Recupero dei sottotetti: un ambiente in più in casa
di: Arch. Gaia Mussi
Il sottotetto è uno spazio che spesso funge solo da cuscinetto tra la copertura e il piano abitato sottostante, ma rappresenta in realtà un’ottima occasione per aumentare lo spazio a casa. Garantendo una serie di requisiti minimi per l’abitabilità, il sottotetto può essere trasformato in uno spazio anche molto piacevole e luminoso.
Il sottotetto è un volume posto dopo l’ultimo piano abitato di un edificio, generalmente eseguito al rustico. Si tratta di spazi vuoti, completati dalla copertura, che possono essere recuperati per diversi scopi, aggiungendo volume all’abitazione esistente e favorendo anche un miglior comportamento energetico dell’edificio.
Il recupero dei sottotetti non è sempre possibile e dipende sia da alcune caratteristiche dell’ambiente, sia dalla funzione a cui è adibito l’intero edificio. Difatti, solo se almeno il 25% della s.l.p. complessiva è destinata a residenza, è possibile recuperare il sottotetto e renderlo abitabile. Chiaramente, sarà opportuno valutare attentamente anche il quadro economico, verificando tutti i costi progettuali e tecnici, oltre che gli oneri urbanistici.
I requisiti minimi per il recupero di un sottotetto
Ogni sottotetto, per essere ristrutturato, deve necessariamente avere una serie di requisiti che ne possano garantire l’abitabilità. Innanzitutto, un importante vincolo per il recupero del sottotetto è l’altezza del locale. Esistono delle norme, valide a livello nazionale, che definiscono l’altezza minima degli ambienti pari a 2.70 metri, riducibile a 2.40 metri nel caso si tratti di ambienti di servizi come i bagni o i disimpegni.
Nel caso dei sottotetti, generalmente è di maggior interesse l’altezza media ponderale, ovvero l’altezza calcolata dividendo il volume del sottotetto con un’altezza superiore a 1.5 metri, per la superficie relativa. Il valore minimo dell’altezza ponderale è fissato a 2.4 metri. Le parti più basse di un metro e cinquanta del sottotetto dovranno essere dichiarate chiuse, ad esempio attraverso una muratura o degli arredi fissi.
Un altro fattore importante riguarda la corretta illuminazione e areazione del locale, che devono essere garantite secondo normativa. A tal proposito i valori da prendere in considerazione sono il fattore medio di luce diurna, che non deve risultare inferiore al 2%, e la superficie finestrata, che invece dovrà essere maggiore di un ottavo della superficie calpestabile dell’ambiente.
Le soluzioni per recuperare un sottotetto sono diverse, ma in ogni caso vanno garantiti i requisiti di isolamento termico ed acustico, almeno secondo i limiti previsti in materia dalla normativa, prevedendo di isolare la copertura, le pareti ed eventualmente ridurre il rumore da calpestio.
Imprescindibili anche i requisiti strutturali, in quanto ogni intervento deve essere adeguatamente valutato. Dopo opportune verifiche statiche, ad esempio, possibile che siano necessarie opere aggiuntive, ad esempio di rinforzo.
Nel caso non sia possibile garantire tutti i requisiti fondamentali accennati, il sottotetto non può essere ristrutturato e destinato ad ambienti abitabili, ma viene riconosciuto come solo locale tecnico.
Come trasformare il sottotetto?
Ristrutturare un sottotetto significa portare a termine diversi lavori, più o meno ingenti a seconda delle situazioni. Una prima cosa che andrà sicuramente valutata sarà la possibilità di installare tutti gli impianti necessari, quindi si dovranno valutare la migliore soluzione per la climatizzazione dei nuovi ambienti, la posa dell’impianto elettrico e, infine, di quello idrico-sanitario se le funzioni dei nuovi ambienti lo prevedono.
Altrettanto importanti saranno le scelte di interventi strutturali e tecnologici. Si dovrà poi prevedere la posa di uno strato isolante, di tutte le finiture ed eventualmente l’apertura di nuove finestre. In questi ambienti le finestre da tetto, poste quindi in copertura, sono la soluzione ottimale per un’abbondante illuminazione naturale nonostante le falde inclinate e la carenza di pareti verticali molto ampie.
Quello che è possibile ottenere dal recupero di un sottotetto dipende dallo spazio disponibile, dall’investimento che si vuole fare e dalle esigenze di chi vive la casa. Talvolta il sottotetto viene recuperato, ma diviene un piano aggiuntivo solo in parte, permettendo l’apertura di ambienti a doppia altezza dal piano inferiore. Così come è frequente la scelta di realizzare anche terrazze e balconi, sfruttando parte del sottotetto, in modo da permettere l’affaccio dei nuovi spazi direttamente con un ambiente esterno. Nei sottotetti è possibile realizzare camere da letto, zone per il relax e il tempo libero, studi e zone per il lavoro o, anche, interi appartamenti. Si tratta in ogni caso di un’interessante soluzione per il recupero di spazio aggiuntivo in casa, senza dove occupare suolo o ampliare in modo più incisivo l’abitazione esistente.
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