Capita spesso di sentir parlare di case sull’albero ma Bert, la casa sull’albero modulare integrata nella foresta, ha qualcosa di singolare. La sua forma ricorda i famosi personaggi dei cartoni lanciati da Pierre Coffin e Chris Renaud: i Minions. a cura di Tommaso Tautonico Nata dalla collaborazione tra lo studio di architettura Precht e la startup BaumBau, specializzata in piccole case, case sugli alberi e edifici per il turismo alternativo, Bert è una casa sull’albero del tutto singolare. Invita le persone a sperimentare l’architettura e la natura attraverso gli occhi dei bambini. Gli architetti Chris e Fei Tang Precht, fondatori dello studio, hanno spiegato il perché di una casa sull’albero così profondamente diversa: “Per questo progetto, abbiamo guardato all’arte per trarre spunto e riferimento, ma non a Michelangelo o Dali, ma piuttosto ai personaggi dei cartoni animati di Sesame Street o ai Minion. Abbiamo progettato con sguardo giocoso e abbiamo voluto creare un edificio anticonvenzionale, che assomigliasse ad un personaggio unico. Un personaggio dall’aspetto stravagante che possa diventare parte integrante di una foresta. Pensiamo che questa bizzarria possa creare sentimenti ed emozioni. Forse sono attributi che mancano nell’architettura di questi tempi”. Bert, che prende il nome di uno dei protagonisti della serie tv americana Sesame Street, ha una struttura tubolare che ricalca quella di una tronco d’albero e termina con grandi finestre rotonde, proprio come i Minions, i famosi personaggi gialli del film d’animazione con un solo occhio e con evidenti occhiali da vista neri. Bert: la casa sull’albero modulare immersa nella foresta Bert è stata concepita come una casa sull’albero modellata dalla foresta. La sua particolarità sta nel fatto che si tratta di una struttura prefabbricata modulare, per cui può essere smontata, trasportata e assemblata in loco. Ad ogni modulo se ne possono aggiungere altri, impilati uno sopra l’altro. Tanti moduli messi assieme possono creare case più grandi o addirittura piccole comunità. Proprio come un tronco di un albero, l’edificio si connette al suolo con un ingombro minimo, mentre tutti gli spazi (cucina, camera da letto, bagni) sono impilati verso l’alto e verso i lati, a destra e sinistra, seguendo lo schema di crescita di un albero che si dirama dal tronco. Per integrarsi completamente con l’ambiente circostante, la parte superiore del tetto è pronta per ospitare un roof garden, mentre l’intera facciata esterna è in scandole di legno con diverse sfumature di marrone. Per gli interni, molto accoglienti e curati, sono stati scelti tessuti scuri, che creano un’atmosfera accogliente e orienta il panorama verso le grandi aperture di vetro, perfette per ammirare il paesaggio circostante. La casa è dotata di pannelli solari sul tetto, di un impianto di compostaggio e di trattamento acque a livello del suolo. Secondo i progettisti questo sistema modulare di case si presterebbe bene a ospitare una struttura alberghiera o piccoli gruppi plurifamiliari. “Come architetti, non importa se giovani o vecchi, abbiamo un bambino interiore che guarda al mondo con divertimento e curiosità. Questa curiosità ci fa desiderare di esplorare, sperimentare e creare. Quella stessa curiosità ha dato alla luce Bert”. img by studio di architettura Precht Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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