Array
(
[related_aziende_prodotti] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 667284
[post_author] => 26
[post_date] => 2021-01-07 12:08:11
[post_date_gmt] => 2021-01-07 11:08:11
[post_content] => POLIISO VV HD è il pannello per l’isolamento termico realizzato con schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC fra due supporti di velovetro saturato.Questi pannelli per l'isolamento termico dichiarano valori di λD pari a 0,028 W/mK per spessori fino a 70 mm, λD pari a 0,026 W/mK per spessori da 80 a 100 mm e λD pari a 0,025 W/mK per spessori superiori, secondo la norma europea EN 13165.
POLIISO VV HD dichiara, inoltre, valori di resistenza alla compressione ≥ 200 kPa ed è idoneo per essere applicato sotto membrana bituminosa grazie all'elevata resistenza che dimostra di avere a temperature di esercizio molto elevate.
I pannelli hanno dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm e sono disponibili negli spessori da 30 a 140 mm.
POLIISO VV HD è impiegato per tetto caldo sotto membrana bituminosa, tetto caldo sotto membrana sintetica, tetto caldo giardino, tetto metallico (metal deck), tetto a falde sotto membrana ventilato, tetto rovescio non praticabile, tetto rovescio praticabile e pavimento industriale.
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO VV HD: pannello per l'isolamento termico in poliuretano espanso
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-vv-hd-isolamento-termico
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 09:50:49
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 08:50:49
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=667284
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[1] => WP_Post Object
(
[ID] => 657024
[post_author] => 26
[post_date] => 2020-06-03 11:56:04
[post_date_gmt] => 2020-06-03 09:56:04
[post_content] => Da 30 anni Ediltec produce schiume poliuretaniche ed è un riferimento nel mercato nazionale dell’isolamento termico per edilizia civile ed industriale.Da questa grande esperienza è nato POLIISO AIR, un sistema per la realizzazione di canali pre-isolati per il trasporto dell’aria.
Il sistema non si basa solo sui pannelli in poliuretano espanso con rivestimento in alluminio pre-isolato ma è costituito anche da accessori, macchinari, utensili e know-how destinati alla costruzione dei canali.
Il settore delle canalizzazioni per la distribuzione dell’aria condizionata viene quindi rinnovato sostituendo la tradizionale condotta in lamiera zincata con canale in alluminio pre-isolato.Ediltec ha quindi deciso di inserirsi in questo nuovo mercato, indirizzandosi non più solo agli operatori legati ai canali dell’edilizia tradizionale bensì anche a coloro che trattano impiantistica, climatizzazione e/o termoidraulica.
Oltre a coibentare gli edifici, l’azienda ambisce ora a isolare anche l’aria, sempre rivolta al miglioramento del comfort abitativo, della qualità di vita e all’efficientamento energetico.
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO AIR: sistema per la realizzazione di canali pre-isolati
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-air-sistema-realizzazione-canali-pre-isolati
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-16 17:49:44
[post_modified_gmt] => 2021-12-16 16:49:44
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=657024
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[2] => WP_Post Object
(
[ID] => 590981
[post_author] => 4
[post_date] => 2017-05-09 17:54:27
[post_date_gmt] => 2017-05-09 15:54:27
[post_content] => POLIISO su Misura è uno strato termoisolante lavorato su misura costituito da pannelli piani e/o preincisi in poliuretano espanso rigido tipo POLIISO.I pannelli sono costituiti da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l'impiego di CFC e HCFC, fra vari tipi di supporti a seconda della tipologia di applicazione.
Appositamente pensato per le coperture in elementi prefabbricati di calcestruzzo, il pannello viene realizzato appunto "su misura" e con dimensioni modulari per lo specifico cantiere che garantiscono una perfetta aderenza alla conformazione del tegolo.
Oltre ad elevate prestazioni di isolamento termico, POLIISO SU MISURA permette una notevole rapidità di montaggio unitamente all'assenza di sfridi per mantenere ordine e pulizia in cantiere.
POLIISO Curvo
[caption id="attachment_668702" align="aligncenter" width="594"] Pannello su misura POLIISO Curvo[/caption]
POLIISO su Misura è disponibile nella versione POLIISO Curvo per l’isolamento termico, costituito da schiuma polyiso rigida a celle chiuse e caratterizzato da intagli ad interassi regolari che permettono di adeguarsi perfettamente alla conformazione del manufatto su cui deve essere installato.
La realizzazione POLIISO CURVO è compatibile con tutti i rivestimenti e nasce per permettere di risolvere le problematiche applicative delle coperture in elementi prefabbricati in calcestruzzo.
Può essere comunque impiegato in tutti i casi che prevedono l’applicazione dello strato isolante su superfici non complanari.
I pannelli hanno dimensioni standard pari a 1200 x 1200 mm e sono disponibili negli spessori da 40 mm a 100 mm.
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO su Misura e POLIISO Curvo: strato termoisolante
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliso-su-misura-isolamento-termico-pannello-ediltec
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 09:47:40
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 08:47:40
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=590981
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[3] => WP_Post Object
(
[ID] => 590977
[post_author] => 4
[post_date] => 2017-05-09 17:45:48
[post_date_gmt] => 2017-05-09 15:45:48
[post_content] => I pannelli PENDENZATI rappresentano un sistema termoisolante prefabbricato che permette di realizzare pendenze e incrementare la resistenza termica.
Il sistema isolante per coperture piane è costituito da pannelli in polistirene estruso (XPS) o polistirene espanso sinterizzato (EPS) preincollati a pannelli in poliuretano espanso rigido (PIR).
La soluzione permette di progettare e realizzare elementi modulari preassemblati che costituiscono sia uno strato di pendenza, correttamente orientato verso gli scarichi predisposti, sia uno strato termoisolante dimensionato in funzione del livello di prestazione energetica richiesta.
La compatibilità con i sistemi d'impermeabilizzazione è massima in quanto, a seconda della tipologia di pannelli POLIISO che viene scelta, si possono applicare membrane bituminose o sintetiche con sistemi di fissaggio a caldo oppure a freddo.
Applicazioni:
Copertura piana sotto membrana bituminosa o sintetica
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => Pannelli PENDENZATI termoisolanti per coperture
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => sistema-speciale-pannelli-pendenzati
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-16 17:48:09
[post_modified_gmt] => 2021-12-16 16:48:09
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=590977
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[4] => WP_Post Object
(
[ID] => 590789
[post_author] => 4
[post_date] => 2017-05-05 17:38:35
[post_date_gmt] => 2017-05-05 15:38:35
[post_content] => POLIISO CC è il pannello per l’isolamento termico costituito da una schiuma polyiso (poliuretano espanso) e impiegato per la coibentazione di coperture.Questo pannello per l’isolamento termico è costituito da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC tra due supporti di cartonfeltro bitumato, e dichiara valori di λD pari a 0,028 W/mK per spessori fino 60 mm e 0,026 W/mK per spessori superiori secondo la norma europea EN 13165.
I pannelli POLIISO CC hanno dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm e sono disponibili negli spessori da 30 a 100 mm.
Vengono utilizzati per la coibentazione di tetto caldo sotto membrana bituminosa in coperture zavorrate o pavimentate.
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO CC: pannello isolante in poliuretano espanso
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-cc-pannello-isolante-in-poliuretano-espanso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-16 17:58:19
[post_modified_gmt] => 2021-12-16 16:58:19
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=590789
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[5] => WP_Post Object
(
[ID] => 590780
[post_author] => 4
[post_date] => 2017-05-05 17:01:22
[post_date_gmt] => 2017-05-05 15:01:22
[post_content] => POLIISO ECO è un pannello per l’isolamento termico costituito da una schiuma polyiso (poliuretano espanso). I pannelli per l’isolamento termico POLIISO ECO sono costituiti da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC tra due supporti di carta kraft.
Queste soluzioni dichiarano valori di λD pari a 0,028 W/mK per spessori fino 60 mm e 0,026 W/mK per spessori superiori, secondo la norma europea EN 13165, e presentano dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm e spessori da 30 a 100 mm.
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO ECO: pannello per l’isolamento termico in poliuretano espanso
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-eco-pannello-isolante-poliuretano-espanso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 09:40:02
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 08:40:02
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=590780
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[6] => WP_Post Object
(
[ID] => 590767
[post_author] => 4
[post_date] => 2017-05-05 16:30:36
[post_date_gmt] => 2017-05-05 14:30:36
[post_content] => POLIISO FB è un pannello isolante costituito da una schiuma polyiso (poliuretano espanso), impiegato per la coibentazione termica di parete ventilata, tetto caldo con fotovoltaico, tetto caldo con membrana bituminosa o sintetica fissate a freddo.Questo pannello per l’isolamento termico è costituito da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC fra due supporti: quello della faccia superiore in velovetro addizionato con fibre minerali (da posizionare sul lato maggiormente esposto al rischio incendi) e quello della faccia inferiore in velovetro saturato mineralizzato.
I pannelli POLIISO FB dichiarano valori di λD pari a 0,028 W/mK per spessori fino a 60 mm, λD pari a 0,026 W/mK per spessori da 80 a 100 mm e λD pari a 0,025 W/mK per spessori superiori, secondo la norma europea EN 13165.
Il pannello è classificato in Euroclasse B s1 d0 secondo EN 13501-1 e caratterizzato da dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm, mentre gli spessori variano da 30 a 160 mm.
Applicazioni:
Parete ventilata,
tetto caldo con fotovoltaico,
tetto caldo con membrana bituminosa o sintetica fissate a freddo
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO FB: isolante termico in poliuretano espanso
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => pannello-in-poliuretano-espanso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 09:45:03
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 08:45:03
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=590767
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[7] => WP_Post Object
(
[ID] => 474758
[post_author] => 4
[post_date] => 2013-03-08 14:37:16
[post_date_gmt] => 2013-03-08 13:37:16
[post_content] => POLIISO Tegola è il pannello strutturale e portante impiegato per l’isolamento termico sottotegola e realizzato mediante utilizzo di schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC fra due supporti di alluminio goffrato.
I pannelli isolanti di questa linea sono battentati su 4 lati e dichiarano valori di λD pari a 0,022 W/mK, secondo la norma europea EN 13165, e valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa.
I pannelli POLIISO Tegola presentano una lunghezza di 2400 mm, una larghezza pari al passo della tegola e spessori disponibili da 60 a 140 mm; sono, inoltre, classificati al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1.
La funzione portante di questi pannelli isolanti è ottenuta dall’inserimento, in lunghezza, di un profilo metallico portategole forato che favorisce la microventilazione sotto il manto di copertura o la ventilazione nel caso di utilizzo del profilo XL con altezza 42 mm.
In caso di utilizzo del profilo XL l'altezza del battente risulterà essere di 18 mm per lo spessore 60 mm e di 30 mm per lo spessore 80 mm.
Pannelli isolanti POLIISO Tegola Doppio Passo
[caption id="attachment_573904" align="aligncenter" width="600"] Pannello Poliiso tegola doppio passo per l'isolamento termico[/caption]
Nella versione POLIISO Tegola Doppio Passo il pannello strutturale e portante per l’isolamento termico, battentato su 4 lati, dichiara sempre valori di λD pari a 0,022 W/mK secondo la norma europea EN 13165, e valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa.
La differenza sostanziale rispetto ai pannelli ordinari sta nella lunghezza, pari a 1190 mm, e nella larghezza, pari al doppio passo della tegola.
Gli spessori disponibili vanno da 60 a 140 mm.
Applicazioni di POLIISO Tegola e POLIISO Tegola Doppio Passo:
[post_title] => POLIISO Tegola e POLIISO Tegola Doppio Passo: pannelli per l'isolamento termico
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-tegola-doppio-passo-pannello-in-poliuretano-espanso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 09:49:30
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 08:49:30
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=474758
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[8] => WP_Post Object
(
[ID] => 474705
[post_author] => 4
[post_date] => 2013-03-08 14:07:36
[post_date_gmt] => 2013-03-08 13:07:36
[post_content] => X-FOAM® HBT 700 è una lastra per l’isolamento termico in polistirene estruso di colore indaco, con pelle di estrusione e 4 bordi battentati.Le lastre dichiarano valori di resistenza alla compressione ≥ 700 kPa e hanno una larghezza pari a 600 mm, lunghezza 1250 mm e spessori disponibili da 50 a 300 mm.
X-FOAM HBT 700 è classificato al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1.
Applicazioni:
Tetto rovescio carrabile,
Parete interrata,
Pavimento industriale e di celle frigo,
Sotto platea di fondazione
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => X-FOAM® HBT 700: lastra per l'isolamento termico
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => x-foam-hbt-700-lastra-in-polistirene-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 10:08:56
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 09:08:56
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=prodotti&p=474705
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[9] => WP_Post Object
(
[ID] => 369955
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:22:26
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:22:26
[post_content] => X-FOAM® WAFER è una lastra per l’isolamento termico costituita da polistirene estruso di colore indaco, con superficie waferata e 4 bordi dritti.Le lastre dichiarano valori di resistenza alla compressione da 200 kPa a 250 kPa e hanno una larghezza pari a 600 mm, lunghezza 1250 mm e spessori disponibili da 20 a 300 mm.
X-FOAM WAFER è classificato al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1.
Applicazioni:
pavimento su porticati (piano pilotis)
cappotto
ponti termici
[caption id="attachment_573880" align="aligncenter" width="600"] Latra indaco in polistirene estruso[/caption]
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => Lastra isolante in polistirene estruso X-FOAM® WAFER
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => x-foam-wafer-lastra-isolante-in-polistirene-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-16 17:47:28
[post_modified_gmt] => 2021-12-16 16:47:28
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/x-foam-wafer-lastra-isolante-in-polistirene-estruso/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[10] => WP_Post Object
(
[ID] => 369873
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:22:25
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:22:25
[post_content] => POLIISO® ED è il pannelloisolante in poliuretano espanso studiato per l'isolamento termico di coperture, pareti e pavimenti.Questo pannello è costituito da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC fra due supporti in velovetro saturato mineralizzato.
I pannelliPOLIISO® ED dichiarano valori di λD pari a 0,028 W/mK per spessori fino a 70 mm, λD pari a 0,026 W/mK per spessori da 80 a 100 mm e λD pari a 0,025 W/mK per spessori superiori, secondo la norma europea EN 13165.
[caption id="attachment_573831" align="aligncenter" width="600"] Pannello termoisolante in poliuretano espanso[/caption]
POLIISO ED dichiara, inoltre, valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa, è idoneo all'applicazione a cappotto e presenta dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm e spessori da 30 a 160 mm.
POLIISO ED è utilizzato per la realizzazione di:
Cappotti,
Pavimenti su porticati (Piano pilotis),
Tetti caldi sotto membrana sintetica
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO® ED: pannello isolante per coperture, pareti e pavimenti
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-ed-pannello-isolante-in-poliuretano-espanso-per-lisolamento-delle-coperture
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 09:53:42
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 08:53:42
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/poliiso-ed-pannello-isolante-in-poliuretano-espanso-per-lisolamento-delle-coperture/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[11] => WP_Post Object
(
[ID] => 369874
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:22:25
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:22:25
[post_content] => POLIISO® PLUS PLUS è un pannello per l’isolamento termico in schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC fra due supporti di carta metallizzata multistrato.I pannelli dichiarano valori di λD pari a 0,022 W/mK secondo la norma europea EN 13165, valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa ed hanno dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm o 1200 x 3000 mm.
I pannelli sono disponibili negli spessori da 20 a140 mm.
[caption id="attachment_573857" align="aligncenter" width="600"] Dettaglio di POLIISO® PLUS[/caption]
Applicazioni:
Parete intercapedine,
Tetto caldo sotto membrana sintetica,
Pavimento residenziale,
Pavimento con impianto di riscaldamento,
Tetto caldo giardino,
Tetto caldo sotto membrana bituminosa
Tetto a falde sotto membrana ventilato
NOTA: Il pannello POLIISO PLUS non è idoneo alla posa di manti impermeabili mediante sfiammaturaScarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO® PLUS: pannello per l'isolamento termico ad alta efficienza
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-plus-pannello-isolante-in-schiuma-polyiso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 10:02:47
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 09:02:47
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/poliiso-plus-pannello-isolante-in-schiuma-polyiso/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[12] => WP_Post Object
(
[ID] => 369454
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:22:17
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:22:17
[post_content] => POLIISO EXTRA è il pannello isolante costituito da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza CFC o HCFC fra due supporti di alluminio multistrato.I pannelli POLIISO EXTRA dichiarano valori di λD pari a 0,022 W/mK secondo la norma europea EN 13165, valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa ed hanno dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm.
I pannelli sono disponibili negli spessori da 20 a 160 mm.
Applicazioni:
Parete intercapedine,
Pavimento residenziale,
Pavimento con impianto di riscaldamento
Tetto metallico (metal deck)
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO EXTRA: pannello isolante per pareti, pavimenti e coperture
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-extra-pannello-in-schiuma-polyiso-per-lisolamento-termico
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 09:42:45
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 08:42:45
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/poliiso-extra-pannello-in-schiuma-polyiso-per-lisolamento-termico/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[13] => WP_Post Object
(
[ID] => 367497
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => X-FOAM®HBT è una lastra per l’isolamento termico costituita da polistirene estruso di colore indaco, caratterizzata da pelle di estrusione e 4 bordi battentati.Le lastre dichiarano valori di resistenza alla compressione ≥ 300 kPa e hanno una larghezza pari a 600 mm, lunghezza 1250 mm e spessori disponibili da 30 a 300 mm.
X-FOAM HBT è classificato al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1.
Applicazioni:
Tetto rovescio non praticabile,
Tetto rovescio praticabile,
Tetto rovescio giardino
Tetto a falde sopra membrana ventilato,
Parete interrata,
Pavimento residenziale,
Pavimento con impianto di riscaldamento,
Pavimento industriale e di celle frigo
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => X-FOAM® HBT: lastra per l'isolamento termico in polistirene estruso
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => x-foam-hbt-lastra-isolante-in-polistirene-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 10:09:13
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 09:09:13
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/x-foam-hbt-lastra-isolante-in-polistirene-estruso/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[14] => WP_Post Object
(
[ID] => 367498
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => X-FOAM HBD è una lastra isolante costituita da polistirene estruso di colore indaco, con pelle di estrusione e con i 4 bordi dritti.
Le lastre isolanti X-FOAM HBD dichiarano valori di resistenza alla compressione ≥ 300 kPa e hanno una larghezza pari a 600 mm, lunghezza 1250 mm e spessori disponibili da 30 a 100 mm.
X-FOAM HBD è classificato al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1.
Applicazioni:
Tetto rovescio non praticabile,
Tetto rovescio praticabile,
Tetto rovescio giardino,
Tetto a falde sopra membrana ventilato,
Pavimento residenziale,
Pavimento con impianto di riscaldamento.
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => X-FOAM® HBD: lastra isolante in polistirene estruso
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => x-foam-hbd-lastra-isolante-in-polistirene-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 10:07:35
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 09:07:35
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/x-foam-hbd-lastra-isolante-in-polistirene-estruso/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[15] => WP_Post Object
(
[ID] => 367499
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => X-FOAM®LMF è una lastra per l’isolamento termico realizzata mediante impiego di polistirene estruso di colore indaco, con pelle di estrusione e con i 4 bordi ad incastro maschio-femmina.Le lastre dichiarano valori di resistenza alla compressione da 200 kPa a 300 kPa e hanno una larghezza pari a 600 mm, lunghezza 2800 mm e spessori disponibili da 30 a 100 mm.
X-FOAM LMF è classificato al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1.
Applicazioni:
Parete intercapedine
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => X-FOAM® LMF: lastra isolante in polistirene estruso
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => x-foam-lmf-lastra-isolante-in-polistirene-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 10:09:29
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 09:09:29
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/x-foam-lmf-lastra-isolante-in-polistirene-estruso/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[16] => WP_Post Object
(
[ID] => 367500
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => X-FOAM® MLB è una lastra isolante costituita da polistirene estruso di colore indaco, senza pelle di estrusione e con i 4 bordi dritti.Le lastre dichiarano valori di resistenza alla compressione da 200 kPa a 300 kPa e hanno una larghezza pari a 600 mm, lunghezza 3000 mm e spessori disponibili da 20 a 100 mm.
XFOAM MLB è classificato al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1.
Applicazioni:
Ponti termici,
Furgonature isotermiche,
Pannelli sandwich
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => X-FOAM® MLB: lastra isolante in polistirene estruso
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => x-foam-mlb-lastra-isolante-in-polistirene-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 10:09:45
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 09:09:45
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/x-foam-mlb-lastra-isolante-in-polistirene-estruso/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[17] => WP_Post Object
(
[ID] => 367501
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => X-FOAM®HBT 500 è una lastra per l’isolamento termico costituita da polistirene estruso di colore indaco, con pelle di estrusione e con i 4 bordi battentati.Le lastre dichiarano valori di resistenza alla compressione ≥ 500 kPa e hanno una larghezza pari a 600 mm, lunghezza 1250 mm e spessori disponibili da 50 a 300 mm.
X-FOAM HBT 500 è classificato al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1.
Applicazioni:
Tetto rovescio carrabile,
Tetto rovescio giardino,
Parete interrata,
Pavimento industriale e di celle frigo,
Sotto platea di fondazione
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => X-FOAM® HBT 500: lastra isolante in polistirene
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => x-foam-hbt-500-lastra-isolante-in-polistirene-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 10:08:01
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 09:08:01
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/x-foam-hbt-500-lastra-isolante-in-polistirene-estruso/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[18] => WP_Post Object
(
[ID] => 367502
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => POLIISO® AD è un pannello isolante in poliuretano espanso ideato per la coibentazione di pareti e pavimenti radianti.POLIISO AD è un pannello per l’isolamento termico costituito da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC fra due supporti di alluminio goffrato.
Questi pannelli dichiarano valori di λD pari a 0,022 W/mK secondo la norma europea EN 13165, valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa e sono classificati al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1.
I pannelli POLIISO AD sono caratterizzati da dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm e sono disponibili negli spessori da 20 a 160 mm.
[caption id="attachment_573825" align="aligncenter" width="600"] Dettaglio del pannello isolante[/caption]
Applicazioni:
Parete intercapedine,
Pavimento residenziale,
Pavimento con impianto di riscaldamento
Tetto rovescio non praticabile,
Tetto rovescio praticabile
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO® AD: pannello per la coibentazione di pareti e pavimenti radianti.
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-ad-pannello-isolante-in-poliuretano-espanso-per-lisolamento-delle-coperture
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 09:52:48
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 08:52:48
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/poliiso-ad-pannello-isolante-in-poliuretano-espanso-per-lisolamento-delle-coperture/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[19] => WP_Post Object
(
[ID] => 367506
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => POLIISO® VV è il pannello termoisolante in poliuretano espanso, impiegato per la coibentazione termica delle coperture.Questo pannello è costituito da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC fra due supporti di velovetro saturato.
I pannelli dichiarano valori di λD pari a 0,028 W/mK per spessori fino a 70 mm, λD pari a 0,026 W/mK per spessori da 80 a 100 mm e λD pari a 0,025 W/mK per spessori superiori, in conformità alla norma europea EN 13165.
Inoltre, POLIISO VV dichiara valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa ed è idoneo all’applicazione sotto membrana bituminosa, dimostrando un'elevata resistenza a temperature di esercizio molto elevate.
I pannelli hanno dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm e sono disponibili negli spessori da 20 a 140 mm.
Il pannello termoisolante POLIISO VV è impiegato per tetto caldo sotto membrana bituminosa, tetto caldo sotto membrana sintetica, tetto caldo giardino, tetto metallico (metal deck), tetto a falde sotto membrana ventilato.
Il pannello isolante POLIISO® VV è disponibile anche nella versione POLIISO® VV HD.Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO VV: pannello termoisolante in poliuretano espanso
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-vv-pannello-isolante-in-poliuretano-espanso-per-lisolamento-delle-coperture
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-01-14 15:02:01
[post_modified_gmt] => 2021-01-14 14:02:01
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/poliiso-vv-pannello-isolante-in-poliuretano-espanso-per-lisolamento-delle-coperture/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[20] => WP_Post Object
(
[ID] => 367507
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => POLIISO® SB è il pannello isolante in poliuretano espanso, disponibile anche nella versione POLIISO SB HD, entrambe impiegate per il tetto caldo sotto membrana bituminosa, per il tetto caldo giardino e per il tetto a falde sotto membrana ventilato.I pannelli isolanti POLIISO SB e POLIISO SB HD sono costituiti da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC fra due supporti: quello della faccia superiore in velovetro bitumato e quello della faccia inferiore in velovetro saturato mineralizzato.
Caratteristiche tecniche del pannello isolante POLIISO SB
I pannelli dichiarano valori di λD pari a 0,028 W/mK per spessori fino a 70 mm, λD pari a 0,026 W/mK per spessori da 80 a 100 mm e λD pari a 0,025 W/mK per spessori superiori, secondo la norma europea EN 13165.
Il pannello per l'isolamento termico POLIISO SB dichiara valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa ed è idoneo all’applicazione sotto membrana bituminosa posata mediante sfiammatura.
Le dimensioni standard dei pannelli sono di 600 x 1200 mm e gli spessori disponibili vanno da 30 a 160 mm.
Pannello isolante POLIISO SB HD
Questi pannelli dichiarano valori di λD pari a 0,028 W/mK per spessori fino a 70 mm, λD pari a 0,026 W/mK per spessori da 80 a 100 mm e λD pari a 0,025 W/mK per spessori superiori, secondo la norma europea EN 13165.
POLIISO SB HD dichiara valori di resistenza alla compressione ≥ 200 kPa ed e idoneo all’applicazione sotto membrana bituminosa, posata mediante sfiammatura.
I pannelli hanno dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm e sono disponibili negli spessori da 30 a 160 mm.
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => POLIISO® SB: pannello isolante in poliuretano espanso
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-sb-pannello-isolante-in-poliuretano-espanso-per-lisolamento-delle-coperture
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 10:03:52
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 09:03:52
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/poliiso-sb-pannello-isolante-in-poliuretano-espanso-per-lisolamento-delle-coperture/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[21] => WP_Post Object
(
[ID] => 367509
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => GIBITEC® ES è un pannello semisandwich prefabbricato impiegato per l'isolamento della parete e del soffitto dall’ interno.Questo pannello isolante è composto da una lastra di cartongesso di spessore 13 (o 10) mm accoppiato a lastre di polistirene estruso X-FOAM® senza pelle di estrusione.
[caption id="attachment_590940" align="aligncenter" width="600"] GIBITEC ES, pannello semisandwich prefabbricato- dettaglio[/caption]
I pannelli hanno dimensioni standard pari a 1200 x 3000 mm (o 2000 mm) e sono disponibili in vari spessori. Le lastre XFOAM ® che compongono i pannelli dichiarano valori di resistenza alla compressione ≥ 200 kPa.
GIBITEC® PLUS
GIBITEC PLUS è un pannello semisandwich prefabbricato, composto da una lastra di cartongesso di spessore 13 (o 10) mm accoppiato ad un pannello POLIISO PLUS® rivestito in carta metalizzata multistrato.
[caption id="attachment_590941" align="aligncenter" width="600"] GIBITEC® PLUS, pannello semisandwich prefabbricato[/caption]
I pannelli hanno dimensioni standard pari a 1200 x 3000 mm (o 2000 mm) e sono disponibili in vari spessori.
I pannelli POLIISO PLUS® che compongono il semisandwich GIBITEC PLUS dichiarano valori di conducibilità termica λD pari a 0,022 W/mK e valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa.
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => GIBITEC: pannello semisandwich prefabbricato per l'isolamento termico
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => prodotti-speciali-gibitec-es-pannelli-preaccoppiati-xps-cartongesso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-16 17:46:44
[post_modified_gmt] => 2021-12-16 16:46:44
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/prodotti-speciali-gibitec-es-pannelli-preaccoppiati-xps-cartongesso/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[22] => WP_Post Object
(
[ID] => 367510
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => X-FOAM® EASY TEGOLA è la lastra impiegata per l'isolamento termico sottotegola delle coperture, realizzata impiegando polistirene estruso di colore indaco e caratterizzata da pelle di estrusione e 4 bordi battentati.Le lastre presentano sulla superficie all’estradosso tre scanalature longitudinali per la microventilazione e delle scanalature trasversali predisposte per l’incastro del dente della tegola.
Le lastre dichiarano valori di resistenza alla compressione ≥ 300 kPa; hanno una larghezza pari a 630 mm, lunghezza variabile in base al passo della tegola e spessori disponibili da 40 a 120 mm.
Le lastre sono classificate al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1.
Applicazioni:
Tetto a falde sopra membrana ventilato con aggancio
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => X-FOAM® EASY TEGOLA: lastra per l'isolamento sottotegola
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => prodotti-speciali-x-foam-easy-tegola-lastre-isolanti-sottotegola-in-polistirene-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 10:05:26
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 09:05:26
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/prodotti-speciali-x-foam-easy-tegola-lastre-isolanti-sottotegola-in-polistirene-estruso/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[23] => WP_Post Object
(
[ID] => 367511
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => X-FOAM® EASY PIL è una lastra per l'isolamento dei ponti termici realizzata in polistirene estruso.E’ una lastra per l’isolamento termico costituita da polistirene estruso di colore indaco, senza pelle di estrusione e con i 4 bordi dritti.
Le lastre dichiarano valori di resistenza alla compressione ≥ 200 kPa e hanno una larghezza pari a 600 mm, lunghezza 3000 mm e spessori disponibili da 25 a 100 mm.
Le lastre, classificate al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1, sono fresate su ambo le superfici per ottenere la migliore adattabilità alle superfici ed un facile aggrappaggio della colla o dell’intonaco.
Applicazioni:
isolamento dei ponti termici
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => X-FOAM® EASY PIL: lastra per l'isolamento dei ponti termici
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => prodotti-speciali-x-foam-easy-pil-lastre-per-lisolamento-dei-ponti-termici-in-polistirene-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 10:04:54
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 09:04:54
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/prodotti-speciali-x-foam-easy-pil-lastre-per-lisolamento-dei-ponti-termici-in-polistirene-estruso/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[24] => WP_Post Object
(
[ID] => 367512
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 17:21:41
[post_date_gmt] => 2012-10-09 15:21:41
[post_content] => X-FOAM® TRC è una lastra per l’isolamento termico costituita da polistirene estruso di colore indaco, senza pelle di estrusione, con superficie scanalata in senso longitudinale e con i 4 bordi dritti.Le lastre dichiarano valori di resistenza alla compressione da 200 kPa a 300 kPa e hanno una larghezza pari a 600 mm, lunghezza 3000 mm e spessori disponibili da 20 a 100 mm.
X-FOAM TRC è classificato al fuoco EUROCLASSE E secondo la normativa europea EN 13501-1.
Le fresature presenti su entrambe le facce permettono una migliore adattabilità alle superfici ed un facile aggrappaggio della colla.
Applicazioni:
Furgonature isotermiche,
pannelli sandwich
Scarica il catalogo generale dei prodotti Ediltec
[post_title] => X-FOAM® TRC: lastra isolante in polistirene estruso
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => x-foam-trc-lastra-isolante-in-polistirene-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-12-17 10:10:01
[post_modified_gmt] => 2021-12-17 09:10:01
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/prodotti/x-foam-trc-lastra-isolante-in-polistirene-estruso/
[menu_order] => 0
[post_type] => prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
)
[related_prodotti_approfondimenti] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 608247
[post_author] => 4
[post_date] => 2025-06-20 02:54:27
[post_date_gmt] => 2025-06-20 00:54:27
[post_content] =>
[ez-toc]
Ogni edificio “comunica” e si relaziona con l’esterno attraverso le facciate. L’isolamento termico e acustico, la quantità di luce e aria, dipendono dalla conformazione delle facciate, che hanno proprio lo scopo di proteggere e regolare i rapporti tra “dentro” e “fuori”. Esistono diverse tecnologie per realizzare l’involucro esterno, ciascuna con i propri pregi e difetti.
Le facciate ventilate sono una soluzione tecnologica efficiente per gli involucri edilizi, in quanto assicurano elevate prestazioni e durabilità nel tempo. Proprio per questo motivo sono spesso scelte per le riqualificazioni e le ristrutturazioni degli edifici esistenti, oltre che per la realizzazione di nuove e performanti costruzioni. Efficienza energetica, comfort abitativo, durabilità e qualità estetica sono combinati in modo vincente in questa soluzione ormai nota e sempre più diffusa.Opzione moderna e performante, offre diversi vantaggi, tra cui anche una grande libertà di espressione progettuale, grazie alla varietà di sistemi e di finiture oggi disponibili sul mercato.
Che cos’è una facciata ventilata?
Una facciata ventilata è un sistema di rivestimento esterno per edifici che prevede la realizzazione di un’intercapedine d’aria tra il rivestimento esterno e la parete portante dell’edificio. Questo spazio consente una ventilazione naturale che migliora le prestazioni termo-igrometriche dell’edificio. Il sistema è adatto sia per le nuove costruzioni che per gli interventi di riqualificazione dell’esistente.
Per realizzare una facciata ventilata è necessario, pertanto, costruire un’apposita struttura e un sistema di fissaggio per il rivestimento esterno, da distanziare rispetto alla parete principale. Un ulteriore strato per l’isolamento termo-acustico, protetto da materiale impermeabile traspirante, è posizionato in aderenza alla costruzione. Proprio questo, infatti, è lo strato visibile dall’esterno e in grado di definire anche esteticamente e formalmente l’identità dell’edificio. Allo stesso tempo, però, è essenziale per creare lo strato d’aria responsabile della ventilazione dell’intero sistema. La camera d’aria dovrebbe avere uno spessore di pochi centimetri, senza eccedere, per evitare di annullare i moti d’aria. Abitualmente si parla di 3-5 centimetri. Il sistema di fissaggio viene realizzato con staffe, strutture e ancoraggi che permettono il montaggio a secco del rivestimento.
Le facciate ventilate sono definite come sistemi a sbalzo in quanto lo strato di finitura è indipendente dalla parete, alla quale è vincolato tramite appositi sistemi di ancoraggio e sospensione, che possono essere a vista o a scomparsa. Questi dispositivi hanno lo scopo di distanziare lo strato di finitura della facciata, per creare la camera d’aria delle giuste dimensioni, e allo stesso tempo sorreggerlo.
A seconda della facciata, si utilizzano montanti e traverse piuttosto che staffe, generalmente in acciaio o leghe leggere. In alcuni casi, soprattutto per edifici di dimensioni contenute e nel campo della bioedilizia, è possibile che il sistema di ancoraggio sia realizzato in legno. L’intercapedine ha abitualmente una larghezza compresa tra i 3 e i 5 cm, senza ostacoli interni che impediscano il flusso d’aria, permesso da apposite griglie di aerazione poste ai piedi della facciata e alla sua sommità.
