Il prodotto ha lunghezza standard di 60 cm, spessore variabile da 6 a 20 cm e larghezza che dipende dalla richiesta di ciascun progetto.
I profili metallici sono in lamiera zincata a caldo da 8/10 mm di spessore, sagomati a C. Per i montanti è possibile la realizzazione con un lato a vista e l’altro annegato nell’EPS, oppure con entrambi i lati annegati nell’EPS, impedendo così la formazione di ponti termici.
Grazie all'impiego di questa soluzione, la posa in opera risulta semplificata, i tempi di cantiere e i costi vengono ridotti, e si assicura al contempo un migliore isolamento termico.
Il procedimento di installazione, simile a quello tradizionale, prevede un completamento all’estradosso di una soletta di calcestruzzo dello spessore definito dal progettista, rinforzata con rete elettrosaldata.
Il sistema Bio-KP permette di aumentare la prestazione termica dell’edificio riducendo i consumi energetici di riscaldamento invernale e impedisce la formazioni di muffa o condense, garantendo un miglioramento delle condizioni di confort abitativo interno.
Bio-KP è particolarmente indicato per le operazioni di ristrutturazione ed è costituito da lastre isolanti in polistirene espanso (Standard o Neopor), da accessori per il fissaggio delle lastre, rete in fibra di vetro, rasanti e rivestimenti finali colorati acrilici, silikati o silossanici.
Il sistema Bio-KP può essere applicato su diversi tipi di supporto e su qualsiasi forma e struttura della facciata.
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Realizzazione di un edificio con isolante Bio-KP[/caption]
Queste lastre prefabbricate sono costituite da gesso ceramico fibrorinforzato, con incastro maschio/femmina presente su tutti i bordi perimetrali, e possiedono notevoli caratteristiche meccaniche resistendo ai carichi domestici leggeri e a carichi appesi fino a 60 Kg.
Lo spessore delle lastre BioGips è fisso di 25 mm, mentre le dimensioni possono variare tra 120 x 70 cm o 120 x 60 cm a seconda dell’altezza della parete.
Grazie alla resistenza agli urti dimostrata, il sistema risulta essere particolarmente utile come parete divisoria anche tra ambienti a destinazione diversa e per contropareti con eccellenti caratteristiche termiche, acustiche e di protezione al fuoco, particolarmente indicate per edifici scolastici e ospedalieri o per riqualificare pareti esistenti.
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Pareti interne rifinite a intonaco realizzate con BioGips[/caption]
Il sistema Biogips risulta particolarmente vantaggioso anche per la riqualificazione dell'esistente con l'isolamento dall'interno. Le ridotte incidenze murarie permettono di ottenere una nuova controparete ad alto isolamento termico, acustica performante per difenderci dai rumori esterni e con prestazione al fuoco fino a EI 120.
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[post_content] => Argisol è un sistema di costruzione modulare antisismico che comprende una serie completa di blocchi cassero pre-assemblati per la realizzazione di pareti portanti in calcestruzzo armato gettato in opera.
Il sistema è formato da due lastre di spessore variabile in polistirene espanso Neopor®, distanziate da staffe in lamiera zincata inglobate nel blocco, che garantiscono la tenuta del cassero durante la colata di calcestruzzo, mentre l'alloggiamento delle barre d’armatura orizzontali è reso possibile dai distanziali opportunamente sagomati.
Casseri Argisol per costruzioni anti-sismiche[/caption]
Questi pannelli sono realizzati in polistirene espanso e presentano una larghezza standard di 60cm.
Sono costituiti da un incavo centrale che ospiterà il travetto portante in c.a. ed un fondello isolante ad unione delle due parti di alleggerimento in EPS (sotto il travetto) con spessore che può variare da 4 cm a 8 cm.
All'interno di ogni pannello sono presenti due tralicci metallici “tipo Pittini”, che lo rendono autoportante in prima fase fino a 2,00 mt, e due profili a “C” con interasse di 30 cm funzionali per l’ancoraggio del rivestimento in cartongesso.
I pannelli Termosolaio si adattano, per lunghezza e spessore, alla luce da coprire ed ai carichi gravanti.
Grazie alla loro leggerezza possono essere movimentati a mano da soli due operatori e risultano essere calpestabili subito dopo la posa, garantendo sicurezza agli operatori in movimento sopra l’impalcato.
Per rifinire l’intradosso del solaio è possibile applicare dell'intonaco oppure fissare le lastre in cartongesso direttamente ai profili.
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Pannelli Termosolaio nelle prime fasi di posa[/caption]
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L’edilizia e l’architettura si confrontano quotidianamente con aspetti quali la sicurezza sismica degli edifici, importante per l’intero territorio nazionale. Sono state diverse, ormai, le emergenze che hanno dimostrato l’importanza di costruzioni sicure, adeguate e in grado di rispondere correttamente agli eventi sismici.
Una casa antisismica è in grado di resistere a scosse di terremoto anche superiori a magnitudo 7 e a scosse in successione, mantenendo le proprie caratteristiche antisismiche e senza subire danneggiamenti consistenti.
Questo non significa che non si possano verificare danneggiamenti, ma che questi sono di entità limitata e facilmente riparabili, senza inficiare la sicurezza per le persone che vivono quegli edifici.
Va ricordato che molti edifici in Italia sono stati realizzati prima che fossero definite precise norme relative alla sicurezza sismica e che è fondamentale prevenire i problemi sugli immobili esistenti grazie prima di tutto alla diagnostica.
L’Italia affrontò il tema delle zone sismiche già all’inizio del secolo scorso, a seguito dei terremoti di Reggio Calabria e Messina del 1908.
Inizialmente la mappa sismica era frutto degli eventi registrati in quegli anni, evidenziando zone a rischio sismico quelle in cui in quel periodo si erano effettivamente registrati eventi e indicando come prive di rischio zone che, in realtà, erano sismiche. Da questa mappatura, nasceva un obbligo di rispetto della normativa antisismica dell’epoca.
Chiaramente, le evoluzioni normative che si sono susseguite in un secolo di storia sono state notevoli. Le origini delle regole in vigore oggi si possono trovare nella Legge n. 64 del 1974, che offriva un quadro di riferimento per la classificazione del territorio e per redigere di conseguenza tutte le norme tecniche necessarie.
Un altro importante cambiamento è stata l’ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003, successiva al terremoto che colpì il Molise e la Puglia. Da quel momento, tutto il territorio nazionale è stato classificato come sismico, distinguendo 4 differenti zone. Vanno da 1 a 4 e rappresentano diversi livelli di pericolosità decrescenti, eliminando in questo modo la presenza di comuni esclusi dal tema della sicurezza sismica. Le Regioni hanno poi avuto la facoltà di modificare la classificazione del proprio territorio, senza andare sotto il livello minimo previsto a livello nazionale per quell’area. In alcuni casi, ad esempio, non si è utilizzata la classe 4, ovvero quella che indica la minor pericolosità, oppure si sono introdotte delle sottoclassi per specificare meglio le caratteristiche del luogo.
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I sistemi di consolidamento di Bossong con ancoraggi a iniezione controllata: attraverso l’inserimento di elementi metallici all’interno di strutture in muratura miglirano la resistenza e il comportamento globale delle strutture.[/caption]
Portò anche alla nuova disciplina antisismica, con il DM 14 settembre 2005, che introduce le Norme tecniche per le costruzioni, un unico testo di riferimento per il settore, prevedendo un periodo transitorio durante il quale era possibile applicare la normativa precedente. Ciò porto ad una loro scarsa applicazione, visto che il DM 14 gennaio 2008 approvò le NTC 2008, poi aggiornate nel 2018. Nel febbraio 2019 sulla GU è stata poi pubblicata la Circolare con le istruzioni per l’applicazione dell’Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”. Secondo quanto indicato da queste norme, per ogni edificio si individua un valore di accelerazione di picco da utilizzare nei calcoli per la costruzione, che si ricava grazie alle coordinate specifiche del luogo. Infatti, al di là di quale sia la classe del comune di riferimento, il territorio si è suddiviso in una maglia che individua per ogni punto un valore di pericolosità. Questa maglia è fatta di quadrati di 5 km di lato e copre l’intero Paese.
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Blocchi Taurus Bio per muratura armata di Gruppo Stabila. E' microporizzato con farina di legno vergine, in grado di assorbire le tensioni trasmesse dalle barre verticali. E' un sistema antisismico che aiuta a realizzare una muratura resistente alle sollecitazioni.[/caption]
Un ultimo riferimento da considerare sono le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni del 2020, che trattano anche le modalità per attestare l’efficacia degli interventi effettuati.
In conclusione, emerge un’attenzione sempre più elevata per la sicurezza, con la richiesta di progettare e costruire con consapevolezza della vocazione sismica del territorio italiano. Il concetto chiave è quello di “prevenzione”: lo scopo è prevenire il ripetersi di eventi drammatici accaduti in passato, tramite costruzioni adeguate.
Cambia, quindi, il livello di riduzione del rischio raggiungibile. La scelta, non è sempre libera, in quanto in caso di sopraelevazioni, ampliamenti con opere connesse alle strutture esistenti, variazioni di destinazione d’uso e trasformazione radicale della costruzione, è obbligatorio l’adeguamento sismico.
Poi, sulla base dell’analisi geologica effettuata, la progettazione antisismica viene realizzata attraverso alcune tecniche e pratiche specifiche. Tra queste, c’è il ricorso a nuclei di irrigidimento, ovvero dei setti o degli elementi tridimensionali, come un vano tecnico, che sono rigidamente collegati con la struttura e che hanno lo scopo di assorbire le azioni orizzontali causate dal terremoto.
Tutti i nodi strutturali devono essere progettati con molta attenzione ed è meglio optare per piante e geometrie regolari, in cui sviluppare a tutta altezza gli elementi rigidi verticali. Per interrompere la continuità della struttura, si possono utilizzare degli appositi giunti. Anche le fondazioni sono un elemento particolarmente importante, in quanto devono essere progettate e realizzate in modo da evitare che, in conseguenza ad un sisma, si verifichino spostamenti permanenti.
Inoltre, nelle NTC del 2008 si impone il rispetto degli Stati Limite, ovvero è necessario fare in modo che ogni componente della struttura garantisca la sicurezza delle persone, subendo danni ma senza crollare. Infine, nei punti più delicati o esposti alle sollecitazioni, è possibile collocare dei dissipatori di energia, in grado di assorbire le azioni deformanti e preservare la struttura.
