Spazi da star

Dalle pagine dell’Espresso Massimiliano Fuksas commenta positivamente l’intervento di Diller e Scofidio sul Seagram Building di Mies Van der Rohe. I due architetti, infatti, hanno firmato gli interni del bar-ristorante situato nel famoso grattacielo. La precedente area di ristoro era andato perduta per un incendio. “Al contrario di Philip Johnson, che aveva mantenuto lo spazio completamente vuoto, Diller e Scofidio lo frammentano in eventi diversi. I vincitori del concorso preparato da Phillis Lambert, per prima cosa trasformano il “Cliente” in una “Star”. Una telecamera posta all’ingresso riprende i nuovi arrivati e ne proietta le immagini su cinque grandi schermi all’interno riprendendo un approccio all’architettura fatta di immagini già utilizzato, ad esempio, da Nouvel. La sala più grande è in parte riempita da scocche di legno che coprono lo spazio dei tavoli. Dalla piegatura dell’involucro nascono le sedute. Nella zona riservata al caffè, una struttura inclinata contro un paramento traslucido disegna imponenti poltrone per la cena a due in séparé riservati. Il pezzo di effetto è il bar con una serie di schermi video, sopra e sotto bottiglie di liquori, poste orizzontalmente, navigano in una luce abbagliante”.

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