Costruire spazi pubblici di qualità

E’ iniziato con un workshop inaugurale, il percorso della terza edizione della Biennale dello spazio pubblico, organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, il cui evento conclusivo si svolgerà dal 21 al 24 maggio 2015 nei locali della Facoltà di Architettura di Roma Tre, a Testaccio.
Si è svolto, infatti, il workshop che ha inaugurato la lunga serie di eventi e iniziative che metteranno a confronto le esperienze di amministratori, docenti, progettisti e cittadini per individuare percorsi e buone pratiche per costruire spazi pubblici di qualità nelle nostre città.
La terza edizione della Biennale comincia nel solco di un accordo di collaborazione tra l’Inu, la sua sezione regionale laziale, il Consiglio Nazionale degli Architetti e l’Ordine degli architetti di Roma e provincia per la realizzazione dell’evento, un accordo che già contiene in sé un intrinseco significato di apertura disciplinare per affrontare con una visione ampia i temi al centro del percorso della manifestazione.
Il workshop “inaugurale” della terza edizione della Biennale dello spazio pubblico ha avuto alla Casa dell’architettura, a Roma. Erano presenti esponenti di amministrazioni locali, Università, associazioni culturali e locali, imprese, organismi internazionali come UN – Habitat (l’agenzia delle Nazioni Unite per gli Insediamenti Umani) e IFHP (International Federation for Housing and Planning). Attraverso attività di gruppo e riunioni plenarie si sono costruite idee e proposte che nei prossimi mesi saranno vagliate, sviluppate, tradotte in percorsi ed azioni che potranno coinvolgere un arco molto più vasto di soggetti sia sul piano nazionale che internazionale.
Contemporaneamente è aperta sul sito della Biennale (www.biennalespaziopubblico.it) una call che consente a qualunque rappresentante di interessi collettivi di indicare proposte che siano coerenti con il tema della qualità dello spazio pubblico. Si conferma quindi il carattere aperto e collaborativo della Biennale dello spazio pubblico che punta a contribuire ad una circolarità virtuosa tra norme, progetto, costruzione e gestione dello spazio pubblico e a ricostruire relazioni di sistema.
Un evento e un percorso che si propongono come antidoti ad alcune debolezze del nostro Paese rispetto alle altre realtà europee, ovvero la frammentarietà dell’azione progettuale, la tendenza autoreferenziale dei diversi soggetti che ha condotto finora ad una produzione di norme che raramente diventano regole condivise, ad una produzione di progetti che raramente diventano opere. La Biennale vuole contribuire ad individuare i problemi, a ricostruire relazioni tra cittadini, amministrazioni e progettisti per ridare allo spazio pubblico il ruolo che gli compete in una società complessa come quella contemporanea.

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