Meccanica Italiana contro cartello sul ferro

In occasione dell’appello che Orgalime ed Eurofer hanno lanciato alle autorità europee per contrastare la concorrenza sleale e i prezzi eccessivi del ferro, riportiamo di seguito le posizioni di Sandro Bonomi, Presidente ANIMA – Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia e Affine – e di Adrian Harris, Direttore Generale di Orgalime – Federazione Europa delle industrie meccaniche.

“Dobbiamo promuovere un’azione comune forte e coordinata, a vari livelli, per contrastare l’insorgenza di rialzi ingiustificati sui prezzi delle materie prime – afferma Sandro Bonomi, Presidente ANIMA, la Federazione della Meccanica Varia e Affine – Gli imprenditori italiani della meccanica sono al fianco di Orgalime, la nostra federazione di riferimento a livello europeo, e sostengono qualunque iniziativa volta a promuovere condizioni di mercato che consentano la massima competitività delle aziende manifatturiere, unica via per accelerare una ripresa che ancora stenta a decollare.”

“E’ necessario agire subito, anche a livello dei singoli stati membri, per abbattere questo ulteriore ostacolo per lo sviluppo della meccanica europea – sostiene Adrian Harris, Direttore Generale di Orgalime in questi giorni in Italia, – Per essere competitivi abbiamo bisogno di una filiera competitiva: le aziende europee hanno bisogno di operare all’interno di un contesto di mercato delle materie prime favorevole sotto ogni aspetto e, per il comparto della Meccanica, l’acciaio ne è uno dei principali elementi”.

“In particolare in Italia – aggiunge Bonomi – occorre dare priorità a tutte quelle riforme in grado di supportare la massima competitività delle nostre aziende. Penso al costo dell’energia elettrica che è tre volte più alto della media europea, agli incentivi per favorire l’introduzione di tutte le tecnologie ad alta efficienza, sia sul piano industriale che terziario e residenziale, senza dimenticare che in questo momento di crisi abbiamo comunque un prelievo fiscale estremamente elevato.
In questo senso il passo fondamentale, semplice ed efficace a mio avviso, è quello di adottare una detassazione ampia per i prossimi tre anni, destinata a tutti gli investimenti finalizzati ad aumentare la produttività, abbassare i costi fissi dell’energia, aumentare il livello di know how e la ricerca applicata all’interno delle nostre aziende” – conclude Bonomi – Dobbiamo agire ora per poter affrontare i prossimi 20 anni con una reale prospettiva di crescita che ci consenta di primeggiare su scala globale”.

ANIMA – Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine – è l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 192.000 addetti per un fatturato di i 41 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 51%.
(Dati riferiti al pre-consuntivo 2009)
I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera- montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l’industria; impianti, macchine prodotti per l’edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente; costruzioni metalliche in genere.

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