BST31, il nuovo complesso residenziale da 180 unità per Lambrate

La riqualificazione del quartiere Lambrate di Milano non si ferma e tra gli interventi si fa spazio la prossima realizzazione di BST31, il nuovo complesso residenziale da 180 unità in edilizia libera il cui progetto è stato presentato lo scorso 13 giugno. L’inizio dei lavori è previsto tra luglio e settembre 2023 e il cantiere andrà avanti per circa 30 mesi.

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BST31

Il progetto BST31 porta la firma di Beretta Associati ed è sviluppato da Borio Mangiarotti, mentre a Dils è stata affidata la commercializzazione, segnata da un 70% di vendite già concluse. L’investimento previsto è di circa 55 milioni di euro tramite il Fondo  Bistrot, gestito da Natissa SGR.Una torre del progetto BST31“Poter contribuire nel dare una risposta ad uno tra i fabbisogni più importanti della città di Milano,  ovvero quello abitativo, è per noi motivo di reale soddisfazione”, afferma Gianluca Paonessa, CEO di  Natissa SGR. “Il Progetto Bistolfi rappresenta un importante passo nel processo di riqualificazione  urbana che ormai sta raggiungendo anche le zone più decentrate della città. Tutto ciò è la prova che  il trend rigenerativo a cui la nostra città sta ormai assistendo da diverso tempo è la logica  conseguenza del dinamismo socio-economico di Milano. Siamo fortemente convinti che questa sia  la strada giusta sulla quale focalizzarci anche in futuro”. 

Il progetto di BST31 a Milano Lambrate

“L’area di via Bistolfi rappresenta una fra le grandi sfide della riqualificazione urbana della Milano  dei prossimi anni”, afferma Edoardo De Albertis, CEO di Borio Mangiarotti. “Intendiamo contribuire allo sviluppo di questo progetto adottando un approccio innovativo, sostenibile, rispettoso  dell’ambiente e della qualità dell’abitare, per realizzare un prodotto residenziale in grado di  rispondere in modo puntuale alle richieste abitative del mercato di oggi”. Il progetto di BST31 a Milano LambrateIl complesso residenziale conta sei edifici e un parcheggio interrato caratterizzato da 188 box, immersi in un parco attrezzato di 6.000 mq che offre la possibilità di essere in contatto con la natura anche se, di fatto, ci si trova in città. Un parco attrezzato di 6.000 mqQuattro dei sei edifici mostrano uno sviluppo verticale su otto piani, mentre i restanti sono strutture in linea. Tutti gli edifici sono caratterizzati da un’architettura che appare semplice, con facciate che cercano un rapporto armonico fra la disposizione delle finestre e il segno marcato dei chiaroscuri dei balconi e delle logge. 

Un’area di 12.000 mq nel quartiere di Lambrate, che ospitava  la storica azienda dolciaria Tre Marie, ospiterà, quindi, 180 appartamenti in edilizia libera di taglie differenti: dal bilocale al quadrilocale, fino agli attici con ampi terrazzi che offrono una vista panoramica della città, in contrapposizione alle abitazioni del piano terra che affacciano, invece, sui giardini  privati. Gli spazi interni degli appartamenti sono progettati per offrire il massimo comfort e beneficiare della luce naturale.Il giardino con le torriIl nuovo complesso residenziale prevede un servizio di concierge e di lockers room, oltre a un deposito per le biciclette e i passeggini e spazi comuni dedicati alla socialità, come l’area kids, l’activity room e la zona coworking. 

La rigenerazione urbana del quartiere di Lambrate

Il complesso residenziale BST31 si inserisce nel processo di rigenerazione urbana che sta ridisegnando il quartiere di Lambrate; a tale proposito, le scelte progettuali sono state guidate dalla volontà di instaurare un dialogo con gli interventi in corso nelle zone limitrofe.

Questa attenzione si traduce nella realizzazione di un percorso alberato che attraversa il complesso da nord a sud, generando una concatenazione di piazze e luoghi di sosta con alberi e panchine. 

“Crediamo molto in questo progetto che nelle sue caratteristiche si configura come un concreto  esempio di rigenerazione urbana, affrontando sia il tema dell’abitare nelle sue diverse tipologie che  quello dello spazio pubblico, del verde e della ricucitura del tessuto urbano del quartiere Ortica”,  dichiara Federico Aldini, responsabile gestionale e di coordinamento dell’attività progettuale per  Beretta Associati. “Il progetto, semplice nella sua composizione e negli elementi architettonici, è in  grado di coniugare le più efficaci ed attuali soluzioni prestazionali e tecnologiche con il delicato tema  dell’aumento dei costi di costruzione.” 

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