Quercia bianca e ciliegio americano per l’auditorium RAI di Napoli

L’intervento di restauro, firmato da Gnosis Architettura e Alessandro Castagnaro per un appalto-concorso vinto dall’impresa napoletana CGD, interessa l’auditorium, la parte più significativa del complesso della RAI di via Marconi a Napoli, realizzato su progetto di Renato Avolio De Martino, Raffaele Contigiani e Mario De Renzi tra il 1958 ed il 1963.Vista del palcoscenicoIndice:

E’ proprio l’auditorium, infatti, la parte più emblematica di quest’edificio con i suoi volumi chiusi, tagliati lateralmente dalle scale esterne ed associati ad una dinamica maglia strutturale a vista che, come una sorta di spicchio di cilindro alla Mel’nikov, si solleva sulla strada, retto da sei piloni.

Al di sotto, compresso, il basso foyer prelude all’aula d’ascolto, uno spazio di 14.000 mc. sovrastato da un soffitto altissimo, teso su sei travi in precompresso di 75 mt. di luce. Ma dal 1993 non ha più ospitato concerti e musica sinfonica: è divento studio televisivo per un numero limitato di spettatori.

Il progetto di restauro nasce dall’esigenza di restituire alla città di Napoli un luogo dove poter ascoltare musica sinfonica, ma anche un luogo da usare come studio televisivo e di riprese, sala conferenza e sala riunioni.

La trasformazione si propone di restituire l’articolazione spaziale interna dell’auditorium alla volumetria originaria anteriore agli interventi verificatisi nel corso degli anni per adattarlo a studio televisivo, considerandolo, però, parte integrante del complesso Rai e non un elemento isolato, anche per rendere accessibile questa struttura ricettiva alle utenze più deboli.Sedute dell'auditoriumL’intervento di restauro, che segue la moderna tendenza del costruire nel costruito persegue, quindi, alcuni obiettivi fondamentali:

  • restituire l’articolazione spaziale interna dell’auditorium alla sua volumetria originaria, recuperando e valorizzando il lessico architettonico preesistente ed esaltando gli elementi strutturali caratteristici;
  • migliorare e potenziare l’acustica della sala per un perfetto ascolto della musica concertistica, secondo le indicazioni del prof. Carmine Ianniello, responsabile scientifico e consulente per l’acustica;
  • trasformare la sala in uno spazio polifunzionale: attività concertistiche, di spettacolo televisivo e di conferenze;
  • creare un nuovo assetto di luci, ripristinando gli apparecchi originari, in grado di enfatizzare le grandi travi portanti, ed integrandoli con un sistema di illuminazione misto: radente lungo le pareti laterali, e a pioggia sull’orchestra e sul coro;
  • adeguare l’intero complesso alle normative vigenti in termini di accessibilità, di sicurezza e sanitarie.

Le opere realizzate per la ristrutturazione della sala auditorium riguardano essenzialmente il trattamento superficiale delle strutture che caratterizzano l’invaso, non interessano la parte statica e mirano tra l’altro a migliorare il comfort, ritrovando e valorizzando gli arredi originari.Dettaglio isolamento acusticoGli elementi inseriti svolgono principalmente la funzione di miglioramento delle caratteristiche acustiche della sala, tentando, tuttavia una sintesi tra le esigenze tecnico-acustiche e quelle architettoniche.

Infatti il progetto si impernia sull’accostamento di materiali opposti, sul dialogo tra elementi d’arredo originari ed elementi nuovi, sul ricco gioco cromatico dei colori. Naturalmente il maggiore impegno progettuale è stato profuso per ripristinare l’acustica della sala, onde renderla adatta all’esecuzione e registrazione di musica classica e da camera.

E qui il legno di latifoglia americano, usato in varie essenze, scelto per le sue caratteristiche meccaniche e fisiche che permettono un’ottima diffusione delle onde sonore, ha permesso di creare un continum spaziale ed acustico.

L’intervento, in definitiva si è articolato in due sub interventi. Il primo è stato realizzato nella zona del palco, a beneficio dei professori d’orchestra ed ha richiesto l’utilizzazione di materiali trasparenti, il metacrilato. Il secondo ha interessato parte del palco e parte delle gradonate riservate al pubblico ed ha richiesto l’utilizzazione del legno di latifoglia americano.

Il palcoscenico

Come accennato precedentemente, in primo luogo occorreva migliorare l’ascolto sul palco, con l’inserimento di elementi che, con le loro superfici, diminuissero il volume in quest’area accelerando così la riflessione delle onde sonore.

