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L’edilizia antisismica ha lo scopo di costruire e ristrutturare gli edifici tenendo conto del rischio sismico, in modo da renderli sicuri anche in caso di eventi come i terremoti. Ecco le regole, le tecniche costruttive e i materiali da utilizzare. Indice degli argomenti: L’edilizia antisismica in Italia Tecniche e soluzioni per l’edilizia antisismica” I materiali per l’edilizia antisismica Una casa antisismica è un edificio in grado di resistere ai sismi, mantenendo le caratteristiche di agibilità e sicurezza anche dopo l’evento. Questo non significa che non si possano verificare danneggiamenti, ma che questi sono di entità limitata e facilmente riparabili, senza inficiare la sicurezza per le persone che vivono quegli edifici. Va ricordato che molti edifici in Italia sono stati realizzati prima che fossero definite precise norme relative alla sicurezza sismica e che è fondamentale prevenire i problemi sugli immobili esistenti grazie prima di tutto alla diagnostica. L’edilizia antisismica in Italia Dal terremoto di Messina e Reggio Calabria (1908) tutti i Comuni sono classificati sulla base del rischio sismico e dopo il sisma avvenuto in Puglia e Molise nel 2002, si è provveduto ad una nuova riclassificazione che ha diviso il territorio nazionale in quattro classi. Vanno da 1 a 4 e rappresentano diversi livelli di pericolosità decrescenti, eliminando in questo modo la presenza di comuni esclusi dal tema della sicurezza sismica. Le Regioni hanno poi avuto la facoltà di modificare la classificazione del proprio territorio, senza andare sotto il livello minimo previsto a livello nazionale per quell’area. In alcuni casi, ad esempio, non si è utilizzata la classe 4, ovvero quella che indica la minor pericolosità, oppure si sono introdotte delle sottoclassi per specificare meglio le caratteristiche del luogo. Le principali regolamentazioni che riguardano le costruzioni e l’antisismica, sono contenute nelle Norme Tecniche per le Costruzioni, approvate nel 2008 e aggiornate nel febbraio 2019. Secondo quanto indicato da queste norme, per ogni edificio si individua un valore di accelerazione di picco da utilizzare nei calcoli per la costruzione, che si ricava grazie alle coordinate specifiche del luogo. Classificazione sismica, Dipartimento della protezione civile Infatti, al di là di quale sia la classe del comune di riferimento, il territorio si è suddiviso in una maglia che individua per ogni punto un valore di pericolosità. Questa maglia è fatta di quadrati di 5 km di lato e copre l’intero Paese. Tecniche e soluzioni per l’edilizia antisismica Un edificio antisismico deve assicurare resistenza e rigidezza sufficienti a sopportare le azioni trasmesse dal sisma e le strutture devono essere progettate secondo il criterio della gerarchia delle resistenze, che rallenta il collasso dell’edificio, grazie ad una maggior duttilità della struttura. Poi, sulla base dell’analisi geologica effettuata, la progettazione antisismica viene realizzata attraverso alcune tecniche e pratiche specifiche. Tra queste, c’è il ricorso a nuclei di irrigidimento, ovvero dei setti o degli elementi tridimensionali, come un vano tecnico, che sono rigidamente collegati con la struttura e che hanno lo scopo di assorbire le azioni orizzontali causate dal terremoto. Tutti i nodi strutturali devono essere progettati con molta attenzione ed è meglio optare per piante e geometrie regolari, in cui sviluppare a tutta altezza gli elementi rigidi verticali. Per interrompere la continuità della struttura, si possono utilizzare degli appositi giunti. Anche le fondazioni sono un elemento particolarmente importante, in quanto devono essere progettate e realizzate in modo da evitare che, in conseguenza ad un sisma, si verifichino spostamenti permanenti. ALVEOLATER BIO TAURUS di Gruppo Stabila è il blocco modulare per muratura armata, microporizzato con farina di legno vergine, in grado di assorbire le tensioni trasmesse dalle barre verticali. E’ un sistema antisismico che aiuta a realizzare una muratura resistente alle sollecitazioni Inoltre, nelle NTC del 2008 si impone il rispetto degli Stati Limite, ovvero è necessario fare in modo che ogni componente della struttura garantisca la sicurezza delle persone, subendo danni ma senza crollare. Infine, nei punti più delicati o esposti alle sollecitazioni, è possibile collocare dei dissipatori di energia, in grado di assorbire le azioni deformanti e preservare la struttura. Gli isolatori sismici, invece, possono essere posizionati tra le fondazioni e la struttura verticale, in modo da isolare la frequenza della struttura da quella del terremoto e trasmessa attraverso le fondazioni. I materiali per l’edilizia antisismica Il calcestruzzo armato è uno dei materiali adatti alla costruzione di edifici antisismici, è duttile e ha una buona capacità di assorbire le sollecitazioni sismiche. Tra gli altri vantaggi del calcestruzzo c’è la durata del materiale, che si deteriora in un periodo di tempo molto lungo. Nel caso si scelga questo materiale, però, è necessario rispettare la classe di resistenza minima e le modalità di armatura previste dalle Norme Tecniche, oltre a prestare molta attenzione nella realizzazione di ogni parte strutturale. Un’alternativa è la muratura armata, anche se la resistenza alla trazione è inferiore rispetto a quella garantita dal calcestruzzo armato, in quanto la parete rimane composta da blocchi singoli, ancorati in un momento successivo. Anche la manodopera richiesta per la realizzazione della struttura è maggiore. Fassa propone il sistema Consolidamento e rinforzo strutturale con formule all’avanguardia per consolidare e restaurare le murature ammalorate e sottoposte a sollecitazioni sismiche. Sono, poi, sempre più diffusi gli edifici in legno costruiti nelle zone a maggior rischio sismico. Questo materiale è elastico e resiste alle scosse sismiche, ma il rischio è che si creino fessurazioni in superficie, che espongono la struttura in legno a eventuale deterioramento. Non è certamente un caso che in un paese come il Giappone soggetto a terremoti continui e anche molto forti, l’architettura tradizionale antisismica si basi molto sull’uso di materiali naturali particolarmente elastici quali il legno e il bambù, cui si è poi affiancata un’edilizia che prevede l’uso di materiali più tradizionali ed occidentali, a partire dal cemento lavorato con innovative tecnologie che riescano ad assorbire le scosse. Sempre più spesso si prevede l’uso di materiali naturali, in grado di garantire sicurezza antisisimica. Infine, gli edifici costruiti con carpenteria metallica garantiscono un’ottima risposta ai terremoti, in quanto in grado di assorbire molto bene le sollecitazioni sismiche. I sistemi di consolidamento di Bossong con ancoraggi a iniezione controllata: attraverso l’inserimento di elementi metallici all’interno di strutture in muratura miglirano la resistenza e il comportamento globale delle strutture. Ricordiamo che gli interventi di riqualificazione in edifici esistenti che contemplino anche un recupero sismico, hanno diritto al sismabonus che prevede, a seconda del passaggio a una o due classi di rischio inferiori, una detrazione fino all’85% per le spese sostenute tra il 1º gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, da ripartirsi in 5 quote annuali dello stesso importo. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento