Intelligenza artificiale per la smart home: l’efficienza energetica entra in casa

Intelligenza artificiale per la smart home: l’efficienza energetica entra in casa

L’AI al servizio della Smart Home permette di migliorare comfort e di ridurre i consumi di casa, rendendola più sicura. L’idea piace agli italiani e i dati di mercato lo confermano

a cura di Andrea Ballocchi

Intelligenza artificiale per la smart home: l’efficienza energetica entra in casa

Indice degli argomenti:

Nelle case degli italiani entra l’intelligenza artificiale, all’interno dell’ecosistema della Smart Home, e lo fa dando il suo contributo anche per migliorare l’efficienza energetica.

In questo senso l’AI è un fattore sempre più importante all’interno della “casa intelligente” dove l’IoT è ormai un punto fermo nelle soluzioni tecnologiche che compongono un vero e proprio ecosistema e che sono sempre più presenti nelle abitazioni:nell’ultimo report dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano dedicato alla smart home si registra una crescita continua del mercato italiano, che ha raggiunto 530 milioni di euro nel 2019 di valore, aumentato del 40% rispetto al 2018, che già aveva fatto registrare un +52% rispetto all’anno precedente e aveva toccato i 380 milioni di euro.

Mercato smart home: l’Italia cresce e punta all’efficienza energetica

Il mercato italiano della smart home è trainato da soluzioni per la sicurezza, smart home speaker ed elettrodomestici che complessivamente coprono oltre il 60% del mercato.

Ma il termine è legato intimamente alla possibilità di rendere energeticamente efficiente la propria casa: come specifica lo stesso Osservatorio nel report, “l’espressione Smart Home (casa intelligente) si riferisce alla possibilità di gestire in automatico o da remoto gli impianti e i dispositivi dell’abitazione per il risparmio energetico, il comfort, la sicurezza dell’abitazione e delle persone al suo interno”.

Ma che tipo di mercato è quello nazionale? A livello europeo, è ancora limitato nel confronto con quello francese (1,1 miliardi di euro) o, ancor più, tedesco (2,5 miliardi), mentre scompare a paragone con quello Usa (16,7 miliardi) il più importante a livello mondiale.

Mercato smart home in Italia e all'estero

Ma al di là della crescita “quantitativa”, quello italiano riscontra una maggiore maturità: gli stessi analisti del report segnalano come siano sempre più aziende quelle attive per lanciare nuovi servizi per la Smart Home. Numerosi gli esempi, tra i quali quelli dedicati al supporto per la riduzione dei consumi energetici.

Le stesse applicazioni IoT per la “casa intelligente” riguardano, tra l’altro, il monitoraggio dei consumi energetici: per esempio, il controllo a distanza dei consumi dei dispositivi elettrici ed elettronici tramite presa elettrica intelligente.

In termini di vendite, escluse le soluzioni per la sicurezza, sono proprio gli apparecchi che impattano maggiormente con i consumi energetici quelli a maggiore tasso di smartness: caldaie, termostati, condizionatori connessi per la gestione del riscaldamento e della climatizzazione. Sul totale, questi prodotti incidono per 65 milioni di euro, ovvero il 12% del mercato, costituendo la seconda voce più importante, con una crescita del 44% rispetto al 2018.

Il mercato della smart home in Italia

Il loro incremento è favorito “dalla progressiva integrazione con gli assistenti vocali, dall’offerta di servizi legati alla manutenzione e dalla possibilità di ottenere benefici in termini di risparmio energetico e comfort”, sottolineano gli analisti dell’Osservatorio.

Efficienza energetica e smart home: il ruolo delle utility

Il campo energetico è di interesse prioritario delle utility. Per questo, pur dovendo contare su un mercato “ancora sotto le aspettative”, hanno cominciato a lavorare nel corso del 2019 lungo diverse direzioni. In questo senso sono da segnalare le iniziative di marketing che sfruttano i dati raccolti dagli oggetti connessi: “è il caso ad esempio delle prese smart che misurano i consumi di specifici elettrodomestici e consentono all’utente – per un certo periodo di tempo – di ottenere uno sconto immediato in bolletta pari all’entità del consumo misurato, incentivando così la diffusione dei dispositivi”.

Infine, si sta cercando di estendere ulteriormente l’offerta in ambiti particolarmente centrali, come la gestione degli impianti fotovoltaici o la ricarica delle auto elettriche, “lavorando all’integrazione di più fonti di energia per attivare servizi di demand response, verso i quali un consumatore italiano su quattro si dichiara interessato”.

Intelligenza artificiale nella smart home: un’alleata per l’efficienza energetica

Veniamo all’Intelligenza artificiale e al suo ruolo nella casa intelligente. Che importanza ha per contribuire al risparmio energetico? Si scrive nel report che:
“nel campo della gestione energetica, nascono soluzioni per la termoregolazione degli ambienti domestici, che modificano autonomamente la temperatura della casa in base alle abitudini degli occupanti e alle condizioni ambientali”.

Funzionalità simili si possono avere anche per gestire gli impianti elettrici (illuminazione, elettrodomestici), grazie allo sviluppo di piattaforme che monitorano i carichi dei dispositivi connessi e inviano all’utente suggerimenti per risparmiare o, in alcuni casi, agiscono direttamente per ridurre i costi della bolletta.

Intelligenza artificiale nella smart home

Ma l’Artificial Intelligence diventa importante per migliorare la sicurezza e il comfort indoor, abilitando nuove funzionalità e nuovi servizi. “Oltre agli smart home speaker, in cui è fondamentale la componente AI di comprensione del linguaggio, ci sono numerosi esempi di applicazione in ambito sicurezza, con algoritmi di riconoscimento facciale che potenziano le telecamere di sorveglianza – afferma Giovanni Miragliotta, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Internet of Things – Nel comfort, con soluzioni per la regolazione dell’ambientazione luminosa, sonora e della temperatura in base alle abitudini delle persone e alle condizioni climatiche. E nell’assistenza ad anziani e persone fragili, con sensori che possono raccogliere dati in vari ambienti della casa per comprendere le abitudini degli occupanti e mandare segnali di allarme in caso di comportamenti anomali”.

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