Dalla sanità alla prima casa, via libera al decreto Cura Italia

Dalla sanità alla prima casa, via libera al decreto Cura Italia

E’ il primo vero provvedimento vasto e ampio per fronteggiare l’emergenza coronavirus; è stato approvato in via definitiva dalla Camera. Ora è legge. Il governo ha in ballo il cosìdetto decreto Aprile, più volte annunciato come una vera e propria Manovra, soprattutto dopo l’approvazione da parte del governo della nota di variazione al Documento economico e finanziario (Def). Il decreto contiene tra le altre cose l’unificazione di vari altri decreti per contrastare la crisi sanitaria (dal dl Coronavirus bis, con misure sulle prime zone rosse, fino alla proroga dei termini per l’adozione dei decreti legislativi), alcune norme in tema di migranti, sanità, scuola, giustizia, smart working.

a cura di Tommaso Tetro

Dalla sanità alla prima casa, via libera al decreto Cura Italia

Indice degli argomenti:

Il decreto Cura Italia, il primo vero provvedimento vasto e ampio per fronteggiare l’emergenza coronavirus, è stato approvato in via definitiva dalla Camera. Ora è legge. Il governo ha in ballo anche altri decreti, due già approvati in consiglio dei ministri e in viaggio in Parlamento: il dl Imprese (o Liquidità) e il decreto Scuola.

Mentre è in arrivo il cosìdetto decreto Aprile, più volte annunciato come una vera e propria Manovra, cosa che – dopo l’approvazione da parte del governo della nota di variazione al Documento economico e finanziario (Def) – non si fa fatica a credere, visto che si parla dell’arrivo della più imponente legge economica mai varata nella storia della nostra Repubblica.

Il decreto Cura Italia (misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19) contiene tra le altre cose l’unificazione di vari altri decreti approvati finora da Palazzo Chigi per contrastare la crisi sanitaria (dal dl Coronavirus bis con misure sulle prime zone rosse, fino alla proroga dei termini per l’adozione dei decreti legislativi), alcune norme in tema di migranti, sanità, scuola, giustizia e agricoltura; entrando nel dettaglio anche lo stop al pignoramento della prima casa, maggior tempo per adeguare scale mobili e ascensori nei condomini, il rimborso dei viaggi, e la carta famiglia estesa a tutti i comuni.

Dentro le norme di altri decreti, dai viaggi ai mutui allo smart working

Vengono incorporati nel decreto, i vari provvedimenti approvati nelle ultime settimana di emergenza. Tra questi il dl Giustizia, con norme sulle visite in carcere e il fermo dei processi; ma anche quello sul sistema sanitario, e quello sul lavoro delle prime zone rosse.

Che riguardavano alcune norme legate alle Piccole e medie imprese affinché si vedano aumentare le garanzie per quelle che si trovano nei Comuni dell’area rossa, 7,3 milioni per la Cassa integrazione in deroga che potrà essere richiesta dai datori di lavoro del settore privato, e indennità fino a 1.500 euro per i lavoratori autonomi che alla data del 23 febbraio svolgevano la loro attività nell’area rossa, o erano residenti o domiciliati, e mutui a tassi zero fino a 15 anni per le imprese agricole ubicate nei comuni dell’area rossa che abbiano subito danni diretti o indiretti. E ancora, sono previsti alcuni ritocchi per la dichiarazione pre-compilata, le donazioni anti-spreco, lo stop alle bollette nei Comuni del primo focolaio, lo smart working della P.a., il rimborso dei viaggi, dei soggiorni e dei pacchetti turistici nonché la carta famiglia.

Viene anche inserito il decreto di proroga dei termini dei decreti legislativi: e cioè che “i termini per l’adozione di decreti legislativi con scadenza tra il 10 febbraio 2020 e il 31 agosto 2020 sono prorogati di tre mesi”, mentre per quelli scaduti alla data di entrata in vigore del Cura Italia “possono essere adottati entro tre mesi”.

Queste alcune delle principali misure per l’ambiente e l’energia, la sanità, la scuola e lo smart working, la violenza domestica, la casa e il condomino, l’edilizia.

Incentivi per impianti a biogas

Il nuovo bando per l’accesso agli incentivi per gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas – con potenza elettrica non superiore a 300 kilowattora e facenti parte del ciclo produttivo di una impresa agricola o di allevamento, realizzati da imprenditori agricoli anche in forma consortile e la cui alimentazione deriva per almeno l’80% da reflui e materie derivanti dalle aziende agricole che lo realizzano, e per il restante 20% da loro colture di secondo raccolto – dovrà essere pubblicato entro il 30 settembre 2020.

I depositi rifiuti

Sarà possibile raddoppiare la capacità dei depositi temporanei e di stoccaggio dei rifiuti; il limite temporale è legato ai tempi dell’emergenza, ma non potrà essere superiore a 18 mesi. Questa norma mantiene naturalmente in vigore la legislazione sui Piani di emergenza di questi impianti e in particolare le regole per la prevenzione degli incendi.