Considerazioni di progetto delle facciate ventilate
Il design di una facciata ventilata richiede considerazioni ad hoc, riguardanti analisi e dimensionamento di tutte le parti – rivestimento esterno, intercapedine d’aria, strato isolante impermeabile, fori di aerazione –, selezione del sistema di aggancio alla struttura primaria dell’edificio e dei materiali (che devono rispondere a precisi requisiti di resistenza al fuoco, agli agenti atmosferici, al carico), previsione delle fasi e delle modalità di intervento manutentivo.
Vantaggi di un sistema di facciata ventilata
Gli aspetti positivi di una facciata ventilata sono sicuramente rilevanti, poiché, oltre al miglioramento estetico implicano un sostanziale upgrade dell’efficienza e della durata nel tempo della costruzione.
In sintesi i vantaggi di una facciata sono:
efficienza energetica, poiché l’aria nell’intercapedine isola l’involucro sottostante, riducendo di conseguenza l’impegno di risorse ed economico per riscaldamento e raffrescamento degli ambienti interni;
durata nel tempo di un edificio, dato che la facciata ventilata protegge la struttura retrostante dagli agenti atmosferici;
manutenzione ridotta, poiché dopo l’installazione non sono necessarie azioni particolari o impegnative;
Eliminazione dei problemi di condensa superficiale e di umidità;
Valore architettonico ed estetico delle facciate, gestite liberamente dal progettista, sia in termini cromatici, che materici.
Ci sono svantaggi nell’optare per una facciata ventilata?
I contro sono davvero ridotti, rispetto ai pro di una facciata ventilata e si possono ricondurre essenzialmente alle fasi iniziali di scelta e di posa in opera. Una soluzione di questo tipo infatti ha un costo iniziale maggiore, rispetto a gran parte delle proposte di rivestimento e/o di isolamento tradizionale, e richiede sia una progettazione accurata sia da ultimo una posa professionale, ad opera di personale qualificato.
Quali materiali si usano per le facciate ventilate?
Per realizzare una facciata ventilata si possono utilizzare differenti materiali. A partire dalla struttura portante: non importa che si tratti di una parete in muratura, in cemento o in legno, è sempre possibile realizzare un pacchetto tecnologico che sfrutti i benefici della ventilazione naturale. La struttura che sorregge il rivestimento e dà origine all’intercapedine viene generalmente realizzata tramite sistemi metallici.
Anche per quanto riguarda i materiali isolanti, non vi sono vincoli particolari, per quanto generalmente si ricorra a materiali sottoforma di pannelli, ad esempio in lana di roccia o in fibra di vetro. Infine, il rivestimento può essere scelto sulla base del gusto estetico personale e dello stile che si vuole ricercare per l’edificio. Si possono valutare rivestimenti ceramici, in pietra, ma anche in legno o in materiali metallici.
Per schematizzare, generalmente vengono scelti:
ceramica e gres, in lastre anche di grandi dimensioni che riprendono l’estetica di molti materiali naturali pur garantendo una ottima resistenza alle intemperie;
metallo(in particolare alluminio e zinco, ma anche zinco-titanio), lavorato in elementi da agganciare con graffe, a scandola o a doghe. I pannelli generalmente sono disponibili in diversi colori e lavorazioni, con effetti luminosi dalla grande valenza estetica. L’alluminio in particolare è un materiale che dona uno stile inconfondibilmente contemporaneo agli edifici. Tra le sue caratteristiche più importanti ricordiamo la durezza, la leggerezza e la duttilità.
pietra naturale o ricostituita, in lastre di diverse misure (le seconde anche molto grandi). La pietra è una materiale naturale, adatta per gli esterni in quanto è impermeabile e resistente. Anche in questo caso sono svariati i colori, le forme e le texture tra cui scegliere. Anche il cotto si presta ai rivestimenti per esterno, garantendo un aspetto contemporaneo e naturale all’edificio.
laterizio, di elevata resa espressiva e in continuità stilistica con la tradizione costruttiva.
Materiale naturale per eccellenza, il legno viene appositamente trattato per essere installato all’esterno, per evitare problemi legati all’invecchiamento e all’esposizione agli agenti atmosferici, garantendo efficienza e grande impatto estetico. Offre un ottimo isolamento termico e acustico, è resistente alle sollecitazioni e, opportunamente trattato, è in grado di durare a lungo se esposto alle intemperie
La scelta materica dipende comunque dalle esigenze funzionali del progetto specifico, oltre che ovviamente estetiche.
Normativa di riferimento
Quando si parla di facciate ventilate, è fondamentale considerare il quadro normativo che ne regola la progettazione, l’installazione e le prestazioni. Il primo e principale riferimento è la norma UNI 11018:2023 “Facciate ventilate - Parte 1: Caratteristiche prestazionali e terminologia”.
La norma definisce le caratteristiche prestazionali delle facciate ventilate, con particolare attenzione a sicurezza, resistenza agli agenti atmosferici, isolamento termico e acustico e sostenibilità ambientale. Fornisce terminologia, descrizione dei componenti, criteri di misurazione e linee guida per la progettazione. Si applica sia a edifici nuovi sia esistenti, anche con superfici curve o inclinate, purché compatibili con il tipo di rivestimento.
La norma UNI 11108 definisce la facciata ventilata come un:
“tipo di facciata a schermo avanzato, in cui l’intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l’aria in essa presente possa fluire per effetto camino in modo naturale e/o in modo artificialmente controllato, a seconda delle necessità stagionali e/o giornaliere, al fine di migliorarne le prestazioni termo-energetiche complessive”.
Le altre normative di riferimento, come per tutti i sistemi edilizi, riguardano l’efficienza energetica, la prevenzione incendi, la sicurezza strutturale e la marcatura CE per tutti i materiali in uso.
Da luglio 2022 è invece in vigore un nuovo decreto ministeriale sulle norme tecniche di prevenzione incendi. La RTV (regola tecnica verticale) si pone l’obbiettivo di limitare la propagazione di incendio, sia internamente sia esternamente agli edifici, attraverso “le chiusure d’ambito” (l’involucro esterno di una architettura, ovvero fronti e coperture), e la caduta a causa del fuoco di elementi di tali chiusure. Vengono classificati gli edifici a seconda del rischio e indicati, per le costruzioni più pericolose, precisi requisiti di reazione al fuoco di tutti i componenti delle facciate, incluse quelle ventilate. Per le quali sono previste prescrizioni ad hoc, come ad esempio l’interruzione a ogni piano dell’intercapedine con elementi a tenuta fumi o la protezione da irraggiamento da fiamma della pelle interna.
Quanto è spessa una parete ventilata?
La norma UNI 11018 (relativa a Rivestimenti e sistemi di ancoraggio per facciate ventilate a montaggio meccanico - Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione - Rivestimenti lapidei e ceramici) segnala che l’intercapedine d’aria di una parete ventilata per funzionare correttamente non deve avere spessore inferiore a 2 cm (al fine di far defluire correttamente l’acqua meteorica).
Il suo dimensionamento deriva tuttavia da un rapporto matematico tra larghezza della facciata da rivestire e tipo di ventilazione desiderata (debole o forte), considerando anche la resistenza termica dell’intercapedine in base al flusso d’aria sulla facciata.
Lo spessore di un pacchetto finito, ovvero comprendente tutte le componenti agganciate a secco alla struttura primaria (inclusa intercapedine), può così arrivare fino a 30 cm e oltre, a seconda di quelli di rivestimento esterno, intercapedine, strato isolante. Se poi si desideri rendere ispezionabile il vuoto in cui circola l’aria (per consentire il passaggio di tecnici e operatori addetti alla manutenzione), allora il pacchetto finale può avere spessori importanti, anche superiori a 60 cm.
Come funziona una facciata ventilata
Il principio che sta alla base del funzionamento di una facciata ventilata è il l’effetto camino. I meccanismi che si innescano durante le differenti stagioni sono differenti, proprio a causa delle diverse temperature del periodo estivo e invernale.
Durante l’estate il sole scalda il rivestimento esterno, provocando il riscaldamento dell’aria nella camera d’aria. L’aria calda, essendo più leggera, tende a salire, richiamando aria fresca dal basso. Questo continuo flusso ascensionale d’aria crea una ventilazione naturale che permette di ottenere alcuni interessanti vantaggi, quali l’eliminazione dell’umidità in eccesso e la riduzione del surriscaldamento della struttura.
Anche durante l’inverno, non mancano i punti di forza di questa soluzione, in quanto migliora l’isolamento termico complessivo della parete. È possibile valutare anche di chiudere le griglie di ventilazione nella parte alta della parete, lasciando aperte quelle della parte inferiore.
Questa circolazione naturale dell’aria aiuta a regolare la temperatura interna dell’edificio, fungendo, inoltre, da barriera a umidità e possibili infiltrazioni d’acqua.
Inoltre, il rivestimento permette di proteggere la struttura portante dell’edificio, con un importante aumento anche della durata dei materiali da costruzione.
Come abbiamo visto, in corrispondenza dell’intercapedine viene aggiunto uno strato isolante. Le prestazioni garantite dalle facciate ventilate sono ottime, proprio per queste caratteristiche, cui si aggiunge la flessibilità architettonica che offrono, proprio per questo questa tecnologia è sempre più diffusa nell’architettura contemporanea.
Ventilazione naturale o meccanica
Le facciate ventilate possono avere flusso d’aria sia naturale sia meccanico. Il primo, sistema più comune in questo tipo di doppie pelli architettoniche, si basa esclusivamente sul movimento fisico dell’aria: quella calda, più leggera, sale e fuoriesce da appositi fori di espulsione, quella fredda entra dal basso. Più economica di quella meccanica, la ventilazione naturale richiede anche una minore manutenzione del sistema, ma può essere poco efficace in alcune condizioni climatiche.
La ventilazione meccanica invece è gestita mediante apparecchi – ventilatori, appunto – che la rendano performante in modo costante. Efficaci e automatici, questi sistemi di ventilazione implicano però l’utilizzo di energia per il suo funzionamento e programmi di manutenzione più frequenti.
La scelta tra i due tipi di facciata ventilata dipende da più fattori, tra cui, come abbiamo visto, il clima difficile di un luogo, la complessità volumetrico-dimensionale di un edificio e il budget a disposizione per la realizzazione.
Differenze tra facciata ventilata e facciata tradizionale con cappotto
Facciata ventilata e facciata tradizionale con cappotto sono soluzioni che nascono per proteggere l’edificio e renderlo performante dal punto di vista energetico. La differenza sostanziale è però la presenza o meno dell’aria: i sistemi per le facciate ventilate sfruttano infatti una intercapedine arieggiata per isolare e preservare l’involucro costruttivo di un edificio, mentre le facciate tradizionali con cappotto hanno invece il materiale coibente in aderenza alla struttura architettonica.
Una opzione, questa seconda, più semplice da progettare e da installare, a patto tuttavia che si rispettino alcune regole nel processo di installazione, relative alla completa eliminazione di ponti termici tra esterno e interno (per non inficiare il risultato dell’intero lavoro).
Prestazioni e vantaggi delle facciate ventilate: efficienza energetica e comfort
I vantaggi assicurati dalle facciate ventilate sono interessanti, soprattutto in relazione agli obiettivi dell’edilizia contemporanea, che ricerca un livello di sostenibilità, efficienza e qualità sempre maggiore. Prima di tutto, infatti, spicca l’elevata efficienza energetica assicurata dalla presenza dell’intercapedine ventilata, responsabile del flusso naturale d’aria che aiuta a regolare la temperatura interna dell’edificio in modo passivo. Ciò si traduce in un uso più razionale del riscaldamento e del condizionamento, con conseguenti risparmi economici ed energetici.
Ma il comfort non è solo termico: le facciate ventilate offrono anche un ottimo isolamento acustico. Lo strato di materiali isolanti abbinato alla camera d’aria permette di attenuare sensibilmente i rumori provenienti dall’esterno, rendendo gli ambienti più silenziosi e vivibili, specialmente in contesti urbani ad alta densità.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la durabilità. Il sistema protegge la struttura portante dagli agenti atmosferici, come pioggia, gelo e radiazioni UV, evitando infiltrazioni e degrado dei materiali. Inoltre, il rivestimento esterno può essere facilmente ispezionato e, in caso di necessità, sostituito in modo localizzato, riducendo tempi e costi di manutenzione.
Le facciate ventilate offrono anche una grande flessibilità estetica, consentendo agli architetti di scegliere tra una vasta gamma di materiali, texture, colori e moduli compositivi. Questo permette di realizzare progetti originali, innovativi o in armonia con il contesto storico, senza rinunciare alle prestazioni tecniche.
Manutenzione e durabilità
La corretta manutenzione di una facciata ventilata è essenziale per garantirne una più lunga conservazione, senza inficiare le performance di materiali e componenti. Del resto, le facciate sono gli elementi più esposti agli agenti atmosferici e all’usura, per cui è importantissimo occuparsi di loro. La norma UNI 11018 offre indicazioni anche in merito alla corretta manutenzione, in relazione alle più comuni forme di degrado.
In generale, comunque, è possibile procedere esaminando nel tempo le condizioni del rivestimento, monitorando l’eventuale comparsa di segni di deterioramento, tra cui anche crepe o fessurazioni. Si tratta di un controllo visivo che può eseguire l’utente stesso. Infine, si dovrebbero ispezionare anche le aperture di ventilazione della camera d’aria, garantendo l’assenza di ostruzioni. Il suggerimento è quello di rispettare le indicazioni fornite dal produttore.
FAQ Facciate ventilate
Qual è la differenza tra cappotto termico e facciata ventilata?
Il cappotto termico è un rivestimento isolante continuo che corre lungo tutto le facciate dell’edificio, che può essere rifinito con diversi materiali, tra cui anche l’intonaco. Una facciata ventilata, invece, aggiunge un ulteriore pezzo: oltre a prevedere l’isolamento delle pareti, si realizza un’intercapedine d’aria e un rivestimento esterno distanziato.
Quanto costa una facciata ventilata al mq?
Il costo di una facciata ventilata può variare molto in base alle dimensioni dell’edificio, ma anche e soprattutto in virtù dei materiali e delle tecnologie selezionati. Il consiglio è quello di richiedere sempre dei preventivi con costi al mq, così da poterli confrontare. Tra le voci che concorrono al prezzo ci sarà anche la manodopera necessaria all’installazione.
Una facciata ventilata ha bisogno di manutenzione?
Poiché le facciate ventilate sono sistemi di rivestimento esterno che prevedono una separazione tra finitura esteriore e involucro retrostante hanno numerosi vantaggi anche per quanto riguarda la manutenzione.
Che risulta relativamente semplice, con il controllo periodico – generalmente annuale - di tutti gli elementi architettonici al fine di evidenziarne l’integrità e assicurarsi che non vi siano difetti, come crepe e fessurazioni, infiltrazioni, impedimenti alla ventilazione nell’intercapedine.
In tal caso, oltre alla pulizia delle lastre di finitura da smog e polvere (a cadenza biennale o triennale), è meglio sostituire o riparare le parti ammalorate, al fine di garantire il medesimo grado di efficienza iniziale del pacchetto e una maggiore resistenza ai fenomeni meteorologici. Tutte operazioni che conviene affidare a esperti professionisti del settore.
Quanto migliora l’efficienza energetica con una facciata ventilata?
Il preciso contributo che offre una facciata ventilata all’efficienza energetica è complesso da calcolare e soprattutto è difficile generalizzare. In ogni caso, è certo che migliorino le prestazioni, proprio grazie alla presenza dell’intercapedine d’aria, che combatte il surriscaldamento estivo e supporta l’isolamento termico invernale.
Come funziona la facciata ventilata?
Il principio alla base di qualsiasi sistema a facciata ventilata è la convezione dell’aria, ovvero il suo movimento in funzione della temperatura all’interno di una apposita intercapedine, in tal caso creata posando il rivestimento esterno a distanza dall’involucro primario sottostante: quella fredda entra nella cavità dal basso, mentre la calda esce superiormente.
Una facciata ventilata basa il suo funzionamento sul movimento d’aria che si innesca all’interno della camera d’aria. Si tratta di un moto convettivo naturale, che dipende dalla differenza di temperatura che si crea tra interno ed esterno dell’intercapedine.
Come scegliere il tipo di facciata ventilata più adatto?
La scelta della tipologia di facciata ventilata dipende dall’effetto architettonico finale desiderato (più o meno high-tech, tradizionale, espressivo), dalle condizioni climatiche del sito, da eventuali vincoli specifici del progetto e non da ultimo dal budget di spesa disponibile. Un progettista specializzato o un consulente esperto può valutare caso per caso e determinare quale opzione sia la più indicata per il risultato voluto.
Una facciata ventilata migliora l’efficienza di un edificio?
Un sistema che sfrutti la ventilazione naturale nell’involucro esterno può migliorare le prestazioni di un edificio in diversi modi: aiuta a ridurre la dispersione di calorein inverno e il suo accumulo d’estate, creando nel contempo una barriera al vapore che inibisce la formazione di condensa e di conseguenza di muffa e di ammaloramenti delle componenti architettoniche. Inoltre, questa soluzione migliora anche l’isolamento acustico del complesso.
In particolare, dal punto di vista dei benefici in termini di risparmio energetico di una facciata ventilata, si riducono i consumi: nella stagione fredda l’intercapedine d’aria diventa uno strato isolante che trattiene il calore all’interno dell’edificio, riducendo la necessità di accendere il riscaldamento; d’estate, al contrario, la convezione naturale dissipa il calore verso l’esterno, allontanandolo dalla struttura portante e così diminuendo il bisogno di raffrescamento. Gli sbalzi termici vengono eliminati e il comfort degli ambienti interni risulta ottimale.
Un risultato che deriva tuttavia da alcuni fattori importanti nella realizzazione della facciata ventilata, ovvero la qualità dei materiali e della componentistica, della progettazione iniziale, dell’assemblaggio e non da ultimo di una manutenzione regolare.
Esempi di progetti con facciate ventilate
Recupero villa a Benevento
Una casa monofamiliare abbandonata in fase costruttiva e situata nella campagna fuori dal centro abitato di Benevento, con un ampio giardino mediterraneo, è stata completamente ridisegnata e riqualificata dagli architetti Laura Lampugnale e Rosanna Giallonardo per renderla funzionale e contemporanea.
La ricchezza materica delle nuove facciate di pietra naturale, di intonaco bianco e a doghe WPC – Wood Plastic Composite esalta i volumi architettonici, organizzati su due piani abitativi. L’involucro è stato reso energeticamente prestazionale grazie al sistema termoisolante compositoIsotec Parete di Brianza Plastica: un pannello di poliuretano espanso rigido, rivestito con lamina di alluminio su entrambi i lati, dotato di correntino metallico asolato preassemblato industrialmente che funziona sia da supporto al rivestimento finale sia da elemento per creare una camera di ventilazione.
Posato a secco, in orizzontale (qui con passo di 65,2 e di 40 cm), asseconda le scelte estetico-progettuali garantendo elevati vantaggi in termini di contenimento energetico.
Riqualificazione edificio commerciale e residenziale a Bergamo
Il progetto di riqualificazione di questo edificio a destinazione mista, sia commerciale sia residenziale, si è focalizzato sulla sostituzione di una facciata ventilata preesistente – installata una quindicina di anni fa – con una pelle, sempre ventilata, più leggera e performante.
La soluzione datata mostrava infatti problemi statici, dovuti anche al peso delle lastre di rivestimento di pietra naturale Calacatta. Per ovviare a tutto ciò, garantendo un risultato sicuro ma soprattutto efficiente, si è optato per una finitura in lastre ultra-compatte Dekton® di Cosentino, frutto di una miscela affinata di materie prime in grado di resistere ai raggi UV, alle macchie, alle temperature estreme e di garantire la stabilità sia dimensionale sia cromatica nel tempo.
Ogni unità, spessa 12 mm e pesante 50 kg, nella tonalità Entzo della serie Natural Collection, ispirata proprio al marmo Calacatta Gold, riprende l’effetto del materiale in natura, come richiesto per un intervento di sostituzione in centro storico. E posa di sottostruttura della parete ventilata, strato isolante e rivestimento ha richiesto solo due settimane di lavoro di tre operai.
Riqualificazione villa a Castelnuovo di Porto (Roma)
Rispettoso dell’orografia collinare del sito in cui è ubicato, questo edificio monofamiliare costruito oltre vent’anni fa a Castelnuovo di Porto è stato totalmente trasformato nell’aspetto e nelle prestazioni energetiche dall’architetto Sergio Iaquinta grazie a una nuova facciata ventilata ROCKWOOL REDAir® per la superficie convessa del volume.
In tinta antracite a contrasto con le altre finiture, è realizzata con pannelli di lana di roccia Fixrock 33 VF abbinati esteriormente a pannelli precompressi Rockpanel Colours Special, sempre di lana di roccia.
Materiale scelto anche per isolare a cappotto le restanti facciate e la copertura, date le proprietà eco-compatibili e reversibili a fine vita, oltre che incombustibili (dato che ci si trova in un bosco), degli elementi. I lavori, che includono nuovi impianti di climatizzazione a pompa di calore, pannelli fotovoltaici e serramenti performanti, hanno portato l’edificio dalla classe energetica D alla classe A4, riducendo i consumi energetici annui da 146,33 kWh/mq a 14,48 kWh/mq.
Polo Scienze della Terra dell’Università di Padova
I fronti dell’edificio destinato ai corsi di laurea in geologia del complesso universitario padovano sono ventilati e isolati con il sistema STIFERITE Fire B, dall’elevato livello di sicurezza nei confronti degli incendi. I pannelli isolanti in schiuma poliuretanica polyiso sono rivestiti con un velo di vetro mineralizzato sulla superficie maggiormente esposta al rischio di incendio e con un velo di vetro addizionato con fibre minerali denominato STIFERITE Fire B facer® sull’altra.
[caption id="attachment_733968" align="aligncenter" width="1200"] Stratigrafia del sistema STIFERITE Fire B[/caption]
In tal modo si raggiunge l’euro-classe di reazione al fuoco B s1 d0, che rappresenta il grado di sicurezza più elevato ottenibile con un materiale organico. Il colore nero dello strato isolante lo rende “invisibile” in presenza di giunti ampi tra gli elementi di facciata.
Complesso residenziale Triborgo a Milano
Fascino di un borgo, vantaggi di una città: da queste prerogative è nato il complesso residenziale Triborgo in zona Bicocca, nel capoluogo milanese, progettato dallo studio UNO-A e votato alla sostenibilità e al benessere abitativo. I tre corpi indipendenti che compongono il sito – Tree, case con giardino, appartamenti e “ville urbane sui tetti”, Tower, quattrodici piani con unità di diverso taglio, Town, per l’abitare temporaneo –, e che includono anche destinazioni commerciali al piano terra, si distinguono per le facciate ottimizzate.
Sia lapidei sia trasparenti, con volumi rientranti o in aggetto, i fronti ventilati sono stati studiati in collaborazione con Sto Italia, che ha ridotto i carichi termici estivi del sistema parete, favorendo anche una illuminazione diurna indiretta e aumentando il comfort interno agli edifici, migliorando le prestazioni termiche generali dell’involucro.
Riqualificazione edificio monofamiliare a Bristol (Inghilterra)
[caption id="attachment_733940" align="aligncenter" width="750"] L'immobile prima dell'intervento di riqualificazione[/caption]
Vincitore del riconoscimento South West Building of the Year 2022 per il Royal Institure of British Architects (RIBA), il progetto a firma dello studio di architettura inglese CaSA – Contemporary and Sustainable Architecture ha riportato a nuova vita una abitazione monofamiliare originale degli anni ’60.
[caption id="attachment_733939" align="aligncenter" width="1200"] L'edificio dopo l'intervento di riqualificazione[/caption]
Completamente rivisitato, sia internamente dal punto della qualità degli spazi e delle prestazioni degli impianti, sia esternamente con un nuovo involucro ventilato, al fine di massimizzare gli obbiettivi sostenibili pur con un budget contenuto, l’edificio stilisticamente si ispira alle abitazioni locali di mattoni scuri.
Facciata e copertura ventilate, che isolano l’intero volume, sono infatti finite con lastre ceramiche nere e blu, mentre tutti i serramenti sono stati sostituiti con modelli a triplo vetro in alluminio composito e la struttura portante originaria resa ulteriormente ermetica da una membrana isolante ma traspirante.
Ampliamento scuola elementare a Montijo (Portogallo)
Per l’estensione della scuola elementare EB Joaquim de Almeida nella cittadina portoghese di Montijo, lo studio di architettura lisbonese Falanstério ha progettato un nuovo volume cubico, destinato a mensa e aree di lavoro, di vetro e alluminio, protetto da una facciata ventilata con finitura in solid surfaceHIMACS.
Il disegno del rivestimento esterno, forato da incisioni triangolari che ne dinamizzano la superficie e lasciano passare sufficiente luce naturale, si ispira allo stile decorativo tradizionale del Portogallo.
I pannelli in tonalità Alpine White (nella versione S728 certificata ETA – European Technical Approval) e Black, scelti per la resistenza agli agenti atmosferici, sono fissati a secco con tasselli sulla struttura portante.
Casa singola
[caption id="attachment_733949" align="aligncenter" width="750"] Rivestimento di facciata con gres porcellanato in lastra di Ceramiche Refin[/caption]
Materiale inerte completamente riciclabile, ottenuto da componenti naturali, ignifugo, il gres porcellanato in lastra di Ceramiche Refin – qui Orobica, che reinterpreta l’omonima pietra estratta alle pendici del monte Clemo, sulla sponda nord-occidentale del lago d’Iseo, dai caratteristici clasti (sassi) di diversa grandezza – è perfetto per i sistemi di facciate ventilate.
La resistenza agli sbalzi termici e agli agenti atmosferici, così come al passare del tempo, assicura infatti elevate prestazioni tecniche, con l’aggiunta di una grande libertà di formati, colori, texture. L’aggancio a secco con elementi di acciaio alla struttura portante di lega di alluminio può essere di diversi tipi: a profilo visibile e a scomparsa, con fori o intagli Keil.
Iceland Parliament Hotel a Reykjavik
[caption id="attachment_733961" align="aligncenter" width="1200"] credit img Gunnar Sverrisson[/caption]
Nel cuore della capitale islandese, l’Iceland Parliament Hotel progettato da THG Arkitektar - di cui è socio l’architetto italiano Paolo Gianfrancesco – si compone di sette edifici, sia nuovi sia storici, tra cui la vecchia sede delle telecomunicazioni, la prima scuola femminile islandese e la Independence Hall. I fronti dei nuovi corpi accostano la pietra diorite dei volumi più vecchi a materiali contemporanei, come la pelle di zinco in diverse gradazioni cromatiche della facciata ventilata – soluzione performante in termini di resistenza, durata, pregio estetico – dell’espansione dedicata alle camere dell’albergo, il rivestimento ceramico di gres effetto pietra Quarzite tinta ghiaccio di FMG Fabbrica Marmi e Graniti (Iris Ceramica Group), il cemento armato.
Facciata ventilata: le soluzioni proposte dalle aziende
Abbiamo approfondito in precedenza le caratteristiche delle facciate ventilate e quali sono i vantaggi di questo sistema. Ma quali sono le novità proposte dalle aziende in questo campo? Ecco un breve excursus sui materiali e sulle soluzioni più all’avanguardia.
Ediltec - POLIISO® FB
POLIISO® FB di Ediltec è un pannello in schiuma polyiso rigida a celle chiuse caratterizzato da una faccia superiore in velovetro addizionato con fibre minerali e da una faccia inferiore in velovetro saturato mineralizzato, ideale per la realizzazione dell'isolamento della facciata ventilata.Il pannello isolante è fornito in dimensioni standard di 600 x 1200 mm ed è disponibile negli spessori da 30 a 160 mm. La reazione al fuoco è la migliore per un isolante organico ovvero B s1 d0.
Nel rispetto della norma europea EN 13165 dichiara i seguenti valori:
λD pari a 0,027 W/mK per spessori fino a 40 mm,
λD pari a 0,026 W/mK per spessori da 50 a 90 mm,
λD pari a 0,025 W/mK per spessori superiori.
Brianza Plastica - Isotec+Elycem
L'innovativa soluzione di Brianza Plastica Isotec + Elycem permette la realizzazione di una facciata ventilata con finitura rasata ad intonaco tradizionale.
[caption id="attachment_640578" align="aligncenter" width="600"] Brianza Plastica - Isotec+Elycem[/caption]
La lastra porta-intonaco Elycem, in abbinamento al pannello Isotec Parete, ha una funzione schermante dai raggi solari, protegge inoltre l’involucro edilizio dalle intempere e garantisce un’elevata resistenza agli urti.
[caption id="attachment_670630" align="aligncenter" width="680"] Facciata Ventilata Brianza Plastica in un edificio a Riese[/caption]
Ma non solo: questo pannello, leggero e facilmente lavorabile, dalle ottime prestazioni termo-igrometriche, permette una posa in opera economica e veloce, garantendo che la parete sia perfettamente isolata, duratura e resistente, con l’estetica tipica delle tradizionali murature intonacate.
Etex - Equitone
EQUITONEè la linea di rivestimenti in fibrocemento ecologico per facciate ventilate. I pannelli, prodotti negli stabilimenti di Etex Group in Belgio e Germania, sono disponibili in diverse finiture, colorate in massa o verniciate, con superficie liscia o sabbiata, ed in varie colorazioni.
[caption id="attachment_670586" align="aligncenter" width="680"] EQUITONE per il Centro per la scienza e l'innovazione di Boston[/caption]
EQUITONE si contraddistingue per il suo aspetto naturale ed elegante, la sua durabilità e la grande flessibilità progettuale: i pannelli possono essere tagliati in qualunque forma e misura, incisi e forati, per dare vita a facciate dallo stile moderno e di grande impatto architettonico.
[caption id="attachment_670585" align="aligncenter" width="680"] Etex - Equitone, nella nuova tonalità grigio scuro[/caption]
Qualità che vengono particolarmente valorizzate nella nuova tonalità grigio scuro della gamma EQUITONE, il TE85 Grafite: questa finitura, colorata in massa e con sottili linee di levigatura, ha un aspetto naturale ed è particolarmente apprezzata da architetti e progettisti. Le facciate ventilate realizzate con EQUITONE sono sottili e leggere, prodotte con un utilizzo minimo di materie prime.
Rockwool - REDAir™
Per l'isolamento e il rivestimento di facciate ventilate, sia nelle nuove costruzioni che negli interventi di ristrutturazione, Rockwoolpropone REDAir, soluzione che unisce le ottime caratteristiche prestazionali dei pannelli in lana di roccia ROCKWOOL alla versatilità e alle diverse configurazioni estetiche garantite dai pannelli ROCKPANEL.
[caption id="attachment_670633" align="aligncenter" width="680"] ROCKPANEL METALLICS[/caption]
Il sistema è particolarmente adatto nei casi in cui sia necessaria una grande attenzione alla finitura estetica: per esempio hotel, edifici commerciali, edifici plurifamiliari, strutture sanitarie, scuole ecc.
[caption id="attachment_670632" align="aligncenter" width="680"]REDAir è stato utilizzato nella riqualificazione di un condominio di dieci piani a Cologno Monzese[/caption]
Grazie ai parametri tecnici e alla natura fibrosa a celle aperte dei pannelli isolanti ROCKWOOL, REDAir assicura ottime prestazioni a livello di isolamento termico e acustico, garantendo ottimo comfort abitativo. Tra i molti plus il sistema di facciata ventilata mantiene le proprie caratteristiche nel tempo: i rivestimenti ROCKPANEL non perdono il colore delle finiture e il rischio di degrado dei pannelli isolanti ROCKWOOL è ridotto grazie alla loro consistenza e alla stabilità al variare delle condizioni igrometriche.
Rapido e facile da installare, REDAir protegge dal fuoco, è sostenibile ed ecocompatibile.
REDAir è disponibile in 7 gamme di finitura lavorabili in diversi formati, decorati o ad effetto bugnato, con possibilità di montaggi planari o curvi.
Saint Gobain - Sistema Glasroc® X e pannello Isover X60 VN
Saint Gobain propone un sistema per l’isolamento termico e acustico della facciata ventilata composto dalla lastra Glasroc® X e da un pannello autoportante Isover X60 VN in lana di vetro G3 di dimensioni 60x140 cm e spessore variabile.
[caption id="attachment_670591" align="aligncenter" width="548"] Saint Gobain - Sistema Glasroc® X e pannello Isover X60 VN[/caption]
I pannelli sono compatibili sia con i rivestimenti di facciata più comuni (marmo, ceramica, vetro, legno, alluminio) che con gli innovativi sistemi a secco in lastre per esterno.
Il pannello è rivestito su una faccia con un velo di vetro nero e vanta ottime prestazioni di incombustibilità e idrorepellenza che lo rendono particolarmente adatto per installazioni su pareti perimetrali, dall’esterno, in intercapedine ventilata. Il pannello è conforme ai CAM (Criteri Ambientali Minimi).
[caption id="attachment_670598" align="aligncenter" width="174"] Pannello Isover X60 VN[/caption]
La lastra in gesso fibrorinforzata Glasroc® X adatta per applicazioni in esterno assicura i vantaggi costruttivi e prestazionali della facciata ventilata abbinando una finitura con intonachino di tipo tradizionale.
Sogimi - Alucobond
Per quanto riguarda i rivestimenti, un brand di riferimento è Sogimi. Il rivestimento di facciata Alucobond è costituito da due lamine di alluminio accoppiate a un nucleo minerale.
[caption id="attachment_670584" align="aligncenter" width="500"] Sogimi - Alucobond[/caption]
I suoi plus? È robusto, resiste agli urti e grazie alla verniciatura PVDF resiste molto bene all’attacco degli agenti atmosferici. Ricordiamo che la doppia lamina di alluminio rende la superficie estremamente piana.
STIFERITE FIRE B
Il pannello STIFERITE FIRE Bper l’isolamento di facciate ventilate vanta ottime prestazioni di resistenza al fuoco, raggiungendo infatti l’euroclasse di reazione al fuoco B s1 d0, ovvero il livello di sicurezza più alto ottenibile con un materiale organico.
[caption id="attachment_670587" align="aligncenter" width="680"] STIFERITE FIRE B[/caption]
Realizzato in schiuma polyiso STIFERITE FIRE B, è costituito da un lato da un rivestimento in velo vetro mineralizzato, dall'altro, quello maggiormente esposto al rischio incendi, dal velo vetro addizionato da fibre minerali STIFERITE FIRE B facer®.
[caption id="attachment_670589" align="aligncenter" width="680"] Hotel Beach International – Lignano Sabbiadoro (UD)[/caption]
La scelta del colore nero per il rivestimento rende “invisibile” lo strato isolante, anche nel caso di giunti relativamente ampi tra gli elementi che formano la facciata continua, non rendendo necessaria la posa di teli scuri, con risparmio di tempi e costi.
