Bioedilizia ed edilizia circolare: ecco la startup italiana che produce materiali edili sostenibili dagli scarti 23/01/2024
Edilizia sostenibile e circolare: da buone idee e scarti naturali i componenti per costruzioni e ristrutturazioni 14/02/2024
Riqualificazione verde delle aree esterne aziendali: un’opportunità benefica e sostenibile 26/10/2023
Xu Tiantian: architetto agopuntore che ripopola i villaggi rurali cinesi e scommette sull’Italia 12/09/2023
Evoluzione e limiti della meccanica delle murature attraverso l’analisi di dissesti esemplari Posted on 23 Luglio 2009 (28 Agosto 2022) by Infobuild Per lunghissimo tempo i costruttori concepirono e realizzarono le grandi opere — il Partenone, il Colosseo, la Cattedrale di Beauvais, il Duomo di Milano — con metodo empirico, attraverso l’intuito e l’esperienza. È solo alle soglie del Seicento che la scienza cominciò a mostrare interesse per la pratica edificatoria. La svolta vi fu con Galileo Galilei, la cui capacità di osservazione e intuizione permise di anticipare problemi e spiegazioni che avrebbero avuto conferma solo molto tempo dopo, con il lavoro di alcuni ingegneri francesi. Gli studi di Cauchy, Navier, Saint-Venant, sulla meccanica delle murature, consentirono il formarsi di quei principi e di quelle leggi che permettono oggi di interpretare il comportamento statico degli edifici monumentali, formulare una corretta diagnosi e conseguentemente redigere un buon progetto di restauro.