AI e ambiente costruito: l’intelligenza artificiale può aiutarci a decarbonizzare il settore edile? 26/06/2024
Indice degli argomenti: Le fasi della ristrutturazione di un bagno Faq ristrutturazione bagno È necessario un progetto per ristrutturare il bagno? Quali professionisti sono coinvolti nella ristrutturazione di un bagno? Servono permessi per ristrutturare il bagno? Quali sono i costi medi per la ristrutturazione di un bagno? È possibile ristrutturare un bagno da soli? Materiali per ristrutturare il bagno Idee per rifare il bagno spendendo poco La ristrutturazione del bagno è un’ottima idea per migliorare uno degli ambienti più importanti della casa. Le tendenze attuali per la ristrutturazione del bagno, in chiave moderna, mostrano una sempre maggior attenzione anche ad aspetti quali il relax, il benessere e il comfort. I motivi per cui si decide di ristrutturare il bagno sono di diversa natura, tra cui sicuramente necessità sia di natura estetica, per dare un nuovo look e rinfrescare l’ambiente, che funzionale, per ottimizzare gli spazi e anche gli arredi. Si devono valutare i costi, scegliere i materiali, individuare i professionisti più indicati: ecco tutte le cose da sapere sulla ristrutturazione del bagno. Le fasi della ristrutturazione di un bagno La ristrutturazione del bagno può essere eseguita in diversi modi, con opere più o meno impegnative, che vanno dal rifacimento intero dell’ambiente, ad una più semplice rivisitazione degli arredi e delle finiture. Al di là di quale sia l’obiettivo, è possibile individuare alcune principali fasi, che si chiudono proprio con l’esecuzione e la chiusura di lavori. Prima di tutto, è molto importante definire il budget che si è disposti a spendere per la ristrutturazione e quali sono le esigenze primarie a cui trovare risposta. Potrebbe essere necessario ampliare il bagno per avere più spazio, trasformare la vasca in una doccia, poter contare su dei sanitari nuovi, modernizzare l’aspetto dell’ambiente o altro ancora. Al di là di come si vorranno eseguire i lavori, è sempre una buona idea fare un po’ di ricerche personali e prendere ispirazione, sfogliando riviste di design e navigando sul web, visitando showroom e negozi di arredamento. Si devono definire un layout e scegliere tutti i materiali, per pavimenti, rivestimenti, sanitari, mobili e rubinetteria. L’esecuzione dei lavori può essere più o meno onerosa, richiedendo l’intervento di imprese e professionisti di varia natura. Faq ristrutturazione bagno La ristrutturazione di un bagno è un progetto complesso che spesso solleva molte domande. Proprio per questo abbiamo raccolto le domande più frequenti che riceviamo dai nostri utenti. È necessario un progetto per ristrutturare il bagno? Una delle fasi più importanti quando si decide di ristrutturare il bagno è quella che prevede la definizione di un layout. Soprattutto in caso di cambiamenti strutturali e impiantistici importanti, deve essere attentamente studiato un vero e proprio progetto, che prenda in considerazione gli obiettivi della committenza, lo spazio disponibile e la normativa vigente. Il progetto, nel caso si debba redigere una pratica edilizia per l’ottenimento dell’opportuno titolo abilitativo, viene eseguito da un tecnico abilitato e fa parte della stessa pratica. Può riguardare i soli arredi e i materiali, ma anche la struttura impiantistica e tecnologica, sia idraulica che elettrica. Quali professionisti sono coinvolti nella ristrutturazione di un bagno? Il rifacimento del bagno può richiedere il coinvolgimento di diversi professionisti, a partire dai progettisti a cui affidare l’incarico della gestione della pratica edilizia e del disegno del layout del nuovo bagno. Ci si può rivolgere ad architetti, ingegneri o geometri. L’esecuzione dei lavori, invece, include più maestranze, da valutare a seconda della tipologia delle opere che si decide di eseguire. Si possono richiedere prestazioni a imprese edili, ma anche idraulici, elettricisti o tecnici specializzati nella posa di piastrelle e finiture. Servono permessi per ristrutturare il bagno? I permessi per la ristrutturazione del bagno possono essere diversi a seconda della tipologia di lavori che si decide di fare. La ristrutturazione, infatti, può essere più o meno profonda, coinvolgendo tutti i componenti del bagno o solo alcune parti. La