Inaugurato da poco, il nuovo quartiere fieristico della città francese ospita sale espositive, un centro congressi, spazi multifunzionali, una grande hall e un parcheggio multipiano per tremila autovetture. Una nuova macchina urbana, così la definiscono i progettisti dello studio olandese a cura di Pietro Mezzi Lo spazio esterno del Meett (ph. ©Marco Cappelletti, courtesy of OMA) Indice degli argomenti: L’impianto urbanistico Il nastro a nord La zona centrale Il nastro a sud Il Meett e i trasporti Si chiama Meett. È il nuovo centro esposizioni e congressi di Tolosa, inaugurato pochi giorni fa nella parte nord della città. Progettato da OMA, comprende edifici, infrastrutture e spazi pubblici all’aperto. Il nuovo quartiere fieristico si sviluppa su una superficie coperta di 155mila metri quadrati, in una zona periurbana che collega l’aeroporto e le aree agricole cittadine. Il complesso espositivo, così com’è stato concepito, svolge anche una funzione di contenimento della pressione insediativa e di salvaguardia del territorio circostante. Il Meett di Tolosa lo spazio esposizioni e, a sinistra, il centro congressi (ph. ©Marco Cappelletti, courtesy of OMA) L’impianto urbanistico Dal punto di vista urbanistico Meett ha una forma compatta, che si sviluppa in orizzontale ed è suddivisa in tre zone tra loro parallele: una serie di sale espositive modulari a nord; un centro congressi e uno spazio eventi multifunzionale a sud; un luogo di accoglienza e un parcheggio multipiano, che può ospitare fino a tremila autovetture, nell’area centrale del complesso. La sala convegni (ph. ©Marco Cappelletti, courtesy of OMA) La scelta di collocare il silo auto nel nucleo centrale, invece di confinarlo alle estremità senza alcun rapporto con il paesaggio circostante, si giustifica con la volontà del progetto di creare una spina dorsale dotata di tutti i servizi e una hall di ingresso per lo spazio congressi. La tipologia insediativa Il complesso ha adottato una tipologia insediativa estroversa (non introversa, come spesso accade di strutture similari), che permette i collegamenti con le infrastrutture esistenti: l’hub per tram e bus, le strade e l’aeroporto. Per i progettisti di Oma, Meet non è un semplice intervento architettonico, ma una complessa macchina urbana: una nuova porta di accesso alla città, identificata con le sue notevoli dimensioni, ma anche con il suo impatto contenuto dovuto alla sua struttura sottile. Il masterplan si basa su una griglia modulare di tre metri per tre. Il nastro a nord L’edificio espositivo collocato nella fascia nord è di dimensioni impressionanti: uno spazio unico di 700 metri di lunghezza. Dal punto di vista architettonico il fabbricato è composto da un repertorio limitato di elementi funzionali: una serie di scatole nere – sia a terra che sospese in aria – con profili in acciaio di colore bianco per la struttura e una pelle in policarbonato per la facciata. La struttura in acciaio e le facciate in policarbonato dei due edifici del Meett (ph. ©Marco Cappelletti, courtesy of OMA) Questi due elementi formano una composizione regolare, che enfatizza la scala gigante della costruzione, ma crea anche un ambiente luminoso che si sviluppa su una superficie di 40mila metri quadrati e che può funzionare come unica area espositiva o essere suddivisa in sette differenti sale modulari separate tra loro da tende meccanizzate. Gli spazi del centro fieristico (ph. ©Marco Cappelletti, courtesy of OMA) Due soppalchi rialzati posti alle due estremità della hall offrono spazi per il ricevimento e un affaccio sugli stand. Grazie alle facciate traslucide tutti gli ambienti sono illuminati naturalmente. La zona centrale Nel cuore del complesso è stata collocata una reception di 32.700 metri quadrati di superficie che al piano terra accoglie i visitatori diretti ai padiglioni espositivi e al centro congressi. È la Rue Centrale e ha una funzione di strada: è contemporaneamente nastro di collegamento, punto informazioni e spazio pubblico. È completamente pedonale e ospita le biglietterie e gli stand gastronomici. Le facciate dei due edifici (ph. ©Marco Cappelletti, courtesy of OMA) Al di sopra della Rue Centrale, e direttamente accessibile da essa, si trova il parcheggio: un silo sopraelevato di quattro piani. È un edificio che funge da ingresso nel punto centrale di Meett e collegato alle aree espositive. Si tratta di una struttura aperta, per massimizzare l’uso della luce naturale e consentire, dai parcheggi, la vista sulle esposizioni. Il nastro a sud La fascia sud è costituita da una sala eventi multifunzionale e da uno spazio congressi riuniti in un unico spazio, accessibile dalla Rue Centrale. L’intero immobile può anche essere trasformato in ulteriori spazi espositivi collocati su due livelli. Sala convegni interna (ph. ©Marco Cappelletti, courtesy of OMA) Il volume che ospita la hall degli eventi e il centro congressi è concepito come una macchina: un sistema di persiane verticali mobili e divisori orizzontali permette di trasformarlo in pochi minuti e in un gran numero di configurazioni: da piccole sale riunioni ai piani superiori a un open space inondato di luce naturale al piano terra. Una facciata scorrevole di 13 metri di altezza sul lato est della sala eventi può venire aperta e permettere agli eventi stessi di proiettarsi all’esterno. In totale questa struttura si sviluppa di una superficie di 65mila metri quadrati all’interno e 40mila all’esterno. Il Meett e i trasporti La circolazione sia all’interno che all’esterno è piuttosto semplice: i percorsi sono intuitivi e la segnaletica permette ai visitatori di orientarsi con facilità. L’intero sito è accessibile ai mezzi pesanti, con ingresso e uscita separati, e una strada interna, che circonda le facciate nord, ovest e sud, ne facilita la distribuzione e la gestione. Il centro congressi dispone anche di due stazioni, una per i tram e l’altra per i bus, oltre a una fermata taxi e un’area di accoglienza per i ciclisti. Questo hub della mobilità pubblica, posto sul lato orientale, potrà anche ospitare gli eventuali futuri sviluppi del quartiere fiera. Di fronte all’hub dei trasporti una piazza lunga 170 metri si estende da est a ovest e fornisce un unico percorso di ingresso e funziona da area pubblica aperta. Sezione e prospetto della sala convegni (image courtesy OMA) Scheda Progetto Centro congressi ed esposizioni di Tolosa Località Tolosa, Francia Committente Toulouse Métropole Utilizzatore Gl Event Cliente Europolia Programma Centro congressi ed esposizioni, parcheggi, infrastrutture viabilistiche, stazione tramviaria e bus Progetto OMA, Chris Van Duijn, Ellen Van Loon, Rem Koolhaas Finanziamento Toulouse Métropole (199 milioni di euro), Regione Occitania (45), Consiglio dipartimentale Haute-Garonne (45), Tisséo Collectivité (22) Project Manager Gilles Guyot Progetto ingegneristico Ingerop (strutture, impianti, antincendio, viabilità, sostenibilità) Progetto impiantistico Building Services Local architects PPA Architectures – Taillandier Architectes Associés Progettazione paesaggistica Batlle I Roig Progettazione facciate Arcora Progettazione illuminotecnica 8’18” Progettazione acustica Royal Haskoning Dhv Progettazione ambientale Soconer Progettazione segnaletica Base Design Progettazione scenografica Ducks Scéno Superficie 900.000 mq Superficie coperta 155.000 mq Parcheggi 75.000 mq Area espositiva 65.000 mq (interno) e 40.000 mq (esterno) Area servizi 15.000 mq Auditorum 3.500 posti Sala conferenze 2.700 posti Superficie facciate 210.000 mq Fine lavori 26 settembre 2020 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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