Affitti brevi: arrivano alcuni chiarimenti per la compilazione del modello 730

La rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate fornisce alcuni importanti chiarimenti sugli affitti brevi e la loro gestione nella dichiarazione dei redditi.

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Affitti brevi: arrivano alcuni chiarimenti per la compilazione del modello 730

Come devono essere inseriti, all’interno della dichiarazione dei redditi, gli affitti brevi? A intervenire su questo tema e a chiarire i dubbi dei contribuenti ci ha pensato direttamente l’Agenzia delle Entrate, attraverso la rivista telematica FiscoOggi. Il Fisco si è concentrato, in maniera particolare, sulla locazione di un immobile in comproprietà.

Gli uffici tributari hanno fornito degli importanti chiarimenti su come debba essere indicata, all’interno della dichiarazione dei redditi, la propria quota del corrispettivo lordo spettante. Ma cerchiamo di capire quale risposta sia stata fornita e quali sono le indicazioni fornite ai contribuenti per non commettere degli errori nella compilazione del Modello 730.

Affitti brevi, come devono essere gestiti

Trovandosi nella necessità di dover gestire i redditi provenienti dagli affitti brevi di un immobile in comproprietà, un contribuente ha posto una domanda a Fiscooggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate. Il richiedente, nel corso del 2022, ha dato in locazione breve un immobile, del quale è comproprietario al 50% insieme alla moglie. L’operazione è stata effettuata attraverso un intermediario immobiliare ed il contratto è stato effettuato solo a nome del contribuente, che ha inviato la richiesta. Il dubbio sorto al contribuente è se, nella prossima dichiarazione dei redditi precompilata, troverà l’intero importo pagato dal conduttore e, se così fosse, è necessario provvedere a modificarlo.

Affitti brevi, come devono essere gestiti

La risposta fornita è che, nel caso in cui ci siano dei contratti di locazione per un immobile in comproprietà, ognuno dei comproprietari è tenuto a riportare, all’interno della propria dichiarazione dei redditi, la propria quota del corrispettivo lordo spettante.

Come gestire la certificazione unica

Il dubbio successivo, a questo punto, è cosa succede se all’interno della certificazione unica rilasciata dall’intermediario sia indicato unicamente il codice fiscale della persona che ha stipulato gli affitti brevi. La conseguenza diretta ed immediata di questa situazione è che il corrispettivo verrà riportato direttamente nella dichiarazione precompilata di questa persona.

Il contribuente, che vede riportato all’interno della propria dichiarazione precompilata l’importo totale del corrispettivo, è tenuto a modificare il dato inserito: nel caso preso in analisi lo dovrà ridurre del 50%, mentre l’altro comproprietario dell’immobile locato dovrà provvedere ad indicare all’interno della propria dichiarazione il rimanente 50% del corrispettivo.

Locazioni brevi: dove inserirle nel Modello 730

Nel momento in cui si compila il Modello 730 dove devono essere inseriti i redditi che derivano dagli affitti brevi? Eventuali proventi, che derivano dalle locazioni brevi comunicati attraverso la certificazione unica degli intermediari immobiliari o da quanti gestiscono un portale telematico, devono essere inseriti all’interno del quadro B, come reddito fondiario, nel caso in cui il contribuente risulti essere il proprietario dell’immobile o sia titolare di qualche altro diritto reale.

Locazioni brevi: dove inserirle nel Modello 730

Deve essere, invece, inserito nel quadro D ed indicato come reddito diverso, nel caso in cui il soggetto che percepisce l’affitto breve sia il sublocatore o il comodatario. La ritenuta, che viene effettuata direttamente dagli intermediari immobiliari, deve essere indicata all’interno del rigo F8.

Affitti brevi, come funzionano

La disciplina fiscale degli affitti brevi è stata introdotta il 1° giugno 2017: la normativa si riferisce direttamente alle locazioni di immobili ad uso abitativo, che siano situati in Italia, e la cui durata non superino i 30 giorni. I contratti devono essere stati firmati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio dell’attività di impresa.

Il termine temporale dei 30 giorni vale per ogni singolo contratto sottoscritto dalle parti, anche quando nel corso dell’anno sono sottoscritti più accordi tra le stesse parti, è necessario considerare ogni singolo contratto. Resta fermo, comunque, l’obbligo di registrazione del contratto quando nel corso dello stesso anno la durata della locazione dovesse superare i trenta giorni.

La disciplina sugli affitti brevi si applica quando i contratti vengono stipulati direttamente tra il proprietario e l’inquilino, anche quando dovessero intervenire dei soggetti che esercitano l’attività d’intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali-online, con i quali vengono messi in contatto persone alla ricerca di un immobile con soggetti che hanno a disposizione unità immobiliari da locare.

Ricordiamo che il contratto di locazione breve può avere come oggetto, oltre alla messa a disposizione dell’immobile abitativo, anche la fornitura di biancheria e la pulizia dei locali. Possono essere messi a disposizione, inoltre, alcuni servizi che corredano la messa a disposizione dell’immobile, come la fornitura di utenze, wi-fi ed aria condizionata.

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