Bonus edilizi: le novità introdotte dal Sostegni ter

Bonus edilizi: le novità introdotte dal Sostegni ter

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto Sostegni Ter, che conferma alcune novità, di cui avevamo già parlato, rispetto alle detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione degli edifici

Bonus edilizi: le novità introdotte dal Sostegni ter

Nella Gazzetta Ufficiale del 28 marzo è stato pubblicato il testo del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4 che contiene “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”.

Il Decreto conferma alcune novità in tema di detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione degli edifici.

Massimo 3 cessioni del credito

Sono un massimo di tre le cessioni del credito, la prima libera, mentre destinatari delle altre 2 possono essere solo banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari.

Come recentemente chiarito dall’Agenzia delle Entrate, chi abbia comunicato l’intenzione di usufruire di cessione del credito o sconto in fattura entro il 16 febbraio, può usufruire di un periodo di transizione.

Il 29 aprile 2022 è il termine per comunicare all’Agenzia delle Entrate l’opzione di cessione del credito o sconto in fattura per le spese sostenute nel 2021, o per le rate residue non fruite delle detrazioni che si riferiscono alle spese sostenute nel 2020. Dal 1° maggio i crediti che derivano dall’esercizio delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito non potranno essere oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate. Proprio per questo al credito verrà assegnato un codice identificativo univoco da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni.

Per l’anno 2022 il termine per la messa a disposizione della dichiarazione precompilata, precedentemente fissato al 30 aprile, è posticipato al 23 maggio.

Fino a 5 anni di reclusione per asseverazioni false

L’articolo 28 bis “Misure sanzionatorie contro le frodi in materia di erogazioni pubbliche” inasprisce le pene per le false asseverazioni dei tecnici abilitati: informazioni false, omissioni di aspetti rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso o attestazioni false della congruità delle spese, saranno punite con reclusione da due a cinque anni e con multe da 50.000 euro a 100.000 euro. “Se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri la pena è aumentata”.

Maggior sicurezza sui luoghi di lavoro

Con l’obiettivo di migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e garantire una formazione adeguata, il decreto stabilisce che, a partire dal 27 maggio per i lavori edili di cui all’allegato X al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, di importo superiore a 70.000 euro, i bonus potranno essere riconosciuti solo a imprese edili che applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali. Il contratto applicato deve essere riportato nelle fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori.


28/2/22

Superbonus: 3 cessioni in GU, 2 solo a banche o intermediari finanziari

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge n° 13 con misure per contrastare le frodi legate ai bonus edilizi, che permette fino a 3 cessioni del credito, due di queste però solo a banche o intermediari finanziari autorizzati.

Superbonus: 3 cessioni in GU, 2 però solo a banche

Nella Gazzetta Ufficiale del 25 febbraio è stato pubblicato il Decreto Legge “Misure urgenti per il contrasto alle frodi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro in materia edilizia, nonché sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili“, entrato in vigore sabato 26.

Il Decreto conferma che le possibili cessioni del credito legate a interventi edilizi sono 3, la prima verso altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, mentre “due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari o imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia”.

Sicurezza in cantiere e rispetto dei contratti collettivi

Con l’obiettivo di garantire il rispetto della sicurezza nei cantieri e del contratto nazionale di lavoro, l’articolo 4 stabilisce che per i lavori edili di importo superiore a 70.000 euro, i benefici fiscali si applichino solo “se nell’atto di affidamento dei lavori è indicato che sono eseguiti da datori di lavoro che applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”. L’Agenzia delle Entrate potrà avvalersi per i controlli dell’Ispettorato nazionale del lavoro, dell’INPS e delle Casse edili.


