La pista del Lingotto diventerà il più grande giardino sospeso di tutta Europa

La pista del Lingotto diventerà il più grande giardino sospeso di tutta Europa

La pista di collaudo del Lingotto di Torino protagonista di un progetto green: verrà realizzato il giardino sospeso più grande d’Europa, che ospiterà 28.000 specie di piante autoctone. 

a cura di Fabiana Valentini

La pista del Lingotto diventerà il più grande giardino sospeso di tutta Europa

Quartiere simbolo della città di Torino, il Lingotto (Lingòt, come lo chiamano i piemontesi) è pronto a cambiare pelle: la pista di collaudo dell’ex fabbrica Fiat di via Nizza si trasformerà in un incredibile giardino sospeso, il più grande d’Europa. Il nuovo volto di Torino è sempre più green e improntato alla mobilità sostenibile: il progetto di rigenerazione urbana regalerà alla città un incredibile polmone verde che darà nuova linfa vitale al tessuto urbano.

Ad annunciare il progetto 500SkyDrive durante la Giornata Mondiale dell’Ambiente sono stati Olivier Francois, CEO del brand Fiat e COM di Stellantis e Stefano Boeri, mente creativa del Bosco Verticale di Milano. Lo stesso Francois, durante l’appuntamento web “Rewriting the future of our cities” ha raccontato con grande entusiasmo il progetto dedicato alla trasformazione del Lingotto, un’iniziativa green che vedrà la pista dell’ex fabbrica diventare un rigoglioso giardino pronto ad ospitare 28.000 specie di piante scelte tra le varietà piemontesi presenti sul territorio.

Sono orgoglioso di questo progetto di roof garden, che vedrà la riconversione della pista prove sul tetto del Lingotto di Torino in un giardino con oltre 28.000 piante. Un progetto importante e significativo e, di nuovo, sostenibile che rivitalizzerà la città di Torino, la nostra città”. Prosegue dunque Francois: “Nel nuovo scenario abbiamo una nuova missione, creare la mobilità sostenibile per tutti. Il nostro dovere è di offrire al mercato, al più presto possibile compatibilmente con la riduzione del costo delle batterie, auto elettriche che non costino più di quelle a combustione”.

Il CEO del brand ha confermato l’interesse di Fiat nel dedicare sempre più spazio alla mobilità sostenibile: “[l’azienda] sta esplorando il territorio della mobilità sostenibile per tutti, questo è il nostro progetto. Tra il 2025 e il 2030, gradualmente, la nostra gamma di prodotto diventerà solo elettrica. E questo sarà un cambiamento radicale per Fiat”.

Sky Drive: il giardino pensile del Lingotto porta la firma di Benedetto Camerana

L’avveniristico progetto che tingerà di verde la pista di collaudo del Lingotto è guidato da Benedetto Camerana, architetto, paesaggistica e PhD in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica. Il lavoro di Camerana ha come focus principale quello dell’architettura green e dell’integrazione di quest’ultima con il paesaggio naturale.

 La natura si riappropria dell’architettura industriale. D’altronde qui c’era la cascina Lingotto prima che il senatore Agnelli decise di costruire questo fantastico esempio di architettura industriale”. Commenta Camerana sul nuovo progetto di green architecture.

Originariamente la pista del Lingotto era stata destinata ad ospitare un evento sulla nuova 500 elettrica, ma in modo lungimirante si è deciso di utilizzare il budget previsto per realizzare il giardino sospeso e restituire così un’area dismessa alla cittadinanza.

Da zona industriale a polmone verde per Torino: il progetto SkyDrive guidato da Camerana prevede la realizzazione di un giardino sospeso ad accesso libero e aperto a tutti. In questa nuova area verde sarà presente una pista, ma questa volta dedicata ad automobili elettriche e ibride. I cittadini potranno passeggiare tra le bellezze del giardino, oppure divertirsi in bicicletta passando sui percorsi ciclabili.

L’inaugurazione del giardino più grande d’Europa è prevista per il 22 settembre: Stefano Boeri ha convinto il CEO di Stellantis a posticipare di qualche tempo l’apertura dell’area verde così da consentire alle piante di poter crescere forti e rigogliose.

Aumentare il verde in città è l’unico modo che abbiamo per assorbire le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera. Come ha ricordato l’architetto Boeri durante l’incontro online “Rewriting the future of our city”: “Credo sia giunto il momento di promuovere, con tutte le nostre forze e risorse, una grande campagna per pulire l’aria inquinata delle nostre città, quel microparticolato di sostanze dannose alla salute dei nostri polmoni che ha sicuramente accentuato in alcune aree urbane particolarmente inquinate l’intensità di diffusione del contagio da COVID 19. Abbiamo già a disposizione diverse soluzioni che possono aiutarci: proteggere e aumentare le superfici permeabili e verdi creando nuovi parchi e giardini, dentro e intorno alle nostre città; trasformare i tetti cittadini in prati e orti; promuovere gli orti comunitari e l’agricoltura urbana; utilizzare le radici degli alberi per decontaminare i suoli inquinati; creare una rete di corridoi verdi per collegare parchi, foreste ed edifici verdi”.

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