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Una vasta area flessibile ed uniforme, pronta ad accogliere eventi diversi, accessibile per tutti, attrezzata come un palcoscenico grazie ad una estesa rete di servizi tecnologici, dotata di sedute, alberature in vaso e di elementi di arredo capaci di ombreggiare e raffrescare durante l’estate grazie ai nebulizzatori. E’ stato scelto alla presenza del presidente della Triennale di Milano, Claudio De Albertis e del coordinatore del progetto, Alberto Ferlenga, la giuria, composta da Marco Romano, Franco Purini, Paola Viganò e Francesca Bavestrelli, il progetto #nevicata14 del gruppo Guidarini&Salvadeo + Snark, selezionato tra gli undici progetti che hanno partecipato a ‘Atelier Castello’. La motivazione della scelta della giuria: per la qualità e la leggerezza del progetto, per la sua reversibilità, la capacità di rispondere alle immediate esigenze della fase Expo, ai limiti di budget, senza compromettere la possibilità di un’ulteriore riflessione sull’assetto futuro dell’intera zona. Il progetto del gruppo Guidarini&Salvadeo + Snark è nato da un’ampia condivisione e confronto con il territorio anche attraverso i social network. Il progetto selezionato prevede una tinteggiatura bianca della pavimentazione analoga al calcestre della pavimentazione del Parco che ricoprirà lo spazio attuale fino all’ingresso del Castello, conferendo unità materica e percettiva e liberandolo da tutti gli impedimenti all’accessibilità (marciapiedi, rialzi). Allo stesso modo verranno eliminati pali, transenne, semafori, cartelli in disuso. Si tratta di una proposta che, più che aggiungere, toglie cose ormai inutili e renderà lo spazio formalmente semplificato ma attrezzato come una sorta di palcoscenico di un teatro, nel quale sarà possibile allestire molteplici e diverse possibilità d’uso: fiere temporanee (fiera degli o’bei o’ bei), isole d’ombra estive, isole riscaldate in inverno, esposizioni open-air, ecc. La giuria decide, inoltre, di segnalare i progetti dei gruppi Onsite Studio-Piovene Fabi per la chiarezza della proposta e l’ipotesi di estensione del parco; Obr per l’articolazione tra spazio costruito e spazio aperto. La giuria suggerisce di approfittare di questa occasione per integrare la pista ciclabile al nuovo assetto (eliminazione dei cordoli). Infine, la giuria riconosce l’impegno e l’interesse di tutte le proposte presentate, che potranno costituire un’utile base per un assetto definitivo, le cui modalità di progettazione dovranno essere fin da subito definite e condivise in modo allargato. Si conclude così il lungo percorso partecipato di Atelier Castello, voluto dall’Amministrazione e coordinato dalla Triennale di Milano, che ha coinvolto tutta la città: cittadini, residenti della zona, comitati e il Consiglio di Zona 1. Per tutto il mese di luglio si sono svolti gli undici incontri di Atelier Castello che hanno coinvolto tutti gli studi di architettura per confrontarsi con la cittadinanza sulle possibili soluzioni temporanee da realizzare nell’area di Piazza Castello nel 2015 a seguito della decisione dell’Amministrazione di pedonalizzare la piazza e alla costruzione dei padiglioni di Expo Gate. Al termine di questo percorso di confronto con la città gli studi di architettura hanno elaborato i rispetti undici progetti e sabato 27 settembre sono stati presentati alla città. Per oltre un mese e mezzo i milanesi hanno potuto esprimere la loro opinione sui progetti presentati attraverso una consultazione online che si è svolta sul sito del Comune di Milano. Inoltre, nel mese di novembre gli elaborati sono stati esposti in una mostra alla Triennale. Al termine di questo lungo percorso, tenendo conto anche delle oltre 13mila opinioni espresse dai milanesi, gli uffici del Comune hanno esposto, con una relazione illustrata alla Giunta, le principali indicazioni emerse durante la consultazione. Sulla base di questo documento trasmesso a Triennale si è giunti così alla sintesi conclusiva, approvata dalla Giuria, nominata da Triennale. I criteri forniti dall’Amministrazione, come la fattibilità, la sostenibilità economica, l’impatto sul contesto e la rapidità di esecuzione dei lavori e la loro temporaneità hanno dato la cornice. Tre gli aspetti da privilegiare: il verde – principalmente in vasi -, l’illuminazione e una scelta di arredo che integrasse sedute, colorazione dell’asfalto e servizi importanti per i turisti. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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