Tre parole: abitare-anonimato-arte

Assegnato il premio CampaniArchitettura anche per l’anno 2010. Nell’ambito della manifestazione Maggio dell’architettura, organizzata dalla SiebenArchi di Nola, si è rinnovata l’assegnazione del “Premio per la Committenza”, che ha visto vincitore il progetto della sede di via Argine della catena Auchan, che la direzione ha assegnato e fatto realizzare allo studio Pica Ciamarra Associati di Napoli.
“Questo è un premio con scadenza biennale per le architetture realizzate in Campania – spiega l’architetto Antonio Ciniglio, membro e fondatore della SiebenArchi – Il premio consiste in un pugno di Terra Vesuviana, contenuta da un’opera realizzata per l’occasione dall’artista Fiormario Cilvini, professore all’accademia di Reggio Calabria”.
La motivazione del premio, consegnato sia al committente, nella persona della Dott. Ssa Colacicco Raffaella, sia al costruttore che all’architetto che ha seguito i lavori, è spiegata da Ciniglio: “L’architettura, come segno di cultura del proprio tempo, risultato di una sinergia comune tra cultura e impresa, che si realizza con gli strumenti dell’architettura e del suo inserimento nel paesaggio e la storia del luogo che l’accoglie per essere allo stesso tempo simbolo e volano di rinnovamento e identità, sono sinteticamente rappresentati in questo edificio brillante e assai complesso.”
Presentato dal Prof. Arch. Benedetto Gravagnuolo, Preside della Facoltà di Architettura di Napoli Federico II, con sole parole di lode e di apprezzamento per una carriera quasi perfetta nella quale ha saputo sintetizzare le qualità di disegnatore, progettista, costruttore e teorico, in questo terzo appuntamento del Maggio dell’Architettura ha relazionato un Teorico dell’arte: il Prof. Arch. Franco Purini. Uno dei più significativi teorici-architetti italiani di oggi, Franco Purini ha seguito un itinerario per certi versi tipico, per altri singolare. Il suo nome è conosciuto internazionalmente soprattutto per essere stato il campione della cosiddetta architettura disegnata che, dalla galleria romana Architettura arte moderna di Francesco Moschini, ha fatto conoscere il suo lavoro un po’ in tutto il mondo. Ha sinteticamente spiegato, il perché del suo intervento in tre parole: Abitare, Anonimato, Arte.
“Oggi l’architettura viene spesso messa sotto accusa da vari gruppi dell’opinione pubblica, sottovalutando così quanto sia centrale nella vita umana. Ed è per questo che credo – dice il saggista architetto – che i fondamenti dell’architettura vadano difesi. Uno dei primi compiti dell’artigiano architetto è quello di progettare per abitare secondo principi positivi, come il rispetto dell’ambiente e della socialità stessa. Non bisogna cercare la spettacolarità, difatti gli elementi architettonici dovrebbero essere anonimi per durare di più nel tempo. E nell’ultimo punto ha sintetizzato i principi primi del fare architettura- arte nel rispetto di materia luce e peso, nell’attuazione di un’arte, oggi discreditata, ma che contribuisce da sempre alla felicità dell’uomo”.

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