Gli isolatori sismici, invece, possono essere posizionati tra le fondazioni e la struttura verticale, in modo da isolare la frequenza della struttura da quella del terremoto e trasmessa attraverso le fondazioni.
Che si tratti di costruire un nuovo edificio o di intervenire su uno esistente, la tecnologia offre soluzioni e materiali adeguati ad ogni esigenza.
Il mercato, infatti, ha visto un’importante evoluzione in termini di attenzione al tema antisismico, in parte dovuto alle indicazioni sempre più restrittive delle norme, ma in parte proprio per la crescente cultura sul tema. Per eseguire opere resistenti o realizzare interventi di consolidamento delle murature o dei solai, di ancoraggio delle strutture, installare connettori, la combinazione vincente è sempre un buon progettista, con un buon prodotto o materiale.
Posa cappotto sismico di Bioisotherm[/caption]
Questi elementi si possono utilizzare per realizzare pareti portanti in calcestruzzo armato gettato in opera, con prestazioni di isolamento termico elevato. Una volta realizzata la parete, non resta che eseguire la finitura finale. Agrisol può essere applicato anche in aderenza agli edifici esistenti, così da costituire una struttura esterna a quella esistente sismo resistente, isolando anche l’edificio.
L’edificio viene rinforzato con una struttura continua che sopporta le azioni sismiche e la sua seconda pelle assicura valori di trasmittanza inferiori a 0.22 W/m²K e un’elevata inerzia termica.
Altri vantaggi, poi, riguardano la gestione del cantiere, che non richiede l’esecuzione di opere invasive sull’esistente. Si procede realizzando uno scavo di sbancamento a fianco della fondazione esistente, per crearne una nuova in c.a., collegata con ferri di ancoraggio, anche alle pareti sismo-resistenti in Agrisol che si sviluppano in verticale. La posa, poi, è uguale a quella dei blocchi tradizionali.
Anche Isotex punta sulla parete efficiente e propone il blocco Isotex Air per la realizzazione di una parete ventilata integrata: struttura, isolamento e ventilazione in un’unica posa.
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Blocco Isotex Air[/caption]
La trasmittanza termica (U= 0,19 W/m²K), la resistenza al fuoco (REI120) e l’isolamento acustico (53 dB) sono dei punti di forza di questo cassero in legno cemento. La geometria classica dei blocchi Isotex è stata appositamente ridisegnata: in un’unica posa semplice e veloce si ottiene la parete estesa debolmente armata, gettata all’interno dei blocchi cassero, la facciata ventilata, l’isolamento termico in EPS con grafite, protetto dal legno cemento del blocco (“cappotto protetto”). Inoltre, speciali blocchi a corredo eliminano ponti termici e acustici.
La posa "tutto in uno" riduce i tempi e i costi di cantiere ed elimina la necessità di manodopera specializzata, tipica della realizzazione delle facciate ventilate, che richiedono anche il coordinamento di più maestranze. Il blocco ventilato Isotex AIR fa risparmiare costi di materiale e di manodopera, riduce i tempi in cantiere e non richiede manodopera specializzata.
La necessità di contenere la cappa di rinforzo in alcuni punti fino a soli 3 cm al fine di rispettare la quota delle soglie, ha visto nel connettore MINI CEM-E il prodotto ideale, poiché studiato proprio per questo scopo. Tra i vantaggi emerge anche la possibilità di inserirlo in travetti sottili, quali erano appunti i travetti in questione. L’ambito di utilizzo rientrava quindi a pieno nei criteri della certificazione per il quale il connettore è stato studiato.
La prima fase d’installazione ha previsto un preforo di 8 mm di diametro e la punta a quattro taglienti abbinata alla fornitura, in grado di perforare indifferentemente acciaio e calcestruzzo, ha permesso agli operai una rapida ed agevole esecuzione. La fase successiva, consistente nell’avvitamento, è avvenuta tramite un avvitatore ad impulsi, quindi senza l’impiego di collanti chimici.
La combinazione di resistenza e flessibilità che la caratterizzano, la rendono una scelta versatile e affidabile per ingegneri e architetti impegnati nella protezione e rafforzamento delle strutture esistenti. È un materiale particolarmente adatto per riparazioni e consolidamenti di murature portanti e di tamponamento, oltre che per la realizzazione di intonaci strutturali, il rinforzo di volte o coperture piane e come sottofondo per rivestimenti di facciata.
Inoltre, grazie alla speciale formulazione a base di calce idraulica naturale NHL 3.5, rappresenta una scelta ecologica e sostenibile, eccellente sia nel settore del greenbuilding, che del restauro storico.
Anche Fassa Bortolo propone con il sistema Consolidamento e rinforzo strutturale prodotti specifici per consolidare e restaurare le murature ammalorate e sottoposte a sollecitazioni sismiche.
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SISMA R4 malta cementizia monocomponente di FASSA[/caption]
SISMA R4, in particolare, è la malta cementizia monocomponente polimero-modificata e fibrorinforzata ad alta adesione, utilizzata per la realizzazione di sistemi FRCM nel rinforzo di elementi in calcestruzzo in abbinamento ai tessuti in fibra di acciaio della linea FASSATEX STEEL.
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Il polistirene è una particolare materia plastica ottenuta attraverso la polimerizzazione dello stirene, proposta sul mercato nella versione comune o sotto forma di prodotto espanso, in relazione delle funzioni cui è destinato.
La denominazione commerciale del polistirene è “polistirolo”, materiale termoplastico amorfo molto leggero, caratterizzato da una densità pari a 1.05 g/cm³.
Grazie alle ottime capacità isolanti e all’estrema leggerezza il polistirene ha trovato ampio uso nel settore edilizio.
Le lastre termoisolanti di Poliespanso sono costituite da polistirene espanso sinterizzato, o EPS, ricavate mediante taglio da blocco e conformi alla normativa EN 13163 che conferisce un valore di qualità certificata e inequivocabile.[/caption]
Argisol è un sistema di costruzione modulare proposto da Bioisotherm formato da due lastre di spessore variabile in polistirene espanso Neopor®, caratterizzato da una serie completa di blocchi cassero pre-assemblati che permettono di realizzare pareti portanti in calcestruzzo armato gettato in opera.[/caption]
Prodotto in lastre viene impiegato nei seguenti casi:
Ferri THERM è il sistema a cappotto costituito da tutte le soluzioni necessarie per la realizzazione di un cappotto termico completo e semplice da applicare.[/caption]
Il polistirene è impiegato anche nella realizzazione del pacchetto isolante dei sistemi a cappotto, costituito da elementi diversi, ma tra loro compatibili e sinergici:
Le lastre isolanti Elyfoam di Brianza Plastica sono formate da un polimero termoplastico espanso a celle chiuse molto leggero, costituite da polistirene espanso estruso (XPS) di colore azzurro monostrato e utilizzate per l’isolamento termico e numerosi impieghi in ambito edilizio[/caption]
La produzione del polistirene espanso estruso, invece, si ottiene immettendo granuli additivati in un estrusore. Qui i granuli vengono fusi a formare una massa fluida alla quale verrà aggiunto, in seguito, un agente schiumogeno.
All'uscita dall’estrusore si avrà la sezione della striscia continua di polistirene estruso.
Di fatto l’EPS si presenta morbido al tatto, mentre l’XPS ha una struttura più compatta, robusta e rifinita che permette di sostenere pesi maggiori.
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Il cartongesso, diffusosi prima negli Stati Uniti e poi nel Nord Europa, è ormai uno dei protagonisti dell’edilizia anche in Italia. È un materiale di cui sentiamo parlare molto in edilizia, ma spesso ci sfuggono i suoi molteplici utilizzi e di certo non immaginiamo in quanto di ciò che ci circonda, negli spazi che viviamo e frequentiamo ogni giorno, sia presente.
Lo spessore di queste lastre varia, anche se tra i più utilizzati ci sono quelli da 12-13 mm, così come le loro caratteristiche. Sono spesso abbinate ad altri materiali, come ad esempio degli isolanti, per la realizzazione di elementi quali contropareti o controsoffitti, ma anche pareti divisorie e componenti d’arredo, come librerie a muro o piccole nicchie.
La composizione e lo spessore delle lastre, quindi, possono variare in base all’utilizzo previsto e alle prestazioni che si vogliono garantire con il prodotto, in quanto oltre all’isolamento termico, possono essere necessarie particolari prestazioni in termini di isolamento acustico, resistenza all’acqua e all’umidità, resistenza meccanica o ancora antincendio.
Sono solo alcuni esempi, in quanto l’utilizzo del cartongesso in edilizia è ormai davvero consolidato e questo materiale è usato per molti scopi eterogenei.
Il successo di questo materiale da costruzione dipende dalle sue caratteristiche, oltre che dal prezzo contenuto, dalla facilità e velocità di posa: si applica velocemente e facilmente può essere rimosso, costa poco e ai progettisti piace molto perché è estremamente versatile e può essere modellato, assecondando così l’aspetto creativo del loro linguaggio. Inoltre si tratta di un materiale apprezzato anche per le buone caratteristiche termoisolanti.
Dopo di che, la versatilità del prodotto ha fatto sì che la sua diffusione aumentasse in modo esponenziale in tutto il mondo, fino al vero e proprio brevetto delle lastre in cartongesso, nei primi decenni del secolo scorso. Nel tempo, si sono susseguite ricerche e innovazioni, che hanno portato allo sviluppo di materiali diversi e con prestazioni sempre migliori. Inoltre per soddisfare tutte le esigenze del mercato, esistono anche produzioni ad hoc che rendono possibile la realizzazione di superfici curve e di forme irregolari e personalizzate. La costante ricerca di innovazione ha infatti contribuito ad apportare continue migliorie nel prodotto, agevolando ancor più la posa in opera da parte del cartongessista. Naturalmente è possibile dipingerlo o carteggiarlo per ottenere una finitura liscia e uniforme.
Al momento, sono molti i produttori presenti sul mercato che propongono soluzioni che, negli anni, hanno sempre cercato di rispondere alle nuove esigenze del settore. Una tendenza particolarmente significativa, ad esempio, è quella della sostenibilità, che porta le aziende ad investire su prodotti a impatto ambientale ridotto. Il cartongesso, in questo senso, ha buone prospettive di sviluppo, in quanto parte già da una composizione che prevede l’utilizzo di materiali naturali. Le prestazioni di sostenibilità possono essere ulteriormente migliorate, ad esempio ricorrendo al riuso e al riciclo dei materiali, sfruttando a pieno le cosiddette materie prime seconde.