principale distinzione riguarda gli interventi di manutenzione ordinaria, finalizzati principalmente al mantenimento in efficienza degli impianti, e quelli di manutenzione straordinaria, che invece intervengono sui servizi igienico e sanitari con nuove realizzazioni e integrazioni. Per fare degli esempi, sostituire un sanitario o sostituire le piastrelle, sono opere di natura ordinaria e, come tali, non richiedono l’ottenimento di particolari permessi da parte del Comune. Nel caso di una manutenzione straordinaria, invece, è necessario rivolgersi a un tecnico per la gestione della pratica edilizia, che nella maggior parte dei casi è una CILA. Le norme di riferimento per i lavori straordinari sono le seguenti: Art. 3 comma 1 lettera b) del Testo Unico 380/2001: “si intendono interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso”. Il consiglio è quello di rivolgersi a un geometra esperto che possa consigliarvi come intervenire nel pieno rispetto delle normative edilizie. Quali sono i costi medi per la ristrutturazione di un bagno? Il costo medio per la ristrutturazione del bagno può variare molto in base alla tipologia di opera che si vuole realizzare, di materiali utilizzati e al tipo di sanitari che si decide di installare. Il consiglio, quindi, è quello di chiedere sempre più di un preventivo per la ristrutturazione del bagno, per un confronto e una valutazione dell’offerta migliore. In generale, però, si può ipotizzare un costo medio compreso tra i 700 e i 1.500 euro al metro quadro. Alcuni consigli per risparmiare sulla ristrutturazione del bagno sono di pianificare attentamente i lavori fin dal principio, stabilire un budget realistico e monitorando i costi in modo costante. Se la cifra è troppo elevata, è meglio definire delle priorità e capire quali interventi sono necessari e quali non lo sono. Non è opportuno, invece, puntare su materiali e prodotti di scarsa qualità, perché per quanto permettano oggi un risparmio, avranno durata breve e potrebbero richiedere manutenzioni più onerose in futuro. Confrontare i preventivi di più professionisti e di prodotti alternativi, come detto, è un’altra cosa importante. Nella ristrutturazione del bagno incidono dunque diversi fattori in base ai quali il budget può subire variazioni: in primis le dimensioni del bagno, ma anche la tipologia di impianti che si sceglie di installare e gli interventi che si devono fare su questi elementi. Rifare il bagno vuol dire rinnovare i sanitari, cambiare del pavimento e molto altro. In generale un rinnovamento completo del bagno segue questi punti: rimozione del pavimento e successivo riposizionamento del massetto, rimozione e posizionamento di nuove piastrelle o pavimenti, realizzazione di un impianto idraulico performante, imbiancatura delle pareti. Infine, per chi esegue lavori di ristrutturazione del bagno straordinaria, è possibile beneficiare del Bonus Casa al 50%, in vigore al momento fino alla fine del 2024. La spesa massima ammissibile è di 96.000 euro per metro quadro e le detrazioni sono suddivise in 10 quote annuali di uguale importo. Non sono ammessi interventi di sostituzione sanitari o sostituzione delle finiture, a meno che siano contestuali ad opere quali il rifacimento dell’impianto idraulico. È possibile ristrutturare un bagno da soli? Ristrutturare il bagno da soli è possibile, ma è importante valutare in modo oggettivo le proprie capacità e la familiarità che si ha con il fai da te. Chiaramente, i vantaggi sono interessanti, soprattutto da un punto di vista economico. Al contempo, è necessario avere a disposizione del tempo da dedicare alle opere, strumenti idonei e sapersi muovere in totale sicurezza. Anche in questo caso, è fondamentale un progetto accurato e la valutazione dei materiali migliori da acquistare. In conclusione, ristrutturare un bagno fai da te è possibile, ma richiede una buona dose di pianificazione, impegno e attenzione. Se non si è sicuri delle proprie capacità o se il tempo a disposizione è limitato, è meglio rivolgersi a un professionista. Materiali per ristrutturare il bagno I materiali per ristrutturare il bagno devono essere scelti in base ai propri gusti e alle esigenze specifiche del progetto elaborato. Una scelta che deve essere effettuata per i sanitari, gli arredi e tutte le finiture che caratterizzano le superfici del