Pannello Stiferite RP1[/caption]
Pannello sandwich in STIFERITE GTC rivestito su entrambi i lati con un rivestimento Polytwin® e affiancato ad una lastra di cartongesso da 12.5 o 9.5 mm.
È disponibile su richiesta RP1 WP, costituito da STIFERITE GTC e una lastra di cartongesso idrorepellente da 12.5 mm.
Pannello Stiferite RP3[/caption]
Pannello sandwich in STIFERITE GTE, rivestito su entrambi i lati da un rivestimento gas impermeabile di alluminio multistrato, e affiancato ad una lastra di cartongesso da 12.5 o 9.5 mm.
È disponibile su richiesta RP3 WP, costituito da STIFERITE GTC e una lastra di cartongesso idrorepellente da 12.5 mm.
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[post_content] => Stiferite Pendenzato è il sistema termoisolante prefabbricato impiegato per la realizzazione di pendenze e costituito da diverse tipologie di pannelli isolanti accoppiati ad una base in EPS 150 o EPS 200.
Indice:
La base in EPS accoppiata ai pannelli STIFERITE viene sagomata su misura per la corretta realizzazione delle pendenze di copertura.
La soluzione è disponibile nelle versioni Pendenzato GTC, con pannello STIFERITE GTC* e rivestimenti Gas Tight triplo strato su entrambe le facce, Pendenzato Class S, con pannello STIFERITE Class S rivestito su entrambe le facce con velo vetro saturato, e Pendenzato Class B, con pannello STIFERITE Class B rivestito sulla faccia superiore con velo di vetro bitumato accoppiato a PP e su quella inferiore con fibra minerale saturata.
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Posa del sistema Pendenzato[/caption]
Tutte le soluzioni sono prodotte nelle dimensioni Standard 1200 x 2000 mm, negli spessori:
Sistema Pendenzato con pannelli termoisolanti[/caption]
Il Sistema è caratterizzato da una base in polistirene espanso sagomata e da pannello isolante in poliuretano all’estradosso.
Questi elementi vengono assemblati all’interno degli stabilimenti STIFERITE con tecnologie che assicurano durata ed efficace adesione reciproca.
La realizzazione del Sistema Pendenzato avviene su misura adattandosi a ogni cantiere, previo progetto esecutivo. Successivamente alla definizione del progetto i pannelli vengono consegnati in cantiere su bancali con numerazione dei singoli elementi sulla base della distinta di produzione e installazione.
Il pannello è disponibile nelle dimensioni Standard 600 x 1200 mm e in spessori standard da 30 a 100 mm.
Conducibilità Termica Dichiarata λD:
Isolamento termico con pannello STIFERITE BB[/caption]
Il prodotto è certificato con sistema di qualità ISO 9001, avente la marcatura di conformità CE su tutta la gamma.
Principali applicazioni di STIFERITE BB:
Il pannello è rivestito sulla faccia inferiore con fibra minerale saturata e su quella superiore con rivestimento Laminglass, permeabile al vapore e impermeabile all’acqua, ed è fornito con battentatura laterale sui lati lunghi.
STIFERITE Isoventilato è disponibile nelle dimensioni standard 1200 x 2400 mm, negli spessori da 50 a 140 mm e presenta una conducibilità Termica Dichiarata:
Questo pannello è disponibile nelle versioni AI6, con facce rivestite in alluminio goffrato da 60 μm, e AI8, con facce rivestite in alluminio goffrato da 80 μm ed è idoneo per le applicazioni che richiedono una barriera al vapore.
Il pannello è disponibile nelle dimensioni standard 600 x 1200 mm, negli spessori da 20 a 60 mm e su richiesta fino a 140 mm.
Il pannello STIFERITE AI Edilizia presenta una conducibilità Termica Dichiarata λD di 0,022 W/mK ed è prodotto da azienda certificata con sistema di qualità ISO 9001, avente la marcatura di conformità CE su tutta la gamma
Questo pannello è particolarmente indicato per applicazioni che richiedono elevate prestazioni di reazione al fuoco inserendosi in EUROCLASSE B s1 d0.
STIFERITE Fire B è disponibile nelle dimensioni standard 600 x 1200 mm, negli spessori da 20 a 200 mm.
Conducibilità Termica Dichiarata:
STIFERITE Class SK dimostra di possedere ottime caratteristiche di stabilità dimensionale e di compatibilità e garanzia di adesione a rasanti, intonaci e collanti. Per questi motivi è impiegato per la realizzazione di sistemi a cappotto, per l'isolamento di facciate ventilate, per l'abbattimento di ponti termici e isolamento di sottoporticati.
[caption id="attachment_688292" align="aligncenter" width="550"]
Risoluzione del ponte termico con STIFERITE Class SK[/caption]
Questa soluzione è prodotta da azienda certificata con sistema di qualità ISO 9001, avente la marcatura di conformità CE su tutta la gamma.
Sistema a cappotto con STIFERITE Class SK[/caption]
L’impiego del pannello isolante STIFERITE Class SK migliora sensibilmente le prestazioni e l’economicità dell’intero sistema garantendo:
Il pannello è disponibile nelle dimensioni standard 600 x 1200 mm negli spessori da 20 a 120 mm e presenta una conducibilità termica dichiarata λD: 0,022 W/mK.
STIFERITE GTE è prodotto da azienda certificata con sistema di qualità ISO 9001, avente la marcatura di conformità CE su tutta la gamma.
[caption id="attachment_653021" align="aligncenter" width="550"]
STIFERITE GTE per isolamento di un tetto rovescio[/caption]
Il pannello è disponibile nelle dimensioni standard 600 x 1200 mm con spessori da 20 a 140 mm e su richiesta sono disponibili pannelli battentati e per quantità minime nelle dimensioni 1200 x 3000 mm.
STIFERITE GT è caratterizzato da conducibilità Termica Dichiarata λD 0,022 W/mK e prodotto da azienda certificata con sistema di qualità ISO 9001, avente la marcatura di conformità CE su tutta la gamma
Si tratta di un sistema rivoluzionario di costruzione in opera che ad oggi viene fornito in maniera completa dall'azienda. Stiferite, infatti, ha scelto di ampliare la sua attività nel settore delle canalizzazioni passando da produttore del solo pannello a fornitore dell’intero sistema.
Piegatura del pannello Isocanale[/caption]
Condotte per il trasporto di aria isolate con STIFERITE Isocanale[/caption]
Il vantaggio è notevole dal momento che i canali più leggeri richiedono un minor numero di punti di ancoraggio risultando essere più sicuri in caso di crolli accidentali o eventi sismici; inoltre, i pannelli che compongono il sistema, caratterizzati da Euroclasse da B s1 d0 a D in funzione della tipologia di pannello, garantiscono eccellenti prestazioni di reazione al fuoco.
Nello specifico il pannello GT3 è accoppiato a membrana bitume polimero da 3 kg/m2 armata in velo di vetro, il pannello GT4 è accoppiato a membrana bitume polimero da 4 mm armata in tessuto non tessuto di poliestere e GT5 è accoppiato a membrana bitume polimero da 4,5 kg/m2 armata in tessuto non tessuto di poliestere e con finitura in scaglie di ardesia.
[caption id="attachment_653028" align="aligncenter" width="330"]
Pannelli STIFERITE GT3 -GT4 -GT5[/caption]
I pannelli sono disponibili in dimensioni standard 1200 x 1000 mm negli spessori da 40 a 120 mm e forniti con due cimose laterali contigue per dare continuità al manto bituminoso.
La conducibilità termica dichiarata λD è 0,022 W/mK.
STIFERITE è azienda certificata con sistema di qualità ISO 9001 e i suoi prodotto sono dotati di marcatura di conformità CE.
Il pannello STIFERITE Class B è disponibile anche nella versione STIFERITE Class BH che si differenzia da STIFERITE Class B per una maggiore resistenza a compressione.
STIFERITE Class B è disponibile nelle dimensioni Standard 600 x 1200 mm e negli spessori da 30 a 160 mm; inoltre è caratterizzati da conducibilità Termica Dichiarata λD:
Il pannello, di dimensioni 600 x 1200 mm e spessore da 20 a 200 mm, è disponibile nella versione STIFERITE Class SH che si differenzia da STIFERITE Class S per una maggiore resistenza a compressione.
Conducibilità Termica Dichiarata:
[ez-toc]
Ogni edificio “comunica” e si relaziona con l’esterno attraverso le facciate. L’isolamento termico e acustico, la quantità di luce e aria, dipendono dalla conformazione delle facciate, che hanno proprio lo scopo di proteggere e regolare i rapporti tra “dentro” e “fuori”. Esistono diverse tecnologie per realizzare l’involucro esterno, ciascuna con i propri pregi e difetti.
Le facciate ventilate sono una soluzione tecnologica efficiente per gli involucri edilizi, in quanto assicurano elevate prestazioni e durabilità nel tempo. Proprio per questo motivo sono spesso scelte per le riqualificazioni e le ristrutturazioni degli edifici esistenti, oltre che per la realizzazione di nuove e performanti costruzioni. Efficienza energetica, comfort abitativo, durabilità e qualità estetica sono combinati in modo vincente in questa soluzione ormai nota e sempre più diffusa.
Opzione moderna e performante, offre diversi vantaggi, tra cui anche una grande libertà di espressione progettuale, grazie alla varietà di sistemi e di finiture oggi disponibili sul mercato.
Per realizzare una facciata ventilata è necessario, pertanto, costruire un’apposita struttura e un sistema di fissaggio per il rivestimento esterno, da distanziare rispetto alla parete principale. Un ulteriore strato per l’isolamento termo-acustico, protetto da materiale impermeabile traspirante, è posizionato in aderenza alla costruzione. Proprio questo, infatti, è lo strato visibile dall’esterno e in grado di definire anche esteticamente e formalmente l’identità dell’edificio. Allo stesso tempo, però, è essenziale per creare lo strato d’aria responsabile della ventilazione dell’intero sistema. La camera d’aria dovrebbe avere uno spessore di pochi centimetri, senza eccedere, per evitare di annullare i moti d’aria. Abitualmente si parla di 3-5 centimetri. Il sistema di fissaggio viene realizzato con staffe, strutture e ancoraggi che permettono il montaggio a secco del rivestimento.
Le facciate ventilate sono definite come sistemi a sbalzo in quanto lo strato di finitura è indipendente dalla parete, alla quale è vincolato tramite appositi sistemi di ancoraggio e sospensione, che possono essere a vista o a scomparsa. Questi dispositivi hanno lo scopo di distanziare lo strato di finitura della facciata, per creare la camera d’aria delle giuste dimensioni, e allo stesso tempo sorreggerlo.
A seconda della facciata, si utilizzano montanti e traverse piuttosto che staffe, generalmente in acciaio o leghe leggere. In alcuni casi, soprattutto per edifici di dimensioni contenute e nel campo della bioedilizia, è possibile che il sistema di ancoraggio sia realizzato in legno. L’intercapedine ha abitualmente una larghezza compresa tra i 3 e i 5 cm, senza ostacoli interni che impediscano il flusso d’aria, permesso da apposite griglie di aerazione poste ai piedi della facciata e alla sua sommità.
In sintesi i vantaggi di una facciata sono:
Anche per quanto riguarda i materiali isolanti, non vi sono vincoli particolari, per quanto generalmente si ricorra a materiali sottoforma di pannelli, ad esempio in lana di roccia o in fibra di vetro. Infine, il rivestimento può essere scelto sulla base del gusto estetico personale e dello stile che si vuole ricercare per l’edificio. Si possono valutare rivestimenti ceramici, in pietra, ma anche in legno o in materiali metallici.
Per schematizzare, generalmente vengono scelti:
La norma UNI 11108 definisce la facciata ventilata come un:
“tipo di facciata a schermo avanzato, in cui l’intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l’aria in essa presente possa fluire per effetto camino in modo naturale e/o in modo artificialmente controllato, a seconda delle necessità stagionali e/o giornaliere, al fine di migliorarne le prestazioni termo-energetiche complessive”.Le altre normative di riferimento, come per tutti i sistemi edilizi, riguardano l’efficienza energetica, la prevenzione incendi, la sicurezza strutturale e la marcatura CE per tutti i materiali in uso. Da luglio 2022 è invece in vigore un nuovo decreto ministeriale sulle norme tecniche di prevenzione incendi. La RTV (regola tecnica verticale) si pone l’obbiettivo di limitare la propagazione di incendio, sia internamente sia esternamente agli edifici, attraverso “le chiusure d’ambito” (l’involucro esterno di una architettura, ovvero fronti e coperture), e la caduta a causa del fuoco di elementi di tali chiusure. Vengono classificati gli edifici a seconda del rischio e indicati, per le costruzioni più pericolose, precisi requisiti di reazione al fuoco di tutti i componenti delle facciate, incluse quelle ventilate. Per le quali sono previste prescrizioni ad hoc, come ad esempio l’interruzione a ogni piano dell’intercapedine con elementi a tenuta fumi o la protezione da irraggiamento da fiamma della pelle interna.
Anche durante l’inverno, non mancano i punti di forza di questa soluzione, in quanto migliora l’isolamento termico complessivo della parete. È possibile valutare anche di chiudere le griglie di ventilazione nella parte alta della parete, lasciando aperte quelle della parte inferiore.
Questa circolazione naturale dell’aria aiuta a regolare la temperatura interna dell’edificio, fungendo, inoltre, da barriera a umidità e possibili infiltrazioni d’acqua.
Inoltre, il rivestimento permette di proteggere la struttura portante dell’edificio, con un importante aumento anche della durata dei materiali da costruzione.
Come abbiamo visto, in corrispondenza dell’intercapedine viene aggiunto uno strato isolante. Le prestazioni garantite dalle facciate ventilate sono ottime, proprio per queste caratteristiche, cui si aggiunge la flessibilità architettonica che offrono, proprio per questo questa tecnologia è sempre più diffusa nell’architettura contemporanea.
Una casa monofamiliare abbandonata in fase costruttiva e situata nella campagna fuori dal centro abitato di Benevento, con un ampio giardino mediterraneo, è stata completamente ridisegnata e riqualificata dagli architetti Laura Lampugnale e Rosanna Giallonardo per renderla funzionale e contemporanea.
