Smart Cities & Citizenship, bando 2014

Smart Cities & Citizenship, bando 2014

Fondazione Altran per l’Innovazione dà il via al bando 2014, dedicato al tema “Smart Cities & Citizenship”. L’obiettivo è quello di promuovere l’innovazione tecnologica a servizio del bene comune, premiando le soluzioni tecnologiche interattive che forniscano strumenti efficaci di gestione delle questioni urbane tramite il coinvolgimento dei cittadini in molteplici settori: dalla mobilità all’accesso al welfare, dalla formazione alla cultura, dal monitoraggio della spesa pubblica alla segnalazione di atti che mettono in pericolo il decoro urbano e la sicurezza dei cittadini.
Il bando è aperto ad aziende, start up, centri di ricerca, dipartimenti universitari, singoli studenti, ricercatori, enti, fondazioni, ONG, onlus, etc.
Il premio in palio per il vincitore consiste in sei mesi di accompagnamento tecnologico realizzato dagli esperti del Gruppo Altran.

Per partecipare al Premio 2014, i partecipanti devono compilare l’apposita application form disponibile sul sito it.altran-foundation.org e inviarla entro la mezzanotte del 31 ottobre 2014 all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
Città e innovazione sono un binomio inscindibile perchè la tecnologia rinnova il significato di convivenza urbana. Nelle cosiddette “smart cities” le tecnologie digitali e le reti sociali, composte e animate dai cittadini, cooperano al miglioramento degli stili di vita e di interazione nelle città.
La “città intelligente” è dunque un tutt’uno con la “cittadinanza intelligente”.
In Europa il tema delle “smart cities” si intreccia con l’Agenda urbana e l’Agenda digitale, parte integrante della strategia Europa 2020. Essa attribuisce un ruolo determinante alle città per migliorare la vivibilità nei cittadini negli spazi urbani.
Il prof. Mark Deakin, che partecipa al progetto “Smarter Cities dell’Unione europea”, afferma: “Quando si parla di e-utopie, ci si riferisce all’idea di governare bene, rendendo città più inclusive socialmente e con un migliore accesso ai servizi”.
Ci sono impatti anche sul versante giudirico-legale. Il “diritto alla cittadinanza”, affrontato nell’articolo 15 della Dichiarazione universale dei diritti umani, se associato alla trasformazione delle città in modo più “intelligente”, si estende idealmente alla sfera dell’esercizio dei diritti democratici attraverso la tecnologia. Quest’ultima, consentendo infatti una più ampia partecipazione dei cittadini, facilita la funzione civica di controllo del funzionamento e della trasparenza delle istituzioni.
Oggi nelle città vivono 3.3 miliardi di persone. Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, da qui al 2050 la popolazione mondiale raddoppierà e il 70% si riverserà nelle città, facendo aumentare la richiesta di spazi urbani, infrastrutture e servizi.
Per gestire la complessità urbana attuale e futura, sono necessari tool digitali che consentano ai cittadini di esercitare attivamente la propria cittadinanza, attraverso la conoscenza, il confronto e la collaborazione.
L’innovazione nelle ICT può rendere i servizi pubblici più efficienti, se maggiormente inclusivi e sviluppati in collaborazione con gli utenti. La sfida sta nel saper interpellare i dati per migliorare qualitativamente la vita di tutti i cittadini.
La diffusione di mobile devices e delle reti di sensori offrono, oggi, soluzioni innovative in vari settori: lavoro, mobilità, utilizzo degli spazi, condivisione di idee e informazioni, mappatura e monitoraggio dei processi di funzionamento della città, controllo e rating di servizi.
Il Premio Italia 2014 della Fondazione Altran per l’Innovazione: “Smart city & Citizenship” Gli assi su cui si sviluppa una Smart City sono molteplici: mobilità, ambiente, energia, edilizia, economia, capacità di attrazione di talenti e investimenti, partecipazione e coinvolgimento dei cittadini. Su quest’ultimo aspetto si sofferma la Fondazione Altran per l’Innovazione con il Premio Italia 2014. Saranno infatti apprezzate le soluzioni tecnologiche interattive che forniscano strumenti efficaci di gestione delle questioni urbane tramite il coinvolgimento dei cittadini in molteplici settori: dalla mobilità all’accesso al welfare, dalla formazione alla cultura, dal monitoraggio della spesa pubblica alla segnalazione di atti che mettono in pericolo il decoro urbano e la sicurezza dei cittadini.
La Fondazione Altran sposa la tesi di Zygmunt Bauman – sociologo della “modernità liquida – il quale afferma che “la rete internet è lo strumento naturale per promuovere la democrazia”. La Fondazione Altran apprezzerà dunque i progetti focalizzati sull’implementazione delle tecnologie di internet a supporto della citizenship.
Rappresentano un punto di partenza anche le tesi di Howard Rheingold, uno dei più noti studiosi di new media e autore del saggio “Smart mobs. The next social revolution”. Il fenomeno emergente degli smart mobs, -azioni collettive organizzate tramite una convocazione a catena che viaggia su siti internet, sui social network o sulle e-mail – conferma che l’uso delle reti è di primaria importanza nel rilanciare forme di auto-organizzazione e attivismo nello spazio pubblico.
La connettività diffusa e la digitalizzazione delle comunicazioni sono condizioni dunque indispensabili per la citizenship. La Fondazione Altran premierà quelle soluzioni che facilitano l’interazione sociale dei cittadini, rafforzano i legami attraverso le community on line, supportano la mobilitazione civica dal basso e coordinano le istanze di impegno sociale. Un ulteriore aspetto considerato con attenzione dalla Fondazione Altran sarà la condivisione delle risorse (sharing economy e crowd technologies), attraverso soluzioni digitali che consentano di accedere a beni, servizi e idee.

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