20/2/22

Superbonus: le cessioni diventano 3 ma pene più aspre per asseverazioni false

Il CdM di venerdì 18 febbraio ha approvato un decreto-legge con misure urgenti per il contrasto alle frodi edilizie legate ai bonus: sono ammesse 3 cessioni, ma non parziali, e solo a banche o intermediari. E’ stato introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto. Inasprite le pene per le false asseverazioni: fino a 5 anni di carcere. Niente bonus edilizi per le imprese che non rispettano i diritti dei lavoratori

Superbonus: le cessioni diventano 3 ma pene aspre per asseverazioni false

L’ennesima novità in tema di Superbonus 110% e altri bonus edilizi è arrivata dal Consiglio dei ministri di venerdì 18 febbraio che – su proposta del Presidente Mario Draghi e dei Ministri della giustizia Marta Cartabia, dell’economia e delle finanze Daniele Franco e della transizione ecologica Roberto Cingolani – ha approvato un decreto legge con misure per il contrasto alle frodi. La novità più importante è la possibilità di cedere il credito per tre volte, ma solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari. Non sono però ammesse cessioni parziali dopo la prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate. Per garantire la tracciabilità delle cessioni è stato inserito un codice identificativo univoco del credito ceduto, da inserire nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni.

Sono infine previste pene e sanzioni più aspre per asseverazioni false, con multe da 50 a 100 mila euro e possibile reclusione da due a cinque anni. Pene che possono inasprirsi ulteriormente nel caso in cui il tecnico cerchi di conseguire un ingiusto profitto. Esprime perplessità a questo proposito Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia che sottolinea che si tratta di pene esorbitanti, con i rischi legati a “una possibile interpretazione estensiva del testo: anche un errore in buona fede, escludendo i casi di frode, potrebbe portare alla reclusione. Non solo: si chiedono assicurazioni per tutto l’ammontare dei lavori, quando i tecnici le hanno già ed è chiaramente impossibile garantire coperture assicurative tanto ampie”.

Rete Professioni Tecniche ha inviato una nota al Premier Mario Draghi chiedendo il ritiro delle sanzioni, evidenziando il rischio che si creino difficoltà enormi per l’accesso ai bonus. Se da una parte RPT plaude alla decisione di ammettere 3 cessioni del credito, dall’altro critica molto l’inasprimento delle sanzioni e delle modifiche al meccanismo delle asseverazioni. “Il Superbonus, stando ai dati dell’Agenzia delle Entrate, si caratterizza per una percentuale di frodi – ad oggi peraltro solo ipotizzate e presunte – pari al 3% sul totale degli importi delle opere coperte dall’incentivo statale”. Inoltre non sono emerse “responsabilità dei professionisti tecnici in proposito,
né di dichiarazioni false o infedeli accertate come tali”.

Niente bonus edilizio a chi non rispetta i diritti dei lavoratori: il ministro della Salute Roberto Speranza su facebook dopo il CdM di venerdì 18 febbraio, ha infatti commentato “Abbiamo deciso di mettere al centro la salute e la sicurezza sul lavoro subordinando l’ottenimento dei bonus all’applicazione dei contratti collettivi nazionali”. 
Una misura fortemente voluta dal ministro del Lavoro Andrea Orlando che ha sottolineato “Con il Superbonus, con i bonus che sono stati erogati in questo ambito sono cresciute le imprese, ma spesso è cresciuta anche l’improvvisazione attraverso la quale si è reclutata manodopera. Tutto questo a scapito della sicurezza e della condizione dei lavoratori nei cantieri”.


7/2/22

Superbonus: per bloccare le frodi a rischio i cantieri

La norma inserita dal Governo nel Decreto Sostegni ter, che limita a una sola possibile cessione del credito, rischia di bloccare i cantieri, ostacolando una misura che ha dimostrato di funzionare molto bene, senza risolvere – spiega il portavoce del M5S Pietro Girotto – le cause delle truffe, ma andando a colpire indistintamente tutti gli operatori

Superbonus: per bloccare le frodi a rischio i cantieri

Gli ultimi dati di Enea confermano la continua crescita dei lavori legati al Superbonus: a fine gennaio risultano 107.588 asseverazioni (contro le 95.718 di dicembre) per un totale oltre 18 miliardi di lavori ammessi a detrazione.