bagno. Philippe Starck ha firmato per Duravit White Tulip, collezione elegante e raffinata che ricorda la forma organica di un tulipano in fiore e comprende tutti gli elementi necessari per rifare il bagno in maniera completa: vasche, lavabi, mobili, specchi, vasi, bidet e una linea completa di rubinetteria. La serie ha recentemente ricevuto l’iF DESIGN AWARD 2022, importante premio di design di fama internazionale Nel caso dei sanitari, la soluzione più diffusa è senza dubbio la ceramica, anche se ormai esistono diverse alternative valide, tra cui ad esempio le miscele di resine acriliche e minerali, che nella maggior parte dei casi sono chiamate con il nome del loro brevetto. Sono resistenti, facili da pulire e disponibili in differenti colorazioni. Ceramiche Keope propone un catalogo molto ampio di piastrelle per il bagno, in grado di rispondere alle diverse esigenze abitative, sia classiche che moderne. Nell’immagine Heritage, il rivestimento effetto pietra che si ispira alla alla Portland Stone estratta dalle scogliere del Dorset. Disponibile in 4 colori Beige, Ivory, Pearl e Grey, con sfumature sabbiose arricchite da inclusioni fossili.. Anche il piatto doccia, ora, è sempre più frequentemente in materiali alternativi alla ceramica, come l’acrilico e la resina, spesso con texture antiscivolo. Infine, per le pareti si possono scegliere delle piastrelle in ceramica o in grès ad esempio, ma anche pitture idrorepellenti e impermeabili, oltre che carta da parati specificatamente pensata per lo scopo. Anche la resina è una valida alternativa e può essere scelta sia per le pareti, che per il pavimento. Cosentino propone la collezione Silestone Bathroom di top e rivestimenti per rifare il bagno. E’ disponibile in sei modelli di piatto doccia e dieci modelli di lavabo di design realizzati su misura per rispondere alle diverse esigenze abitative. Quanto tempo ci vuole per ristrutturare un bagno? Per ristrutturare un bagno possono essere sufficienti una decina di giorni, anche per il fatto che generalmente si tratta di ambienti dalle dimensioni contenute. Chiaramente, la durata delle opere varia a seconda della tipologia di intervento che si realizza. Durante l’esecuzione, inoltre, possono nascere alcuni imprevisti, per cui è sempre buona cosa prendere in considerazione alcuni giorni extra. Idee per rifare il bagno spendendo poco Rifare il bagno è il desiderio di molti, un sogno che spesso si infrange davanti al budget che si ha a disposizione. Tra il cambio dei sanitari, la scelta della pavimentazione, la manodopera e le altre voci da aggiungere al preventivo diventa difficile immaginare di intervenire con una ristrutturazione totale del bagno. Per rinnovare il look dell’ambiente bagno non è sempre necessario optare per un intervento di ristrutturazione complesso: possiamo dare nuova vita al bagno senza demolire l’esistente. Per una ristrutturazione bagno “low cost” il segreto è mettere in campo alcuni accorgimenti che vi consentiranno di risparmiare budget e di ottenere la stanza confortevole e accogliente che tanto desiderate. Iniziamo con il pavimento: invece di sostituire la pavimentazione precedente, optate per applicare le piastrelle al di sopra del pavimento esistente. Le soluzioni presenti in commercio sono numerose: potete scegliere tra pavimentazioni in resina, pavimenti vinilici o in laminato. Evitando di sostituire il pavimento ex novo risparmierete una cifra consistente da investire in altri aspetti della ristrutturazione. Il colore riesce a rinnovare totalmente un ambiente: per rinnovare in maniera low cost il bagno un suggerimento utile è quello di intervenire sulle piastrelle rinnovandole con un tocco di vernice colorata. Ovviamente dovrete scegliere smalti ad hoc che siano idrorepellenti e resistenti all’umidità. Pensate che rifare il bagno senza togliere le piastrelle sia impossibile? Come avete visto evitando di sostituire una pavimentazione démodé e scegliendo di sovrapporre una nuova superficie vi permette di risparmiare tempo e soprattutto budget. Nelle abitazioni datate non è raro trovare una vasca da bagno: sostituitela con un box doccia della stessa grandezza così da non lasciare aree di pavimento prive di rivestimento. Investire nel box doccia è un’idea lungimirante: questa soluzione vi permette di sprecare meno acqua, è una soluzione più pratica e veloce ed è un aiuto per ottimizzare lo spazio, specie in un bagno piccolo. Parliamo della configurazione dell’ambiente: mantenere inalterata la posizione dei sanitari vi permetterà di risparmiare sulla spesa totale della ristrutturazione. Scegliete dei sanitari dal look contemporaneo e installateli al posto dei precedenti, verificando prima che lo scarico sia compatibile con l’esistente. E per il tocco finale… creatività! Potete recuperare il vecchio mobilio dipingendolo con nuance più attuali oppure se apprezzate il fai-da-te potete trasformare gli oggetti presenti in casa in elementi decorativi per il bagno. 