Tra le altre caratteristiche assicura ottime prestazioni isolanti durature nel tempo.
I pannelli STIFERITE FIRE B sono conformi ai CAM - Criteri Ambi8entali Minimi - e accedono alle agevolazioni fiscali dell'Ecobonus 110% previste per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Terreal - Facciate ventilate in terracotta
Terreal propone soluzioni di facciata ventilata in terracotta, materiale al 100% naturale e traspirante, bello da vedere, che garantisce diversi vantaggi tra cui ottimo comportamento termo-igrometrico ed energetico, protezione dall'acqua e dagli agenti atmosferici, isolamento termico e acustico. Inoltre i vari elementi costruttivi possono essere facilmente smontati e il sistema non necessita di manutenzione nel tempo.
[caption id="attachment_670604" align="aligncenter" width="680"] Nell'intervento di riqualificazione energetica NZeb di Palazzo Mandela, Piazza Catena - Asti, la terracotta Terreal, Piterak Slim, è usata in lastre, con tecnologia in facciata ventilata, a secco, pensata per la rapidità e l’elevata possibilità di razionalizzazione[/caption]
Il sistema di facciata ventilata Terreal viene montato completamente a secco, è infatti formato da elementi in cotto estrusi messi in opera con l'aiuto di dispositivi di sospensione e fissaggio meccanico.
Il sistema è disponibile in una vasta gamma di prodotti in terracotta a doppia pelle: le 3 finiture di superficie (liscio, sabbiato e rigato) sono disponibili in diversi colori e tonalità.
[caption id="attachment_670603" align="aligncenter" width="600"] Facciate ventilate in cotto Terreal - Piterak Slim[/caption]
Piterak® Slim, di design elegante e contemporaneo, è un nuovo prodotto doppia pelle di grandi dimensioni a giunto orizzontale chiuso che garantisce un’ottima schermatura alla pioggia, e presenta eccellenti caratteristiche tecniche, pur avendo peso e spessore ridotti (30 mm per 48 kg/mq).
VM Zinc - Sistema di facciata ventilata a doghe
Il sistema di facciata ventilata a doghe di VMZinc è adatto sia per nuove costruzioni che per interventi di ristrutturazione. Prevede la posa di profili ad incastro su una sottostruttura di metallo o legno ancorata alla struttura portante, al tamponamento o alla carpenteria primaria.
[caption id="attachment_670605" align="aligncenter" width="680"] VM Zinc - Sistema di facciata ventilata a doghe[/caption]
Il sistema permette l’isolamento termico a cappotto e la ventilazione della facciata.
Le doghe sono disponibili in diverse finiture: QUARTZ-ZINC®, ANTHRA-ZINC®, PIGMENTO® (rosso terra, blu cenere, verde lichene o marrone corteccia) e zinco grezzo AZENGAR®Data creazione articolo 3 settembre 2019 – Articolo aggiornato
[post_title] => Facciata ventilata: comfort, isolamento termico e risparmio energetico
[post_excerpt] => Tra le soluzioni più performanti per migliorare comfort ed efficienza dell’involucro architettonico c’è la facciata ventilata, sistema particolarmente vantaggioso se ben progettato.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => facciate-ventilate-soluzione-molti-vantaggi
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2025-12-10 12:19:32
[post_modified_gmt] => 2025-12-10 11:19:32
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=608247
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[1] => WP_Post Object
(
[ID] => 627024
[post_author] => 4
[post_date] => 2025-01-07 03:00:33
[post_date_gmt] => 2025-01-07 02:00:33
[post_content] =>
[ez-toc]
La coibentazione della casa serve per migliorare le prestazioni della stessa assicurando una maggior efficienza energetica grazie alla riduzione dei consumi necessari a riscaldarla e rinfrescarla.
L’isolamento, infatti, permette di ridurre le dispersioni di calore, limitando il passaggio di quest’ultimo tra interno ed esterno dell’edificio.
Il tetto coibentato, e il sottotetto coibentato, sono necessari per generare risparmio energetico e garantire comfort all'interno della casa e possono essere realizzati con diverse soluzioni e materiali, da valutare caso per caso. E' importante studiare sempre una soluzione ottimale per la coibentazione della copertura, attraverso la quale avviene gran parte delle dispersioni di calore.
Un tetto coibentato, quindi, riduce le dispersioni termiche, migliorando il comfort abitativo e prevenendo danni all'edificio, prolungandone la vita utile e aumentandone il valore; aiuta, inoltre, a mantenere una temperatura costante all'interno degli ambienti, limitando l'uso di impianti di riscaldamento e raffrescamento e, di conseguenza, abbattendo i costi energetici.
Anche se spesso si pensa subito alle pareti verticali, la coibentazione del tetto e del sottotetto sono altrettanto fondamentali ed esistono sul mercato diverse soluzioni e materiali isolanti da applicare sia in caso di interventi di riqualificazione che per le nuove costruzioni, all’esterno o all’interno della struttura.
L’isolamento di questi elementi permette di proteggere gli ambienti interni sia dal freddo, che dal surriscaldamento estivo, tant’è che senza la coibentazione locali come mansarde e sottotetti sono spesso poco confortevoli.
[caption id="attachment_688296" align="aligncenter" width="800"] Isolamento termico con pannelli Isotec di Brianza Plastica[/caption]
Coibentazione tetto: come scegliere i materiali giusti
Generalmente, i principali criteri su cui basare la scelta del materiale isolante per la coibentazione del tetto e del sottotetto sono riconducibili alle sue prestazioni. Oltre ovviamente alla conducibilità termica, vanno considerati anche la densità del materiale, la sua resistenza meccanica, la traspirabilità, il comportamento al fuoco e il potere fonoassorbente. Non sono da meno anche aspetti legati ai costi dell’isolante, alla sicurezza e alla salubrità, alla modalità con cui si deve effettuare la posa e la sostenibilità dei prodotti. Del resto, i materiali isolanti devono garantire differenti caratteristiche oltre alla capacità di limitare le dispersioni di calore.
Il Regolamento Prodotti da Costruzione (UE) n. 305/2011, che ha sostituito la Direttiva 89/106/CEE, fissa precise condizioni in merito la commercializzazione dei prodotti da costruzione. In Italia il Regolamento è stato recepito dal D.Lgs 106/2017. I materiali per l’edilizia inclusi gli isolanti, devono essere marcati CE e quindi garantire una serie di requisiti minimi. Questo significa documentare le prestazioni anche in termini di sicurezza, intesa come resistenza al fuoco, salute e igiene per gli abitanti che vi entrano in contatto per l’intero ciclo di vita del prodotto.
Per quanto riguarda la sostenibilità dei materiali, invece, si fa riferimento al DM 11 ottobre 2017, il cosiddetto decreto CAM (Criteri Ambientali Minimi), che definisce le prescrizioni ambientali in caso di appalti pubblici.
Isolanti per tetti: i materiali più utilizzati
I materiali isolanti per il tetto coibentato e il sottotetto coibentato si possono distinguere in base alla loro composizione e alla forma con cui sono commercializzati. Gli isolanti per tetti possono essere naturali o sintetici. A loro volta, i materiali naturali possono essere di origine vegetale, animale o minerale.
Inoltre, a seconda dell’isolante scelto, i prodotti per la coibentazione sono disponibili in pannelli o in forma sfusa, come schiume o fiocchi per l’insufflaggio.
Isolamento in lana minerale
L'isolamento in lana minerale, prodotto a partire da materiali naturali, è il più utilizzato in quanto semplice da utilizzare e caratterizzato da un buon rapporto qualità-prezzo. Ne distinguiamo due differenti tipologie:
lana di roccia, prodotta a partire dal basalto, una roccia vulcanica completamente incombustibile, e in grado di offrire buon isolamento termico e acustico e un'ottima resistenza all’umidità;
lana di vetro, ottenuta dalla silice, non è infiammabile e permette di isolare termicamente e acusticamente tetti, pareti divisorie e pavimenti;
Isolamento in polistirene
Si tratta di un isolante efficace dal punto di vista termico, economico e compatto, fornito in forma di lastre caratterizzate da celle chiuse che contengono aria e ottimizzano la resistenza ai carichi.
Sul mercato ne esistono due tipologie: polistirene espanso (EPS), più diffuso, e polistirene estruso (XPS), di migliore qualità.
Questo isolante non può essere catalogato come ecologico in quanto la sua realizzazione avviene a partire dal petrolio.
Isolamento in poliuretano
Il poliuretano, fornito sotto forma di lastre compatte, è un isolante sintetico impermeabile e resistente che contiene un gas a bassa conducibilità termica in grado di offrire un'elevata capacità coibente.
Anche in questo caso la produzione non è classificabile come ecologica e un eventuale riciclo è possibile solo tramite trattamenti chimici.
Isolanti naturali
La scelta più ecologica è rappresentata dagli isolanti naturali ottenuti a partire da materiali rinnovabili, di origine vegetale o animale che ne permettono lo smaltimento o il riciclo totale. Questi isolanti offrono un buon isolamento termico perché contengono naturalmente aria nelle loro fibre e ne distinguiamo diverse tipologie:
fibra di legno, isolante in fascia di prezzo alta che, però, non si degrada nel tempo, anche se richiede trattamenti contro insetti xilofagi, e isola molto bene sia termicamente che acusticamente;
sughero, offre un isolamento acustico di qualità, resiste al fuoco e all’acqua ed è durevole e leggero;
lana di pecora, materiale leggero e di facile installazione utilizzato grezzo o misto a fibre sintetiche sotto forma di rotoli o pannelli. Anche in questo caso è necessario trattare l'isolante contro tarme e insetti; inoltre si sconsiglia l'utilizzo in ambienti umidi.
lana di canapa, isolante dalle ottime prestazioni termoacustiche fornito come rotoli o pannelli e mescolato con il 15% di fibre di poliestere per una maggiore compattezza.
Isolamento dei tetti a falde
Tra le principali soluzioni per la coibentazione del tetto, distinguiamo tra coibentazione a estradosso e a intradosso della copertura a falda. Differente ancora la scelta di isolare l’ultimo solaio al di sotto delle falde, nel caso in cui il sottotetto non sia abitato e non si voglia intervenire direttamente sulla copertura.
Coibentazione a estradosso della copertura a falda
La coibentazione a estradosso della copertura a falda avviene con posa dell’isolante sottotegola, esternamente alla struttura del tetto. Questa soluzione è indicata quando il sottotetto è abitato e riscaldato, in quanto protegge la struttura dagli sbalzi termici. In questi interventi, un aspetto fondamentale è la corretta ventilazione dello strato isolante, che permette la fuoriuscita del vapore.
Per questo si realizza un’intercapedine con apposita struttura, generalmente in legno. Questo tipo di coibentazione del tetto è possibile anche per gli edifici esistenti (se la struttura è in buone condizioni), rimuovendo e poi ripristinando il manto di copertura.
Coibentazione a intradosso della copertura a falda
La coibentazione a intradosso della copertura a falda avviene con posa dello strato di coibentazione all’interno. Questo intervento prevede la realizzazione di una sorta di controsoffitto isolato sulla falda inclinata ed è fattibile solo se si garantisce il il rispetto delle altezze del locale. In questo caso si possono usare pannelli isolanti rigidi o rotoli di isolante, ad esempio in lana, purché con elevata traspirabilità.
I pannelli possono essere posati direttamente sul solaio (ad esempio incollati) oppure appesi tramite una struttura di sostegno. È necessario, inoltre, fare attenzione ad eventuali interferenze con impianti tecnologici o corpi illuminanti.
La coibentazione a intradosso della copertura con posa dell’isolante sull’ultimo solaio orizzontale prevede la coibentazione del tetto dall’interno, ma il materiale isolante è posizionato sul pavimento del sottotetto in modo continuo. Il prodotto deve essere selezionato considerando la resistenza meccanica e al calpestio, nel caso in cui il solaio debba poter essere calpestato.
Isolamento tetto piano
Isolamento a estradosso del tetto piano: tetto rovescio e tetto caldo
Nel caso di tetto rovescio la coibentazione è posta al di sopra dello strato impermeabile. Questa soluzione è consigliata se c’è uno strato impermeabile esistente continuo in buone condizioni e quando si vuole favorire il comportamento estivo della struttura. I pannelli isolanti sono esposti agli agenti atmosferici e al sole, devono avere una certa resistenza, i più indicati sono il poliuretano, che vanta ottime caratteristiche di resistenza termica e isolamento, e il vetro cellulare.
Un tetto caldo, invece prevede di posare lo strato isolante al di sotto di quello impermeabile, che quindi lo protegge. Per prevenire la condensa, si posa una barriera al vapore tra isolante e strato impermeabile e per sicurezza è sempre meglio scegliere dei pannelli isolanti resistenti all’acqua.
Isolamento del tetto piano dall’interno
L'isolamento del tetto dall’interno, con controsoffitto isolato, è simile a quello visto per la copertura a falda. Da un punto di vista tecnologico e funzionale non presenta grandi differenze. Anche in questo caso si devono rispettare dei vincoli di altezza.
Prezzi coibentazione tetto
Il costo della coibentazione del tetto varia in base alle dimensioni della copertura, ai materiali che si vogliono posare, ma anche alla tipologia di strutture di cantiere che è necessario predisporre.
Il costo per il materiale isolante non dipende dalla soluzione tecnologica scelta, ma dalla sua composizione e dalla dimensione delle superfici da isolare.
In generale quello più economico è il poliuretano, mentre hanno un costo maggiore quelli di origine naturale, come la fibra di legno. In merito alla tipologia di intervento, invece, quello più costoso è l’isolamento a estradosso sottotegola, per le strutture di cantiere e la manodopera necessarie, soprattutto se operato su un edificio esistente, mentre è più economico l’isolamento del tetto dall’interno, specialmente se effettuato tramite insufflaggio di isolante. A questi costi si aggiungono quelli per le pratiche burocratiche.
In ogni caso, prima di scegliere la soluzione per la coibentazione del tetto, che può arrivare a costare anche 130 euro/mq, è sempre opportuno richiedere un sopralluogo e un preventivo dettagliato.
Chi è intenzionato a procedere con la coibentazione del tetto e del sottotetto, però, può contare sulle detrazioni fiscali. A seconda della tipologia di intervento è possibile accedere a misure come l’Ecobonus, che permette di detrarre il 65% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico dell’edificio.
Coibentazione tetto: prodotti e tecnologie
Brianza Plastica - Isotec
Brianza Plastica propone, per l’isolamento ventilato di tutte le tipologie di coperture a falda, il sistema termoisolante ISOTEC in poliuretano espanso, ad elevate prestazioni. Il pannello è dotato di un correntino asolato funzionale alla creazione della camera di ventilazione e al supporto degli elementi di copertura. Il sistema Isotec è compatibile con tutti i tipi di manto e installabile su qualsiasi struttura portante. Adatto sia negli interventi di riqualificazione che nelle nuove costruzioni, Isotec contribuisce a creare ambienti abitativi perfettamente isolati, confortevoli e salubri. La ventilazione naturale sottocopertura consente di smaltire velocemente l'umidità in inverno e di far defluire rapidamente l'aria calda in estate, attenuando il calore dovuto all'irraggiamento diretto.
Ediltec - Poliiso SB
Il pannello isolante POLIISO® SB di Ediltec in poliuretano espanso, formato da una schiuma polyiso (poliuretano espanso) rigida a celle chiuse, di colore giallo, espansa fra due supporti, è indicato per l'isolamento del tetto caldo sotto guaina bituminosa, tetto caldo giardino, tetto a falde sotto guaina ventilato.
Rockwool - Durock Energy Plus
Durock Energy Plus di Rockwool è un pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità per l’isolamento termico, acustico e la sicurezza di coperture inclinate e piane (tetto caldo). Si caratterizza per alta resistenza a compressione, stabilità dimensionale, ottime proprietà termiche e acustiche, è calpestabile e incombustibile.
Saint Gobain - Isover SUPERBAC Roofine® G3
Prodotti dal marchio Isover, i pannelli in lana di vetro G3 ad altissima densità, idrorepellente, trattata con resina termoindurente a base di componenti organici e vegetali, sono indicati per l'isolamento termico e acustico di coperture piane e a falda. Le fibre Roofine® assicurano alta resistenza meccanica e protezione dal fuoco.
Il pannello è rivestito con uno strato di bitume, armato con un velo di vetro e con un film di polipropilene bianco che permette di diminuire la temperatura superficiale del pannello di circa 30° C.
STIFERITE Class B
STIFERITE Class B è un pannello sandwich per l'isolamento di coperture sotto manti impermeabili bituminosi. E' formato da isolante in schiuma polyiso, espansa senza utilizzo di CFC o HCFC, e rivestito sulla faccia superiore con velo di vetro bitumato accoppiato a PP, per l’applicazione tramite sfiammatura, e su quella inferiore con fibra minerale saturata.
URSA WOODLITH
URSA WOODLITHè la linea di pannelli URSA ideati per l’isolamento termoacustico in estradosso delle coperture a falda. Nell'immagine WOODLITH S, realizzato inlana di legno mineralizzata (50% – abete rosso) legata con cemento Portland (50%), che si caratterizza per stabilità, resistenza, compattezza e durata nel tempo.
FAQ - Coibentazione tetto e sottotetto: definizione, importanza e materiali
Cos'è la coibentazione del tetto?
Quanto si parla di coibentazione del tetto si fa riferimento all'utilizzo di soluzioni in grado di isolare la copertura in modo che questa non disperda calore verso l’esterno in inverno e non si surriscaldi in estate. La corretta coibentazione del tetto, assieme a quella delle pareti dell'edificio, evita che vi siano sprechi di energia contenendo le spese in bolletta e incrementando il comfort dei locali interni, soprattutto quelli mansardati.
La coibentazione del tetto è ottenuta mediante una stratigrafia di materiali tra cui l’isolante, che rappresenta il componente principale. Questi materiali possono essere posati sia all'esterno che all'interno della copertura.
La posa sull’estradosso della struttura è indicata nel caso di edifici dotati di sottotetti abitati, e deve essere realizzata dopo aver rimosso le tegole. L'isolamento dell'intradosso, invece, si ottiene realizzando una sorta di controsoffitto isolato, facendo attenzione a non ridurre le altezze interne dei locali.
Qual è il miglior isolante per il sottotetto?
L'isolamento del sottotetto consiste nell'applicazione di uno strato isolante in grado di bloccare il passaggio di calore tra i locali dell'abitazione e il sottotetto stesso e a seconda dell'utilizzo che se ne fa è possibile prevedere l'utilizzo di materiali isolanti calpestabili o meno.
Esistono diversi materiali da utilizzare per isolare il sottotetto quali lana di roccia o minerale, cellulosa, poliuretani a spruzzo o schiume isolanti. E' difficile stabilire quale sia il migliore in quanto la scelta è condizionata dall'utilizzo che viene fatto del locale sottotetto.
Nel caso in cui il sottotetto venga utilizzato è necessario scegliere pannelli termoisolanti a bassa compressione e resistenti al calpestio come il polistirene estruso (XPS), caratterizzato da una struttura a celle chiuse e da maggiore densità rispetto all'EPS.
Articolo aggiornato
[post_title] => Coibentazione tetto e sottotetto: definizione, importanza e materiali
[post_excerpt] => La coibentazione del tetto aiuta il risparmio energetico e il comfort interno e può essere realizzata con diverse soluzioni e materiali.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => coibentazione-tetto-sottotetto-definizione-importanza-materiali
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2025-01-02 11:31:09
[post_modified_gmt] => 2025-01-02 10:31:09
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=627024
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[2] => WP_Post Object
(
[ID] => 624769
[post_author] => 4
[post_date] => 2024-11-18 03:14:05
[post_date_gmt] => 2024-11-18 02:14:05
[post_content] =>
[ez-toc]
La copertura è uno dei principali componenti che compone l’edificio ed assolve il fondamentale compito di proteggere l’interno dalle intemperie, garantendo per gli occupanti dell’edificio sicurezza e comfort. Le coperture degli edifici devono essere progettate e realizzate in modo da resistere alle sollecitazioni esterne, come quella del vento o del carico della neve. La copertura deve quindi svolgere diverse funzionalità ed avere adeguate caratteristiche in relazione al potere isolante, all’impermeabilità, alla resistenza meccanica e all’aspetto estetico che si vuole ottenere.
In fase di costruzione dell’edificio i progettisti dovrebbero prestare particolare attenzione alla copertura, valutando materiali, tecnologie e soluzioni migliori per lo specifico contesto. Tra gli obiettivi ci sono, senza alcun dubbio, anche la resistenza e la durevolezza nel tempo della struttura e del manto di finitura. Per quanto si scelgano in modo opportuno i materiali e si faccia manutenzione ordinaria periodica, però, è molto probabile che nel corso degli anni sia comunque necessario un intervento di manutenzione straordinaria. Quando si riqualifica un edificio esistente, infatti, il tetto è generalmente una delle parti oggetto di intervento e, anche quando non si interviene sull’intero fabbricato, potrebbe essere necessario aggiornare la struttura o ammodernare almeno parte di essa.
In ogni caso, che si tratti di una nuova costruzione o di una ristrutturazione, la costrizione (o ricostruzione) di un tetto passa per alcuni passaggi fondamentali, da valutare in fase progettuale.
Come realizzare un tetto passo dopo passo: gli elementi principali della copertura
Quando si deve realizzare una nuova copertura il primo passo è quello di valutare la struttura più idonea per l’edificio. La struttura portante ha il computo di reggere l’intero pacchetto di copertura e può distinguersi per geometria e tecnologia (che variano anche in base al fatto che il tetto sia piano o a falda) e materiali (legno, calcestruzzo e acciaio principalmente).
Il dimensionamento deve essere effettuato in modo attento dallo strutturista, anche in base a tutti gli altri elementi che lo compongono, oltre al fatto che i carichi da considerare possono variare molto nel caso di un tetto piano, soprattutto se praticabile. All’orditura principale, se ne affianca una secondaria, che sorregge a sua volta strati quali l’impermeabilizzazione e l’isolante termico. La posa dei differenti componenti, come anticipato, varia molto a seconda della soluzione tecnica scelta dai progettisti. Nel caso dei tetti piani potrebbero esserci ulteriori elementi significativi se si opta per una copertura verde, che richiede anche uno strato drenante e del terriccio per ospitare la vegetazione.
Infine, tutte le coperture hanno un elemento di finitura, che sormonta l’intero pacchetto e riveste il tetto. Tra le soluzioni più diffuse ci sono ancora le tegole e i coppi per le coperture a falda. Non sono da sottovalutare nemmeno tutti i componenti accessori, come il sistema per lo smaltimento delle acque meteoriche, generalmente costituito da grondaie e pluviali.
In ogni caso, la costruzione di un nuovo tetto è un intervento che richiede specifiche autorizzazioni e deve essere redatto un progetto da un tecnico abilitato. La costruzione vera e propria viene fatta da aziende specializzate, secondo le fasi richieste dalla tecnologia utilizzata.
Differenze tra tetto a falde e tetto piano
Come accennato nel precedente paragrafo, un aspetto importante da prendere in considerazione per realizzare il tetto è proprio la sua forma.
Il tetto a falde si compone di piani inclinati, con una pendenza variabile, che rende adeguato a diversi climi: quando pioggia e neve sono abbondanti, l’inclinazione delle falde aumenta, per far defluire facilmente l’acqua. Un particolare tipo di tetto a falda è il tetto a padiglione, costituito da più falde inclinate che ricoprono l’intero edificio, in cui l’acqua defluisce su tutti i lati del tetto. Se le falde sono solo due, invece, si parla di tetto a capanna.
L’alternativa è realizzare il tetto piano, che anche se ha una storia antica, viene spesso collegato al Movimento Moderno che ha caratterizzato l’architettura del secolo scorso. In molti casi si sceglie di realizzare un tetto piano per “regalare” all’edificio un piano in più, una vera e propria terrazza. Ovviamente, per quanto detto prima sulla pendenza delle falde, si tratta di una soluzione sconsigliata nelle località con clima rigido in inverno. Infatti, anche se tutti i tetti piani sono realizzati con una pendenza minima per lo smaltimento dell’acqua piovana, diventa complicato far defluire quantità importanti. Inoltre, il peso della neve graverebbe notevolmente sulla struttura.
I tetti piani possono essere anche non praticabili, per quanto siano sempre accessibili agli addetti ai lavori in caso di manutenzione. La scelta della forma del tetto, se sono rispettati i principali requisiti funzionali e se si è considerato il vincolo del clima locale, può dipendere anche dal gusto della committenza.
Tetto ventilato vs non ventilato
Un’altra importante differenziazione, quando si parla di copertura, è la presenza di un’intercapedine d’aria nel pacchetto tecnologico che compone il tetto. Infatti, si parla di tetto ventilato quando la copertura prevede che tra il manto di finitura e la struttura sottostante vi sia un’intercapedine, che ha la funzione di garantire il passaggio di aria, con importanti benefici in termini energetici e di riduzione dell’umidità.
[caption id="attachment_745825" align="aligncenter" width="690"]Isotecdi Brianza Plastica è un sistema di isolamento termico in poliuretano espanso rigido autoestinguente ad elevate prestazioni, per l'isolamento ventilato delle coperture a falda. E' compatibile con tutti i tipi di manto e si può installare su qualsiasi struttura portante, anche con pendenze della falda molto basse. Grazie alla ventilazione naturale sottocopertura si smaltisce velocemente l'umidità in inverno e l'aria calda in estate, attenuando il calore dovuto all'irraggiamento diretto.[/caption]
Il tetto ventilato è una tipologia di copertura che si è diffusa negli ultimi decenni, andando man mano a sostituire i tetti non ventilati nei nuovi edifici o nelle ristrutturazioni. La circolazione dell’aria è dovuta alle differenze di temperatura tra interno (camera d’aria) ed esterno. D’estate, i moti convettivi si innescano in modo naturale nell’intercapedine e “allontano” l’aria calda, che altrimenti attraverserebbe gli strati sottostanti del tetto, fino all’interno dell’edificio. È una soluzione più costosa rispetto a un tetto tradizionale non ventilato, ma i vantaggi sono davvero interessanti, tanto che si sono prodotti alcuni modelli di tegole, le cosiddette tegole traspiranti, che favoriscono la ventilazione e un conseguente abbassamento della temperatura del manto di copertura, riducendo il fenomeno dell’isola di calore e favorendo l’abbassamento delle temperature sottotetto.
Materiali migliori per rifare un tetto
Le coperture per tetti rappresentano lo strato più esterno dell’edificio e svolgono la funzione di protezione degli spazi interni, impedendo alla pioggia di permeare e agli animali di introdursi all’interno e resistendo alle sollecitazioni del vento e al carico della neve; inoltre contribuiscono alla diminuzione della dispersione termica, migliorando l’isolamento dell’edificio. Hanno dunque un ruolo fondamentale e possono essere realizzate con diversi materiali.
La strutturadel tetto viene generalmente costruita in cemento armato o in legno. Il legnoè un materiale naturale, che sta riscoprendo una nuova diffusione grazie alla bioedilizia. Realizzare il tetto in legno significa godere di buone prestazioni di isolamento termico e antisismiche. Realizzare il tetto in cemento armato, invece, garantisce ottima resistenza ed è generalmente meno costoso rispetto alla realizzazione con legno. Il cemento armato, inoltre, si presta per realizzare tetti di forme e dimensioni differenti, anche se implica tempi di costruzione più lunghi.
Il manto di copertura, la parte del tetto effettivamente visibile, può essere realizzato in laterizi, pietra, con materiali metallici o plastici. La scelta dipende dalle caratteristiche tecniche di ciascun prodotto, ma in grande parte anche dal gusto dei proprietari di casa.
Le coperture per tetti in metallo
Le coperture per tetti in metallo, originariamente utilizzate soprattutto nel mondo industriale, hanno ormai trovato ampia diffusione anche in contesti commerciali e residenziali.
Quando si parla di manto di copertura in metallo, in realtà, si fa riferimento ad un’intera famiglia di prodotti, realizzati con forme e materiali differenti. Ci sono elementi per le coperture per tetti in acciaio, in alluminio, in zinco, in rame e a loro volta i metalli possono essere sia utilizzati al naturale, che preverniciati.
[caption id="attachment_745827" align="aligncenter" width="1120"] Il sistema di copertura ADEKAdi VMZINC unisce le caratteristiche dello zinco VMZINC a un design moderno e facilità di installazione. L'impermeabilità completa è garantita da una sovrapposizione di 5 cm tra gli elementi con una scanalatura nella parte superiore e un bordo nella scanalatura inferiore.[/caption]
Tra le coperture per tetti più tradizionali, usate ancora in molti contesti produttivi, ci sono le lamiere grecate e i pannelli coibentati, realizzati direttamente in fabbrica.
Pannelli copertura prefabbricati
Per quanto riguarda le coperture per tetti residenziali, invece, nella maggior parte dei casi si ricorre a pannelli prefabbricati, lastre o elementi di dimensioni ridotte (ad esempio simili ai coppi o a scandole) che vengono assemblati e montati a secco direttamente in cantiere.
I rivestimenti metallici assicurano flessibilità, buone prestazioni e una resa estetica ottima, con la possibilità di scegliere tra forme, colori e texture differenti. Inoltre, è possibile installare una copertura per tetti in metallo che richiama l’immagine del coppo tradizionale.
L’alluminio, oltre ad offrire spiccate proprietà tecniche, consente di realizzare il tetto conferendogli un alto coefficiente estetico. Inoltre, è un materiale molto resistente ma anche estremamente leggero e duttile e quindi molto versatile per diverse applicazioni in edilizia e architettura.
Tegola per tetto: tipologie in commercio
Una delle soluzioni più utilizzate per realizzare le coperture per tetti prevede l’installazione delle tegole portoghesi, con una parte curva e una piana che si incastrano. Possono essere realizzate in laterizio o cemento e l’applicazione su superfici in pendenza consente l’espulsione dell’acqua.
Le tegole marsigliesi non si discostano molto come prezzo, sono realizzate in laterizio e hanno una forma piana, che si contraddistingue per la presenza di solchi che facilitano il defluire dell’acqua. Leggermente più costose sono le tegole canadesi, realizzate con un composto di materiali organici e pietre naturali. Sono dette anche bituminose, perché naturalmente impermeabilizzate grazie alla presenza di bitume. Sono molto resistenti e leggere e si applicano al tetto con chiodi o colla.
[caption id="attachment_685228" align="aligncenter" width="700"]Coppo Piemonte di Terreal Italia è l’evoluzione naturale del coppo: la sua struttura ne migliora la funzionalità e garantisce una posa più sicura e agevole, il colore Ticino lo rende particolarmente adatto all’inserimento in contesti naturalistici di pregio.[/caption]
Esistono in commercio tegole in PVC che permettono di realizzare il tetto e conferirgli allo stesso tempo leggerezza e resistenza. Generalmente la base di superficie dove si posano le tegole è costituita da uno strato di isolamento impermeabile bituminoso il cui costo (compresa la posa), è di circa 25 euro/mq. L’aspetto di queste tegole può richiamare quello dei prodotti più tradizionali in laterizio, permettendo di realizzare coperture per tetti con migliori prestazioni in termini di isolamento termico.
Vi sono, infine, alcune soluzioni tecnologiche ed innovative che richiamano l’immagine di questi elementi tradizionali per le coperture per tetti. Ne sono un esempio le tegole fotovoltaiche che integrano uno strato fotovoltaico e permettono la massima integrazione architettonica di questa tecnologia.
[caption id="attachment_745832" align="aligncenter" width="1200"]Wevolt di Wienerbergerè il pannello fotovoltaico color terracotta integrato al tetto che si può installare al posto delle normali tegole. Si caratterizza per tenuta d’acqua, resistenza al fuoco e al vento e ottimo rendimento.[/caption]
Isolare il tetto: tutte le possibilità
Le dispersioni di calore attraverso il tetto incidono pesantemente sui consumi energetici dell’edificio, con conseguenti sprechi di energia per riscaldare/raffrescare l’edificio e costi più elevati. Per questo motivo, uno degli elementi fondamentali di una nuova copertura è proprio l’isolamento termico, che ne migliora in modo significativo le performance, sia nei mesi invernali, che in quelli estivi. Infatti, durante l’inverno si previene la perdita di energia, limitando le dispersioni di calore verso l’esterno, a temperature molto inferiori rispetto a quelle interne a casa. Durante l’estate, invece, si riduce il problema del surriscaldamento, facilitando il mantenimento di temperature miti in casa e, in ogni caso, riducendo il fabbisogno energetico per il raffrescamento.
Proprio l’assenza di isolamento termico è spesso motivo di intervento sui tetti esistenti: anche se la struttura è in buone condizioni e non richiede particolari interventi, se è assente lo strato di coibentazione potrebbe essere opportuno intervenire. Realizzare un tetto ex novo permette di posare la coibentazione all’estradosso della copertura, invece, se si decide di ristrutturare un tetto esistente, ma senza toccare la struttura, è possibile intervenire e posizionare l’isolamento anche sul lato interno della copertura o al di sopra dell’ultimo solaio sotto la copertura, quando il sottotetto non è abitato. La scelta dipende dalle caratteristiche dell’edificio, dal budget, dal materiale scelto e dalla progettazione dell’intero isolamento. Anche nel caso di un tetto piano l’isolamento non può mancare.
Scegliere il materiale isolante
La scelta del materiale e del formato dell’isolanteper realizzare il tetto coibentato dipende principalmente dal progettista, che valuterà aspetti quali lo spazio disponibile, la necessità di calpestio, l’importanza di usare materiali più o meno naturali, le caratteristiche del materiale (come resistenza, conducibilità e traspirabilità).
In sostanza, quindi, la selezione dell’isolante è influenzata dalla sua posizione (e quindi la resistenza che di conseguenza deve avere) e dalla capacità isolante ricercata. I materiali isolanti possono poi essere caratterizzati sulla base della loro composizione, in isolanti di origine sintetica oppure naturali, ovvero di origine minerale, vegetale o animale. Tra i più utilizzati ci sono la fibra di legno, il sughero, la lana di roccia, la lana di vetro o anche prodotti non naturali come il polistirene espanso estruso.
Il manto impermeabile
Il manto impermeabile si differenzia in continuo e discontinuo:
i manti continui rappresentano uno strato uniforme e ininterrotto, ne sono un esempio i manti bituminosi o sintetici e le coperture metalliche a giunto drenante;
i manti discontinui presentano, invece, una soluzione di continuità tra gli elementi di copertura e necessitano di pendenze superiori a 5°, tra i più diffusi manti discontinui ricordiamo le coperture con tegole, lamiere grecate e i pannelli coibentati.
Inoltre, è proprio questo strato che definirà l’aspetto del tetto, a seconda del materiale scelto.