Un altro uso diffuso è quello che prevede la realizzazione di contropareti attrezzate, che possono ospitare impianti, cavi e tubi di diversa misura. In questo caso, le lastre vengono fissate direttamente alla parete esistente ad una distanza che risponda alle esigenze del caso.
Questo fissaggio viene effettuato con apposite colle o con giunzioni metalliche. Anche nel caso dei controsoffitti, è necessario realizzare un telaio di sostegno in alluminio che, formando una griglia, regge i pannelli. Molto spesso, oltre a migliorare l’isolamento termico e acustico e ad ospitare gli impianti, i controsoffitti in cartongesso vengono integrati con sistemi di illuminazione composti di faretti e punti luce di diversa natura.
Il costo di una struttura in cartongesso dipende dall’acquisto del materiale e e dalle dimensioni delle pareti o dei soffitti in cui verrà utilizzato. Se di dimensioni standard e senza particolari trattamenti di eventuali materiali isolanti e dei supporti metallici per il fissaggio dei pannelli, si aggira intorno ai 20 euro al mq. A questi costi, va poi aggiunta la manodopera. In generale, una parete in cartongesso base può costare tra i 30 e i 40 euro al metro quadro. I costi aumentano nel caso di pareti isolanti, anti-umidità o REI.
Bioisotherm - BioGips[/caption]
Le lastre prefabbricate in gessofibrato BioGips di Bioisotherm vengono utilizzate per la realizzazione di pareti divisorie autoportanti e contropareti, con ottime caratteristiche termiche, acustiche e di protezione al fuoco (raggiungono la prestazione al fuoco EI 120/180).
Sono formate da gesso ceramico fibrorinforzato, con incastro maschio/femmina presente su tutti i bordi perimetrali e assicurano ottime prestazioni meccaniche e resistenza agli urti.
La lastra, nella versione standard o idrorepellente, è particolarmente adatta agli ambienti più umidi.
Tra i vantaggi il sistema è realizzato in gesso, materiale 100% naturale in grado di assorbire l'umidità e che svolge funzione antibatterica. La posa è facile e veloce.
BioGips si può utilizzare sia nelle nuove costruzioni che negli interventi di riqualificazione con isolamento dall'interno.
Il pannello semisandwich prefabbricato GIBITEC PLUS di Ediltec è formato da una lastra di cartongesso di spessore 13 (o 10) mm accoppiata ad un pannello POLIISO PLUS® rivestito in carta metallizzata multistrato. E' indicato per l'isolamento di pareti e soffitti dall'interno.
I pannelli hanno dimensioni standard pari a 1200 x 3000 mm (o 2000 mm) e sono disponibili in vari spessori.
Lastra fonoisolante GIPSLINE TXT[/caption]
Una parete sottile può essere isolata facilmente? L’ultima tendenza negli interventi di ristrutturazione impone la costruzione di pareti divisorie leggere e di ridottissimo spessore, e la stessa esigenza si ripresenta per pareti e solai esistenti che devono essere risolti in pochi centimetri.
La lastra fonoisolante GIPSLINE TXT, marcata CE secondo la norma UNI EN 14190, è adatta per la realizzazione di contropareti e controsoffitti in cartongesso al fine di migliorare l’isolamento acustico di pareti e solai; può essere utilizzata sia in aderenza che con apposite strutture metalliche.
[caption id="attachment_742012" align="aligncenter" width="583"]
Lastra fonoisolante GIPSLINE TXT[/caption]
Il prodotto è composto da una lastra SOUNDBLOCK, pannello in gesso rivestito a bordi assottigliati, con cuore ad alta densità e rinforzato con fibre di vetro, di spessore 12,5 mm e da un elemento fonoimpedente in TXT. Svolge funzione fonoisolante ma anche estetica grazie al rivestimento di una faccia con cartoncino color bianco, tanto da essere spesso utilizzata come finitura a vista del pacchetto acustico.
Il prodotto TXT con uno spessore di 7 mm, sovrapposto al SOUNDBLOCK, è realizzato in materia prima riciclata e nuovamente riciclabile a fine vita del fabbricato; è costituito da cascame di tessuti di colore bianco, ottenuto da una miscela igienizzata e sterilizzata di filamenti di cotone, lino e lana, mantenuto in lastre per mezzo di collante polipropilenico.
Per migliorare l’isolamento acustico di pareti esistenti in laterizio e ristrutturare un’abitazione, GIPSLINE TXT è la soluzione più semplice ed efficace nell’applicazione di lastre fonoisolanti accoppiate a cartongesso in aderenza alla muratura, senza struttura metallica, prestando attenzione nella verifica del supporto: che sia continuo, piano e privo di asperità.
Il prodotto è dotato di certificazione secondo Italian CAM Edilizia e French VOC Regulation che ne convalida le bassissime emissioni di VOC in ottica di un’elevata qualità dell’aria nell’ambiente interno.
Lastra Gypsotech® GypsoSIMPLY di Fassa Bortolo[/caption]
Operazioni facilitate anche grazie ai bordi assottigliati che assicurano un’avvitatura più facile e resistente. Gypsotech® GypsoSIMPLY, inoltre, ha una durezza superficiale migliorata e prestazioni meccaniche pari di una lastra marcata NF, è conforme ai CAM ed è sostenibile, anche perché per realizzarla serve un minore consumo energetico.
Tra i punti di riferimento del settore col suo sistema Gypsotech®, Fassa Bortolo offre anche una serie di interessanti soluzioni dedicate ai sistemi a secco per esterni.
Gli involucri stratificati a secco non solo soddisfano puntualmente i requisiti prestazionali standard (meccanico, termico, acustico antincendio), ma permettono di ottenere elevati livelli di efficienza energetica, sostenibilità economica ed ambientale, oltre a comportare indubbi vantaggi costruttivi.
Ad esempio, un involucro a secco pesa circa 1/3 rispetto a una parete in laterizio e abbatte i costi delle opere di fondazione, dei volumi di scavo e di getto.
L’elevato isolamento termo-acustico assicura prestazioni energetiche e di comfort molto elevati. Grazie all’industrializzazione del processo edilizio i tempi di costruzione si abbattono del 50 – 60%; trattandosi di una costruzione a secco sono eliminati i quotidiani problemi ed i lunghi tempi di asciugatura e maturazione, e anche gli impianti vengono integrati più facilmente nelle intercapedini che caratterizzano il sistema. L’involucro è altamente personalizzabile ed aggiornabile nel tempo a fronte di nuove esigenze (ad esempio il cambio della destinazione d’uso).
Per semplificare l’approccio di progettisti e applicatori a questa tecnica costruttiva, Fassa Bortolo ha recentemente pubblicato anche un manuale tecnico per l’uso del sistema GYPSOTECH® per esterni, scaricabile gratuitamente del sito dell’azienda, una guida dettagliata per la scelta e la posa in opera dei sistemi a secco, in grado di fugare qualsiasi dubbio.
Una prima sezione del manuale è dedicata alle norme e alle certificazioni, fondamentali per gli appalti pubblici, ma importanti anche per gli utenti sempre più attenti alle tematiche ambientali.
Segue una descrizione del sistema per esterni con la presentazione delle tipologie di lastre e componenti disponibili e la proposta delle soluzioni tecniche specifiche per pareti, contropareti e controsoffitti esterni, ricche di utili dettagli su prestazioni e comparazione tra le varie soluzioni, in modo da scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. C'è infine un'ultima parte dedicata a istruzioni operative e procedure di installazione.
IsolGypsum Special di Isolmat[/caption]
Le sue caratteristiche tecniche e di salubrità assicurano il rispetto dei CAM-Edilizia per i materiali per l’isolamento acustico e termico. La sua ampia versatilità la rende adatta sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni.
Disponibile anche nella versione Isolmant Special Super Green: un’innovativa lastra in cartongesso con una percentuale di riciclato del 35% (la più alta presente sul mercato) accoppiata a Isolmant Special Fossil Free (lo speciale polietilene Isolmant di origine non fossile).
Saint-Gobain – Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air®[/caption]
Saint-Gobain è un'azienda particolarmente attenta all'ambiente e alla sostenibilità, oltre che alla qualità dei prodotti: la lastra in cartongesso Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air® del marchio Gyproc, si caratterizza per il più alto contenuto sul mercato di materiale riciclato certificato. Il 35% della lastra ad alte prestazioni, proviene infatti dagli scarti di cartongesso. Ma non solo, coerentemente con la filosofia aziendale di attenzione all'economia circolare, la lastra è riciclabile al 100% limitando in questo modo il proprio impatto lungo tutto il ciclo di vita del prodotto.
Gli utilizzi della lastra sono molteplici, in soluzioni a parete, controparete e controsoffitti, garantendo in caso di parete divisoria ottime prestazioni in termini di potere fonoisolante Rw = 58 dB, resistenza al fuoco di EI 90 (Hmax=5 m) e resistenza agli urti .
[caption id="attachment_721656" align="aligncenter" width="1200"]
La parete divisoria Gyproc SA 125/75 L DG ECO STD è formata da due lastre Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air®, due lastre in gesso rivestito Gyproc Wallboard e uno strato di materiale isolante in lana di vetro Isover AcustiPAR 4+, da inserire nell’intercapedine tecnica tra i montanti della struttura metallica.[/caption]
Activ’Air®, la tecnologia di cui è dotata la Gyproc DuraGyp ECO, garantisce alla lastra l'assorbimento e la neutralizzazione fino al 70% della formaldeide che si trova negli ambienti interni. Activ’Air® è in grado di metabolizzare e rendere inerti a lungo le sostanze chimiche senza che poi vengano rimesse in ambiente.
In termini di rispetto ambientale, la lastra è certificata Eurofins Indoor Air Comfort Gold in quanto rispetta i più rigidi standard europei ed internazionali di ridotte emissioni nell’aria di VOC. E' inoltre conforme ai requisiti fissati dal D.M. 11 ottobre 2017 sui Criteri Ambientali Minimi e si può dunque utilizzare nelle costruzioni green. La lastra concorre a ottenere i crediti per raggiungere i principali standard e protocolli di sostenibilità ambientale degli edifici, quali LEED, WEEL e BREEAM.
Pannelli STIFERITE RP per l'isolamento termico a soffitto o parete da interno[/caption]
STIFERITE ha sviluppato un prodotto specifico per risolvere gli eventuali problemi che possono sorgere negli interventi di riqualificazione quando sia necessario l’isolamento termico dall’interno di pareti o soffitti. Si tratta di interventi che provocano una riduzione dei volumi e delle superfici utili che è necessario limitare il più possibile con soluzioni efficienti.
