I profili formati a freddo nelle opere di carpenteria metallica

Il progresso dell’ingegneria strutturale nell’ambito delle costruzioni civili e industriali mostra una
chiara e inarrestabile tendenza verso forme applicative sempre più leggere e più estesamente
utilizzabili, tra le quali spiccano quelle rappresentate dai profili metallici in parete sottile sagomati
a freddo (cold-formed sections). Favoriti da un’ampia gamma di prodotti di agevole reperibilità
commerciale, il loro impiego si è largamente diffuso ed evoluto nell’organismo costruttivo edilizio
per la realizzazione sia di membrature portanti principali e secondarie, sia di componenti
bidimensionali a base di lamiere opportunamente conformate. Le caratteristiche peculiari legate
all’esiguità dello spessore dei profili hanno dato luogo a un’intensa e incessante attività di ricerca
teorica e sperimentale a partire dagli anni Quaranta del secolo scorso negli USA, a opera di G. Winter e della sua scuola, per poi proseguire in Giappone, nel Canada e successivamente nei paesi della Comunità Europea. I crescenti progressi scientifici e applicativi nel settore hanno portato quindi a un continuo aggiornamento della pertinente normativa tecnica sfociato nell’edizione definitiva (2007) della Parte UNI EN 1993–1.3 dell’Eurocodice 3, alla quale si ispira e si allinea anche l’attuale normativa nazionale in materia: NTC 2008 e relativa C.M. 2009. In questo contesto si colloca la presente monografia che si propone di analizzare, in un’ottica di massima semplificazione possibile, i principali aspetti riguardanti il calcolo statico e l’esecuzione
di strutture costituite da profili sottili formati a freddo.