IoT per smart building: cresce il mercato delle soluzioni per edifici intelligenti
Il mercato italiano dell’Internet of Things cresce e raggiunge quota 7,3 miliardi di euro. Il terzo segmento più voluminoso è quello degli smart building, che mostra un forte dinamismo
a cura di Andrea Ballocchi
Indice degli argomenti:
- IoT per smart building: il traino del mercato grazie a eco e superbonus
- Le opportunità del PNRR per l’Internet of Things in smart city, building e factory
Cresce la diffusione dell’IoT per smart building e in generale per l’abilitazione di servizi sempre più intelligenti. Lo comprovano i dati dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, il cui report annuale – giunto all’11° edizione – mette in mostra numeri in sensibile crescita. Nel 2021 il mercato IoT italiano ha raggiunto i 7,3 miliardi di euro, con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente.
Sul totale, 1,1 miliardi sono destinati agli edifici intelligenti, con una crescita del 61% rispetto ai 685 milioni del 2020.
Pesano sempre più i servizi a valore aggiunto a tema Internet delle Cose - si parla di 3 miliardi di euro, con un +25% rispetto al 2020. Per quanto riguarda l’ambito residenziale, piacciono sempre di più: il 77% dei consumatori sono interessati a servizi aggiuntivi (+15%) e il 64% sono disposti a pagare di più per averli. L’interesse in questo ambito è legato principalmente all’analisi dei consumi energetici (54%).
IoT per smart building: il traino del mercato grazie a eco e superbonus
Il terzo comparto per importanza è quello dell’IoT per smart building, ma risulta essere trainante per la crescita del mercato Internet of Things, che conta oggi su 111 milioni di connessioni IoT attive.
Gli edifici intelligenti crescono del 61% nel confronto tra 2021 e 2020, le soluzioni della “fabbrica intelligente” evidenziano un incremento del 66% (con un volume di mercato pari a 640 milioni), mentre il balzo in avanti più significativo in percentuale è dell’agricoltura smart: + 193% (ma con un mercato da 420 mln €).
La spinta di questo segmento è legata agli incentivi, specie quelli nel segmento building: «ecobonus e Superbonus 110%, anche se non direttamente, favoriscono l’installazione di dispositivi IoT», ha specificato Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio IoT.
Le soluzioni IoT più richieste nel comparto smart building riguardano la gestione dei consumi energetici - 55% – e la videosorveglianza (30%).
Un’ottima performance la fa segnare anche la smart city: il mercato delle soluzioni per la città intelligente ha raggiunto i 730 milioni di euro, segnando un +30% rispetto al 2020.
Le opportunità del PNRR per l’Internet of Things in smart city, building e factory
È destinato a farsi sentire l’impatto del PNRR sulla crescita del mercato IoT, per smart building ma anche per tutti i comparti. Nell’analisi delle misure dedicate nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza per l’Internet of Things, in maniera diretta e indiretta, le opportunità che esso creerà sono forti. A cominciare dalle cifre sul tavolo: 29,78 miliardi di euro. Metà degli stanziamenti interessano il segmento smart factory, e a seguire (7,68 mld €) quello relativo a smart city/infrastructure.
A seguire c’è il segmento degli edifici intelligenti: in esso vanno considerati gli stanziamenti per smart grid (3,6 mld), e per gli interventi di efficienza energetica di cinema teatri e musei (300 milioni) e per i sistemi di riscaldamento efficienti basati su fonti rinnovabili (200 milioni).
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