La Smart Home che funziona: il sistema integrato di Open Lab Smart Home

La Smart Home che funziona: il sistema integrato di Open Lab Smart Home

Sono stati presentati lo scorso 10 giugno i risultati emersi dal progetto Open Lab Smart Home, ricerca avviata nel settembre del 2018 per lo sviluppo di sistemi integrati a beneficio delle Smart Home. Il progetto porta la firma dell’IoTLab del Politenico di Milano che ha analizzato sei use cases e si è avvalso della collaborazione di diverse aziende impegnate nella produzione di sistemi tecnologici per la casa.

A cura di Fabiana MurgiaOpen Lab Smart Home

Indice:

Lo studio Open Lab Smart Home parte dalla crescente richiesta di soluzioni capaci di rendere smart gli spazi dell’abitare tramite l’Internet of Things e si pone l’ambizioso obiettivo di risolvere i problemi legati alla mancanza di integrazione e comunicazione tra le varie funzioni della casa.

Un problema non da poco se consideriamo che l’efficienza della Smart Home si basa proprio sulla possibilità di creare una salda rete di funzioni interconnesse; o meglio, questo è ciò che si aspetta l’utente che spesso finisce col rimaner deluso dalla necessità di installare sul proprio smartphone tante applicazioni quante sono le funzioni domotiche da dover gestire, funzioni che per di più non riescono a comunicare tra di loro.

Ecco che un sistema che dovrebbe garantire versatilità e semplicità di utilizzo diviene ostico agli occhi dell’utente che rischia di dover rinunciare alla dotazione di una casa intelligente, abbandonando l’idea di acquistare l’insieme delle soluzioni.

La volontà del progetto è quella di dare vita a un vero e proprio ecosistema della domotica in cui dispositivi multi vendor possano operare in modo interconnesso per rispondere alle esigenze e alle abitudini di chi ne fa uso.

La soluzione, secondo Open Lab Smart Home, è da ricercarsi nell’integrazione delle applicazioni e dei servizi offerti, generando una Smart Home che funziona come sistema e non come unione di più gadget funzionali.

Le soluzioni individuate dall’IoTLab del Politecnico di Milano

È proprio il termine integrazione la parola chiave del progetto, dalla quale si è giunti alla definizione di tre tipologie di soluzioni adottabili per raggiungere l’obiettivo prefissato:

  • Ecosistema applicativo locale
  • Integrazione con servizi cloud terzi
  • Integrazione tramite assistente vocale

IoTLabLa prima soluzione definisce l’ecosistema applicativo locale come sistema efficiente in quanto capace di generare un’integrazione diretta tra oggetti smart, hub e dispositivi multimediali.

Questa soluzione si sdoppia negli ecosistemi OCF (Open Connectivity Foundation) e OS. Mentre la compatibilità del primo segue un andamento Top Down, partendo dall’alto dei protocolli applicativi e dei modelli di dati fino a raggiungere la comunicazione e la scoperta dei dispositivi, il secondo si basa su un modello Bottom Up, partendo dal basso dei sistemi operativi e dell’hardware general purpose per salire fino alla comunicazione e alle applicazioni.

La seconda soluzione riguarda l’integrazione con servizi cloud terzi, grazie ai quali è possibile esporre interfacce definite da un servizio cloud di terze parti per consentire l’integrazione tra più dispositivi.

L’integrazione tramite assistente vocale rappresenta la soluzione più pratica per fornire un’esperienza di integrazione all’utente che si avvale di un numero di prodotti compatibili in continua crescita. Laddove vi siano limitazioni nell’utilizzo degli assistenti vocali è possibile porre rimedio mediante servizi cloud terzi.

Analisi delle use cases

L’IoTLab del Politenico di Milano ha analizzato sei use cases ponendo una particolare attenzione agli ambiti di sicurezza, comfort e assistenza alla persona.La Smart Home

I servizi di assistenza alla persona

I servizi di assistenza alla persona sono offerti dai sistemi VITA (Video Triggered Alert) e Thunderstorm.

Il sistema VITA permette di intercettare situazioni di pericolo all’interno dell’abitazione, per esempio la caduta di un utente, notificando il fatto avvenuto allo smartphone collegato, al quale viene inviata una foto della stanza con finalità di verifica della situazione in atto. Dalla foto è possibile avviare una connessione in streaming, nel caso lo si ritenga necessario, e iniziare una chiamata via Skype che permette di stabilire una comunicazione diretta tra l’utente che necessita di assistenza e la persona collegata tramite smartphone.