STIFERITE RP è un pannello formato da una lastra in cartongesso da 13 mm di spessore accoppiata ad uno strato isolante in schiuma polyiso che, sul lato caldo a contatto della lastra in cartongesso, è dotato di un rivestimento che funziona da schermo al vapore, che evita la formazione di condense interstiziali, mentre dall’altro lato la schiuma è protetta da un rivestimento adatto all’incollaggio diretto sui vari materiali che si possono usare per le pareti.
STIFERITE RP assicura ottime prestazioni isolanti e valori di conducibilità termica molto bassi (lD = 0,022 W/mK) che garantiscono, a parità di isolamento ottenuto, di limitare in maniera significativa lo spessore di isolante utilizzato. Più nel dettaglio il pannello assicura la medesima prestazione termica dei materiali isolanti alternativi ma con spessori del 30-40% inferiori.
Tra i molti vantaggi i pannelli STIFERITE RP sono leggeri e vengono forniti già accoppiati a lastre in cartongesso. La posa in opera, sia a parete che a soffitto, è semplice e veloce, anche tramite incollaggio diretto senza l’utilizzo di orditure metalliche. Inoltre è possibile realizzare i pannelli con la medesima altezza delle superfici da coibentare, limitando in questo modo il numero dei giunti e i tempi di lavorazione per la loro sigillatura.
I Pannelli sono realizzati nel rispetto ambientale e sono conformi ai CAM - Criteri Ambientali Minimi, garantiscono ottime prestazioni di reazione al fuoco con classificazione B s1 d0.
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Progettare e riqualificare con criteri antisismici è un dovere per garantire la sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio edilizio, soprattutto in un territorio da questo punto di vista fragile come il nostro, ma richiede specifiche competenze tecniche, normative, di materiali e di intervento.
Con questo obiettivo Prospecta Formazione e Infobuild.it hanno proposto la giornata tematica “Criteri di progettazione e riqualificazione antisismica” che ha unito a un convegno accreditato gli interventi di 4 aziende specializzate nel settore, che hanno approfondito tecniche e materiali innovativi e raccontato alcuni casi studio di successo.
Una giornata di lavori, condotta come sempre da Alessandro Bertocchi, che ha coinvolto e interessato la platea: il convegno accreditato del mattino, in cui si sono succeduti 3 relatori di ISI -Ingegneria Sismica Italiana, con 3.000 partecipanti ha visto il sold out della piattaforma prima ancora che l’evento avesse inizio, a dimostrazione dell’interesse per l’argomento della messa in sicurezza e riqualificazione antisismica. Ma anche i 4 webinar pomeridiani hanno raccolto una media di circa 750 spettatori.
Il Direttore dell’Associazione Ingegneria Sismica Italiana Ing. Davide Trutalli ha introdotto il convegno spiegando di cosa si occupa ISI. L’associazione è composta da 3 anime: un comitato scientifico, formato da professori e università, le aziende produttrici e fornitrici e i professionisti e coinvolge l’intera filiera della sismica con l’obiettivo di fare cultura della protezione sismica e promozione del lavoro degli associati, cercando di coinvolgere le istituzioni sui temi di maggiore attualità. Le attività sono tante e diversificate, dai corsi di formazione all’aggiornamento del prezzario DEI nell’ambito dei monitoraggi e delle prove dui materiali, dall’avvio di progetti pilota al nuovo format “Piazza ISI”, punto di incontro per professionisti ed esperti organizzato con molto successo in occasione di alcuni eventi come il SAIE di Bologna 2022. Per festeggiare il decennale l’Associazione ha pubblicato un volume cartaceo ricco di contenuti tecnici che interessano la messa in sicurezza e la tutela del patrimonio edilizio e strutturale.
L’Ing Corrado Prandi – coordinatore del gruppo di lavoro Edifici Storici di ISI, ha raccontato un progetto pilota realizzato nel borgo storico di Castiglione del Terziere in Lunigiana, spiegando quanto è stato fatto fino ad ora, soprattutto relativamente a rilievi e indagini su terreni e fabbricati, trattandosi di un aggregato, e anticipando quello che andrà fatto in futuro.
In particolare il gruppo di lavoro, cui hanno partecipato diverse persone con varie competenze professionali (storici, accademici, geometri ingegneri e architetti ), ha messo a punto una serie di operazioni applicative che hanno permesso di realizzare una traccia che si potrà impiegare in futuro, con le eventuali e necessarie varianti, sui passaggi corretti da seguire in tutte le fasi in questi interventi, nel pieno rispetto della normativa.
Il percorso è stato sviluppato in 3 fasi: rilievi su terreni e fabbricati; modellazione, durante la quale saranno impiegati i dati e le proposte progettuali.
Il borgo antico di Castiglione è circondato da valli delimitate ai lati da crinali ed è caratterizzato da un’importante vegetazione, che non lo rende facilmente raggiungibile.
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Dall'immagine si vede che le costruzioni sono ben tenute e incuneate in maniera armoniosa, dalla vista aerea è riconoscibile l’articolazione delle coperture.[/caption]
L’Ing. Prandi ha evidenziato che recuperare i dati storici è stato necessario e impegnativo: nella zona si sono susseguiti diversi episodi sismici cui sono seguite successive ricostruzioni di ampliamento e miglioramento, fino al 1920 quando si è avuto l’ultimo grande evento.
Il borgo nel tempo ha perso di rilevanza con il trasferimento delle funzioni amministrative in una località a fondo valle, con una conseguente decrescita demografica e solo in tempi recenti si è deciso di intervenire con opere di riparazione e manutenzione.
Il rilievo inizialmente è stato piuttosto sommario ed è stato fatto con tecniche tradizionali: a una prima livellazione fatta per definire le quote relative sul perimetro dell’aggregato sulla parte di borgo interessata dalla ricerca, sono seguite le fotografie dei vari fabbricati.
E’ stato poi fatto un rilievo con laser-scanner con drone che ha permesso di avere dati molto più precisi e la geometria completa dell’aggregato in fase di analisi.
Successivamente si è passati alla fase di caratterizzazione dei terreni che ha previsto anche indagini dirette.
Il passaggio successivo è stato quello della caratterizzazione delle murature e in particolare delle arenarie della Lunigiana (probabilmente i sassi impiegati provenivano dalla Cava di Montereggio). Per una caratterizzazione più completa e accurata dei paramenti murali è stato utilizzato il metodo IQM, indice della qualità muraria, a partire dalla disponibilità di una serie di schede presenti nella regione. Un lavoro complesso che ha permesso di raccogliere informazioni importanti per le fasi successive della modellazione, ovvero i valori per la capacità a compressione, alle azioni taglianti e il modulo elastico.
Sono state quindi raccolte le schede catastali che hanno permesso di comporre le unità immobiliari tra loro incuneate e la distribuzione delle pareti interne.
L’ultima fase di raccolta dei dati è stata fatta per valutare l’esposizione sismica del sito.
L’Ing Alessandro Battisti, associato individuale di ISI ha dedicato il suo intervento alla diagnostica strutturale e di monitoraggio dinamico in grado di identificare le caratteristiche principali di un edificio, con attenzione in particolare a quelli in muratura.
Alla base di qualsiasi indagine diagnostica, ci ha spiegato l’Ing. Battisti, è necessaria la conoscenza preliminare che, a partire dalle indicazioni delle NTC 2018, deve prevedere 2 livelli: analisi storica e controllo approfondito delle geometrie, cui segue l’analisi della caratteristiche meccaniche dei materiali.
Viene definita in fase preliminare una campagna diagnostica che prevede un certo numero di prove, realizzate da ditte specializzate o da laboratori, e sufficienti a ottenere il modello di conoscenza desiderato.
L’ing Battisti ha concluso il suo intervento presentando un’interessante case history rappresentativa di quanto la caratterizzazione modale di una struttura possa aiutare. Si tratta del progetto del Casello autostradale di Autovie Venete, molto complicato da un punto di vista strutturale. Realizzato in struttura metallica, l’obiettivo era determinare le caratteristiche modali dei primi 4 modi di vibrare, per poi creare un modello 0 dinamico modale con l'obiettivo di attuare negli anni un piano di controllo per la manutenzione della struttura. Sono stati posti in 9 posizioni accelerometri singoli e in coppia, fino all’ottenimento di un modello semplificato inserito nel software di elaborazione.
Molti spunti di riflessione ha suscitato l'intervento dell'Ing. Ennio Casagrande dell'omonimo Studio e socio individuale di ISI, che ha approfondito il tema del miglioramento sismico degli edifici in aggregato, considerando aspetti normativi e tecnici.
L'Ing. Casagrande, con l'obiettivo di dare indicazioni pratiche, ha fatto un vero e proprio excursus a partire dall'individuazione di un'unità strutturale, passando a illustrare le possibili semplificazioni e gli interventi attuabili.
Che cos'è un aggregato? Le definizioni dei vari parametri che utilizza la normativa sono naturalmente importanti, ma il problema è che in Italia a volte si contraddicono. E così se nel 2014 l'aggregato strutturale veniva definito come insieme di edifici non omogenei che possono interagire sotto un'azione sismica; nel 2016 in un documento del Commissario straordinario della ricostruzione, si parla di aggregati edilizi come di un insieme di almeno 3 edifici interconnessi tra loro.
C'è poi la definizione di edificio che nel 2017, sul Focus della ricostruzione dopo il sisma in centro Italia, viene definito come unità strutturale con continuità da cielo a terra per quanto concerne il flusso dei carichi verticali "delimitata da spazi aperti o da edifici strutturalmente contigui ma tipologicamente diversi".
L'unità strutturale secondo le NTC 2018 (paragrafo 8.7.1) spiega che deve avere continuità da cielo a terra per quanto riguarda il flusso dei carichi verticali; una circolare del 2019 invece parla di "comportamento strutturale unitario nei confronti dei carichi orizzontali e verticali e deve garantire con continuità il trasferimento dei carichi di fondazione".
Già da queste definizioni si genera confusione perché identificare un edificio per i carichi verticali o per quelli orizzontali è diverso. Ma non finisce qui, c’è infatti un’ulteriore definizione amministrativa, che la descrive come unità minima di intervento e quella della legge catastale che considera unità immobiliare ogni fabbricato o porzione di fabbricato che appartenga allo stesso proprietario e dà la definizione di aggregato edilizio, modificando in qualche modo una parte dell'aspetto tecnico.
