Iacp da riformare

Cambierà il ruolo dell’Istituto Autonomo Case Popolari. Verranno, infatti, presto pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale tre decreti firmati dal Ministro Lunardi, in attuazione della legge 8 febbraio 2001 n.2 “Misure per ridurre il disagio abitativo e interventi per aumentare l’offerta di alloggi in locazione”.
I tre decreti in oggetto integrano il decreto 6 giugno 2001 “Promozione delle Società di trasformazione Urbana (Stu)” in base al quale il ministero ha ricevuto 140 proposte di promozione di società da parte di comuni situati in ogni regione d’Italia.
Il complesso dei quattro decreti costituisce un interessante corpus normativo il cui maggior risultato consisterebbe in un programma che preveda un’articolazione tra i finanziamenti per una Stu e quelli per la realizzazione di “Alloggi in affito a canone convenzionato” e “Alloggi per anziani”.
Tutte le disposizioni rappresentano, comunque, una svolta epocale per quanto riguarda il problema-casa. Ciò che maggiormente risentirà di questo nuovo assetto sarà proprio l’istituto Iacp che dovrà rivedere le proprie dinamiche interne in maniera consistente. L’Istituto Autonomo Case Popolari, infatti, passerà da un regime di percezione dei finanziamenti automatica al coinvolgimento in interventi di più ampia portata entrando in concorrenza anche con soggetti privati.
Se gli istituti non riusciranno ad affrontare una efficace politica di riconversione sarà il tramonto di un regime monopolistico di lunga data.

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