Il sistema permette, inoltre, di contattare i soccorsi che, una volta giunti sul posto, vengono identificati da remoto mediante apposito videocitofono, funzionalità che permette di garantire l’accesso sicuro di terze persone.

Grazie al sistema Thunderstorm, invece, è possibile ricevere aggiornamenti sulle condizioni meteo in tempo reale. Un servizio di previsioni meteo invia allo smartphone un avviso e in contemporanea la piantana del salotto comincia a lampeggiare accompagnata da un avviso vocale dell’assistente Google.

Ecco che la Smart Home si prepara all’arrivo del maltempo e avverte l’utente nel caso vi siano finestre rimaste aperte, inoltre, regola la temperatura della caldaia in previsione dell’abbassamento di temperatura esterna.

Nell’eventualità in cui si verifichi lo scatto del salvavita una notifica su smartphone avvisa l’utente, mentre il sistema ripristina la corrente in autonomia.

I servizi relativi al comfort e alla gestione degli scenari

Questi servizi garantiscono il massimo livello di comfort per chi vive gli spazi della casa, rispondendo istantaneamente alle richieste espresse dall’utente.

La funzione Relax è l’ideale per godere delle comodità offerte da luci, temperatura ambientale e impianto video che attivano lo scenario confortevole, i cui requisiti vengono impostati preventivamente dall’utente, con una semplice richiesta rivolta all’assistente vocale.

Ecco che le luci soffuse, una temperatura ottimale e un buon film si attivano all’istante diffondendo una sensazione di massimo relax all’interno della casa.Google Home AssistantPer concludere al meglio la faticosa giornata lavorativa il progetto dell’IoTLab ha studiato, invece, la funzionalità di Back Home che, dopo aver localizzato la posizione dell’utente uscito dal posto di lavoro, regola la temperatura della casa, quand’egli sia quasi giunto a destinazione, e attiva le luci del vialetto. Una volta giunti davanti al cancello di casa un semplice comando vocale ne permetterà l’apertura, offrendo, inoltre, la possibilità di aprire anche la porta di ingresso dell’abitazione.

Dopo aver varcato la soglia le luci del vialetto si spegneranno e lasceranno spazio all’attivazione automatica delle luci interne.

I servizi di sicurezza

Le funzioni di sicurezza Smoke and Water e Intrusion detection sono una garanzia per la tranquillità dell’utente che si trovi distante dalla propria abitazione.

Smoke and Water è il sistema che intercetta situazioni di allagamento all’interno della casa attuando la chiusura automatica dell’elettrovalvola dell’acqua relativa alla zona in cui è registrata l’anomalia e disattivando eventuali elettrodomestici nella medesima zona.

Il sistema permette, inoltre, di monitorare via streaming video l’anomalia per decidere come intervenire.

Le stesse funzionalità sono garantite nel caso in cui il sistema rilevi la presenza di fumo.

Il sistema Intrusion detection, invece, individua ipotetiche irruzioni all’interno della casa mediante monitoraggio degli ingressi e delle finestre con sensori di apertura, attivando una sirena di allarme per attirare l’attenzione del vicinato.

La videocamera connessa al cellulare invia istantaneamente una notifica e permette di monitorare la situazione il tempo reale.

Le aziende partner del progetto Open Lab Smart Home

Lo staff di IotLab ha reso possibile la dimostrazione concreta di questo progetto grazie alla collaborazione con diverse aziende che hanno messo a disposizione i vari sistemi di domotica presenti ad oggi sul mercato.

Tra le aziende partner troviamo Gewiss, che dal 1970 si dimostra costantemente attiva nella produzione di sistemi e componenti per le installazioni elettriche di bassa tensione.

Gewiss opera senza sosta per lo sviluppo di soluzioni e servizi dedicati alla home & building automation, come le pulsantiere Ice Touch, alla protezione e distribuzione dell’energia, alla mobilità elettrica, ne è un esempio il sistema di ricarica Joinon, e all’illuminazione intelligente.Sistema di ricarica gewissAltri partner sono Bticino, promotrice delle soluzioni connesse del programma Eliot e impegnata costantemente nella connessione di soluzioni esistenti, integrazione del gateway all’offerta disponibile, sviluppo di nuovi prodotti e scenari futuri; Epta, azienda specializzata nella refrigerazione commerciale in ambito Retail, HoReCa e Food&Beverage; Signify, impegnata nello sviluppo di soluzioni innovative nel campo dell’illuminazione tradizionale e LED; e ancora Ezviz, SoloMio, Beeta by Tera, V by Vodafone e Vimar, azienda che sviluppa soluzioni per la gestione dell’energia elettrica e il controllo degli edifici.

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