La ricchezza materica delle nuove facciate di pietra naturale, di intonaco bianco e a doghe WPC – Wood Plastic Composite esalta i volumi architettonici, organizzati su due piani abitativi. L’involucro è stato reso energeticamente prestazionale grazie al sistema termoisolante composito Isotec Parete di Brianza Plastica: un pannello di poliuretano espanso rigido, rivestito con lamina di alluminio su entrambi i lati, dotato di correntino metallico asolato preassemblato industrialmente che funziona sia da supporto al rivestimento finale sia da elemento per creare una camera di ventilazione.
Posato a secco, in orizzontale (qui con passo di 65,2 e di 40 cm), asseconda le scelte estetico-progettuali garantendo elevati vantaggi in termini di contenimento energetico.
Il progetto di riqualificazione di questo edificio a destinazione mista, sia commerciale sia residenziale, si è focalizzato sulla sostituzione di una facciata ventilata preesistente – installata una quindicina di anni fa – con una pelle, sempre ventilata, più leggera e performante.
La soluzione datata mostrava infatti problemi statici, dovuti anche al peso delle lastre di rivestimento di pietra naturale Calacatta. Per ovviare a tutto ciò, garantendo un risultato sicuro ma soprattutto efficiente, si è optato per una finitura in lastre ultra-compatte Dekton® di Cosentino, frutto di una miscela affinata di materie prime in grado di resistere ai raggi UV, alle macchie, alle temperature estreme e di garantire la stabilità sia dimensionale sia cromatica nel tempo.
Ogni unità, spessa 12 mm e pesante 50 kg, nella tonalità Entzo della serie Natural Collection, ispirata proprio al marmo Calacatta Gold, riprende l’effetto del materiale in natura, come richiesto per un intervento di sostituzione in centro storico. E posa di sottostruttura della parete ventilata, strato isolante e rivestimento ha richiesto solo due settimane di lavoro di tre operai.
Rispettoso dell’orografia collinare del sito in cui è ubicato, questo edificio monofamiliare costruito oltre vent’anni fa a Castelnuovo di Porto è stato totalmente trasformato nell’aspetto e nelle prestazioni energetiche dall’architetto Sergio Iaquinta grazie a una nuova facciata ventilata ROCKWOOL REDAir® per la superficie convessa del volume.
In tinta antracite a contrasto con le altre finiture, è realizzata con pannelli di lana di roccia Fixrock 33 VF abbinati esteriormente a pannelli precompressi Rockpanel Colours Special, sempre di lana di roccia.
Materiale scelto anche per isolare a cappotto le restanti facciate e la copertura, date le proprietà eco-compatibili e reversibili a fine vita, oltre che incombustibili (dato che ci si trova in un bosco), degli elementi. I lavori, che includono nuovi impianti di climatizzazione a pompa di calore, pannelli fotovoltaici e serramenti performanti, hanno portato l’edificio dalla classe energetica D alla classe A4, riducendo i consumi energetici annui da 146,33 kWh/mq a 14,48 kWh/mq.
I fronti dell’edificio destinato ai corsi di laurea in geologia del complesso universitario padovano sono ventilati e isolati con il sistema STIFERITE Fire B, dall’elevato livello di sicurezza nei confronti degli incendi. I pannelli isolanti in schiuma poliuretanica polyiso sono rivestiti con un velo di vetro mineralizzato sulla superficie maggiormente esposta al rischio di incendio e con un velo di vetro addizionato con fibre minerali denominato STIFERITE Fire B facer® sull’altra.
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Stratigrafia del sistema STIFERITE Fire B[/caption]
In tal modo si raggiunge l’euro-classe di reazione al fuoco B s1 d0, che rappresenta il grado di sicurezza più elevato ottenibile con un materiale organico. Il colore nero dello strato isolante lo rende “invisibile” in presenza di giunti ampi tra gli elementi di facciata.
Fascino di un borgo, vantaggi di una città: da queste prerogative è nato il complesso residenziale Triborgo in zona Bicocca, nel capoluogo milanese, progettato dallo studio UNO-A e votato alla sostenibilità e al benessere abitativo. I tre corpi indipendenti che compongono il sito – Tree, case con giardino, appartamenti e “ville urbane sui tetti”, Tower, quattrodici piani con unità di diverso taglio, Town, per l’abitare temporaneo –, e che includono anche destinazioni commerciali al piano terra, si distinguono per le facciate ottimizzate.
Sia lapidei sia trasparenti, con volumi rientranti o in aggetto, i fronti ventilati sono stati studiati in collaborazione con Sto Italia, che ha ridotto i carichi termici estivi del sistema parete, favorendo anche una illuminazione diurna indiretta e aumentando il comfort interno agli edifici, migliorando le prestazioni termiche generali dell’involucro.
L'immobile prima dell'intervento di riqualificazione[/caption]
Vincitore del riconoscimento South West Building of the Year 2022 per il Royal Institure of British Architects (RIBA), il progetto a firma dello studio di architettura inglese CaSA – Contemporary and Sustainable Architecture ha riportato a nuova vita una abitazione monofamiliare originale degli anni ’60.
[caption id="attachment_733939" align="aligncenter" width="1200"]
L'edificio dopo l'intervento di riqualificazione[/caption]
Completamente rivisitato, sia internamente dal punto della qualità degli spazi e delle prestazioni degli impianti, sia esternamente con un nuovo involucro ventilato, al fine di massimizzare gli obbiettivi sostenibili pur con un budget contenuto, l’edificio stilisticamente si ispira alle abitazioni locali di mattoni scuri.
Facciata e copertura ventilate, che isolano l’intero volume, sono infatti finite con lastre ceramiche nere e blu, mentre tutti i serramenti sono stati sostituiti con modelli a triplo vetro in alluminio composito e la struttura portante originaria resa ulteriormente ermetica da una membrana isolante ma traspirante.
Per l’estensione della scuola elementare EB Joaquim de Almeida nella cittadina portoghese di Montijo, lo studio di architettura lisbonese Falanstério ha progettato un nuovo volume cubico, destinato a mensa e aree di lavoro, di vetro e alluminio, protetto da una facciata ventilata con finitura in solid surface HIMACS.
Il disegno del rivestimento esterno, forato da incisioni triangolari che ne dinamizzano la superficie e lasciano passare sufficiente luce naturale, si ispira allo stile decorativo tradizionale del Portogallo.
I pannelli in tonalità Alpine White (nella versione S728 certificata ETA – European Technical Approval) e Black, scelti per la resistenza agli agenti atmosferici, sono fissati a secco con tasselli sulla struttura portante.
Rivestimento di facciata con gres porcellanato in lastra di Ceramiche Refin[/caption]
Materiale inerte completamente riciclabile, ottenuto da componenti naturali, ignifugo, il gres porcellanato in lastra di Ceramiche Refin – qui Orobica, che reinterpreta l’omonima pietra estratta alle pendici del monte Clemo, sulla sponda nord-occidentale del lago d’Iseo, dai caratteristici clasti (sassi) di diversa grandezza – è perfetto per i sistemi di facciate ventilate.
La resistenza agli sbalzi termici e agli agenti atmosferici, così come al passare del tempo, assicura infatti elevate prestazioni tecniche, con l’aggiunta di una grande libertà di formati, colori, texture. L’aggancio a secco con elementi di acciaio alla struttura portante di lega di alluminio può essere di diversi tipi: a profilo visibile e a scomparsa, con fori o intagli Keil.
credit img Gunnar Sverrisson[/caption]
Nel cuore della capitale islandese, l’Iceland Parliament Hotel progettato da THG Arkitektar - di cui è socio l’architetto italiano Paolo Gianfrancesco – si compone di sette edifici, sia nuovi sia storici, tra cui la vecchia sede delle telecomunicazioni, la prima scuola femminile islandese e la Independence Hall. I fronti dei nuovi corpi accostano la pietra diorite dei volumi più vecchi a materiali contemporanei, come la pelle di zinco in diverse gradazioni cromatiche della facciata ventilata – soluzione performante in termini di resistenza, durata, pregio estetico – dell’espansione dedicata alle camere dell’albergo, il rivestimento ceramico di gres effetto pietra Quarzite tinta ghiaccio di FMG Fabbrica Marmi e Graniti (Iris Ceramica Group), il cemento armato.
Il pannello isolante è fornito in dimensioni standard di 600 x 1200 mm ed è disponibile negli spessori da 30 a 160 mm. La reazione al fuoco è la migliore per un isolante organico ovvero B s1 d0.
Nel rispetto della norma europea EN 13165 dichiara i seguenti valori:
Brianza Plastica - Isotec+Elycem[/caption]
La lastra porta-intonaco Elycem, in abbinamento al pannello Isotec Parete, ha una funzione schermante dai raggi solari, protegge inoltre l’involucro edilizio dalle intempere e garantisce un’elevata resistenza agli urti.
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Facciata Ventilata Brianza Plastica in un edificio a Riese[/caption]
Ma non solo: questo pannello, leggero e facilmente lavorabile, dalle ottime prestazioni termo-igrometriche, permette una posa in opera economica e veloce, garantendo che la parete sia perfettamente isolata, duratura e resistente, con l’estetica tipica delle tradizionali murature intonacate.
EQUITONE per il Centro per la scienza e l'innovazione di Boston[/caption]
EQUITONE si contraddistingue per il suo aspetto naturale ed elegante, la sua durabilità e la grande flessibilità progettuale: i pannelli possono essere tagliati in qualunque forma e misura, incisi e forati, per dare vita a facciate dallo stile moderno e di grande impatto architettonico.
[caption id="attachment_670585" align="aligncenter" width="680"]
Etex - Equitone, nella nuova tonalità grigio scuro[/caption]
Qualità che vengono particolarmente valorizzate nella nuova tonalità grigio scuro della gamma EQUITONE, il TE85 Grafite: questa finitura, colorata in massa e con sottili linee di levigatura, ha un aspetto naturale ed è particolarmente apprezzata da architetti e progettisti. Le facciate ventilate realizzate con EQUITONE sono sottili e leggere, prodotte con un utilizzo minimo di materie prime.
ROCKPANEL METALLICS[/caption]
Il sistema è particolarmente adatto nei casi in cui sia necessaria una grande attenzione alla finitura estetica: per esempio hotel, edifici commerciali, edifici plurifamiliari, strutture sanitarie, scuole ecc.
[caption id="attachment_670632" align="aligncenter" width="680"]
REDAir è stato utilizzato nella riqualificazione di un condominio di dieci piani a Cologno Monzese[/caption]
Grazie ai parametri tecnici e alla natura fibrosa a celle aperte dei pannelli isolanti ROCKWOOL, REDAir assicura ottime prestazioni a livello di isolamento termico e acustico, garantendo ottimo comfort abitativo. Tra i molti plus il sistema di facciata ventilata mantiene le proprie caratteristiche nel tempo: i rivestimenti ROCKPANEL non perdono il colore delle finiture e il rischio di degrado dei pannelli isolanti ROCKWOOL è ridotto grazie alla loro consistenza e alla stabilità al variare delle condizioni igrometriche.
Rapido e facile da installare, REDAir protegge dal fuoco, è sostenibile ed ecocompatibile.
REDAir è disponibile in 7 gamme di finitura lavorabili in diversi formati, decorati o ad effetto bugnato, con possibilità di montaggi planari o curvi.
Saint Gobain - Sistema Glasroc® X e pannello Isover X60 VN[/caption]
I pannelli sono compatibili sia con i rivestimenti di facciata più comuni (marmo, ceramica, vetro, legno, alluminio) che con gli innovativi sistemi a secco in lastre per esterno.
Il pannello è rivestito su una faccia con un velo di vetro nero e vanta ottime prestazioni di incombustibilità e idrorepellenza che lo rendono particolarmente adatto per installazioni su pareti perimetrali, dall’esterno, in intercapedine ventilata. Il pannello è conforme ai CAM (Criteri Ambientali Minimi).
[caption id="attachment_670598" align="aligncenter" width="174"]
Pannello Isover X60 VN[/caption]
La lastra in gesso fibrorinforzata Glasroc® X adatta per applicazioni in esterno assicura i vantaggi costruttivi e prestazionali della facciata ventilata abbinando una finitura con intonachino di tipo tradizionale.
Sogimi - Alucobond[/caption]
I suoi plus? È robusto, resiste agli urti e grazie alla verniciatura PVDF resiste molto bene all’attacco degli agenti atmosferici. Ricordiamo che la doppia lamina di alluminio rende la superficie estremamente piana.
STIFERITE FIRE B[/caption]
Realizzato in schiuma polyiso STIFERITE FIRE B, è costituito da un lato da un rivestimento in velo vetro mineralizzato, dall'altro, quello maggiormente esposto al rischio incendi, dal velo vetro addizionato da fibre minerali STIFERITE FIRE B facer®.
[caption id="attachment_670589" align="aligncenter" width="680"]
Hotel Beach International – Lignano Sabbiadoro (UD)[/caption]
La scelta del colore nero per il rivestimento rende “invisibile” lo strato isolante, anche nel caso di giunti relativamente ampi tra gli elementi che formano la facciata continua, non rendendo necessaria la posa di teli scuri, con risparmio di tempi e costi.
Tra le altre caratteristiche assicura ottime prestazioni isolanti durature nel tempo.
I pannelli STIFERITE FIRE B sono conformi ai CAM - Criteri Ambi8entali Minimi - e accedono alle agevolazioni fiscali dell'Ecobonus 110% previste per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Nell'intervento di riqualificazione energetica NZeb di Palazzo Mandela, Piazza Catena - Asti, la terracotta Terreal, Piterak Slim, è usata in lastre, con tecnologia in facciata ventilata, a secco, pensata per la rapidità e l’elevata possibilità di razionalizzazione[/caption]
Il sistema di facciata ventilata Terreal viene montato completamente a secco, è infatti formato da elementi in cotto estrusi messi in opera con l'aiuto di dispositivi di sospensione e fissaggio meccanico.
Il sistema è disponibile in una vasta gamma di prodotti in terracotta a doppia pelle: le 3 finiture di superficie (liscio, sabbiato e rigato) sono disponibili in diversi colori e tonalità.