Il lavoro dei tecnici diventa quindi particolarmente complesso nel comprendere di volta in volta quale siano metodologie e concetti da seguire, valutando tutti gli aspetti. Bisogna prima di tutto, ha spiegato l'Ing. Casagrande, capire a quale scala di lavoro si sta lavorando tra territoriale, urbana, aggregato o edificio.
Una volta compresa la scala di lavoro si dovrà procedere con l'analisi storica dell'aggregato che può essere effettuata anche con ricerche poco onerose partendo dai dati catastali in modo da capire la trasformazione nel tempo, i dissesti, i fenomeni di degrado.
Non sempre l'analisi storica è possibile, in questo caso si deve procedere attraverso valutazioni e indagini per identificare la composizione degli elementi costruttivi.
Quando si interviene sugli aggregati edilizi naturalmente le problematiche da tenere in considerazione sono molte e variano a seconda dei casi e l'Ing. Casagrande ha presentato diversi casi utili a comprendere come affrontare le diverse casistiche, considerando l'aspetto tecnico, quello normativo e quello civilistico dell'aggregato, per quest'ultimo la circolare congiunta del Commissario straordinario alla ricostruzione e dell'Agenzia delle Entrate specifica che "ai fini dell'applicazione del Superbonus per l'aggregato edilizio si applicano le medesime disposizioni previste per i condomini in relazione al trattamento delle parti comuni".
Per concludere, è chiaro in ogni caso che alla base del lavoro debba esserci un buon metodo di indagine, che parta dalla valutazione precisa dell'aggregato e debba poi considerare anche l'inquadramento civilistico per capire se ci siano elementi in comune e se questi nel tempo siano stati modificati. A quel punto si potranno proporre gli interventi, naturalmente nel rispetto della normativa e considerando i possibili bonus. Senza dimenticare, ci ha ricordato l'Ing. Casagrande, il monitoraggio strutturale.
Il materiale, lo ripetiamo, deve essere certificato e attestato, “ci deve essere una sorta di vademecum - ha spiegato l’Ing. Destro - con tutte le indicazioni che caratterizzano il materiale o il sistema, che deve rispondere a delle specifiche precise, che considerino lo spessore del muro, l'altezza, la tipologia costruttiva e la zona sismica in cui ci si trova”.
Un altro aspetto importante è quello della conformità a livello ambientale: i materiali devono incidere il meno possibile sul territorio, creare pochi rifiuti, essere riciclabili. I produttori devono attestare, attraverso enti terzi, che i materiali utilizzati siano conformi ai CAM e agli EPD.
Una volta scelto il materiale si entra nel progetto e in questo caso si può optare per il tamponamento in zona sismica, "la struttura portante è data dall'elemento pilastro e il tamponamento chiude. La parte strutturale è un elemento che subisce la natura sismica del terremoto".
Sono disponibili diverse tipologie di blocco a seconda dei parametri richiesti, anche energetici.
I muri realizzati con i blocchi richiedono poi una verifica di stabilità. L'applicativo WallEng di Stabila, validato dall'Università di Padova, prevede anche la verifica dei tamponamenti.
Una volta fatte tutte le analisi e le verifiche si può passare al cantiere dando all'impresa tutti i dettagli e le specifiche, così da garantire un "us Built" comprensibile e senza problemi.
Anche per la muratura armata sono necessarie verifiche preliminari: molti progetti infatti, ha spiegato l'Ing. Destro, possono ricondursi al capitolo 7.8.1.9 delle NTC 201 "Costrizioni semplici" riducendo a una semplice operazione la verifica della muratura.
La muratura armata traduce quello che normalmente si usa in cantiere, quindi malta, elemento in laterizo, blocco e armatura, in un sistema costruttivo equiparabile quello in calcestruzzo con l’agevolazione di realizzare in un’unica operazione l’intero sistema, senza avere i ponti termici materici. Uno schema semplice che Stabila consegna al progettista per la realizzazione del progetto esecutivo.
Il portale delle applicazioni Stabila WallEng è liberamente accessibile e al suo interno si trovano vari set applicativi: dal tamponamento in zona sismica al calcolo delle prestazioni e della quantità dei materiali in zona sismica, dal calcolo della trasmittanza termica e del potere fonoisolante alla resistenza al fuoco.
E’ stato recentemente introdotto un applicativo molto semplice con una funzione esecutivo, che il progettista può utilizzare per calcolare le quantità di blocco, malta e armatura in un progetto di muratura armata. A breve sarà inserito un applicativo in cui saranno inseriti i costi, in modo da avere un computo metrico del fabbricato.
Si tratta di un software di semplice utilizzo in cui dopo aver compilato i dati si avranno tutti i calcoli relativi ai prodotti da utilizzare, con un approccio di costo dell'edificio in muratura armata e la possibilità di stampare una relazione con tutti i dati.
L'ing. Ennio Casagrande ha approfondito i vantaggi di progettare con la tecnologia della muratura armata, sia a livello di cantiere che di collaudo. Si tratta di strutture che si possono tranquillamente utilizzare in zona sismica.
La muratura è una tecnologia che ben si adatta sia alle costruzioni semplici, che come ha detto l'Ing. Destro, assicurano molti vantaggi, che in edifici articolati, facendo in questo caso i giusti calcoli con le modalità previste dalla normativa. Conclusa la parte strutturale della muratura armata il telaio del calcestruzzo nella maggior parte dei casi viene tamponato in laterizio. La normativa prescrive l’obbligo di verifica del tamponamento e anche in questo caso il portale WallEng offre un valido aiuto perché, tra i molti servizi, comprende un applicativo per la verifica dei tamponamenti richiesta dalla normativa.
L'Ing. Casagrande nell'ultima parte del suo intervento ha presentato interessanti casi studio.
Per progettare un intervento di consolidamento si deve partire dallo stato in cui si trova l'edificio, comprendere le cause del cedimento, che può per esempio essere dovuto all'essicamento degli strati superficiali in caso di terreno argilloso che ne provoca una riduzione dello spessore, o a una differente composizione del terreno, ma anche alla rottura di tubazioni delle acque superficiali o, ancora, agli scavi effettuati vicino ai fabbricati che possono provocare un detensionamento del terreno a lato delle fondazioni.
Una volta comprese le cause va studiato nel dettaglio il progetto considerando il volume di terreno da trattare, il miglioramento richiesto, il tipo di resina espandente da utilizzare (differenti in base al tempo di espansione) a seconda delle caratteristiche del terreno e la quantità di resina che viene iniettata, con delle specifiche cannule "multipoint" dotate di più fori laterali, che assicurano un trattamento omogeneo. Una volta raccolti tutti i dati il software SIMS 2.0, a seconda dei parametri inseriti, permetterà di calcolare il miglioramento del terreno e la quantità dei resina da iniettare.
Sulla base dei dati si procede con la fase operativa in cantiere che prevede la perforazione della fondazione, la posa delle cannule, l'iniezione della resina per garantire la stabilizzazione del terreno e il sollevamento della pavimentazione. Tutte le operazioni vengono monitorate in maniera rigorosa anche con prove penetrometiche per sondare la resistenza del terreno prima e dopo i lavori.
L'Ing. Simone Pavan ha poi presentato un interessante caso studio progettato con il software e realizzato in un condominio a Mezzago (MB) con un problema di cedimento del terreno di fondazione e un abbassamento di circa 20-40mm, in cui sono stati trattati in 13 giorni 112 metri di fondazione nastriforme e 12 plinti per uno spessore di 4 metri.
Fassa Bortolo offre, infatti, un sistema integrato che consente di operare in gran parte degli ambiti per risolvere le esigenze di cantiere, tra questi i sistemi di rinforzo strutturale e consolidamento.
Il punto da cui partire è la vulnerabilità dal punto di vista sismico del nostro territorio, vulnerabilità che è importante considerare per la salvaguardia degli edifici e per garantire la sicurezza di cose e persone.
Nel corso del webinar sono stati presi in esame edifici in muratura e a telaio in calcestruzzo armato con tamponamenti in laterizio.
Gli edifici in muratura possono presentare criticità globali o locali, con singoli elementi strutturali che possono manifestare comportamenti anomali. La linea guida che permette di individuare le soluzioni da utilizzare sono le NTC, nello specifico si considerano al punto 4 i criteri per gli edifici in muratura.
E' possibile intervenire con operazioni localizzate o con interventi più invasivi e più efficaci. Esistono interventi in cui sono coinvolti singoli prodotti, che devono rispondere a determinate normative, oppure più soluzioni integrate e, quindi, sistemi veri e propri. Non si parlerà più di marcatura CE, caratteristica del singolo prodotto, ma di certificazioni relative all'intero sistema.
Gli interventi con i singoli prodotti possono prevedere iniezioni con miscele leganti con boiacca a base NHL, malte a consistenza variabile o combinazioni di malta + armatura per incrementare la resistenza della muratura; in questi casi si riesce a salvaguardare l'effetto di eventuali murature faccia a vista, mantenendo l'estetica.
In caso di interventi complessi si utilizzano sistemi formati da più prodotti che includono sempre un elemento di rinforzo (rete o tessuto) ed elementi che inglobano questo rinforzo. Nello specifico il webinar si è concentrato sulla presentazione dei sistemi con reti in fibra di vetro annegate in matrice inorganica (FRCM o CRM).
Se facciamo un parallelismo tra i due sistemi notiamo che l'ingombro occupato è differente: il classico intonaco armato occupa dai 3 ai 5 cm, mentre i sistemi FRCM hanno un limite di spessore che va dai 5 ai 15 mm. Gli spessori variabili impongono una tipologia di rinforzo a maglia variabile.
La linea guida consente di lavorare con fibre di diversa natura (vetro, carbonio ecc.) e per i sistemi FRCM possono essere utilizzati anche i tessuti.
Fassa Bortolo propone, per la tecnica di intervento con sistema armato CRM, il sistema Fassanet Solid System, composto da diverse tipologie di malte a base di calce idraulica naturale a diversa prestazione in abbinamento a una rete bidirezionale bilanciata in fibra di vetro offrendo ottima resistenza agli ambienti aggressivi che possono potenzialmente alterare il sistema di rinforzo.
Per quanto riguarda i sistemi di rinforzo FRCM viene proposto Fassanet ZR System che permette di lavorare anche su supporti in calcestruzzo. La rete utilizzata è in fibra di vetro e la malta non è più a base calce ma a base cementizia.
L'elemento di connessione in questo caso diventa facoltativo in funzione del tipo di intervento e del contesto in cui si opera e può essere preformato in fibra di vetro, come la rete, oppure a fiocco.
Nel caso sia necessario operare su elementi non strutturali Fassa propone la famiglia di sistemi Fassa Protection, sia che si tratti di elementi orizzontali che verticali. Si tratta di sistemi antiribaltamento e antisfondellamento che prevedono la possibilità di intervenire sia su supporti intonacati che nell'ambito di interventi su supporto stonacato.
Il presidio antiribaltamento della famiglia Fassa Protection evita che in caso di terremoto vi siano disgregazione e distaccamento dell'elemento di tamponamento dall'elemento strutturale con ribaltamento. Fassa ha sviluppato sia un sistema con malta cementizia che a base di calce idraulica naturale per rispondere a ogni esigenza e ha testato entrambe i sistemi in laboratorio, dimostrando l'efficacia con un confronto tra muratura con presidio e muratura senza presidio.
Le pareti devono essere disposte lungo il perimetro dell'edificio, per non creare eccentricità, o creare un esoscheletro di controventamento ad avvolgere l'intero edificio: ho minore forza in gioco e comportamento migliore delle forze.
Le nuove pareti sono realizzate con casseri isolati; si tratta di lastre isolanti in EPS neopor tenute assieme in modo equidistante mediante distanziali in lamiera zincata, di diversi spessori e tipologie. Si tratta di un sistema certificato ETA, valutazione tecnica europea.
La tecnologia, cosiddetta tecnica del cappotto sismico, è definita da un pacchetto che include struttura portante esistente, con cordoli e fondazioni, parete esistente, casseforme Argisol e fissaggi puntuali.
La realizzazione è totalmente in opera, previo dimensionamento strutturale. Le connessioni tra esistente e nuova struttura possono avvenire con ancoraggi di tipo meccanico o chimico.
Questa soluzione genera diversi vantaggi:
In questo caso sono state utilizzate due linee di prodotto separate: Argisol, per l'efficientamento energetico e la messa in sicurezza da un punto di vista sismico, e il cappotto BioKP, per il miglioramento energetico delle parti rimanenti di edificio.
Sono stati introdotti setti in c.a., successivamente isolati, e pareti Argisol in affiancamento all'edificio esistente. Le parti scoperte dal sistema Argisol sono state isolate con cappotto. E' stata poi irrobustita la pilastratura centrale e rinforzato il sistema dei solai.
Il nuovo cordolo della copertura è stato realizzato nella parete Argisol per non appesantire la parete esistente e incrementare la stabilità e la sicurezza sismica della parete nuova, scarica dal punto di vista gravitazionale, aiutando il momento stabilizzante.
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Nuove linee prodotto integrano quelle tradizionali per un'edilizia sempre più sostenibile.
ARGISOL+ e TERMOSOLAIO+ sono l'evoluzione delle attuali versioni già presenti sul mercato e utilizzano materiale isolante prodotto secondo un processo in cui il 100% delle fonti fossili primarie viene sostituito da fonti rinnovabili, ovvero biomassa.
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Prodotti composti al 100% da materiale rinnovabile, certificati secondo Remade in Italy® ottenendo l'etichetta di classe A. |
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Il risparmio di risorse fossili primarie non rinnovabili. |
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Un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 a partire dal processo produttivo del materiale fino al suo utilizzo nell'edificio. |
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Prodotti isolanti di pari qualità e proprietà dei prodotti già presenti nel mercato in EPS Neopor® per ARGISOL e Styropor® per TERMOSOLAIO. |
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L'utilizzo di prodotti con materiale isolante al 100% riciclabile a fine utilizzo. |
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Il superamento dei valori minimi di materiale riciclato/recuperato fissati dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) per accedere al Superbonus 110%, o come criterio premiante per lavori pubblici. |
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La costruzione di edifici ecosostenibili, abbattendo i consumi e le emissioni inquinanti come previsto dai principali protocolli di sostenibilità (es. LEED®, BREEAM®, ITACA, CasaClima Nature). |
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Qui di seguito i vantaggi del sistema cantiere in ARGISOL e TERMOSOLAIO.
Prevede un allestimento semplice e veloce con scarico a mano del materiale imballato dai bancali e stoccaggio all’interno del perimento dell’edificio.
Non sono necessarie attrezzature particolari, malta o colla, per la posa a mano degli elementi, è necessario solo un seghetto a lama dentata per il taglio in corrispondenza delle forometrie o dell’elemento a chiusura del perimetro.
Permette di realizzare qualsiasi forma dell’edificio, sia in pianta che in altezza, e qualsiasi nodo costruttivo termicamente corretto.
Leggerezza degli elementi garantita dall’imballaggio dei singoli bancali in quantità tali da consentirne lo scarico a mano. I blocchi Argisol pesano circa 3,0 Kg ciascuno e sono quindi facilmente movimentabili da un singolo operatore che può operare in tutta sicurezza senza rischi. I pannelli Termosolaio sono totalmente in EPS e un pannello lungo 6,0 m pesa circa 30 kg permettendo la movimentazione a uno o due operatori; inoltre arrivano in cantiere a misura della lunghezza necessaria alla luce da coprire e direttamente posati nell’impalcato con possibilità di fruirne subito e in tutta sicurezza, senza necessità di reti anticaduta.
Versatilità e facilità di posa grazie all’ampia gamma di spessori disponibili che permettono una corretta scelta dello spessore di isolamento e dello spessore strutturale di calcestruzzo. La modularità degli elementi con passo di 2,5 cm permette di effettuare una posa semplice e veloce in quanto realizzata a secco per incastro, senza l’utilizzo di malta o colle. Gli elementi possono essere forniti già sagomati in stabilimento con abbassamenti in testa e in corrispondenza delle corree di ripartizione e tagliati secondo geometrie angolari.
Un vantaggio che rende superfluo l’impiego di una maestranza particolare per la posa del materiale. Un vantaggio garantito da elementi preassemblati leggeri che uniti tra loro a secco realizzano la casseforma autoportante a contenimento del calcestruzzo per pareti o solai.
Predisposizione delle finiture grazie al profilo sagomato a coda di rondine di Argisol nel lato interno, atto a garantire una perfetta adesione e tenuta con il calcestruzzo. Il lato esterno è leggermente rigato per un miglior aggrappo del rasante al fine di realizzare la finitura a cappotto; inoltre appositi segni nel blocco evidenziano il posizionamento dei distanziali interni per poter fissare direttamente con viti le lastre di cartongesso in aderenza o i profili per eventuali contropareti. I pannelli Termosolaio possono essere accessoriati di profili a “C” direttamente incorporati in fase di stampaggio del pannello stesso per l’applicazione all’intradosso di lastre in cartongesso direttamente in aderenza o per il fissaggio della pendinatura nei controsoffitti ispezionabili.
Attrezzatura a noleggio messo a disposizione per noleggiare l’attrezzatura necessaria per le pareti.
Assistenza in cantiere che mette a disposizione un operatore esperto Bioisotherm che, lavorando in contemporanea con l’impresa locale, propone soluzioni di velocità di cantiere e facilità di utilizzo.
Compila il form per richiedere il catalogo generale
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Qui di seguito i vantaggi del sistema cantiere in ARGISOL e TERMOSOLAIO.
Prevede un allestimento semplice e veloce con scarico a mano del materiale imballato dai bancali e stoccaggio all’interno del perimento dell’edificio.
Non sono necessarie attrezzature particolari, malta o colla, per la posa a mano degli elementi, è necessario solo un seghetto a lama dentata per il taglio in corrispondenza delle forometrie o dell’elemento a chiusura del perimetro.
Permette di realizzare qualsiasi forma dell’edificio, sia in pianta che in altezza, e qualsiasi nodo costruttivo termicamente corretto.
Leggerezza degli elementi garantita dall’imballaggio dei singoli bancali in quantità tali da consentirne lo scarico a mano. I blocchi Argisol pesano circa 3,0 Kg ciascuno e sono quindi facilmente movimentabili da un singolo operatore che può operare in tutta sicurezza senza rischi. I pannelli Termosolaio sono totalmente in EPS e un pannello lungo 6,0 m pesa circa 30 kg permettendo la movimentazione a uno o due operatori; inoltre arrivano in cantiere a misura della lunghezza necessaria alla luce da coprire e direttamente posati nell’impalcato con possibilità di fruirne subito e in tutta sicurezza, senza necessità di reti anticaduta.
Versatilità e facilità di posa grazie all’ampia gamma di spessori disponibili che permettono una corretta scelta dello spessore di isolamento e dello spessore strutturale di calcestruzzo. La modularità degli elementi con passo di 2,5 cm permette di effettuare una posa semplice e veloce in quanto realizzata a secco per incastro, senza l’utilizzo di malta o colle. Gli elementi possono essere forniti già sagomati in stabilimento con abbassamenti in testa e in corrispondenza delle corree di ripartizione e tagliati secondo geometrie angolari.
Un vantaggio che rende superfluo l’impiego di una maestranza particolare per la posa del materiale. Un vantaggio garantito da elementi preassemblati leggeri che uniti tra loro a secco realizzano la casseforma autoportante a contenimento del calcestruzzo per pareti o solai.
Predisposizione delle finiture grazie al profilo sagomato a coda di rondine di Argisol nel lato interno, atto a garantire una perfetta adesione e tenuta con il calcestruzzo. Il lato esterno è leggermente rigato per un miglior aggrappo del rasante al fine di realizzare la finitura a cappotto; inoltre appositi segni nel blocco evidenziano il posizionamento dei distanziali interni per poter fissare direttamente con viti le lastre di cartongesso in aderenza o i profili per eventuali contropareti. I pannelli Termosolaio possono essere accessoriati di profili a “C” direttamente incorporati in fase di stampaggio del pannello stesso per l’applicazione all’intradosso di lastre in cartongesso direttamente in aderenza o per il fissaggio della pendinatura nei controsoffitti ispezionabili.
Attrezzatura a noleggio messo a disposizione per noleggiare l’attrezzatura necessaria per le pareti.
Assistenza in cantiere che mette a disposizione un operatore esperto Bioisotherm che, lavorando in contemporanea con l’impresa locale, propone soluzioni di velocità di cantiere e facilità di utilizzo.