Tali elementi per dimensioni avrebbero oscurato o comunque indebolito l’immagine di sfondo dell’organo con tutta la magnificenza delle sue canne; si è così optato, in fase progettuale, per elementi in materiale trasparente, il metacrilato, sostenuti da bracci mobili in acciaio ed ognuno dotato di quattro punti luminosi, con capacità di movimentazione sui tre assi per la regolazione a seconda delle occasioni concertistiche.Alcuni schizzi di progettoIl palco, atto ospitare un’orchestra di 110 elementi e 100 di coro, riportato alla quota quasi originaria e rivestito da un tavolato in legno di pino su pannelli in multistrato di pioppo, occupa una superficie totale di mq 390 su cui viene circoscritto, dai suddetti elementi aerei, uno spazio ideale di mt. 16 x 11 per collocarvi l’orchestra.

Per l’esecuzione e la trasmissione in diretta di spettacoli televisivi, la superficie utile del palcoscenico aumenta da mq. 390 a mq. 515. Alla superficie lignea esistente si aggiungono pedane mobili, a telescopio, sempre in legno di pino, con martinetti idraulici che, con estrema rapidità, si elevano sino alla quota del palco.

Vengono chiusi i due vomitori centrali e smontate le balaustre laterali e le prime file di poltrone nella parte centrale della platea. I corpi illuminanti in metacrilato, che delimitano l’orchestra nella funzione precedente, sono rialzati per consentire il montaggio di tutte le apparecchiature audio e video necessarie ad una ripresa televisiva ed il facile spostamento delle telecamere.

Gli incrementi dell’illuminazione sono ottenuti mediante binari elettrificati, collegati alle travi, sui quali possono essere montati tutti i proiettori necessari.

La copertura

La copertura, realizzata con le grandi travi precompresse, viene modificata. Sull’intradosso è ripristinato il sistema di illuminazione originario adeguato secondo le tecnologie attuali con l’innesto di sei bande luminose che generano una guida fino allo sfondo del palco.

Sempre esigenze acustiche impongono l’inserimento in zona platea di una superficie di circa 350 mq di pannelli acustici sospesi al soffitto costituiti da un sandwich a forma di pettine secondo un modulo derivato dallo studio della diffusione del suono. I pannelli sono caratterizzati dall’utilizzo di un materiale leggerissimo, il forex bianco dello spessore di mm 3, e il legno in essenza di rovere americano, -wihte oak- dello spessore di cm 4, che risolvono, grazie alle loro caratteristiche cromatiche e fisiche, il problema acustico e dell’immagine architettonica complessiva.

Questi dispositivi sono acusticamente studiati e calibrati per emanare un’illuminazione diffusa, in modo da ottimizzare l’ascolto della musica.

Le pareti laterali

Anche le pareti laterali della sala, nella zona adiacente al palco, sono dotate di pannelli, sempre in legno di rovere americano -wihte oak. Questi elementi dello spessore di 18 mm, hanno funzione acustica e di illuminazione analoga a quelli posti sul soffitto, e con la loro ampia dimensione caratterizzano l’invaso dell’auditorium.
Nella parte centrale assumono una forma a pettine ed ospitano anche guide luminose.

Le due pareti laterali, diversificate ora con intonaco trattato, ora con pettini lignei, ora con rivestimento in legno, ora con la chiusura di plafon regolabili adatti a migliorare ulteriormente l’acustica, costituiscono nel loro insieme un unicum spaziale ed architettonico, omogeneo e congruente.

Il rivestimento in legno di rovere americano -wihte oak- copre anche la fascia bassa della sala sollevandosi dal pavimento per circa un metro. Il fondo della sala è privo dei drappi e dei tendaggi un tempo esistenti e, pur differenziando con trattamento superficiale le parti portanti, rivestite con legno di ciliegio americano –cherry-, da quelle portate, semplicemente intonacate, conserva l’unitarietà dell’insieme con le circa 900 poltrone previste, oltre ad un’area orizzontale e complanare, posta alla stessa quota di smonto dell’ascensore di nuova edificazione che, priva di poltrone, è destinata ad ospitare, quando necessario, le sedie a ruote dei disabili in numero di quattro o sei.

Il pavimento

Il pavimento delle gradinate è un parquet in ciliegio americano –cherry- su cui spiccano le poltrone rosse degli spettatori che ben si differenziano da quelle azzurre dei professori d’orchestra.