[caption id="attachment_670603" align="aligncenter" width="600"]
Facciate ventilate in cotto Terreal - Piterak Slim[/caption]
Piterak® Slim, di design elegante e contemporaneo, è un nuovo prodotto doppia pelle di grandi dimensioni a giunto orizzontale chiuso che garantisce un’ottima schermatura alla pioggia, e presenta eccellenti caratteristiche tecniche, pur avendo peso e spessore ridotti (30 mm per 48 kg/mq).
VM Zinc - Sistema di facciata ventilata a doghe[/caption]
Il sistema permette l’isolamento termico a cappotto e la ventilazione della facciata.
Le doghe sono disponibili in diverse finiture: QUARTZ-ZINC®, ANTHRA-ZINC®, PIGMENTO® (rosso terra, blu cenere, verde lichene o marrone corteccia) e zinco grezzo AZENGAR®
[ez-toc]
La coibentazione della casa serve per migliorare le prestazioni della stessa assicurando una maggior efficienza energetica grazie alla riduzione dei consumi necessari a riscaldarla e rinfrescarla.
L’isolamento, infatti, permette di ridurre le dispersioni di calore, limitando il passaggio di quest’ultimo tra interno ed esterno dell’edificio.
Il tetto coibentato, e il sottotetto coibentato, sono necessari per generare risparmio energetico e garantire comfort all'interno della casa e possono essere realizzati con diverse soluzioni e materiali, da valutare caso per caso. E' importante studiare sempre una soluzione ottimale per la coibentazione della copertura, attraverso la quale avviene gran parte delle dispersioni di calore.
Un tetto coibentato, quindi, riduce le dispersioni termiche, migliorando il comfort abitativo e prevenendo danni all'edificio, prolungandone la vita utile e aumentandone il valore; aiuta, inoltre, a mantenere una temperatura costante all'interno degli ambienti, limitando l'uso di impianti di riscaldamento e raffrescamento e, di conseguenza, abbattendo i costi energetici.
Anche se spesso si pensa subito alle pareti verticali, la coibentazione del tetto e del sottotetto sono altrettanto fondamentali ed esistono sul mercato diverse soluzioni e materiali isolanti da applicare sia in caso di interventi di riqualificazione che per le nuove costruzioni, all’esterno o all’interno della struttura.
L’isolamento di questi elementi permette di proteggere gli ambienti interni sia dal freddo, che dal surriscaldamento estivo, tant’è che senza la coibentazione locali come mansarde e sottotetti sono spesso poco confortevoli.
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Isolamento termico con pannelli Isotec di Brianza Plastica[/caption]
Il Regolamento Prodotti da Costruzione (UE) n. 305/2011, che ha sostituito la Direttiva 89/106/CEE, fissa precise condizioni in merito la commercializzazione dei prodotti da costruzione. In Italia il Regolamento è stato recepito dal D.Lgs 106/2017. I materiali per l’edilizia inclusi gli isolanti, devono essere marcati CE e quindi garantire una serie di requisiti minimi. Questo significa documentare le prestazioni anche in termini di sicurezza, intesa come resistenza al fuoco, salute e igiene per gli abitanti che vi entrano in contatto per l’intero ciclo di vita del prodotto.
Per quanto riguarda la sostenibilità dei materiali, invece, si fa riferimento al DM 11 ottobre 2017, il cosiddetto decreto CAM (Criteri Ambientali Minimi), che definisce le prescrizioni ambientali in caso di appalti pubblici.
Il costo per il materiale isolante non dipende dalla soluzione tecnologica scelta, ma dalla sua composizione e dalla dimensione delle superfici da isolare.
In generale quello più economico è il poliuretano, mentre hanno un costo maggiore quelli di origine naturale, come la fibra di legno. In merito alla tipologia di intervento, invece, quello più costoso è l’isolamento a estradosso sottotegola, per le strutture di cantiere e la manodopera necessarie, soprattutto se operato su un edificio esistente, mentre è più economico l’isolamento del tetto dall’interno, specialmente se effettuato tramite insufflaggio di isolante. A questi costi si aggiungono quelli per le pratiche burocratiche.
In ogni caso, prima di scegliere la soluzione per la coibentazione del tetto, che può arrivare a costare anche 130 euro/mq, è sempre opportuno richiedere un sopralluogo e un preventivo dettagliato.
Chi è intenzionato a procedere con la coibentazione del tetto e del sottotetto, però, può contare sulle detrazioni fiscali. A seconda della tipologia di intervento è possibile accedere a misure come l’Ecobonus, che permette di detrarre il 65% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico dell’edificio.
Brianza Plastica propone, per l’isolamento ventilato di tutte le tipologie di coperture a falda, il sistema termoisolante ISOTEC in poliuretano espanso, ad elevate prestazioni. Il pannello è dotato di un correntino asolato funzionale alla creazione della camera di ventilazione e al supporto degli elementi di copertura. Il sistema Isotec è compatibile con tutti i tipi di manto e installabile su qualsiasi struttura portante. Adatto sia negli interventi di riqualificazione che nelle nuove costruzioni, Isotec contribuisce a creare ambienti abitativi perfettamente isolati, confortevoli e salubri. La ventilazione naturale sottocopertura consente di smaltire velocemente l'umidità in inverno e di far defluire rapidamente l'aria calda in estate, attenuando il calore dovuto all'irraggiamento diretto.
Il pannello isolante POLIISO® SB di Ediltec in poliuretano espanso, formato da una schiuma polyiso (poliuretano espanso) rigida a celle chiuse, di colore giallo, espansa fra due supporti, è indicato per l'isolamento del tetto caldo sotto guaina bituminosa, tetto caldo giardino, tetto a falde sotto guaina ventilato.
Durock Energy Plus di Rockwool è un pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità per l’isolamento termico, acustico e la sicurezza di coperture inclinate e piane (tetto caldo). Si caratterizza per alta resistenza a compressione, stabilità dimensionale, ottime proprietà termiche e acustiche, è calpestabile e incombustibile.
Prodotti dal marchio Isover, i pannelli in lana di vetro G3 ad altissima densità, idrorepellente, trattata con resina termoindurente a base di componenti organici e vegetali, sono indicati per l'isolamento termico e acustico di coperture piane e a falda. Le fibre Roofine® assicurano alta resistenza meccanica e protezione dal fuoco.
Il pannello è rivestito con uno strato di bitume, armato con un velo di vetro e con un film di polipropilene bianco che permette di diminuire la temperatura superficiale del pannello di circa 30° C.
STIFERITE Class B è un pannello sandwich per l'isolamento di coperture sotto manti impermeabili bituminosi. E' formato da isolante in schiuma polyiso, espansa senza utilizzo di CFC o HCFC, e rivestito sulla faccia superiore con velo di vetro bitumato accoppiato a PP, per l’applicazione tramite sfiammatura, e su quella inferiore con fibra minerale saturata.

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I materiali per l’isolamento acustico sono utilizzati negli interventi per il miglioramento e l’ottimizzazione delle prestazioni acustiche di un immobile. L’isolamento acustico garantisce il massimo comfort da un punto di vista sonoro ed è un tema di grande rilievo sia in contesti residenziali, che lavorativi, in quando rumore e cattivo isolamento possono compromettere il benessere e, anche, la possibilità di svolgere in modo adeguato una serie di attività.
Basti pensare alla difficoltà di svolgere lavori che richiedono concentrazione in uffici molto disturbati, o ancora, le problematiche che spesso si creano in condominio, quando vicini rumorosi compromettono il comfort all’interno di casa.
Per evitare questo genere di criticità, quindi, è fondamentale scegliere i giusti materiali isolanti, da applicare in modo corretto in corrispondenza di pareti, solai e impianti rumorosi.
L'obiettivo principale è ridurre i disturbi sonori provenienti dall'esterno, come il rumore del traffico, o da altre fonti interne all'edificio, come il calpestio dai piani superiori. Per raggiungere un efficace isolamento acustico pareti, pavimenti e soffitti vengono trattati con materiali fonoassorbenti innovativi, come pannelli fonoassorbenti ad alta prestazione. Le soluzioni variano da approcci più economici, come l'isolamento acustico economico con materiali di base, a sistemi più sofisticati utilizzati per l'isolamento acustico di studi di registrazione, dove la qualità sonora è di primaria importanza.
Allo stesso modo, l'isolamento acustico è essenziale in condomini e uffici per limitare la trasmissione del rumore tra diverse unità abitative o spazi di lavoro, migliorando la qualità della vita e la produttività. Anche teatri, studi di registrazione e sale conferenze richiedono trattamenti acustici specifici per ottimizzare l'ascolto e prevenire interferenze sonore. Inoltre, in linea con le normative vigenti, come il DPCM 5 dicembre 1997, è obbligatorio intervenire per garantire che gli edifici rispettino i requisiti minimi di isolamento acustico per il benessere abitativo e la protezione dai disturbi esterni.
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Isolmant IsolTile è la soluzione per l’isolamento acustico a basso spessore (2 mm) per applicazioni sotto massetto e sotto pavimento[/caption]
L’isolamento va previsto sia in corrispondenza delle strutture che confinano con l’esterno, che nei divisori e nei solai interni. Una precauzione necessaria per proteggere l’edificio dai rumori esterni, ma anche dal passaggio di suoni tra diversi appartamenti o tra locali adibiti a differenti funzioni (parliamo in questo caso di isolamento acustico interno).
Una prima distinzione da fare, quando si parla di caratteristiche degli isolanti, riguarda i materiali fonoisolanti e i materiali fonoassorbenti. I primi sono funzionali agli interventi di isolamento acustico, finalizzati ad impedire alle onde sonore di passare da un ambiente ad un altro. I materiali per l’isolamento acustico sono capaci di ridurre la pressione sonora rispetto ad una sorgente, tanto che si parla di indice di riduzione del suono, grazie alla loro struttura.
I secondi, invece, hanno uno scopo differente, che riguarda il comfort in relazione a suoni e rumori prodotti direttamente all’interno di quell’ambiente. In questo caso, si parla di assorbimento acustico, ossia della capacità di assorbire e attutire le onde sonore generate, migliorando notevolmente l’acustica interna di un locale.
Le onde sonore, infatti, colpiscono tutte le superfici circostanti e, se non sono adeguatamente assorbite, generano un effetto riverbero, in quanto continuano a muoversi in quell’ambiente, “rimbalzando” da una superficie ad un’altra. In ambito si tende ad intervenire per favorire l’isolamento acustico tra differenti unità immobiliari, mentre in un luogo pubblico o di lavoro è essenziale anche assicurare un buon livello di assorbimento acustico.
Oltre al tema del fonoassorbimento e dell’isolamento acustico, un’altra differenziazione che si può fare riguarda la composizione dei materiali, che possono avere natura minerale, vegetale, sintetica. Inoltre, si trovano isolanti in pannelli, in rotoli o anche in forma sfusa. La scelta, quindi, deve essere fatta in modo attento rispetto alla tipologia di installazione da effettuare e al problema da risolvere.
Indice degli argomenti:
Le principali grandezze e gli indici introdotti dalla normativa sono:
La principale riguarda sicuramente il Bonus Ristrutturazione, previsto per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazioni, restauri e risanamenti. Anche per il 2022, si conferma la percentuale di detrazione del 50% e il massimale di spesa pari a 96.000 euro. Riconfermato anche l’Ecobonus 65% per gli interventi di efficientamento energetico, come ad esempio la posa di un cappotto. La percentuale cresce e arriva all’85% per i condomini. In questi casi, l’isolamento acustico deve necessariamente assicurare anche requisiti di isolamento termico e migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio.
Restando sempre nel campo dell’isolamento termoacustico, un’ultima possibilità è quella di optare per il Superbonus 110%, introdotto con il Decreto Rilancio, per il quale l’isolamento termico (e quindi anche acustico, se coincidono) è proprio un intervento trainante. Attenzione, in questo caso, alle scadenze. Per gli edifici residenziali unifamiliari la scadenza è per il 31 dicembre 2022, ma solo se si effettua il 30% dei lavori entro giugno. Tempi più rilassati per i condomini, che hanno tempo fino al 31 dicembre 2023.
Questo tipo di intervento non è invasivo, garantisce l’insonorizzazione delle pareti e molto spesso è combinato con l’installazione di contropareti in cartongesso, utili a creare l’intercapedine necessaria ad ospitare l’isolante.
Nel caso delle pareti perimetrali, invece, è importante scegliere bene l’isolante termico quando si decide di installare un cappotto, in quanto svolgerà la doppia funzione di isolamento termico e acustico.
Spesso, soprattutto nei condomini costruiti prima del DPCM 5/97 (che stabilisce che le partizioni verticali che separano le unità immobiliari devono essere dimensionate con un potere fonoisolante apparente di almeno 50 dB per la classe III – prestazione acustica “di base” e rispettivamente di 53 e 56 dB per le classi II e I - prestazioni acustiche “buone” e “molto buone”), non c’è un buon isolamento tra le pareti confinanti e gli inquilini sono disturbati dai rumori provenienti dagli appartamenti confinanti.
Nel caso di nuove costruzioni l’utilizzo di blocchi di muratura fonoassorbenti aiuta a rispettare i requisiti necessari, sia per l’isolamento acustico che per quello termico.
Per isolare il pavimento è necessario predisporre appositi materiali isolanti, generalmente disponibili in rotoli, al di sotto del pavimento e del massetto. Si tratta di materassini assorbenti a basso spessore, di cui esistono tipologie adeguate ai diversi pavimenti (ad esempio ci sono prodotti specifici per il parquet).
Se, invece, si decide di intervenire per l’isolamento acustico del soffitto, si predispone un controsoffitto e si inseriscono pannelli isolanti nell’intercapedine
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I pannelli Phonolook di Eterno Ivica correggono le problematiche legate al riverbero acustico negli ambienti chiusi Sono disponibili in tante combinazioni di forme, colori e personalizzazioni.[/caption]
Realizzare un controsoffitto significa ridurre l’altezza dei locali e questo non sempre è possibile. In questi casi, si valutano dei pannelli acustici a sospensione, che assorbono il rumore e ne riducono notevolmente il riverbero. Sicuramente, si tratta di una soluzione veloce e reversibile.
