180 metri di altezza e 40 piani che fungeranno da hub tecnologico del gigante mondiale del software Atlassian. È la torre in legno massiccio più alta del mondo che verrà realizzata entro il 2025 nella città australiana. Con uno scheletro di acciaio e vetro sarà in grado di ridurre del 50% la propria impronta di carbonio e di generare tutta l’energia necessaria al suo funzionamento a cura di Tommaso Tautonico Indice degli argomenti: Rinnovabili e zero emissioni Design e innovazione Progettata dal team composto da SHoP architects , BVN ed Eckersley O’Callaghan, la torre in legno più alta del mondo sarà costruita in legno massiccio, evitando cemento e acciaio per abbattere quanto più possibile la sua impronta di carbonio. “Abbiamo sviluppato un nuovo approccio innovativo alla progettazione di torri alte utilizzando una struttura ibrida in cui la massa volumetrica è in legno – dichiara James O’Callaghan, fondatore e direttore di eckersley o’callaghan. Questo approccio riduce significativamente il carbonio incorporato della torre fino al 50% rispetto alla tradizionale costruzione di edifici alti, stabilendo un nuovo standard di sostenibilità per la costruzione di torri in futuro”. Rinnovabili e zero emissioni La torre utilizzerà solo energia rinnovabile sin dal primo giorno di funzionamento, grazie all’installazione di pannelli solari integrati nella facciata. Inoltre, in linea con l’impegno di Atlassian di utilizzare solo fonti rinnovabili e raggiungere entro il 2050 emissioni nette pari a zero, il progetto della torre abbatte del 50% l’impronta di carbonio rispetto alla realizzazione di un edificio convenzionale. La torre offrirà un mix di spazi esterni e interni e sarà efficiente dal punto di vista energetico, prevedendo una ventilazione naturale e sfruttando ampie terrazze ricche di una rigogliosa vegetazione per controllare la temperatura dell’edificio. Una volta completato, nel 2025, l’edificio in legno offrirà un ambiente caldo e accogliente e ospiterà fino a 4000 dipendenti Atlassian e un ostello ai livelli inferiori. “Gli edifici devono essere un luogo in grado di attrarre i dipendenti affinché entrino e facciano del loro meglio – afferma il co-fondatore di Atlassian Scott Farquhar. Questa torre è un cartellone per i futuri dipendenti. Progetti come questi aiuteranno lo stato e la nazione a riprendersi dall’impatto da COVID-19. Lo spazio che stiamo costruendo sarà altamente sostenibile e flessibile. Sarà costruito appositamente per il futuro del lavoro, per il mondo di domani, non per quello di oggi”. Design e innovazione Lo scheletro in acciaio e vetro della torre è costituito da un sistema di facciata in grado di generare elettricità abbinato alla capacità di auto-oscuramento per ridurre quanto più possibile l’ingresso di calore. Grazie all’impiego del legno, dell’acciaio e del vetro, i progettisti sono riusciti a realizzare una struttura che consente di sfruttare il clima temperato di Sydney e che contribuisce a ridurre le emissioni di carbonio oltre che generare energia in loco. “Atlassian ha gli occhi fissi sul futuro, questo progetto raggiungerà una serie di primati a livello globale e in Australia” afferma Ninotschka Titchkosky, co-CEO di BVN: “Farà sembrare inadeguate quelle che una volta erano le migliori pratiche e, si spera, rievocare l’ambizione di costruire in armonia con l’ambiente in tutta l’Australia”. Img by www.eocengineers.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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