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Lo scopo dell’intervento di rigenerazione della piazza-giardino di Garbagnate Milanese è di enfatizzare il dialogo tra natura e geometria, tra elemento naturale ed elemento costruito. Concepito da DAP Studio, la nuova piazza-giardino si basa sul concetto di fusione tra l’immagine di giardino e l’idea di piazza, dotando l’area di un assetto geometrico, ma con disposizione variabile. a cura di Silvia Giacometti Indice degli argomenti: Il Progetto Eliminate le barriere architettoniche Il progetto di rigenerazione della nuova piazza-giardino di Garbagnate Milanese è partito dalle preesistenze arboree sopravvissute al cemento e dall’eliminazione di ogni elemento di delimitazione, comprendendo in totale uno spazio di ben 2.500 mq. DAP Studio è stato lo studio di progettazione incaricato che ha saputo sviluppare con alta capacità l’intero intervento sul concetto di fusione tra l’immagine di giardino e l’idea di piazza, dotando l’area di una griglia geometrica ad assetto variabile. Un disegno riconoscibile valorizza l’andamento irregolare degli alberi – sotto la cui ombra si concentrano le aree sosta – e l’ordinata geometria della pavimentazione, valorizzando il legame tra naturale e costruito. Con sguardo attento, gli architetti hanno saputo creare le condizioni per far maturare un’idea di comunità realizzando uno spazio comune che tenesse insieme le complessità territoriali e sociali in una zona periferica milanese disordinata e priva di progettualità, realizzando un progetto funzionale, elegante e rigoroso. Con questi intenti, è nata un’armonia d’insieme tra un vivace ed elegante rigore architettonico e una natura in continua ricerca di cura e disciplina. Un dialogo che si è ampliato ed esteso a tutto il quartiere, coinvolto nella volontà di ridare vita e riconoscibilità a un nuovo luogo per farne centro di relazioni. Oggi, la ex enclave abbandonata è luogo di incontro, gioco e dialogo e si apre alla sera a una dimensione particolarmente poetica, dando vita a un paesaggio intimo suggerito dalla luce morbida dei lampioni. Commissionata dal Comune di Garbagnate l’opera di riqualificazione è diventata il soggetto di un cortometraggio entrato tra i 20 finalisti del recentissimo Venice Architecture Short Film Festival dal tema Il tema “Living together again”. Il progetto La prima azione del progetto è stata quella di eliminare ogni elemento di delimitazione – la recinzione e il marciapiede – creando un contatto diretto con la strada. La piazza è stata disegnata intorno agli alberi esistenti, tracciando una successione di fasce parallele con larghezza irregolare, scandite da cordoli in cemento bianco che hanno anche la funzione di convogliare l’acqua piovana. All’interno di queste fasce i progettisti hanno lavorato per lager sovrapposti, cercando di integrare in un disegno coerente e riconoscibile l’andamento irregolare degli alberi (il giardino) con la geometria regolare della pavimentazione e dell’arredo (la piazza). In ciascuna fascia emergono, sotto forma di campiture, i lager sovrapposti: la pavimentazione grigia, il verde, il rosso delle aree giochi. Alla base del progetto vi è un principio di flessibilità, che prevede la presenza di elementi fissi che rimangono invariati, mentre le aree verdi e pavimentate possono essere cambiate al mutare delle esigenze. L’effetto è quello di un luogo in cui si sovrappongono la geometria delle fasce e l’andamento irregolare degli alberi, in cui la luce morbida dei lampioni valorizza l’elemento naturale generando un’atmosfera intima e soffusa. I lampioni e gli elementi di arredo urbano sono in cemento bianco e sono stati realizzati su disegno. Sono elementi dal design essenziale, che si inseriscono nella giacitura dei cordoli posizionandosi parallelamente (i lampioni, la fontanella) o perpendicolarmente alle fasce (i tavoli, le panche) enfatizzando il dialogo tra natura e geometria. Lo scopo è quello di enfatizzare il dialogo tra natura e geometria, tra elemento naturale ed elemento costruito. All’interno di questo paesaggio diffuso, nelle zone più ombreggiate sono concentrate le aree di sosta con tavoli e sedute, mentre le zone più libere da alberature sono dedicate ai giochi per i bambini. Eliminate le barriere architettoniche Particolare attenzione è stata prestata al tema dell’accessibilità. I lati est e sud dell’area pedonale sono stati liberati da ogni tipo di barriera e sono state collocate in più punti rampe di accesso per superare il dislivello esistente rispetto alla strada. Gli stessi cordoli sono elementi tattili di guida a terra per gli ipovedenti, in grado di aiutare l’orientamento all’interno della piazza. Le aree rosse sono pavimentate in gomma antiscivolo e sono state attrezzate in modo da essere totalmente inclusive. Vi è poi il sistema dei giochi liberi, gli specchi e i tubi sonori in acciaio, elementi pensati per stimolare percettivamente i bambini attraverso il gioco, con esperienze visive e sonore. Sono elementi leggeri e discreti, inseriti nella piazza senza seguire lo schema disegnato dalla pavimentazione, in modo che la loro stessa collocazione casuale e imprevista sia un ulteriore elemento di stimolo e di gioco. “Una soluzione utile perché adattabile alle esigenze future dei cittadini. Abbiamo mediato inoltre sul contrasto tra permanenza – come punto fermo di riferimento dell’abitato, finalmente aperto e accessibile – e variabilità, necessaria per una comunità che cambia e si fa portavoce di nuovi bisogni” DAP studio Scheda Progetto piazza – giardino di Garbagnate Milanese (Milano) Progetto: DAP studio Strutture: DAP studio Committente: Comune di Garbagnate Superficie: 2.500 mq Stato: completato Crediti fotografici: Atelier XYX Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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