L’allarme di Legambiente per le pessime condizioni delle scuole

L'allarme di Legambiente per le pessime condizioni delle scuole

A pochi giorni dall’inizio delle scuole Legambiente ha lanciato un appello al Governo affinché siano stanziati con decreto attuativo gli 1,5 miliardi netti per scuole più sicure, nuove ed efficienti. Ad oggi il 40% degli istituti scolastici in Italia sono inefficienti e poco sicuri

L'allarme di Legambiente per le pessime condizioni delle scuole

Le scuole italiane sono poco sicure e inefficienti. Come ogni anno alla ripresa scolastica Legambiente lancia l’allarme ricordando i dati che fotografano l’inadeguatezza dei nostri istituti scolastici. I numeri sono impietosi, oltre che preoccupanti: circa il 40% degli edifici necessita di interventi di manutenzione straordinaria urgente, con differenze significative tra le macroaree: al nord sono il 28,8%, al centro il 41,9%, al sud il 44,8% e nelle isole si tocca il 70,9%.

In più dell’80% delle scuole non sono state fatte indagini per la verifica della sicurezza dei solai, il 60% sono prive del certificato di agibilità e più del 76% delle amministrazioni non ha realizzato le verifiche di vulnerabilità sismica o le ha realizzate solo in alcune scuole. Considerando che in Italia abbiamo vissuto anche negli ultimi anni forti terremoti, fa impressione leggere che solo  il 22,2% dei Comuni capoluogo in aree a maggior rischio sismico (ovvero 1 e 2) ha svolto le verifiche di vulnerabilità sismica su tutti gli edifici.
Tra tutte le città del nostro Paese Mantova si fa notare come unico Comune in cui su tutte le scuole sono state fatte verifiche sulla vulnerabilità sismica e sulla sicurezza dei solai.

A partire da questi dati l’associazione ambientalista ha scritto al nuovo Governo chiedendo interventi urgenti per la sicurezza degli istituti scolastici e che siano sbloccati i fondi che permettano di stanziare 1,5 miliardi netti per le scuole, ricordando che c’è un’enorme differenza tra il centro nord e il sud e le isole: “negli ultimi dieci anni la situazione non è migliorata e anzi sembra proprio essere bloccata: la progettazione è troppo lenta e quasi non c’è stato nessun passo avanti in tema di riqualificazione e sostenibilità”.

Nel documento di Legambiente si evidenzia inoltre che in molte scuole mancano servizi indispensabili, anche in questo caso con nette differenze tra nord e sud: il 74% non ha la mensa, il 57,6% dedegli istituti è privo di servizio di trasporto per gli alunni disabili, in quasi il 60% mancano le palestre o le strutture per lo sport.

Un altro tasto dolente riguarda la sostenibilità e l‘efficienza energetica delle scuole italiane: solo il 4,6% degli istituti sono in classe energetica A, mentre quasi un edificio su tre (29%) è in classe G, la peggiore. Troppo spesso (al 100% nelle isole!)si usano stoviglie di plastica monouso ma ricordiamo che dal 2021 non saranno più a norma.

Vanessa Pallucchi Vicepresidente e responsabile Scuola e Formazione di Legambiente, ha sottolineato che “è urgente intervenire attraverso il completamento dell’Anagrafe scolastica, per poter programmare priorità e tempi di intervento, ma anche per garantire il diritto alla consultazione di dati pubblici che interessano milioni di persone”.

E’ necessario, ha continuato Vanessa Pallucchi, sbloccare immediatamente i fondi rimasti senza decreto attuativo, quali ad esempio i BEI-CEB che permetteranno “lo stanziamento di 1,5 miliardi netti per scuole più sicure, nuove ed efficienti, e ripristinare le funzioni di monitoraggio dei cantieri finanziati e il supporto progettuale agli enti locali bloccati con la chiusura della struttura di Missione per l’edilizia scolastica”.

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