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Efficienza energetica è la parola chiave di questi anni. Come sappiamo anche gli elettrodomestici, dai più grandi ai più piccoli, sono classificati a seconda delle loro prestazioni, aiutandoci così ad acquistare prodotti più efficienti e meno energivori (classe A). Per alcuni apparecchi domestici, l’illuminazione e la refrigerazione commerciale, cambia dal 1 marzo, a livello comunitario, la classificazione, che andrà dalla A (massima efficienza) alla G (bassa efficienza e maggiori consumi), eliminando la A+++. Fonte Enea Le etichette energetiche sono state introdotte in Europa dalla normativa 92/75/CEE, che ha fissato l’obbligo della classificazione per gli elettrodomestici (dalla A alla G, in una scala di colori dal verde al rosso), per spingere gli utenti ad acquistare prodotti più efficienti e le aziende a sviluppare prodotti più innovativi e in classi energetiche migliori. Nel 2010 la direttiva 2010/30/UE ha allargato la possibilità di applicare l’etichetta a tutti i “prodotti connessi all’energia”, inserendo tre nuove classi di efficienza: A+, A++ e A+++. Ma come leggere correttamente le etichette energetiche? L’Enea ha realizzato una Guida che aiuta gli utenti a capire le caratteristiche e i consumi di energia dei diversi apparecchi – domestici, professionali e commerciali – e i costi a seconda della classe di efficienza energetica. Fonte Enea Come dicevamo, dal 1 marzo per alcuni elettrodomestici, con l’obiettivo di semplificare il confronto fra i prodotti e la lettura dell’etichetta, si torna alla classificazione del 2010. Si parte con 5 categorie di apparecchi domestici (lavastoviglie, lavatrici e lavasciuga, frigoriferi e congelatori, sorgenti luminose, display elettronici) e a una di apparecchi commerciali (apparecchi per la refrigerazione con funzione di vendita diretta). Con il tempo seguiranno anche gli altri prodotti. Grazie alla Guida Enea – realizzata nell’ambito della Ricerca di Sistema finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico – è inoltre possibile capire il significato dei simboli e i numeri che si trovano nelle etichette e riuscire a confrontare le prestazioni di prodotti della stessa categoria, anche in presenza di diversi sistemi di classificazione. Si può per esempio conoscere il consumo d’acqua per ciclo di lavaggio o il rumore emesso in funzionamento e su tutte le etichette è presente un codice QR che rimanda al sito web, con le informazioni aggiuntive nella lingua nazionale, sul modello di prodotto. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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