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[post_title] => Costruire casa con Bioisotherm: i vantaggi
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[post_content] => Termosolaio pannello cassero in polistirene espanso per solai in c.a.
I pannelli presentano un incavo centrale per la formazione del travetto portante in c.a. ed un fondello isolante (sotto il travetto) a spessore variabile da 4 cm a 8 cm che unisce le due parti di alleggerimento in EPS. Ogni pannello all'interno ha incorporati 2 tralicci metallici tali da renderlo autoportante in prima fase fino a 2,00 mt e 2 profili a "C" ad interasse di 30 cm per l'attacco del cartongesso (in aderenza o su struttura).
Sicurezza in cantiere
Una volta posati e banchinati interiormente ogni 2,00 mt diventano subito pedonabili, permettendo agli operai di muoversi in tutta sicurezza sopra l'impalcato per le successive fasi di posa del ferro e getto del calcestruzzo.
Leggerezza strutturale
Il peso proprio del solaio gettato è di circa 120Kg/mq più leggero rispetto ai solai tradizionali e predalles. L'utilizzo risulta particolarmente utile in caso di ristrutturazioni, in modo da non gravare eccessivamente su strutture esistenti.
Velocità di posa
I pannelli arrivano dello spessore adeguato e della lunghezza necessaria alla luce da coprire. In una unica posa si copre tutta la lunghezza della campata. Nei solai tradizionali è necessario posare prima i travetti e dopo le pignatte.
Eccellenti prestazioni termiche
Grazie al materiale isolante con cui è prodotto il pannello si ottengono solai di piano e di copertura termicamente isolati. Si ottiene anche l'isolamento sotto il travetto, cosa che non è possibile con i solai tradizionali e crea un ponte termico.
Da più di 30 anni il riferimento italiano per gli edifici ad armatura diffusa
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[post_content] => Argisol: sistema di casseri a perdere in Neopor® per pareti in c.a.
Il sistema costruttivo Bioisotherm si può identificare come una evoluzione della prefabbricazione mediante l'utilizzo del Neopor® per la realizzazione di un sistema modulare basato su elementi collegati tra loro con semplici e veloci operazioni a secco allo scopo di realizzare una casseratura isolante (isolamento interno/esterno) a rimanere atta a ricevere il getto del calcestruzzo e portarlo a maturazione.
I vantaggi di Argisol:
Da più di 30 anni il riferimento italiano per gli edifici ad armatura diffusa
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[post_title] => Sistema di casseri a perdere in Neopor® per pareti in c.a.
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ARGISOL è un sistema di costruzione, valido anche in zona sismica, costituito da un programma completo di casseri isolanti a perdere con i quali si ottengono pareti portanti in calcestruzzo, ben isolate e fi nalizzate ad una economica gestione del fabbricato nel rispetto dell’ambiente per una migliore qualita della vita.
Con il sistema ARGISOL si riducono i costi di gestione del cantiere in quanto non servono attrezzature pesanti ma essenzialmente le attrezzature appositamente studiate per velocizzare ed ottimizzarne la posa.
![]() CERTIFICAZIONIARGISOL è un sistema di costruzione a marchio CE.
PANNELLI CASSERO PER LA FORMAZIONE DI SOLAI IN CEMENTO ARMATO DA CALPESTIO E DA COPERTURAI pannelli cassero TERMOSOLAIO vengono forniti a misura nello spessore adeguato alla luce da coprire e sono autoportanti. Il materiale isolante impiegato garantisce un elevato isolamento termico costante nel tempo.
La scelta dei pannelli cassero TERMOSOLAIO risponde alle esigenze normative ed economiche dei cantieri:
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CERTIFICAZIONIARGISOL è un sistema di costruzione a marchio CE. |
PRATICITA' E FUNZIONALITA'I pannelli cassero TERMOSOLAIO sono realizzati con materiali di sintesi che richiedono un basso costo energetico per la loro fabbricazione e garantiscono una notevole diminuzione di consumo di energia per il condizionamento interno degli edifi ci e quindi una riduzione di emissioni di CO2 nell’ambiente. |
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Fase di realizzazione sistema costruttivo Bioisotherm Argisol+Termosolaio
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[ez-toc]
Organizzata da Senaf, la manifestazione ha riunito 31.728 visitatori professionali, con un incremento del 24% rispetto al 2023, e oltre 500 aziende espositrici, confermandosi un punto di riferimento per imprese, progettisti, enti e associazioni di categoria.
Con 80 partner istituzionali e 147 eventi tra convegni e workshop, l’edizione 2025 ha evidenziato l’efficacia del format itinerante che alterna le sedi di BolognaFiere e Fiera del Levante, valorizzando così la filiera nazionale delle costruzioni da Nord a Sud.
Dopo il successo pugliese, SAIE tornerà a Bologna dal 7 al 10 ottobre 2026, per poi fare nuovamente tappa a Bari nel 2027.
[post_title] => SAIE Bari 2025: un successo che conferma la centralità del comparto delle costruzioni
[post_excerpt] => Si è chiusa con successo SAIE Bari 2025, che ha trasformato la Fiera del Levante in un laboratorio sull’innovazione e la cultura del costruire.
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Bioisotherm riconferma il proprio ruolo di valido alleato per le imprese attive nel mondo dell'edilizia, stanziando un fondo straordinario destinato all’acquisizione dei crediti derivanti dal Superbonus, Sismabonus e dal Bonus Facciate relativi agli anni 2024, 2025, 2026 e 2027.
L'iniziativa, nata con lo scopo di fornire un aiuto concreto alla ripartenza di cantieri temporaneamente in stallo, è aperta sia ai partner commerciali di Bioisotherm che a tutte le imprese impegnate nel settore edile.
L'azienda ha progettato una procedura lineare, facile e trasparente in grado di garantire a imprese edili e professionisti la massima efficacia e velocità nella gestione delle transazioni. L'obiettivo è agevolare le operazioni commerciali, che risultano notevolmente semplificate, ma anche creare una base solida di fiducia e sicurezza, a partire dalla quale instaurare e consolidare rapporti duraturi con i partner.
Grazie a "Operazione Ripartenza Bis" Bioisotherm diventa catalizzatore del dinamismo economico del settore, dotando le imprese di uno strumento necessario ed efficace per superare le sfide finanziarie e accelerare la realizzazione dei progetti.
Dotando le imprese di liquidità aggiuntiva, queste possono investire in nuove tecnologie, formazione, ricerca e sviluppo, dando così un contributo significativo all'aggiornamento e all'innovazione di un mercato in continua evoluzione.
Per avere maggiori informazioni è possibile visitare il sito Bioisotherm nella sezione Operazione Ripartenza.
[post_title] => Bioisotherm presenta "Operazione Ripartenza Bis"
[post_excerpt] => Bioisotherm propone “Ripartenza Bis” grazie alla quale cedere crediti, ottenere prodotti Bioisotherm e assicurare la piena operatività in cantiere.
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Non poteva mancare Bioisotherm tra le file degli espositori per questa rinnovata edizione di MADE Expo, proposta quest'anno con il nome ME, presente con soluzioni che garantiscono elevata efficienza energetica e favoriscono la riqualificazione del patrimonio costruito agevolando la transizione energetica.
Bioisotherm sarà presente presso il Pad. 4, Stand G13 - G21 - H14 - H22 con i suoi sistemi costruttivi di punta:
Il PNRR ha erogato dei fondi a favore delle infrastrutture scolastiche per la:
Il sistema costruttivo si compone dei prodotti:
Il Premio, organizzato da Economy, si pone l'obiettivo di promuovere la cultura della legalità e lo fa mostrando come sia possibile fare business attraverso un percorso etico e instaurando un rapporto tra imprese e istituzioni, impegnate insieme nella ricostruzione del Paese.
La consegna del premio si è svolta nell'ambito di un dibattito incentrato su legalità e profitto, con un focus su appalti e legalità per far ripartire il Paese, che ha visto la partecipazione di esponenti di spicco della cultura e della politica italiana tra cui Sergio Luciano, Direttore di Economy Group, Iole Anna Savini, Presidente Transparency International Italia, Diana De Martino, Procuratrice Direzione Nazionale Antimafia, Rosalba Benedetto, Direttrice Comunicazione di Banca Ifis.
Orgoglioso dell’Award 2023 “Legalità e Profitto” il Direttore generale di Bioisotherm, Piergiulio Pizzetti, ha tenuto a sottolineare come questo importante riconoscimento sia il risultato del contributo che quotidianamente ogni collaboratore dà per una crescita sostenibile e nel pieno rispetto delle regole dell’azienda.
[post_title] => Bioisotherm riceve il premio “Legalità e Profitto”
[post_excerpt] => Bioisotherm è tra le 100 le aziende italiane premiate sul fronte legalità e profitto. Il premio è stato ritirato presso la Sala Capitolare del Senato da Piergiulio Pizzetti, Direttore Generale dell'azienda.
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In occasione di Klimahouse, evento storico e di riferimento per le novità dell'edilizia sostenibile e dell'efficienza energetica, Bioisotherm sarà presente con uno stand ricco di soluzioni per l'edilizia, tra cui il sistema di costruzione a casseri isolanti Argisol sviluppato per la riqualificazione sismica ed energetica.
Si tratta di un sistema grazie al quale è possibile realizzare case energicamente performanti e al tempo stesso più sicure, antisismiche e confortevoli.
Ma non è tutto. Presso lo stand saranno presenti soluzioni per la realizzazione di solai portanti, di interpiano e di copertura quali i pannelli Termosolaio, ideali per la sostituzione di pannelli esistenti e per offrire prestazioni antisismiche ed energetiche.
In termini di prestazioni energetiche spicca anche il sistema completo di rivestimento a cappotto Bio-KP; un sistema impiegato per riqualificare energicamente ed esteticamente le abitazioni. Ultima, ma non utlima, la linea in gesso fibrato BioGips per pareti divisorie e contropareti ad elevate prestazioni.
Sarà possibile scoprire tutti i vantaggi del sistema costruttivo integrato per edifici ad altissima efficienza energetica, antisismici e confortevoli presso lo Stand D25/38.
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[post_excerpt] => Bioisotherm porta a Klimahouse 2023, manifestazione fieristica che si svolgerà a Bolzano dall’ 8 all’ 11 marzo, le soluzioni all'avanguardia per l'edilizia contemporanea.
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[post_content] => Secondo il Decreto Rilancio i materiali isolanti devono essere obbligatoriamente conformi ai CAM per garantire l'accesso al Superbonus 110%. Argisol + e Termosolaio + di Bioisotherm rispettano i requisiti richiesti e permettono di realizzare interventi di efficientamento energetico di elevata qualità, con tutti i vantaggi delle detrazioni fiscali.
L'accesso al Superbonus è garantito per interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e riduzione del rischio sismico nei condomini o nelle abitazioni singole, purché si registri un doppio salto della classe di efficienza energetica dell'immobile.
In termini di isolamento termico è necessario il rispetto di alcuni requisiti essenziali nell'intervento di efficientamento energetico; l'isolamento termico delle superfici opache deve, infatti, avere un’incidenza maggiore del 25% della superficie disperdente lorda totale; i materiali isolanti termici utilizzati devono rispettare i CAM e deve essere asseverato l'APE (Attestato di Prestazione Energetica) da un tecnico abilitato.
Indice:
Il complesso, costituito da più costruzioni realizzate in epoche successive e prevalentemente da muratura portante, è stato sottoposto a una serie di interventi atti ad incrementare la sicurezza strutturale dell’intera opera, a partire da ciascun componente strutturale, con interventi mirati alle pareti, alle volte del porticato, alla copertura e ai solai.
I solai esistenti erano realizzati con profilati metallici opportunamente sagomati per l’interposizione di pignatte in laterizio, che presentavano una deficitaria connessione alle pareti portanti ed una eccessiva deformazione flessionale, non più compatibile con i nuovo carichi portanti.
Con questi presupposti, la scelta economicamente più vantaggiosa in un ottica di un intervento di riqualificazione energetica e strutturale era la demolizione e ricostruzione totale del solaio.
La leggerezza dei pannelli Termosolaio ne ha permesso la movimentazione a mano e lo stoccaggio provvisorio in porzioni di solaio libero o appena posati, abbreviando i tempi di posa e di cantierizzazione.
Un pannello lungo 6 mt pesa circa 30 Kg ed è movimentabile da sole due persone senza necessità di gru.
La leggerezza del solaio gettato, più leggero di circa 150 Kg rispetto ai solai tradizionali, ha fatto in modo di non appesantire le pareti esistenti e lo scarico in fondazione.
L’intervento ha permesso di realizzare solai rigidi per assolvere la resistenza flessionale e ripristinare il comportamento scatolare tra le pareti portanti, connettendole rigidamente tra loro in modo da annullare l’insorgere di cinematismi di collasso tipici delle pareti in muratura, quale può essere il ribaltamento semplice fuori piano.
Il pannello Termosolaio ha permesso anche un notevole guadagno di isolamento termico, raggiungendo trasmittanze termiche fino a 0,26 W/mqK, risparmiando le lastre isolanti solitamente inserite nel pacchetto massetti.
L’aumento del fondello isolante è stato particolarmente utile nel solaio di separazione con la cantina, quale ambiente freddo.
All’interno del pannello sono stati inglobati dei profili a “C” per la predisposizione della finitura in cartongesso, adottata negli ambienti accessori e nei corridoi per il passaggio degli impianti.
L'intervento si è concluso non la realizzazione della finitura ad intonaco per tutte le altre stanze.
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[post_content] => Bioisotherm propone un sistema innovativo per la realizzazione della casa basato sull’utilizzo di sistemi cassero in EPS per strutture in calcestruzzo armato. Grazie a questo sistema è possibile dare forma a edifici caratterizzati da prestazioni elevate, in linea con gli odierni requisiti di risparmio energetico e sostenibilità, e agevolare le operazioni svolte in cantiere.
A cura di Fabiana Murgia
Indice:
Lo scarico mano è reso possibile dalla leggerezza degli elementi che permette di risparmiare sulla mano d’opera e di lavorare in tutta sicurezza.
Un altro importante aspetto è legato alla possibilità di posare gli elementi a mano, senza l’impiego di attrezzature particolari, utilizzando quelle normalmente presenti in cantiere, e senza la necessità di impegnare una maestranza specializzata.
Il cantiere realizzato con sistemi Argisol e Termosolaio permette di ridurre i tempi in modo considerevole rispetto ai tradizionali sistemi, oltre all’incidenza dei costi fissi per l’allestimento, dei costi di noleggio gru, quando presente, e dei costi di manodopera in quanto è necessario un personale ridotto in cantiere.
Gli elementi del sistema sono tutti modulari, caratterizzati da un passo di 2,5 cm, e vengono posati a secco richiedendo all’operatore di fare pressione per l’incastro reciproco degli stessi. In particolare, nel caso del Termosolaio, il montaggio viene eseguito sulla base di uno schema di posa precedentemente concordato con l’impresa e i pannelli arrivano in cantiere nella misura prestabilita.
Ne risultano una posa facilitata da parte dei carpentieri e una maggiore velocità.
Il connubio tra architettura e sostenibilità è uno dei temi fondamentali per l’abitare del futuro. A Carnago, in provincia di Varese, troviamo un’abitazione che risponde a questi requisiti: un edificio sostenibile costruito seguendo norme eco friendly in grado di contenere le dispersioni energetiche. Nell’area di Milanello è stata infatti realizzata una casa che rispecchia il modo di costruire 2.0, più attento e consapevole dell’ambiente.
L’edificio è stato progettato per ottenere bassissime dispersioni energetiche e garantire alti standard di efficienza dell’involucro per il benessere degli abitanti.
I progettisti hanno sviluppato un’abitazione per la maggior parte a un solo livello, integrata con una parte a torrino su due livelli a sviluppo di un soppalco interno. Gli interni, così come gli esterni, sono finemente curati, coerentemente con le esigenze del committente: materiali moderni, finiture differenti e ampie vetrate definiscono gli ambienti.
I progettisti hanno scelto il sistema costruttivo Bioisotherm: l’azienda ha fornito una serie di casseformi isolanti in polistirene espanso Neopor usate per realizzare pareti portanti e solai in calcestruzzo armato. In particolare sono stati utilizzati i casseri ARGISOL 40/16.5 con l’anima interna di cls da 16,5 cm, con isolamento interno da 6,2cm ed esterno da 17,3 cm per tutte le pareti perimetrali portanti ed alcune di divisione interne. Argisol permette una trasmittanza termica di 0,16 W/m2K in soli 40 cm di spessore grezzo.
I pannelli TERMOSOLAIO da 29 cm con U=0,28 W/m2K sono stati scelti per il solaio di copertura dell’autorimessa e vani accessori realizzando un solaio portante con isolamento termico già integrato.
Nella parte interna della parete è stata applicata una controparete a secco con lastre in gessofibrato raggiungendo un valore finale della parete opaca di U = 0,109 W/m2K ed uno sfasamento estivo di 12 h 30’.
L’uso dei due materiali è stato vincente perché ha permesso di dotare la casa di una struttura monolitica continua in grado di offrire un ottimo comportamento sismoresistente, grazie alle pareti che svolgono una funzione sia portante ai carichi verticali che in grado di resistere in modo ottimale alle forze sismiche in caso di terremoto.
Il sistema costruttivo realizzato garantisce ottime performance termiche oltre a creare un involucro privo di ponti termici. Il risultato è una tenuta del calore perfetta, senza che si formino condense o muffe.
Da sottolineare inoltre che si tratta di un sistema costruttivo sicuro e veloce da installare grazie alla leggerezza degli elementi e alla versatilità di posa.
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[post_content] => Bioisotherm partecipa al Gruppo Saad che promuove l'utilizzo in edilizia dei sistemi ad armatura diffusa, e che organizza a Modena il 20 febbraio 2014, il corso di formazione "Progettare e costruire edifici antisismici a energia quasi zero", il primo corso organizzato da AIPE - Gruppo Saad.
Programma
Introduzione da parte di un rappresentante della Commissione Strutture Civili
Resistenza al sisma – Strutture SAAD e durata previsionale
Ing. Tomaso Trombetti, Università di Bologna
I rischi per i professionisti per la progettazione in zona sismica
Avv. Diego Dell’Anna, Foro di Pesaro
Sicurezza nel cantiere
Dott. Arcangelo Morandi, Esperto in sicurezza sul lavoro ed ambiente Formatore qualificato in materia di sicurezza sul lavoro (D.I. 06/03/13 GU n.65 del 18/03/13)
Termica, umidità, acustica dei sistemi SAAD
Ing. Marco Piana, AIPE
DIBATTITO CONCLUSIVO
Crediti
Ai partecipanti Architetti e Ingegneri che lo richiederanno verranno rilasciati 3 crediti formativi, purché firmino in entrata e in uscita la presenza.
Ai partecipanti Geometri che lo richiederanno verranno rilasciati 2 crediti formativi, purché firmino in entrata e in uscita la presenza.
Progettare e costruire edifici antisismici a energia quasi zero.
Modena 20 febbraio 2014, ore 14
ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA – SALA GIACOMO LIVI
Viale Ciro Menotti, 137
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[post_content] => Bioisotherm ha ottenuto il rinnovo della marcatura CE fino al 2018 per i casseri Argisol. Il conseguimento del Benestare Tecnico Europeo (ETA) da parte dell'Istituto Autorizzato DIBt di Berlino è stato ottenuto nel rispetto dell' ETAG009 e della UNI EN 13163.
Argisol è un sistema costruttivo, adatto anche anche in zona sismica, costituito da un programma completo di casseforme per pareti isolanti a perdere con cui si ottengono pareti portanti in calcestruzzo, ben isolate.
Con il sistema di casseforme per pareti Argisol si realizza in una unica fase
Con il sistema di casseforme per pareti Argisol si riducono i costi di gestione del cantiere in quanto non servono attrezzature pesanti ma essenzialmente le attrezzature appositamente studiate per velocizzare ed ottimizzarne la posa.
Il sistema di isolamento è estremamente valido e attuale per:
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Indice:
Bioisotherm opera per offrire confort e sostenibilità ambientale riuscendo a garantire il contenimento dei costi degli edifici, sia nella fase di realizzazione che durante la vita dell’edificio; oltre a ottime performance antisismiche, anche in zone soggette ad alto rischio.
Per raggiungere i propri obiettivi l'azienda lavora costantemente per la diffusione di un sistema costruttivo completo grazie al quale è possibile realizzare pareti e solai in calcestruzzo armato con casseri a rimanere in polistirene espanso.
Grazie ai prodotti Bioisotherm è possibile dare forma a edifici di qualsiasi tipo, siano essi a destinazione d'uso residenziale, privata o popolare convenzionata, edifici pubblico-direzionali o di edilizia scolastica.