30/08/2022 Guida alla ristrutturazione del bagno Nelle ristrutturazioni viene data sempre più attenzione alla progettazione di questo angolo di paradiso. Vi spieghiamo in questo approfondimento come rifare il bagno, partendo dalla scelta delle piastrelle fino ad arrivare a quella dei sanitari e degli arredi, ogni singolo dettaglio deve essere curato per ricreare un’atmosfera di piacevole relax. a cura di Fabiana Valentini Se dopo un’attenta analisi avete deciso che è il momento di rifare il bagno in questo articolo vogliamo darvi qualche suggerimento pratico per il restyling di un ambiente sempre più vissuto, con un occhio ai costi da sostenere. Ristrutturazione bagno: quali sono le fasi da seguire? L’iter di ristrutturazione del bagno segue diversi passaggi: conoscerne tutte le fasi è fondamentale per calcolare in modo esatto le tempistiche e fare una corretta valutazione dei preventivi riportati dai professionisti coinvolti nel progetto. Quindi, se anche voi vi state chiedendo “quali sono le fasi della ristrutturazione da conoscere”, siete nel posto giusto. Abbiamo riassunto i passaggi fondamentali dei lavori necessari per dare un nuovo look al vostro ambiente bagno. La fase progettuale La prima fase per rifare il bagno è ovviamente quella progettuale. In questo caso dovrete rivolgervi ad un esperto che possa illustrarvi nel dettaglio come poter trasformare il bagno intervenendo in modo efficiente sulla pavimentazione, tubature, rinnovo dei sanitari ecc. Seconda fase dell’iter: la demolizione Dopo aver individuato il progetto che fa al vostro caso si passa al lavoro “vero e proprio”. La seconda fase nell’iter di ristrutturazione di un bagno è legata alla demolizione di ciò che era presente nell’ambiente. I muratori si occuperanno di rimuovere il pavimento, i vecchi sanitari e di intervenire in maniera più o meno decisa a seconda del progetto. Installazione del nuovo impianto elettrico ed idraulico Il terzo step per rifare il bagno è relativo all’installazione del nuovo impianto elettrico ed idraulico. Qui intervengono le figure dell’elettricista e dell’idraulico che seguiranno le tracce segnalate in precedenza dai muratori. Questo passaggio è molto delicato in quanto un errore potrebbe comportare spiacevoli problematiche. Il livellamento del pavimento e l’installazione dei sanitari Il livellamento del pavimento occupa il quarto step nel percorso di ristrutturazione. È necessario che il muratore si occupi del livellamento del suolo e di realizzare lo strato di massetto per poi passare alla posa del nuovo rivestimento ad opera del piastrellista. Arriva infine il momento di installare i nuovi sanitari, la rubinetteria, la doccia e lasciare che l’idraulico esegua il collaudo finale per sincerarsi che tutto funzioni in modo perfetto. Costi legati alla rimozione del pavimento È possibile rifare il bagno cambiando totalmente look all’ambiente partendo dalla scelta di nuove piastrelle. Un bagno piccolo trova nuova luce grazie alle piastrelle sui toni del bianco che ampliano lo spazio, per il bagno degli ospiti si può optare per colori più forti e decisi che danno un tocco urban e mai scontato. Tra i materiali di tendenza non può naturalmente mancare il gres porcellanato, elegante, resistente e durevole nel tempo. Per quanto riguarda la rimozione del vecchio pavimento in generale il costo può oscillare tra i 20 e i 50 euro al metro quadro, mentre per il posizionamento delle nuove piastrelle è stato stimato che i prezzi medi possono partire dai 5 euro al metro quadro a salire. Quanto costa rifare l’impianto idraulico? Nell’iter di ristrutturazione del bagno non può mancare una valutazione del sistema idraulico presente. Se l’impianto presenta