L’Hotel Oderberger riapre a Berlino tra storia e innovazione

Lo Stadtbad Oderberger Straße, storico stabilimento termale di Berlino, dopo un importante intervento di ristrutturazione, riapre e diventa l’Hotel Oderberger, una innovativa struttura 4 stelle, comprensiva di un ristorante, un bar, diverse sale di formazione, 70 camere, due appartamenti e 5 suite torre.

a cura di Silvia Giacometti

Lo Stadtbad Oderberger Straße era lo storico stabilimento termale di Berlino, oggi oggetto di un importante intervento di ristrutturazione volto a tutelare e proteggere l’aspetto originale dell’edificio.

Progettato nel 1898 dall’architetto Ludwig Hoffmann in stile neo-rinascimentale, il bagno pubblico di Prenzlauer Berg aprì le sue porte per la prima volta nel 1902. I residenti della zona di Oderberger venivano in questo luogo principalmente per dedicarsi all’igiene personale dal momento che nei condomini di quell’epoca non c’erano servizi igienici. L’edificio disponeva di numerose cabine dotate di docce o vasche da bagno e chiunque volesse poteva usufruire della grande piscina. Col passare degli anni, il popolare bagno pubblico perse la sua funzione principale per essere poi definitivamente chiuso nel 1986 a causa di grossi cedimenti e crepe nel pavimento.

L’edificio di oltre 100 anni e una superficie complessiva di 8600 metri quadrati necessitava di un restauro di tipo conservativo. Fondamentale era salvaguardare quanti più elementi storici possibili e dove possibile riportarli allo loro stato originale. I proprietari hanno affidato il progetto di ristrutturazione del nuovo Hotel Oderberger a Mathias Jensch e Britt Sylvia Eckelmann dello studio di architettura cpm architekten. Secondo i piani, il bagno pubblico doveva essere trasformato in una moderna piscina con spa e un hotel a 4 stelle, a cui sarebbero stati incorporati un ristorante, un bar, diverse sale di formazione, 70 camere, due appartamenti e 5 suite torre. I lavori iniziati nel 2012 si sono protratti per quasi quattro anni, fino alla riapertura nel gennaio 2016. Il nuovo Hotel Oderberger è stato premiato con il riconoscimento per la conservazione del patrimonio monumentale “Ferdinand-von-Quast-Medaille 2017”.

La piscina 

Al centro del progetto di ristrutturazione è stata inserita una piscina.

Con il suo aspetto da cattedrale, architetti e costruttori hanno realizzato un progetto davvero innovativo. In soli 20 minuti la sala da biliardo e la piscina possono essere trasformate in una rivoluzionaria location per eventi: un piano di sollevamento appositamente progettato si muove verso l’alto dal fondo della piscina grazie a un piccolo motore. Allo stesso tempo, l’acqua scorre attraverso cinque blocchi sulle pareti della piscina e si raccoglie in un contenitore sottostante. Una volta che il piano di sollevamento ha coperto la piscina, si crea un nuovo spazio che può ospitare fino a 800 persone. Un vero e proprio progetto di illuminotecnica, disegnato sulle peculiarità dell’architettura, crea una atmosfera suggestiva con particolari effetti luce.

Le Sale convegni 

Le sale destinate a conferenze sono quelle che un tempo ospitavano il piccolo bagno.

Molti dettagli del vecchio bagno pubblico sono stati preservati e fanno rivivere i vecchi tempi. Ad esempio, le vaschette porta sapone integrate nel muro vengono ora utilizzate come vassoi per le penne.

Dal momento che le cabine bagno e doccia erano molto piccole per ospitare sale convegni per 10-12 persone, da due a quattro cabine sono state riunite in un’unica stanza. Altre invece hanno mantenuto la loro dimensione originale e sono ora utilizzate in parte come bagni. Nelle sale per seminari, nuove porte in vetro sono state utilizzate per motivi di sicurezza e antincendio, mentre le porte in legno originali con lamelle di ventilazione sono state lasciate accanto alle nuove.

Il Ristorante e il bar

La realizzazione del ristorante e del bar si inserisce armoniosamente nel concetto di design complessivo grazie all’estrema sensibilità estetica degli architetti.

Il nuovo ristorante situato nella vecchia zona caldaie occupa un’area di 225 metri quadrati, ed è distribuito su tre piani. Il bar invece è stato costruito negli ex spogliatoi. 

Le porte Eclisse

Dal momento che la conservazione degli elementi storici era l’argomento principale dei lavori di ristrutturazione, anche le 100 porte caratteristiche delle cabine dei bagni doccia e vasca sono state completamente restaurate e riutilizzate.

Questo intervento è stato possibile grazie alla scelta di utilizzare dei controtelai per porte scorrevoli Eclisse. Il controtelaio Eclisse è costituito da una robusta struttura metallica ed è progettato in modo tale che, indipendentemente dalla versione per pareti a secco oppure intonaco, consenta un design molto flessibile delle ante, con un peso massimo di 150 kg.

I pannelli porta sono stati inseriti in una cornice di legno e chiusi da due lastre di vetro, sostenute da sottili profili di ottone. Così presentate, le vecchie porte hanno potuto regalare un effetto unico nelle camere d’albergo mischiandosi in modo armonico con il resto degli arredi in stile più moderno. Un altro fattore determinante nella scelta delle porte scorrevoli Eclisse è stato il fatto che permettono la totale scomparsa nel controtelaio montato nella parete: grazie a questo sistema, infatti, ogni porta consente di guadagnare spazio, migliorando sia l’estetica che l’aspetto funzionale di ogni camera dell’hotel. 

“Cercavamo un sistema per porte scorrevoli che soddisfacesse le nostre esigenze in termini di estetica, ma che fosse anche in grado di sostenere un pannello porta molto pesante e, dal punto di vista della funzionalità, completamente esente da manutenzione. Abbiamo optato per i controtelai Eclisse perché i feedback da parte degli utenti erano molto positivi. La libertà che ci ha dato questo sistema ci ha dato ragione” architetto Mathias Jensch

 

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