DL Semplificazioni: allarme OICE per i troppi appalti senza gara

DL Semplificazioni: allarme OICE per i troppi appalti senza gara

Fra le norme contenute nel DL Semplificazioni, fino al 31 luglio 2021 è previsto l’affidamento diretto delle opere senza gara per prestazioni fino a 150.000 euro. Molto critica l’OICE che segnala che in questo modo spariranno più del 72% delle gare di progettazioni e direzioni lavori

DL Semplificazioni: allarme OICE per i troppi appalti senza gara

Il Decreto Semplificazioni, approvato – salvo intese – nei giorni scorsi, che ha l’obiettivo di snellire la burocrazia e velocizzare le procedure per far ripartire il Paese, tra le norme prevede l’affidamento diretto senza gara per tutti i contratti pubblici,  tra cui quelli di progettazione e di architettura, fino a 150.000 euro fino al 31 luglio 2021; oltre questa soglia ci sarà il ricorso al prezzo più basso fino alla soglia europea.

Questo aspetto del provvedimento è stato accolto con molta criticità dall’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura ritiene infatti che si tratti di un pericoloso ritorno al passato, prima della legge Merloni del ‘94, con un rischio “rispetto alle conquiste di concorrenza, legalità e trasparenza degli ultimi 26 anni”.

Il Presidente OICE, Gabriele Scicolone, sottolinea che le criticità sono significative anche se nel complesso il Decreto contiene molti aspetti positivi e “di particolare interesse, fra cui quelli sulla riduzione dei termini e il contingentare i tempi di aggiudicazione, un tema sul quale da anni chiedevamo un intervento che finalmente è giunto”.

L’affidamento diretto inoltre non aggiunge alcuna semplificazione considerando che il mercato delle progettazioni negli ultimi due anni ha registrato una notevole ripresa utilizzando le procedure ordinarie. Per l’associazione si tratta di una misura giusta per i lavori ma non per le progettazioni: “Progettare per 150.000 euro vuol dire affidare progetti importanti, che possono significare opere di un certo valore, anche di 5-6 milioni di euro”. E proprio per questo è assurdo farlo senza gare, perché il rischio che si creino situazioni poco trasparenti, senza alcun riconoscimento per chi ha investito in innovazione e ricerca, è significativo.

Commenti negativi anche su altri aspetti del provvedimento tra cui in particolare il ricorso al prezzo più basso per gli affidamenti da 150.000 a 214.000 euro, che secondo l’OICE rischia di inficiare qualità e centralità del progetto.

L’Oice stima che scomparirà dal mercato circa il  72% delle gare di progettazioni e direzioni lavori che non verranno affidate tramite gara, con un impatto devastante sul settore. Bisognerebbe che almeno si differenziasse la disciplina dei lavori rispetto a quella dei servizi, “prevedendo per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura la stessa soglia di oggi (40.000)”; inoltre, considerando che per i lavori la soglia UE è a 5,2 milioni e per servizi e forniture è a 214.000, sarebbe importante fino a questa soglia utilizzare le procedure negoziate con termini ridotti, prevedendo fino a 15 invitati cui chiedere requisiti su competenze ed esperienze a garanzia della qualità.

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