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Eco-progetti per la riqualificazione urbana

Eco-progetti per la riqualificazione urbana

La ricerca, la promozione e l’attuazione della rigenerazione urbana, con particolare attenzione all’integrazione degli strumenti d’intervento di recupero, attraverso un percorso responsabile e sostenibile. Sono queste alcune delle finalità al centro del convegno promosso dall’associazione Domus Natura in collaborazione con Sapienza Università di Roma, in partenariato con Pentapolis e con il contributo di BCC Roma, che si è svolgerà a Roma oggi 3 dicembre presso la Casa dell’Architettura. L’obiettivo, tra gli altri, è quello di coinvolgere cittadini, istituzioni pubbliche, operatori economici e professionali per superare la fase di dibattito e procedere all’attuazione dei ‘sistemi complessi dell’abitare consapevole’.
Un’occasione straordinaria per ripensare nuovi stili di vita, agire verso modelli di produzione e di consumo eco-sostenibili e razionalizzare la produzione energetica urbana con particolare attenzione alle tecnologie che consentano lo sfruttamento di fonti rinnovabili nonché la progettazione integrata di modelli estetici in grado di connotare il territorio e la città.
Sulla scia di una rinata volontà collettiva nel mettere in discussione, superandoli, gli attuali modelli socio-economici, si intende determinare, nella periferia prima e nell’intero sistema urbano poi, un processo virtuoso che favorisca contemporaneamente la riqualificazione dell’esistente e la gestione e l’innovazione green del nuovo, favorendo nuove modalità del vivere insieme.
«L’approvazione dei Piani di Recupero dei nuclei di edilizia ex abusiva – afferma Luciano Bucheri, Presidente di Domus Natura Onlus – può rigenerare una parte consistente delle periferie. L’attuale manovra urbanistica della città di Roma, con i suoi 69 piani di recupero, di cui 26 adottati e 18 in istruttoria, così come i 2.600 ettari di territorio spontaneamente edificato e riqualificato attraverso questi strumenti, l’adesione di circa 120mila abitanti, sono certamente un esempio virtuoso di urbanistica partecipata e deve divenire occasione irripetibile per una attuazione urbanistica ed edilizia sostenibile». Afferma, inoltre, Luciano Bucheri che «interventi urbanistici ed edilizi sostenibili dovrebbero riguardare anche le numerose Zone “O” , cioè i Piani di Recupero dei nuclei ex abusivi degli anni 70/80, ormai in via di scadenza, che interessano ben 4.900 ettari».
Durante il convegno sarà presentato il concorso di progettazione dei nuovi habitat urbani, attraverso soluzioni innovative da un punto di vista tecnologico, ambientale e sociale.

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