Enea: «Efficienza contro la Co2»

Riduzione del 57% al 2020 di anidride carbonica grazie agli interventi di efficienza energetica. Questo lo scenario proposto dall’Enea nel rapporto “Energia e ambiente” presentato a Roma. Sempre secondo gli scenari, le fonti rinnovabili potranno contribuire alla riduzione delle emissioni del 27% da qui a 13 anni. Sul fronte efficienza, in particolare, l’Enea prevede che gli interventi negli usi finali potranno contribuire al 42% di taglio della Co2 al 2020.
Includendo gli interventi di miglioramento dei processi di conversione dall’energia primaria agli usi finali (15%), la percentuale complessiva dovuta a interventi per l’efficienza cresce fino al 57%.
Secondo il rapporto dell’Enea, significativo, nel capitolo efficienza, l’effetto che si riscontra nel settore residenziale, in particolare per quanto riguarda il riscaldamento che costituisce quasi l’80% dei consumi finali. In questo settore le tecnologie efficienti per l’edificio e l’impianto producono effetti significativi già nel medio periodo consentendo, sottolinea l’ente di ricerca, una riduzione della domanda nel lungo periodo compresa tra il 16 e il 23 per cento.
L’Enea, oltre a raccomandare un massiccio ricorso all’efficienza energetica negli usi finali e un’incisiva promozione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e per gli usi termici nel settore civile e per il ricorso a biocarburanti nel settore dei trasporti, individua nel lungo periodo, cioé dopo il 2020, la necessità di diversificazione «del mix di combustibili per la generazione termoelettrica anche mediante – si legge nel rapporto – un maggiore ricorso al carbone reso ambientalmente sostenibile con l’impiego delle tecnologie per il sequestro e il confinamento della Co2».

Per scaricare il rapporto Enea “Energia e ambiente” clicca qui

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