Tecnopolo Ceramico

Nella serata del 15 gennaio 2009, presso la sede di Confindustria Ceramica, l’Associazione, rappresentata dal suo Direttore Generale Armando Cafiero e dal Servizio Sindacale, si è incontrata con le Organizzazioni Sindacali di categoria Regionali e Provinciali, guidate da William Ballotta, Salvatore del Prete e Giordano Giovannini.
L’incontro, finalizzato ad una ricognizione dell’attuale situazione, ha registrato una convergenza nel merito dell’analisi e delle prospettive del settore. In particolare, si è condiviso il fatto che la maggior parte delle imprese ceramiche italiane prosegue nelle azioni volte ad accrescere la propria competitività, quale concreta risposta alle difficoltà.
In tal senso, vanno letti i 320 milioni di euro di investimenti in nuove tecnologie (+6,1% rispetto al 2007), finalizzati a dotare le aziende di tecnologie in grado di innalzare la qualità dei prodotti. A questi si aggiungono i percorsi di internazionalizzazione di alcune aziende, i valori di marginalità e quozienti di capitalizzazione di bilancio particolarmente significativi; la conferma delle quote di mercato in molti paesi esteri; la leadership nel commercio internazionale in termini di volumi, ma soprattutto di valori (40% del totale); i più elevati prezzi medi di vendita che inglobano l’apprezzamento da parte dei clienti della qualità e design italiani. 
Essenziale appare in tal senso il coinvolgimento delle risorse umane e l’investimento sul lavoro.
L’attuale fase si delinea pertanto come una crisi congiunturale della domanda e ciò che non è accettabile è che scelte aziendali individuali vengano giustificate con catastrofi settoriali. La situazione è difficile, ma il settore si sta attrezzando per guardare con convinzione al futuro.
In tal senso vanno letti gli sforzi e gli investimenti finalizzati anche alla creazione del Tecnopolo Ceramico.
E’ stato inoltre convenuto di sostenere tale analisi condivisa nei confronti dei soggetti istituzionali di ogni livello, a partire dai prossimi incontri con la Regione con l’obiettivo di rafforzare ed innovare il distretto ceramico. 
Questo va fatto nell’ottica di approfondire gli opportuni strumenti di tutela delle imprese e dei lavoratori della ceramica nel difficile contesto internazionale, anche attraverso ulteriori incontri per l’esame della situazione.  

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