I percorsi del pubblico e degli orchestrali sono ben distinti ed anche tutti gli ambienti necessari al direttore di orchestra ed ai maestri sono separati sia per ingressi sia per camminamenti, come pure le aree del pubblico, degli artisti ed i percorsi sono divisi rigidamente da quelli di pertinenza RAI destinati ad altri usi.

Il progetto prevede anche due diverse sale conferenze.

Scheda tecnica

Direzione lavori: Tecnoprogetti integrati s.r.l.
ing. Marco Senese – Direttore dei Lavori
ing. Vincenzo Di Lauro – Resp. dei Lavori e coord. per la sicurezza

Progetto architettonico: Gnosis Architettura srl

Società di Ingegneria: arch. Antonio De Martino – (resp. commessa)
arch. Francesco F. Buonfantino, arch. Rossella Traversari
Studio Castagnaro – Prof. Arch. Alessandro Castagnaro

Consulente per l’acustica: Università degli Studi di Napoli Federico II
Facoltà di Ingegneria DETEC
Responsabile scientifico – Prof. Ing. Carmine Ianniello

Coordinamento delle attività specialistiche e progetto strutture: Studio Sparacio – Prof. Ing. Renato Sparacio

Progetto Impianti elettrico, condizionamento, audio, video: Ing. Enrico Lanzillo srl, Ing. Giovanni Fusco, Ing. Luigi Iorio, Prof. Ing. Italo Ghidini

Fotografie: architetto Antonio De Martino

Schede tecniche dei pannelli

Pannello di rivestimento laterale delle pareti nella zona palco

Un pannello in multistrato di ROVERE -WITHE OAK- da 18 mm, ignifugato, montato su un T metallico 30x25mm, ricopre le pareti laterali della zona palco. Per permettere una migliore diffusione del suono, nella parte centrale assume una forma a pettine ed ospita anche guide luminose.

Pannello su controsoffitto

In zona platea è inserita una superficie di circa 350 mq. di pannelli acustici sospesi al soffitto costituiti da un sandwich a forma di pettine secondo un modulo derivato dallo studio della diffusione del suono. I pannelli sono caratterizzati dall’utilizzo di un materiale leggerissimo, il forex bianco dello spessore di mm 3, che si frappone a listelli di legno in essenza di ROVERE -WITHE OAK- dello spessore di cm 4. Questi dispositivi risolvono, grazie alle loro caratteristiche cromatiche e fisiche, il problema acustico.

Pannello di rivestimento inferiore delle pareti laterali su gradonate

Un top in ROVERE -WITHE OAK-, sovrapposto ad un top in legno già esistente conclude un pannello in multistrato di ROVERE da 18 mm ignifugato, montato su un T metallico 30×30 mm. Nella parte inferiore è chiuso da un traverso in legno che chiude un binario, sotto il quale è situato un rivestimento in multistrato di ROVERE -WITHE OAK- da 4 mm.

Questo dispositivo è diviso in due parti: la prima, la più bassa e la più sottile, 4mm, svolge la funzione pratica di rivestire la parte bassa delle pareti della zona riservata al pubblico; la seconda, quella dislocata nella parte più alta, al di sopra del binario, dello spessore di 8mm, svolge una funzione acustica vera e propria.

Parete laterale

La parete laterale nella zone delle gradonate riservate al pubblico è così composta, guardandola dall’alto verso il basso:

  • Intonaco rivestito in gavetex trattato con vernice opaca colore grigio ferro
  • Pannello in multistrato in rovere da 18mm
  • Tessuto ignifugo elastico di colore nero su telaio a scomparsa su cui si sovrappongono 4 elementi rettangolari curvi in compensato di pioppo, rivestito di ACERO

Duro – Hard Maple:

  • Pannello in multistrato in rovere da 18mm
  • Intonaco rivestito in gavetex trattato con vernice opaca colore grigio ferro
  • Pannello di rivestimento di ROVERE -WITHE OAK- da 18mm nella parte superiore e 4mm nella parte inferiore.

Pavimento

Il pavimento delle gradinate è un parquet in CILIEGIO AMERICANO – CHERRY.

Parete di fondo

Nel fondo della sala le parti portanti dell’edificio, i pilastri, sono rivestiti con legno di CILIEGIO AMERICANO-CHERRY-, per creare una continuità visiva con il pavimento della stessa essenza.

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Scarica la pianta del piano terra

Scarica la pianta del piano terra

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