Eterno Ivica - Biwood[/caption]
Il pannello BIWOOD fa parte della linea Acustica di Eterno Ivica e assicura ottime prestazioni anche negli ambienti dalle problematiche particolarmente difficili. E' formato da un doppio strato di fibra di legno, ha uno spessore di 10 mm e contiene un elemento fonoassorbente in fibra poliestere riciclata dello spessore 20 mm. E' adatto in particolare alla realizzazione di pareti stratificate con laterizi pesanti. E' traspirante e leggero e, a parità di ingombro, assicura isolamenti acustici superiori rispetto al solo utilizzo di materiali fibrosi.
Gypsotech Duplex dB di Fassa[/caption]
Gypsotech Duplex dB che fa parte del Sistema Cartongesso di Fassa è una lastra di cartongesso ad alte prestazioni, accoppiata ad un pannello di poliuretano riciclato di 10mm di spessore, rivestito su entrambi i lati con un tessuto non tessuto. La lastra è particolarmente adatta per la formazione di contropareti e controsoffitti, garantendo ottime prestazioni acustiche in un minimo spessore.
Intonaco acustico FS68 Sonophone di Ferri[/caption]
Ferri propone una gamma di intonaci speciali nell'ambito del sistema FerriMix ad elevate performance. Nell'immagine l'intonaco acustico FS68 Sonophone a base di gesso e cellulosa ad alto assorbimento, adatto in particolare per la correzione di ambienti riverberanti.
Normablok® Più di Danesi[/caption]
Danesi propone Normablok® Più, la linea di blocchi isolanti che si caratterizza per ottime prestazioni termoacustiche, resistenza statica, isolamento acustico e protezione dal fuoco. I blocchi sono adatti alla realizzazione di pareti monostrato portanti o di tamponamento nelle diverse zone sismiche e mantengono le prestazioni inalterate nel tempo.
Isolmant TOP[/caption]
Isolmant TOP è il materassino isolante in materiale viscoelastico termoconduttivo ad alta densità, ideale per l’installazione flottante di parquet e laminati, compresi quelli su pavimenti radianti a bassa inerzia e ridotto spessore. È rivestito con uno strato di PET alluminizzato che funge da barriera contro l’umidità ascendente.
Il sistema acustico Isolmant Top è stato concepito appositamente per l’installazione flottante di pavimenti rigidi come laminati e parquet. Si tratta di una soluzione di elevata qualità, progettata per attenuare il rumore da calpestio e quello riflesso. Isolmant TOP è studiato per proteggere i sistemi di incastro di queste pavimentazioni anche sotto carichi elevati.
Rockwool - Acoustic 225[/caption]
Acoustic 225 Plus è un pannello rigido in lana di roccia proposto da Rockwool, adatto per l’isolamento termico e acustico. E' disponibile in diversi spessori e vanta un valore di conduttività λD=0,033 W/(mK); grazie alla struttura a celle aperte della lana di roccia assicura inoltre un aumento delle prestazioni fonoisolanti della parete in cui viene installato.
Saint Gobain - Ecophon Solo[/caption]
La famiglia di pannelli fonoassorbenti Ecophon Solo™ - marchio distribuito da Saint-Gobain Italia - in lana di vetro ad alta densità, è formata da una ricca gamma di unità libere sospese utilizzate in particolare per l’isolamento acustico di edifici in cui sia difficile la realizzazione del controsoffitto da parete a parete o nei casi in cui sia necessario mantenere il volume originario. Il sistema con pannelli sospesi , dallo spessore da 40 mm, è disponibile in diverse forme, colori e dimensioni. Le unità libere sono disponibili anche in tessuto nella versione Ecophon Solo™ Textile e nella gamma Akutex HS resistente all’acqua.
Sogimi - Fonosphera[/caption]
Fonosphera® di Sogimi è un composito formato da una massa a base polimerica e cariche minerali accoppiata ad uno strato di polietilene a calotte sferiche che ottimizza le performance di isolamento acustico nell’unione con altri materiali ed evita l'insorgere di ponti acustici durante il montaggio. E' particolarmente indicato per l’isolamento acustico per via aerea e per l’attenuazione delle vibrazioni su strutture metalliche, in vetroresina, laminati plastici, multistrati lignei e muratura.
STIFERITE GT in schiuma polyiso[/caption]
I pannelli STIFERITE in schiuma polyiso garantiscono, in spessori inferiori rispetto a quelli previsti da materiali meno performanti, efficienza, sicurezza e durata nel tempo. Disponibili in un'ampia gamma, in grado di soddisfare le diverse necessità, assicurano ottimo isolamento termico e acustico. Lo spessore ridotto inoltre garantisce diversi vantaggi, tra cui maggiore spazio abitativo, minori costi di trasporto e messa in opera.
I pannelli STIFERITE sono leggeri e quindi non contribuiscono in modo significativo alla massa delle strutture, che rappresenta, per quelle monolitiche, il parametro principale per l’isolamento acustico. Nonostante ciò ricerche ed analisi di laboratorio, condotte su strutture edilizie mediamente leggere, hanno evidenziato come gli isolanti termici STIFERITE possano essere performanti, anche per la protezione acustica, in funzione della stratigrafia considerata.
URSA TERRA 70 SPRING[/caption]
URSA TERRA 70 SPRING è un pannello idrofobo semirigido idrorepellente realizzato in lana minerale trattata con speciali resine termoindurenti. Fa parte della gamma URSA TERRA, che si caratterizza per alte performance e attenzione alla sostenibilità grazie al legante ecocompatibile a base organica di origine vegetale. 70 SPRING nasce per l’edilizia dei sistemi a secco ed è particolarmente indicato per gli interventi di isolamento termico e acustico di pareti esterne, pareti interne di separazione e divisorie, controsoffitti, garantendo anche un ottimo livello di protezione passiva al fuoco.
Xella - Y-ACU[/caption]
Il blocco in calcestruzzo aerato autoclavato Y-ACU di Xella, un elemento per muratura sottile (sp.10, 12 e 15 cm, di densità 600 kg/m3), vanta prestazioni acustiche eccezionali testate in laboratorio.
Il nuovo sistema di pareti divisorie tra differenti unità immobiliari, massimizza il modello “massa-molla-massa” tramite l’uso di due murature dotate di diverso spessore e di diversa densità, con interposizione di un materassino isolante Y-ACUBOARD che smorza le frequenze del rumore che lo attraversa. L’uso del blocco Y-ACU ad alta densità, unito al blocco classico Ytong Y-PRO, permette di evitare l’intonaco interno tra le murature.
Prove di laboratorio hanno dimostrato che le pareti in calcestruzzo cellulare vantano prestazioni acustiche insuperabili.
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Il cartongesso, diffusosi prima negli Stati Uniti e poi nel Nord Europa, è ormai uno dei protagonisti dell’edilizia anche in Italia. È un materiale di cui sentiamo parlare molto in edilizia, ma spesso ci sfuggono i suoi molteplici utilizzi e di certo non immaginiamo in quanto di ciò che ci circonda, negli spazi che viviamo e frequentiamo ogni giorno, sia presente.
Lo spessore di queste lastre varia, anche se tra i più utilizzati ci sono quelli da 12-13 mm, così come le loro caratteristiche. Sono spesso abbinate ad altri materiali, come ad esempio degli isolanti, per la realizzazione di elementi quali contropareti o controsoffitti, ma anche pareti divisorie e componenti d’arredo, come librerie a muro o piccole nicchie.
La composizione e lo spessore delle lastre, quindi, possono variare in base all’utilizzo previsto e alle prestazioni che si vogliono garantire con il prodotto, in quanto oltre all’isolamento termico, possono essere necessarie particolari prestazioni in termini di isolamento acustico, resistenza all’acqua e all’umidità, resistenza meccanica o ancora antincendio.
Sono solo alcuni esempi, in quanto l’utilizzo del cartongesso in edilizia è ormai davvero consolidato e questo materiale è usato per molti scopi eterogenei.
Il successo di questo materiale da costruzione dipende dalle sue caratteristiche, oltre che dal prezzo contenuto, dalla facilità e velocità di posa: si applica velocemente e facilmente può essere rimosso, costa poco e ai progettisti piace molto perché è estremamente versatile e può essere modellato, assecondando così l’aspetto creativo del loro linguaggio. Inoltre si tratta di un materiale apprezzato anche per le buone caratteristiche termoisolanti.
Dopo di che, la versatilità del prodotto ha fatto sì che la sua diffusione aumentasse in modo esponenziale in tutto il mondo, fino al vero e proprio brevetto delle lastre in cartongesso, nei primi decenni del secolo scorso. Nel tempo, si sono susseguite ricerche e innovazioni, che hanno portato allo sviluppo di materiali diversi e con prestazioni sempre migliori. Inoltre per soddisfare tutte le esigenze del mercato, esistono anche produzioni ad hoc che rendono possibile la realizzazione di superfici curve e di forme irregolari e personalizzate. La costante ricerca di innovazione ha infatti contribuito ad apportare continue migliorie nel prodotto, agevolando ancor più la posa in opera da parte del cartongessista. Naturalmente è possibile dipingerlo o carteggiarlo per ottenere una finitura liscia e uniforme.
Al momento, sono molti i produttori presenti sul mercato che propongono soluzioni che, negli anni, hanno sempre cercato di rispondere alle nuove esigenze del settore. Una tendenza particolarmente significativa, ad esempio, è quella della sostenibilità, che porta le aziende ad investire su prodotti a impatto ambientale ridotto. Il cartongesso, in questo senso, ha buone prospettive di sviluppo, in quanto parte già da una composizione che prevede l’utilizzo di materiali naturali. Le prestazioni di sostenibilità possono essere ulteriormente migliorate, ad esempio ricorrendo al riuso e al riciclo dei materiali, sfruttando a pieno le cosiddette materie prime seconde.
Un altro uso diffuso è quello che prevede la realizzazione di contropareti attrezzate, che possono ospitare impianti, cavi e tubi di diversa misura. In questo caso, le lastre vengono fissate direttamente alla parete esistente ad una distanza che risponda alle esigenze del caso.
Questo fissaggio viene effettuato con apposite colle o con giunzioni metalliche. Anche nel caso dei controsoffitti, è necessario realizzare un telaio di sostegno in alluminio che, formando una griglia, regge i pannelli. Molto spesso, oltre a migliorare l’isolamento termico e acustico e ad ospitare gli impianti, i controsoffitti in cartongesso vengono integrati con sistemi di illuminazione composti di faretti e punti luce di diversa natura.
Il costo di una struttura in cartongesso dipende dall’acquisto del materiale e e dalle dimensioni delle pareti o dei soffitti in cui verrà utilizzato. Se di dimensioni standard e senza particolari trattamenti di eventuali materiali isolanti e dei supporti metallici per il fissaggio dei pannelli, si aggira intorno ai 20 euro al mq. A questi costi, va poi aggiunta la manodopera. In generale, una parete in cartongesso base può costare tra i 30 e i 40 euro al metro quadro. I costi aumentano nel caso di pareti isolanti, anti-umidità o REI.
Bioisotherm - BioGips[/caption]
Le lastre prefabbricate in gessofibrato BioGips di Bioisotherm vengono utilizzate per la realizzazione di pareti divisorie autoportanti e contropareti, con ottime caratteristiche termiche, acustiche e di protezione al fuoco (raggiungono la prestazione al fuoco EI 120/180).
Sono formate da gesso ceramico fibrorinforzato, con incastro maschio/femmina presente su tutti i bordi perimetrali e assicurano ottime prestazioni meccaniche e resistenza agli urti.
La lastra, nella versione standard o idrorepellente, è particolarmente adatta agli ambienti più umidi.
Tra i vantaggi il sistema è realizzato in gesso, materiale 100% naturale in grado di assorbire l'umidità e che svolge funzione antibatterica. La posa è facile e veloce.
BioGips si può utilizzare sia nelle nuove costruzioni che negli interventi di riqualificazione con isolamento dall'interno.
Il pannello semisandwich prefabbricato GIBITEC PLUS di Ediltec è formato da una lastra di cartongesso di spessore 13 (o 10) mm accoppiata ad un pannello POLIISO PLUS® rivestito in carta metallizzata multistrato. E' indicato per l'isolamento di pareti e soffitti dall'interno.
I pannelli hanno dimensioni standard pari a 1200 x 3000 mm (o 2000 mm) e sono disponibili in vari spessori.
Lastra fonoisolante GIPSLINE TXT[/caption]
Una parete sottile può essere isolata facilmente? L’ultima tendenza negli interventi di ristrutturazione impone la costruzione di pareti divisorie leggere e di ridottissimo spessore, e la stessa esigenza si ripresenta per pareti e solai esistenti che devono essere risolti in pochi centimetri.
La lastra fonoisolante GIPSLINE TXT, marcata CE secondo la norma UNI EN 14190, è adatta per la realizzazione di contropareti e controsoffitti in cartongesso al fine di migliorare l’isolamento acustico di pareti e solai; può essere utilizzata sia in aderenza che con apposite strutture metalliche.
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Lastra fonoisolante GIPSLINE TXT[/caption]
Il prodotto è composto da una lastra SOUNDBLOCK, pannello in gesso rivestito a bordi assottigliati, con cuore ad alta densità e rinforzato con fibre di vetro, di spessore 12,5 mm e da un elemento fonoimpedente in TXT. Svolge funzione fonoisolante ma anche estetica grazie al rivestimento di una faccia con cartoncino color bianco, tanto da essere spesso utilizzata come finitura a vista del pacchetto acustico.
Il prodotto TXT con uno spessore di 7 mm, sovrapposto al SOUNDBLOCK, è realizzato in materia prima riciclata e nuovamente riciclabile a fine vita del fabbricato; è costituito da cascame di tessuti di colore bianco, ottenuto da una miscela igienizzata e sterilizzata di filamenti di cotone, lino e lana, mantenuto in lastre per mezzo di collante polipropilenico.
Per migliorare l’isolamento acustico di pareti esistenti in laterizio e ristrutturare un’abitazione, GIPSLINE TXT è la soluzione più semplice ed efficace nell’applicazione di lastre fonoisolanti accoppiate a cartongesso in aderenza alla muratura, senza struttura metallica, prestando attenzione nella verifica del supporto: che sia continuo, piano e privo di asperità.