problemi oppure è usurato dal tempo si consiglia di optare per la ristrutturazione, sempre sotto attento consiglio di professionisti esperti. Anche in questo caso i costi sono variabili e dipendono dai punti idraulici di cui necessitate. In generale i punti idraulici riguardano il water, il bidet, il lavandino e la doccia (o vasca). In generale il prezzo per ristrutturare il bagno in maniera completa dal punto di vista dei punti acqua, rubinetterie e sanitari può oscillare dai 3000 euro a salire: sarà la ditta a cui vi rivolgerete a consigliarvi le giuste soluzioni per rientrare nei costi e ottenere allo stesso tempo l’effetto desiderato. Il costo di installazione dei sanitari Per rifare il bagno e cambiare look Pucciplast propone la nuova linea di placche 330, più piccole, ultra-sottili e dal design di impatto. Il mondo dei sanitari è sfaccettato e ricco di suggestioni e possibili combinazioni. Le tipologie di sanitari rientrano in queste tre varianti: i tradizionali a pavimento, quelli a filo muro pratici ed eleganti e infine i sanitari sospesi, una soluzione di gran tendenza nei bagni contemporanei. Anche in questo caso bisogna tener presenti diversi fattori come il costo di installazione dei sanitari una media sul mercato è quella dai 50 euro a salire, o anche l’installazione degli arredi oppure la sostituzione della vasca con doccia il cui budget oscilla attorno ai 700 – 1000 euro. Quanto costa rifare la doccia? Comoda e pratica, la doccia è la soluzione perfetta per le esigenze odierne in cui l’efficienza e il risparmio idrico sono aspetti importanti da considerare. Se avete optato per questa scelta vi sarete sicuramente chiesti “ma quanto costa rifare la doccia?”, “quanto incide sul budget della ristrutturazione del bagno”. Vediamo insieme quali sono le voci che determinano il budget di spesa legato al rifacimento della doccia. Iniziamo con il dire che i costi indicati sono puramente esemplificativi e possono variare in base al tipo di lavoro da eseguire, ai materiali scelti e ai brand selezionati. La sostituzione di una vecchia doccia con un nuovo modello ha un costo diverso dal rimodulare interamente la disposizione degli elementi in bagno. Un cambiamento strutturale prevede dei costi più ingenti rispetto alla semplice sostituzione di un box doccia con un nuovo modello: iniziate con il definire quali sono le priorità del vostro progetto così da capire quale sarà il budget minimo da impiegare. Avete deciso di modificare la disposizione del bagno e spostare la doccia? In questo caso dovrete aspettarvi un preventivo che riporti opere murarie e lavori all’impianto idraulico. Facendo una stima generale dei costi dovrete prevedere: lavori all’impianto idraulico, dai 50 ai 180 euro a punto acqua, lavori all’impianto elettrico, dai 30 euro a salire per punto luce, lavori al massetto e posa di un nuovo pavimento. Per quanto riguarda il pavimento, il costo varia di molto sulla base del materiale scelto: il gres porcellanato può avere un costo dai 10-15 euro al mq, mentre un pavimento in marmo ha costi decisamente superiori. Infine ricordiamoci che nel preventivo rientrano anche le spese relative alla tinteggiatura, che usualmente vanno dai 10-15 euro al metro quadro. Come si scelgono le piastrelle per rifare il bagno? Prima di acquistare un prodotto è necessario comprenderne le caratteristiche. Il design delle piastrelle bagno è importante, ma entrano in gioco numerosi fattori che ne determinano l’acquisto. Per un ambiente come il bagno, un luogo dove tendenzialmente si presenta un elevato livello di umidità, è necessario scegliere un rivestimento resistente e durevole nel tempo. Le piastrelle utilizzate per il bagno devono garantire un buon livello di impermeabilità: assicuratevi di optare per un prodotto non poroso che garantisca la giusta igiene. Resistenza all’abrasione e alle macchie sono altri due punti importanti da valutare. Lo smalto delle piastrelle viene sottoposto quotidianamente al calpestio, allo spostamento del mobilio oppure al passaggio dell’aspirapolvere o dello strofinaccio. Ecco perché la scelta del pavimento per il bagno deve essere fatta nell’ottica di scegliere un prodotto di qualità che possa durare nel tempo. Infine le piastrelle devono resistere all’azione degli agenti chimici: come detto in precedenza, il bagno è una di quelle stanze