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Gruppo Masserdotti realizza la copertura di Palazzo Martinengo Palatini. Sono sempre più numerose le città che prevedono nel proprio Regolamento Edilizio l’obbligo di copertura in caso di restauro di edifici storici e di pregio con teli raffiguranti le facciate o altre installazioni artistiche. Un’esigenza sentita anche da Brescia che nasce sia dalla necessità di garantire lo svolgimento dei lavori in piena sicurezza per operai e cittadini, sia da ragioni di carattere puramente estetico, che può tradursi anche in una straordinaria opportunità di comunicazione. I teli in PVC microforato utilizzati per questo tipo di coperture sono, infatti, completamente personalizzabili grazie alle più moderne tecnologie di stampa digitale. Più leggeri rispetto ai classici teli in PVC utilizzati per i banner pubblicitari, sono caratterizzati da piccolissimi fori che prevengono l’effetto “vela” in caso di vento, evitando anche l’oscuramento degli ambienti interni. Queste prestazioni restano invariate in caso di stampa, consentendo la personalizzazione e la trasformazione del telo in un vero e proprio media. “Coprire per svelare”, ad esempio, è l’evocativo titolo scelto dall’Università degli Studi di Brescia per presentare l’installazione grafica posta a copertura dei lavori di restauro di Palazzo Martinengo Palatini, storica sede del Rettorato, nel cuore della centralissima piazza Mercato. Una strada a quattro colori (tanti quante le macroaree dell’ateneo) L’installazione intitolata “La tua strada per il futuro” è caratterizzata da una forte carica comunicativa e simbolica. Anziché riprodurre la facciata del palazzo seicentesco, considerato uno degli esempi di architettura barocca più eleganti e armoniosi della città, l’opera vuole essere innanzitutto espressione dell’identità dell’Università bresciana. Al centro del progetto, fortemente voluto dalla Delegata del Rettore all’edilizia universitaria – Campus sostenibile, prof.ssa Ivana Passamani, su ideazione e progetto grafico di Massimiliano Musolino (Università degli Studi di Brescia), si trova infatti una strada a quattro colori (tanti quante le macroaree dell’ateneo), metafora del percorso intrapreso dagli studenti fino al conseguimento della laurea. Un traguardo ambito, rappresentato dal tocco accademico che a sua volta si presta a una doppia interpretazione visiva: da vicino l’occhio coglie il singolo individuo; da lontano, invece, la comunità accademica nel suo complesso. Sul telo, inoltre, è ben visibile il nuovo logo dell’Università e sono raffigurati gli edifici rappresentativi delle quattro macroaree (Santa Chiara, per Economia; Palazzo Calini ai Fiumi, per Giurisprudenza; Via Branze, per Ingegneria e Viale Europa, per Medicina). La texture a moduli triangolari è invece una citazione contemporanea della tradizione decorativa dei palazzi del centro: dal Rinascimento al Barocco, infatti, l’architettura storica bresciana era contraddistinta da facciate dipinte a imitazione dei materiali di rivestimento. Per la realizzazione di quest’opera, che copre una superficie totale di circa 1000 mq, l’Università degli Studi di Brescia, a seguito di una gara dedicata, si è affidata a un partner di eccellenza come Gruppo Masserdotti Spa, da 50 anni pioniere della stampa digitale con pluriennale esperienza anche nel wrapping building. Il telo è stato decorato con tecnologie di stampa inkjet roll to roll di ultima generazione e inchiostri UV ad altra resistenza su rete mesh di prima qualità, in grado di assicurare prestazioni eccellenti in fase di lavorazione e massima durata in esterno. Ma la consulenza del Gruppo, che per questa prestigiosa commessa ha lavorato in sinergia con Agliardi Traslochi, è andata ben oltre. Per garantire la perfetta tensionatura della rete per tutti i 2 mesi di esposizione, infatti, i tecnici bresciani hanno progettato e installato una sottostruttura ad hoc montata sul ponteggio già esistente. Sette in totale i giorni necessari alla realizzazione del lavoro, che ha visto all’opera un team specializzato composto da 6 persone. La copertura di Palazzo Martinengo Palatini va ad aggiungersi al già ricco portfolio di prestigiose installazioni firmate dal Gruppo bresciano, tra cui ricordiamo la Cattedrale di Noto, il Palazzo della Gran Guardia di Verona, il Palazzo Ducale di Venezia, la riproduzione del soffitto di Luca Giordano a Palazzo Medici a Firenze, la Torre degli Asinelli a Bologna, l’allestimento della Biennale di Venezia e del Festival del Cinema di Roma e Venezia e la Torre della Ghirlandina a Modena. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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