Il prodotto è dotato di certificazione secondo Italian CAM Edilizia e French VOC Regulation che ne convalida le bassissime emissioni di VOC in ottica di un’elevata qualità dell’aria nell’ambiente interno.
Lastra Gypsotech® GypsoSIMPLY di Fassa Bortolo[/caption]
Operazioni facilitate anche grazie ai bordi assottigliati che assicurano un’avvitatura più facile e resistente. Gypsotech® GypsoSIMPLY, inoltre, ha una durezza superficiale migliorata e prestazioni meccaniche pari di una lastra marcata NF, è conforme ai CAM ed è sostenibile, anche perché per realizzarla serve un minore consumo energetico.
Tra i punti di riferimento del settore col suo sistema Gypsotech®, Fassa Bortolo offre anche una serie di interessanti soluzioni dedicate ai sistemi a secco per esterni.
Gli involucri stratificati a secco non solo soddisfano puntualmente i requisiti prestazionali standard (meccanico, termico, acustico antincendio), ma permettono di ottenere elevati livelli di efficienza energetica, sostenibilità economica ed ambientale, oltre a comportare indubbi vantaggi costruttivi.
Ad esempio, un involucro a secco pesa circa 1/3 rispetto a una parete in laterizio e abbatte i costi delle opere di fondazione, dei volumi di scavo e di getto.
L’elevato isolamento termo-acustico assicura prestazioni energetiche e di comfort molto elevati. Grazie all’industrializzazione del processo edilizio i tempi di costruzione si abbattono del 50 – 60%; trattandosi di una costruzione a secco sono eliminati i quotidiani problemi ed i lunghi tempi di asciugatura e maturazione, e anche gli impianti vengono integrati più facilmente nelle intercapedini che caratterizzano il sistema. L’involucro è altamente personalizzabile ed aggiornabile nel tempo a fronte di nuove esigenze (ad esempio il cambio della destinazione d’uso).
Per semplificare l’approccio di progettisti e applicatori a questa tecnica costruttiva, Fassa Bortolo ha recentemente pubblicato anche un manuale tecnico per l’uso del sistema GYPSOTECH® per esterni, scaricabile gratuitamente del sito dell’azienda, una guida dettagliata per la scelta e la posa in opera dei sistemi a secco, in grado di fugare qualsiasi dubbio.
Una prima sezione del manuale è dedicata alle norme e alle certificazioni, fondamentali per gli appalti pubblici, ma importanti anche per gli utenti sempre più attenti alle tematiche ambientali.
Segue una descrizione del sistema per esterni con la presentazione delle tipologie di lastre e componenti disponibili e la proposta delle soluzioni tecniche specifiche per pareti, contropareti e controsoffitti esterni, ricche di utili dettagli su prestazioni e comparazione tra le varie soluzioni, in modo da scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. C'è infine un'ultima parte dedicata a istruzioni operative e procedure di installazione.
IsolGypsum Special di Isolmat[/caption]
Le sue caratteristiche tecniche e di salubrità assicurano il rispetto dei CAM-Edilizia per i materiali per l’isolamento acustico e termico. La sua ampia versatilità la rende adatta sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni.
Disponibile anche nella versione Isolmant Special Super Green: un’innovativa lastra in cartongesso con una percentuale di riciclato del 35% (la più alta presente sul mercato) accoppiata a Isolmant Special Fossil Free (lo speciale polietilene Isolmant di origine non fossile).
Saint-Gobain – Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air®[/caption]
Saint-Gobain è un'azienda particolarmente attenta all'ambiente e alla sostenibilità, oltre che alla qualità dei prodotti: la lastra in cartongesso Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air® del marchio Gyproc, si caratterizza per il più alto contenuto sul mercato di materiale riciclato certificato. Il 35% della lastra ad alte prestazioni, proviene infatti dagli scarti di cartongesso. Ma non solo, coerentemente con la filosofia aziendale di attenzione all'economia circolare, la lastra è riciclabile al 100% limitando in questo modo il proprio impatto lungo tutto il ciclo di vita del prodotto.
Gli utilizzi della lastra sono molteplici, in soluzioni a parete, controparete e controsoffitti, garantendo in caso di parete divisoria ottime prestazioni in termini di potere fonoisolante Rw = 58 dB, resistenza al fuoco di EI 90 (Hmax=5 m) e resistenza agli urti .
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La parete divisoria Gyproc SA 125/75 L DG ECO STD è formata da due lastre Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air®, due lastre in gesso rivestito Gyproc Wallboard e uno strato di materiale isolante in lana di vetro Isover AcustiPAR 4+, da inserire nell’intercapedine tecnica tra i montanti della struttura metallica.[/caption]
Activ’Air®, la tecnologia di cui è dotata la Gyproc DuraGyp ECO, garantisce alla lastra l'assorbimento e la neutralizzazione fino al 70% della formaldeide che si trova negli ambienti interni. Activ’Air® è in grado di metabolizzare e rendere inerti a lungo le sostanze chimiche senza che poi vengano rimesse in ambiente.
In termini di rispetto ambientale, la lastra è certificata Eurofins Indoor Air Comfort Gold in quanto rispetta i più rigidi standard europei ed internazionali di ridotte emissioni nell’aria di VOC. E' inoltre conforme ai requisiti fissati dal D.M. 11 ottobre 2017 sui Criteri Ambientali Minimi e si può dunque utilizzare nelle costruzioni green. La lastra concorre a ottenere i crediti per raggiungere i principali standard e protocolli di sostenibilità ambientale degli edifici, quali LEED, WEEL e BREEAM.
Pannelli STIFERITE RP per l'isolamento termico a soffitto o parete da interno[/caption]
STIFERITE ha sviluppato un prodotto specifico per risolvere gli eventuali problemi che possono sorgere negli interventi di riqualificazione quando sia necessario l’isolamento termico dall’interno di pareti o soffitti. Si tratta di interventi che provocano una riduzione dei volumi e delle superfici utili che è necessario limitare il più possibile con soluzioni efficienti.
STIFERITE RP è un pannello formato da una lastra in cartongesso da 13 mm di spessore accoppiata ad uno strato isolante in schiuma polyiso che, sul lato caldo a contatto della lastra in cartongesso, è dotato di un rivestimento che funziona da schermo al vapore, che evita la formazione di condense interstiziali, mentre dall’altro lato la schiuma è protetta da un rivestimento adatto all’incollaggio diretto sui vari materiali che si possono usare per le pareti.
STIFERITE RP assicura ottime prestazioni isolanti e valori di conducibilità termica molto bassi (lD = 0,022 W/mK) che garantiscono, a parità di isolamento ottenuto, di limitare in maniera significativa lo spessore di isolante utilizzato. Più nel dettaglio il pannello assicura la medesima prestazione termica dei materiali isolanti alternativi ma con spessori del 30-40% inferiori.
Tra i molti vantaggi i pannelli STIFERITE RP sono leggeri e vengono forniti già accoppiati a lastre in cartongesso. La posa in opera, sia a parete che a soffitto, è semplice e veloce, anche tramite incollaggio diretto senza l’utilizzo di orditure metalliche. Inoltre è possibile realizzare i pannelli con la medesima altezza delle superfici da coibentare, limitando in questo modo il numero dei giunti e i tempi di lavorazione per la loro sigillatura.
I Pannelli sono realizzati nel rispetto ambientale e sono conformi ai CAM - Criteri Ambientali Minimi, garantiscono ottime prestazioni di reazione al fuoco con classificazione B s1 d0.
[post_title] => Cartongesso: caratteristiche, applicazioni e costi
[post_excerpt] => Il cartongesso è un materiale versatile e molto utilizzato in edilizia, che offre diversi vantaggi, tra cui leggerezza, semplicità di installazione e versatilità.
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A seconda del materiale che costituisce l'isolante entrano in gioco valori differenti relativi alle diverse proprietà. Un esempio è dato dalla conduttività, caratteristica che definisce il passaggio del calore attraverso un materiale e che nei materiali isolanti termici rappresenta una delle distinzioni che offrono un'indicazione delle prestazioni.
Ogni isolante termico in commercio ha una propria peculiarità, migliore risposta al fuoco (migliore isolamento acustico ecc.), la scelta del materiale, quindi, deve essere ponderata sulla base dell'obiettivo che si vuole raggiungere.
I materiali maggiormente utilizzati sui sistemi a cappotto sono EPS, con grafite e non, lana di roccia, poliuretano e resina fenolica, caratterizzati da una bassissima conducibilità e utilizzabili con spessori ridotti.
Un parametro fondamentale da prendere in considerazione è il coefficiente medio globale di scambio termico H't che spesso nei software viene, erroneamente, valutato sull'unità immobiliare.
La legge, infatti, dice che per ristrutturazioni importanti di primo livello la verifica di H't si effettua per ogni unità immobiliare; nel caso delle ristrutturazioni importanti di secondo livello le cose cambiano e la valutazione è fatta sulla superficie di uguale orientamento interessata, che se fosse comune a più unità immobiliari interesserebbe solo la porzione relativa all'unità in cui si sta effettuando l'intervento, includendo anche le parti finestrate.
Il percorso per raggiungere questo ambizioso obiettivo è difficile, soprattutto in Italia dove la maggioranza del parco edile risale agli anni '50 e risulta essere fortemente energivoro, ma va fatto. In che modo?
Analizzando punto per punto tutte le problematiche e cercando di risolverle. Bisogna poi considerare diversi scogli quali la diversa classificazione energetica all'interno dell'UE, i nuovi requisiti, che devono essere ottimizzati in funzione dei costi, e una corretta e comune considerazione della sostenibilità, per non parlare della necessità di meccanismi finanziari per sostenere le onerose spese di riqualificazione.
L’Ing. Matteo Borghi, che per ANIT segue le attività a livello legislativo e normativo, ha trattato il tema della corretta progettazione dell’isolamento acustico nei vari contesti, considerando tutti gli aspetti quali le esigenze dei committenti, le richieste del settore e gli strumenti a disposizione dei professionisti per eseguire i calcoli necessari.
Il punto di partenza di una qualsiasi analisi è capire quali caratteristiche debba avere un ambiente per essere acusticamente confortevole.
Molto semplicemente "Deve essere isolato in maniera corretta e adeguata da rumori che arrivano dall’esterno o da altre stanze". Le tipologie di rumori sono diverse, ognuna va correttamente valutata e le partizioni che delimitano l’involucro devono isolare in maniera adeguata considerando i limiti di legge e il comfort richiesto nelle diverse stanze.
Come dicevamo le sorgenti sono varie: ci sono i rumori aerei (per esempio le voci), quelli degli impianti (che possono essere a funzionamento continuo, quando il rumore è costante e non deve superare determinate soglie, o discontinuo e in questo caso si dovranno rispettare valori limite); i rumori da impatto (calpestio, spostamento di mobili) e l’isolamento rispetto ai rumori che arrivano dall’esterno (isolamento di facciata).
Certo non è semplice definire cosa significhi isolamento acustico adeguato: dipende dai limiti di legge ma anche dalle esigenze del committente e dalla destinazione d’uso dell’ambiente: una camera da letto e un ufficio hanno necessità chiaramente differenti.
Inoltre un ambiente deve garantire adeguata privacy acustica: le persone che stanno fuori da una stanza non devono sentire quanto avviene dentro, rispetto agli stessi parametri già visti.
Un altro aspetto importante è legato all’adeguata acustica interna a seconda della destinazione d’uso: le stanze non devono essere eccessivamente riverberanti.
Il DPCM definisce le prescrizioni per quanto riguarda i diversi parametri e i limiti richiesti di abbattimento:
Nell’ottobre 2017 è stato emanato un nuovo decreto CAM, specifico per gli Appalti pubblici, che tratta anche il tema dell’acustica e specifica che gli edifici soggetti ad appalto pubblico devono raggiungere almeno la seconda classe acustica (ovvero buona) secondo la norma UNI 11367 (all’inizio dl 2023 è stata emanata la nuova versione), che definisce i criteri per la misurazione e valutazione di alcuni requisiti acustici prestazionali degli edifici e prevede 4 classi. Per determinare la classe in cui rientra un’unità immobiliare si procede con misurazioni fonometriche.
Il decreto CAM fissa inoltre determinate prestazioni per ospedali e scuole e parla di qualità acustica interna negli ambienti abitativi.
Dal 4 dicembre 2022 è entrato in vigore il nuovo decreto CAM che ha introdotto una grossa novità per quanto riguarda l’acustica relativa agli interventi su edifici esistenti: il decreto in pratica conferma quanto stabilito dalla precedente circolare ministeriale e stabilisce che si debbano applicare le prescrizioni in caso di ristrutturazione totale degli elementi edilizi (è richiesto di raggiungere la classe 2), mentre per le ristrutturazioni parziali si devono migliorare i requisiti preesistenti, tranne in specifici casi - se sia stata già raggiunta la classe 2, se ci siano vincoli architettonici o impossibilità di tipo tecnico - che comunque devono essere certificati con una relazione da un tecnico competente in acustica.
Gli strumenti a disposizione dei professionisti per fare calcoli previsionali e misure in opera su tutti gli aspetti sopracitati vanno definiti per le varie tipologie: rumori aerei, calpestio, facciate, tempo di riverberazione, impianti… Per ogni tipologia si deve partire dalle norme di riferimento che appunto chiariscono i calcoli e le misure in opera che si devono fare per stimare le prestazioni fonoisolati (quali fonometri usare, dove posizionare le casse, quale distanza tenere, come effettuare i rilievi…).
Semplificando molto, per quanto per esempio riguarda l’isolamento fonoisolante fra due partizioni, sovrapposte o vicine, si procede attivando una sorgente di rumore nell’ambiente emittente, si misura il livello di pressione sonora nell’ambiente emittente e in quello ricevente: dalla differenza tra questi livelli si può calcolare il potere fonoisolante delle varie partizioni. Ci sono poi modelli di calcolo analitico che valutano la prestazione fonoisolante delle partizioni.