della casa che deve obbligatoriamente essere pulita ogni giorno. I prodotti per la pulizia del pavimento contengono sostanze chimiche aggressive che potrebbero rovinare la bellezza del pavimento. La piastrella “perfetta” fa della resistenza e dell’inassorbenza il suo punto di forza. Ristrutturare il bagno: come disporre le piastrelle Avete scelto le piastrelle bagno che rispecchiano lo stile della vostra casa? A questo punto si procede alla posa del pavimento. Vediamo quindi quali sono i passaggi principali di una corretta posa in opera delle piastrelle. Il primo step è ovviamente quello di misurare la superficie che deve essere pavimentata. Si prosegue dunque con la preparazione del fondo, rimuovendo le irregolarità in quanto la superficie deve essere ben pulita e priva di polvere. Dopo aver svolto questo passaggio si va alla posa vera e propria delle piastrelle. Avete in mente un decoro particolare? In fase di ristrutturazione potete decidere la disposizione delle piastrelle, donando un look particolare al bagno. Tra le tendenze del momento troviamo la disposizione a spina di pesce, oggi utilizzata anche per le pareti. Un effetto davvero particolare e di sicuro effetto scenografico. A prescindere dal tipo di disposizione scelta, è importante controllare che nella fase di messa in posa non si presentino irregolarità. Il processo di disposizione delle piastrelle prevede il riempimento delle fughe con una malta e la sua pulizia. Infine si procede a sigillare le fughe con il silicone o con la malta. I sistemi naturali per pulire le fughe delle piastrelle Rifare il bagno implica anche una pulizia profonda per poterlo utilizzare una volta ultimati i lavori. Pulire le fughe delle piastrelle può rivelarsi davvero difficoltoso poiché lo sporco tende ad annidarsi in modo particolare proprio tra gli interstizi. Come fare per pulire efficacemente il pavimento? Vi sveliamo qualche suggerimento per attuare un efficiente iter di pulizia. È uno dei rimedi “della nonna”. Stiamo parlando del bicarbonato, un fedele alleato quando si parla di pulizia domestica. Vi suggeriamo di prendere il bicarbonato e scioglierlo in acqua calda. Applicatelo sulle fughe e lasciate in posa per una mezz’ora al massimo. Con l’aiuto di una spazzola e di una spugna pulite le fughe delle piastrelle. Il risultato? Un pavimento brillante e perfettamente pulito. Oltre al bicarbonato non possiamo non citarvi un altro rimedio “low cost”: l’aceto è una soluzione ottimale per pulire e igienizzare a fondo. Come per il bicarbonato vi consigliamo di diluirlo in acqua calda e passarlo sulle fughe. Lo sporco è particolarmente ostinato? L’acqua ossigenata può fare a caso vostro. Versatela sulle fughe e lasciatela in posa, quindi sfregate bene per eliminare le tracce di sporcizia. Come ottenere il bonus bagno? Non esiste un bonus specifico per la ristrutturazione del bagno, ma è possibile detrarre varie spese usufruendo delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione del 50%, entro un limite massimo di 96.000 euro per gli interventi che in particolare interessano la manutenzione straordinaria, suddivisa in 10 rate annuali di pari importo. Nel caso in cui si decida di rifare il bagno il bonus è ammesso per interventi di manutenzione straordinaria ovvero, come si legge nella Guida dell’Agenzia delle Entrate, “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici”. Sono dunque ammesse le opere di rinnovamento, messa a norma, rifacimento dell’impianto idrico-sanitario. Non è invece prevista la detrazione per la sola sostituzione dei sanitari. I lavori di manutenzione ordinaria non rientrano negli interventi detraibili fiscalmente, spettanti solo per i lavori condominiali, a meno che non facciano parte di un intervento più vasto di ristrutturazione. Se si vuole rifare il bagno è possibile usufruire anche del Bonus Mobili, detraendo la spesa per l’acquisto e l’installazione dei complementi d’arredo per il bagno, esclusi sanitari e rubinetteria, fino al 50% per un massimo di 8.000 euro. La ristrutturazione del bagno può dare accesso anche al Bonus Barriere Architettoniche se l’intervento verte al miglioramento dell’accessibilità, con possibilità di detrarre il 75% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025. Prima pubblicazione 2019 – Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento