110%, e sono corredati della mappatura LEED® V4. Per ottimizzare la posa è possibile scegliere il passo del pannello a seconda della dimensione del rivestimento, che viene fissato direttamente sul correntino, senza che siano necessarie altre sottostrutture di supporto, velocizzando in questo modo i tempi di realizzazione. ISOTEC è formato da un pannello in poliuretano espanso ad alte prestazioni isolanti, che vanta una conduttività termica dichiarata λD 0,022 W/mK, rivestito con una lamina di alluminio goffrato su entrambe le facce. Il correntino metallico integrato nel pannello garantisce ottimo supporto per tutti i tipi di rivestimento. E’ particolarmente indicato per le coperture tradizionali in tegole o coppi, ma si utilizza con successo anche con i rivestimenti metallici più moderni, continui e discontinui, o per originali coperture in ardesia o altra pietra naturale. La ventilazione che si attiva fra il manto di copertura e l’isolante agevola lo smaltimento dell’umidità in inverno e del calore in eccesso in estate. Ediltec – POLIISO® TEGOLA Ediltec propone per il tetto ventilato POLIISO® TEGOLA, sistema completo isolante termico, strutturale e portante in schiuma polyiso, per la realizzazione di coperture a falde ventilate. La particolare combinazione di isolante con struttura cellulare chiusa e rivestimento gli donano prestazioni superiori di conducibilità termica che rimangono inalterate nel tempo. In combinazione con la creazione della camera ventilata nel sottotegola si rivela un ottimo sistema per la coibentazione di tutte le coperture. POLIISO® TEGOLA “DOPPIO PASSO” nasce, tra le varie versioni del sistema POLIISO® TEGOLA, per agevolare la posa. È un pannello leggero e compatto, quindi più facilmente maneggiabile. POLIISO assicura ottimo isolamento termico grazie al bassissimo valore di λD pari a 0,022 W/mK. I pannelli, facili e veloce da posare, sono classificati al fuoco EUROCLASSE E e sono portanti grazie all’inserimento, in lunghezza, di un profilo metallico portategole forato che favorisce la microventilazione sotto il manto di copertura. Il sistema vanta valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa. Pacchetto di copertura URSA URSA propone un pacchetto di copertura inclinata ventilata, che contiene una camera di ventilazione e garantisce ottime performance termiche e acustiche e perfetta impermeabilizzazione. Questa, insieme all’azione dello schermo riflettente inserito nell’intercapedine, riesce a limitare al massimo gli effetti dell’irraggiamento solare. Grazie al telo a base bituminosa posto all’estradosso per la copertura si possono utilizzare diverse soluzioni di finitura.Il pacchetto prevede l’utilizzo di diversi prodotti: URSA SECO PRO 5, schermo sintetico barriera al vapore + URSA TERRA 66, pannello in lana minerale + URSA WOODLITH S, pannello in lana di legno mineralizzata + URSA SECO ALU, membrana altamente traspirante riflettente + URSA WOODLITH S + URSA SECO BIT, schermo barriera al vapore. Stiferite – Pannello Isoventilato Il pannello di grande formato STIFERITE Isoventilato (1200 x 2400 mm) incorpora due listelli in OSB utili sia per fissare il pannello al piano di posa che per l’ancoraggio degli elementi di finitura. Grazie al basso valore di conducibilità termica (λD= 0,028 W/mK per spessori da 50 a 70 mm; λD= 0,026 W/mK per spessori da 80 a 120 mm; λD= 0,025 W/mK per spessori ≥ 120 mm), il pannello STIFERITE Isoventilato assicura ottime prestazioni isolanti in volumi e pesi contenuti. Un altro plus è lo speciale rivestimento superiore dotato di superficie antiscivolo che garantisce permeabilità al vapore e impermeabilità all’acqua.Il sistema comprende diversi accessori tra cui Isotelo VB, telo impermeabilizzante con freno al vapore e Isoventilato Tape, nastro sigillante adesivo ad alte prestazione. Articolo aggiornato – Prima pubblicazione 2018 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento