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Grazie alla riqualificazione della ex centrale elettrica a carbone, il Beloit College può contare sullo Student Union, un nuovo edificio dedicato al benessere e alla salute dei suoi studenti. Un sistema di pannelli radianti sfrutta l’energia del vicino fiume per riscaldare e raffrescare l’edificio, abbattendo i consumi energetici a cura di Tommaso Tautonico Indice degli argomenti: Il sistema radiante per il riscaldamento e il raffrescamento Il design dell’edificio Lo studio di architettura Studio Gang ha riqualificato un’ex centrale elettrica a carbone trasformandola in un edificio studentesco pensato per incentivare il benessere e la salute degli studenti del Beloit College, nel Wisconsin. Il nuovo edificio, denominato Student Union, e situato tra il campus del College e il Rock River, trasforma un simbolo di una fonte energetica obsoleta in una sorgente di tecnologia sostenibile che include un sistema di riscaldamento e raffreddamento radiante sfruttando il fiume. L’ambizioso progetto della Student Union comprende una serie di spazi dedicati allo sport in particolare: un centro fitness di quasi 1000 mq, una palestra di 1580 mq, una pista di atletica sospesa a 3 corsie, una piscina da competizione a 8 corsie e un campo da baseball indoor. In aggiunta sono previsti una caffetteria, diversi spazi per studenti, un centro congressi, una sala conferenze e un auditorium da 164 posti. Il sistema radiante per il riscaldamento e il raffrescamento La trasformazione di una vecchia centrale a carbone ha richiesto diverse sfide, tra cui un sistema di riscaldamento e raffreddamento efficiente a servizio dei grandi spazi ricreativi. Il nuovo sistema di isolamento regola il flusso di calore nelle porzioni storiche dell’edificio, mentre la facciata in policarbonato della nuova struttura fornisce un isolamento termico efficiente e un’abbondante luce naturale diffusa durante tutto il giorno. Normalmente gli edifici utilizzano la ventilazione meccanica per riscaldare e/o raffreddare gli spazi, in questo caso invece, si sfrutta l’acqua, notevolmente più efficiente. Grazie ad un sistema di pannelli radianti e lastre si sfrutta l’energia del Rock River per migliorare il comfort all’interno dell’edificio, mantenendo la massima qualità dell’aria e riducendo al minimo i consumi energetici. L’acqua proveniente dal fiume percorre una rete di tubi situati all’interno di pannelli radianti integrati sulle superfici dell’edificio. La superficie radiante così ottenuta garantisce una temperatura sempre costante, riuscendo a soddisfare le esigenze di caldo e freddo richieste dell’edificio. Il design dell’edificio La scelta di utilizzare una nuova tecnologia del tutto sostenibile non contrasta con il design che mantiene comunque l’integrità architettonica dell’ex edificio industriale. I bunker di carbone esistenti e le tubazioni in acciaio sono stati mantenuti nella posizione originaria con binari sospesi che intrecciano le diverse strutture dell’impianto esistente. “La nostra speranza è che rivendicando il lungomare di Beloit per le persone, il nostro progetto ispiri altre comunità in tutto il mondo a vedere il benessere umano come strettamente interconnesso con un ambiente sano e pulito” dichiara Jeanne Gang dello studio di architettura. Un ponte pedonale e un ascensore accessibile al pubblico collegano il campus del Beloit College, che si trova su una collina, con la ex centrale elettrica e con una serie di sentieri che portano ai parchi lungo la riva del fiume. Grazie a questi nuovi collegamenti tra città, campus e fiume, l’ex centrale a carbone torna a vivere, offrendo una vita comunitaria più energica. img by Studio Gang Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia