La casa che vogliono gli italiani

La casa che vogliono gli italiani

Si fa sempre più affidamento all’architetto/arredatore, e si cercano suggestioni estetiche che una volta erano solo “per pochi”.
E così via libera a resine, carte da parati scenografiche, illuminazione ad effetto.
A confermarlo Ristrutturazione Low cost, società del settore ristrutturazioni.

Per i pavimenti e le pareti della propria casa, si scelgono sempre più resina e cemento, materiali che garantiscono un effetto uniforme molto apprezzato. Trattandosi però di materiali costosi e che richiedono la posa da parte di operatori specializzati, chi non può permettersi la soluzione originale ripiega su piastrelle di grande dimensione che, posate senza fuga, suggeriscono omogeneità alla vista.
Sempre per i pavimenti resiste il fascino esercitato dal parquet, materiale sempre più richiesto, anche per ambienti particolarmente delicati quali cucina e bagno. A favorire la scelta del parquet il fatto che oggi in commercio siano disponibili, accanto a soluzioni di alta gamma, opzioni decisamente economiche ma di qualità accettabile.
Per le pareti va forte la carta da parati, che non ha nulla a che vedere con le tradizionali tappezzerie; si tratta infatti di materiali di alta qualità, anche molto costosi, che sono realizzati adattandoli alle dimensioni degli ambienti. Da un paio d’anni a questa parte, inoltre, sono in voga le tinte pastello; una soluzione che va per la maggiore nei Paesi nordici, che oggi sono un riferimento per il design di interni. «L’aspetto illuminazione dice molto delle tendenze in atto e del fascino che esercitano le immagini sulle riviste specializzate –continua Lazzaroni–; spesso ci è richiesto di installare fonti di luce che non servono per l’illuminazione diretta, ma per creare atmosfera o valorizzare dettagli di un ambiente. Ne sono un esempio le luci a parete incassate nel muro o i segna passi nei corridoi». Interventi sempre più richiesti sono quelli che fanno uso del cartongesso, o per creare velette che coprano elementi poco estetici come i cassonetti o per creare librerie e altri elementi d’arredo su disegno. È, invece, in declino la soluzione della “sala bagno” a favore di spazi più razionali e funzionali; le vasche da bagno cedono il posto alle più pratiche docce, anche se di comode dimensioni (il piatto doccia minimo richiesto è da 90 cm).

«Su un versante più funzionale, quando si ristruttura completamente una casa, riscontriamo la preferenza per il riscaldamento a pavimento –aggiunge Lazzaroni– che consente risparmi e garantisce maggiore uniformità nella temperatura. Naturalmente, la ricerca di maggiore efficienza nei consumi si scontra con le disponibilità di portafoglio, quindi si deve spesso scendere a compromessi sul costo dell’impianto. Significativa la preferenza accordata, nella distribuzione degli spazi, alla zona giorno, quella più vissuta, che deve essere anche la più luminosa possibile. Restando in zona giorno, le cucine sono rivelatrici delle esigenze imposte dalle case di oggi, più piccole di quelle di una volta (85 metri quadrati commerciali in media), per cui si predilige la soluzione dell’ambiente semi aperto, che combina l’optimum, rappresentato dall’ambiente separato, con il valore estetico aggiunto degli elementi di comunicazione fra gli spazi». Indicative dell’ottimizzazione degli spazi sono, infine, le attrezzature e rifiniture per le zone aperte, come balconi e terrazze: i nostri clienti li vogliono rendere a tutti gli effetti locali aggiuntivi della casa, come nei bagni, le nicchie».

Fonte
www.ristrutturazionelowcost.it

 

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