Brunelleschi usò il precursore del cemento armato per la Cupola di Firenze

Per realizzare la cupola del Duomo di Firenze, Filippo Brunelleschi utilizzo’ anche il ferro mescolato ad altri materiali: una sorta di precursore del cemento armato.
E’ uno dei risultati della ricerca sul capolavoro di Brunelleschi che sara’ pubblicata nei prossimi mesi dall’editore Pontecorboli, e che e’ stato anticipato dagli autori Roberto Corazzi, professore ordinario di Fondamenti ed applicazioni della geometria descrittiva, e Giuseppe Conti, professore associato di istituzioni matematiche presso la Facolta’ di Architettura dell’Universita’ di Firenze.
La Cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore di Firenze, costruita dal Brunelleschi fra il 1420 ed il 1436, ha sempre colpito l’interesse degli studiosi per la sua particolare e innovativa tecnica costruttiva (su cui Brunelleschi non ha lasciato niente di scritto) e per le sue dimensioni: il suo diametro esterno e’ 54 metri, la sua base si trova a 55 metri dal suolo, arriva a 91 metri e, con la Lanterna, essa raggiunge circa 116 metri; il suo peso e’ di circa 29.000 tonnellate.
La Cupola, in realta’, e’ formata da due cupole: una interna, che e’ la struttura principale e ha uno spessore di circa 2,2 metri, ed una esterna, piu’ sottile (circa 0,9 metri). E’ proprio l’analisi della cupola interna, composta da tre strati (due spessi 70 centimetri e uno centrale di 80 centimetri), che ha riservato una sorpresa. Utilizzando le nuove tecnologie come il georadar, la tomografia, l’endoscopia e il metaldetector, Braccesi ha analizzato il materiale con cui la cupola interna e’ stata costruita evidenziando la presenza di materiale ferroso nello strato intermedio. Per confermare questa ipotesi e’ stato realizzato un modello sperimentale di una porzione di vela della Cupola.

Fonte ASCA

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