Brexit, quali ripercussioni per l’edilizia italiana?

Brexit, quali ripercussioni per l'edilizia italiana?

L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea ha lasciato tutti senza parole.
Una data che passerà alla storia, quella del 23 giugno 2016, e che inizia a riscrivere il domani del Vecchio Continente.

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Le ripercussioni a livello finanziario le abbiamo sentite in questi giorni dai tg di tutto il mondo.
Ma cosa accadrà al mercato italiano delle costruzioni?
L’immobiliare, già da anni in un vortice di crisi profonda, come ne uscirà?
Certo si presentano rischi ma anche nuove opportunità, soprattutto per chi avrà voglia di rischiare

L’exit della Gran Bretagna dall’Europa avrà certamente un impatto, negativo o positivo a seconda dei punti di vista, sul mercato immobiliare, ha sottolineato Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi di Casa.it

Londra è reputata da sempre il punto di riferimento per gli investimenti nel mattone, sia da parte dei top spender privati che dei principali fondi di equity (privati e pubblici) mondiali. Il valore degli investimenti immobiliari è ovviamente legato all’economia del Paese e ora, soprattutto, al tasso di cambio della Sterlina.
Sarà indispensabile analizzare le possibili reazioni, non appena superato lo shock dell’esito del referendum. E’ abbastanza facile intuire che se la Sterlina perderà molto terreno nei confronti di Dollaro e Euro, per chi ha investito in questi anni si presenterà uno scenario poco attraente, mentre per chi avrà voglia di rischiare, le occasioni per fare shopping immobiliare non mancheranno.

Se davvero i danni all’economia reale si avverassero, come da sempre sostengono i contrari alla Brexit, allora il mercato del mattone ne subirebbe le conseguenze peggiori. Intanto, già oggi non pochi potenziali acquirenti di case si sono fermati e hanno rinviato la loro decisione, in attesa di capire meglio cosa succederà. Il fatto è che il percorso di uscita di un Paese membro dall’Ue va negoziato. Si tratta di un processo che durerà, nella migliore delle ipotesi, almeno due anni.

Due anni di incertezza, quindi non il meglio per i mercati, durante i quali, peraltro, il Regno Unito continuerà a essere contributore netto dell’Ue. Sul fronte delle case vacanza, gli impatti peggiori li potremo subire sul nostro territorio nell’ipotesi che la Sterlina si svaluti fortemente. Il flusso di inglesi alla ricerca della casa da comprare in Italia si ridurrebbe notevolmente così come di chi viene in affitto.
Potrebbe diventare invece un momento positivo per noi italiani che cercassimo di trascorrere le vacanze in Inghilterra, perchè diminuirebbero i canoni così come il costo della vita in genere.

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