Prossimità e istantaneità sono i due temi che lo studio di architettura Rescubika ha sviluppato per proporre un modello di città futura. Agricoltura urbana, meno rifiuti, fonti rinnovabili ma soprattutto un tempo giusto per godere di ogni momento. a cura di Tommaso Tautonico Come sarà la città di domani? A questa semplice domanda ha dato una risposta lo studio di architettura parigino Rescubika, che con il suo concept “The garden city of the crescent moon” ha interpretato il futuro dell’architettura. Il progetto, pensato per occupare una parte del Bois de Vincennes, un giardino pubblico ad est di Parigi, affronta le nuove sfide sanitarie, ecologiche, energetiche, climatiche e sociologiche che spingeranno gli architetti a ripensare gli ambienti urbani. “L’architettura contemporanea può ancora fornire soluzioni al benessere dell’umanità? L’architetto ha i mezzi per curare i mali della società? Può avere un ruolo umanista nel costruire opere per gli altri e non più al solo scopo di soddisfare il suo ego eccessivo?” sono le domande che gli architetti di Rescubika si sono posti, nel progettare la città. “Attraverso diversi casi di studio, abbiamo sviluppato la nostra visione della nuova architettura come risposta alla domanda inconscia della società moderna” concludono. Prossimità e istantaneità: i pilastri del progetto Il concept di città del futuro è immaginato sulle sponde del Lac des Minimes, di cui ne segue l’arco naturale così come le isole esistenti. Il tema della “prossimità” del progetto è basato sull’uso e sullo sviluppo dell’agricoltura urbana, che consente agli abitanti di coltivare il cibo direttamente all’interno della città. Cortili, tetti, spazi pubblici, sono immaginati come luoghi dove coltivare prodotti di base come mais, fagioli, erbe e spezie. La scelta di puntare sull’agricoltura urbana è dettata dai molteplici vantaggi che comporta. Dal punto di vista economico, l’agricoltura urbana consente la nascita di attività commerciali locali, una fonte di approvvigionamento reddituale (e alimentare) per molte famiglie. L’agricoltura urbana riduce l’inquinamento atmosferico, le emissioni di CO2, migliora la qualità del suolo e, grazie alla possibilità di poter vendere i prodotti direttamente in loco, riduce il trasporto e gli imballaggi. L’agricoltura urbana consente inoltre di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’ambiente, facilita gli scambi intergenerazionali e interculturali, permette la coesione, lo spirito di comunità, può essere un hobby e permette di coltivare alimenti di buona qualità con costi ridotti e accessibili. Edifici paesaggistici dove poter vivere godendo del tempo che passa Dal punto di vista architettonico, gli architetti hanno immaginato edifici paesaggistici: i tetti a terrazza diventano la quinta facciata degli edifici, che saranno impreziositi da un vero e proprio paesaggio naturale con numerosi punti acquatici e case che diventano vere proprie serre urbane. Questa silhouette urbana assumerà la forma di canyon che in modo naturale faciliterà l’aerazione urbana e offrirà una prospettiva ampia sulla città. Tutto è progettato per ridurre al minimo lo spreco di tempo, promuovere l’attività fisica diminuendo lo stress degli abitanti. Su questa idea, si basa il principio di istantaneità del progetto legata alla possibilità di godere di ogni struttura urbana. Oltre a godere del tempo, l’obiettivo è riscoprirne il significato, donando ad ogni attimo la giusta attenzione. Per questo gli architetti di Rescubika hanno integrato strutture abitative con uffici, strutture sportive e culturali, così da garantire il massimo benessere ai suoi abitanti. img by https://rescubika-creations.blogspot.com/ Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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