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In occasione del quinto anniversario dell’incendio a Londra della Grenfell Tower, Rockwool segnala che, in fatto di sicurezza antincendio degli edifici, l’Italia ha ancora un gap da colmare Un frigorifero difettoso, un corto circuito, e poi le fiamme: è partito così, da un appartamento al quarto piano di un grattacielo di 24, l’incendio della Grenfell Tower di Londra, divampato il 14 giugno 2017. L’episodio, che causò la morte di 72 persone, ha contribuito a far sì che la normativa anticendio in Regno Unito venisse aggiornata. In UK nel 2018 è stato introdotto il divieto di utilizzo di materiali combustibili su edifici di altezza superiore a 18 metri, come ricorda Rockwool, produttore di prodotti e soluzioni in lana di roccia che ha partecipato attivamente alle consultazioni governative di aggiornamento della normativa. E in Italia? L’importanza dell’involucro esterno Come ha insegnato il caso della Grenfell Tower, l’involucro esterno dell’edificio ha un ruolo di primo piano quando si parla di sicurezza antincendio. Nell’episodio del 2017 fu proprio la facciata che, quando ha preso fuoco, ha favorito il propagarsi delle fiamme verso i piani superiori con un effetto camino. Le cause sono da ricercarsi nella scelta dei materiali utilizzati: i pannelli di rivestimento e la copertura dell’edificio utilizzati erano infatti ad alto rischio di combustibilità. In particolare, pannelli parapioggia in materiale composito di alluminio con anime in polietilene – infiammabile – si comportarono come vero e proprio combustibile consentendo la rapida propagazione delle fiamme. Sicurezza antincendio in Italia, a che punto siamo Anche in Italia gli incendi della Torre dei Moro a Milano e del palazzo Lagrange a Torino hanno messo in evidenza l’urgenza del tema sicurezza antincendio. Un primo passo è stato fatto con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regola Tecnica Verticale, che definisce i requisiti obbligatori per le facciate degli edifici civili. Nonostante questo, resta ancora molta strada da fare per garantire un livello di sicurezza antincendio pari a quello del Regno Unito. Il Decreto, ad esempio, non prevede l’uso esclusivo di materiale incombustibile per gli edifici più a rischio – quelli alti e sensibili come ospedali, scuole, strutture di cura. Sarebbe quindi opportuno, secondo il management di Rockwool, guardare l’esempio del Regno Unito colmare il ritardo normativo, prevedendo l’uso esclusivo di materiali incombustibili per gli edifici oltre i 18 metri e quelli ad alto rischio e introducendo requisiti specifici per i materiali sulla base di una matrice di rischio, tenendo conto della tipologia e della destinazione d’uso degli stessi. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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