[caption id="attachment_666632" align="aligncenter" width="600"]POLIISO® VV è un pannello isolante per coperture in poliuretano espanso di Ediltec, formato da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, di colore giallo, espansa fra due supporti di velovetro.[/caption]
Per garantire che il tetto svolga al meglio la propria funzione di protezione della casa non bisogna prestare attenzione solo alle coperture per tetti, ma è molto importante che ci sia anche un’ottima coibentazione.Scegliere un isolante naturale comporta vantaggi in termini di sostenibilità e di benessere, i prodotti privi di sostanze chimiche infatti hanno un impatto ambientale ridotto e sono sicuri per la salute, in quanto privi di inquinanti.
[caption id="attachment_745833" align="aligncenter" width="587"] Il pannello in lana di roccia per coperture inclinate Hardrock Energy Plusdi Rockwool è caratterizzato da alta resistenza a compressione, calpestabile, ed è impiegato per l’isolamento termico, acustico e la sicurezza in caso di incendio[/caption]
La lana di roccia è un prodotto molto utilizzato per la realizzazione degli isolamenti delle coperture. Questo materiale ha elevate prestazioni isolanti e grande resistenza al fuoco, è adatto ai contesti di edilizia sostenibile, in quanto si caratterizza per il ridotto livello delle emissioni di VOC ed è privo di formaldeide, grazie ad un legante derivato da materie prime di origine vegetale
Realizzare il tetto ecologico: i tetti verdi
I tetti verdi sono una particolare tipologia di copertura e sono una soluzione che offre molti vantaggi ambientali ed energetici. Realizzare il tetto verde significa parlare di verde pensile, in quanto questa tipologia di tetto prevede lo sviluppo di uno strato vegetale al di sopra della copertura, che può arrivare anche ad ospitare alberi di dimensioni importanti (tetto verde intensivo).
Ogni tetto verde è costituito da una stratigrafia che prevede una struttura portante e strati funzionali come l’isolante termico, uno strato di tenuta all’acqua, una barriera al vapore e una barriera “antiradice”. Chiaramente la struttura dovrà essere adeguatamente dimensionata e i costi di realizzazione non sono trascurabili. Anche la manutenzione richiesta da un tetto verde è superiore rispetto a quanto avviene in un tetto tradizionale.
La presenza di un green roof, però, permette di migliorare la qualità dell’aria nell’area circostante, in quanto sono assorbite sostanze come la CO2; migliora le prestazioni termiche dell’edificio; riduce l’effetto isola di calore; favorisce lo sviluppo della biodiversità urbana e rimedia all’elevato consumo di suolo.
Costo e detrazioni per rifare il tetto
Definire in modo preciso il costo del rifacimento di un tetto non è semplice, in quanto le varianti che influiscono sui costi sono diverse, come ad esempio i materiali scelti, la località in cui ci si trova e il costo della manodopera, lo stato del tetto esistente, ecc…
In generale, comunque, è possibile dire che un costo medio per il rifacimento del tetto si aggira intorno a 150/200 euro/mq, mentre è maggiore per la realizzazione di un tetto ventilato, che può costare circa 220 euro/mq.
Il costo di questi interventi, quindi, può essere anche molto importante ed è per questo che per agevolare la manutenzione e l’efficientamento energetico lo Stato ha predisposto appositi incentivi e detrazioni fiscali. Fino a dicembre 2024, il Bonus ristrutturazioni e l’Ecobonus permettono un notevole vantaggio economico per chi decide di ristrutturare casa. Nel primo caso si tratta di una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per il rifacimento del tetto, con una spesa massima ammissibile di 96.000 euro. L’Ecobonus, invece, ha un’aliquota variabile a seconda della tipologia di intervento che si esegue. La spesa per la coibentazione dell’involucro può essere detratta fino al 65%, anche se generalmente questo intervento si combina con altre opere finalizzate all’effettivo miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio. In entrambi i casi, si tratta di detrazioni Irpef, suddivise in 10 quote annuali di uguale importo. Con la nuova Legge di Bilancio, i bonus verranno rivisti: resta il bonus ristrutturazioni al 50%, ma solo per le prime case e l'ecobonus, anch'esso solo per le prime case, scende al 50%. Visto che nel momento in cui scriviamo la LdB non è ancora stata pubblicata in Gazzetta, potrebbe ancora cambiare completamente il ventaglio di possibilità per chi decide di intervenire sul proprio tetto.
Coperture ed energia rinnovabile
Il rifacimento del tetto potrebbe essere l’occasione per installare e integrare un sistema per la produzione di energia rinnovabile in copertura, come un impianto fotovoltaico.
Il tetto, infatti, è la superficie adatta per sfruttare l’energia solare e produrre elettricità, in quanto è quella maggiormente esposta alla luce. In occasione di rifacimento, però, si dovrebbe cogliere l’occasione per favorire l’integrazione architettonica di queste tecnologie con l’architettura dell’edificio, optando per soluzioni innovative ed efficienti, che si fondano con gli elementi della costruzione. È questo il caso delle tegole o dei coppi fotovoltaici, ma non è l’unico esempio.
FAQ Realizzazione e rifacimento tetto
Quanto costa rifare un tetto?
Il costo per rifare un tetto varia molto in base alla tipologia di intervento che si vuole realizzare. Ricostruire interamente una copertura esistente, infatti, richiede di smantellare e sostituire in modo integrale la struttura esistente. I materiali, le dimensioni del tetto, l’accesso all’edificio sono tutti fattori che incidono sui costi. Il consiglio è quello di chiedere più preventivi accurati, così da avere tutte le informazioni necessarie per procedere. Mediamente, comunque, si parte dai 150 euro al metro quadro.
Quali sono i materiali migliori per realizzare un tetto?
I materiali per realizzare un tetto sono diversi a seconda dei componenti di cui si parla. Le strutture sono principalmente realizzate in calcestruzzo, laterizi o legno. I materiali isolanti possono essere naturali o sintetici, anche se quelli naturali come la fibra di legno, il sughero e la lana di roccia sono sempre più diffusi proprio perché sostenibili e meno impattanti sull’ambiente. L’isolante può essere scelto anche in base alla tipologia di posa. Infine, per il manto di copertura si possono valutare tegole in laterizio o in pietra naturale, piuttosto che pannelli coibentati o prodotti più tecnologici e innovativi, come le citate tegole fotovoltaiche. Al di là di quali siano i materiali da scegliere, comunque, i migliori sono quelli resistenti, durevoli nel tempo, sicuri per le persone e per l’ambiente.
Come ottenere le detrazioni fiscali per il rifacimento del tetto?
Per usufruire delle detrazioni fiscali, è necessario effettuare lavori di ristrutturazione o opere che migliorino l'efficienza energetica. È fondamentale rivolgersi a un tecnico abilitato, che si dovrà occupare di redigere un progetto e impostare la pratica secondo quanto necessario per ottenere le detrazioni. Vi sono poi alcune specifiche regole da rispettare, a seconda del bonus a cui si vuole accedere, come ad esempio i bonifici parlanti per il Bonus Casa.
Per beneficiare delle detrazioni per l’efficienza energetica è necessario dimostrare il miglioramento delle prestazioni dell’edificio, intervenendo ad esempio sullo strato isolante della copertura. Per il Superbonus ci sono alcuni requisiti in più.
Innanzitutto, l’intervento di efficientamento energetico attuato sulla copertura è ammesso se in questo modo si è toccato almeno il 25% della superficie lorda dell’edificio. Inoltre, la somma degli interventi deve assicurare un miglioramento di almeno due classi energetiche rispetto a quella attuale, verificabile attraverso l'APE.
Articolo aggiornato
[post_title] => Realizzare un nuovo tetto o ristrutturare quello esistente: materiali, tecnologie e detrazioni fiscali
[post_excerpt] => Coperture per tetti: come scegliere la più idonea? Quali sono i costi da sostenere e le detrazioni? Una breve guida.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => coperture-tetti-prezzi-installazione-manutenzione-detrazioni
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2024-11-15 12:33:49
[post_modified_gmt] => 2024-11-15 11:33:49
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=624769
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[3] => WP_Post Object
(
[ID] => 592001
[post_author] => 4
[post_date] => 2024-07-09 03:06:45
[post_date_gmt] => 2024-07-09 01:06:45
[post_content] =>
[ez-toc]
Il cartongesso, diffusosi prima negli Stati Uniti e poi nel Nord Europa, è ormai uno dei protagonisti dell’edilizia anche in Italia. È un materiale di cui sentiamo parlare molto in edilizia, ma spesso ci sfuggono i suoi molteplici utilizzi e di certo non immaginiamo in quanto di ciò che ci circonda, negli spazi che viviamo e frequentiamo ogni giorno, sia presente.
Che cos’è il cartongesso? Introduzione al cartongesso e alla sua composizione
Il cartongesso è un materiale da costruzione utilizzato per la realizzazione di differenti elementi costruttivi ed è spesso protagonista dell’edilizia a secco, che prevede di costruire tramite fissaggi meccanici e non attraverso leganti idraulici. Il termine cartongesso viene utilizzato per indicare prodotti che, in commercio, sono disponibili sotto forma di lastre e pannelli, composti da un “cuore” di gesso contenuto tra particolari fogli di cartone.
Lo spessore di queste lastre varia, anche se tra i più utilizzati ci sono quelli da 12-13 mm, così come le loro caratteristiche. Sono spesso abbinate ad altri materiali, come ad esempio degli isolanti, per la realizzazione di elementi quali contropareti o controsoffitti, ma anche pareti divisorie e componenti d’arredo, come librerie a muro o piccole nicchie.
La composizione e lo spessore delle lastre, quindi, possono variare in base all’utilizzo previsto e alle prestazioni che si vogliono garantire con il prodotto, in quanto oltre all’isolamento termico, possono essere necessarie particolari prestazioni in termini di isolamento acustico, resistenza all’acqua e all’umidità, resistenza meccanica o ancora antincendio.
Sono solo alcuni esempi, in quanto l’utilizzo del cartongesso in edilizia è ormai davvero consolidato e questo materiale è usato per molti scopi eterogenei.
Il successo di questo materiale da costruzione dipende dalle sue caratteristiche, oltre che dal prezzo contenuto, dalla facilità e velocità di posa: si applica velocemente e facilmente può essere rimosso, costa poco e ai progettisti piace molto perché è estremamente versatile e può essere modellato, assecondando così l’aspetto creativo del loro linguaggio. Inoltre si tratta di un materiale apprezzato anche per le buone caratteristiche termoisolanti.
L’evoluzione del cartongesso in edilizia
Il cartongesso non è un materiale da costruzione di recente introduzione, anzi. Il gesso è utilizzato in edilizia da moltissimo tempo, tant’è che anche le popolazioni più antiche ne facevano largo uso per applicazioni decorative o per realizzare intonaci e leganti per le costruzioni.
L’abbinamento al cartone, che ha dato origine al cartongesso, è un’idea nata negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo, grazie anche alla diffusione delle tecniche di produzione industriale. Non è un caso che la nascita di questo prodotto avvenga proprio in un luogo in cui l’edilizia a secco vanta una lunga e consolidata tradizione.
Dopo di che, la versatilità del prodotto ha fatto sì che la sua diffusione aumentasse in modo esponenziale in tutto il mondo, fino al vero e proprio brevetto delle lastre in cartongesso, nei primi decenni del secolo scorso. Nel tempo, si sono susseguite ricerche e innovazioni, che hanno portato allo sviluppo di materiali diversi e con prestazioni sempre migliori. Inoltre per soddisfare tutte le esigenze del mercato, esistono anche produzioni ad hoc che rendono possibile la realizzazione di superfici curve e di forme irregolari e personalizzate. La costante ricerca di innovazione ha infatti contribuito ad apportare continue migliorie nel prodotto, agevolando ancor più la posa in opera da parte del cartongessista. Naturalmente è possibile dipingerlo o carteggiarlo per ottenere una finitura liscia e uniforme.
Al momento, sono molti i produttori presenti sul mercato che propongono soluzioni che, negli anni, hanno sempre cercato di rispondere alle nuove esigenze del settore. Una tendenza particolarmente significativa, ad esempio, è quella della sostenibilità, che porta le aziende ad investire su prodotti a impatto ambientale ridotto. Il cartongesso, in questo senso, ha buone prospettive di sviluppo, in quanto parte già da una composizione che prevede l’utilizzo di materiali naturali. Le prestazioni di sostenibilità possono essere ulteriormente migliorate, ad esempio ricorrendo al riuso e al riciclo dei materiali, sfruttando a pieno le cosiddette materie prime seconde.
Le applicazioni principali del cartongesso
Il cartongesso può essere utilizzato come materiale da costruzione per differenti scopi, tra cui i più diffusi sono sicuramente quelli connesse alla realizzazione di pareti divisorie, contropareti, controsoffitti. In tutte queste applicazioni, le lastre in cartongesso sono posate a secco e spesso combinate ad altre materiali, come isolanti termici ed acustici.
Si tratta di un prodotto da costruzione che può offrire importanti vantaggi sia nella realizzazione di nuovi edifici, che in caso di ristrutturazioni. Le pareti in cartongesso sono posate mediante la predisposizione di una struttura metallica di sostegno a cui fissare le lastre, mentre le intercapedini possono essere utilizzate sia per contenere dell’isolante, che per ospitare gli impianti, realizzando pareti o controsoffitti attrezzati. Le applicazioni cartongesso, però, non si limitano a quelle relative alla costruzione dell’edificio, in quanto questo materiale viene spesso utilizzato anche per realizzare elementi d’arredo, come ad esempio librerie e ripiani. Permette di ottenere ottimi risultati, donando agli ambienti interni un aspetto moderno ed elegante.
Infine, grazie all’evoluzione tecnologica, si sono sviluppate lastre in cartongesso adatte anche alle applicazioni in ambienti esterni, che ampliano ulteriormente il ventaglio di possibilità offerte da questo prodotto.
I vantaggi del cartongesso nell’edilizia moderna
Il cartongesso viene utilizzato tanto proprio in virtù dei numerosi vantaggi che offre, molti dei quali sono proprio riconducibili all’edilizia a secco. Il cartongesso vanta una facilità di posa considerevole, che permette applicazioni molto veloci e non richiede l’impiego di manodopera particolarmente specializzata. Questo non significa che chiunque sia in grado di posare correttamente le lastre, ma che non sono richieste competenze eccessivamente specialistiche. Per un lavoro svolto adeguatamente, è chiaramente essenziale rivolgersi ad operatori del settore.
Grazie a questo materiale da costruzione si possono ottenere superfici lisce e pronte per essere rifinite in tempi molto brevi. Inoltre, tra i vantaggi del cartongesso ci sono senza dubbio anche la sua leggerezza e la sua flessibilità, tanto che può essere utilizzato anche per la realizzazione di superfici curve.
Si tratta di un materiale naturale e proprio per questo suo essere ecologico viene spesso utilizzato anche per la realizzazione di edifici ecosostenibili.
In aggiunta, soprattutto se prevista la combinazione con altri materiali, assicura anche buoni livelli di isolamento acustico e termico. Infine, come anticipato, è composto da materiali sostenibili, così da poter essere utilizzato senza problemi anche nei progetti di bioedilizia.
Le lastre cartongesso sono utilizzate anche per ridurre i problemi di umidità, migliorando il microclima interno. Oltre a tutti questi vantaggi, va indicato anche il principale limite di questo materiale da costruzione, ovvero la scarsa resistenza meccanica a reggere elementi come mensole o altri oggetti d’arredo. Proprio per questo alcune aziende hanno sviluppato pannelli fibrorinforzati che vantano ottima resistenza meccanica.
E' interessante ricordare che è possibile nascondere nelle pareti o soffitti in cui viene utilizzato il cartongesso impianti elettrici, idraulici e di climatizzazione. Una parete in cartongesso offre il vantaggio di poter realizzare un divisorio di spessore contenuto, in quanto questa struttura raggiunge generalmente gli 8-10 cm.
Le lastre di gesso rivestite di cartone (le cosiddette lastre sandwich, dagli Stati Uniti, principale paese produttore e commercializzatore) sono alte 2 o 3 metri e larghe 1,2 metri.
Normative e standard per l'utilizzo del cartongesso
Quando si parla di cartongesso e normative, è possibile distinguere tra le indicazioni relative alla fabbricazione e posa del prodotto e quelle connesse alle opere edili che si vogliono realizzare.
Per quanto riguarda il materiale, infatti, esistono delle norme UNI tecniche di riferimento per gli operatori del settore, a partire dalla EN 520 “Lastre di gesso - Definizioni, requisiti e metodi di prova”.
Vi sono poi la UNI 13195 “Pannelli prefabbricati di lastre di cartongesso con nido d'ape di cartone - Definizioni, requisiti e metodi di prova”, che specifica caratteristiche, prestazioni dei pannelli prefabbricati in cartongesso con cartone a nido d’ape per l’edilizia e modalità di prova.
O ancora, la UNI 11424:2015 “Gessi - Sistemi costruttivi non portanti di lastre di gesso rivestito (cartongesso) su orditure metalliche - Posa in opera” relativa proprio alla realizzazione dei manufatti con le lastre di gesso rivestito su orditure metalliche.
Se, invece, l’attenzione si posta sulle opere che si vogliono realizzare con il cartongesso, allora si parla di titoli abilitativi, tipici dell’edilizia. Ad esempio, realizzare una libreria con il cartongesso rientra nell’edilizia libera e non richiede permessi, ma costruire delle pareti divisorie interne è più complesso. Si parla, in questo caso, di manutenzione straordinaria, che in alcuni casi può richiedere una CILA o in altri una SCIA.
Faq Cartongesso
Quali sono le tipologie di pannelli in cartongesso?
Lo spessore cambia in base alla tipologia:
cartongesso termoacustico, con un lato di polistirolo o polistirene in diversi spessori;
cartongesso idrorepellente, lastre a bassissimo assorbimento di acqua per cucine, bagni, lavanderie;
cartongesso per isolamento acustico, lastre con all’interno speciali colle antiacustiche, per camere d’albergo, ospedali, uffici, scuole;
cartongesso resistente ai carichi, speciali lastre che servono per strutture resistenti ai carichi (controsoffitti portanti, piani lavello o tramezzi);
Ci sono anche lastre cartongesso additivate di fibre di vetro e legno; cartongesso flessibile, lastre con spessore ridotto con particolari caratteristiche di flessibilità, per realizzare superfici curve. Tanto per citarne alcune. Ed esiste anche il cartongesso per esterno, ovvero lastre realizzate con cemento alleggerito per strutture all’aperto.
Come abbiamo anticipato questo materiale viene anche utilizzato per la realizzazione di pareti divisorie che permettono di risolvere problemi di spazio o semplicemente ricavare utili nicchie.
Come si fissa il cartongesso al muro?
Per quanto sia sempre consigliabile affidarsi a un professionista, realizzare una parete in cartongesso è abbastanza semplice.
Per realizzare una parete interna in cartongesso, si posa una struttura metallica (generalmente in acciaio zincato) di sostegno, a cui fissare le lastre con apposite viti. Una volta fissate, le lastre vengono rifinite con intonaco. L’intercapedine che si crea tra le due lastre, viene spesso riempita con del materiale isolante.
Un altro uso diffuso è quello che prevede la realizzazione di contropareti attrezzate, che possono ospitare impianti, cavi e tubi di diversa misura. In questo caso, le lastre vengono fissate direttamente alla parete esistente ad una distanza che risponda alle esigenze del caso.
Questo fissaggio viene effettuato con apposite colle o con giunzioni metalliche. Anche nel caso dei controsoffitti, è necessario realizzare un telaio di sostegno in alluminio che, formando una griglia, regge i pannelli. Molto spesso, oltre a migliorare l’isolamento termico e acustico e ad ospitare gli impianti, i controsoffitti in cartongesso vengono integrati con sistemi di illuminazione composti di faretti e punti luce di diversa natura.
Quanto costano i pannelli in cartongesso?
Le opere in cartongesso hanno un costo minore rispetto a quelle realizzate con materiali più tradizionali, in quanto sono contenute le spese sia per la materia prima, che per la manodopera del cartongessista. I pannelli possono essere facilmente realizzati in diverse forme e la loro posa semplice non richiede grandi investimenti per la manodopera necessaria all’esecuzione dei lavori.
Il costo di una struttura in cartongesso dipende dall’acquisto del materiale e e dalle dimensioni delle pareti o dei soffitti in cui verrà utilizzato. Se di dimensioni standard e senza particolari trattamenti di eventuali materiali isolanti e dei supporti metallici per il fissaggio dei pannelli, si aggira intorno ai 20 euro al mq. A questi costi, va poi aggiunta la manodopera. In generale, una parete in cartongesso base può costare tra i 30 e i 40 euro al metro quadro. I costi aumentano nel caso di pareti isolanti, anti-umidità o REI.
Cartongesso, lastre e pannelli. Rassegna prodotti
Bioisotherm - BioGips
[caption id="attachment_721874" align="aligncenter" width="600"] Bioisotherm - BioGips[/caption]
Le lastre prefabbricate in gessofibrato BioGips di Bioisotherm vengono utilizzate per la realizzazione di pareti divisorie autoportanti e contropareti, con ottime caratteristiche termiche, acustiche e di protezione al fuoco (raggiungono la prestazione al fuoco EI 120/180).
Sono formate da gesso ceramico fibrorinforzato, con incastro maschio/femmina presente su tutti i bordi perimetrali e assicurano ottime prestazioni meccaniche e resistenza agli urti.
La lastra, nella versione standard o idrorepellente, è particolarmente adatta agli ambienti più umidi.
Tra i vantaggi il sistema è realizzato in gesso, materiale 100% naturale in grado di assorbire l'umidità e che svolge funzione antibatterica. La posa è facile e veloce.
BioGips si può utilizzare sia nelle nuove costruzioni che negli interventi di riqualificazione con isolamento dall'interno.
Ediltec - GIBITEC PLUS
Il pannello semisandwich prefabbricato GIBITEC PLUS di Ediltec è formato da una lastra di cartongesso di spessore 13 (o 10) mm accoppiata ad un pannello POLIISO PLUS® rivestito in carta metallizzata multistrato. E' indicato per l'isolamento di pareti e soffitti dall'interno.
I pannelli hanno dimensioni standard pari a 1200 x 3000 mm (o 2000 mm) e sono disponibili in vari spessori.
Eterno Ivica: GIPSLINE TXT
Acustica è la linea di Phonolook Acoustics by Eterno Ivica dedicata al fonoisolamento. Grazie all’esperienza pluriennale acquisita nel mercato la linea Acustica propone prodotti innovativi e durevoli di elevata qualità, assicurata anche dall'approfondita conoscenza dei materiali. I prodotti della linea Acustica coprono diverse funzioni: anticalpestio, sottopavimento, pannelli intercapedine e altri accessori.
[caption id="attachment_742019" align="aligncenter" width="837"] Lastra fonoisolante GIPSLINE TXT[/caption]
Una parete sottile può essere isolata facilmente? L’ultima tendenza negli interventi di ristrutturazione impone la costruzione di pareti divisorie leggere e di ridottissimo spessore, e la stessa esigenza si ripresenta per pareti e solai esistenti che devono essere risolti in pochi centimetri.
La lastra fonoisolante GIPSLINE TXT, marcata CE secondo la norma UNI EN 14190, è adatta per la realizzazione di contropareti e controsoffitti in cartongesso al fine di migliorare l’isolamento acustico di pareti e solai; può essere utilizzata sia in aderenza che con apposite strutture metalliche.
[caption id="attachment_742012" align="aligncenter" width="583"] Lastra fonoisolante GIPSLINE TXT[/caption]
Il prodotto è composto da una lastra SOUNDBLOCK, pannello in gesso rivestito a bordi assottigliati, con cuore ad alta densità e rinforzato con fibre di vetro, di spessore 12,5 mm e da un elemento fonoimpedente in TXT. Svolge funzione fonoisolante ma anche estetica grazie al rivestimento di una faccia con cartoncino color bianco, tanto da essere spesso utilizzata come finitura a vista del pacchetto acustico.
Il prodotto TXT con uno spessore di 7 mm, sovrapposto al SOUNDBLOCK, è realizzato in materia prima riciclata e nuovamente riciclabile a fine vita del fabbricato; è costituito da cascame di tessuti di colore bianco, ottenuto da una miscela igienizzata e sterilizzata di filamenti di cotone, lino e lana, mantenuto in lastre per mezzo di collante polipropilenico.
Per migliorare l’isolamento acustico di pareti esistenti in laterizio e ristrutturare un’abitazione, GIPSLINE TXT è la soluzione più semplice ed efficace nell’applicazione di lastre fonoisolanti accoppiate a cartongesso in aderenza alla muratura, senza struttura metallica, prestando attenzione nella verifica del supporto: che sia continuo, piano e privo di asperità.
Il prodotto è dotato di certificazione secondo Italian CAM Edilizia e French VOC Regulation che ne convalida le bassissime emissioni di VOC in ottica di un’elevata qualità dell’aria nell’ambiente interno.
Gypsotech® GypsoSIMPLY di Fassa Bortolo
La nuova lastra di Fassa Bortolo è frutto di una speciale formulazione che la rende estremamente leggera: pesa 7,8 kg/m2, ossia il 15% in meno di un prodotto standard. Una caratteristica che la rende ancora più maneggevole da parte degli operatori, sia in fase di movimentazione, che di montaggio.
[caption id="attachment_742009" align="aligncenter" width="1200"] Lastra Gypsotech® GypsoSIMPLY di Fassa Bortolo[/caption]
Operazioni facilitate anche grazie ai bordi assottigliati che assicurano un’avvitatura più facile e resistente. Gypsotech® GypsoSIMPLY, inoltre, ha una durezza superficiale migliorata e prestazioni meccaniche pari di una lastra marcata NF, è conforme ai CAM ed è sostenibile, anche perché per realizzarla serve un minore consumo energetico.
Tra i punti di riferimento del settore col suo sistema Gypsotech®, Fassa Bortolo offre anche una serie di interessanti soluzioni dedicate ai sistemi a secco per esterni.
Gli involucri stratificati a secco non solo soddisfano puntualmente i requisiti prestazionali standard (meccanico, termico, acustico antincendio), ma permettono di ottenere elevati livelli di efficienza energetica, sostenibilità economica ed ambientale, oltre a comportare indubbi vantaggi costruttivi.
Ad esempio, un involucro a secco pesa circa 1/3 rispetto a una parete in laterizio e abbatte i costi delle opere di fondazione, dei volumi di scavo e di getto.
L’elevato isolamento termo-acustico assicura prestazioni energetiche e di comfort molto elevati. Grazie all’industrializzazione del processo edilizio i tempi di costruzione si abbattono del 50 – 60%; trattandosi di una costruzione a secco sono eliminati i quotidiani problemi ed i lunghi tempi di asciugatura e maturazione, e anche gli impianti vengono integrati più facilmente nelle intercapedini che caratterizzano il sistema. L’involucro è altamente personalizzabile ed aggiornabile nel tempo a fronte di nuove esigenze (ad esempio il cambio della destinazione d’uso).
Per semplificare l’approccio di progettisti e applicatori a questa tecnica costruttiva, Fassa Bortolo ha recentemente pubblicato anche un manuale tecnico per l’uso del sistema GYPSOTECH® per esterni, scaricabile gratuitamente del sito dell’azienda, una guida dettagliata per la scelta e la posa in opera dei sistemi a secco, in grado di fugare qualsiasi dubbio.
Una prima sezione del manuale è dedicata alle norme e alle certificazioni, fondamentali per gli appalti pubblici, ma importanti anche per gli utenti sempre più attenti alle tematiche ambientali.
Segue una descrizione del sistema per esterni con la presentazione delle tipologie di lastre e componenti disponibili e la proposta delle soluzioni tecniche specifiche per pareti, contropareti e controsoffitti esterni, ricche di utili dettagli su prestazioni e comparazione tra le varie soluzioni, in modo da scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. C'è infine un'ultima parte dedicata a istruzioni operative e procedure di installazione.
IsolGypsum Special di Isolmant
IsolGypsum Special è la soluzione di Isolmantspecifica per il risanamento termico e acustico in basso spessore delle pareti, composto da una lastra in cartongesso accoppiata su un lato con Isolmant Special 10 mm colore #rossoisolmant. Grazie alla tecnologia “salvamuro” agisce migliorando l’efficienza acustica della parete e diminuendo il rischio di formazione di condensa e muffa, aumentando così anche la prestazione energetica e la salubrità dell’ambiente.
[caption id="attachment_742010" align="aligncenter" width="1200"] IsolGypsum Special di Isolmat[/caption]
Le sue caratteristiche tecniche e di salubrità assicurano il rispetto dei CAM-Edilizia per i materiali per l’isolamento acustico e termico. La sua ampia versatilità la rende adatta sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni.
Disponibile anche nella versione Isolmant Special Super Green: un’innovativa lastra in cartongesso con una percentuale di riciclato del 35% (la più alta presente sul mercato) accoppiata a Isolmant Special Fossil Free (lo speciale polietilene Isolmant di origine non fossile).
Saint-Gobain – Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air®
[caption id="attachment_721657" align="aligncenter" width="640"] Saint-Gobain – Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air®[/caption]
Saint-Gobain è un'azienda particolarmente attenta all'ambiente e alla sostenibilità, oltre che alla qualità dei prodotti: la lastra in cartongesso Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air® del marchio Gyproc, si caratterizza per il più alto contenuto sul mercato di materiale riciclato certificato. Il 35% della lastra ad alte prestazioni, proviene infatti dagli scarti di cartongesso. Ma non solo, coerentemente con la filosofia aziendale di attenzione all'economia circolare, la lastra è riciclabile al 100% limitando in questo modo il proprio impatto lungo tutto il ciclo di vita del prodotto.
Gli utilizzi della lastra sono molteplici, in soluzioni a parete, controparete e controsoffitti, garantendo in caso di parete divisoria ottime prestazioni in termini di potere fonoisolante Rw = 58 dB, resistenza al fuoco di EI 90 (Hmax=5 m) e resistenza agli urti .
[caption id="attachment_721656" align="aligncenter" width="1200"] La parete divisoria Gyproc SA 125/75 L DG ECO STD è formata da due lastre Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air®, due lastre in gesso rivestito Gyproc Wallboard e uno strato di materiale isolante in lana di vetro Isover AcustiPAR 4+, da inserire nell’intercapedine tecnica tra i montanti della struttura metallica.[/caption]
Activ’Air®, la tecnologia di cui è dotata la Gyproc DuraGyp ECO, garantisce alla lastra l'assorbimento e la neutralizzazione fino al 70% della formaldeide che si trova negli ambienti interni. Activ’Air® è in grado di metabolizzare e rendere inerti a lungo le sostanze chimiche senza che poi vengano rimesse in ambiente.
In termini di rispetto ambientale, la lastra è certificata Eurofins Indoor Air Comfort Gold in quanto rispetta i più rigidi standard europei ed internazionali di ridotte emissioni nell’aria di VOC. E' inoltre conforme ai requisiti fissati dal D.M. 11 ottobre 2017 sui Criteri Ambientali Minimi e si può dunque utilizzare nelle costruzioni green. La lastra concorre a ottenere i crediti per raggiungere i principali standard e protocolli di sostenibilità ambientale degli edifici, quali LEED, WEEL e BREEAM.
STIFERITE RP
[caption id="attachment_721709" align="aligncenter" width="1200"] Pannelli STIFERITE RP per l'isolamento termico a soffitto o parete da interno[/caption]
STIFERITE ha sviluppato un prodotto specifico per risolvere gli eventuali problemi che possono sorgere negli interventi di riqualificazione quando sia necessario l’isolamento termico dall’interno di pareti o soffitti. Si tratta di interventi che provocano una riduzione dei volumi e delle superfici utili che è necessario limitare il più possibile con soluzioni efficienti.
STIFERITE RP è un pannello formato da una lastra in cartongesso da 13 mm di spessore accoppiata ad uno strato isolante in schiuma polyiso che, sul lato caldo a contatto della lastra in cartongesso, è dotato di un rivestimento che funziona da schermo al vapore, che evita la formazione di condense interstiziali, mentre dall’altro lato la schiuma è protetta da un rivestimento adatto all’incollaggio diretto sui vari materiali che si possono usare per le pareti.
STIFERITE RP assicura ottime prestazioni isolanti e valori di conducibilità termica molto bassi (lD = 0,022 W/mK) che garantiscono, a parità di isolamento ottenuto, di limitare in maniera significativa lo spessore di isolante utilizzato. Più nel dettaglio il pannello assicura la medesima prestazione termica dei materiali isolanti alternativi ma con spessori del 30-40% inferiori.
Tra i molti vantaggi i pannelli STIFERITE RP sono leggeri e vengono forniti già accoppiati a lastre in cartongesso. La posa in opera, sia a parete che a soffitto, è semplice e veloce, anche tramite incollaggio diretto senza l’utilizzo di orditure metalliche. Inoltre è possibile realizzare i pannelli con la medesima altezza delle superfici da coibentare, limitando in questo modo il numero dei giunti e i tempi di lavorazione per la loro sigillatura.
I Pannelli sono realizzati nel rispetto ambientale e sono conformi ai CAM - Criteri Ambientali Minimi, garantiscono ottime prestazioni di reazione al fuoco con classificazione B s1 d0.
[post_title] => Cartongesso: caratteristiche, applicazioni e costi
[post_excerpt] => Il cartongesso è un materiale versatile e molto utilizzato in edilizia, che offre diversi vantaggi, tra cui leggerezza, semplicità di installazione e versatilità.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => il-cartongesso-caratteristiche-e-impieghi-in-edilizia
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2024-07-09 09:03:08
[post_modified_gmt] => 2024-07-09 07:03:08
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=592001
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[4] => WP_Post Object
(
[ID] => 599498
[post_author] => 4
[post_date] => 2022-04-12 03:19:03
[post_date_gmt] => 2022-04-12 01:19:03
[post_content] => Il polistirene espanso estruso in edilizia è utilizzato in particolare come materiale isolante applicato all’involucro delle costruzioni. Le lastre possono essere utilizzate sia da sole che accoppiate con altri materialiIndice degli argomenti:
Le materie prime utilizzate nel processo di produzione del polistirene estruso sono il polistirene, sotto forma di granulato vergine e riciclato (in percentuale variabile), diversi additivi e gas espandente. Il polistirene viene stoccato in silos a grande capacità e, attraverso il sistema di alimentazione, viene prelevato continuamente e mescolato al resto degli additivi.
I principali additivi sono costituiti da:
agenti nucleanti che servono a garantire che la struttura delle celle interne del materiale sia il più regolare e piccola possibile;
ritardanti di fiamma, che consentono di limitare la propagazione delle fiamme nel prodotto finale migliorandone la reazione al fuoco;
eventuali coloranti, che danno al prodotto finale un colore caratteristico.
Polistirene estruso: il processo produttivo
La miscela dipolistirene e additivi viene immessa nell'estrusore, macchina costituita da una camicia riscaldata al cui interno gira una vite senza fine.
Con l'aumento della temperatura e della pressione, la miscela all'interno dell'estrusore si fonde in una massa fluida che fuoriesce dalla macchina, scorrendo continuamente. In questa fase del processo viene aggiunto l'agente schiumogeno, che viene mescolato uniformemente alle altre materie prime. All'uscita dall'estrusore, il passaggio repentino alla pressione atmosferica produce la gassificazione dell'agente schiumogeno (gas espandente), consentendo la formazione della schiuma e assorbendo la temperatura del polistirene, raffreddandolo e solidificandolo. La sezione d'uscita dall'estrusore determina la sezione della striscia continua di polistirene estruso.
[caption id="attachment_599504" align="aligncenter" width="631"] Cristalli di polistirene prima dell’espansione ed estrusione[/caption]
Prima di poter essere lavorati, i pannelli di polistirene devono raggiungere la temperatura ambiente e il gas che si trova al loro interno deve stabilizzarsi. I pannelli vengono poi trasferiti su un altro nastro trasportatore per continuare il processo di fresatura e imballaggio. Conclusa la fase di fresatura, i pannelli vengono impilati in pacchi e le confezioni vengono avvolte in una pellicola di plastica dalle macchine per imballaggio pronti per lo stoccaggio e la distribuzione.
Polistirene o polistirolo? Facciamo chiarezza sulla corretta terminologia
Prima di definire nello specifico le caratteristiche del polistirene espanso estruso, vogliamo fare un breve approfondimento di carattere terminologico. Uno dei quesiti più frequenti è il seguente: polistirene e polistirolo sono due materiali diversi? In cosa si differenziano? Ebbene, sfatiamo un “falso mito”: polistirolo e polistirene sono la stessa identica cosa.
Un materiale che ha tantissimi nomi: nella quotidianità facciamo riferimento al polistirene chiamandolo polistirolo, ma di fatto stiamo parlando dello stesso polimero termoplastico.
Come si trova in commercio il polistirene espanso estruso
Il polistirene espanso estruso si può trovare in commercio sotto forma di pannelli con o senza pelle; “la pelle” è costituita da un addensamento superficiale del materiale ed ha un aspetto liscio e compatto.
I pannelli senza pelle sono ottenuti fresando tali superfici per renderle maggiormente compatibili con collanti, calcestruzzo, malte ecc. I pannelli si possono trovare sul mercato in diverse colorazioni e varie finiture superficiali: lisci, ruvidi, waferati e con scanalature.
[caption id="attachment_694117" align="aligncenter" width="600"]Ediltec propone la lastra per l'isolamento termico X-FOAM®HBT 500 E' formata da polistirene estruso di colore indaco, con pelle di estrusione e con i 4 bordi battentati.[/caption]
Le lastre possono essere utilizzate sia da sole che accoppiate con altri materiali quali cartongesso, pannelli di legno, laminati plastici o metallici, etc. Non va fatta confusione tra polistirene espanso estruso XPS e polistirene espanso sinterizzato EPS, le differenze sono sostanziali per processo produttivo, proprietà e applicazioni specifiche.
La differenza tra polistirene espanso ed estruso
L’EPS – o polistirene espanso sinterizzato – è un materiale caratterizzato da bassa densità ed è da lungo tempo impiegato nel campo dell’edilizia moderna. Questa tipologia di polistirene trova ampio uso in qualsiasi parte dell’involucro di un’abitazione: oltre alla versatilità è un materiale che viene particolarmente apprezzato per la facilità di posa in opera.
Il polistirene espanso sinterizzato “si ottiene immergendo in acqua granuli di polistirene e aggiungendo all'acqua una quantità di pentano dal 2% all'8%. Quindi si comprime il tutto e il pentano (che è insolubile in acqua) si diffonde nei granuli. I granuli così trattati possono essere stoccati per qualche mese prima di subire l'espansione. Per l'espansione i granuli vengono posti in una camera con una parete mobile. Viene soffiato dentro vapore acqueo a circa 120-130 °C provocando il rammollimento della plastica e il successivo rigonfiamento dovuto all'ebollizione del pentano imprigionato nel polimero” (fonte: Wikipedia).
Dopo la fase di polimerizzazione si passerà a quella di sinterizzazione, nello specifico si tratta di un processo di saldatura delle sfere fino a formare dei blocchi che vengono tagliati in lastre pronti per essere venduti.
Le due tipologie di polistirene si differenziano per diversi aspetti, tra cui il processo produttivo. Per produrre l’XPS i granuli vengono immessi in un estrusore dove vengono fusi: nel paragrafo precedente abbiamo visto nel dettaglio tutti i passaggi relativi alla produzione di questo particolare tipo di prodotto.
Di fatto l’EPS si presenta morbido al tatto, mentre l’XPS ha una struttura più compatta, robusta e rifinita. La compattezza e la resistenza alla compressione dell’XPS lo rende un ottimo materiale in edilizia ed è impiegato per l’isolamento termico. Rispetto al polistirene espanso sinterizzato, l’XPS è in grado di sostenere pesi maggiori: per questo motivo viene utilizzato per isolare termicamente gli edifici sottoposti a particolari sollecitazioni.
Applicazioni principali dei pannelli in XPS
L’XPS è particolarmente adatto all’isolamento termico di strutture, anche particolarmente sollecitate, in cui è richiesta un’elevata resistenza meccanica. Inoltre, la sua impermeabiltà all’acqua assicura un’ottima tenuta in presenza di umidità o infiltrazioni d’acqua.
[caption id="attachment_644959" align="aligncenter" width="600"]URSA XPS è la gamma di pannelli in polistirene estruso per l’isolamento termico. Garantisce ottime prestazioni ed è particolarmente adatta per i tetti piani, le coperture inclinate e le pareti verticali.[/caption]
Nell’isolamento termico di solai, pareti, coperture piane e inclinate, si dimostra assolutamente affidabile e duraturo. Trova particolare applicazione nel tetto rovescio, sistema che prevede la posa dell’isolante sopra il manto impermeabile. Inoltre può essere facilmente tagliato e sagomato in funzione delle varie esigenze applicative.
XPS isolante: prestazioni e marcatura CE
I materiali proposti al mercato con proprietà di isolamento termico, in quanto prodotti da costruzione e stabilmente presenti all’interno dell’involucro edilizio, rientrano nella casistica delle regole previste dall’Unione europea per la commercializzazione dei prodotti da costruzione. Queste regole prescrivono che al fine della tutela del consumatore e della corretta circolazione in territorio comunitario delle merci (con l’eliminazione o la riduzione delle barriere tecniche) i prodotti da costruzione debbano indicare in modo uniforme, univoco e standardizzato le caratteristiche per le quali vengono venduti nel mercato dell’edilizia. Ad oggi è in vigore il Regolamento 305/11, che ha sostituito la Direttiva 89/106 come documento europeo di riferimento sulla commercializzazione dei Prodotti da Costruzione.
Nella realizzazione dell’edificio devono essere garantiti i seguenti requisiti: resistenza meccanica e stabilità, sicurezza in caso di incendio, igiene salute e ambiente, sicurezza nell’impiego, protezione acustica e risparmio energetico ed isolamento termico, uso sostenibile delle risorse naturali.
L’attuazione del rispetto dei requisiti è concretizzata per mezzo delle norme di prodotto armonizzate che stabiliscono come ogni prodotto deve garantire il rispetto dei requisiti. La norma di prodotto per l’XPS è la UNI EN 13164“Isolanti termici per edilizia – Prodotti di polistirene espanso estruso ottenuti in fabbrica– Specificazione”.
Tra le novità più importanti del Regolamento 305/2011 l’introduzione della “dichiarazione di Prestazione” che sostituisce la “Dichiarazione di conformità” prevista dalla precedente Direttiva 89/106. La Dichiarazione di Prestazione (DoP) è il documento che riporta le prestazioni del prodotto da costruzione, valutate in base alla norma armonizzata di riferimento per quel prodotto.
La DoP è obbligatoria quando un prodotto è coperto da una norma europea armonizzata o da una valutazione tecnica europea (ETA) rilasciata per quel prodotto. Si ricorda inoltre che nel Regolamento 305/2011 all’articolo 4, parlando di dichiarazione di prestazione, è sottolineato il fatto che “quando un prodotto da costruzione rientra nell'ambito di applicazione di una norma armonizzata o è conforme a una valutazione tecnica europea rilasciata per il prodotto in questione, le informazioni, sotto qualsiasi forma, sulla sua prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali, come definite nella specifica tecnica armonizzata applicabile, possono essere fornite solo se comprese e specificate nella dichiarazione di prestazione, eccetto nei casi in cui (..) non è stata redatta alcuna dichiarazione di prestazione.”
Conduttività termica dichiarata e di progetto
Nella marcatura CE dei materiali isolanti è presente il valore di conduttività dichiarata λD calcolato a partire dal λ90/90 con le dovute approssimazioni previste. Il valore λ90/90 è rappresentativo del 90% della produzione con una confidenza del 90%. In accordo con le norme di prodotto e le norme di riferimento per la valutazione della conduttività termica in laboratorio, per esempio la norma UNI EN 12667, i prodotti isolanti vengono testati a 10 °C di temperatura media, cioè con una differenza applicata alle facce dei campioni di ΔT = 20°C. Il progettista prima di procedere con i calcoli per le verifiche termiche deve conoscere (o poter ipotizzare) le condizioni di esercizio del materiale e confrontarle con quelle utilizzate per la misura del valore di conduttività termica fornito dal produttore. Se le condizioni di temperatura e umidità sono differenti deve modificare il valore dichiarato e trasformarlo in valore di progetto.
Nel 2017 è nato il Gruppo di lavoro ANIT- XPS con lo scopo di analizzare, studiare, approfondire e spiegare tutte le caratteristiche del polistirene espanso estruso. I materiali isolanti spesso vengono utilizzati nella maniera errata proprio per una mancata conoscenza da parte del professionista delle proprietà e peculiaretà.
Del gruppo fanno parte le Aziende associate ANIT Ediltec, Soprema e Ursache con i loro esperti potranno rispondere a tutte le domande su questo materiale.
Sul sito ANIT è presente una sezione dedicata a questo tema che riporta in sintesi tutta l'attività e dal quale è possibile scaricare i capitoli singoli della Guida nonchè il documento completo.
La GUIDA XPS completa si può anche scaricare dalla sezione Manuali del sito.
Articolo aggiornato - Prima pubblicazione 2017
[post_title] => Polistirene estruso: caratteristiche e applicazioni
[post_excerpt] => Il polistirene estruso, XPS, è ottimo per l’insonorizzazione e l’isolamento termico di solai e pavimentazioni e per l’isolamento a cappotto.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => polistirolo-espanso-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-04-11 10:41:53
[post_modified_gmt] => 2022-04-11 08:41:53
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=599498
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[5] => WP_Post Object
(
[ID] => 375700
[post_author] => 1
[post_date] => 2021-07-06 05:00:00
[post_date_gmt] => 2021-07-06 03:00:00
[post_content] => Il tetto ventilato è una soluzione tecnologica da adottare prima della posa dei coppi, che assicura ottime performance in termini di risparmio energetico, permette di combattere la formazione di umidità nel sottotetto e migliorare il clima della propria casa. Nell’articolo, vediamo come è costituito, che vantaggi comporta e quanto costa.Indice degli argomenti:
Il tetto è un elemento fondamentale dell’edificio, che protegge la struttura sottostante, riparando gli ambienti interni dagli agenti atmosferici, dal freddo e dal caldo.
La copertura può essere realizzata in differenti modi e, a seconda della soluzione tecnologica scelta, si avrà un certo tipo di tetto, con i relativi vantaggi e svantaggi. Infatti, mentre la funzione di riparo è a priori data per scontata, ci sono alcune altre caratteristiche che possono variare, come ad esempio le prestazioni in termini di isolamento termico. In generale, la principale distinzione riguarda la presenza o meno di isolamento e la possibilità di realizzare uno strato dedicato alla ventilazione. Inoltre il problema della condensa nei tetti è un aspetto molto importante da considerare sia a livello progettuale che nella scelta e nella posa dei materiali.
Oggi, per ottenere le migliori performance, i nuovi edifici sono spesso realizzati con coperture isolate e ventilate. Ma cosa significa tetto ventilato? Che vantaggi offre? Ecco cosa c’è da sapere.
Che cos’è un tetto ventilato?
Un tetto si definisce ventilato quando il manto di copertura si distacca dallo strato isolante, creando un’intercapedine che assicuri ad un flusso omogeneo d’aria di circolare dalla gronda fino al colmo, evitando correnti trasversali. La camera d’aria, accuratamente studiata, garantisce la ventilazione del tetto e la microventilazione del sottomanto.
Il conseguente effetto camino aiuta, attraverso il colmo, lo smaltimento dell’umidità e quindi la salubrità del manto, diminuendo i costi di manutenzione e ottimizzando le prestazioni dell’isolamento.
Questa tipologia di copertura viene chiamata anche “tetto freddo”, proprio per la presenza della ventilazione al di sopra dell’isolante, che la distingue dal “tetto caldo”, dove l’isolante è direttamente sormontato dal manto impermeabile.
Tetto ventilato: come viene realizzato
Come ogni altra copertura, il tetto ventilato prevede la realizzazione di una determinata stratigrafia, che – anche se cambiano i prodotti – presenta elementi costitutivi fondamentali per la sua costituzione.
Partendo dall’interno, il primo strato è costituito dalla struttura portante, che può essere realizzata in travi di legno, in laterocemento, cemento armato o metallo. A questa orditura principale se ne sovrappone una seconda, in senso parallelo alla gronda e generalmente costituita da listelli di legno, con un interasse variabile da 60 cm a 100 cm.
Lo strato isolante può essere realizzato in differenti materiali e di solito viene posato tra i travetti in legno. Al di sopra dello strato isolante si predispone una guaina, ossia uno strato impermeabile che protegge l’isolante dall’acqua.
Dopo di che, si procede realizzando la camera di ventilazione, tramite la posa di un’ulteriore listellatura, in questo caso perpendicolare alla gronda. Lo spessore è determinato a seconda della pendenza e della lunghezza della falda. Questa seconda serie di listelli costituisce la base di appoggio per i pannelli che completano la camera di ventilazione.
Le entrate delle camere d’aria sono realizzate lungo la linea di gronda, mentre le uscite sono poste sulla linea di colmo che può essere a una o due falde. Nella maggior parte dei casi, il tetto ventilato non richiede la predisposizione di una barriera al vapore. Infatti la circolazione naturale dell’aria assicura l’eliminazione dei vapori provenienti dai locali sottostanti e permette al materiale isolante di smaltire con facilità la condensa eventualmente formatasi. Se così non fosse, andrebbe inserita una barriera al vapore al di sotto dell’isolante, come avviene nei tetti caldi.
Dal punto di vista estetico l’aspetto di un tetto traspirante è del tutto simile a quello di un tetto realizzato in modo convenzionale.
Come funzionano i tetti ventilati
Come assicurare una efficace circolazione dell’aria all’interno con le coperture ventilate:
il tetto deve avere una certa pendenza;
al suo interno deve esserci una massa d’aria che possa fuoriuscire dall’apertura sulla linea di colmo ed essere sostituita da altra aria proveniente dall’esterno;
deve esserci una differenza di temperatura fra l’aria esterna e quella nella struttura del tetto.
Una falda lunga o una pendenza limitata richiedono una lama d’aria (camera di ventilazione) maggiore ed il suo spessore va calcolato in base a coefficienti di proporzionalità precisi. Bisogna ricordare che la soglia di 5/6 cm determina la differenza tra microventilazione e ventilazione. Quindi con un’intercapedine sopra i 5/6 cm e fino a 10, abbiamo un tetto ventilato. Con una falda, per esempio, lunga 10 metri, pendenza del 26%, lo spessore della lama d’aria deve essere di 10 cm.
I vantaggi del tetto ventilato
Il tetto ventilato ha un comportamento migliore rispetto a quello tradizionale, sia durante i mesi estivi, che durante quelli invernali. Infatti, durante l’inverno la ventilazione assicura un corretto smaltimento del vapore acqueo e della condensa prodotta all’interno della casa. In questo modo l’isolante viene naturalmente protetto da eventuali ristagni e dall’umidità. Nelle regioni più fredde con un alto numero di cicli gelo-disgelo, la ventilazione garantisce una temperatura uniforme della copertura, evitando la formazione di ghiaccio in gronda.
Durante i mesi estivi, invece, la ventilazione permette di disperdere il calore che, altrimenti, si accumulerebbe nella copertura per poi essere trasmesso all’interno dell’abitazione. L’aria calda, infatti, grazie ai moti convettivi che si creano nell’intercapedine, viene espulsa all’esterno dal colmo del tetto. Specifici monitoraggi hanno dimostrato che la sola ventilazione aumenta l’effetto dello strato isolante con una diminuzione della temperatura negli ambienti sottostanti fra gli 8 e i 10°C.
Questi meccanismi, nel loro complesso, assicurano un miglior comportamento termoigrometrico della copertura, con un conseguente risparmio energetico. Il tetto ventilato, quindi, assicura anche un miglior comfort interno, soprattutto se il sottotetto è abitato o adibito a mansarda.
Un altro vantaggio del tetto ventilato consiste nella maggior durate dei componenti che lo costituiscono, in quanto richiede una manutenzione minore rispetto alle coperture tradizionali. Il fatto che i materiali si possano asciugare in modo rapido e naturale, infatti, previene danni dovuti a forti precipitazioni, al gelo o a gli sbalzi di temperatura.
Costi tetto ventilato
In un certo senso, il costo del tetto ventilato potrebbe sembrare il suo principale svantaggio, in quanto richiede un investimento maggiore rispetto a quanto previsto per i tetti tradizionali. La cifra si può discostare di circa 15.000 euro, sulla base della dimensione della copertura e dei materiali scelti.
In realtà, il costo dell’intervento deve essere valutato alla luce di due importanti fattori: da un lato i vantaggi e i benefici che assicura un tetto di questa tipologia e il conseguente ritorno dell’investimento, dall’altro la possibilità di beneficiare di bonus e detrazioni fiscali per la sua realizzazione.
Quindi, anche se in principio è richiesto un investimento maggiore, nel corso del tempo il bilancio economico si ribalta a favore del tetto ventilato, che richiede meno manutenzione e permette di risparmiare molta più energia per la climatizzazione dei locali interni.
Per quanto riguarda i bonus, invece, la realizzazione di un tetto ventilato su un edificio esistente permette di accedere a ben tre differenti misure. La prima è relativa ai lavori di ristrutturazione, che prevedono una detrazione del 50% rispetto alla spesa sostenuta. La seconda è l’Ecobonus 65%, che ammette tra gli interventi la coibentazione del tetto, purché il sottotetto sia un locale riscaldato. Infine, il Superbonus 110% estende quanto previsto dall’Ecobonus, includendo anche i sottotetti non riscaldati, a condizione che il lavoro sia abbinato ad uno degli interventi definiti “trainanti” e si raggiunga un salto migliorativo di due classi energetiche.
Prodotti e tecnologi per realizzare tetti ventilati
In commercio esistono prodotti sempre più innovativi, che vengono in aiuto alla realizzazione dei tetti ventilati.
Brianza Plastica - ISOTEC
Il sistema termoisolante ISOTEC in poliuretano espanso, è la soluzione di Brianza Plastica per l’isolamento termico ventilato di tutte le tipologie di coperture. E' infatti compatibile con tutti i tipi di manto e si può installare su qualsiasi struttura portante, anche con pendenze della falda molto basse.
ISOTEC è indicato sia negli interventi di riqualificazione che nella realizzazione di nuovi edifici ad alte prestazioni di isolamento, concorrendo, grazie alle elevate prestazioni isolanti del poliuretano e alla perfetta continuità dell’isolamento, al raggiungimento delle più alte classi energetiche e assicurando ottimocomfort abitativo. Grazie alla conformità ai C.A.M. (Criteri Ambientali Minimi) tutti i prodotti della gamma Isotec sono utilizzabili in progetti che accedono al Superbonus 110%, e sono corredati della mappatura LEED® V4.
Per ottimizzare la posa è possibile scegliere il passo del pannello a seconda della dimensione del rivestimento, che viene fissato direttamente sul correntino, senza che siano necessarie altre sottostrutture di supporto, velocizzando in questo modo i tempi di realizzazione.
ISOTEC è formato da un pannello in poliuretano espanso ad alte prestazioni isolanti, che vanta una conduttività termica dichiarata λD 0,022 W/mK, rivestito con una lamina di alluminio goffrato su entrambe le facce. Il correntino metallico integrato nel pannello garantisce ottimo supporto per tutti i tipi di rivestimento. E' particolarmente indicato per le coperture tradizionali in tegole o coppi, ma si utilizza con successo anche con i rivestimenti metallici più moderni, continui e discontinui, o per originali coperture in ardesia o altra pietra naturale.
La ventilazione che si attiva fra il manto di copertura e l'isolante agevola lo smaltimento dell’umidità in inverno e del calore in eccesso in estate.
Ediltec - POLIISO® TEGOLA
Ediltec propone per il tetto ventilato POLIISO® TEGOLA, sistema completo isolante termico, strutturale e portante in schiuma polyiso, per la realizzazione di coperture a falde ventilate. La particolare combinazione di isolante con struttura cellulare chiusa e rivestimento gli donano prestazioni superiori di conducibilità termica che rimangono inalterate nel tempo. In combinazione con la creazione della camera ventilata nel sottotegola si rivela un ottimo sistema per la coibentazione di tutte le coperture.
[caption id="attachment_610439" align="aligncenter" width="600"] POLIISO® TEGOLA “DOPPIO PASSO” nasce, tra le varie versioni del sistema POLIISO® TEGOLA, per agevolare la posa. È un pannello leggero e compatto, quindi più facilmente maneggiabile.[/caption]
POLIISO assicura ottimo isolamento termico grazie al bassissimo valore di λD pari a 0,022 W/mK. I pannelli, facili e veloce da posare, sono classificati al fuoco EUROCLASSE E e sono portanti grazie all'inserimento, in lunghezza, di un profilo metallico portategole forato che favorisce la microventilazione sotto il manto di copertura. Il sistema vanta valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa.
Pacchetto di copertura URSA
URSA propone un pacchetto di copertura inclinata ventilata, che contiene una camera di ventilazione e garantisce ottime performance termiche e acustiche e perfetta impermeabilizzazione. Questa, insieme all'azione dello schermo riflettente inserito nell’intercapedine, riesce a limitare al massimo gli effetti dell’irraggiamento solare. Grazie al telo a base bituminosa posto all’estradosso per la copertura si possono utilizzare diverse soluzioni di finitura.Il pacchetto prevede l'utilizzo di diversi prodotti: URSA SECO PRO 5, schermo sintetico barriera al vapore + URSA TERRA 66, pannello in lana minerale + URSA WOODLITH S, pannello in lana di legno mineralizzata + URSA SECO ALU, membrana altamente traspirante riflettente + URSA WOODLITH S + URSA SECO BIT, schermo barriera al vapore.
Stiferite - Pannello Isoventilato
Il pannello di grande formato STIFERITE Isoventilato (1200 x 2400 mm) incorpora due listelli in OSB utili sia per fissare il pannello al piano di posa che per l'ancoraggio degli elementi di finitura.
Grazie al basso valore di conducibilità termica (λD= 0,028 W/mK per spessori da 50 a 70 mm; λD= 0,026 W/mK per spessori da 80 a 120 mm; λD= 0,025 W/mK per spessori ≥ 120 mm), il pannello STIFERITE Isoventilato assicura ottime prestazioni isolanti in volumi e pesi contenuti. Un altro plus è lo speciale rivestimento superiore dotato di superficie antiscivolo che garantisce permeabilità al vapore e impermeabilità all’acqua.Il sistema comprende diversi accessori tra cui Isotelo VB, telo impermeabilizzante con freno al vapore e Isoventilato Tape, nastro sigillante adesivo ad alte prestazione.
Articolo aggiornato - Prima pubblicazione 2018
[post_title] => Tetto ventilato: i vantaggi per il risparmio energetico
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => il-tetto-ventilato
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-03-03 12:54:02
[post_modified_gmt] => 2022-03-03 11:54:02
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/approfondimenti/il-tetto-ventilato/
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[6] => WP_Post Object
(
[ID] => 672376
[post_author] => 4
[post_date] => 2021-04-02 03:35:33
[post_date_gmt] => 2021-04-02 01:35:33
[post_content] => I pannelli in poliuretano espanso rigido presentano diversi vantaggi in termini di resistenza e versatilità e sono particolarmente adatti per isolare termicamente sia le coperture che i pavimenti e le pareti.Indice degli argomenti:
Il progresso scientifico ha cambiato profondamente la nostra vita. In particolare il lavoro dei chimici ha permesso di scoprire un gran numero di materiali che ormai sono diventati parte integrante della nostra quotidianità: un esempio è quello del poliuretano, un polimero largamente impiegato nella produzione di oggetti utili per il nostro benessere.
Cos’è il poliuretano espanso?
Si tratta di un polimero, ovvero una macromolecola costituita da un elevato numero di unità strutturali unite a catena mediante un legame covalente. Nello specifico il poliuretano è ottenuto attraverso una reazione chimica tra un diisocianato e un poliolo: reazione scoperta dal chimico Charles-Adolphe Wurtz nel 1849.
Resistente, durevole nel tempo e soprattutto versatile: quest’ultima caratteristica ha permesso fin da subito un ampio impiego del polimero nel settore industriale e civile.
Il poliuretano si presenta in diverse tipologie:
poliuretano espanso flessibile, utilizzato ad esempio per le imbottiture dei mobili o per i materassi,
poliuretano espanso rigido, impiegato come isolante termico nelle coperture (sia in ambito civile che industriale) o per isolare termicamente i pavimenti e le pareti.
Pannelli in poliuretano espanso per l’isolamento termico
Prima di concentrarci sui prodotti dedicati all’isolamento termico, vediamo quali sono le caratteristiche di questo straordinario polimero.
Una delle “doti” del poliuretano espanso rigido è quella di essere un ottimo materiale isolante. Il valore di conducibilità termica stabile nel tempo del poliuretano è compreso tra 0,022 e 0,028 W/mK, legato in particolare al tipo di schiuma e al rivestimento.
Un valore eccellente che consente di ottenere prestazioni molto elevate materia di isolamento termico, anche con spessori significativamente ridotti rispetto ad altre soluzioni più “tradizionali”. Tutto ciò si traduce in un significativo vantaggio: con il poliuretano è garantito il comfort termico anche con volumi ridotti, senza rinunciare a prezioso spazio domestico.
Tra le caratteristiche tecniche menzioniamo la sua leggerezza. La schiuma poliuretanica è formata dal 3% in volume da polimero solido e dal 97% dalla fase gassosa. Quest’ultima determina le prestazioni termiche delle schiume e la loro bassa densità di impiego (compresa tra i 30 e i 40 kg/m3). Ma il poliuretano sa essere leggero e al tempo stesso molto resistente e robusto. I pannelli di poliuretano espanso rigido sono molto resistenti ai carichi (sia statici che dinamici), non a caso trovano largo impiego come soluzioni per le pavimentazioni e le coperture carrabili.
Sapete che il poliuretano ha una vita superiore ai 50 anni? È merito della sua struttura a celle chiuse: tale struttura rende il pannello di poliuretano espanso rigido impermeabile al vapore, all’umidità e all’acqua.
Inoltre il poliuretano espanso rigido è resistente alle alte e basse temperature: non a caso i prodotti destinati all’isolamento termico possono essere utilizzati in una fascia di temperatura che va dai -40/-30 °C fino ai + 90/100 °C.
Ma le caratteristiche “virtuose” del poliuretano non si esauriscono qui: è un materiale resistente alle sostanze chimiche usate in edilizia, inoltre la schiuma è resistente all'attacco di agenti biologici e non favorisce lo sviluppo di condensa o muffa.
Le soluzioni Ediltec per gli isolamenti termici
Nel campo dell’isolamento termico uno dei nomi di riferimento è Ediltec. Un know-how acquisito in oltre 30 anni di esperienza nel campo: la mission dell’azienda è fornire prodotti e soluzioni che garantiscano un alto standard nei settori applicativi dell’isolamento termico.Risparmio energetico e tutela dell’ambiente sono due punti importanti per Ediltec: i materiali dalle alte performance sono realizzati secondo un modello improntato al rispetto delle risorse ambientali.
Pannello POLIISO SB
Tra i prodotti di punta dell’azienda italiana troviamo il pannello POLIISO SB, specifico per coperture sotto manti bituminosi. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
[caption id="attachment_672378" align="aligncenter" width="600"] POLIISO® SB[/caption]
POLIISO SB è un pannello per l’isolamento termico caratterizzato da una schiuma di poliuretano espanso rigida a celle chiuse detta polyiso.
Questa schiuma poliuretanica, di colore giallo si trova tra due supporti, ovvero quello della faccia superiore in velovetro bitumato e quella inferiore in velovetro saturato mineralizzato. Tra le caratteristiche tecniche il prodotto Ediltec presenta un valore di resistenza alla compressione ≥ 150 kilopascal. I pannelli POLIISO SB sono disponibili nelle dimensioni standard di 600 x 1200 mm e nello spessore che vada 30 a 160 mm.
Pannello POLIISO ED
Un prodotto performante per l’isolamento termico del cappotto è POLIISO ED. Come per il prodotto precedente, anche questo pannello è costituito da una schiuma polyiso, ma in questo caso la schiuma è espansa tra due supporti di velovetro saturato mineralizzato.
[caption id="attachment_672379" align="aligncenter" width="600"] POLIISO® ED[/caption]
Pannello POLIISO PLUS
POLIISO PLUS è sicuramente il prodotto più versatile proposto da Ediltec: viene utilizzato in copertura sotto manti sintetici, ma anche per l’isolamento in intercapedine, in solaio interpiano oppure a pavimento oppure per l’isolamento del cappotto interno se pre-accoppiato al cartongesso. In particolare questo pannello è costituito da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse espansa tra due supporti di carta metallizzata multistrato. I pannelli di Ediltec presentano dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm o 1200 x 3000 mm e sono disponibili nello spessore che va da 20 a 140 mm.
[caption id="attachment_672387" align="aligncenter" width="600"] POLIISO PLUS[/caption]
[post_title] => Poliuretano espanso rigido: caratteristiche e applicazione nei rivestimenti flessibili
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliuretano-espanso-rigido-caratteristiche-applicazione-rivestimenti-flessibili
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-03-30 11:10:32
[post_modified_gmt] => 2022-03-30 09:10:32
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=672376
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[7] => WP_Post Object
(
[ID] => 372805
[post_author] => 1
[post_date] => 2021-02-18 03:00:00
[post_date_gmt] => 2021-02-18 02:00:00
[post_content] => Indice degli argomenti:
La plastica è un materiale chimico che deriva dalla lavorazione del petrolio. Oltre alla plastica, sono moltissimi i materiali e le sostanze chimiche utilizzati in campo edile, con un elevato numero di imprese attive nel settore e un mercato che vale di milioni di euro.
Negli ultimi anni si sta spostando sempre di più l’attenzione sulla sicurezza, sulla salubrità e sull’impatto ambientale che questi prodotti hanno.
La plastica, in particolare, è oggetto di forti discussioni e sono tanti i settori in cui si sono avviate campagne “plastic free”. Ma perché tanto interesse per un materiale così ampiamente contestato? Occorre innanzitutto fare chiarezza sull’impatto della plastica sull’ambiente, che non è dovuto tanto alla sua produzione, quanto al suo smaltimento.
Per la produzione di tutta la plastica utilizzata oggi nel mondo viene impiegato meno del 5% del totale di tutto il petrolio estratto, dato che conferma la moderata incidenza che ha questo processo industriale sul consumo di materie prime non rinnovabili.
Allo stesso tempo, l’elevato impiego di questo materiale, soprattutto monouso, ha causato il cosiddetto “inquinamento da plastica”, dovuto a rifiuti abbandonati, ma anche a microparticelle sciolte nell’acqua e che arrivano a mari e oceani.
Questo non significa che la plastica debba essere bandita in ogni sua forma, ma solo che è necessario affrontare adeguatamente il problema del suo smaltimento e scegliere quando è davvero vantaggioso utilizzarla.
Ad esempio, proprio l’edilizia offre spesso un’occasione per una seconda vita alla plastica, con l’utilizzo sempre più frequente di plastica riciclata.
Che tipi di plastica esistono?
Quando si dice plastica, in realtà, si intendono diversi polimeri che, sulla base di dimensioni e struttura molecolare, possono presentare diverse proprietà. I polimeri, normalmente prodotti in forma di granuli, liquidi o soluzioni, vengono poi sottoposti a quattro diversi tipi di lavorazione a seconda del prodotto che si desidera ottenere.
Esistono due grandi classi di plastiche: le termoplastiche e le termoindurenti. Al primo gruppo appartengono il polietilene (PE), il polietilene tereftalato (PET), il polipropilene (PP), il polistirene (PS) e il polivinilcloruro (PVC), al secondo appartengono le resine (epossidiche e fenoliche) e i poliuretani (PU).
Le principali tecniche di lavorazione di questi prodotti sono principalmente 4.
L’estrusione è il processo più diffuso, risulta essere particolarmente adatto per la realizzazione di tubi, pellicole e lastre. La seconda metodologia di lavorazione è lo stampaggio (per compressione, stratificazione, iniezione o rotazionale) con cui si ottengono, tra gli altri, arredi per esterno, prese e spine elettriche. Al terzo tipo appartiene il soffiaggio, usato, prevalentemente, per la fabbricazione di elementi a corpo cavo come le bottiglie. Infine l’ultima tecnica di lavorazione, la calandratura consente di realizzare pannelli da rivestimento, piastrelle e materiali di plastica in fogli.
Perché usare la plastica in edilizia? Ecco i principali vantaggi
La plastica ha gradualmente sostituito altri materiali in diverse applicazioni edili. I motivi risiedono in alcune sue caratteristiche, che la rendono una scelta vantaggiosa rispetto ad altri prodotti.
Innanzitutto, la plastica è generalmente leggera e versatile, permettendo così di sperimentare prodotti e soluzioni innovative.
Inoltre, la plastica ha il vantaggio di ridurre i costi di costruzione, sia per la sua economicità, che per la velocità di posa in opera e installazione. Sostituire i materiali tradizionali con la plastica, come avviene con le tubazioni impiantistiche, permette anche di prolungare la vita utile delle opere, in quanto ha una durata di vita media e una resistenza molto elevate (ad esempio resiste alla corrosione).
Tra i vantaggi, poi, c’è anche il fatto che è richiesta una bassa manutenzione. Infine, per quanto possa sembrare un paradosso, in molti casi l’uso della plastica in edilizia è considerato come una soluzione per ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni.
Perché? Fondamentalmente la valutazione sull’impatto ambientale di un manufatto e dei suoi componenti può portare a differenti considerazioni sulla base della metodologia utilizzata. La plastica in edilizia risulta spesso vantaggiosa (in termini ambientali) quando si prende in considerazione l’intero ciclo di vita di prodotti, materiali e costruzioni.
La durata, la resistenza, i tempi di costruzione ridotti, infatti, incidono positivamente sul bilancio finale. Inoltre, sempre più spesso si ricorre a principi progettuali che includono fin dall’inizio logiche e soluzioni per il corretto smaltimento di ogni elemento che compone un edificio giunto al termine del proprio ciclo di vita.
Questo permette di gestire in modo efficace e sicuro anche i rifiuti edili. Sono proprio questi vantaggi ad aver portato alla realizzazione di numerosissimi prodotti – sigillanti, isolanti, elementi di copertura e di facciata, serramenti, solo per citarne alcuni – per l’edilizia, con un mercato che offre un’ampia gamma di materiali plastici.
Come viene usata la plastica in edilizia
Come anticipato, la plastica in edilizia è usata per diverse tipologie di prodotti. Ecco una breve guida sulle principali applicazioni delle diverse tipologie di plastica.
Policarbonato (PC)
E' un polimero termoplastico utilizzato, in particolare, per la realizzazione di manufatti trasparenti, come i lucernari.
Il policarbonato ha diversi pregi che lo rendono spesso preferibile anche al vetro: è molto resistente agli urti, ha ottime proprietà meccaniche, è molto leggere e trasparente. Questo lo rende ideale per tutte le applicazioni in cui è importante il passaggio della luce, come nel caso di verande, serre, infissi o divisori interni trasparenti.
Polietilene (PE)
E' un materiale ottenuto per polimerizzazione dell’etilene che, a seconda del processo di polimerizzazione, origina polietilene a bassa densità e polietilene lineare usati per la produzione di contenitori e casalinghi. In ambito edile il polietilene viene utilizzato per la realizzazione di teli, membrane impermeabili e tessuti non tessuti.
Polietilentereftalato (PET)
Il materiale, realizzato attraverso la condensazione dell’acido tereftalico con glicoletilenico, viene utilizzato per realizzare fibre sintetiche come il Terital, contenitori per liquidi, tappeti, nastri magnetici, ecc.
[caption id="attachment_669671" align="aligncenter" width="600"] I pannelli fibrosi ECOFIBRAdi Eterno Ivica, altamente fonoassorbenti e termicamente isolanti, sono costituiti di fibra di poliestere termolegata (polietilentereftalato), ottenuta da PET riciclato e da CoPET vergine, completamente riciclabile[/caption]
Non mancano anche alcune applicazioni sperimentali, come ad esempio il calcestruzzo alleggerito con il PET, la costruzione di edifici con bottiglie riciclate o la realizzazione di isolanti.
Polimetilmetacrilato (PMMA)
Noto con il nome comune di plexiglass è tra le materie plastiche di più antica produzione e diffusione essendo stato introdotto sul mercato nel lontano 1928. Dal punto di vista dei costi, il PMMA, occupa una posizione intermedia tra il polistirolo (50% del costo del PMMA) e il policarbonato (150% del costo del PMMA).
La proprietà più interessante del prodotto è la sua perfetta trasparenza che lo rende idoneo a moltissime applicazioni in cui questo requisito risulta essere predominante. Si tratta di un materiale ad alta resistenza ma incline alle rotture anche a bassi valori di allungamento, mentre, al contrario, presenta superfici molto dure e considerevolmente resistenti alle graffiature.
L’elevata resistenza all’azione dei raggi UV e al deterioramento causato dall’esposizione agli agenti atmosferici, lo rendono adattissimo alla realizzazione di elementi da utilizzare in esterno. Il PMMA risulta essere facilmente infiammabile, ma attualmente sono presenti sul mercato validi prodotti appositamente trattati che ne garantiscono un ritardo di fiamma offrendo, conseguentemente, buone prestazioni dal punto di vista della sicurezza antincendio. Nel settore delle costruzioni il PMMA trova ampio impiego nella realizzazione, tra le altre, di chiusure trasparenti, impianti ricreativi e per lo sport, serre. Per questo si propone come alternativa al policarbonato, che è molto tenace e rigido, ma anche più costoso.
Polipropilene (PP)
E' un polimero termoplastico ottenuto tramite un processo di polimerizzazione del propilene. Prodotto estremamente versatile, il polipropilene viene ampiamente utilizzato, in campo edile, per la realizzazione di tubazioni, moquette, elementi d’arredo, contenitori di varia forma e natura, film per imballaggi.
[caption id="attachment_669678" align="aligncenter" width="600"]Brianza Plastica propone la membrana impermeabilizzante traspirante Elytex-N. La barriera protettiva sotto tegola contro il passaggio dell’acqua è formata da a tre strati di non-tessuto in polipropilene 100% riciclabile.[/caption]
L’estrema varietà di applicazioni ha fatto del PP la poliolefina più diffusa al mondo dopo il polietilene.
Polìstirene o Polistirolo (PS)
E' una particolare materia plastica ottenuta attraverso la polimerizzazione dello stirene. Il prodotto viene proposto, sul mercato, nella versione comune e come prodotto espanso a seconda delle finalità a cui è rivolto.
[caption id="attachment_669685" align="aligncenter" width="600"]X-FOAM® WAFER di Ediltec è una lastra per l’isolamento termico costituita da polistirene estruso di colore indaco[/caption]
Grazie alle sue elevate capacità isolanti e all’estrema leggerezza, ha trovato ampio impiego nel settore edilizio, per la realizzazione di pannelli volti al contenimento dei consumi energetici o alla riduzione del rumore (EPS, polistirene espanso sinterizzato, e XPS, polistirene espanso estruso).
Politetrafiuoroetflene (PTFE – Teflon)
Ottenuto per polimerizzazione del tetrafluoroetilene, il politetrafluoroetilene viene ampiamente utilizzato, in campo edile, per l’isolamento elettrico e per la protezione, in ambienti speciali, dagli agenti acidi.
Poliuretano (PU)
Le caratteristiche del prodotto vengono modificate, a seconda delle esigenze, attraverso particolari processi di polimerizzazione che rendono il materiale termoindurente o termoplastico.
Il poliuretano trova ampio impiego nella realizzazione di vernici e adesivi di vario tipo. Nella versione espansa, acquista proprietà tali da renderlo adatto alla realizzazione di prodotti termoisolanti.
Polivinilacctato (PVA)
E' un polimero termoplastico ottenuto attraverso la polimerizzazione dell’acetato di vinile. Le sue caratteristiche ne hanno favorito la diffusione nel campo della fabbricazione di adesivi e idropitture.
Polivinilcloruro (PVC)
Presente sul mercato sin dal 1930, il polivinilcloruro è un polimero termoplastico realizzato attraverso la polimerizzazione del cloruro di vinile.
Il mercato mondiale del PVC, analizzato per settori, vede l’edilizia confermarsi al primo posto, con un consumo di PVC che supera le 200 mila tonnellate.
[caption id="attachment_669701" align="aligncenter" width="600"]Termo Sicuro è il copritermosifone ignifugo in PVC per scuole e asili di Giwa, che assicura protezione di sicurezza per radiatori e termoconvettori.[/caption]
La particolare resistenza e versatilità di questo materiale lo ha reso diffusissimo nelle costruzioni sotto forma di infissi, piastrelle e tubazioni e, addizionato con appositi plastificanti, per la realizzazione di tubi flessibili e rivestimenti murali.
Il riciclaggio della plastica in edilizia
Come anticipato, quando si parla di plastica e di impatto ambientale, è proprio la fase di smaltimento quella più delicata. Grazie a un costante impegno, anche da parte di apposite associazioni e consorzi di settore, negli anni si è riusciti a dare una forte spinta al riciclo di questo materiale e all’utilizzo di prodotti interamente realizzati con materiali plastici riciclati.
In edilizia, gli esempi virtuosi non mancano. Anche nel settore delle costruzioni, infatti, il tema dell’economia circolare assume un rilievo sempre maggiore, con sempre più materiali destinati ad una seconda vita tramite il riciclo e il riutilizzo. L’Italia, fortunatamente si colloca tra i primi paesi europei per il riciclo della plastica con diversi consorzi impegnati nella raccolta e nel riciclo di questo materiale.
In realtà, l’edilizia non produce rifiuti plastici in breve tempo, proprio per la durata prolungata degli edifici, ma può diventare un interessante mercato per i prodotti in plastica riciclata, accelerando la transazione ad un modello economico circolare. La plastica riciclata, infatti, può essere utilizzata per realizzare arredi, piastrelle, tubazioni, raccordi, isolanti, griglie, mattoni, ma anche aggiunta ad altri componenti, come il calcestruzzo o il bitume, per ottenere nuovi materiali con ottime prestazioni.
I processi di lavorazione possono essere meccanici o chimici, a seconda delle proprietà che si vogliono ottenere dalla “nuova” plastica. Inoltre, tramite la termovalorizzazione è possibile anche recuperare energia dalla plastica che non può essere riciclata.
Data creazione articolo 12 gennaio 2017 - Articolo aggiornato
[post_title] => La plastica utilizzata in edilizia
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => materiali-plastici-in-edilizia
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2025-03-04 14:28:59
[post_modified_gmt] => 2025-03-04 13:28:59
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/approfondimenti/materiali-plastici-in-edilizia/
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[8] => WP_Post Object
(
[ID] => 579990
[post_author] => 4
[post_date] => 2016-11-02 02:33:24
[post_date_gmt] => 2016-11-02 01:33:24
[post_content] => Un rivestimento composto da pannelli applicabili su pareti esterne o interne: il cappotto termico garantisce il più efficiente isolamento termico e, in alcuni casi, anche acustico.Indice:
Un nome, una garanzia: l’isolamento a cappotto funziona proprio come uno strato protettivo che abbraccia l’involucro edilizio, applicato all’esterno in caso di nuove costruzioni e all’interno in caso di riqualificazione dell’esistente.
Il cappotto termico permette di ottimizzare la prestazione termica di un edificio, proteggendolo in ogni stagione sia dalle temperature troppo alte che da quelle troppo basse, oltre ad aiutare nel controllo dell’umidità e proteggendo l’edificio dall’inquinamento acustico.
La conseguenza diretta è una minore dispersione termica e, quindi, un contenimento nei costi in bolletta sia per il riscaldamento che per il raffrescamento. Ma i vantaggi non finiscono qui e passano dai requisiti tecnici legati all’efficienza energetica al comfort abitativo.
[caption id="attachment_580625" align="aligncenter" width="651"] Un sistema particolarmente efficiente viene proposto da Rockwool. Il sistema RedArt ha alla base la lana di roccia ROCKWOOL, che garantisce resistenza al fuoco, comfort acustico e durabilità nel tempo, diventando la scelta ideale per i progetti di riqualificazione così come per le nuove costruzioni.[/caption]
Cappotto termico: i vantaggi
La qualità dell’involucro: il giudizio sulla qualità di un edificio passa proprio attraverso lo studio dei sistemi di isolamento che gli sono stati applicati. Perché è proprio in funzione dell’efficienza dell’isolamento che vengono dimensionati altri elementi di progetto: dai sistemi impiantistici alle finiture. Se, infatti, l’involucro non è stato correttamente isolato, anche un impianto di riscaldamento di ultimissima generazione o un sistema di ventilazione meccanica controllata non riusciranno ad essere efficienti, colpa delle dispersioni termiche, dello studio superficiale dei ponti termici, dell’umidità fuori controllo. Un sistema a cappotto con un corretto dimensionamento e una corretta posa in opera, dunque, permetterà di alzare la qualità dell’involucro raggiungendo certificazioni di primo livello.
Comfort residenziale: l’inquinamento indoor è fra i primi imputati per quanto riguarda il comfort abitativo. Variazioni di temperatura e di umidità sono conseguenza di disagio per l’equilibrio del corpo umano e un corretto isolamento delle pareti perimetrali consente di mantenere il equilibrio la temperatura e l’energia interna di un corpo.
Risparmio energetico ed economico: secondo quanto registrato da Cortexa, Consorzio per la cultura del sistema a cappotto, il cappotto termico abbatte di almeno il 45% la quantità di combustibile necessaria per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni. Una percentuale consistente, responsabile anche della riduzione, provata, dei costi in bolletta.
Impatto ambientale: conseguenza diretta del contenimento dei consumi e della collaborazione nel combattere l’inquinamento indoor è la salvaguardia dell’ambiente. Sempre secondo gli studi di Cortexa, l’isolamento a cappotto fa risparmiare all’ambiente almeno 630 kg di CO2 per abitazione ogni anno.
[caption id="attachment_580085" align="aligncenter" width="500"] Realizzato con materiali di origine minerale, come calce, sabbia e acqua, l pannello Multipor, di Xella garantisce un contenimento nei consumi energetici e il massimo comfort abitativo. Fa parte del sistema di isolamento a cappotto Etics.[/caption]
Cappotto esterno
In caso di nuova edificazione, la libertà progettuale legata all’inserimento di uno strato di isolamento a cappotto è chiaramente maggiore rispetto a quanto succede negli interventi di ristrutturazione. Il limite di spessore dei pannelli isolanti da applicare sui prospetti esterni non c’è, tanto che la normativa consente di andare in deroga rispetto alle distanze dai confini.
[caption id="attachment_659302" align="aligncenter" width="600"]X-FOAM® WAFER di Ediltec è una lastra isolante in polistirene estruso altamente resistente e adatta per la realizzazione di sistemi di isolamento a cappotto[/caption]
Dal punto di vista pratico, il cappotto termico esterno è composto da una serie di pannelli, disponibili in diversi materiali isolanti, applicati alle pareti con colle o specifici sistemi di fissaggio e ancoraggio. Una volta applicati i pannelli, verranno coperti da una rasatura armata e dalla finitura scelta.
[caption id="attachment_580642" align="aligncenter" width="600"]Isotec Linea di Brianza Plastica, realizzato in schiuma di poliuretano rigido autoestinguente, è la soluzione per l’isolamento termico delle facciate, che abbina in un unico prodotto un efficace sistema termoisolante e la struttura di supporto per il rivestimento di facciata in lastre metalliche o fibrocementizie. Ideale sia per edifici di nuova costruzione, che per interventi di ristrutturazione.[/caption]
Cappotto interno
Soprattutto in caso di riqualificazione dell’esistente e di tutela dei prospetti esterni, il cappotto viene istallato sulle pareti interne. Si tratta di un’operazione forse più laboriosa, ma che garantisce altrettanti vantaggi rispetto al cappotto per esterni. I pannelli proposti dal mercato variano dai 3 agli 11 centimetri circa e, pur “rubando” superficie abitabile possono essere installati in singoli appartamenti, ad esempio, e non sull’intero condominio, permettendo un contenimento della spesa e l’indipendenza dei condomini.
[caption id="attachment_580128" align="aligncenter" width="525"]Stiferite- Class SK Class SK è un pannello sandwich composto da una componente isolante in schiuma polyiso e rivestito, su entrambe le facce, con un velo di vetro saturato. È particolarmente adatto per i sistemi di isolamento a cappotto per esterni.[/caption]
I materiali del cappotto termico
La scelta fra i materiali che compongono i pannelli di isolamento è molto ampia e le possibilità spaziano fra materiali di origine naturale, fra cui sughero, canapa, fibra di lego e cellulosa e schiume e lane minerali, polistirene espanso sinterizzato, polistirene estruso o poliuretano.
[caption id="attachment_580129" align="aligncenter" width="500"]Fassatherm di Fassa Bortolo, è un sistema a cappotto completo, composto da tre modalità di isolamento con lastre di diversa tipologia, da applicare in funzione dell’isolamento richiesto. Il sistema è composto da pannelli isolanti, collanti e rasanti e rivestimenti.[/caption]
Le detrazioni fiscali
La Legge di Stabilità 2016 comprende la proroga per tutto il 2016 della detrazione fiscale del 65% per gli interventi di efficienza energetica degli edifici, il cosiddetto Ecobonus. Fra gli interventi incentivati, vi è anche la coibentazione di pareti con particolari prestazioni di isolamento (fino a 60.000 euro di detrazione fiscale).
Per ottenere la detrazione è necessario presentare una documentazione che comprenda fatture e ricevute comprovanti le spese sostenute (comprendendo anche le ricevute dei bonifici), l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la rispondenza dell’intervento ai requisiti richiesti, l’attestato di certificazione o di qualificazione energetica.
[post_title] => Cappotto termico: protetti in tutte le stagioni
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isolamento-cappotto-protetti-stagioni
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2020-07-13 17:24:55
[post_modified_gmt] => 2020-07-13 15:24:55
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=579990
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[9] => WP_Post Object
(
[ID] => 375516
[post_author] => 1
[post_date] => 2009-09-17 00:00:00
[post_date_gmt] => 2009-09-16 22:00:00
[post_content] => Sostanzialmente si prevede sempre che la struttura del tetto venga coperta da una guaina impermeabilizzante (sintetica o non) e che su questa venga steso l'isolante che dovrà essere a sua volta protetto dai raggi UV e dalle intemperie da uno strato di ghiaia, quadrotti, piastrelle o altro. Questo tipo di soluzione d'isolamento dei tetti piani viene scelta perché protegge la guaina impermeabilizzante dalle intemperie. E' dunque l'isolante a restare esposto alle intemperie ed in particolare all'acqua meteorica che defluendo dal tetto asporterà un certo numero di calorie. Questo fenomeno noto come effetto dilavamento determina la necessità progettuale di un coefficiente peggiorativo.
L'isolante da impiegare dovrà avere le seguenti caratteristiche:
• Buona resistenza all'acqua e all'umidità
• Mantenimento delle sue proprietà anche in ambiente umido
• Resistenza ai cicli di gelo e disgelo
• Buona resistenza alla compressione
• Buone caratteristiche isolanti
• Ove richiesto buone caratteristiche al fuoco
Il materiale che più corrisponde a queste caratteristiche è sicuramente il Polistirene Espanso Estruso X-FOAM®.
Sarà opportuno scegliere diversi valori di resistenza alla compressione del prodotto, in funzione dei carichi che si dovranno sopportare in esercizio. E' comunque opportuno non scendere mai sotto ai 300 KPa di resistenza alla compressione. Altri isolanti come ad esempio quelli fibrosi o quelli poliuretanici, essendo formati da una resina idrofila, non sono adatti e danno notevoli problemi data la scarsa resistenza all'acqua e all'umidità.
EDILTEC® propone le lastre in polistirene estruso X-FOAM® HBT e X-FOAM® HBD con valori di RC 300 KPa e le lastre X-FOAM® HBT 500 e X-FOAM® HBD 500 con valori di RC 500 KPa.
Tetto caldo
Il "tetto caldo" può essere realizzato con guaine bituminose o con guaine sintetiche, ma prevede sempre che l'isolante sia posto sotto alla guaina che, se di tipo bituminoso, potrà essere stesa in aderenza o libera dall'isolante, se di tipo sintetico sarà sempre libera.
Questa soluzione ha vari vantaggi: è conosciuta e usata dagli applicatori da molto tempo quindi si riducono le possibilità di errori di posa, inoltre l'isolante resta sempre protetto dall'impermeabilizzazione quindi mantiene le sue caratteristiche più a lungo inalterate nel tempo e non si ha l'effetto dilavamento.
In questo tipo di applicazione l'isolante dovrà avere le seguenti caratteristiche:
• Ottime caratteristiche isolanti
• Buona resistenza alla compressione
• Resistenza al calore
• Resistenza ai solventi del bitume
• Opportuna classe al fuoco
Il prodotto che più si addice a questa applicazione è il Poliuretano Espanso Rigido a celle chiuse.
Manto continuo a spruzzo
Vi è poi un terzo tipo di intervento con il quale si può ottenere un "manto continuo in assenza totale di ponti termici": si tratta dell'applicazione di poliuretano spruzzato in loco.
In questo caso occorrerà applicare la giusta densità e il giusto spessore del manto poliuretanico e per questo è consigliato l'intervento di una squadra di spruzzatori specializzati che diano garanzia di affidabilità nella realizzazione del lavoro. Il manto poliuretanico dovrà essere poi riparato dagli agenti atmosferici con uno strato di vernice protettiva (acrilica, poliuretanica o siliconica).
Un isolamento realizzato con un manto continuo di poliuretano spruzzato, alla giusta densità e nello spessore ideale e ben protetto, è decisamente la soluzione migliore sia in termini di isolamento che di durata.
EDILTEC® propone il poliuretano spruzzato in loco EDILPUR® Serie 1600.
Per ulteriori informazioni
www.ediltec.com
[post_title] => Tetto alla rovescia e tetto caldo
[post_excerpt] => Le coperture piane si dividono in due tipi principali: "Tetto alla rovescia" e "Tetto caldo". Il "tetto alla rovescia" può essere realizzato in vari modi: "tetto alla rovescia con ghiaia", "tetto con quadrotti", "tetto parcheggio", "tetto giardino"
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => tetto-alla-rovescia-e-tetto-caldo
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2012-10-10 16:35:42
[post_modified_gmt] => 2012-10-10 14:35:42
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/approfondimenti/tetto-alla-rovescia-e-tetto-caldo/
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
)
[related_prodotti_focus] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 623619
[post_author] => 9
[post_date] => 2018-12-18 09:00:43
[post_date_gmt] => 2018-12-18 08:00:43
[post_content] =>
POLIISO® FB
POLIISO® FB è un pannello per l’isolamento termico costituito da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l'impiego di CFC o HCFC fra due supporti: quello della faccia superiore in velovetro addizionato con fibre minerali (da posizionare sul lato maggiormente esposto al rischio incendi) e quello della faccia inferiore in velovetro saturato.
I pannelli dichiarano valori di λD pari a 0,028 W/mK per spessori fino a 60 mm, λD pari a 0,026 W/mK per spessori da 80 a 100 mm e λD pari a 0,025 W/mK per spessori superiori, secondo la norma europea EN 13165. I pannelli hanno dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm e sono disponibili negli spessori da 30 a 160 mm. La reazione al fuoco è la migliore per un isolante organico ovvero B s1 d0.
POSSIBILI APPLICAZIONI CON POLIISO® FB: parete ventilata, copertura con fotovoltaico
PARETE VENTILATA
La facciata ventilata è caratterizzata dalla presenza di una camera continua ventilata interposta tra il paramento esterno, che può essere costituito dai più diversi materiali, e il paramento interno a cui solitamente viene accostato il manto isolante.
La camera d’aria assicura lo smaltimento del vapor acqueo, evita che questo si condensi e che pertanto compaia dell’umidità; il paramento esterno protegge le lastre isolanti dai raggi UV o dalle intemperie. Il poliuretano espanso risulta particolarmente adatto a questo tipo di applicazione per i bassissimi valori di assorbimento d’acqua e per la permeabilità al vapore, oltre naturalmente ai buoni valori di conducibilità termica (λ) e di stabilità dimensionale.
Posa in opera
Sulla parete interna, o muro di supporto, solitamente costituito da mattoni in laterizio o in cemento, si fissano gli ancoraggi che dovranno sostenere la struttura di rifinitura o rivestimento esterno della facciata. Questo sistema è costituito da un’impalcatura di profili verticali e/o orizzontali. Dopo averli collocati si posano le lastre isolanti POLIISO® FB, fissandole meccanicamente al muro di supporto. In questo modo si viene a creare una camera d’ aria ventilata di circa 3 cm di spessore tra il manto isolante ed il paramento esterno.
Per terminare, sulla struttura di profili che compongono il sistema di ancoraggio, viene fissata la finitura di facciata, solitamente costituita da sottile placche o piastrelle di natura ceramica, di pietra naturale, metallica o altro.
Compila la form per richiedere il listino prezzi o la scheda tecnica
Presenti in Italia con il polistirene estruso X-FOAM dal 1994, abbiamo esportato il nostro know-how in Germania realizzando uno stabilimento produttivo in Baviera. Grazie ad un significativo tasso di crescita, nel 2017 è arrivato a superare lo stabilimento italiano nella quantità prodotta di lastre per l’isolamento termico di colore indaco. Un marchio ormai consolidato nel paese che più di ogni altro in Europa è riconosciuto per l’attenzione alla qualità. In momenti storici in cui l'Italia è facile preda di investimenti stranieri, abbiamo esportato all’estero un’eccellenza italiana.
Nessun altro materiale isolante in commercio combina tutte le seguenti caratteristiche: elevato isolamento termico, eccezionale resistenza meccanica, mantenimento delle prestazioni nel tempo, traspirabilità, scarsissimo assorbimento d’acqua.
L’unione di tutte queste qualità conferisce una versatilità applicativa unica che trova applicazione in coperture piane, a falde, tetti parcheggio, terrazzi, isolamento perimetrale, sotto platea di fondazione, parete intercapedine, parete a cappotto esterno, isolamento dall’interno accoppiato con cartongesso, piani pilotis, solai interpiano, isolamento di pilastri e soglie per l’eliminazione dei ponti termici, ristrutturazione di ambienti umidi.
APPLICAZIONI CON X-FOAM® HBT:
Tetto rovescio non praticabile, tetto rovescio praticabile, tetto rovescio giardino, tetto a falde sopra guaina ventilato, parete interrata, solaio interpiano, pavimento industriale e di celle frigo.
APPLICAZIONI CON X-FOAM® WAFER:
Pavimento su porticati (piano pilotis), cappotto, ponti termici.
PER RICEVERE LA SCHEDA TECNICA O
PER RICHIEDERE IL LISTINO PREZZI
COMPILA IL FORM
[post_title] => Polistirene estruso X-FOAM
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => polistirene-estruso-x-foam
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2018-03-21 09:31:50
[post_modified_gmt] => 2018-03-21 08:31:50
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=focus&p=607609
[menu_order] => 0
[post_type] => focus_prodotti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
)
[related_prodotti_posts] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 755467
[post_author] => 32
[post_date] => 2025-11-06 02:36:17
[post_date_gmt] => 2025-11-06 01:36:17
[post_content] =>
[ez-toc]
Organizzata da Senaf, la manifestazione ha riunito 31.728 visitatori professionali, con un incremento del 24% rispetto al 2023, e oltre 500 aziende espositrici, confermandosi un punto di riferimento per imprese, progettisti, enti e associazioni di categoria.
Con 80 partner istituzionali e 147 eventi tra convegni e workshop, l’edizione 2025 ha evidenziato l’efficacia del format itinerante che alterna le sedi di BolognaFiere e Fiera del Levante, valorizzando così la filiera nazionale delle costruzioni da Nord a Sud.
Dopo il successo pugliese, SAIE tornerà a Bologna dal 7 al 10 ottobre 2026, per poi fare nuovamente tappa a Bari nel 2027.
Innovazione, dialogo e territorio al centro
Come sottolineato da Ivo Nardella, Presidente di Senaf/SAIE, questa edizione è stata la più ampia e partecipata di sempre. A Bari si sono riunite tutte le anime del costruire: dalla progettazione all’impiantistica, dai materiali per l’edilizia alle soluzioni per l’efficienza energetica e la digitalizzazione, SAIE si è confermata un palcoscenico capace di coniugare esposizione e approfondimento, rappresentando un luogo di confronto e di crescita per l’intera filiera.
Un comparto in salute: i numeri del Rapporto Federcostruzioni e dell’Osservatorio SAIE-Nomisma
Tra i momenti di maggiore rilievo, la presentazione del nuovo Rapporto Federcostruzioni, che ha confermato il ruolo trainante del comparto per l’economia nazionale. La filiera conta oggi 3,3 milioni di addetti, con una crescita di 156.000 unità rispetto al 2023, e un valore complessivo della produzione che raggiunge 643 miliardi di euro. Un trend positivo confermato anche dall’Osservatorio SAIE-Nomisma, da cui emerge un clima di fiducia diffuso: il 43% delle imprese del settore prevede un aumento del fatturato nel 2025.
L’inaugurazione di SAIE Bari ha offerto l’occasione per un confronto di alto livello, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali e del mondo delle associazioni, tra cui Federica Brancaccio (Presidente ANCE), Giovanna Iacovone (Vicesindaca di Bari), Gianna Elisa Berlingerio (Direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico Regione Puglia) e Paola Marone, Presidente uscente di Federcostruzioni.
In occasione di SAIE si è tenuta inoltre l’Assemblea elettiva di Federcostruzioni, che ha designato Emanuele Ferraloro, Amministratore Delegato di Ferraloro S.p.A., nuovo Presidente della Federazione.
Premiazioni, competizioni e approfondimenti: la community del costruire in primo piano
La fiera ha ospitato anche la finale nazionale di Ediltrophy, la gara di arte muraria organizzata da Formedil, che nel nuovo PalaFormedil ha visto competere squadre provenienti da ogni regione d’Italia. Grande attenzione è stata riscontrata poi dalla cerimonia dei Cassa Edile Awards, i riconoscimenti destinati a imprese, intermediari e lavoratori che si sono distinti per l’impegno etico, la sicurezza e la sostenibilità nelle pratiche costruttive.
Tra gli eventi più seguiti anche la presentazione del Rapporto Annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici 2025 redatto da ENEA e CTI – Comitato Termotecnico Italiano. Dallo studio emerge un segnale incoraggiante: gli edifici residenziali più efficienti (classi A4-B) hanno raggiunto il 20% del totale, mentre quelli meno performanti (classi F-G) sono scesi al 45,3%, con un miglioramento di oltre due punti percentuali in un solo anno.
Focus su sicurezza e innovazione normativa
Tra i temi più sensibili affrontati a SAIE 2025, la sicurezza nei luoghi di lavoro ha avuto un ruolo centrale grazie al workshop“Innovazioni Normative e Tecnologiche per la Gestione del Rischio”, promosso dalla Fondazione Scuola Europea di Industrial Engineering and Management, in collaborazione con Politecnico di Bari e FormaSicuro. All’incontro, a cui ha preso parte anche il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, è stata presentata una proposta di modifica al Testo Unico sulla Salute e Sicurezza, insieme a un’innovazione tecnologica per la prevenzione del rischio incendio sviluppata dal Politecnico di Bari con un’impresa del territorio.
SAIE Bari 2025 ha riconfermato la forza di un format che unisce esposizione, dimostrazioni pratiche e formazione professionale. Quattro i grandi percorsi tematici – Sostenibilità, Innovazione, Infrastrutture e Persone al Centro – che hanno guidato i visitatori tra spazi espositivi, aree demo, masterclass e workshop con esperti, università e centri di ricerca.
Le aziende protagoniste a SAIE Bari
Plastbau® New Classic di Bioisotherm: un sistema innovativo per i solai
Tra le soluzioni tecnologiche presentate a SAIE Bari 2025 si è distinto Plastbau® New Classic di Bioisotherm, un sistema per la realizzazione di solai autoportanti che coniuga leggerezza, isolamento termico e resistenza meccanica.
Il pannello-cassero, frutto di una progettazione attenta alle esigenze dell’edilizia contemporanea, è realizzato in polistirene espanso sinterizzato (EPS) con profili metallici zincati sagomati e forati, che ne garantiscono rigidità e autoportanza. Nonostante il peso ridotto è in grado di sostenere agevolmente i carichi come calcestruzzo fresco, ferri d’armatura e operatori in cantiere.
Grazie alla sua innovativa tecnologia, Plastbau® rende possibile la personalizzazione in fase produttiva sia dello spessore degli elementi che dell’altezza del travetto strutturale: il risultato è un solaio performante, capace di eliminare i ponti termici e garantire comfort abitativo e risparmio energetico. Inoltre, la presenza di specifiche finiture dell’intradosso permette al sistema di raggiungere prestazioni antincendio certificate, a conferma della sua idoneità per edifici residenziali e pubblici ad alte prestazioni.
Hardware Analist Group: strumenti precisi e versatili a supporto dei professionisti
All'interno del panorama delle proposte hardware Analist Group ha conquistato l’attenzione dei professionisti grazie a soluzioni integrate per il rilievo digitale e la gestione intelligente dei cantieri. Dimostrazioni pratiche, casi d’uso e momenti formativi hanno radunato numerosi partecipanti presso lo stand dell'azienda, mettendo in luce come la trasformazione digitale stia rivoluzionando le modalità di rilievo, progettazione e gestione del costruito.
Diverse le soluzioni hardware presentate, tutte pensate per offrire strumenti precisi, versatili e facili da integrare nei flussi di lavoro quotidiani:
Matterport Pro3, il Laser Scanner LiDAR in grado di acquisire ambienti complessi in pochi secondi e restituire automaticamente nuvole di punti e modelli BIM accurati;
GPS ProTRACK, il Rover RTK multifunzione progettato e prodotto da Analist Group che assicura rilievi rapidi e precisi anche in condizioni operative complesse e consente di effettuare rilievi GPS direttamente da smartphone;
SLAM Eagle, lo Scanner Mobile ideale per mappature in movimento e rilievi in ambienti difficili, senza l’uso di punti di riferimento esterni.
Fassatherm® DNA di Fassa Bortolo: l'evoluzione dell'isolamento termico
Fra le novità presentate a SAIE Bari anche il sistema Fassatherm® DNA di Fassa Bortolo, vera e propria evoluzione nell’isolamento termico esterno. Grazie a una combinazione di intonaci ad alte prestazioni e complementi tecnologici avanzati, Fassatherm® DNA ridefinisce gli standard dei sistemi a cappotto, superando i limiti tecnici tradizionali, come la resistenza agli urti e le restrizioni nelle scelte decorative.
Grazie alla sua struttura irrobustita, ammette l'applicazione di qualsiasi tipo di finitura superficiale, dai rivestimenti ceramici e in pietra a intonaci lisci e decorativi, fino a colori scuri e materiali naturali, mettendo a disposizione dei professionisti del settore una nuova flessibilità progettuale che non pone limiti alla creatività né compromette la qualità del sistema.
Accanto all’elevata resistenza meccanica, che conferisce al sistema una protezione superiore contro urti accidentali e fenomeni atmosferici, Fassatherm® DNA migliora il comportamento termico degli edifici, riducendo il bisogno di raffrescamento e favorendo un risparmio energetico significativo.
Inoltre, riduce la formazione di condense superficiali, che, combinato con la capacità termica degli intonaci, evita la formazione di muffe e alghe sulle facciate esterne.
Thrakon di Xella: una proposta completa per l’involucro edilizio
In occasione dell'appuntamento fieristico, Xella Italia ha annunciato l'ampliamento della propria offerta, introducendo nuove linee di prodotti a marchio Thrakon e segnando un ulteriore passo avanti nell’integrazione delle soluzioni per l’edilizia professionale attraverso una gamma completa di soluzioni per posa, finitura e impermeabilizzazione.
L'inserimento della proposta Thrakon nel portfolio di Xella permette di mettere a disposizione dei professionisti sistemi edili altamente performanti e perfettamente compatibili tra loro, semplificando la progettazione e migliorando le prestazioni complessive degli edifici.
