Il DEF rilancia l’economia italiana, l’ANCE fissa i punti strategici

Il DEF rilancia l'economia italiana, l'ANCE fissa i punti strategici

Obiettivo del DEF 2016 è il rilancio dell’intera economia del nostro Paese attraverso l’aumento delle risorse per le infrastrutture

DEF-2016
Riqualificazione del territorio, infrastrutture, bonus casa: la direzione giusta perchè l’Italia cresca

La riforma dedicata alla contabilità degli Enti locali e il superamento del Patto di stabilità sottolineano la possibilità di accelerazione della spesa per nuovi investimenti addirittura superiori al miliardo di euro previsto nel documento.

Esistono però forti rischi di rallentamento dovuti alle modifiche alla normativa sui contratti pubblici relativa alle procedure di messa in gara non soggette a periodo transitorio.

Risulta fondamentale che gli enti territoriali, in sede di approvazione del bilancio preventivo, vale a dire entro il 30 aprile p.v. per i Comuni e entro il 31 luglio p.v. per le Province, sottoscrivino decisioni di bilancio effettivamente orientate al rilancio degli investimenti: per questo motivo sarebbe importantissimo avere una “task force” che abbia il ruolo di monitorare  regolarmente l’andamento degli investimenti e il rispetto delle condizioni di accesso alla clausola europea e comprenda i principali membri del partenariato economico e sociale coinvolti.

Il Governo proseguirà l’azione di revisione del catasto, che dovrebbe protrarsi per il triennio 2016-2018, dopo il rinvio deciso nello scorso anno in considerazione del rischio, sempre più verosimile, di procurare, con la sua concreta attuazione, un ulteriore incremento di prelievo sugli immobili.

Diviene, quindi, essenziale dare concreta attuazione al principio di invarianza di gettito, che,  tuttavia, dovrebbe essere applicato solo a valle di una riforma della fiscalità immobiliare, che razionalizzi  e riduca  sensibilmente  il livello  attuale  di prelievo  del tutto insostenibile.

L’ipotesi auspicata dall’ANCE è basata sull’introduzione di un’imposta unica patrimoniale (IMU o TASI), stabile almenno per tre anni ed integralmente destinata ai Comuni per il finanziamento dei servizi.

Le proposte dell’ANCE

  • Incentivare la demolizione e la ricostruzione di parte del patrimonio esistente, con la possibilità di aumento di volumetria, confermando il “Bonus edilizia” (detrazione del 50% delle spese sostenute per realizzare  l’intervento sino ad un massimo di 96.000 euro);
  • Garantire un regime di tassazione agevolata (registro ed ipo-catastali in misura fissa, pari a 200 euro ciascuna) a favore dell’impresa che si rendesse disponibile ad acquistare, in permuta, l’abitazione usata del compratore, a condizione di riqualificarla e reimmetterla sul mercato, entro 5 anni dall’acquisto, con caratteristiche energetiche decisamente migliorate rispetto alla situazione preesistente;
  • Prorogare fino alla fine del 2019 la detrazione lrpef pari al 50% dell’IVA dovuta sull’acquisto di abitazioni in classe A o B, introdotta dalle Legge di Stabilità 2016.
  • Prevedere un regime fiscale premiale per incentivare processi più complessi di riqualificazione del territorio, per  il trasferimento di immobili (aree o fabbricati) a favore delle imprese che intendano utilizzare gli immobili acquistati per la realizzazione, o riqualificazione, di edifici ad elevati standard energetici.
  • Applicare una politica nazionale che supporti le amministrazioni locali nello loro scelte e nella programmazione degli interventi, sul fronte abitazione.

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