Decentramento del catasto ai comuni

A partire da questa data, i comuni che vorranno, potranno gestire, totalmente o in parte, le funzioni catastali.
”Il passaggio delle funzioni catastali ai Comuni è una svolta istituzionale – ha dichiarato il sottosegretario alle Finanze, Alfiero Grandi, che ha seguito per conto del Governo l’iter del provvedimento.
Un provvedimento, ha aggiunto il sottosegretario, che “innova e riforma, una delle prerogative più vecchie e tradizionali dello Stato, con ricadute positive sia ai fini delle politiche urbanistiche sia di quelle fiscali”.
Il Dpcm regola il decentramento e prevede la fine della sperimentazione iniziata nel 2000. I comuni avranno 90 giorni per decidere se partire il primo novembre di quest’anno o aspettare il primo novembre del 2009. Per gli enti locali che non dovessero essere pronti, infatti, ci sarà una seconda opportunità fissata al primo novembre 2009.
Anche con il decentramento le regole sono e restano nazionali, previste dalla legge, mentre ai Comuni andrà la gestione delle pratiche catastali. La funzione, insomma, è, pubblica e i sindaci ne saranno i garanti, come fanno per l’anagrafe e per altri compiti.
E’ prevista anche la possibilità di far gestire i poteri del Comune, in materia di catasto, attraverso l’Agenzia del Territorio. L’Agenzia garantirà la copertura di tutto il territorio nazionale e il rispetto delle leggi.
Nel frattempo, saranno attivati i tavoli paritetici regionali, tra Anci e Agenzia del Territorio, per valutare i problemi attuativi. L’attuazione della riforma, continuerà a essere coordinata dalla cabina di regia Stato-Anci sulla base del Protocollo d’intesa firmato il 4 giugno 2007.

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