Una delle principali novità della gamma è rappresentata dai rivestimenti e pitture Thrakon che, con basi silossaniche e acril-silossaniche, risultano ideali per il rivestimento di sistemi di isolamento e per superfici esposte agli agenti atmosferici, garantendo protezione, stabilità cromatica e traspirabilità nel tempo.
Nel campo della posa e finitura decorativa, gli adesivi Thrakon assicurano eccellente aderenza e resistenza anche in ambienti umidi o per grandi formati; le resine decorative, invece, consentono la realizzazione di superfici continue resistenti e di grande impatto estetico sia in esterni che interni. Completano l'offerta gli impermeabilizzanti Thrakon una linea professionale che include tecnologie poliuretaniche, cementizie e acriliche, ideali per proteggere terrazze, coperture e balconi ad alta esposizione all’acqua.
Lovato T-FAST: efficienza, igiene e sostenibilità per la produzione di acqua calda sanitaria
Lovato ha partecipato a SAIE Bari 2025 presentando la serie T-FAST, che ha riscontrato successo fra progettisti e operatori grazie alle sue prestazioni elevate e alla costruzione in acciaio inox, che garantisce durabilità, resistenza alla corrosione e igiene nel tempo.
Pensata per rivoluzionare la produzione di acqua calda sanitaria (ACS), la gamma risponde in maniera immediata ed efficace alle esigenze di edifici residenziali, commerciali e industriali.
Gli scambiatori a piastre in acciaio inossidabile assicurano un’elevata efficienza e una lunga durata anche in condizioni di utilizzo intensivo, mentre la progettazione modulare consente di adattare i sistemi a diverse portate e fonti di calore, incluse pompe di calore e impianti a bassa temperatura.
Disponibile in quattro versioni - T-FAST Mini, T-FAST IT PRO, T-FAST IE PRO e BIG T-FAST - la serie di Lovato è studiata per massimizzare l’efficienza energetica, con una riduzione dei consumi fino al 44%, e semplificare installazione e manutenzione, abbattendo tempi e costi di gestione.
T-FAST contrasta infine il rischio di legionella, evitando ristagni d’acqua e mantenendo costanti i parametri igienici.
ROCKWOOL: le novità per il segmento HVAC & Fire Protection
Tra le aziende protagoniste di questa edizione della fiera anche ROCKWOOL, che ha introdotto un ampio ventaglio di proposte in lana di roccia dedicate al comfort, alla sicurezza e all’efficienza energetica degli edifici moderni. Le novità della multinazionale hanno messo in luce l’importanza di proporre sul mercato materiali capaci di unire prestazioni termiche, isolamento acustico e protezione antincendio in un’unica risposta tecnologica.
Per il comparto HVAC, ROCKWOOL ha realizzato soluzioni in grado di soddisfare le necessità di edifici residenziali, commerciali e industriali grazie a una lana di roccia che garantisce stabilità dimensionale e resistenza all’umidità, contribuendo a mantenere condizioni interne ottimali in ogni stagione. Fra queste, il Sistema Teclit® offre isolamento per tubazioni e condotte di riscaldamento e refrigerazione, operando in un intervallo di temperatura tra 0°C e 250°C, resistendo fino a -16°C in condizioni intermittenti e assicurando elevate prestazioni anche in ambienti con umidità relativa fino all’80%.
Per la protezione passiva dal fuoco, invece, ROCKWOOL introduce Fire Protection, una gamma di soluzioni specifiche per la protezione di strutture in acciaio, condotte metalliche di ventilazione e facciate ventilate. La linea include Prolit® Lamella Mat, un feltro lamellare in lana di roccia rivestito da un foglio di alluminio rinforzato con rete in fibra minerale che assicura conduttività termica e isolamento termico e acustico di condotte di ventilazione e componenti impiantistiche.
Isolkappa SILENCE: la nuova frontiera del comfort termoacustico
Tra le novità più apprezzate al SAIE anche la nuova Linea SILENCE di Isolkappa, una gamma di soluzioni termoacustiche in EPS elasticizzato che rappresenta un’evoluzione nel modo di concepire il comfort abitativo, ed progettata per rispondere alla crescente domanda di edifici più efficienti, silenziosi e sostenibili, in linea con gli obiettivi europei della Direttiva Case Green.
Cuore della linea è la tecnologia basata su un innovativo processo di elasticizzazione dell’EPS, che modifica la struttura interna del materiale riducendone la rigidità dinamica senza comprometterne le eccellenti prestazioni termiche: il risultato è un sistema leggero, performante e facilmente installabile, ideale sia per nuove costruzioni che per interventi di riqualificazione interna.
Disponibile in tre varianti - i-GREY ECO Floor, i-GES G ECO Silence e i-GREY XL ECO Silence - questa proposta garantisce una conducibilità termica di 0,030 W/mK e prestazioni in linea con le principali normative tecniche, tra cui la UNI EN 13163 per i pannelli in EPS, la UNI 11367:2010 per l’isolamento acustico e i Criteri Ambientali Minimi (CAM).
Inoltre, SILENCE si distingue per il suo contributo alla sostenibilità ambientale: l’EPS è composto per il 98% da aria, è 100% riciclabile e contribuisce alla riduzione della carbon footprint nel ciclo di vita dell’edificio.
Impermeabilizzazione autoadesiva: Polyglass rinnova la linea ADESO®
In tema di impermeabilizzazione, Polyglass, realtà leader di settore, ha dedicato la propria presenza all'appuntamento barese ai festeggiamenti di un traguardo importante: i 25 anni della tecnologia autoadesiva ADESO®.
Per l’occasione, lo stand ha visto l'allestimento di una demo area, dove i visitatori hanno potuto scoprire da vicino le caratteristiche e i vantaggi delle membrane simbolo di affidabilità, sicurezza e innovazione continua, nonché conoscere ELASTOFLEX SA P. Vera evoluzione dell’impermeabilizzazione autoadesiva, questa soluzione sfrutta la tecnologia SEALLap®, grazie alla quale assicura giunzioni perfette e sovrapposizioni sicure, offrendo un’applicazione semplice, pulita e adatta a diverse tipologie di superfici.
Contraddistinta dall'utilizzo di materiali di alta qualità e da un approccio orientato alla sostenibilità ambientale, le membrane autoadesive ADESO riducono l’uso di fiamme libere durante la posa, migliorando la sicurezza.
Ediltec Insulation: innovazione e alte prestazioni per l’isolamento termico con POLIISO® FB
Presso il proprio stand Ediltec Insulation ha presentato ai professionisti che hanno partecipato alla fiera le proprie ultime soluzioni in tema di efficienza energetica e isolamento termico.
Tra le novità più apprezzate vi è stato POLIISO® FB, un pannello in schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza CFC o HCFC, progettato per offrire massime prestazioni termiche, sicurezza e sostenibilità ambientale. Il pannello è composto da due supporti, un velovetro addizionato con fibre minerali sul lato esposto al rischio di incendio e un velovetro saturato e mineralizzato sul lato opposto, grazie ai quali raggiunge alta stabilità dimensionale e una classe di reazione al fuoco B s1 d0, la più alta ottenibile per un isolante organico.
Proposto in diversi spessori, ha valori di conducibilità termica dichiarata (λD) ai vertici di categoria e offre versatilità di impiego e massima adattabilità a differenti configurazioni costruttive.
Le principali applicazioni includono la parete ventilata, dove garantisce eccellente isolamento termico e sicurezza al fuoco; il tetto caldo con impianto fotovoltaico, per un’integrazione ottimale con i sistemi solari; e il tetto caldo con membrane bituminose o sintetiche fissate a freddo, assicurando compatibilità con i più comuni sistemi di impermeabilizzazione.
Levostab 99: la proposta Saint-Gobain per pavimentazioni ecocompatibili
Tra le soluzioni portate a SAIE Bari, Saint-Gobain Construction Chemicals – attraverso il brand Chryso Italia – ha presentato lo stabilizzante naturale per pavimentazioni ecocompatibili Levostab 99: una soluzione all’avanguardia per la realizzazione di strade bianche, piste ciclabili, aree pedonali, parchi e siti archeologici che offre un perfetto equilibrio tra integrazione paesaggistica, durabilità e rispetto ambientale.
Levostab 99 migliora le caratteristiche fisiche e meccaniche del terreno, aumentando la portanza e la resistenza ai cicli di gelo e disgelo. Grazie alla sua composizione minerale, il prodotto sfrutta l’umidità naturale del suolo per attivare un processo di idratazione degli ossidi che consolida le microporosità e riduce la plasticità del terreno. Il risultato è una superficie compatta, stabile e durevole, capace di mantenere nel tempo le proprie prestazioni anche in condizioni ambientali variabili.
Completamente ecocompatibile e privo di additivi cementizi, Levostab 99 non altera le caratteristiche cromatiche del terreno, offrendo la possibilità di realizzare pavimentazioni naturali e perfettamente integrate con l’ambiente circostante. Inoltre, le fasi di posa – miscelazione, stesura, rullatura e finitura – sono semplici e realizzabili con le normali attrezzature da cantiere.
Airzone: qualità dell’aria e comfort intelligente grazie ad AirQ Sensor
Airzone ha mostrato il proprio approccio evoluto alla gestione del comfort ambientale con AirQ Sensor, un dispositivo intelligente che misura costantemente la qualità dell’aria interna e ne regola i parametri in modo automatico.
Il sensore analizza in tempo reale le variabili che influenzano il benessere indoor – tra cui CO₂, composti organici volatili (COV) e particolato – calcolando un Indice di Qualità dell’Aria Interna (IAQ).
Quando l’aria non rispetta i livelli ottimali, AirQ Sensor attiva automaticamente la ventilazione o la ionizzazione, migliorando la salubrità e prevenendo gli effetti negativi legati all’accumulo di inquinanti interni, come irritazioni, calo delle prestazioni cognitive o disturbi respiratori. Il sistema garantisce così una qualità dell’aria costante, adattandosi alle variazioni di occupazione e di uso degli ambienti, e contribuisce al risparmio energetico attivando i sistemi di trattamento solo quando realmente necessario.
Completamente integrabile nei principali sistemi di climatizzazione e gestione domotica (BMS), AirQ Sensor può essere gestito da remoto tramite Airzone Cloud ed è disponibile anche in versione Wi-Fi stand-alone, ideale per la gestione indipendente della qualità dell’aria in spazi residenziali, commerciali e direzionali.
Ermetika: porte e controtelai che ridefiniscono il design d’interni
Protagonista di SAIE Bari 2025 anche Ermetika, che ha presentato le sue più recenti innovazioni nel campo delle porte filo muro e dei controtelai per porte scorrevoli, confermando la propria vocazione per un design essenziale, integrato e tecnologicamente evoluto. Le nuove proposte fondono funzionalità, estetica e libertà progettuale, offrendo a progettisti e interior designer strumenti inediti per la personalizzazione degli spazi.
Tra i prodotti di punta spicca Absolute Swing con boiserie, la porta a battente filo muro che si integra perfettamente nella parete, per una continuità visiva assoluta. La ricerca di pulizia formale prosegue con le nuove maniglie minimal, caratterizzate da linee geometriche e finiture raffinate, concepite per armonizzarsi con tutte le soluzioni filo muro della gamma.
Sul fronte dei controtelai, EvoKart rappresenta l’evoluzione ideale per l’edilizia moderna: un sistema scorrevole a scomparsa per pareti in cartongesso, dotato di scorrimento fluido e silenzioso, pensato per unire comfort e precisione estetica.
Infine, xREVERx XL amplia le potenzialità della porta a battente filo muro reversibile con un'altezza di 2400 mm, con un effetto scenografico e una libertà di progettazione senza precedenti. La possibilità di invertire verso e lato di apertura direttamente in cantiere rende questo modello un elemento architettonico versatile e altamente personalizzabile.
[post_title] => SAIE Bari 2025: un successo che conferma la centralità del comparto delle costruzioni
[post_excerpt] => Si è chiusa con successo SAIE Bari 2025, che ha trasformato la Fiera del Levante in un laboratorio sull’innovazione e la cultura del costruire.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => saie-bari-2025-un-successo-che-conferma-la-centralita-del-comparto-delle-costruzioni
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2025-11-07 09:07:17
[post_modified_gmt] => 2025-11-07 08:07:17
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=755467
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[1] => WP_Post Object
(
[ID] => 378383
[post_author] => 1
[post_date] => 2008-04-24 00:00:00
[post_date_gmt] => 2008-04-23 22:00:00
[post_content] => Eurolandia (Stati dell'UE che adottano l'euro come valuta) ha fatto registrare a febbraio una crescita rallentata della produzione nel settore edile pari all'1,2% rispetto al mese di gennaio che faceva registrare un incremento del 2.5%.
Il bilancio si riscatta positivamente se tuttavia si vanno a considerare i dati relativi all'Unione Europea a 27 Stati, dove invece l'incremento nella produzione del settore edile a febbraio cresce del 2,2%, rispetto all'1,6% di gennaio.
Non sono resi noti dati relativi all'Italia nello specifico.
Eurostat rivela inoltre la presenza di un surplus commerciale di Eurolandia di 0,8 miliardi, a fronte del deficit di 11 miliardi di gennaio.
[post_title] => Eurolandia, crescita rallentata nel settore delle costruzioni
[post_excerpt] => Eurostat, ufficio statistico dellUnione Europea, rende noto l'andamento di crescita europeo nel settore delle costruzioni.
Il bilancio è positivo se si considera l'Unione Europea a 27 Stati
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => eurolandia-crescita-rallentata-nel-settore-delle-costruzioni
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-27 22:18:34
[post_modified_gmt] => 2022-08-27 20:18:34
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2008/04/eurolandia-crescita-rallentata-nel-settore-delle-costruzioni/
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[2] => WP_Post Object
(
[ID] => 376845
[post_author] => 1
[post_date] => 2003-02-04 00:00:00
[post_date_gmt] => 2003-02-03 23:00:00
[post_content] => Il Governo contro l' amianto. Per accellerare il lento processo di bonifica delle strutture contenenti amianto la nuova Finaziaria prevede degli aiuti ai privati.
Oltre agli sconti sulle spese per le ristrutturazioni edilizie, dunque, è possibile ottenere le detrazioni sull'Irpef del 36% per gli interventi di bonifica dall'amianto, per le spese sostenute sino al prossimo 30 settembre. L'ammontare complessivo, però, non deve superare i 48.000 euro, per una quota pari al 36% degli importi rimasti a carico del contribuente, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo, come spiega l'articolo 2 comma 5 della legge.
[post_title] => Aiuti per la bonifica
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => aiuti-per-la-bonifica
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2012-10-10 16:44:54
[post_modified_gmt] => 2012-10-10 14:44:54
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2003/02/aiuti-per-la-bonifica/
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[3] => WP_Post Object
(
[ID] => 374671
[post_author] => 1
[post_date] => 2003-01-18 00:00:00
[post_date_gmt] => 2003-01-17 23:00:00
[post_content] => Specialisti di casa nostra per l'importante restauro. Gli stucchi e i decori della 'Galerie d'Apollon' si trovavano, infatti, in un tale stato di degrado da rendere improcrastinabile un deciso intervento conservativo.
Nel 2001, quindi, la direzione del museo del Louvre ha deciso di lanciare una generale campagna di restauro che terminera' nel 2004 con l'obiettivo di consolidare, ripulire e restaurare tutti i 600 m² della volta.
A meta' del lavoro la direzione del museo ha deciso di mostrare alla stampa i progressi dei lavori nei quali delle equipe italiane svolgono un ruolo di primo piano.
Per gli stucchi a vincere la gara d'appalto e' stata la ditta SEI 1983, che aveva lavorato in passato anche sulle facciate di Villa Medici e di Palazzo Farnese, oltreche' nella navata e nel coro di San Luigi dei Francesi a Roma.
Tra coloro che dirigono, invece, il restauro della parte pittorica della galleria (comprendente, tra gli altri, vari dipinti di Charles Le Brun e una monumentale opera di Delacroix, rappresentante un trionfo di Apollo) c'e' invece la signora Cinzia Pasquali, alla testa di un pool di 43 restauratori provenienti da mezza Europa (Italia, Francia, Germania e Spagna).
[post_title] => Louvre firmato "Italia"
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => louvre-firmato-italia
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2012-10-10 16:44:58
[post_modified_gmt] => 2012-10-10 14:44:58
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2003/01/louvre-firmato-italia/
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
)
[related_prodotti_eventi] =>
[related_prodotti_progetti] =>
[related_prodotti_info_aziende] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 752253
[post_author] => 32
[post_date] => 2025-07-07 03:03:01
[post_date_gmt] => 2025-07-07 01:03:01
[post_content] =>
[ez-toc]
Quando e perché scegliere il cappotto interno
L’isolamento dall’interno è una strategia applicativa sempre più diffusa nelle ristrutturazioni e non solo, in particolare:
negli edifici storici o vincolati dove la facciata non può essere modificata,
nei condomini dove l’intervento sull’intero involucro non è praticabile,
in unità immobiliari autonome, seconde case o ambienti a occupazione discontinua (uffici, negozi, studi),
quando è necessario raggiungere velocemente la temperatura di comfort con impianti intermittenti.
Questa soluzione consente di migliorare il comportamento energetico dell’involucro, ridurre i fenomeni di condensa superficiale, e al contempo eseguire l’intervento dall’interno dell’immobile, anche in presenza di occupanti.
I sistemi di cappotto interno: composizione e funzionalità
La linea GIBITEC® si articola in diverse varianti, tutte basate su pannelli semisandwich costituiti da:
una lastra in cartongesso (spessore 10 o 13 mm), pronta per rasatura e tinteggiatura:
un pannello isolante ad alte prestazioni, con caratteristiche diverse in base alla versione.
Inoltre, il cartongesso adottato da Ediltec Insulation gode di alcune proprietà che comportano un incremento prestazionale dell’intero pacchetto, nello specifico:
migliore comportamento al fuoco: il cartongesso è classificato in classe di reazione al fuoco A1 la migliore classe di reazione al fuoco, contribuendo a una classificazione Bs1d0 per il pacchetto completo.
cartongesso idro: il cartongesso "idro" (o idrorepellente) è trattato per resistere all'umidità, rendendolo adatto per ambienti umidi come bagni e cucine.
cartongesso con barriera al vapore: lo strato integrato di barriera al vapore impedisce la condensa all'interno delle strutture, prevenendo problemi di umidità e muffa in ambienti ben isolati o climi freddi.
GIBITEC® PLUS: per prestazioni termiche elevate in poco spazio
Il pannello isolante GIBITEC® PLUS è composto da cartongesso accoppiato a POLIISO® PLUS, una schiuma Polyiso rigida rivestita con carta metallizzata.
I suoi punti di forza:
λD = 0,022 W/mK: conducibilità tra le più basse sul mercato.
Resistenza termica fino a R = 6,40 m²K/W (con spessore isolante 140 mm + cartongesso).
Resistenza alla compressione ≥ 150 kPa.
Ottima barriera al vapore (∞).
Temperature d’uso: da -40 °C a +110 °C.
Bs1d0.
Disponibile in larghezza 1200 mm, lunghezze 2000 o 3000 mm, e vari spessori (da 20+13 mm fino a 140+13 mm), questo pannello permette di ottenere un elevato isolamento termico con spessori contenuti, salvaguardando lo spazio abitativo utile.
Esempio comparativo: in una stanza 4×4 m, l’uso di GIBITEC® PLUS rispetto a un materiale con λD = 0,038 W/mK consente di risparmiare oltre 0,6 m² di superficie interna, a parità di prestazioni isolanti.
GIBITEC® ES: isolamento efficiente con polistirene estruso X-FOAM
Il pannello isolante GIBITEC® ES è composto da cartongesso e X-FOAM®, un polistirene estruso senza pelle di estrusione.
Le sue caratteristiche tecniche principali:
λD da 0,032 a 0,035 W/mK in base allo spessore.
Resistenza a compressione ≥ 200 kPa.
Assorbimento d’acqua ≤ 0,7% in immersione.
μ > 80, buona resistenza alla diffusione del vapore.
Bs1d0.
È disponibile in spessori da 20 a 100 mm di isolante + cartongesso, e mantiene un buon equilibrio tra isolamento e costo. È ideale in contesti dove è richiesta resistenza meccanica superiore (es. pareti irregolari, supporti discontinui) o in ambienti con umidità controllata.
Su richiesta e per progetti specifici, sono disponibili anche soluzioni con valori prestazionali specifici.
Modalità di posa: semplicità e flessibilità
I pannelli GIBITEC® per cappotto interno sono pensati per una posa diretta in aderenza o su listellatura, con fissaggio meccanico e incollaggio:
Preparazione del supporto: superficie asciutta, piana e priva di polveri.
Applicazione collante: con spatola dentata o cordoli verticali.
Fissaggio meccanico: con tasselli o viti autofilettanti.
Trattamento giunti: con rete in fibra di vetro e stucco specifico.
Finitura: rasatura, primer e tinteggiatura.
Per pareti irregolari o impianti a vista, è consigliata una posa su orditura di listelli che crea un’intercapedine utile per il passaggio di tubazioni o la gestione del vapore. I pannelli prefabbricati consentono un'installazione veloce ed economica, senza necessità di demolizioni, anche con persone presenti nell'immobile.
Conformità normativa
Tutti i pannelli GIBITEC® sono progettati per rispettare i limiti di trasmittanza termica U stabiliti dal DM 26/06/2015, sia per edifici nuovi sia per ristrutturazioni di primo e secondo livello.
Ad esempio, nelle zone climatiche E ed F, il pannello GIBITEC® PLUS da 80 mm di isolante + 13 mm di cartongesso raggiunge valori U adeguati per la maggior parte degli incentivi fiscali con ponti termici corretti.
Con una gamma di materiali versatili e preassemblati, Ediltec offre:
prestazioni certificate, in linea con le normative europee,
velocità e semplicità di posa, senza demolizioni,
comfort termico immediato, anche in ambienti a riscaldamento intermittente,
risparmio energetico e spazio abitativo grazie agli spessori contenuti.
Una soluzione concreta per progettisti, imprese e tecnici, che cercano qualità e razionalità operativa nell’ambito dell’efficienza energetica.
[post_title] => Isolamento termico dall’interno: GIBITEC® di Ediltec per soluzioni ad alte prestazioni
[post_excerpt] => Con GIBITEC®Ediltec Insulation offre isolamento termico dall’interno, una soluzione indispensabile dove non è possibile intervenire sull’involucro esterno.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isolamento-termico-interno-gibitec-ediltec-soluzioni-alte-prestazioni
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2025-07-03 10:33:42
[post_modified_gmt] => 2025-07-03 08:33:42
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=752253
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[1] => WP_Post Object
(
[ID] => 731767
[post_author] => 26
[post_date] => 2023-09-08 03:00:27
[post_date_gmt] => 2023-09-08 01:00:27
[post_content] =>
Oltre a progettare un adeguato dettaglio della giunzione tra fondazione e pareti dell’edificio è bene intervenire con l’applicazione di un sistema isolante sotto platea. Si tratta di un caso particolare di isolamento contro terra che prevede il rivestimento esterno degli elementi strutturali di fondazione.
L'isolante applicato sotto platea deve rispondere a requisiti di elevata resistenza ai carichi dal momento che si trova a sostenere il peso di tutto l'edificio.
I vantaggi dell'isolamento della fondazione
L'isolamento degli elementi perimetrali a contatto con il terreno riduce la dispersione termica dei piani inferiori degli edifici e genera un clima più salubre nei locali interrati, condizione che permette di ricavare uno spazio praticabile aggiuntivo nell'abitazione e che si traduce con un notevole risparmio sui costi relativi al consumo energetico.
La riduzione della dispersione energetica agevola, quindi, l'incremento delle temperature delle superfici interne di pareti e pavimenti impedendo la formazione di condensa nei locali e della muffa tipica dei locali interrati.
Infine, il rivestimento esterno degli elementi strutturali di fondazione, oltre ad abbattere i ponti termici, funge da protezione dell’impermeabilizzazione.
Isolamento sotto platea di fondazione con X-FOAM® HBT 700
Ediltec ha sviluppato una soluzione ad elevata resistenza per l'isolamento sotto platea di fondazione. Stiamo parlando di X-FOAM® HBT 700, l'isolante che garantisce una resistenza alla compressione ≥ 700 kPa (=70 000 kg/mq).
Questo pannello in polistirene estruso ad elevata resistenza alla compressione, per carichi della durata di 50 anni con una deformazione (schiacciamento a lungo termine) ≤ 2%, offre una resistenza pari a 250 kPa (=25.000 kg/mq) alla compressione e non è soggetto a putrefazione; inoltre, grazie al ridotto assorbimento di acqua, garantisce l'isolamento termico sia sotto agli edifici che ai lati esterni delle pareti di cantine ed altri locali a contatto con il terreno.
La posa dei pannelli X-FOAM® HBT 700 è eseguita su una superficie sufficientemente piana e priva di asperità, generalmente ottenuta colando uno strato di calcestruzzo con una percentuale ridotta di cemento, detto magrone. I pannelli sono, quindi, posati direttamente sulla superficie pareggiata o sul magrone, accostando accuratamente i giunti.
Per la posa è possibile scegliere il pannello multistrato o in alternativa la posa fino a 3 strati di isolante a giunti sfalsati per uno spessore complessivo massimo di 300 mm. Lo strato isolante è, infine, ricoperto con una membrana impermeabile sulla quale verrà realizzata la platea di fondazione.
[post_title] => Soluzioni Ediltec per l’isolamento sotto platea di fondazione
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => ediltec-isolamento-sotto-platea-fondazione
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-09-06 17:32:32
[post_modified_gmt] => 2023-09-06 15:32:32
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=731767
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[2] => WP_Post Object
(
[ID] => 697582
[post_author] => 4
[post_date] => 2022-08-03 03:48:21
[post_date_gmt] => 2022-08-03 01:48:21
[post_content] => POLIISO AD e POLIISO EXTRA sono i pannelli Ediltec ideali per l’isolamento del pavimento con impianto di riscaldamento
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più interessanti capace di coniugare efficienza e comfort, garantendo temperature uniformi ed evitando la presenza di zone fredde. Il sistema di riscaldamento a pannelli radianti è formato da un generatore di calore, un fluido termovettore e un terminale di emissione del calore. L'acqua a bassa temperatura, condotta in corpi scaldanti attraverso opportune tubazioni, è il fluido più conveniente. Un altro importante vantaggio del riscaldamento a pavimento è che, grazie alle basse temperature, si tratta di un sistema che può essere integrato con impianti già esistenti quali pompe di calore, caldaie, sistemi di ventilazione meccanica controllata e collettori solari ed è adatto a tutte le tipologie di edifici.
Al fine di mantenere inalterate le prestazioni di questa tipologia di riscaldamento è importante scegliere in maniera accurata i migliori materiali isolanti: un corretto isolamento termico consente infatti di evitare la formazione di condensa superficiale e assicura un buon risparmio energetico.
Quando parliamo del solaio dobbiamo fare ancora più attenzione alla selezione dei prodotti isolanti per garantire il miglior comfort termico e acustico.
Un’azienda leader nel settore della produzione di materiali isolanti come Ediltec ha sviluppato delle soluzioni performanti ed efficienti perfettamente adatte per l’isolamento del pavimento con impianto di riscaldamento.
POLIISO AD e POLIISO EXTRA, i pannelli per l’isolamento termico di Ediltec
POLIISO AD e POLIISO EXTRA sono due tipologie di pannelli in schiuma polyiso realizzati da Ediltec per questo genere di applicazione.
[caption id="attachment_697589" align="aligncenter" width="680"] Schema applicativo POLIISO AD nell’applicazione “Riscaldamento a pavimento”[/caption]
Ma vediamo le caratteristiche specifiche di ciascun pannello. POLIISO AD è un pannello per l'isolamento termico costituito da una schiuma polyiso (poliuretano espanso) rigida a celle chiuse, di colore giallo, espansa fra due supporti di alluminio goffrato. POLIISO EXTRA è un prodotto realizzato sempre in schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa tra due supporti di alluminio multistrato.
[caption id="attachment_699678" align="aligncenter" width="647"] POLIISO AD[/caption]
Le due tipologie di pannelli garantiscono un ottimo valore di conducibilità termica λD pari a 0,022 W/mK. Il supporto impermeabile permette al prodotto di ottenere un valore di μ = ∞ e offrire così una barriera totale al passaggio del vapore acqueo.
[caption id="attachment_699679" align="aligncenter" width="397"] POLIISO EXTRA[/caption]
Il rivestimento in alluminio dei pannelli consente di riflettere anche la radiazione infrarossa proveniente dalla serpentina radiante, ottimizzando quindi al meglio il calore generato dall’impianto.
I vantaggi legati all’uso di POLIISO AD e POLIISO EXTRA sono numerosi: questi materiali isolanti permettono una minore dispersione dell’impianto di distribuzione e un’elevata inerzia termica.
La gamma POLIISO, se messa a confronto con soluzioni tradizionali, offre un importante risparmio sugli spessori grazie alla conducibilità termica ridotta (0,022 W/mK) consentendo un importante risparmio in termini di "consumo" di altezza utile degli spazi interni, sia in ottica di nuova costruzione che, a maggior ragione, di ristrutturazione.
Posa in opera dei pannelli
La soletta dopo essere stata pulita viene protetta con uno strato impermeabilizzante su cui i pannelli vengono semplicemente posati a secco sul piano di posa e accostati. Successivamente viene utilizzato un foglio di polietilene come strato separatore che protegge dalla successiva gettata del massetto. Il sistema di tubazioni viene posato sullo strato separatore, poi viene gettato il massetto e infine la pavimentazione.
POLIISO EXTRA e POLIISO AD offrono un ottimale isolamento per questa tipologia di applicazione. Il rivestimento in puro alluminio con trattamento di goffratura di POLIISO AD assicura le migliori prestazioni, specifiche per un solaio con riscaldamento a pavimento.
[post_title] => Isolamento del solaio con riscaldamento a pavimento: le soluzioni Ediltec
[post_excerpt] => POLIISO AD e POLIISO EXTRA sono i pannelli Ediltec ideali per l’isolamento del pavimento con impianto di riscaldamento
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => isolamento-solaio-riscaldamento-a-pavimento-soluzioni-ediltec
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-02 08:35:04
[post_modified_gmt] => 2022-08-02 06:35:04
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=697582
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[3] => WP_Post Object
(
[ID] => 641776
[post_author] => 4
[post_date] => 2019-09-30 04:22:06
[post_date_gmt] => 2019-09-30 02:22:06
[post_content] => Ediltecrafforza la propria presenza sul mercato e incrementa la capacità produttiva grazie alla recente acquisizione dell’impianto di XPS dell'ex competitor Ales (Azienda Lavorazione Estrusi), con sede a Lodi
30 anni di attività, sviluppo tecnologico e innovazione nel campo dell’isolamento termico per edilizia abitativa e industriale e la vocazione a non fermarsi mai.
Ediltec con la recente acquisizione dell’impianto di XPS del competitor lodigiano Ales – Azienda Lavorazione Estrusi – conferma la propria leadership nel mercato italiano degli isolanti termici, con la realizzazione di prodotti ad alte prestazioni in grado di rispondere alle diverse esigenze ed attenzione costante alla salvaguardia ambientale, nel rispetto delle normative sul risparmio energetico.
Questa acquisizione, spiega Paolo Lusuardi, consigliere delegato dell’azienda, rientra nella strategia di rafforzamento sul mercato di Ediltec, già produttrice di pannelli in poliuretano espanso a marchio POLIISO® e distributore per il mercato delle rivendite edili delle lastre per l’isolamento termico in XPS a marchio X-FOAM®.
Contraddistinto dal caratteristico colore indaco, X-FOAM® è prodotto da Decem Srl, azienda appartenente allo stesso gruppo industriale di Ediltec Srl e specializzata nella produzione di lastre isolanti in polistirene espanso estruso (XPS). Con l’aggiunta della nuova linea di produzione rilevata da Ales (Azienda Lavorazione Estrusi) porterà a più di 600.000 m3 la propria capacità produttiva.
Nessun altro materiale isolante in commercio combina tutte le seguenti caratteristiche: elevato isolamento termico, eccezionale resistenza meccanica, mantenimento delle prestazioni nel tempo, traspirabilità, scarsissimo assorbimento d’acqua.
L’unione di tutte queste qualità conferisce una versatilità applicativa unica che trova applicazione in coperture piane, a falde, isolamento perimetrale, sotto platea di fondazione, piani pilotis, solai interpiano, isolamento di pilastri e soglie per l’eliminazione dei ponti termici, ristrutturazione di ambienti umidi. Per alcune di queste applicazioni, dove sono richieste elevate performance di resistenza meccanica, il polistirene estruso è praticamente insostituibile.
[post_title] => Un nuovo successo per Ediltec
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => nuovo-successo-ediltec-acquisizione-ales-xps
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2019-09-24 17:50:41
[post_modified_gmt] => 2019-09-24 15:50:41
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=641776
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[4] => WP_Post Object
(
[ID] => 627057
[post_author] => 4
[post_date] => 2019-03-05 01:58:17
[post_date_gmt] => 2019-03-05 00:58:17
[post_content] => Ediltec parteciperà al MADE Expo di Milano con i propri prodotti per l'isolamento termico, tra cui i pannelli in poliuretano espanso POLIISO e le lastre in polistirene estruso X-FOAM. EDILTEC da più di 25 anni offre soluzioni nel campo dell’isolamento termico per edilizia residenziale ed industriale ed è presente su tutto il territorio nazionale con una vasta e completa gamma di prodotti che comprendono i marchi POLIISO® e X-FOAM®.
L'azienda proporrà le proprie soluzioni al MADE Expo presso il Pad 06 - Stand E33.
Pannelli in poliuretano espanso POLIISO
Realizzati con un particolare tipo di poliuretano espanso, ovvero la schiuma polyiso (PIR), i pannelli a marchio POLIISO sono prodotti con espandenti che non intaccano lo strato di ozono. La schiuma è rigida, a celle chiuse, imputrescibile, resistente alla maggior parte degli addittivi chimici e alle alte temperature. Grazie a questa particolare struttura i pannelli sono compatti, non si comprimono e mantengono nel tempo forma e dimensioni, resistendo anche a condizioni difficili di temperature e umidità, senza danneggiarsi o subire trasformazioni dovute ad assorbimento d'acqua, compressione, insaccamenti, etc.
I pannelli POLIISO sono disponibili con diverse finiture superficiali e tra i molti plus vantano un ottimo grado di isolamento termico, dichiarando un valore di conducibilità termica λD fino a 0,022 W/mK secondo la normativa europea EN 13165.
Inoltre i pannelli POLIISO sono pedonabili per le normali attività di cantiere e garantiscono prestazioni meccaniche adeguate a tutti i normali utilizzi in edilizia, grazie ad una resistenza a compressione fino a 200 kPa. Si caratterizzano per una durabilità molto elevata, superiore ai 50 anni, che corrisponde alla vita utile degli edifici ordinari.
I pannelli in poliuretano espanso rigido POLIISO sono estremamente leggeri e facilmente lavorabili con i comuni attrezzi da cantiere.
POLIISO® FB
Tra le ultime novità della gamma POLIISO® FB è un pannello costituito da una schiuma polyiso che assicura eccellenti prestazioni di isolamento termico ( λD = 0,025 W/mK a partire dallo spessore 120 mm) oltre a garantire la migliore reazione al fuoco per un isolante organico, ovvero Euroclasse B s1 d0.
Grazie alle sue eccellenti prestazioni di reazione al fuoco, POLIISO® FB è particolarmente adatto per l’isolamento termico di facciate ventilate e edifici sottoposti a prevenzione incendi secondo la Guida Tecnica “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili”.
Il polistirene estruso X-FOAM®
Le lastre in polistirene estruso X-FOAM® si caratterizzano per la grande versatilità di utilizzo che ne garantisce il successo applicativo in vari ambiti, soprattutto laddove siano richieste elevate performance di resistenza meccanica.
Si tratta inoltre di un prodotto particolarmente attento all'ambiente ed ecologico: la struttura della schiuma rigida alveolare a celle chiuse conferisce alle lastre alti valori di resistenza alla compressione, fino a 700 kPa. Inoltre le lastre a fine vita possono essere completamente riciclate.
Va poi sottolineato che il polistirene estruso, oltre ad essere un ottimo isolante termico, non assorbe acqua ed è permeabile al vapore.
Le lastre in polistirene estruso X-FOAM® possono essere utilizzate con successo nelle coperture piane, a falde, tetti parcheggio, terrazzi, in interventi di isolamento perimetrale, sotto platea di fondazione, parete intercapedine, parete a cappotto esterno, isolamento dall’interno accoppiato con cartongesso, piani pilotis, solai interpiano, isolamento di pilastri e soglie per l’eliminazione dei ponti termici, ristrutturazione di ambienti umidi.
[post_title] => Le soluzioni per l'edilizia di Ediltec al MADE
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => soluzioni-isolamento-termico-edilizia-ediltec-made
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2020-02-26 11:48:35
[post_modified_gmt] => 2020-02-26 10:48:35
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=627057
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[5] => WP_Post Object
(
[ID] => 528105
[post_author] => 4
[post_date] => 2014-12-11 01:22:18
[post_date_gmt] => 2014-12-11 00:22:18
[post_content] => In questo 2014 Ediltec festeggia 25 anni di attività: un quarto di secolo intenso, di sviluppo tecnologico, di cambiamento culturale, di situazioni congiunturali alterne ai quali si sono intrecciate storie di uomini e donne che hanno reso possibile il raggiungimento di questo importante traguardo.
Sono stati anni di un continuo lavoro alla ricerca di soluzioni varie così come è varia la realtà industriale internazionale.
L'azienda è rimasta attenta ed aderente al mondo produttivo ed ha sviluppato una vasta gamma di soluzioni che oggi costituisce il patrimonio aziendale. Una grande passione ed un grande spirito che li spingerà ad innovarsi sempre e a creare tanti nuovi progetti.
Ediltec si presenta oggi sul mercato con una vasta gamma di soluzioni per risolvere problematiche di isolamento termico in edilizia civile ed industriale.
Pannello per isolamento termico sottoguaina sintetica per coperture industriali
Uno dei principali problemi delle coperture metalliche è il fatto che favoriscano gli scambi termici fra interno ed esterno.
Questa tipologia di copertura, utilizzata per lo più in ambienti industriali, necessita quindi di un buon isolamento.
Un sistema impiegato nella realizzazione di coperture piane metalliche, non praticabili, a uso industriale e con pendenza variabile dall’1% al 5% è il metal deck: si tratta di un “tetto caldo”, dato che l’isolante termico va posato sotto la guaina impermeabile.
Guaine bituminose o sintetiche?
Il “tetto caldo” può essere realizzato con guaine bituminose o sintetiche, ma prevede sempre che l’isolante termico sia posto sotto guaina. L’isolante rimane sempre protetto dall’impermeabilizzazione, le sue caratteristiche e prestazioni vengono a lungo preservate e non si verifica l’effetto dilavamento. Il tipo di isolante richiesto in questo tipo di applicazione dovrà possedere le seguenti caratteristiche: ottime proprietà isolanti, buona resistenza alla compressione, resistenza al calore, resistenza ai solventi del bitume.
Il prodotto che meglio risponde a queste esigenze è senza dubbio la schiuma polyiso di POLIISO® VV HD, poiché, oltre a possedere tutte queste caratteristiche, resiste a temperature d’esercizio fino a110°C che facilmente possono venire sfiorate in questo tipo di applicazione. Infatti, i manti sintetici sono mescole di resine addittivate con plastificanti, stabilizzanti e pigmenti prodotte mediante estrusione, calandratura e spalmatura. Possono presentare struttura omogenea, o stabilizzata e rinforzata o anche supportata con fibre. L’impiego a vista di una guaina sintetica prevede l’uso di additivi con protezione anti UV.
POLIISO® VV HDè un pannello per l'isolamento termico costituito da una schiuma polyiso (poliuretano espanso) rigida a celle chiuse, di colore giallo, espansa fra due supporti di velovetro. "HD" è l'acronimo di"High Density" e, pertanto, la sua resistenza a compressione è ≥ 200 kPa. I pannelli dichiarano valori di λD pari a 0.028 W/mK per spessori fino a 60 mm e 0,026 W/mK per spessori superiori secondo la norma europea EN 13165; hanno dimensioni standard pari a 600x1200 mm e sono disponibili negli spessori da 30 a 120 mm.
La schiuma polyiso è realizzata con espandenti che non intaccano lo strato di ozono e garantiscono la salvaguardia dell’ambiente, è un eccellente isolante caratterizzato dal più alto valore di resistenza termica disponibile, ha ottime caratteristiche meccaniche, di stabilità dimensionale (sia alle alte che alle basse temperature) e di classe di reazione al fuoco, è leggero, ha scarso assorbimento d’ acqua ed è ideale per la sua inerzia ai più comuni agenti chimici.
Isolare termicamente un edificio con POLIISO® SB HD di Ediltec ne migliora le prestazioni energetiche.
Nel caso delle coperture, i vantaggi aumentano perché diminuisce anche il rischio di infiltrazioni d’acqua e l’ambiente interno risulta più salubre e abitabile. Il “tetto caldo” è una delle tecniche utilizzabili per l’isolamento delle coperture ed è anche un’ottima base per tetti giardino. Viene realizzato con una doppia impermeabilizzazione: una posta al di sotto e l’altra al di sopra del materiale isolante.
La prima ha funzione di barriera al vapore, la seconda serve invece a proteggere l’isolante dall’acqua. La tipologia del “tetto caldo” può essere realizzata con guaine bituminose o sintetiche, ma prevede sempre che l’isolante sia posto sotto guaina.
Il vantaggio di questa soluzione sta nell’essere nota e applicata da molto tempo, riducendo così la possibilità di errori.
L’isolante è sempre protetto dall’impermeabilizzazione che preserva le sue prestazioni e non si verifica l’effetto dilavamento.
QUALE ISOLANTE?
Il materiale utilizzato in questa applicazione dovrà necessariamente possedere ottime proprietà isolanti, buona resistenza alla compressione, al calore e ai solventi del bitume. Ad esempio, il polistirene estruso e il polistirolo espanso, pur essendo ottimi isolanti, potrebbero non resistere alle temperature superiori agli 80°C che si hanno in fase di posa della guaina e in condizioni di esercizio. I prodotti fibrosi, invece, non hanno una resistenza all’umidità e alla compressione tale da garantire la costanza delle loro prestazioni nel tempo. I pannelli in schiuma polyiso rappresentano, quindi, la soluzione ottimale per il “tetto caldo”.
Nello specifico, POLIISO ® SB HD di Ediltec, è particolarmente indicato nel caso di coperture piane sotto guaina bituminosa e assicura la migliore adesione possibile al manto impermeabilizzante. È costituito da una schiuma polyiso (poliuretano espanso) rigida a celle chiuse, di colore giallo, espansa fra due supporti di cui, quello della faccia superiore in velo di vetro bitumato e quello della faccia inferiore in velo di vetro saturato. "HD" è l'acronimo di "High Density" e, pertanto, la sua resistenza a compressione è ≥ 200 kPa. I pannelli dichiarano valori di λD pari a 0,028 W/mK per spessori fino a 60 mm e 0,026 W/mK per spessori superiori secondo la norma europea EN 13165; hanno dimensioni standard pari a 600x1200 mm e sono disponibili negli spessori da 30 a 120 mm.
PERCHÈ POLIISO?
La schiuma polyiso è realizzata con espandenti che non intaccano lo strato di ozono e garantiscono la salvaguardia dell’ambiente, è un eccellente isolante caratterizzato dal più alto valore di resistenza termica disponibile, ha ottime caratteristiche meccaniche, di stabilità dimensionale (sia alle alte che alle basse temperature) e di classe di reazione al fuoco, è leggero, ha scarso assorbimento d’ acqua ed è ideale per la sua inerzia ai più comuni agenti chimici.
X-FOAM® ROOF, una lastra strutturale e portante per l'isolamento termico sottotegola
La realizzazione di un tetto microventilato porta indubbi vantaggi di risparmio energetico, ma per eseguirne correttamente la posa è fondamentale analizzare i materiali che costituiscono i pannelli isolanti sottotegola, indispensabili per questo tipo di struttura. Uno dei più impiegati e diffusi isolanti termici, grazie alla sua estrema versatilità, è il polistirene estruso di cui consta anche X-FOAM® ROOF, una lastra strutturale e portante per l'isolamento termico sottotegola. Si tratta di lastre monostrato con pelle di estrusione a superficie wafer, cioè ruvida, che quindi garantisce una maggiore aderenza al supporto (piano di posa in legno o laterocemento preventivamente impermeabilizzato mediante la posa di membrane impermeabilizzanti).
Vantaggi e caratteristiche
Le lastre, battentate su 4 lati per l’eliminazione dei ponti termici, dichiarano valori di resistenza alla compressione = 250 kPa e hanno una larghezza pari al passo della tegola, lunghezza 2.400 mm e spessori disponibili da 60 a 140 mm. Sono classificate al fuoco EUROCLASSE E e sono rese portanti grazie all'inserimento in lunghezza di un profilo metallico portategole, dotato di fori atti a favorire la microventilazione sotto il manto di copertura. Il prodotto si presta sia per ristrutturazione e recupero di vecchi edifici che per la realizzazione di nuove strutture.
Perchè X-FOAM ®?
Le lastre per l'isolamento X-FOAM® sono costituite da polistirene estruso monostrato di colore indaco a varie densità e finiture per permetterne l'impiego nelle diverse applicazioni di isolamento termico. Il polistirene estruso è certamente uno dei migliori isolanti termici sul mercato, grazie alle sue caratteristiche di isolamento, di leggerezza, di resistenza alla compressione, di scarsissimo assorbimento d'acqua e di ottima lavorabilità. Le lastre X-FOAM® sono leggerissime, poiché il 97% del loro volume è costituito da aria e sono espanse a CO2. Questo, insieme al fatto che sono recuperabili e riciclabili al 100%, ne fanno un isolante ecologico.
[post_title] => X-FOAM® ROOF Tetto isolato garantito con il polistirene estruso
[post_excerpt] => Ediltec presenta X-FOAM® ROOF, la lastra strutturale e portante per l'isolamento termico sottotegola. Realizzata in polistirene estruso, permette di realizzare tetti microventilati negli edifici, sia esistenti che di nuova costruzione, con indubbi vantaggi di risparmio energetico
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => x-foam-roof-tetto-isolato-garantito-con-il-polistirene-estruso
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:22:50
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:22:50
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/1900/10/x-foam-roof-tetto-isolato-garantito-con-il-polistirene-estruso/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[9] => WP_Post Object
(
[ID] => 384807
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-01 00:00:00
[post_date_gmt] => 2012-09-30 22:00:00
[post_content] => Un buon isolamento termico garantisce la riduzione delle dispersioni termiche, con conseguente risparmio economico, e un miglior comfort abitativo, ma gli isolanti termici non sono tutti uguali: meglio dunque orientarsi su prodotti amici dell’ambiente, ma dalle caratteristiche prestazionali elevate.
POLIISO® PLUS è un pannello per l'isolamento termico costituito da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse particolarmente piccole, di colore giallo, espansa fra due supporti di carta metallizzata impermeabile che gli permette di avere un indice di conducibilità termica molto basso ?D 0,024 W/mK secondo la norma europea EN 13165. Infatti, le caratteristiche del pannello dipendono dalla struttura interna della schiuma, ma anche dalla tipologia di rivestimento che ne migliora ulteriormente le prestazioni, impedendo che il vapore acqueo o il diretto contatto con l’acqua compromettano nel tempo le qualità isolanti. I pannelli
POLIISO® PLUS di EDILTEC hanno dimensioni standard pari a 600 x 1200 mm e sono disponibili negli spessori da 20 a 120 mm. A parità di prestazioni termiche è necessario un minor spessore, pertanto questi pannelli sono vantaggiosi anche dal punto di vista economico. Il vantaggio è dato anche dai molteplici utilizzi: sono adatti alla realizzazione di isolamenti per tetto caldo sotto guaina sintetica, ma anche per pareti cave (isolamento in intercapedine), solai interpiano e pavimenti con impianto di riscaldamento radiante.
Per quanto riguarda la realizzazione di pareti cave, è bene sottolineare che i pannelli POLIISO® PLUS sono disponibili anche con dimensione 1200 x 2800 mm che consente una maggiore velocità nei tempi di posa dovendo impiegare un unico pannello per ricoprire la parete a tutta altezza. I pannelli vanno ben accostati tra loro in modo che il materiale sia continuo e che non si formino ponti termici.
Perché POLIISO?
Realizzato con espandenti che non intaccano lo strato di ozono e garantiscono la salvaguardia dell’ambiente, è un eccellente isolante caratterizzato dal più alto valore di resistenza termica disponibile, ha ottime caratteristiche meccaniche, di stabilità dimensionale (sia alle alte che alle basse temperature) e di classe di reazione al fuoco, è leggero, non assorbe acqua ed è ideale per la sua inerzia ai più comuni agenti chimici.
[post_title] => POLIISO®PLUS, piccoli spessori, grandi prestazioni
[post_excerpt] => EDILTEC presenta POLIISO®PLUS per l'isolamento ecologico per pareti, solai e pavimenti
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliisoplus-piccoli-spessori-grandi-prestazioni
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:21:03
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:21:03
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2012/10/poliisoplus-piccoli-spessori-grandi-prestazioni/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[10] => WP_Post Object
(
[ID] => 380926
[post_author] => 1
[post_date] => 2011-10-25 00:00:00
[post_date_gmt] => 2011-10-24 22:00:00
[post_content] => Poliiso® Tegola si presta sia per la ristrutturazione e il recupero di vecchi edifici sia per la realizzazione di nuove strutture. La particolare combinazione del tipo di schiuma e di rivestimento consente al pannello di ottenere il miglior valore di conducibilità termica presente sul mercato, sia come valore di calcolo ?D (0,023 W/mK) che come valore iniziale (0,021 W/mK). Si tratta di un pannello strutturale e portante per l’isolamento sottotegola munito di profilo metallico per l’aggancio delle tegole. Il sistema è completo di una gamma di accessori utili per la posa e il montaggio.
Vantaggi
• Ottimo isolamento termico grazie al bassissimo valore di ?D pari a 0,023 W/mK
• Velocità e facilità di posa in opera e sicura base d’appoggio dal manto di copertura
• Ottima barriera al vapore grazie al valore di µ=8
• Protezione delle infiltrazioni accidentali di acqua grazie all’impermeabilità dell’alluminio goffrato
• Battentatura sui 4 lati per l’eliminazione dei ponti termici
• Garantito 10 anni*
* in caso di difetto che ne comprometta la funzionalità, acclarato in contradditorio, e non derivante da uso improprio o posa in opera non a regola d’arte, viene rimborsato il costo d’acquisto, iva esculsa.
LA GAMMA POLIISO® di EDILTEC
Poliiso® Tegola fa parte della serie POLIISO® di Ediltec , rappresentata da diversi tipi di pannelli in schiuma polyiso con espandenti che non intaccano lo strato di ozono. Sono schiume di nuova generazione che consentono una migliore reticolazione, migliori caratteristiche di stabilità dimensionale e di classe di reazione al fuoco. Questi pannelli, disponibili in diverse finiture, sono caratterizzati da un valore di conducibilità termica ?D fino a 0,024 W/mK secondo la normativa europea EN 13165. Il rispetto delle norme sul risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente: due capisaldi della filosofia EDILTEC, azienda leader di mercato che da più di 20 anni si occupa di isolamento. La scelta di EDILTEC è precisa: realizzare prodotti e materiali ad elevate prestazioni ma con il minor impatto possibile sull’ambiente attraverso innovazione tecnologica e una gestione ecocompatibile, senza sprechi, limitando al massimo l’utilizzo di risorse naturali.
[post_title] => Poliiso® Tegola: garanzia e risparmio energetico
[post_excerpt] => Poliiso® Tegola è un sistema completo per la realizzazione di coperture a falde ventilate e per l’isolamento termico.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => poliiso-tegola-garanzia-e-risparmio-energetico
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:17:20
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:17:20
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2011/10/poliiso-tegola-garanzia-e-risparmio-energetico/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[11] => WP_Post Object
(
[ID] => 381100
[post_author] => 1
[post_date] => 2011-06-18 00:00:00
[post_date_gmt] => 2011-06-17 22:00:00
[post_content] => La scelta di EDILTEC è precisa: realizzare prodotti e materiali ad elevate prestazioni ma con il minor impatto possibile sull’ambiente attraverso innovazione tecnologica e una gestione ecocompatibile, senza sprechi, limitando al massimo l’utilizzo di risorse naturali.
Forte di quest’anima verde l’azienda propone soluzioni per le diverse esigenze di mercato, con una gamma di prodotti variegata.
Tra questi la serie POLIISO®, rappresentata da diversi tipi di pannelli in schiuma polyiso con espandenti che non intaccano lo strato di ozono. Sono schiume di nuova generazione che consentono una migliore reticolazione, migliori caratteristiche di stabilità dimensionale e di classe di reazione al fuoco. Questi pannelli, disponibili in diverse finiture, sono caratterizzati da un valore di conducibilità termica ?D fino a 0,024 W/mK secondo la normativa europea EN 13165.
POLIISO® SB, VV, ED, PLUS
per coperture piane o inclinate sottoguaina
Leggeri e maneggevoli, questi pannelli in schiuma polyiso si posano facilmente, sotto guaina, garantendo tempi ridotti di messa in opera e perfetta aderenza a guaine e rivestimenti.
POLIISO® SB, particolarmente adatto per coperture piane su cui vengono creati giardini pensili o per coperture inclinate ventilate, è caratterizzato da elevata stabilità, durata nel tempo e resistenza a compressione che garantisce la costanza degli spessori. Conducibilità termica ?D 0,026-28.
POLIISO® VV è particolarmente adatto ad essere posato in coperture piane o inclinate sotto guaine sintetiche poiché resiste a temperature d’esercizio fino a 110 °C. Conducibilità termica ?D 0,026-28
POLIISO® ED è particolarmente indicato per tetti m etallici “metal deck” resiste a temperature d’esercizio fino a 110 °C e permette la posa della guaina a secco con fissaggio meccanico. Conducibilità termica ?D 0,026-28.
POLIISO® PLUS oltre all'isolamento di coperture, è adatto manche per pareti cave e pavimenti grazie al supporto in carta alluminata che gli permette di avere un indice di conducibilità termica molto basso ?D 0,024.
POLIISO® TT.
IL SISTEMA TETTO.
È un sistema completo per la realizzazione di coperture a falde ventilate e per l’isolamento termico. Si tratta di un pannello strutturale e portante per l’isolamento sottotegola munito di profilo metallico per l’aggancio delle tegole. Il sistema è completo di ogni accessorio per la messa in opera. Conducibilità termica ?D 0,024.
[post_title] => Gamma POLIISO® Ediltec isolanti termici
[post_excerpt] => L’isolamento made in Italy dall’“anima verde” per garantire una migliore qualità della vita. Il rispetto delle norme sul risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente sono due capisaldi della filosofia EDILTEC, azienda leader di mercato che da più di 20 anni si occupa di isolamento.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => gamma-poliiso-ediltec-isolanti-termici
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:10:22
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:10:22
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2011/06/gamma-poliiso-ediltec-isolanti-termici/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[12] => WP_Post Object
(
[ID] => 382416
[post_author] => 1
[post_date] => 2011-02-26 00:00:00
[post_date_gmt] => 2011-02-25 23:00:00
[post_content] => In un momento storico in cui molte aziende decidono di investire all'estero portando fuori dall'Italia produzione e ricchezza, Ediltec ha deciso di mantenere un forte legame con l'Italia.
L'azienda modenese da sempre vicina ai valori di Responsabilità Sociale d'Impresa e di rispetto per la natura presenta alla stampa, ai clienti ed al mondo intero il il nuovo polo produttivo di Cellino Attanasio, che si sviluppa su un'area industriale di più di 85.000 m2.
Il nuovo stabilimento produttivo di Ediltec, che ospita un impianto di produzione tra i più moderni e tecnologicamente avanzati in Europa, sorge a pochi metri dagli stabilimenti produttivi di DECEM ed ALGOR, aziende del gruppo specializzate rispettivamente nella produzione di polistirene estruso (x-foam) e prodotti speciali (algor, gibitec, algopan).
La linea Algor è specializzata nella produzione di pannelli sandwich, prefabbricati e semilavorati. Algor lavora molto spesso eseguendo particolari lavorazioni fatte su specifica richiesta del cliente. La vicinanza logistica è quindi determinante non solo per una razionalizzazione dei tempi ma anche per evitare grandi spese di trasporto e dispendio inutile di m3 di CO2.
Grazie a questi accorgimenti Ediltec riesce a garantire servizi logistici rapidi, puntuali e flessibili. La gestione informatizzata delle spedizioni consente il necessario coordinamento per l'uscita di 40 autotreni al giorno.
Il magazzino centralizzato di Cellino Attanasio (TE) permette una rapida evasione dell'ordine, contando sul groupage di una grande varietà di prodotti. La localizzazione del sito, all'altezza di Roma, permette di raggiungere velocemente sia le aree del Nord che le aree del Sud Italia.
Ediltec si avvale poi della collaborazione di spedizionieri esterni e garantisce la fornitura dei prodotti non solo in conformità alle specifiche di vendita, ma anche nei tempi e nei modi concordati con il singolo cliente, assicurando la rintracciabilità dei prodotti a consegna effettuata.
Ediltec si mette quindi di nuovo in gioco dimostrando lungimiranza e impegno.
[post_title] => Polo produttivo Ediltec tra i più moderni e tecnologicamente avanzati
[post_excerpt] => Ediltec, azienda leader del mercato italiano nel campo dell'isolamento termico per edilizia abitativa e industriale, presenta il nuovo polo produttivo di Cellino Attanasio (TE)
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => nuovo-polo-produttivo-ediltec
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:10:24
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:10:24
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2011/02/nuovo-polo-produttivo-ediltec/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[13] => WP_Post Object
(
[ID] => 377390
[post_author] => 1
[post_date] => 2008-01-31 00:00:00
[post_date_gmt] => 2008-01-30 23:00:00
[post_content] => Con X-FOAM® NEO il polistirene estruso conosce una nuova stagione, potendo dichiarare un valore di conducibilità termica certificato, dal 15 al 20 % migliore di quello di tutte le lastre in polistirene estruso in commercio.
X-FOAM® NEO, lastre isolanti in polistirene estruso con pelle superficiale, presenta, secondo la normativa di riferimento EN 13164, un unico valore di conducibilità termica dichiarata ?D, pari a 0.031 W/mK, identico per tutti gli spessori, da 80 a 200 mm.
Le lastre sono esenti da HCFC, HFC ed idrocarburi e, per quanto riguarda la classe al fuoco, sono classificate in Euroclasse E.
A garanzia di assoluta qualità, la produzione è sottoposta a controllo e verifica presso i laboratori del FIW di Monaco.
X-FOAM® NEO è realizzato in altissimi spessori, da 80 a 200 mm, ed è proposto in due dimensioni standard: 600 x 1200 mm e 1200 x 2400 mm.
Applicazioni
X-FOAM® NEO trova impiego in tutte quelle applicazioni dove è necessario un forte isolamento termico con tutti i vantaggi del polistirene espanso estruso e si voglia contemporaneamente risparmiare spessore e volume. Impensabile fino a ieri, oggi è realtà grazie al valore di ? fortemente migliorato. Le lastre possono essre impiegate per l’isolamento di coperture leggere in legno a falde inclinate, di tetti piani rovesci, per l’isolamento in intercapedine, ecc…
Raggiungere i valori limite di trasmittanza previsti dal D. Lgs 311 con l’impiego del polistirene estruso e con spessori più contenuti è diventato possibile.
Tetto leggero a falde inclinate
Il tetto leggero in legno rappresenta oggi una soluzione affidabile ed altamente performante.
Sulla struttura portante in legno a vista si posa il tavolato o equivalente e si procede col pacchetto di copertura.
Sul piano di posa si stende una guaina elastomerica a giunti sigillati che ha la funzione di regolare il flusso del vapore.
Direttamente sopra la guaina si posa il pannello X-FOAM® NEO in polistirene espanso estruso con tecnologia brevettata, assorbimento d’acqua massimo 0,2 % del volume, conducibilità termica dichiarata 0,031W/mK e spessore da 160 mm.
Si applicano poi i listelli per la realizzazione della camera d’aria e il successivo piano per la posa del tavolato grezzo.
Sul tavolato si applica la guaina impermeabilizzante e il manto di copertura. Il tetto leggero in legno con 160 mm di X-FOAM® NEO ha una trasmittanza termica di 0,16W/m2K.
Dida Foto 2 Tetto leggero a falde inclinate
Schema applicativo
1- Struttura portante
2- Tavolato a vista
3- Barriera vapore a
giunti sigillati
4- X-FOAM® NEO
5- Intercapedine d’aria
non ventilata
6- Tavolato grezzo
7- Guaina impermeabilizzante e antivento
8- Camera di ventilazione
9- Manto di copertura
Tetto piano rovescio
Il sistema di isolamento a tetto rovescio prende il nome dalla disposizione invertita dell’isolante termico rispetto allo strato impermeabilizzante.
Generalmente questo tipo di copertura è costituita da uno strato di ghiaia lavata (16-32 mm) che andrà posato sopra le lastre isolanti, con la funzione di finitura estetica e di difesa dai raggi UV e dal vento.
Lo strato di ghiaia può essere sostituito da uno strato di terra con tappeto erboso per avere un tetto verde oppure da un massetto in cls o da quadrotti di cemento nel caso di tetto
praticabile. Il pannello X-FOAM® NEO viene posato sopra la guaina a secco.
La posa delle lastre isolanti va effettuata accostandoli l’uno all’altro a quinconce, in modo sfalsato e senza fughe.
Successivamente si procede alla stesura del tessuto separatore e drenante. Il sistema si completa con l’applicazione della zavorra.
Dida foto 3 - Tetto piano rovescio
Schema applicativo
1- Struttura portante
2- Strato di livellazione e pendenza
3- Primer bituminoso e guaina bituminosa elastomerica
4- X-FOAM® NEO
5- Tessuto non tessuto filtrante e separatore
6- Zavorra
Per ricevere una scheda tecnica dettagliata, inviare una richiesta all’indirizzo e-mail: info@ediltec.com
[post_title] => X-FOAM® NEO: isolare in classe “A”
[post_excerpt] => Ediltec®, azienda specializzata nel mercato dell’isolamento termico per l’edilizia, presenta X-FOAM® NEO, lastra in polistirene espanso estruso monostrato, a lambda migliorato, con tecnologia brevettata per un forte isolamento termico
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => x-foam-neo-isolare-in-classe-a
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 17:57:48
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 15:57:48
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2008/01/x-foam-neo-isolare-in-classe-a/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[14] => WP_Post Object
(
[ID] => 376821
[post_author] => 1
[post_date] => 2003-01-22 00:00:00
[post_date_gmt] => 2003-01-21 23:00:00
[post_content] => Cotto Teodorico “Pavimenti di qualità in Grès Porcellanato”
IBL spa, una delle più importanti aziende italiane nel settore dei mattoni Faccia a Vista e nota per possedere il più grande stabilimento d’Italia per la produzione di mattoni a mano, ha recentemente immesso sul mercato una nuova linea di pavimentazioni costituita, oltre che dai mattoni a mano Terre di Romagna, anche da elementi in grès porcellanato e in cotto fiorentino.
[post_title] => I nuovi pavimenti IBL
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => i-nuovi-pavimenti-ibl
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2013-02-26 10:50:05
[post_modified_gmt] => 2013-02-26 09:50:05
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2003/01/i-nuovi-pavimenti-ibl/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[15] => WP_Post Object
(
[ID] => 374673
[post_author] => 1
[post_date] => 2003-01-19 00:00:00
[post_date_gmt] => 2003-01-18 23:00:00
[post_content] => Il 16 gennaio si è inaugurata la nuova Sede della Filiale HESA di Modugno (Bari). Da 30 anni la HESA opera nel settore della Sicurezza antifurto, antincendio, antiaggressione e TVCC con una vasta gamma di apparecchiature e sistemi di grande qualità. Impegnata in una politica di espansione l'azienda milanese ha ritenuto importante avere una presenza diretta nella Puglia, al fine di poter stabilire dei rapporti con le aziende d’installazione di questa importante regione, della Basilicata e delle zone limitrofe.
La politica aziendale della HESA è di avere un contatto diretto con queste Aziende con un programma di sviluppo nel rispetto delle rispettive professionalità. La società non si rivolge all’utente finale, non installa direttamente, ma lavora insieme alle aziende partner per un successo globale.
Per informazioni sui prodotti:
www.hesa.com
[post_title] => Piu sicurezza nel Mezzogiorno
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => piu-sicurezza-nel-mezzogiorno
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2012-10-10 16:44:58
[post_modified_gmt] => 2012-10-10 14:44:58
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2003/01/piu-sicurezza-nel-mezzogiorno/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
)
[related_aziende_info_aziende] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 361426
[post_author] => 4
[post_date] => 2012-10-09 16:59:33
[post_date_gmt] => 2012-10-09 14:59:33
[post_content] => Attiva da oltre 30 anni, Ediltec è un punto di riferimento per il mercato Italiano dell'isolamento termico per edilizia civile ed industriale.[ez-toc]
EDILTEC® ha come obiettivo quello di specializzarsi sempre di più nei settori applicativi dell’isolamento termico fornendo prodotti e soluzioni in grado di soddisfare al meglio le esigenze del mercato, nel rispetto delle norme sul risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente, a garanzia delle generazioni future.
La produzione dei pannelli isolanti
Forte di un'ampia gamma di pannelli in schiuma polyiso (un particolare tipo di
poliuretano espanso) a marchio POLIISO e lastre in polistirene espanso estruso a marchio X-FOAM, è in grado di offrire soluzioni ad ogni problematica legata al risparmio energetico per gli edifici.
Da molti considerato il miglior isolante termico tra quelli più comunemente reperibili sul mercato, il poliuretano espanso PIR vanta infatti un valore di lambda ai top della categoria ovvero λD pari a 0,022 W/mK secondo la norma europea EN 13165.
Il polistirene estruso XPS invece è caratterizzato da grande versatilità applicativa, scarso assorbimento d’acqua ed eccezionale resistenza alla compressione che può arrivare fino a 700 kPa: praticamente insostituibile quando è richiesta un’elevata performance di resistenza meccanica.
Con l’obiettivo di specializzarsi sempre di più nei settori applicativi degli isolanti termici, l’azienda è riuscita nel tempo a fornire prodotti in grado di soddisfare al meglio le esigenze del mercato, nel rispetto delle norme sull’efficientamento energetico e la salvaguardia dell’ambiente.
Ediltec in Italia e in Europa
Ediltec è presente in maniera capillare su tutto il territorio nazionale tramite molteplici sedi produttive ed operative: gli stabilimenti produttivi si trovano in provincia di Teramo, gli uffici commerciali a Modena e la sede amministrativa è a Verona.
Ediltec è riuscita ad acquisire una posizione di spicco nel mercato anche grazie a servizi logistici rapidi e flessibili. Ne è un chiaro esempio il magazzino centralizzato di Cellino Attanasio (TE) che garantisce l’immediata evasione dell’ordine grazie alla disponibilità di una grande varietà di prodotti. Gioca a favore anche la posizione del sito, all’altezza di Roma, permettendo di raggiungere velocemente sia le aree del Nord che del Sud Italia.
In Europa Ediltec è presente anche in Germania e in Croazia, producendo isolanti termici per i mercati esteri. Da ottobre 2017 fa parte della holding Gruppo SBN Srl e da dicembre 2023 diventa Ediltec Insulation SpA incorporando altre aziende del gruppo: Decem Srl e Algor Srl.
Ediltec e la sostenibilità
Ediltec è stata una delle prime aziende italiane produttrici di materiali isolanti e la prima tra le aziende del settore poliuretanico ad aggiudicarsi certificazioni in linea con le norme UNI EN ISO 9001. L'obiettivo è, infatti, quello di lanciare sul mercato prodotti con il minor impatto ambientale e gestire in modo ecocompatibile la produzione per minimizzare gli sprechi e limitare l’utilizzo di risorse naturali.
L’orientamento dell’azienda verso una produzione con il minor impatto sull’ambiente, la porta a fregiarsi sia della certificazione per l’idoneità ai CAM (Criteri Ambientali Minimi) che del marchio ANPE per la sostenibilità ambientale.Ediltec è anche associata ad ANIT, Associazione Nazionale per l'Isolamento Termico e acustico, e partecipa al gruppo di lavoro dedicato al polistirene espanso estruso (XPS).
Il sistema POLIISO AIR
L'azienda è presente anche nel mercato delle canalizzazioni per il trasporto dell'aria rivolgendosi a chi si occupa anche di termoidraulica, impiantistica e climatizzazione.È da questa esperienza che nasce POLIISO AIR, un sistema per la realizzazione di canali pre-isolati per il trasporto dell’aria. Il sistema non si basa solo sui pannelli in poliuretano espanso con rivestimento in alluminio pre-isolato ma si articola anche su accessori, macchinari, utensili e know-how necessari per la costruzione e l’installazione a regola d’arte dei canali.
[post_title] => EDILTEC
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => ediltec
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-12-13 09:50:53
[post_modified_gmt] => 2023-12-13 08:50:53
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/aziende/ediltec/
[menu_order] => 0
[post_type] => aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
)
)
Info dalle aziende - Isolamento termico dall’interno: GIBITEC® di Ediltec - INFOBUILD