Idroelettrico

Viene assegnato più tempo alle Regioni per disciplinare l’assegnazione delle grandi derivazioni idroelettriche. La norma interviene sul decreto Semplificazioni spostando al 31 ottobre (dal 31 marzo) il termine assegnato alle Regioni per la definizione delle regole di assegnazione delle concessioni ai privati. Il dl Semplificazioni aveva stabilito il passaggio alle Regioni della proprietà delle opere idroelettriche alla scadenza delle concessioni o in casi di decadenza o rinuncia per poi essere riassegnate.

Casa, condomini, stop pignoramenti

Vengono prorogati di 12 mesi i termini previsti per il 2020 per le revisioni periodiche, gli adeguamenti tecnici e di varianti costruttive, e per adempimenti tecnici e amministrativi relativi agli impianti a fune, ascensori e scale mobili in servizio pubblico e agli impianti di ascensori in servizio privato.

La proroga è ammessa “qualora non sia possibile procedere alle verifiche e al rilascio delle autorizzazioni di competenza dell’Autorità di sorveglianza causa emergenza coronavirus”.

Secondo la norma rimane la necessità della certificazione da parte del direttore o del responsabile dell’esercizio della sussistenza delle condizioni di sicurezza per l’esercizio pubblico.

Viene attivata una procedura d’urgenza per ripartire le risorse da destinare a chi non riesce a pagare l’affitto. Si tratta del Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione (con una dotazione di 60 milioni di euro) e del Fondo inquilini morosi incolpevoli (con 9,5 milioni di euro).

Entro trenta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta le Regioni dovranno attribuire con “procedura d’urgenza”, anche tenendo conto delle quote dell’anno precedente, le risorse ai Comuni. Lo stop ai pignoramenti: c’è poi la sospensione per sei mesi delle procedure di pignoramento della prima casa.

Edilizia

Si allarga ancora la validità di tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati.

Il testo originario prevedeva la proroga della validità fino al 15 giugno, degli atti e dei certificati in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile. La scadenza viene prolungata al 31 luglio 2020 con la validità estesa fino a 90 giorni successivi il termine dell’emergenza sanitaria. Una disposizione che si applica anche alle segnalazioni certificate di inizio attività, alle segnalazioni certificate di agilità, nonché alle autorizzazioni paesaggistiche e alle autorizzazioni ambientali. Lo stesso termine viene applicato anche al ritiro dei titoli abilitativi edilizi rilasciati fino alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza. La stessa proroga anche per la validità e per i termini di inizio e fine lavori previsti dalle convenzioni di lottizzazione.

Sanità

Viene istituito un Fondo presso la presidenza del Consiglio dei ministri con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2020 destinato all’adozione di iniziative di solidarietà a favore dei famigliari di medici, personale infermieristico e operatori socio-sanitari (Oss) impegnati nelle azioni di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che nel corso della durata dello stato di emergenza abbiano contratto, in conseguenza dell’attività di servizio prestata, una patologia alla quale sia conseguita la morte per effetto diretto o “come concausa” del contagio da Covid-19.

Poi viene riconosciuto a medici di base e pediatri di libera scelta l’adeguamento immediato ai contenuti economici previsti dall’atto di indirizzo per il rinnovo dell’accordo collettivo nazionale della medicina convenzionata, approvato dal Comitato di settore Regioni-Sanità in data 9 luglio 2019 e 29 agosto 2019 su proposta della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e parere positivo del Governo, riferiti al totale incrementale previsto per il 2018, per le necessità connesse al contenimento dell’emergenza pandemica da coronavirus, per tutta la durata dell’emergenza. Allo stesso modo viene riconosciuto l’adeguamento immediato del trattamento economico spettante anche agli specialisti ambulatoriali.

Scuola digitale e smart working

Via libera allo stanziamento per le scuole paritarie di due milioni di euro per dotarsi di piattaforme e di strumenti digitali (per gli studenti meno abbienti) per l’apprendimento a distanza così come avviene per le scuole statali. Dal 16 aprile al 31 maggio 2020, gli incontri tra genitori e figli nelle case famiglia sono sostituiti con “collegamenti da remoto” che permettano la comunicazione audio e video tra il genitore, i figli e l’operatore specializzato presente all’incontro. Nel caso in cui non sia possibile assicurare il collegamento da remoto gli incontri sono sospesi.

Case rifugio

Arrivano poi tre milioni di euro nel 2020 per le case rifugio pubbliche e private per sostenere “l’emersione del fenomeno della violenza domestica” e per “garantire un’adeguata protezione alle vittime” stante la fase di emergenza coronavirus e di lockdown nazionale.

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