Le norme ci spiegano come calcolare i vari percorsi sonori attraverso formule matematiche. Bisogna però sapere la prestazione fonoisolante misurata in laboratorio di una determinata partizione: il valore Rw (indice valutazione del potere fonoisolante del divisorio misurato in laboratorio) può essere certificato da laboratori accreditati che possono fare le misurazioni necessarie, oppure con l’aiuto della norma si possono fare dei calcoli previsionali per calcolare l’indice Rw.
Per concludere è possibile raggiungere un obiettivo di comfort acustico ma vanno seguiti i 4 passaggi: richiesta del committente, progetto, controlli e misure per certificare il raggiungimento degli obiettivi.
Sul sito ANIT è possibile approfondire tutti gli aspetti trattati dall’Ing. Borghi, in particolare sulla pagina Anit Risponde si trovano tutti i link dedicati ai limiti di legge e ai requisiti previsti.
Indice degli argomenti:
Questa tipologia di copertura viene chiamata anche “tetto freddo”, proprio per la presenza della ventilazione al di sopra dell’isolante, che la distingue dal “tetto caldo”, dove l’isolante è direttamente sormontato dal manto impermeabile.
Lo strato isolante può essere realizzato in differenti materiali e di solito viene posato tra i travetti in legno. Al di sopra dello strato isolante si predispone una guaina, ossia uno strato impermeabile che protegge l’isolante dall’acqua.
Dopo di che, si procede realizzando la camera di ventilazione, tramite la posa di un’ulteriore listellatura, in questo caso perpendicolare alla gronda. Lo spessore è determinato a seconda della pendenza e della lunghezza della falda. Questa seconda serie di listelli costituisce la base di appoggio per i pannelli che completano la camera di ventilazione.
Le entrate delle camere d’aria sono realizzate lungo la linea di gronda, mentre le uscite sono poste sulla linea di colmo che può essere a una o due falde. Nella maggior parte dei casi, il tetto ventilato non richiede la predisposizione di una barriera al vapore. Infatti la circolazione naturale dell’aria assicura l’eliminazione dei vapori provenienti dai locali sottostanti e permette al materiale isolante di smaltire con facilità la condensa eventualmente formatasi. Se così non fosse, andrebbe inserita una barriera al vapore al di sotto dell’isolante, come avviene nei tetti caldi.
Dal punto di vista estetico l’aspetto di un tetto traspirante è del tutto simile a quello di un tetto realizzato in modo convenzionale.
ISOTEC è indicato sia negli interventi di riqualificazione che nella realizzazione di nuovi edifici ad alte prestazioni di isolamento, concorrendo, grazie alle elevate prestazioni isolanti del poliuretano e alla perfetta continuità dell’isolamento, al raggiungimento delle più alte classi energetiche e assicurando ottimo comfort abitativo. Grazie alla conformità ai C.A.M. (Criteri Ambientali Minimi) tutti i prodotti della gamma Isotec sono utilizzabili in progetti che accedono al Superbonus 110%, e sono corredati della mappatura LEED® V4.
Per ottimizzare la posa è possibile scegliere il passo del pannello a seconda della dimensione del rivestimento, che viene fissato direttamente sul correntino, senza che siano necessarie altre sottostrutture di supporto, velocizzando in questo modo i tempi di realizzazione.
ISOTEC è formato da un pannello in poliuretano espanso ad alte prestazioni isolanti, che vanta una conduttività termica dichiarata λD 0,022 W/mK, rivestito con una lamina di alluminio goffrato su entrambe le facce. Il correntino metallico integrato nel pannello garantisce ottimo supporto per tutti i tipi di rivestimento. E' particolarmente indicato per le coperture tradizionali in tegole o coppi, ma si utilizza con successo anche con i rivestimenti metallici più moderni, continui e discontinui, o per originali coperture in ardesia o altra pietra naturale.
La ventilazione che si attiva fra il manto di copertura e l'isolante agevola lo smaltimento dell’umidità in inverno e del calore in eccesso in estate.
POLIISO® TEGOLA “DOPPIO PASSO” nasce, tra le varie versioni del sistema POLIISO® TEGOLA, per agevolare la posa. È un pannello leggero e compatto, quindi più facilmente maneggiabile.[/caption]
POLIISO assicura ottimo isolamento termico grazie al bassissimo valore di λD pari a 0,022 W/mK. I pannelli, facili e veloce da posare, sono classificati al fuoco EUROCLASSE E e sono portanti grazie all'inserimento, in lunghezza, di un profilo metallico portategole forato che favorisce la microventilazione sotto il manto di copertura. Il sistema vanta valori di resistenza alla compressione ≥ 150 kPa.
Il pacchetto prevede l'utilizzo di diversi prodotti: URSA SECO PRO 5, schermo sintetico barriera al vapore + URSA TERRA 66, pannello in lana minerale + URSA WOODLITH S, pannello in lana di legno mineralizzata + URSA SECO ALU, membrana altamente traspirante riflettente + URSA WOODLITH S + URSA SECO BIT, schermo barriera al vapore.
Grazie al basso valore di conducibilità termica (λD= 0,028 W/mK per spessori da 50 a 70 mm; λD= 0,026 W/mK per spessori da 80 a 120 mm; λD= 0,025 W/mK per spessori ≥ 120 mm), il pannello STIFERITE Isoventilato assicura ottime prestazioni isolanti in volumi e pesi contenuti. Un altro plus è lo speciale rivestimento superiore dotato di superficie antiscivolo che garantisce permeabilità al vapore e impermeabilità all’acqua.
Il sistema comprende diversi accessori tra cui Isotelo VB, telo impermeabilizzante con freno al vapore e Isoventilato Tape, nastro sigillante adesivo ad alte prestazione.
Indice:
Un sistema particolarmente efficiente viene proposto da Rockwool. Il sistema RedArt ha alla base la lana di roccia ROCKWOOL, che garantisce resistenza al fuoco, comfort acustico e durabilità nel tempo, diventando la scelta ideale per i progetti di riqualificazione così come per le nuove costruzioni.[/caption]
Realizzato con materiali di origine minerale, come calce, sabbia e acqua, l pannello Multipor, di Xella garantisce un contenimento nei consumi energetici e il massimo comfort abitativo. Fa parte del sistema di isolamento a cappotto Etics.[/caption]
X-FOAM® WAFER di Ediltec è una lastra isolante in polistirene estruso altamente resistente e adatta per la realizzazione di sistemi di isolamento a cappotto[/caption]
Dal punto di vista pratico, il cappotto termico esterno è composto da una serie di pannelli, disponibili in diversi materiali isolanti, applicati alle pareti con colle o specifici sistemi di fissaggio e ancoraggio. Una volta applicati i pannelli, verranno coperti da una rasatura armata e dalla finitura scelta.
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Isotec Linea di Brianza Plastica, realizzato in schiuma di poliuretano rigido autoestinguente, è la soluzione per l’isolamento termico delle facciate, che abbina in un unico prodotto un efficace sistema termoisolante e la struttura di supporto per il rivestimento di facciata in lastre metalliche o fibrocementizie. Ideale sia per edifici di nuova costruzione, che per interventi di ristrutturazione.[/caption]
Stiferite- Class SK Class SK è un pannello sandwich composto da una componente isolante in schiuma polyiso e rivestito, su entrambe le facce, con un velo di vetro saturato. È particolarmente adatto per i sistemi di isolamento a cappotto per esterni.[/caption]
Fassatherm di Fassa Bortolo, è un sistema a cappotto completo, composto da tre modalità di isolamento con lastre di diversa tipologia, da applicare in funzione dell’isolamento richiesto. Il sistema è composto da pannelli isolanti, collanti e rasanti e rivestimenti.[/caption]
STIFERITE, con lo scopo di assicurare la massima trasparenza, la completezza dei dati e la loro agevole interpretazione, ha scelto di attestare la conformità al criterio i) della propria gamma produttiva adottando due dei sistemi di attestazione citati dal DM 23 giugno 2022 n. 256:
a) una dichiarazione ambientale di Prodotto di Tipo III (EPD), conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma UNI EN ISO 14025, quali ad esempio lo schema internazionale EPD© o EPDItaly©, con indicazione della percentuale di materiale riciclato ovvero recuperato ovvero di sottoprodotti, specificandone la metodologia di calcolo;
b) certificazione “ReMade in Italy®” con indicazione in etichetta della percentuale di materiale riciclato ovvero di sottoprodotto;
Il rilascio delle EPD di Tipo III prevede il coinvolgimento e la verifica di un Ente Terzo, e consente di comunicare al mercato, oltre ai requisiti previsti dai CAM, anche i dati quantitativi relativi agli impatti ambientali durante l’intero ciclo di vita dei prodotti.
L’attestazione di conformità mediante EPD di tipo III offre a Stazioni Appaltanti, progettisti e committenti i seguenti vantaggi:
Le EPD STIFERITE sono rilasciate in conformità al sistema di certificazione del processo di elaborazione delle singole EPD, verificato e sorvegliato dall’istituto tedesco IBU (Institut Bauen und Umwelt e.V.) che aderisce alla piattaforma ECO PLATFORM. La piattaforma europea raggruppa i principali operatori del settore (tra cui EPD International System, EPD Italy, ecc.) e stabilisce il mutuo riconoscimento delle Dichiarazioni Ambientali rilasciate dalle singole organizzazioni.
Le EPD STIFERITE sono internazionalmente riconosciute e sono redatte in lingua inglese; il requisito relativo al contenuto di materiale riciclato è stato integrato nelle singole EPD alla pagina 3 all’interno del paragrafo “Base materials / Ancillary materials Core material” alla voce “Additional declaration”.
ReMade in Italy è un sistema di certificazione accreditato della verifica del contenuto di riciclato e di sottoprodotti in un materiale o in prodotti composti da diversi materiali. La certificazione ReMade in Italy prevede che le verifiche previste dal disciplinare siano effettuate da un Ente terzo abilitato al rilascio.
Nelle pagine del Quaderno Tecnico CAM sono riportate le dichiarazioni di conformità ai CAM dei prodotti STIFERITE complete dei link che rimandano ai documenti disponibili on line all’interno del sito di Stiferite.
SCARICA MANUALE DI POSA E DEPLIANT
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[post_content] => STIFERITE Isoventilato è un pannello costituito da schiuma polyiso rivestita sulla faccia inferiore con fibra minerale saturata e sulla faccia superiore con lo speciale rivestimento Laminglass, con superficie antiscivolo che assicura permeabilità al vapore e impermeabilità all'acqua.
Il pannello, di grande formato (1200 x 2400 mm), ingloba all’interno della schiuma due listelli in legno OSB di dimensioni 45x15 mm, posti a correre lungo l’intera lunghezza del pannello con interasse di 600 mm, utilizzati sia per il fissaggio del pannello al piano di posa e sia per l’ancoraggio degli elementi di finitura. Le linee tratteggiate presenti sul rivestimento superiore permettono di identificare la posizione dei listelli. Isoventilato si caratterizza per un basso valore di conducibilità termica che consente di ottenere elevate prestazioni isolanti utilizzando volumi e pesi contenuti.
Il pannello Isoventilato è indicato per l'isolamento di coperture ventilate ed è stato sviluppato soprattutto per rendere più rapida, sicura ed efficiente la posa in opera di coperture ventilate su profili metallici, che sono parte integrante del Sistema Isoventilato, o sui tradizionali listelli in legno qualora sia ritenuta utile una maggiore altezza della camera di ventilazione.
Il Sistema Isoventilato comprende numerosi accessori tra i quali Isotelo VB, telo impermeabilizzante con freno al vapore e Isoventilato Tape, nastro sigillante adesivo ad alte prestazioni.
Formato: 1200 x 2400 mm. Spessore variabile tra 50 e 140 mm. Il pannello è battentato ad “L” sui lati lunghi.
GUARDA IL VIDEO APPLICATIVO
E SCARICA MANUALE DI POSA E DEPLIANT
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[post_content] => Il pannello isolante in schiuma polyiso STIFERITE FIRE B è caratterizzato da un rivestimento in velo vetro mineralizzato su una faccia e sull'altra, da posizionare sul lato maggiormente esposto al rischio incendi, da un velo vetro addizionato da fibre minerali denominato STIFERITE FIRE B facer®.
Grazie alla particolare formulazione della schiuma poliuretanica, ed alle caratteristiche del rivestimento, STIFERITE FIRE B raggiunge l'euroclasse di reazione al fuoco B s1 d0, che rappresenta il livello di sicurezza più elevato ottenibile con un materiale organico.
Di particolare interesse e praticità di impiego anche la scelta di utilizzare il colore nero per il rivestimento; un dettaglio che rende "invisibile" lo strato isolante anche in presenza di giunti relativamente ampi tra gli elementi che compongono la facciata continua. È possibile quindi procedere alla finitura della facciata immediatamente dopo aver posizionato lo strato isolante eliminando i costi e gli oneri di posa dei tradizionali teli scuri con finalità estetiche.
Euroclasse di reazione al fuoco: B s1 d0
Conducibilità termica:
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[post_content] => STIFERITE Class SK
STIFERITE Class SK è un pannello sandwich costituito da un componente isolante in schiuma polyiso, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC, rivestito in velo di vetro saturato su entrambe le facce. STIFERITE Class SK è il pannello specifico per le applicazioni dall’esterno grazie alle sue ottime caratteristiche di stabilità dimensionale e di compatibilità e garanzia di adesione a rasanti, intonaci e collanti. E' utilizzato quindi per le applicazioni a cappotto sotto intonaco sottile, per la correzione di ponti termici e per l’isolamento di primi solai dall’esterno (sottoporticati). Stiferite Class SK è prodotto in dimensioni standard di 600 x 1200 mm con spessori da 30 a 140 mm. Diversi Sistemi Compositi di Isolamento Termico Esterno (ETICS) che prevedono l’impiego di STIFERITE. Class SK hanno ottenuto il Benestare Tecnico Europeo (ETA). Stiferite Srl è main partner di CORTEXA, il consorzio italiano per la cultura del Sistema a Cappotto.
Stiferite Class SK è prodotto da azienda certificata con sistema di qualità ISO 9001, avente la marcatura di conformità CE su tutta la gamma. Analisi ambientali: Ciclo di vita energetico LCA Stiferite Class SK spessore 60 mm (ISO 14040 e MSR 1999:2).
IL CAPPOTTO con STIFERITE Class SK Il sistema detto “a cappotto” consiste nell’isolamento esterno delle pareti perimetrali protetto da intonaco opportunamente armato con rete.
Questa applicazione richiede, oltre alle specifiche competenze tecniche ed esecutive degli applicatori, l’impiego di materiali in grado di garantire:
L’impiego di STIFERITE Class SK è la soluzione più idonea per l’isolamento termico mediante sistema a cappotto, e permette, rispetto a soluzioni che utilizzano materiali isolanti alternativi, di migliorare sensibilmente le prestazioni e l’economicità dell’intero sistema grazie a:
Le fasi applicative: Partenza a terra In corrispondenza della quota “0” del sistema verrà posato un profilo di partenza perfettamente in bolla. Qualora la partenza fosse in corrispondenza del marciapiede il profilo andrà fissato ad almeno 1 centimetro dal piano di calpestio.
Posa e fissaggio STIFERITE Class SK I pannelli STIFERITE Class SK saranno posati per file orizzontali, dal basso verso l’alto, con giunti sfalsati. In corrispondenza degli spigoli le teste dei pannelli dovranno essere alternate.
Spigoli, rientranze e punti particolari Gli spigoli vivi e le rientranze della facciata andranno protette con appositi profili in lega di alluminio. Il profilo sarà rinforzato da strisce di rete in fibra di vetro.
Armatura e finitura del sistema L’intonaco armato verrà realizzato direttamente sullo strato isolante mediante applicazione di un primo strato di rasante. Su questo, ancora fresco, verrà posizionata e annegata la rete di armatura in fibra di vetro apprettata, antialcalina e antidemagliante.
Class SK Stiferite - Isolamento a cappotto esterno
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L’ambizioso progetto, voluto dall’amministrazione, coinvolge l’intero complesso della Filanda e le relative aree pertinenziali che, oggi libere, saranno opportunamente attrezzate per attività ricreative all’aperto e di recupero motorio dei portatori di disabilità.
I fabbricati rimanenti, anch'essi da adeguare, ospiteranno diverse filiere legate a progetti di riabilitazione sociale (seribachicoltura, lattiero casearia, agricola).
Nasce così la struttura polivalente “Flilanda didattico-sociale”, mirata a garantire il benessere psico-fisico delle persone con disabilità, offrire loro l’opportunità di un reinserimento nel mercato lavorativo e creare per la comunità un punto di riferimento culturale, didattico, sperimentale e di promozione dei prodotti agroalimentari locali.
La filanda di Dignano, attiva dal 1857, ha rivestito un ruolo sociale importante, promuovendo il lavoro femminile. Ricostruita nel 1921 dall’imprenditore Banfi, a seguito di un incendio, è stata la più importante in Friuli, cadendo poi in disuso.
Il complesso, risalente agli anni 70, si trova nella zona occidentale della città, all'interno del quartiere Pozza Strada. È costituito da due corpi di fabbrica, uno a pianta rettangolare ed uno a croce greca, che si sviluppano per undici piani fuori terra e due piani interrati, e ospitano 286 appartamenti di dimensioni differenti.
Con il tempo, l'integrità e l'uniformità architettonica sono stati compromessi, con distacchi parziali dell'intonaco e deterioramento degli infissi originali e delle ringhiere.
L'arch. Martinetto e lo studio Box, che si sono occupati dei lavori eseguiti sul palazzo, hanno deciso di intervenire andando a migliorare l'efficienza energetica e la sicurezza delle strutture, preservandone la valenza estetica, ancora attuale e caratterizzante.
La complessità e la dimensione del progetto hanno reso necessario il coinvolgimento di diverse professionalità per la definizione delle opere impiantistiche e di quelle di efficientamento energetico, fra cui quella dell'ing. Lorenzo Balsamelli, che ha permesso al condominio di passare dalla classe energetica D all’attuale classe A1.
Il Jmuseo, il cui progetto è stato affidato all’arch. Giovanna Mar, si sviluppa su una superficie di 4.200 mq e per un’altezza di 27 metri.
Ostacolo maggiore per l'architetto è stato quello di superare la criticità rappresentata dalla forma triangolare del lotto, criticità trasformata in opportunità movimentando la struttura con stretti tagli verticali che segnano gli ingressi ed enfatizzano il contrasto con l'atrio a tutta altezza, illuminato da un lucernaio.
Il tema del triangolo si ripropone anche nel rivestimento esterno mediante una serie di forti grafismi in bianco e nero delle pannellature in alluminio con speciale foratura “Triangoli Optical” realizzata da Atena con tecnica Dot-Art.
Per poter garantire massima efficienza energetica e riduzione dei consumi derivanti dal condizionamento degli ambienti si è scelto di realizzare un sistema costruttivo a facciata ventilata che riveste i tamponamenti opachi coibentati con pannelli STIFERITE Fire B nello spessore di 120 mm.
Ne risulta una resistenza termica pari a 4,8 m2K/W.
Il pannello STIFERITE Fire B è, infatti, provvisto di un rivestimento di colore nero che non altera i giochi cromatici e la percezione della diversa forometria della superficie metallica.
Grazie alla compattezza e alla lavorabilità che caratterizzato i pannelli STIFERITE Fire B le opere di fissaggio, realizzate dall’impresa SA.VE., sono state più semplici e veloci: la prima operazione ha previsto l'incollaggio dello strato isolante alle strutture mediante adesivo poliuretanico, successivamente sono stati installati i fissaggi meccanici funzionali anche all’ancoraggio dell’orditura di sostegno del rivestimento metallico.
L'hotel, situato a Rimini, nasce dalla riconversione di una vecchia pensione sul litorale e si propone come la dimostrazione di una progettazione virtuosa e sostenibile nella quale si concentrano le novità di settore.
Mauro Santinato ha definito la realizzazione "un hub di sperimentazione sia per gli architetti coinvolti che per le aziende partner, un laboratorio creativo dove si concentra il nuovo dell’ospitalità".
La struttura offre il grande vantaggio della gestione autonoma a partire dalle pratiche di check-in fino al check-out. Le suite e le aree comuni si differenziano per scelte stilistiche ed atmosfere e sono dotate di attrezzature e tecnologie capaci di rispondere alle più diverse aspettative della clientela. Un aspetto che ha permesso all'hotel di aggiudicarsi il terzo posto nella graduatoria mondiale delle 25 strutture ricettive più di tendenza stilata dal sito web Tripadvisor.
Al centro della realizzazione originalità del design, qualità dei servizi offerti e attenta scelta dei materiali che hanno consolidato l'immagine vivace ed innovativa dell'imprenditoria romagnola nel settore dell'ospitalità.
L'intervento di ristrutturazione ha comportato una complessa organizzazione del cantiere e interventi importanti come gli scavi a piano terra, per aumentare le altezze dei locali, e l'installazione di un ascensore inserito nella torretta esterna.
Il sistema, denominato TermoK8 slim, dotato di marcatura volontaria CE sulla base di EAD, garantisce:
Per la coibentazione dei pavimenti è stato utilizzato, invece, il pannello STIFERITE GT di spessore 60 mm dotato di speciale rivestimento Power Facer per una conducibilità termica dichiarata λD di 0,022 W/mK; mentre l'isolamento termico della copertura piana è ottenuto con pannello STIFERITE Class B di spessore 160 mm e conducibilità termica dichiarata λD pari a 0,025 W/mK, specifico per applicazioni sotto manti impermeabili bituminosi.
Tutte le soluzioni fornite da Stiferite sono contraddistinte da Dichiarazioni Ambientali di Prodotto - EPD, dichiarazioni di conformità ai CAM, certificazione ReMade in Italy e mappature per l'utilizzo in edifici che accedono alle certificazioni di sostenibilità ambientale previsti dai protocolli LEED e ITACA.
[post_title] => Efficienza e sostenibilità: Stiferite per il DEMO Design Emotion
[post_excerpt] => Dall'idea visionaria di Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality, nasce DEMO Design Emotion, l'hotel di design alla cui realizzazione ha dato un contributo anche Stiferite con soluzioni efficienti e sostenibili.
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[post_content] => Lo stanziamento dei fondi europei ha permesso alla Regione Marche di intervenire sugli ospedali per incrementarne l’efficienza energetica e favorire lo sviluppo sostenibile. Nello specifico il programma ha previsto la riqualificazione energetica di tre Ospedali e due Residenze Sanitarie Assistenziali. Per l'ospedale di San Benedetto del Tronto l'obiettivo di efficientamento è stato raggiunto grazie all'utilizzo dei pannelli isolanti del marchio STIFERITE.
L’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto è stato sottoposto a un intervento di riqualificazione operato dalla società Rekeep.
Rekeep offre alle pubbliche amministrazioni la possibilità di erogare i suoi servizi con la formula del Partenariato Pubblico Privato, limitando l’utilizzo delle risorse pubbliche. Questa opportunità ha permesso ad ASUR di contrattualizzare le opere secondo il modello Energy Performance Contract (EPC) per il quale gli investimenti sono pagati in funzione del livello ottenuto di miglioramento dell’efficienza energetica prefissato.
Il sistema IVAS TermoK8 SLIM gode della Valutazione Tecnica Europea (ETA) e rientra nella classe di reazione al fuoco B s1 d0.
I pannelli impiegati per l’isolamento delle pareti continue spaziano tra i 140 mm e 160 mm, mentre altri pannelli STIFERITE Class SK di spessore 20 mm e 30 mm hanno permesso di isolare le spallette di porte e finestre e di correggere i ponti termici.
Questi pannelli sono caratterizzati da una particolare formulazione della schiuma polyiso e da un rivestimento di colore nero che consentono di ottenere la migliore classe di reazione al fuoco per materiali organici: B s1 d0.
La realizzazione della facciata ventilata conferisce all'ospedale una spiccata valenza estetica ed è stata possibile grazie all'impiego della soluzione Alucovering Piana F con trattamento seaside e verniciatura a polvere di poliestere tre colori.
Il fissaggio dei pannelli alla struttura è stato ottenuto mediante schiuma poliuretanica Tytan Styro, mentre il manto impermeabile è stato realizzato mediante una membrana bituminosa autoadesiva e con l'applicazione a spruzzo di poliurea per coperture complesse e densamente occupate da macchinari e attrezzature.
Indice:
L’operazione di riqualificazione urbanistica realizzata dal comune di Laives ha permesso di dare forma, con l’intervento della Cooperativa Golden, a 17 nuovi alloggi di varia metratura rispondenti ai requisiti di efficienza energetica CasaClima A “Nature”.
Ad occuparsi del progetto e della direzione dei lavori l’arch. Paolo Berlanda, il quale ha sviluppato un’opera che ruotasse completamente attorno al tema della sostenibilità ambientale, sia in termini di scelte formali che tecnologiche, prestando attenzione alla fruibilità, al comfort e all’integrazione con il paesaggio.
Ogni alloggio gode di un doppio affaccio che consente le condizioni ideali di irraggiamento solare per le zone giorno e di protezione per le zone notte, garantendo l’affaccio dei soggiorni su una profonda loggia mediante un’ampia vetratura e l’affaccio degli alloggi situati al piano terra sul giardino di pertinenza con patio coperto.
Grazie a queste caratteristiche e alla dotazione di un sistema automatico di ricambio controllato dell’aria in soggiorni, cucine e stanze da letto, l’Agenzia CasaClima ha premiato il progetto con assegnazione della prestigiosa classe CasaClima A Nature.
Questa certificazione, oltre a valutare gli aspetti energetici, prende in considerazione gli impatti sull’ambiente e sulla salute e il benessere degli abitanti valutando l’eco-compatibilità dei materiali, dei sistemi costruttivi, dell’impatto idrico dell’edificio, della qualità dell’aria interna, del comfort acustico, della illuminazione naturale e della protezione dal gas radon.
La ricca gamma di pannelli di diverse tipologie ha permesso di rispondere a tutte le esigenze applicative delle strutture opache dell’edificio, garantendo l’attenzione alla sostenibilità mediante Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) validata da Ente Terzo per l’intera gamma produttiva Stiferite.
Le pareti perimetrali sono state isolate mediante l’impiego di un sistema a cappotto che ha previsto l’utilizzo del pannello STIFERITE Class SK di spessore 180 mm, per il lato Sud, e 200 mm, per il lato Nord, ottenendo da quest’ultimo una resistenza termica pari a 8,00 m2K/W.
Questo tipo di pannello è testato e certificato in sistemi ETA specifici per sistemi a cappotto che ottengono la Euroclasse di reazione al fuoco B s1 d0.
L’isolamento della copertura piana è avvenuto, invece, impiegando pannelli STIFERITE GT con rivestimenti GT power insulation facer su entrambe le facce, registrando valori di conducibilità termica dichiarata λD pari a 0,022 W/Mk che hanno generato una resistenza termica di 12 m2K/W, con soli 250 mm di spessore.
Il pannello STIFERITE GT ha permesso di realizzare l’isolamento del pavimento del piano interrato al di sopra di un manto impermeabile di sicurezza, evitando fenomeni di umidità di risalita, mentre le pareti e il soffitto delle autorimesse interrate sono stati isolati con il pannello STIFERITE Fire B, di spessore 40 mm, specifico per applicazioni che richiedono elevate prestazioni di reazione al fuoco.
Per quanto riguarda i solai interpiano, nei quali sono stati installati gli impianti per il riscaldamento a pavimento, si è optato per l’applicazione del pannello STIFERITE GTE, nello spessore di 20 mm, con rivestimenti gas impermeabili di alluminio multistrato.
Grazie a questo pannello si è assicurata una conducibilità termica dichiarata λD pari a 0,022 W/mK.
Per la posa di impianti a pavimento STIFERITE ha reso disponibile, inoltre, come accessorio, un film di polietilene serigrafato a quadretti che facilita il corretto posizionamento dei tubi mediante clip.
[post_title] => Alloggi CasaClima A “Nature” con le soluzioni per l'isolamento Stiferite
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[post_content] => In occasione della fiera Klimahouse 2017 è stato presentato il nuovissimo manuale sull'isolamento termico realizzato da Stiferite.
