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L’estate, anche se ancora un pò a singhiozzo, è alle porte, e con il caldo le case diventano afose e siamo costretti a utilizzare i condizionatori per “sopravvivere” alle ore più calde della giornata. Per molte famiglie quindi il climatizzatore rappresenta un costo fisso che può incidere in modo significativo sul costo della bolletta. Come possiamo ridurne i costi? Per prima cosa dovremmo sicuramente dotarci di condizionatori in classe di efficienza energetica superiore. Oggi ad esempio un climatizzatore A++ può raggiungere un consumo annuo che si aggira attorno ai 321 kWh, quasi un terzo di uno equivalente in classe A può (circa 890 kWh). Tuttavia spesso, pur avendo scelto un condizionatore efficiente, la bolletta riporta consumi tutt’altro che contenuti. Per approfondire la questione, rivolgiamo qualche domanda al dottor Giacomo Tosetti, CEO di Punto Sicurezza Casa, azienda lombarda che progetta infissi, oscuranti e soluzioni per il risparmio energetico della casa. Sig. Tosetti, come possiamo affrontare il caldo evitando spiacevoli sorprese nei consumi energetici? È una domanda che ultimamente mi fanno spesso. Dal mio punto di vista, dobbiamo anzitutto cambiare prospettiva nel modo di pensare ai consumi della nostra casa. In che senso, può spiegarsi meglio? Normalmente siamo abituati a pensare che se fuori fa caldo basta aumentare la ventola del climatizzatore per abbassare la temperatura interna della nostra casa. In questo modo inevitabilmente i consumi aumentano. Dobbiamo invece pensare a come gestire la luce del sole. Negli ultimi quindici anni le aziende costruttrici di serramenti si sono preoccupate di studiare soluzioni sempre più efficienti per l’isolamento termico. Di conseguenza le nostre case, esposte naturalmente alla luce del sole, stanno diventando degli accumulatori di calore, calore che fanno sempre più fatica ad espellere. E tecnicamente, com’è possibile espellere il calore? Ad esempio nelle case moderne in classe energetica A sono stati introdotti sistemi di ventilazione forzata per favorire il ricambio dell’aria, ma questo può non bastare. Come le dicevo prima dobbiamo pensare a gestire il fattore solare con apposite schermature. Interessante, ci può fare qualche esempio pratico? Possiamo installare su misura diversi oscuranti disponibili sul mercato. Persiane, tapparelle, teli filtranti, veneziane che, se usati con criterio, permettono di evitare surriscaldamento eccessivo delle abitazioni. Dal mio punto di vista il miglior oscurante è quello che si adatta nel migliore dei modi alle abitudini di chi vive la casa. Le faccio qualche esempio: se sono tutto il giorno casa, sarà difficile che possa tenere chiuse le persiane o abbassate le tapparelle. In questo caso ritengo più pratico installare una veneziana esterna o interna al vetro che consenta di schermare e orientare la luce. In altri casi un telo tecnico potrebbe, allo stesso modo, risolvere il problema. Con le schermature solari si può davvero risparmiare sui consumi? Certamente. Le riporto i dati di una ricerca che è stata condotta recentemente da Pellini S.p.A. Il grafico sottostante identifica lo stato di un locale esposto ad est nelle diverse situazioni. Partendo da sinistra il vetro singolo senza nessuna schermatura raggiunge temperature molto elevate e l’escursione raggiunge i 43 gradi. Passando ad un vetro triplo la situazione peggiora e la temperatura raggiunge addirittura i 56 gradi. Le cose migliorano con schermature presenti all’interno dell’abitazione (es. tende), all’interno del vetro (veneziane) o all’esterno del vetro (veneziane, teli tecnici). In questo caso specifico la schermatura efficace ed efficiente è quella che consente di non alzare le temperature oltre i 27-29 gradi. Sarà più semplice per il climatizzatore mantenere nell’ambiente la temperatura ideale, contribuendo a una diminuzione notevole dei consumi con un bel risparmio in bolletta per i consumatori. Necessario il riciclo di aria nei periodi non soleggiati. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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