Peggiora la crisi per le costruzioni

Peggiora la crisi per le costruzioni

Complessivamente dall’inizio della crisi il settore ha perso il 32% di investimenti, pari a 64 miliardi di euro, e le previsioni per il 2015 sono di un ulteriore calo del 2,4%.
Solo nel III trimestre dell’anno l’edilizia ha perso 60.000 occupati: si tratta dell’unico settore economico che registra ancora un segno negativo.

INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI
I TRIMESTRE 2014 -2,3%
II TRIMESTRE 2014 -3,1%
III TRIMESTRE 2014 -4%
Dall’inizio della crisi i posti di lavoro persi sono 800mila. Quasi 16mila le imprese di costruzione fallite dal 2009 al 2014.
Opere pubbliche vittime dell’austerità
Anche nel ddl Stabilità 2015 continua il calo degli stanziamenti dello Stato negli investimenti pubblici: -11%.
Mentre dal 1990 ad oggi le spese correnti sono aumentate del 34%, quelle per nuove infrastrutture sono crollate del 66%.
Casa: allarme fiscalità
I primi spiragli di ripresa nell’immobiliare (compravendite + 2,2% nei primi nove mesi del 2014) rischiano di essere affossati da un fisco oppressivo.
Dal 2011 impennata delle tasse sulla casa.
Dai 9 miliardi dell’Ici ai 24 miliardi del combinato Imu+Tasi: 15 miliardi sottratti dalle tasche dei contribuenti.

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