Il divieto di cedere più di una volta cessione del credito e sconto in fattura, introdotto dal Governo con il Decreto Sostegni ter per limitare le possibili truffe, rischia però di bloccare i lavori. Lo denunciano operatori del settore, associazioni e anche alcune forze politiche chiedono un intervento correttivo al Governo.

Pietro Girotto portavoce del M5S, dopo aver incontrato le parti interessate sottolinea che il problema delle truffe esiste e va affrontato alla radice, individuando gli strumenti adeguati: “Tra questi  però non può esserci la forte limitazione alla circolazione dei crediti fiscali prevista nel decreto Sostegni-ter. Le truffe non diminuiranno perimetrando il ruolo di “cessionari” ai soli istituti bancari. Tante ce ne sono state, e tante altre ce ne saranno”. Le associazioni e i rappresentanti della filiera produttiva chiedono al Governo di introdurre un emendamento al Sostegni-ter che estenda “la cessione del credito a tutte le realtà finanziarie soggette alla vigilanza della Banca d’Italia”.

E’ inoltre necessario velocizzare la creazione di una piattaforma di certificazione dei crediti fiscali, un valido sistema per contrastare i reati di frode.

Anche Finco sottolinea la necessità di bloccare le frodi, ma spiega che il DL Sostegni Ter sta provocando danni a tutto il settore con il blocco dell’acquisto dei crediti d’imposta da parte di Cassa Depositi e Prestiti e della piattaforma della cessione dei crediti d’imposta di Banco Posta, il blocco del mercato secondario e l’inoperabilità degli istituti con minor capacità fiscale.

Per contrastare il problema delle truffe Finco fa alcune proposte tra cui: creare una commissione parlamentare di verifica degli aspetti organizzativi e di funzionamento degli uffici dell’Agenzia delle Entrate preposti, senza alcun fermo delle attività; posticipare oltre il 16 marzo la possibilità di cessione per tutte le tipologie di credito; modificare l’art 28 del D.L “Sostegni” ter permettendo ulteriori cessioni verso soggetti vigilati da Banca d’Italia; inserire l’Obbligo di assicurazione del credito per società costituite a partire dal 2019.

L’analisi dei tecnici del Senato

Perplessità emergono anche dal Servizio di bilancio del Senato che nel dossier dedicato all’analisi del Decreto Sostegni-Ter evidenzia che la norma introdotta di divieto di successive cessioni del credito, potrebbe limitare le frodi ma c’è un rischio di ricaduta per le casse dello Stato per i minori investimenti dovuti a mancanza di liquidità. Limitare la cessione del credito riduce le possibilità di accesso al finanziamento di interventi agevolati, con possibili “ricadute in ordine all’entità degli investimenti futuri nel settore” e ricadute, quindi, sui conti pubblici.

Bonus edilizi e sicurezza in cantiere

A questi temi si aggiunge anche quello della sicurezza sul lavoro: il Ministro Andrea Orlando ha proposto ai sindacati di subordinare concessione dei bonus fiscali al rispetto del contratti collettivi nazionali dell’edilizia. Proposta che è stata accolta con favore dall’Ance e dalle altre associazioni di categoria: “Tale soluzione va infatti incontro alle richieste che insieme abbiamo avanzato al Governo, che esprimono la necessità dell’assoluta osservanza del contratto collettivo del settore e del sistema bilaterale che ne deriva, in quanto strumento fondamentale per la formazione e la tutela della sicurezza dei lavoratori. Solo in questo modo è possibile garantire che tutti gli sforzi messi in campo per la ripartenza economica e sostenibile del Paese, a cominciare dai bonus edilizi, siano rivolti esclusivamente a operatori qualificati, che rispettano tutti le stesse regole e che pongono al primo posto la salute e la sicurezza dei lavoratori”. 

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