Una pubblicazione che si propone come strumento di riferimento per la corretta progettazione e la posa dei prodotti Stiferite in poliuretano espanso rigido.
Il manuale riporta le principali applicazioni consigliate e le schede tecniche dei prodotti.
Il manuale è diviso in Applicazioni – Prodotti – Prestazioni
- Soluzioni per isolare: le principali applicazioni
- Pannelli
- Accoppiati
- Sistemi Termoisolanti
- Caratteristiche e Prestazioni
L'azienda studia e progetta prodotti che rispondono alle esigenze di isolamento termico dell'involucro, alla corretta messa in opera di materiali isolanti in poliuretano espanso rigido e di soluzioni innovative per raggiungere le migliori performance energetiche.
Con Stiferite è possibile avere pannelli isolanti che possiedono anche le migliori prestazioni di resistenza al fuoco.
Scarica il Nuovo manuale STIFERITE sull'isolamento termico
[post_title] => Problemi di isolamento termico? Ecco il nuovo manuale Stiferite
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Nato dalla ricerca dell’Azienda STIFERITE, FIRE B è un pannello in schiuma polyiso rivestito su una faccia da velo vetro mineralizzato e sull’altra, da posizionare sul lato maggiormente esposto al rischio incendi, da un velo vetro addizionato da fibre minerali denominato STIFERITE FIRE B facer®.
La sinergia tra le prestazioni della schiuma poliuretanica del poliuretano e quelle dell’esclusivo rivestimento permettono di ottenere la migliore classe di reazione al fuoco prevista per i materiali organici: B s1 d0.
Oltre all’eccellente comportamento al fuoco, il pannello STIFERITE FIRE B assicura le elevate prestazioni isolanti che caratterizzano l’intera gamma dei pannelli isolanti STIFERITE.
STIFERITE FIRE B è stato sviluppato per soddisfare le esigenze delle applicazioni edili che richiedono elevati livelli prestazionali di sicurezza agli incendi come, ad esempio, l’isolamento termico di facciate ventilate; il pannello STIFERITE FIRE B soddisfa le prestazioni richieste dalla Guida Tecnica “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili” del 15/04/2013.
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[post_content] => Per permettere un corretto deflusso delle acque meteoriche, le coperture piane o sub orizzontali (pendenza ≤ 5%) devono garantire valori di pendenza, costanti per l’intera superficie, non inferiori a 1 - 1,5%. Se questo importante parametro non viene rispettato si possono formare pericolosi ristagni di acqua che compromettono la funzionalità dell’intero pacchetto di coibentazione e impermeabilizzazione. ...alla soluzione.
Il SISTEMA STIFERITE PENDENZATO permette di progettare e realizzare elementi modulari preassemblati che costituiscono sia un perfetto strato di pendenza, correttamente orientato verso gli scarichi predisposti, sia uno strato termoisolante dimensionato in funzione del livello di prestazione energetica richiesta. Tutti gli elementi che compongono il SISTEMA, composto da base in polistirene espanso e pannello isolante in poliuretano all’estradosso, vengono assemblati all’interno degli stabilimenti STIFERITE utilizzando le tecnologie più opportune per assicurare una duratura ed efficace adesione tra i diversi materiali.
Tre sono le tipologie
Pendenzato Class S
Con pannello STIFERITE Class S, rivestito su entrambe le facce con velo vetro saturato. Idoneo per l'applicazione di membrane bituminose e sintetiche mediante sistemi di fissaggio a freddo.
Pendenzato Class B
Con pannello STIFERITE Class B, rivestito sulla faccia superiore con velo di vetro bitumato accoppiato a PP e su quella inferiore con fibra minerale saturata. Idoneo per l'applicazione di membrane bituminose mediante sfiammatura.
Pendenzato Class GTC
Con pannello STIFERITE GTC, rivestito su entrambe le facce con Politwin®. Idoneo per l'applicazione di membrane bituminose e sintetiche mediante sistemi di fissaggio a freddo.
Scarica la scheda tecnica del SISTEMA STIFERITE PENDENZATO
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[post_content] => Durante il ventennio fascista il Palazzo, ora sede della Corte dei Conti, è stato uno dei testimoni dei contrastanti contesti dell’epoca: destinato dapprima a sede della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N., organizzazione più nota come “camicie nere”) divenne poi, fino al 1990, caserma dell’Aeronautica Militare intitolata al martire delle Fosse Ardeatine, Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo. La pianta dell’edificio, che richiama la lettera M, originariamente in onore di Mussolini, mantenne il suo significato simbolico anche nella seconda dedicazione a Montezemolo, vittima dell’occupazione nazista.
Vittorio Cafiero (1901-1981), che ne fu uno dei progettisti, contribuì, durante il fascismo prima e nel secondo dopoguerra poi, a realizzare molte delle opere che caratterizzano il tessuto urbano della Roma del Novecento collaborando con i più famosi architetti dell’epoca.
I lavori per la nuova sede della Corte dei Conti hanno comportato una totale ristrutturazione dell’edificio, sia per adeguare gli spazi alle nuove esigenze distributive sia per garantire il rispetto dei parametri di sicurezza statica, sismica e di efficienza energetica.
Obiettivo del progetto è stato quello di garantire le esigenze di ammodernamento della struttura non modificando le caratteristiche architettoniche del complesso, sia per la sua valenza storica sia per la sua perfetta integrazione con la struttura urbanistica del quartiere Prati e con il grande edificio prospicente che ospita la sede centrale della Corte dei Conti.
L’esigenza di un recupero conservativo ha determinato la necessità di adottare soluzioni innovative quali, ad esempio, il rinforzo strutturale di travi e pilastri, per il miglioramento all’azione dei sismi, mediante placcaggio con profili presso piegati in vetroresina e ferro e fasciatura con tessuti in fibra di carbonio.
La necessità di adeguare le prestazioni termiche dell’involucro, senza intervenire sull’esterno delle grandi facciate in mattoni faccia a vista, ha determinato la scelta di applicare lo strato isolante sul lato interno delle pareti perimetrali.
E' stata scelta una soluzione perfettamente adeguata alle esigenze di comfort termoigrometrico di ambienti lavorativi occupati per un periodo limitato del giorno. Le pareti dotate di bassa capacità termica permettono infatti di raggiungere più rapidamente la temperatura interna prefissata richiedendo inoltre una potenza termica inferiore.
Per il tamponamento dall’interno delle pareti sono stati installati pannelli STIFERITE RP1 costituiti da pannelli STIFERITE GT, in schiuma polyiso espansa rigida (PIR) di spessore 70 mm, con rivestimenti Polytwin® su entrambe le facce, accoppiati ad una lastra di cartongesso da 12,5 mm di spessore.
I pannelli forniti nelle dimensioni di 1200 x 3000 mm, sono stati fissati alla muratura con diverse metodologie in funzione delle caratteristiche degli ambienti e delle condizioni del supporto:
Posa con fissaggio adesivo[/caption]
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Fissaggio a telaio metallico[/caption]
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Stuccatura dei giunti[/caption]
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[post_content] => Bolzano è sicuramente una delle città italiane dove si vive meglio; nel 2012, nonostante la crisi economica si sia fatta sentire anche al confine con l’Austria, la ricerca del Sole 24 Ore l’ha collocata, per la terza volta, al primo posto. Un primato che fotografa l’eccellenza della provincia nei sei settori valutati: tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero; tutti aspetti fortemente collegati alla qualità di un pensiero urbanistico che si impegna a coniugare gli stimoli produttivi del tessuto industriale e artigianale con il rispetto dell’ambiente, la qualità dell’aria, l’efficienza energetica, il benessere abitativo e quello sociale. Non è un caso quindi che dalla provincia di Bolzano abbiano preso il via tante iniziative di promozione dell’efficienza energetica: dal sistema di certificazione Casa Clima, al "Patto dei Sindaci" che Bolzano, assieme ad altre 200 città europee, ha sottoscritto a Bruxelles impegnandosi a ridurre le emissione di CO2oltre quanto stabilito dal Piano dell'UE. Sviluppo della qualità urbana ed efficienza sono i due criteri guida che hanno contrassegnato la nuova area urbana su cui sorge il "Centrum Residence" nel nuovo quartiere Firmian, ad ovest della città, realizzato davanti allo scenario del Castel Firmian che, dal 2007, ospita all’interno della Torre Bianca il Messner Mountain Museum dedicato al rapporto tra l’uomo e la montagna.
Un obiettivo raggiunto grazie all’adozione di un sistema di isolamento a cappotto particolarmente efficiente applicato direttamente sulle pareti esterni in muratura tipo Poroton di spessore 35 cm. La maggior parte delle superfici esterne, circa 45.000 metri quadrati, sono state isolate utilizzando i pannelli STIFERITE CLASS SK di spessore 120 mm che, grazie al bassissimo valore di conducibilità termica, 0,026 W/mK, assicurano al contributo del solo strato isolante una trasmittanza termica, U, pari a 0,216 W/m2 K. Sulla base dei calcoli termici effettuati dall’ing. Marina Bolzan (Studio Bolzan & Biasi, Bolzano) altri 2000 metri quadrati di pannelli STIFERITE CLASS SK, con spessori di 50, 80 e 100 mm, sono stati utilizzati per garantire l’assenza di ponti termici in punti particolari dell’edificio (soglie, logge e terrazze, ecc.). Il fissaggio dei pannelli STIFERITE CLASS SK alla struttura muraria è stato realizzato mediante collante INTRATHERM e tasselli tipo EJOT a vite mentre la finitura esterna ha previsto la soluzione acrilica ROEFIX. L’intero sistema è cappotto è stato applicato dall’Impresa ISOLEUR di Pederiva Roberto (Bolzano) con materiali forniti da BAUSTOFF + METALL ITALIA Srl (Bolzano).
Dati Cantiere CENTRUM Firmian - Via Resia - Bolzano Proprietà e Impresa Costruttrice: HABITAT – Via Roen Bolzano Progettista: Architetti Cappuccio – Donato – Macchi Cassia Direttore Lavori: Dott. Ing. Domenico Frangipane Calcolo Termici: Ing. Marina Bolzan (Studio Bolzan Biasi Associati) Impresa esecutrice Cappotto: ISOLEUR Di Pederiva Roberto Fornitore pacchetto: BAUSTOFF + METALL Srl Bolzano
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[post_content] => Stiferite propone al SAIE STIFERITE FIRE B, un pannello sandwich ideale per l'isolamento delle pareti ventilate, quando sia richiesta una elevata resistenza al fuoco.
E' costituito da un componente isolante in schiuma polyiso espansa senza l'impiego di CFC o HCFC, rivestito su una faccia da velo vetro mineralizzato e sull'altra, da posizionare sul lato maggiormente esposto al rischio incendi, da un velo vetro addizionato da fibre minerali denominato STIFERITE FIRE B facer®.
Il pannello FIRE B è indicato per l'isolamento di pareti ventilate, l'isolamento di tutte le applicazioni ove sia richiesta la più elevata prestazione di reazione al fuoco ottenibile da isolanti organici.
Dimensioni Standard mm 600 x 1200
Spessori mm 20 - 40 - 50- 60 - 70 - 80 - 90- 100 - 120 - 140
Fattore di resistenza alla diffusione del vapore acqueo: μ = 56 (EN 12086)
Resistenza alla diffusione del vapore acqueo: Z = 8.0 m2/hPa (EN 12086)
Assorbimento d’acqua: WL < 2 % (EN 12087)
Euroclasse di reazione al fuoco: B s1 d0 (EN 13501-1, EN 11925-2, EN 13823 SBI)
Prodotto da azienda certificata con sistema di qualità ISO 9001, avente la marcatura di conformità CE su tutta la gamma
STIFERITE
SAIE
Padiglione 22, Stand A50-B97[caption id="attachment_495013" align="aligncenter" width="600"]

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[caption id="attachment_452577" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_452578" align="aligncenter" width="600"]
[caption id="attachment_452579" align="aligncenter" width="600"]
Indice:
L'azienda è attiva da oltre 50 anni durante i quali ha prodotto oltre 170 milioni di metri quadrati di pannelli isolanti contribuendo al risparmio energetico e alla riduzione di emissioni nocive. Infatti i pannelli termoisolanti Stiferite in schiuma polyiso sono caratterizzati dai più bassi valori di conducibilità termica stabili nel tempo e rappresentano un'importante evoluzione delle tradizionali schiume poliuretaniche con significativi miglioramenti anche delle prestazioni meccaniche, della stabilità dimensionale, e del comportamento al fuoco.
I pannelli Stiferite godono di eccellenti prestazioni isolanti grazie alle quali è possibile limitare gli spessori dello strato isolante, ottimizzando il rapporto tra volume del costruito e spazio abitativo.
Stiferite offre diverse tipologie di pannelli che differiscono per formati, rivestimenti e prestazioni, soddisfacendo ogni esigenza di isolamento termico delle coperture, delle pareti e dei pavimenti.
Nuovo impianto Stiferite[/caption]
Ad oggi sono disponibili studi di LCA sull'intera gamma produttiva e Stiferite ha scelto di aderire al sistema di certificazione del processo di elaborazione delle singole Dichiarazioni Ambientali di Prodotto di livello III.
Come Ente Terzo per la verifica e la sorveglianza è stato selezionato l'istituto tedesco IBU (Institut Bauen und Umwelt), particolarmente attivo nel settore dei prodotti per l'edilizia, che prevede la verifica degli studi LCA in conformità alla norma UNI EN 15804, alle regole di categoria del pro-dotto (PCR) ed ai protocolli IBU.
Le EPD dei singoli prodotti sono disponibili su richiesta presso l'Ufficio Tecnico Stiferite.
Taglio di un pannello termoisolante Stiferite[/caption]
Le soluzioni per l'isolamento termico in edilizia e nell'industria del marchio si basano sull'impiego di schiuma poliuretanica di tipo polyiso (PIR) che, dal 2000, rappresenta una importante evoluzione delle tradizionali schiume poliuretaniche e permette di ottenere significativi miglioramenti delle prestazioni meccaniche, di stabilità dimensionale e di reazione al fuoco.
Nella gamma di prodotti sono disponibili: